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La "Parola Contraria": la mia.

Aperto da raffaele de martinis, Aprile 24, 2013, 02:32:51 AM

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raffaele de martinis

#810
Stabilito che nell'equitazione in genere, la presenza femminile è nettamente superiore percentualmente a quella maschile, numericamente - in Itaglia - per quello che riguarda l'equitazione agonistica i due sessi sono alla pari: circa 15.000 gli uomini, poco più le donne, ad oculo, sembrerebbe che i maschietti - come risultati - nel s.o. predominino nettamente  mentre negli altri sport la differenza non è così netta, capitolo a parte per l'ippica, dove, la presenza femminile è praticamente nulla tra i fantini e i driver.

Il motivo di questa differenza è che le donne: non avendo forma mentis orientata alla competizione, vanno a cavallo per: tenersi in forma, per passione, per svago, per scaricare lo stress e per scopo terapeutico.

Questa è la spiegazione corrente riportata dalla Nostra, cosa dice la Voce Contraria?

Che le motivazioni sopra esposte non sono affatto esclusivamente femminee, sono sicuramente condivise -  in equitazione - anche dai maschietti non agonisti, ed è una costante comune a tutti gli sport praticati a livello amatoriale: perché il panzuto ragionier Rossi e il filiforme geometra Bianchi vanno a giuocare a calcetto, a fare un pò di km colla bici da corsa la Domenica, a fare tiro coll'arco, lo sci alpino o nordico che sia, etc. etc. senza alcuna velleità di partecipare alle Olimpiadi ma manco al torneo di Crapacotta?

Generalemente, tutti gli sport hanno un aspetto ludico autogratificante che ci spinge a praticarli a livello dilettantesco/amatoriale... per diletto e per amore, appunto.
Ma anche la cellulitica signora Matilde, cronometra i 5 km di giogghingh che fa ogni mattina nel parco e aumenta gradatamente i pesetti che usa in palestra, perché è normale - anche se in minima misura - cercare il miglioramento nello sport.

Ora, visto che la forza fisica non conta quando si va a cavallo, spieghiamoci perché nell'ippica le donne sono praticamente assenti?

Il coraggio, ragasse, ci vuole coraggio, bisogna saper dominare la paura per andare a 60 all'ora su un lallo al Grand National come nella pista polverosa di Chilivani.

Nel s.o. è quasi la stessa cosa, ci vuole coraggio, ma le donne vi hanno accesso e - a volte -  raggiungono altissimi livelli perché è possibile partire dalle 80 e arrivare alle 150 gradatamente, dunque, imparano ad esser coraggiose, cosa impossibile nelle corse pereché se vai in pista con uno PSI, da subito, dalla prima garetta devi spingere al massimo.

La controprova: quante donne hanno corso in Formula Uno o nella Moto GP? Eppure in quegli ambienti ne gira di gnocca...

Pippon limit.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

milla

La gnocca che gira attorno ai circuiti di F1 e sport vari non ha nessuna intenzione di sciuparsi la manicure facendo una qualsiasi attività sportiva...a meno che non intendiamo definire sport alcune attività ginniche capisciammè  :firuu:

alex

#812
Penso che l'ippica - da come la descrivi - possa essere considerata "sport estremo", quelli in cui si rischia concretamente la pellaccia, sarebbe interessante fare un'altra carrellata di sport estremi per verificare se la prevalenza di maschi è analoga in altri di questi sport estremi. Dalle descrizioni dell'ippica sembra anche che sia necessaria un bel po' di forza fisica, potrebbe essere un ulteriore motivo per spiegare la prevalenza di maschi, oltre al fattore fegato.

Aggiungerei che concordo con l'autrice, a naso, su una differenza di genere quanto alla competitività - e tenete conto che non vedo affatto questa carenza di competitività come un difetto, anzi, essendo IMHO la competitività inversamente correlata alla capacità di prendersi cura e di cooperare, e nel mondo, attualmente dominato da valori maschili,  vedo troppa competitività e troppo poca capacità di cooperare e di prendersi cura.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

PokerFace

nell'ippica ci sono pochissime donne perchè le donne hanno le tette, che sono scomode.
così come è scomodo e inelegante il sellino da galoppo.
e quella posizione non si addice a una signora. tze.

alex

Citazione da: PokerFace - Marzo 13, 2015, 09:29:57 AM
nell'ippica ci sono pochissime donne perchè le donne hanno le tette, che sono scomode.
così come è scomodo e inelegante il sellino da galoppo.
e quella posizione non si addice a una signora. tze.

