Cavallo Planet - Forum Per gli appassionati di equitazione inglese e americana... e di cavalli.

Club House => I cavalli..in generale => Topic aperto da: alex - Agosto 13, 2012, 08:10:31 AM

Titolo: Gestione del rischio
Inserito da: alex - Agosto 13, 2012, 08:10:31 AM
Da wikipedia (chi ha di meglio integri/sostituisca):

CitazioneLa gestione del rischio (risk management) è il processo mediante il quale si misura o si stima il rischio e successivamente si sviluppano delle strategie per governarlo.
Di regola, le strategie impiegate includono il trasferimento del rischio a terze parti, l'evitare il rischio, il ridurre l'effetto negativo ed infine l'accettare in parte o totalmente le conseguenze di un particolare rischio.

L'equitazione, non solo: anche il governo dei cavalli, sono attività ad alto rischio e ad alta probabilità di accadimento, sia per il cavaliere che per il cavallo. Si presta bene quindi a "governare" il rischio.

La gestione del rischio è un'attività estremamente complessa e strettamente codificata; se c'è nel forum un professionistia, integrerà/mi correggerà, perchè potrei dire cose molto inesatte; seguendo però la mia strategia personale (condividere il poco che so) proviamoci, con alcuni flash.

Innanzitutto, bisogna identificare i possibili problemi, e analizzarne tutte le cause e tutte le conseguenze. Questo significa vincere  due tentazioni:

1. la tentazione di fare spallucce e dimenticarsi gli incidenti avvenuti e gli incidenti sfiorati
2. la tentazione di trovare un responsabile e, trovatolo, di considerare la questione risolta

La prima tentazione si vince documentando incidenti avvenuti e incidenti sfiorati, e conservando la documentazione.
La seconda tentazione si vince andando a fondo su tutte le cause e concause dell'incidente; un'analisi più approfondita, infatti, mostra che gli incidenti non hanno mai una causa sola, un singolo errore umano, ma derivano dalla sfortunata coincidenza di un insieme, spesso numeroso, di circostanze e di errori umani, nessuno dei quali è in grado, da solo, di provocare l'incidente e che quindi vengono considerati "innocui" in base all'esperienza.

Detto questo, la cosa potrebbe finire qui, con una raccomandazione di non dimenticare gli incidenti che si sono subiti o visti, e di rifletterci molto più a fondo.

Tuttavia, un forum è un ambiente ideale per moltiplicare le proprie capacità e le proprie esperienze; sarebbe in teoria bello poter analizzare alcuni rischi e alcuni incidenti, ma in pratica ci sono alcune serie difficoltà:
1. la tentazione di "dare colpe" a presenti e soprattutto ad assenti (occhio, una querela sta poco a partire)
2. la tentazione di utilizzare gli incidenti come strumento di polemica per sostenere controversie personali
3. la difficoltà di capire che proprio attuando una certa strategia per evitare un rischio, può succedere di mettere in atto un rischio ancora peggiore.

Lascio a voi, quindi, decidere se procedere o no con qualche "analisi di rischio" concreta, basandosi su incidenti sfiorati o, con grande cautela, di incidenti realmente accaduti.
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: Amaranth - Agosto 13, 2012, 09:54:31 AM
oh oh... io di incidenti ne ho una serie... vediamo se ho capito: riportiamo una nostra esperienza per poi analizzarla assieme e cercare di capire cosa si è sbagliato/cosa si poteva evitare/eventuale casualità cercando di trarne qualcosa di utile per tutti? un pò come condividere le proprie "disavventure" e arricchirsi di un pò d'esperienza altrui per evitare possibili problemi?
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: max - Agosto 13, 2012, 09:58:19 AM
è un invito a nozze? come aviatore l'analisi degli inconvenienti, inconvenienti gravi e incidenti è all'ordine del giorno!!!
:icon_pidu:

dopo l'istituzione della ANSV (http://www.ansv.it/It/Index.asp) Agenzia Nazionale Sicurezza Volo, stai cercando di costituire una ANSE (Agenzia Nazionale Sicurezza Equitazione)????
:cheesy3:
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: alex - Agosto 13, 2012, 10:14:45 AM
Che grandissimo colpo di.... fortuna!  :blob3: :blob9:

Gli aviatori sono i principali teorici e pratici della gestione del rischio; le loro procedure sono indicate come modello per tutti gli altri. Cedo immediatamente la cloche del topico a max e mi metto nella posizione di colui che impara.

Ubi major minor cessat.
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: alex - Agosto 13, 2012, 10:21:35 AM
Citazione da: Amaranth - Agosto 13, 2012, 09:54:31 AM
oh oh... io di incidenti ne ho una serie... vediamo se ho capito: riportiamo una nostra esperienza per poi analizzarla assieme e cercare di capire cosa si è sbagliato/cosa si poteva evitare/eventuale casualità cercando di trarne qualcosa di utile per tutti? un pò come condividere le proprie "disavventure" e arricchirsi di un pò d'esperienza altrui per evitare possibili problemi?

