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Entrare negli angoli

Aperto da bionda, Settembre 24, 2012, 09:38:35 AM

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Nicola

Citazione da: max - Febbraio 21, 2013, 11:56:16 AM
ho visto dei video western molto più classici e corretti

curiosità: far precedere le anche nelle girate (quindi gamba esterna predominante, quindi girare in travers) era una mania tipica di Baucher prima maniera, poi ha convenuto anche lui che non aveva senso, e che la correzione con le gambe dovesse cambiare di volta in volta a seconda del momento e del cavallo

Concordo che c'è di molto meglio, ho fatto una ricerca frettolosissima.

Il lavoro era evidentemente di tipo "preparatorio". Io lo trovo comodo ed efficace, perchè quando l'azione di gamba cessa il passaggio nell'angolo mi riesce fluido e le spalle sono ben posizionate.

Arrivarci dalla spalla in dentro invece mi sembra crei il problema che l'uscita dall'angolo è affrettata.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

max

non so come fai tu, non ti ho visto...
ma bisogna passare l'angolo rimanendo in spalla in dentro, il che significa eseguire praticamente un quarto di piroetta con le anche attorno alle spalle perché l'esercizio abbia una qualche utilità...
anche passare l'angolo in travers è utile, ma è il corrispettivo della spalla in dentro, come dire, si completano a vicenda... se hai successo più con uno che con l'altro può essere che a compensare le cose sia la tendenza del cavallo, però allora dovresti sentire che il travers funziona meglio a una mano che all'altra....
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

Nicola

Citazione da: max - Febbraio 21, 2013, 12:24:22 PM
però allora dovresti sentire che il travers funziona meglio a una mano che all'altra....

ok, vero, ed allora a quella mano fai esercizi anche di spalla in dentro
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

max

nella teoria... tutto fila......

Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

CitazioneE cosa degna da sapersi, & massimamente che ogniuno fa il contrario, che se in quel terreno dove il Cavallo si maneggia tanto a i repoloni, come ancor alle volte raddoppiate, vi fosse interposta qualche pietra, non vogliate levarnela, perche non solo non gli porgerà impedimento alcuno, ma gli farà cagione di farlo andar giusto, & più corretto, & con maggior soggettione al suo Cavaliero. anzi quando se gli insegna il maneggio, se non vi fosse alcuna fiata, dovete porvela, & così quando dapoi si vuol maneggiare, se a i capi de i repoloni vi fossero nei lati delle bande, dove si faranno le volte, una o due pietre alte da un palmo, egli per tema di quelle verrebbe con la volta più chiusa, & forse con la ciambetta, senza seguire gli ordini che si diranno appresso, quando parlerò de i modi, che in donarla si potrebbono usare. (Grisone)

Mi domando se un grosso sasso in campo, alla distanza giusta dall'angolo, aiuterebbe.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

al giorno d'oggi si usa mettere dei CONI..... sono più pratici da spostare....
la domanda poi però è se il cavallo impari a rispettare il cono o gli aiuti del cavaliere  :firuu:
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

bionda

Vedo usare i coni con i principianti, e mi sa che servono a loro, non ai cavalli.
Però è anche vero che è più facile fare gli angoli con un cavallo che è abituato a farli, piuttosto che con uno che è abituato a tagliare. Ricordo una ragazzina salita su Olliver che esclama estasiata "ma come va negli angoli questo cavallo!", infatti ci va da solo, perchè è abituato così.
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

milla

Rimane ancora da chiarire la domanda di Raffaele: perchè si deve entrare bene negli angoli?
Chiesto agli istruttori la risposta è stata (come dicevano gli interpellati da Raffaele): perchè l'esercizio è la basa della riunione ecc.

Da tardona principiante che vorrebbe fare un po' di lavoro in piano decente credevo che il fatto di entrare negli angoli fosse rispondente a due finalità:

1) addestrare il cavallo (e il cavaliere) a rispondere (e a dare) agli aiuti giusti in funzione della direzione,mi spiego,nel rettangolo o semplicemente in lavoro in maneggio non è che si va serpeggiando lungo la pista, facendo circoli a forma di pera o di ananas, quindi si deve imparare a tenere il cavallo diritto,a fare circoli degni di questo nome e arrivare fino in fondo al lato che si sta percorrendo senza che il cavallo giri quando gli pare o peggio si controfletta nell'angolo.