Sì, sì, e inoltre correndo gli si rovina acconciatura e maquillage  :horse-wink:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

milla

Io penso che la scarsità di donne negli sport estremi sia dovuta a due fattori:

credo che le donne (per istinto atavico, genetica, predisposizione, retaggio storico ecc. non so) siano meno incoscienti degli uomini,  più prudenti se vogliamo perchè le donne sono (molto saggiamente) più restie/meno propense a rischiare la pelle o di rompersi qualche osso dovendo accudire la prole, la casa e magari anche i mariti scemi che si sono rotti per fare i ganzi.

gli uomini hanno bisogno di mettersi in mostra, dar prova di coraggio (sempre per i soliti motivi di istinto atavico, retaggi culturali e bla bla bla) far vedere che sono veri uomini duri nella speranza di vincere qualche gnocca ops scusate volevo dire qualche coppa  :firuu:


rhox

bah, per me nell'ippica conta tanto anche la chiusura del settore..
tant'è che conosco un po' di ragazze che tranquillamente vanno ad allenare in ippodromo in settimana. e non è che allenare sia tanto meno adrenalinico, faticoso, difficile, ecc che correre...
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

raffaele de martinis

Mi trovo perfettamente d'accordo con milla, questo non toglie che per fare sport estremi come dice Alex ci vuole coraggio, molto coraggio o meglio un perfetto controllo delle proprie paure, o meglio la piena consapevolezza delle proprie capacità, o meglio l'assoluta conoscenza dei rischi e pericoli, evidentemente le donne - in questo - sono meno predisposte degli uomini.

Lovviamente, immaginavo perché gira tanta gnocca in quegli ambienti, ma proprio per questo qualcuna dalla massa si sarebbe potuta incuriosire e provare ad entrare nel giro dei corridori, invece niente e le capisco perfettamente: una volta, ebbi l'occasione di andare - con un mio amico - sul circuito di Pergusa, aveva una Porche Carrera preparata per correre, lovviamente guidava lui.. toccati i 250 mi son messo ad urlare FERMATIIII... me la stavo facendo sotto, e vi assicuro che non sono una mammoletta

Detto questo, è nella natura humana superare i limiti, portare l'asticella sempre più in alto, senza questa predisposizione, Samantha non sarebbe lassù.

Uno degli sport più pericolosi  - secondo me - è l'alpinismo, vidi un filmato su Walter Bonatti, ci fu un passaggio impossibile, il superamento di un dente di una parete messo in contropendenza, il Nostro lo superò perché perfettamente padrone della materia, il rischio c'era, e fu valutato, e la paura ci doveva essere, il Nostro certamente la addomesticò dimostrandosi coraggioso.
Sempre nello stesso ambito, Manolo è da mozzafiato, lui non usa corde chiodi e moschettoni, solo mani e piedi.

Io ho montato dei PSI lanciati al massimo, ero staffato corto ma non cortissimo come fanno quelli pratici, certo, ci vuole una certa forza ma mica tanta, conta l'equilibrio e l'assetto... e molto coraggio, vediamo che dice Carodubbio...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

carodubbio

Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 13, 2015, 12:42:48 PM


Io ho montato dei PSI lanciati al massimo, ero staffato corto ma non cortissimo come fanno quelli pratici, certo, ci vuole una certa forza ma mica tanta, conta l'equilibrio e l'assetto... e molto coraggio, vediamo che dice Carodubbio...

Qualche accenno per via del poco tempo che ho questi giorni, causa lavoro problematico + dovrei realizzare un box capannina in un paddock ( altrimenti non torno in sella e di tempo ne è passato anche troppo),

nel settore le Amazzoni oggi la fanno da padrone nei G.R.  cavalieri dilettanti ( nei professionisti oggi ne circolano poche ) in gara sono toste è mi hanno sempre battuto , ma resta piacevole perché non vi potete immaginare nella mia posizione privilegiata cosa guardo  :firuu: e vi assicuro che ne vale la pena di brutto anche se ti tirano addosso la sabbia.

Le ultime Amazzoni va però detto che in sella ci sanno stare , ma il loro equilibrio non è molto il top, IO sono scarsino ma in sella sono solido e nel pieno del controllo .

Va considerato che è già dura per un maschio, per le donne iniziare lo è molto di più .

Ma la forza fisica dice poco, quello che conta resta cosa si ha in testa.

raffaele de martinis

Bene, ma non hai detto se il "coraggio" è determinante per cominciare...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

Prima di passare alla interazione cavallo-donna voglio fare una premetta: l'homo ha attribuito qualità et schifezze a categorie di animala quasi sempre ad minchiam, antropizzando aspetti e comportamenti di altre specie.