Esattissimo; con un po' di cautela nel dare colpe agli altri, e moltissima cautela, comunque, nel rendere gli altri assolutamente non identificabili. Sulle colpe proprie è invece possibile "andare giù di brutto", non si è ancora vista una auto-querela.  :horse-cool:
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: max - Agosto 13, 2012, 10:34:33 AM
si ma c'è una piccola differenza, direi un piccolo problema: in aviazione i mezzi, le procedure e di conseguenza gli errori sono un circuito chiuso facilmente identificabile data la natura artificiale del tutto.. gli aerei sono un'invenzione meccanica dell'uomo e le cose si fanno correttamente in un modo solo: quello deciso dal costruttore!
con i cavalli chi è il costruttore? chi decide come si dovrebbero correttamente fare le cose?
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: alex - Agosto 13, 2012, 11:24:24 AM
Se ci fosse una larga base di dati completi sugli incidenti, si potrebbe dire: le cose sono corrette quando riducono al minimo i rischi. Non abbiamo questa base dati.... ci arrangeremo come possiamo.

Vero che l'aereo è costruito dall'uomo, ma i piloti e i controllori non lo sono; nè lo è la meteorologia, che immagino ogni tanto si comporti come un cavallo difficile e imprevedibile.  :icon_rolleyes:

Detto in altri termini: ti abbiamo smascherato, anzi: ti abbiamo indotto a smascherarti, adesso non tentare di cavartela.  :firuu:
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: Amaranth - Agosto 13, 2012, 11:25:23 AM
dai, io parto.

"incidentino" successo 8 giorni fa. dopo un bellissima passeggiata solo io e il cavallo del mio ragazzo ero davvero al settimo cielo, giornata stupenda e cavallo super. premetto, il cavallo è davvero buono, uno di quei cavalli affidabili, bonaccioni e di facile gestione. arrivo dissello e mi accingo a disinfettare, mettere pomata ecc al cavallo, che soffre di dermatite estiva. in questi giorni è un pò in ricaduta, ha prurito e si gratta ferendosi in varie zone. in particolare avevo notato una brutta escoriazione nel prepuzio (riesce a mordersi ovunque e i denti fanno danni). bene, mi armo di spray caf (azione già eseguita parecchie volte in precedenza) e, avvisando il cavallo, spruzzo. l'equino alza un posteriore e mi fa capire chiaramente il fastidio che prova. io insisto, questa volta non si limita ad avvisare, calcia ma io schivo. alzo un pò la voce, cerco di rimettere il cavallo attento ma tranquillo, ma ogni volta che spruzzo lui tenta di calciare. avevo quasi terminato il lavoro, mancava giusto un punto e non mi andava di lasciare a metà così ci riprovo. questa volta il cavallo calcia di lato avanzando molto con il posteriore e mi prende la gamba, poco sopra al ginocchio nella parte interna.
risultato: niente di grave, ma un bell'ematoma a forma di ferro, ginocchio gonfio e dolorante nei primi giorni.

conclusione: mi è andata bene. se mi prendeva la rotula (rotta in 14 pezzi in un incidente a cavallo anni fa) credo ci sarebbe stata la possibilità di una nuova frattura davvero brutta. ah, con quell'ultimo spruzzo sono riuscita a  finire di disinfettare per bene la zona.

che dire, il cavallo è davvero uno dei più buoni che conosco, è super abituato ad essere medicato visto il suo problema. secondo me in questo periodo è più nervoso/infastidito del solito vista la ricaduta e questo ha contribuito alla reazione. aggiungiamo pure che non ha mai amato il rumore dello spray caf e che sicuramente la sensazione nella ferita non deve essere piacevole. direi che la reazione del cavallo non è stata comunque esagerata o strana, direi che era prevedibile visti anche gli avvertimenti che mi aveva dato. chi ha sbagliato? io. sarebbe stato più saggio procedere in modo diverso, magari con l'aiuto di un'altra persona, senza rischiare la sorte ad ogni spruzzo.

come bisognerebbe comportarsi in questo caso per evitare incidenti? come si può medicare un cavallo poco collaborativo in zone non di facilissimo accesso (pancia ecc?)? consigli per evitare che ricapitino problemi a me e a chi si appresta in una faccenda simile?
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: max - Agosto 13, 2012, 11:53:03 AM
spruzzino pieno di sola acqua, rimanere con attenzione appiccicati alla sua spalla e spruzzare spruzzare spruzzare ignorando i calci calcetti e smettere solo quando lui smette di calciare
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: alex - Agosto 13, 2012, 12:09:00 PM
1. carenza di addestramento/di desensibilizzazione
2. eccesso di sicurezza
3. sottovalutazione degli avvertimenti
4. sopravvalutazione della bontà del cavallo
5. ..... altro?

Saggezza popolare da non dimenticare: El caval più bon ga copà il paron

Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: Amaranth - Agosto 13, 2012, 12:34:36 PM
Max: il fatto è che il cavallo non ha generalmente problemi con lo spruzzino. cioè, un classico spruzzo ad acqua non gli crea problemi. è proprio lo spray caf con il caratteristico rumore forte (e credo la sensazione sulla ferita del disinfettante) che lo infastidisce.  purtroppo il prodotto non è proprio regalato, altrimenti si potrebbe provare a desensibilizzarlo direttamente con quello....

Alex: condivido i tuoi punti.

il giorno seguente abbiamo provato a fare lo stesso, in due, uno gli teneva alzato l'anteriore corrispondente. in questo modo abbiamo avuto più tempo per procedere alla medicazione ma comunque non è un metodo ottimale, tempo di mettere giù con la forza l'anteriore parte il calcio.

qualcuno conosce come ci si comporta in questi casi? esempio: bisogna disinfettare nella stessa posizione un cavallo mai visto, non impiegandoci una settimana. immagino esistano tecniche che prevedano l'alzare (con corda?) un anteriore in modo da poter lavorare in sicurezza.
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: alex - Agosto 13, 2012, 12:53:54 PM
Prima o poi dovremo affrontare l'argomento del travaglio, che sembra un oggetto di tortura ma con ogni probabilità lo è assai meno di quello che si immagina. L'alternativa - un ottimo, talora difficile addestramento - è senz'altro meno sicuro. Ma, bando alle ippocrisie, parliamo anche di quello che molti fanno ma poco ammettono, ossia gli altri sistemi di immobilizzazione: tipo torcinaso.

Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: Amaranth - Agosto 13, 2012, 12:57:19 PM
proprio questo intendevo. ci penso anche come probabile futura veterinaria: immagino che non sempre i cavalli di futuri clienti siano tutti buoni-desensibilizzati-iper addestrati ecc. e non per questo ci si può rifiutare di lavorare. direi poi che la sicurezza durante il lavoro dovrebbe essere indispensabile.
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: max - Agosto 13, 2012, 01:04:59 PM
per avere più tempo prima che butti giù l'anteriore si può provare a tenergli sù anche la testa con tutto il braccio alzato, di modo da "metterlo sulle anche" ed impedire il calcio quanto basta per avere il tempo di desensibilizzarlo a più riprese al rumore ed alla sensazione (x risparmiare prodotto vendono flaconi di aria compressa, immagino a buon prezzo rispetto al CAF), senza vedere non mi viene in mente altro

sui rischi derivanti da lavori come il vet, o ad esempio anche il pareggiatore, nei confronti di soggetti maleducati, non c'è molto da dire se non un buon vestiario antinfortunistico, del resto educare un cavallo in pochi minuti è impossibile, o si arriva in veste di addestratori o in veste di vet, ed il tempo lo si dedica a una cosa o l'altra
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: alex - Agosto 13, 2012, 01:06:10 PM
L'idea che il travaglio sia meno travaglioso di quello che si pensa mi viene dall'aver leggiucchiato qualcosa di Temple Grandin. Come futura veterinaria, penso che sarebbe un'eccellente idea approfondire molto la questione leggendo avidamente le sue opere. Poi ci racconti....  :horse-smile:

Quanto agli abiti anti-infortunistici: con sprezzo dell'eleganza equestre, la calzatura che preferisco di gran lunga per avvicinarmi e anche per montare in campagna è l'abbinamento scarpincino anti.infortunistico (innumerevoli le volte che il puntale d'acciaio mi ha saklvato il piede) + ghettacce.

Tremo solo a vedere le ragazzine che governano i lalli (quando ci vuole ci vuole) sulla piattaforma di cemento, indossando teneri infradito con piedino nudo a portata di zoccolo ferrato di bestioni di 600 kg.
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: rhox - Agosto 13, 2012, 02:10:14 PM
e non sottovalutare quello che viene detto sui cavalli, ovvero che calciano solo dietro e non di fianco..

spesso non vengono insegnati alcuni accorgimenti e alcune posizioni che rendono più sicuro il manovrare attorno al cavallo (ad esempio se dovessi fare una disinfezione simile me ne starei ben lontana con una mano piazzata sull'anca per sentire il cavallo se si muove e tenerlo allo stesso tempo lontano tenendo le gambe ben lontane dalla zona)

per il resto io mi sono presa un calcio simile solo che stavo passeggiando con la mia cavalla e lei si è tolta un tafano col posteriore. sfiga vuole che fosse 1 metro più avanti di me e 20 cm più alta per la presenza di un buco sulla strada. nella traiettoria del posteriore che torna a terra si è trovata la mia gamba.
colpa mia? probabilmente non dovevo lasciarla andare così avanti, ma è una cosa così usuale per noi che non c'ho prestato attenzione. per il resto è stata sfiga visto che io stessa stavo camminando quindi potevo avere la gamba poco più avanti o poco più indietro
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: carodubbio - Agosto 13, 2012, 02:13:13 PM
 :laughter-485: su questo non ci piove, grazie al mio lavoro EDILE calzo sempre scarpe con punta +suola in acciaio, con i cavalli le scarpe antinfortunistica tornano sempre utili,

non vi incavolate ma le poche volte che devi reagire velocemente per mettere in chiaro le cose quando stai governando un cavallo , la punta in ferro torna molto comoda , visto che fa male  se usata sul ventre ,solo che una punizione funziona solo se è giusta e IO sono ultrarapido se la punizione va data , altrimenti se lo sbaglio è mio sto zitto e non inferisco
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: alex - Agosto 13, 2012, 03:16:58 PM
Citazione da: carodubbio - Agosto 13, 2012, 02:13:13 PM
:laughter-485: su questo non ci piove, grazie al mio lavoro EDILE calzo sempre scarpe con punta +suola in acciaio, con i cavalli le scarpe antinfortunistica tornano sempre utili,

... e in più sono ribuste, durevoli, e costano molto meno di scarponcini da trekking per non parlare delle calzature eleganti da equitazione.  :icon_rolleyes:
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: alex - Agosto 13, 2012, 11:05:40 PM
Ok tocca a me.

Quella volta che ho causato la morte di un cavallo.

Maneggio in cui se scappa un cavallo c'è una grande agitazione: piglialo piglialo!