2) entrare correttamente negli angoli è indispensabile per eseguire anche le più elementari figure  di maneggio,provate anche solo a fare un cambiamento diagonale fatto bene entrando male nell'angolo .

E' troppo banale? Se ho detto delle escortanate perdonatemi.

Rimane poi da capire COME entrare in questi beati angoli. Pensate di doverlo spiegare a una persona che non sa nulla di equitazione e con un cavallo che taglia sistematicamente gli angoli causa non paure o traumi ma ruschena . Io ho letto spiegazioni complicatissime accompagnate da divagazioni sui massimi sistemi e dotte citazioni ma TERRA TERRA voi che fate?
La redine contraria del Colonnello mi pare di capire che trovi pochi consensi e quindi che si fa?


.

alex

Citazione da: max - Febbraio 21, 2013, 01:59:25 PM
al giorno d'oggi si usa mettere dei CONI..... sono più pratici da spostare....
la domanda poi però è se il cavallo impari a rispettare il cono o gli aiuti del cavaliere  :firuu:

La questione rientra nell'argomento degli "aiuti di terreno". So bene che l'attuale istruzione del cavallo e del cavaliere neofita è basato sul principio rendere le cose difficilissime, più difficili possibile (tipo il fatto di dare in mano le redini prima di aver acquisito un assetto indipendente, e pretendere che non si appenda); in altri tempi, più grezzi, si cercava invece di renderle più facili....  :firuu: :firuu:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis



...quando una ripresa lavora in campo aperto, cioè al di fuori dalla cavallerizza, basta guardare la pista lasciata dagli zoccoli dei cavalli sul terreno per capire : il livello di istruzione dei cavaglieri e la professionalità che mette il loro istruttore nell'impostare la letione.

Se i cavaglieri sono inesperti e se l'istruttore non impone il giusto lavoro, la pista si presenterà come un ovale allungato.

Quando l'addestramento è più avanzato e l'istruttore segue attentamente la sezione, i lati della pista descrivono una specie di esse.(spiegherò poi il perché).

Infine, quando i 4 lati si presentano ben dritti uniti con gli angoli fatti con strette girate, allora vuol dire che i cavaglieri sono ad un livello ben avanzato e che l'istruttore inflessibilmente controlla la ripresa.

Nella cavallerizza avviene la stessa cosa, con la differenza che il compito del cavagliere è facilitato dallo steccato per seguire la linea retta dei lati lunghi mentre il lallo tende ad unire in una sola girata i due angoli del lato corto, dunque, bisogna entrare negli angoli per due scopi fondamentali: addestrare il cavallo ad andar dritto, e fare in modo che il cavagliere usi gli aiuti adatti allo scopo.

Citazione da: milla - Febbraio 21, 2013, 03:38:07 PM
Rimane ancora da chiarire la domanda di Raffaele: perchè si deve entrare bene negli angoli?
Chiesto agli istruttori la risposta è stata (come dicevano gli interpellati da Raffaele): perchè l'esercizio è la basa della riunione ecc.

Da tardona principiante che vorrebbe fare un po' di lavoro in piano decente credevo che il fatto di entrare negli angoli fosse rispondente a due finalità:

1) addestrare il cavallo (e il cavaliere) a rispondere (e a dare) agli aiuti giusti in funzione della direzione,mi spiego,nel rettangolo o semplicemente in lavoro in maneggio non è che si va serpeggiando lungo la pista, facendo circoli a forma di pera o di ananas, quindi si deve imparare a tenere il cavallo diritto,a fare circoli degni di questo nome e arrivare fino in fondo al lato che si sta percorrendo senza che il cavallo giri quando gli pare o peggio si controfletta nell'angolo.

2) entrare correttamente negli angoli è indispensabile per eseguire anche le più elementari figure  di maneggio,provate anche solo a fare un cambiamento diagonale fatto bene entrando male nell'angolo .

E' troppo banale? Se ho detto delle escortanate perdonatemi.

Rimane poi da capire COME entrare in questi beati angoli. Pensate di doverlo spiegare a una persona che non sa nulla di equitazione e con un cavallo che taglia sistematicamente gli angoli causa non paure o traumi ma ruschena . Io ho letto spiegazioni complicatissime accompagnate da divagazioni sui massimi sistemi e dotte citazioni ma TERRA TERRA voi che fate?
La redine contraria del Colonnello mi pare di capire che trovi pochi consensi e quindi che si fa?.