Il re della foresta, secondo la vulgata corrente da secoli, è il leone maschio, il suo aspetto - per noi scimmie nude - è maestoso, altero, incute timore e rispetto; nella realtà, leo, è uno sfaticato magnaccia infanticida, passa il suo tempo a poltrire all'ombra del baobab, aspettando che le sue ragasse - facendosi un  mazzocosì - catturino una gazzella, per poi scacciarle viulemtemente dalla victima ancora palpitante  e mangiare per primo; devo dire - per lo vero - che il compito di soddisfare una diecina di leonesse giovini e infojate è abbastanza impegnativo ma non giustifica lo sfruttamento del lavoro altrui e la sua immensa poltronaggine.

Il somaro è stupido: non è vero.
Il maiale è sozzo: non è vero.
Il cammello è altero: non è vero.
La scimmia è dispettosa: non è vero.
Il gatto è traditore: non è vero.
La vacca è una vacca: non è vero.
La colomba è pacifica, è simbolo di pace: non è vero, i piccioni sono tra gli animala più crudeli nei rapporti intraspecifici, non ci credete?

Per contro, coi pecuri, coll'aquila, col falco, col toro  etc. etc. ci abbiamo più o meno azzeccato, detto questo passiamo al lallo...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Bubba

#821
( el cavalo pi' bon ga copa' el paron : :firuu:)


( il cavallo piu' buono ha "accoppato" il padrone. Scusa l' interferenza)

milla

No scusa Bubba questa va messa nel mio topic sui cavalli problematici eh  :laughter-485:

carodubbio

Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 13, 2015, 01:09:48 PM
Bene, ma non hai detto se il "coraggio" è determinante per cominciare...

Non è il coraggio sia  per forza indispensabile , la determinazione nel raggiungere un traguardo  quello si, poi a certi livelli ci arrivi se fai una scelta di vita, se vuoi montare in corsa devi mettere TUTTO in secondo terzo piano, nel mio caso avendo fatto tutto con molta calma ci sono arrivato per gradi e non ho mai dovuto affrontare mai grossi pericoli , tranne con l'ultimo cavallo ( anche per questo mandato   via) , comunque le ragazze lottano alla pari con i ragazzi in pista perché la forza fisica incide poco , tranne  lo sforzo intensivo e prolungato negli ultimi 400metri finali , ma serve allenamento continuo dieta e a letto con le galline, sempre se non si ha il portafoglio a fisarmonica ,emergere resta duro per tutti ma non ci sono discriminazioni tra i sessi, se vuoi ti fanno tentare solo che riuscire richiede molto impegno e enormi sacrifici, l'unico vantaggio delle ragazze resta fare il peso, per i maschi rimanere sotto i 50kg significa fare una vita decisamente molto rigorosa rispetto hai vizi, e il piacere della tavola te lo  scordi

raffaele de martinis

#824
Bene, un'ultima testimonianza a proposito della "paura" di montare in corsa.
Tantissimi anni fa,  mia moglie ed io eravamo appena sposati, durante una zingarata in motocicletta, capitammo in un paesieno del nuorese... non ricordo il nome, dove si svolgeva il classico palio estivo, naturalemente ci fermammo.
Il palio si svolgeva di pomeriggio, pertanto andammo a mangiare in una trattoria; capitammo vicino un tavolo dove c'erano dei ragazzi che erano arrivati all'ammazzacaffe, capii subito che era un gruppetto di fantini che avrebbe corso il palio.

Mentre noi mangiammo un antipasto e un secondo, i ragassi continuarono a bere liquori, attaccai discorso  a proposito di cavalli e loro mi inclusero nel loro giro offrendomi il digestivo, naturalemente - quando i bicchieri furono di nuovo vuoti ricambiai offrendo a mia volta un giro, dicendo: ragassi spero sia l'ultimo bicchiere altrimenti non so come farete a salire in sella, uno di quelli rispose: veramente è che è senza bere che è difficile salire in sella...

Per completezza di informazione, i ragassi correvano a pelo e la gara si svolgeva in una pista da atletica in uno stadio, dunque, con raggi di curva molto stretti rispetto a quelli degli ippodromi,  quel pomeriggio le cadute non si contarono, una delle quali fu letale per un lallo: nel tentativo di sorpassare all'interno si è schiantato sul cordolo:  tutte e due le zampe anteriori spezzate...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...