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Cura e pulizia

Aperto da alex, Agosto 14, 2014, 08:30:34 AM

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alex

Chi mi conosce sa che ci si può aspettare da me, all'improvviso, delle piroette.... ebbene, la presente piroetta sul tema "Cura e pulizia" tratta del verde "prossimo", quello "domestico", dei nostri giardini e delle aree verdi cittadine, sempre mantenendo una relazione con i cavalli: perchè come la vegetazione delle aree verdi "addomesticate" anche i cavalli "addomesticati" sono pezzi di natura che avviciniamo alle nostre domus, che "addomestichiamo", e in cui si manifesta la nostra ambiguità amore-timore verso la natura.

Vi dirò quindi che i due termini "cura e pulizia", applicati al verde urbano, mi irritano moltissimo. Uno dei miei aforsimi personali preferiti è: "Il verde non va curato, perchè non è malato, nè va pulito, perchè non  è sporco".

Mi irrito perchè non si falcia un prato per "curarlo", nè si pota un albero per "pulirlo"; i perchè ci sono, e sono motivi sacrosanti; ma se non si capiscono i motivi, o meglio: se i veri motivi non sono nè indagati, nè ricordati, pian piano queste cose si fanno per "amore di pulizia" o meglio: per paura e per abitudine. E' paradossale e fa ridere, ma molti hanno disagio, "paura" dell'erba alta, e vedono la chioma naturale di un albero, "sregolata", come qualcosa di "sporco"; entrambe le cose li mettono a disagio; e io mi imbufalisco, perchè viene perdula l'occasione di capire la natura avendone l'occasione, avendola a un passo da noi.

Quindi vi chiedo: qual'è il vero motivo per perchè il prato  va falciato? Capendolo, si capisce anche perchè ogni tanto non falciarlo sarebbe una ottima idea.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

cilla

Perché paga l'occhio, allo stesso modo in cui un cavallo ben strigliato che si affaccia al suo box dipinto di bianco più di suo cugino panato di fango e con la criniera intrecciata che razzola fuori.

Personalmente il mio prato viene falciato per evitare che maturino le spighe, che mi sono già costate circa 200 euri di interventi del vet sui miei cani

alex

Il secondo che hai detto è un ottimo motivo. Ma vale solo per te, o meglio: per chi ha cani; in genere si "cura il prato" anche senza avere questo problema. Il motivo vero, profondo, generalizzato è un altro.

Il primo meno: per appagare l'occhio l'uomo ha fatto per secoli cose orrende, come mutilare i propri animali; e tuttora ne fa, anche se meno orrende ma molto fastidiose, come il taglio della criniera e l'accorciamento notevole della coda, che limitano la capacità del cavallo di difendersi da mosche e parassiti vari.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

alex

Ripeto la domanda: qual'è il vero, profondo motivo per cui si falciano i prati?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Bubba

Per evitare che il bosco se ne (re)impadronisca

alex

Brava!!!!

Quello è il vero motivo, come dimostra la giusta risposta alla domanda: "che succede se un prato non viene falciato?"

Va da sè che conoscere questa risposta aiuta; perchè avendo un prato, e volendolo convertire in bosco, non serve fare assolutamente nulla: basta attendere, sempre che si abbia il tempo necessario (non lunghissimo!) e l'interesse di ottenere un ottimo risultato senza spesa e senza fatica.  :icon_rolleyes:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

In un delizioso libretto di Jerome K. Jerome: Tre Uomini a Zonzo si narra - in chiave ironica - della innata propensione teutonica a mettere ordine nella natura, è divertentissimo, meno divertente è l'ordine che volean mettere i crucchi nel mondo... ma questo Jerome non lo poteva sapere.

Dunque, il motivo profondo per il quale si lasciano i prati - secondo me - è il rassicurante bisogno di ordine, di controllieren il territorio: nel prato non ci sono insidie e se ci sono le scopri facilmente, nel bosco si acquattano - non estirpabili - le nostre ancestrali paure.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Già. La nostra ambivalenza verso il bosco - natura per eccellenza - è plasticamente rappresentata da due parole identiche nel significato e diversissime nella "componente emotiva": silvestre e selvaggio. L'ho già detto una marea di volte, mi scuso della ripetizione.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Bubba

Non vorrei essere troppo materialista, ma almeno dalle mie parti faticarono come muli per tramutare le foreste in campi per il semplice motivo che nel bosco non ci puoi coltivare nulla  :horse-embarrassed:
Terra poverissima, di montagna. Arrivarono i coloni dal nord Europa, videro foreste foreste...
Abbatterono gli alberi, sradicarono i ceppi con picconi e corde, ebbero pascolo per le bestie e campi da coltivare.
Non c' era altro modo di sopravvivere.