Io sono nel box, porta aperta, sto dialogando con Asia puledrina (due mesi, suppongo). Era appena rotolata sotto l'elettrico uscendo dal paddock per farsi un giro incurante delle grida della madre (aveva imparato  a farlo deliberatamente quando era stufa del piccolo paddock). . Aveva deciso di tornare in box a dare un'occhiata. In quel momento sento uno strepito: piglialo piglialo. Un bellessimo sauro era "scappato". Mi affaccio al box, scorrazza qua e là, poi punta dritto sul mio box intenzionato - sembrerebbe - ad entrare. Io temo per la puledrina, mi piazzo sulla porta del box, allargo le braccia con il segnale di "alt". Sono tanto convincente che il cavallo frena sul cemento, scivola sui ferri, cade.

Zoppia giudicata incurabile, dopo qualche tempo, sparisce. Era "andato in montagna".

A voi l'analisi dell'incidente; a me resta l'amarezza per aver esagerato nel segnale, spaventando il cavallo invece di tranquillizzarlo.



Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: max - Agosto 14, 2012, 08:29:46 AM
assassino!

per me le cause (gli errori) sono due: cemento e ferri!
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: alex - Agosto 14, 2012, 10:02:52 AM
Ce ne sono parecchi altri.

La mancata abitudine a gironzolare nel maneggio, in sicurezza, di ciascuno dei cavalli.
Il "piglialo piglialo" e l'agitazione generale da "cavallo scappato", via maestra per accentuare i rischi. Calma!
La mia inesperienza nel dosare l'alt arrivando a spaventare l'animale.
Il paddock per la puledra, troppo piccolo e con recinzione inadeguata alla "fuga" (infatti poi ho cambiato maneggio).
Il fatto che io, avvicinando la puledra in box, non avessi chiuso la porta mentre le mettevo la capezza e longhina.

Resta il fatto principale della estrema pericolosità dell'accoppiata ferri/cemento o ferri/asfalto. Ho visto parecchi altri incidenti gravi, a uomini e a cavalli, quasi sempre da scivolate in situazioni di "agitazione", quando il cavallo si muove in maniera disattenta.

Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: Mario Biserni - Agosto 14, 2012, 03:00:44 PM
Cavvallo che scivola sul cemento davanti ai box e cavaliere che si attacca alle travi del soffitto.... cavall oche scicola sull'asfalto ghiacciato e cavaliere che rimane sotto... cavall oche salta dal ponte ringhiera molto bassa e fortunatamnete anche il ponte in compenso c'era molta acqua sotto... oggi sarebbe molto più grave... cavall oche indietreggia in discesa perde il passo e si ribalta con il cavliere sotto per fortuna il sentiero era infossato e stretto la schiena del cavall oè rimasta sopra... calcio al galoppo a cavall oche sorpassa tibia e perone andati... calcio al cavallo che si affianca 3 costole rotte e 35 punti con la punta del ferro.. e poi tanti altri... come 65 puntisi suture nella testa del maniscalco... braccia e gambe rotte e disgraziatamnete anche amici in carrozzella... il riscio è sempre presente e siccome è un animale difficile da prevenire...
I vecchi butteri hann osempre detto che è il cavallo buono che ti ammazza...
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: alex - Agosto 14, 2012, 03:29:47 PM
Spetta spetta! Sarebbe come elencare gli ultimi 20 disastri aerei e concludere che volare è pericoloso. O gli ultimi 20 incidenti automobilistici e arrivare alla stessa conclusione. Idem per gli incidenti usando la  bicicletta. O elencare gli ultimi 20 omicidi familiari e giungere alla conclusione che anche mettere su famiglia è pericolosissimo.


Uno alla volta, per carità: e con un gran numeri di particolari, altrimenti si piomba nel fatalismo e si rinuncia a "gestire" il rischio.

Vero max?
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: Mario Biserni - Agosto 14, 2012, 05:42:13 PM
Si gestisi il rischio comprandoti un cavallo a dondolo meglio se con la struttura di legno che di ferro... Lo monti sul tappeto buono del salotto e sempre da solo sai che non si alteri con la presenza del cane o del gatto di casa...
Buon ferragosto a tutti...
E montate senza problemi e se cadete cercate di andare giù di testa difficilmente si rompe un braccio invece.... :blob9: :blob9: :blob9: :blob9: :blob9: :blob9:
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: alex - Agosto 14, 2012, 09:27:30 PM
 :blob3: :blob9:

Ho rischiato la vita tre volte in vita mia, due con i cavalli. Poco, ma abbastanza per farmi alcune domande. Se volevi darci un esempio di come non si affronta il problema del rischio, Mario, mi sembra perfetto....

:blob9: :blob3:
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: piciopacio - Agosto 14, 2012, 11:49:14 PM
Citazione da: Amaranth - Agosto 13, 2012, 12:57:19 PM
proprio questo intendevo. ci penso anche come probabile futura veterinaria: immagino che non sempre i cavalli di futuri clienti siano tutti buoni-desensibilizzati-iper addestrati ecc. e non per questo ci si può rifiutare di lavorare. direi poi che la sicurezza durante il lavoro dovrebbe essere indispensabile.

