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La "Parola Contraria": la mia.

Aperto da raffaele de martinis, Aprile 24, 2013, 02:32:51 AM

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max

CitazioneHomocaballus vieta/vietava al principiante assoluto  di sollevarsi sulle staffe, gli suggerisce invece di stare in sella passivo, totalmente rilassato, come "un sacco di patate".

Divieto inutile... o perlomeno superfluo...
Sia che si parta dall'imparare a restare rilassati o che si parta dall'imparare a rimanere sulle staffe, sono comunque i due estremi su cui esercitarsi. Dire di fare prima l'uno o l'altro è soggettivo e comunque non esula dal dover imparare anche l'altro prima o poi. Io tenderei ad insegnare prima a rimanere correttamente in equilibrio sulle staffe perché di sacchi di patate in giro ce ne sono anche troppi ;- )

PS
bisognerebbe evitare di tirare in ballo continuamente la scienza quando si tratta solo di "ragionamenti", di "spiegazioni plausibili" ma NON dimostrate scientificamente, vale a dire con metodo scientifico (a meno che a fianco mi citi l'esperimento che lo dimostra).
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

raffaele de martinis

#3571
Nelle accademie si conciedevano  le staffe - agli aglievi cavallerizzi - dopo 3 ani di saccodipatataggio, gli speroni dopo 7 di vera pratica.
La tonda istruttrici di mio nipote, dopo 4 letioni, ha preteso che il bimbo battesse la sella, dopo 12 letioni vorrà che il pargolo salti.

Uso i termini: lallo, squola, quore, mazzate, sci sci scienza per un doveroso contrappasso ai vigenti termini e concietti che supportano la inzopportabile ippocrisia di noi ragasse lallotiche del ueb.

Per simil ragione scrivo: oestern, uichend, sciopping, caugherl, barefutteria...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

A dire il vero vedo più "tronchi di faggio" che "sacchi di patate".

Riguardo alla scienza, in effetti, non è una questione semplice; particolarmente difficile riconoscere la cosiddetta "pseudoscienza", ma è un massimo sistema, eventualmente ne parleremo altrove.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

La prima domanda che dobbiamo maiali è:
perché il lallo tanto più forte e veloce e potente di noi accetta di farsi montare e servire la scimmi nuda?

Ho offerto la risposta scientifica di Morris, non vi è piaciuta, datemene una altra, plis!
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Ah, ma allora anche tu "dirotti sui massimi sistemi"!

Non chiedi poco; chiedi una review sistematica di tutti i più recenti studi sulla etologia e psicologia del cavallo... perchè sci sci scientificamente conta solo l'ipotesi  più aggiornata, che tenga conto delle più recenti, e migliori, ricerche, oltre ad accordarsi con tutte le precedenti ricerche finora non smentite; il resto non fa parte della scienza, ma della storia della scienza, che è un'altra cosa. Morris certamente fa parte della storia della scienza. Se poi ha espresso una "opinione definitiva", come se fosse una affermazione vera ("scientificamente certa"),  allora non era scienza nemmeno all'inizio.

Poi anche questa materia ha i suoi cultori.... è affascinante e ricchissima; ma non è scienza.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

Nelle accademie mettevi la firma per restarci anni, eri costantemente super-seguito cercando l'assetto su cavalli già super-addestrati per poi raggiungere una super-specializzazione, di solito l'equitazione di sQuola, che presa da sola è decisamente inutile. Mentre oggi servirebbe la massima versatilità, affrancandosi il prima possibile dall'insegnante di turno.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

raffaele de martinis

#3576
Quelo che dici è giusto, non fai una piega, il mio esempio era solo per indicare come gli antigui prima cercavano di far "imparare" il sentimento poi la tennica.

Per le vegane il tallon di Camillo è il topo, per noi lalliste i talloni di Camillo sono molteplici, il secondo è l'assioma di L'Hotte... nulla è definitivo ma da 5000 ani l'equitazione si basano sulle paroline del Generale, niuno ha - finora - trovato una alternativa

Il primo assioma è quelo etologico  di Morris:

Nella vita sociale di branco, il cavallo cede volentieri ai "tiranni" della sua stessa specie,  per questo motivo, si assoggetta facilmente alla violenza dell'uomo.

Ecco il "mio" assioma di Morris comincia a prender forma, risposta semplicie alla semplice domanda: perché il lallo così forte, potente e veloce si lascia comandare dalla scimmia nuda dieci volte più piccola di lui, debole e lenta?

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Ancora la storia del "leader alfa", il "tiranno"?

Ma lo sapeva Morris che in libertà l'unica aggregazione è l'harem, in cui lo stallone è assai poco tirannico? E che nei "bachelor groups", i branchi di soli maschi, non credo sia mai stata verificata la presenza di una gerarchia?

Quali sono le fonti di Morris per quello che riguarda l'etologia del cavallo?