Allora, lasciando perdere la redine del colonnello e tutte le altre azioni più o meno comlicate, di fatto Milla ha azzeccato in pieno il perché si entra negli angoli e se si sa il perché è facilissimo comportarsi di conseguenza: -

il cavaliere si accorge subito quando si produce una deviazione dalla linea retta e istintivamente impara da solo l'uso della mano e della gamba per riportare il cavallo in rettilinearità ed ad entrare negli angoli...sbattetelo col muso nell'angolo, il vostro lallo imparerà anch'esso da solo e subito.

Cara Milla, per il mio piacere ti ho anticipato quanto ti interessa, leggerai il testo completo sull'argomento nel capo XI della mia traduzione di Questioni.

C'è da domandarsi perché sia diventato un luogo comune dire che entrare negli angoli serve ad arrotondare il lallo.
Io una risposta ce l'ho, come ce l'avranno i più vispi di voi.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

milla

Sono molto contenta di non aver detto una solenne capperata, ho sempre pensato quello che ho scritto ma mi sembrava talmente sciocco e banale di fronte a tante dotte disquisizioni che non avevo il coraggio di chiedere.

milla

Raffaele perchè,nelle riprese con cavalieri intermedi,dici che i lati delle pista descrivono una specie di esse?

raffaele de martinis

Non lo dico io, lo dice - come tutto il resto che ho scritto - il generale L'Hotte, uno dei più grandi cavallerizzi di tutti i tempi.
La spiegazione delle esse la troverai nella mia traduzione, appena la pubblicherò in codesto inclito foro.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

milla

Riporto su il topic sugli angoli che era rimasto appunto alla famosa esse del Generale
Max e Alex possiamo continuare qui.
Se non mando in paranoia Max vorrei sapere cosa intende per cavallo che sa entrare negli angoli.

max

Raffaele ha spiegato a modo suo, se scrivo è per spiegare le stesse cose a modo mio.
Sone sempre le stesse cose che si dicono, cambia il modo e a volte i termini perché ciascuno ci mette del suo.

- Negli angoli si entra semplicemente andandoci, a forza di portarlo lì il cavallo impara ad andare dritto da solo verso l'angolo aiutato dallo steccato, e il cavaliere dovrebbe cercare di infastidire il cavallo il meno possibile, per questo trovo nefaste le "redini del Colonnello", contraggono, insegnano un'equitazione meccanica che diventa schiava di questo o quell'effetto di redine o di gamba. Mentre invece, poche ripetizioni, riportando tranquillamente il cavallo con la testa nell'angolo ogni santa volta che vuole tagliarlo, gli insegneranno ad andarci sempre, si ricorderà che voi volete andarci e ci andrà (o meglio: si dimenticherà il suo modo di tagliarli).

- Quando ci andrà quasi da solo, allora sarete dispensati dal dover usare le mani per correggere la direzione, e potrete usarle finalmente per uno scopo superiore: lavorare l'asimmetria. E' infatti una porcata (almeno io la considero tale) pasticciare con la mano cercando contemporaneamente di correggere la direzione e "mettere bene" il cavallo. Viene fuori un pasticcio dove nessuno dei due impara niente.

- Non ho idea del perché Raffaele dica "C'è da domandarsi perché sia diventato un luogo comune dire che entrare negli angoli serve ad arrotondare il lallo", onestamente non so. Sicuramente una volta liberi dall'istinto del cavallo di tagliare, si possono più facilmente usare gli aiuti per arrotondarlo (averlo in mano) e dato che la flessione laterale è un mezzo per arrivare ad avere in mano il cavallo, il fatto di dover girare può aiutare quelli che non riescono a fletterlo, ma non so se aiuti davvero. Per quel che mi riguarda ogni passaggio di angolo è semplicemente una buona scusa per rinfrescare le due piste: passandolo in spalla in dentro, in travers, renvers o controspalla in dentro a seconda dove sento che sia meglio esercitarlo.

- Piano piano ci si allontana poi dallo steccato, e sarà possibile andar dritti anche senza il riferimento dello stesso, o sarà possibile eseguire tutta la gamma delle due piste senza che sia il muro a contenere le spalle o le anche.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.