E comunque, se devi esser veterinaria professionista e lavorare coi cavalli devi imparare tutti i trucchi per aver ragione di lalli riottosi, bisogna avere il pelo sullo stomaco altrimenti rinunciaci.
Una cosa è fare pucci pucci col tuo lallo personale, altra cosa è lavorare ogni giorno con lalli sconosciuti, viziati, maleducati, pericolosi....balze, ippolasso, torcinaso, catina catanise, cappuccio, pastoie, travagghia, corda atterrante...nerbo, se non conosci e non sai usare questi strumenti, datti all'agronomia o scegli di lavorare coi piccoli animali, cagnolini, gatti, criceti, iguane, canarini, coniglietti...anch'essi danno un sacco di soddisfazioni.
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: Mario Biserni - Agosto 16, 2012, 09:30:58 AM
Alex se hai rischiato la vita 2 volte con i cavalli secondo me hai sbagliato qualcosa... io sono caduto innumerevoli volte, ma la vita non l'ho mai rischiata di questo sono sicuro e non ho montato sempre dei lalli sbacipucciosi come dice Picio... anzi a volte ho montato dei cavalli un po' in avanti, ma quell ipericolosi in casa mia sono sempre stati eliminati e non credere pochi..
Ecco quell oè un sistema per ridurre il rischio di incidente... Il cavallo che ti vuole fare male, va trasfprmato in bresaola o straccetti...non venduto ad un commerciante per prenderci 500€ in più...
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: alex - Agosto 16, 2012, 10:17:56 AM
Probabilmente ho sbagliato moltissimo: siamo qui per analizzare il come, il perchè, il quando, i fattori accessori, eccetera.

La terza volta, non equestre, avevo fatto l'inescusabile errore di attraversare, da pedone, una strada sulle strisce pedonali in una giornata piovosa. L'automobile investitrice, come ho raccontato più volte, ha avuto la peggio: da cui la morale che non sempre avere la testa dura è uno svantaggio....  :icon_rolleyes:
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: carodubbio - Agosto 16, 2012, 01:03:06 PM
Con i cavalli il rischi rimane sempre alto, il cavallo che ho adesso mi ha dato parecchi  grattacapo, la situazione più brutta e stata questa, anche se ero pronto perche stavo nel momento più centrale della lotta tra chi comandava , sapevo che il cavallo all'improvviso girava su se stesso, solo che ero sulla strada di ritorno a casa 300 metri dal box finito il lavoro nel tornare al passo in un punto preciso per colpa di un cane che più volte  si è lanciato contro di noi ma restando nel recinto della casa, nel avvicinarmi a questa recinzione il cavallo si è buttato nel mezzo della strada ho scivato un camioncino per poco di un metro fortunatamente il camioncino andava piano e lui nel rallentare e IO a far cambiare traiettoria del cavallo è andata bene, da quel giorno ho dovuto cambiare il mio percorso visto che non c'è stato verso di aver ragione.

Mai come quest'anno mi sono capitate altre situazioni scoccianti , caricato per 3 volte da un Labrador che il suo padrone insiste a portare in giro sulla spiaggia senza collare e libero, dicendo che mi denuncia perche in spiaggia con il cavallo non si puo andare, ho risposto che non conosce le normative ma non c'è verso  :vfncl:
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: Mario Biserni - Agosto 16, 2012, 02:44:12 PM
Anche un vicino di mio zio su negli appennini aveva un cane che mordeva e ti correva contro  e lui si ostinava a tenerlo slegato ... però la strada passava di lì e la strada è di tutti  una sera mi sono presentatao con una cavalla appena arrivata molto fredda mai in avanti e con una testa inviadiabile, ma quello l'ho scopert odopo quell oche sapevo perchè ce l'avava dett oil padrone è che timbrava come un vecchio impiegato delle poste e telegrafi... ma era vero lei dietr onon voleva nessuno a meno di 2 o 3 metri... la seconda sera con mio cugino siam opartiti e arrivati davanti a casa io ho aspettato il cane..cavlla impassibile 1/2 a segno e cane agonizzante in strada.. aveva la testa rotta e 5 o 6 costole... è campato ancora 10 anni buoni e non ha mai più rincorso un cavallo anzi quando sentiva gli zoccoli entrava nella cuccia e lasciava sol ofuori la testa... le buone maniere vanno insegnate...
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: planetadmin - Agosto 16, 2012, 03:30:04 PM
Dovevi timbrare il padrone non il cane.
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: alex - Agosto 16, 2012, 03:52:39 PM
Anche a me dispiace un po' per il cane. Ho sentito però che vi sono cavalli che in queste circostanze  "fanno da soli": e in particolare, che esistono veri e propri killer di cani. Tutto sommato, preferisco non averne uno, per lo stesso motivo per cui in guerra è controproducente avere un cavallo calciatore. Difficile insegnargli a riconoscere "amico" e "nemico". Così, avendo un cavallo killer di cani, temo dia difficile insegnargli la differenza fra cane "buono" e "cattivo".
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: Mario Biserni - Agosto 16, 2012, 04:08:12 PM
Il cavallo che calcia va gestito da uno che sà quello che fà...o meglio sà con chi ha a che fare. In campo da solo in passeggiata o davanti o in fondo sempre con il fiocco rosso ben visibile sulla coda... Uno che non sà almeno si domanda perchè fra tanti cavalli solo quello con il fiocco..
Planeta Il padrone chiede lo scarico all'assicurazione anche se ha volte a torto e se lo meriterebbe un calcio nei denti... Quella volta era in torto e non ha mai detto nulla... anche se sapeva perfettamente che i cavalli erano i nostri..
Io comunque h osempre avuto cavalle poco socievoli con le persone estranee solo questa è un oca morta... basta no metterle la sella..perchè a quel punto il discorso cambia tutte le volte... Il rischio non è mai uguale... :blob9: :blob9: :blob9:
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: carodubbio - Agosto 16, 2012, 05:25:37 PM
IL mio cavallo un fifone da far schifo , al maneggio che ho frequentato 2 anni nel periodo estivo , un mini poni intero tenuto a corda a volte in un campo con un vecchio palo di cemento di quelli che si usano per il filari della vigna , solo che questo poni riusciva a trainare il palo se caricava per 2-3 metri, nelle tante volte che nella speranza che il mio cavallo si abituasse o magari fa amicizia  li facevo annusare , una volta il cavallo in una giornata che stavo cercando di non dargli vinta una sua difesa, vado a passare vicino sto ca..o  :vfncl: di poni, che naturalmente mi carica, stavo al passo il poni mentre lottavo con il cavallo morde sul garretto , parte il cavallo al galoppo solo che ero sotto a  alberi e ho preso un ramo in pieno con il casco, mi ritrovo sbilanciato mentre cerco di rimettermi in posizione prende una stradina in salita facendo un movimento secco a 90gradi cado, riprendo il cavallo salto su al volo riparte al galoppo senza le staffe si lanci sul corridoio dei box in cemento arriva la parete finale mi vedo messo male ma si pianta di botto senza scivolare, l'unico mio timore. Questo cavallo in realtà mi sta sulle scatole anche buono e pacioccone ha il cervello di un cretino, per fortuna adesso sono solo rischi  passati per colpa della brutta vita che ha fatto nelle scuderie dei professionisti che li fanno si camminare ma fanno danni al cervello dei cavalli , e per recuperare certi soggetti ci sono rischi che devi affrontare per forza se vuoi veramente riuscire nel riequilibrare un fuso di testa :horse ride:   
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: Mario Biserni - Agosto 17, 2012, 09:56:53 AM
Quello di recuperare cavalli celebrolesi dal mondo delle corse è un gioco che uno sceglie e si diverte a giocarlo...
Io ho smesso, non ne voglio più sapere niente e secondo me non recuperano mai al 100% rimangono sempre cavalli particolari da usare non le molle.
Molto meglio un cavallo equilibrato che ti perdona anche qualche sbaglio....
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: carodubbio - Agosto 17, 2012, 10:59:00 AM
QUOTO su tutto.