Non vorrai mica basare un corposo ragionamento su una premessa con base traballante? Perchè poi traballerebbe tutto il corposo ragionamento.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

PokerFace

allora... secondo me ci sono diversi fattori, che non hanno a che fare direttamente con la tirannia.
ti vorrei invitare una volta a venire qui da noi, a vedere i puledri.
io li tolgo dal branco e li isolo nelle loro scatoline.
a quel punto io ho in mano TUTTE le spinte motivazionali.
ho l'acqua. ho il cibo. o il movimento. e sono l'unica compagnia che hanno. possono interagire solo con me.
questo - per quanto riguarda il cavallo sportivo che vive in maneggio - vuol dire tanto.
io sono l'unico dispensatore di BENI (quindi di positività) per il cavallo.
e questa è una spinta positiva che spinge il cavallo - ovviamente di riflesso, istintivamente - a diventare docile.
non solo io posso PRIVARLO dei vari benefit di cui gode (acqua, fieno, mangime, paddock,  luce del sole) ma posso pure MIGLIORARE la sua condizione tipo, con benefit aggiuntivi: movimento, sgambamento, interazione, gioco, biscottino.
e qui ancora non parliamo di equitazione. parliamo di cavalli di 4 anni prensi dal paddock e inscatolati.
già solo giocandotela con questi (con la privazione dei benefit o con il loro aumento) puoi fare diventare mansueto anche un drago sputafuoco. senza nessunissima applicazione di dolore fisico. senza nessuna AZIONE, solo tramite la privazione e - conseguentemente - la risomministrazione dei benefit tolti o di altri benefit.
E' un pò come quando i datori di lavoro di una volta, insieme alla lettera di assunzione, ti facevano firmare anche le dimissioni in bianco, da tenere nel cassetto nel caso rompessi le palle. non ti obbligavano con la forza a firmarle, però se tu non le avessi firmate non ti avrebbero assunto.
fantastico, no? un meccanismo sublime di asservimento del personale.

alex

C'è un altro punto. Lo stallone non si sottomette ad alcun tiranno; non è che dopo l'atto di sottomissione resti lì a fare il servo. O vince lui, o vince lo stallone dell'harem, uno dei due deve allontanarsi e basta (se ci sono femmine in giro). Quindi non c'è alcuna tendenza istintiva, da parte dei maschi interi, a sottomettersi; al massimo c'è la sconfitta, la rinucia,  e l'allontanamento.

Per le femmine è diverso, in effetti sono "soggiogate" dallo stallone, che impone loro di non allontanarsi, e se si allontanano le riporta nel suo gruppo. Quindi una tendenza alla sottomissione, nelle femmine,  c'è. Ma se avesse importanza, la tecnica di doma di maschi (non portati alla sottomissione, ma alla lotta senza quartiere, o me o lui) e femmine sarebbe diversissima. E' così diversa?

E come discute, Morris, la misteriosa e affascinante questione del perattacciamento? Come la inquadra, come ci ragiona intorno?

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

Passata la paura (sempre comunque latente) il cavallo è essenzialmente un animale MITE, ed è per questo motivo che, meschino, sopporta così facilmente la violenza fisica e psicologica che l'uomo usa su di lui credendola necessaria per assoggettarlo.

Solo quando la misura è proprio colma o prevale il dolore (ricordo che possiede anche di questo una soglia davvero alta) ecco che manifesta il suo disappunto con calci e morsi (poveretto: non può spaventare ruggendo ne tantomeno lacerare con unghie affilate). Una volta manifestato un disappunto a pretese assurde e ripetute, ecco che viene definito pericoloso e difficile.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

raffaele de martinis

Ragasse, mai metter troppa carne... troppe corotine a cuocere, prendiamo una carota alla volta.

La domanda è semplicie, la risposta di Morris è altrettanto semplicie e chiara da cui l'assioma.

Me lo potete confutar solo con altrettanta semplicie sci sci scientifica et alternativa spiegatione.

Per ora fanculo il perattacciamento, non c'entra nulla colla doma et l'addestramento dei lalli.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

#3582
Max tenta di stare in tema, e coglie bellillamente il segno, se avete visto i miei gauci nella doma, vedrete che governano il ploblema giustamente segnalato da Max in maniera excellente, attenzione ho detto doma, nell'addestramento mai dimenticano di dare dulci caresse ai loro besti... non usano delicatessen da magner ma solo i puccipucci per premiar.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

max

Il "problema" iniziale della doma del "cavallo selvaggio" (ma ne esistono ancora di davvero tali?) è comunque sempre solo dato, sostanzialmente, dalla paura che questo ha verso di noi, verso le nostre azioni e dalle reazioni incontrollate che il poveretto mette in atto per scappare.

Un esperimento scientifico di mustang messi in condizione di non poter esprimere la paura (messi in un container e ricoperti di sabbia fino al petto) aveva dimostrato che una volta liberati... restavano perfettamente tranquilli agli stessi stimoli ricevuti mentre erano insabbiati... la doma istantanea!

Passata la paura, è solo più una questione di "spiegare" cosa si vuole andando dal facile al difficile, secondo il più volte citato schema di apprendimento/condizionamento.

Se qualcosa va storto durante la primissima fase di doma, la paura si radica ed il cavallo rovinato o reso inaffidabile.

Se qualcosa va storto durante la fase successiva (quella delle spiegazioni) è meno grave, riaffiorerà la paura e a seconda se la doma è stata fatta bene o male sarà più facile o difficile riconquistare la calma/fiducia.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

PokerFace

io sto avendo a che fare con un soggetto mai maneggiato (non ti dico lo stato dei piedi...............)
non pensavo che un cavallo da 600 kg fosse in grado di tirare calci laterali così micidiali e soprattutto veloci.
comunque confermo, è solo la paura.
però è comunque una faccenda lunga e rognosa e necessiterebbe di una costanza (e tempo) che mi mancano.