Adesso le cose son diverse.
Nessuno o quasi coltiva. Qualcuno fa il fieno, un taglio, giusto.per " tenere pulito" :horse-wink:

In pochi decenni il paesaggio e' stravolto. Bosco ovunque.
A me interessa poco, pero' mi dispiace un po' perche' " a far bosco se fa presto, ma a far un pra' ze fadiga".
Penso a quei poveri cristi con le corde che tiravano i ceppi.Sara' che io son pigra, ma mi fa impressione vedere il frutto di  fatica sparire.
O sara' che ho un cavallo e i campi mi tornerebbero utili  :firuu:

rhox

butto un'ulteriore spunto di riflessione: come mai noi italiani siamo famosi per i nostri giardini simmetrici, curatissimi, creati su rigorose forme geometriche, con particolari essenze favorite e altre non considerate... e gli inglesi invece sono famosi per i loro giardini molto più "casuali" fatti di moltissime piante stratificate come altezza e colori in grosse macchie e con il prato intorno?
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

alex

Pensavo che il "natural gardening", il giardino naturale, fosse una "scoperta" recente; poi ho trovato che il primo testo, intitolato proprio così, è di un giardiniere inglese del 1800...

Forse in Inghilterra la natura la apprezzano maggiormente perchè prima di noi l'hanno devastata; in generale, i popoli nordici hanno un rapporto diverso con la natura, frutto di un'antica cultura molto diversa e  più "barbara" di quella latina e poi cattolica.

Di certo, la nostra cultura rinascimenntale-barocca lascia assai poco spazio alla natura, mette al centro l'uomo, e la sua capacità di plasmare, modificare, "migliorare" la natura. Da qui il "giardino all'italiana", e forse da qui pure l'equitazione barocca.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

L'equitazione itagliana è rinascimentale, dei giardini non zo, comunque:
il Rinascimento italiano è quella civiltà[1] culturale ed artistica, nata a Firenze e diffusasi poi in tutta Europa dalla metà del XIV secolo a tutto il XVI secolo, che ebbe come obiettivo primario il recupero e la rivalutazione della classicità antica come modello della naturalità dell'uomo e dei suoi valori terreni.

In quest'otica bisogna vedere la nascita dell'equitazione artistica... i francesi dicono "savant", che si basa sulla stilizzazione et accentuazione dei movimenta naturale dello lallo.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Citazione da: raffaele de martinis - Agosto 15, 2014, 12:39:27 AM
In quest'otica bisogna vedere la nascita dell'equitazione artistica... i francesi dicono "savant", che si basa sulla stilizzazione et accentuazione dei movimenta naturale dello lallo.

Si certo: anche il giardino all'italiana è "stilizzazione et accentuazione della natura". E' "miglioramento della natura".  :horse-scared:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

kitiara

Citazione da: alex - Agosto 14, 2014, 02:34:05 PM
il bosco - natura per eccellenza

Di recente sono stata in visita ad un impianto eolico, l'ingegnere che ci spiegava il progetto ci ha raccontato anche delle compensazioni ambientali che hanno dovuto operare  per ripristinare l'ambiente circostante e la pensava come alex bosco=natura già si preparava a piantar alberi. Chi di ambiente, habitat e natura ne capisce un po' di più gli ha risposto che del bosco non se ne facevano nulla, che in quell'area servono prati, perchè solo nei prati crescono le orchidee della zona che stanno scomparendo proprio perchè fagocitate dai boschi.
Un albero non è più natura di un'orchidea. La natura è natura tutta ed è più complessa delle idee vaghe presenti nell'immaginario collettivo.
... ed ognuno che è veramente cavaliere monta allo stesso modo in cui vive. Cerca quindi te stesso in sella o meglio ancora vicino ai cavalli. Accanto a loro troverai le ragioni nascoste del tuo essere e del tuo destino.

alex

Mi sottovaluti kitiara.  :horse-wink:

Credi che non sappia che ecosistemi preziosi, perchè ricchi di specie e di biodiversità, sono quelli in cui l'uomo ha svolto secolari attività tradizionali, come pascolo, sfalcio, e anche coltivazioni di tipo tradizionale (non chimico!)?

Credi che non valorizzi l'ambiente  delle città e delle periferie come sistemi naturali particolarmente complessi, chiamati "ecomosaici"?

Sta il fatto che ogni luogo ha la sua vegetazione "climax", quella che si insedierebbe se cessasse ogni disturbo umano per alcuni secoli; è successo ad esempio nella pianura padana dopo la caduta di Roma e il gravissimo spopolamento seguito a quel "collasso della civiltà". Nel giro di qualche secolo, il territorio si è coperto di una foresta immensa, si chiamava "selva lupanica", di cui sopravvivono piccoli frammenti.

Quanto ai prati... un conto è conservare i prati originari, quelli su cui si sono svolte le attività tradizionali da secoli; un conto è sperare di ricostituirli; in ambiente fitosociologico ho sentito dire che le orchidee sono ottimi indicatori di prato antico, perchè... ogni orchidea presente indica circa un secolo di vita di quel prato (senza che mai il terreno sia stato arato, o smosso).

Io parlo esclusivamente di territori devastati, spappolati;  in alcuni di questi non sarebbe una pessima idea ricostituire pezzi di bosco, sarai d'accordo; proprio come non si dovrebbe mai arare, o distruggere, quei frammenti di prato stabile che ancora sopravvivono, con le loro orchidee.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.