Di sicuro questo è l'ultimo cavallo che prendo al macello, il prossimo soggetto di sicuro non deve muovere un orecchio visto che la mia età  si fà sentire, e che quando si è giovani nello spirito ti butti in avventure senza pensare al rischio :laughter-485:
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: alex - Agosto 17, 2012, 11:14:36 AM
Possiamo concludere che un cavallo proveniente dalle corse è per di se stesso un "rischio", perlomeno in termini di probabilità.

Visto che ci siamo, mi interessa molto l'opposto del cavallo "rovinato dall'uso", ed in particolare il cavallo vissuto senza quasi contatto con l'uomo fino alla doma, magari tardiva (4-5 anni), dopo essere vissuto "da cavallo". Ci sono degli allevamenti bradi o pressochè bradi, quindi qualcuno potrebbe avere esperienza di questi cavalli. Neglui USA, dove si possono acquistare per quattro lire i mustang catturati, suppongo che ci sia una vasta casistica, ma da noi la cosa è poco frequente, suppongo. Di testa, dopo la doma, come sono?
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: rhox - Agosto 17, 2012, 11:19:40 AM
io e nicola ci abbiamo fatto un trekking sui cavallini corsi nati selvatici e poi catturati e domati..
sono esattamente come gli altri cavalli, solo che posseggono ancora il quid in più di essere vere e proprie capre, anche da ferrati..

ovviamente chi li doma deve essere molto in gamba e sapere il fatto suo nel campo dei selvatici. non basta saperlo fare coi cavalli domestici da generazioni
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: carodubbio - Agosto 17, 2012, 12:34:14 PM
Quando sellavo Caro, sono nati 4 puledri il loro contatto con me è stato immediato, abituati alla mia presenza abituati fin da subito a essere maneggiati, si prendeva la fattrice la legavi e iniziali il grooming alla fattrice con il puledrino che girava intorno ogni tanto lo toccavi con la spazzola, con il tempo gli chiedevi di darti gli arti, poi si iniziava a far sentire il peso salendo a pelo per pochi secondi,  quando si usciva la domenica si sellava la fattrice e ti portavi dietro il puledro libero, al fine si metteva la sella e uscivi sempre in compagnia della mamma, mai fatti lavorare nel tondino, fatto sempre tutto con calma senza forzature , mai avuto rogne ma sono pulerdi fatti in casa e rispettati.
Cosa si puo pretendere da un cavallo che all'improvviso decidono di domarlo in pochissimi giorni e il meno tempo possibile facendolo girare nel tondino con un fantino sopra e l'uomo di scuderia che lo frusta con il frustone tenendo il cavallo con la corda
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: alex - Agosto 17, 2012, 01:22:18 PM
Se sono riuscito io a "domare" Asia, puledra nata "per sbaglio", senza la minima esperienza.... non dico che sia venuta perfetta, ma quasi; e devo dire che secondo Phillis la doma non sarebbe ancora completata, nonostante abbia 14 anni e 11 anni di sella, perchè ancora non mi è capitato di punirla per un tentativo di "scaricamento" del cavaliere.  :icon_rolleyes:
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: piciopacio - Agosto 17, 2012, 02:13:36 PM
Conosco millanta lalli come Asia, poco loro si chiede poco danno.
Vanno benissimo !

Credo che la tua lalla tenterebbe - oggi - di scaricarti, sicuramente si difenderebbe - se le imponessi questi esercizi, si tratta del normale programma di riscaldamento prima di lavorare.

Passo, trotto in distensione, alt, passo, trotto in distensione questo per 10 minuti.

Travers - renvers.

Spalle in dentro alle due mani, spalla in dentro sul circolo, alt, passi indietro, appoggiata e controappoggiata, indietreggiamenti su linee curve, passi avanti e subito di nuovo indietro.

Galoppo di scuola sulla pista, passo, galoppo rovescio; galoppo sul circolo, passo, cambio di galoppo sul circolo.

Il tutto dura una mezzora abbondante, dopo si può cominciare a lavorare.

Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: max - Agosto 17, 2012, 02:54:40 PM
giusto ieri ho passato cinque minuti buoni a fare redini di apertura molto accentuate per evitare che una cavallina verde e dal carattere insofferente, molto ben proporzionata e gentile, si alzasse ripetutamente in piedi, perchè?
perché la richiesta di spalla in dentro, pur con ogni premura e preparazione, è un gran fatica!!! tocca usar la schiena!!! provare a sbarazzarsi del seccatore che ne fa richiesta è un'eventualità ben comprensibile!

qualcuno avrebbe usato delle bottigliate in testa durante la difesa già avvenuta, ma personalmente credo che riuscire a mantenere sempre lo stesso clima di fiducia reciproca sia meglio..... annullando sul nascere le forze che la produrrebbero...

dopodiché si è convinta ed abbiamo passato buona parte della lezione su due piste, penso che ad un certo punto anche i cavalli si sentano bene/meglio facendole, nonostante lo sforzo, come io mi sentivo bene/meglio dopo lo sforzo di un'ora di ginnastica, lo si percepisce da come quasi ci prendano gusto e ci riescano sempre con maggior facilità, quindi, con minor sforzo
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: alex - Agosto 17, 2012, 03:18:57 PM
Citazione da: piciopacio - Agosto 17, 2012, 02:13:36 PM
Conosco millanta lalli come Asia, poco loro si chiede poco danno.
Vanno benissimo !

Credo che la tua lalla tenterebbe - oggi - di scaricarti, sicuramente si difenderebbe - se le imponessi questi esercizi, si tratta del normale programma di riscaldamento prima di lavorare.

Passo, trotto in distensione, alt, passo, trotto in distensione questo per 10 minuti.

Travers - renvers.

Spalle in dentro alle due mani, spalla in dentro sul circolo, alt, passi indietro, appoggiata e controappoggiata, indietreggiamenti su linee curve, passi avanti e subito di nuovo indietro.

Galoppo di scuola sulla pista, passo, galoppo rovescio; galoppo sul circolo, passo, cambio di galoppo sul circolo.

Il tutto dura una mezzora abbondante, dopo si può cominciare a lavorare.

Prima scaricherei io l'istruttore che me lo imponesse.
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: Tonymatador - Agosto 17, 2012, 03:23:30 PM
Incidente mortale.
In passeggiata con mia moglie e un gruppo di cavalieri di buona esperienza. Pausa in un prato per l'incontro con un altro gruppo di cavalieri con i quali eravamo già usciti e conoscevamo i cavalli. Uno di questi cavalli è un  pò carico ma il cavaliere non sembra aver problemi a gestirlo. Mia moglie si tiene molto in disparte con il gruppetto delle sue amiche e si appartano a chiacchierare ad oltre 15 metri dal cavallo con problemi. In un nanosecondo accade la tragedia: il cavallo sfugge al controllo del suo cavaliere e tira un singolo di punta sopra alla faccia interna del garretto del cavallo di mia moglie. Se prendeva la gamba di mia moglie gliela staccava di netto. Per farla breve, abbiamo dovuto abbattere il cavallo di mia moglie.

Gestione del rischio a casa mia: i cavalli che calciano vanno ammazzati. I cavalli che calciano con me non ci escono e me ne frego dei fiocchi e se stanno davanti o dietro. Con  i proprietari dei cavalli che calciano, se non gli stanno bene le mie regole, c'è frusta pure per loro.

Incidente mortale.
Cavalla super problematica dalla gestione pressochè impossibile. Consiglio al proprietario di macellarla. Non lo fa. Anni dopo la stessa cavalla con un calcio o una rampata sfascia la testa ad una bimbetta che le aveva portato un pò d'erba nel recinto.

Gestione del rischio a casa mia: i cavalli problematici sono da evitare sia in mano ad esperti che a gente normale perchè prima o poi succede la disgrazia, quindi, macello e per gli eterni buoni samaritani che vogliono fare l'opera buona, invece che sprecare tempo con dei cavalli che non meritano nulla se non il freezer, ho tutta una serie di ottimi puledri allevati da carne che possono diventare degli ottimi e sicuri compagni di sella.

Incidente grave.
In spettacolo. Troppo lavoro, troppo stanco, poco concentrato. Alle prove del mattino il puledro va che è una meraviglia, il numero lo conosce a memoria e ci sta mettendo anima e cuore. Nel pomeriggio, ora dello spettacolo, il giostraio non spegne la giostra e i seggiolini continuano a volare. Dopo innumerevoli richiami, sembra che smetta ma...non lo fa. Il mio con il puledro è il numero più pericoloso. Snoby mi dà tutto, ma nella parte più difficile, IO perdo la concentrazione. Voglio finire, sono stanco, non sono realmente in relazione con lui. Quando ci salto sopra a pelo e iniziamo la parte in libertà montata, lui mi perde come riferimento a terra e mentre il giostraio fa volare i seggiolini alle sue spalle, lui si sente perso e tira un paio di smontonate. Alla terza smontonata, atterro sul garrese. Scendo veloce con un salto di volteggio, lui si immobilizza subito e mi segue come un cane. Il pubblico applaude, io dopo poco svengo dietro le quinte. Arriva l'ambulanza dopo troppo tempo e in totale questo bello scherzo finisce con 12 giorni di ospedale, 30 di immobilità totale a letto, 5 mesi di fermo totale dal lavoro per un frattura pubica, diastasi di 2,5 cm.

La gestione del rischio a casa mia: che gli spettacoli vadano a farsi benedire, visto che qui in Italia bisogna sempre litigare per ottenere un compenso semi decente e un minimo di sicurezza che poi chissà come mai, alla fine non è affatto garantito. Se non ci sono tutte le condizioni di super sicurezza che ho richiesto, ricarico i cavalli, giro il van e me ne torno a casa e mi pagano il disturbo. Se qualcuno fa il furbo, chiamo i carabinieri e poi vediamo se la giostra non si ferma. Mi devo riposare anche io, adesso basta col lavorare 365 giorni all'anno perchè maniscalchi e addestratori lavorano dove il popolo si diverte e il popolo si diverte il sabato e la domenica! A pelo in libertà, solo a casa, se sono in forma e se ne ho voglia!
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: DivinityOfDarkness - Agosto 17, 2012, 03:33:40 PM
 :icon_eek: lamadunna!

Forse il tuo punto di vista (macello) può sembrare estremistico e 'cattivo', ma tutti i torti non l'hai. E' facile farsi del male a cavallo, sul cavallo, col cavallo, vicino al cavallo.
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: Tonymatador - Agosto 17, 2012, 03:55:37 PM
Citazione da: DivinityOfDarkness - Agosto 17, 2012, 03:33:40 PM
:icon_eek: lamadunna!

Forse il tuo punto di vista (macello) può sembrare estremistico e 'cattivo', ma tutti i torti non l'hai. E' facile farsi del male a cavallo, sul cavallo, col cavallo, vicino al cavallo.

Quando il pensiero del macello sembra crudele, bisogna pensare alle conseguenze. Mia moglie poteva essere su una sedia a rotelle con una gamba amputata. La bambina poteva essere ancora viva...è successo nel 2007, mi sembra avesse 4 o 5 anni allora...adesso sarebbe una bella ragazzina...
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: Mario Biserni - Agosto 17, 2012, 06:00:42 PM
Sono della tua idea non credere e mi sembra di avertel ogià scritto da qualche parte... il cavallo problematico e cattivo va soppresso non c'è nulla da fare...se timpbra come un postale per cattiveria va soppresso se non si gestisce va soppresso se uno lo vuole così lo tiene a casa sua e ci fa quell oche vuole da solo..senza coinvolgere altri cavall io persone..
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: piciopacio - Agosto 17, 2012, 07:19:34 PM
Citazione da: alex - Agosto 17, 2012, 03:18:57 PM
Citazione da: piciopacio - Agosto 17, 2012, 02:13:36 PM
Conosco millanta lalli come Asia, poco loro si chiede poco danno.
Vanno benissimo !

Credo che la tua lalla tenterebbe - oggi - di scaricarti, sicuramente si difenderebbe - se le imponessi questi esercizi, si tratta del normale programma di riscaldamento prima di lavorare.

Passo, trotto in distensione, alt, passo, trotto in distensione questo per 10 minuti.

Travers - renvers.

Spalle in dentro alle due mani, spalla in dentro sul circolo, alt, passi indietro, appoggiata e controappoggiata, indietreggiamenti su linee curve, passi avanti e subito di nuovo indietro.

Galoppo di scuola sulla pista, passo, galoppo rovescio; galoppo sul circolo, passo, cambio di galoppo sul circolo.

Il tutto dura una mezzora abbondante, dopo si può cominciare a lavorare.

Prima scaricherei io l'istruttore che me lo imponesse.

Conosco millanta lalli come Asia, poco loro si chiede poco danno.
Vanno benissimo !


Se avessi fatto attenzione a questa introduzione, ti saresti risparmiato, una risposta superflua...è ovvio che la povera Asia messa a fare Equitazione farebbe delle difese, forse molto dure...almeno all'inizio.



Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: alex - Agosto 17, 2012, 07:53:15 PM
Sono ignorante ma non del tutto; sono ignorante quanto voglio. Il regolamento nulla dice sulla coerenza e sul rigore dell'ignoranza.

Era una battuta!  :happy_birthday-736:
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: piciopacio - Agosto 17, 2012, 09:21:13 PM
Prendemmo a pensione due lalli, un anziano castrone ed una femmina: una puledrona 4/5 anni; i proprietari erano marito e moglie persone molto per bene deliziose, venivano a montare i fine settimana facemmo amicizia.

Al chè mi chiesero - forse fu il marito a farlo - se a tempo perso avessi montato quei lalli durante la settimana - giusto per tenerli in movimento.

Per sincera simpatia lo feci volentieri,  mia figlia ragazzina prese il castrone io la puledra, mi accorsi subito che la lalla era a zero appena scozzonata, praticamente trasportava la sua padrona a rimorchio del castrone.
Appena sentì le gambe mi fece un bel salto, quando la ripresi con decisione tentò di fare una lanciata, feci finta di niente e la riportai nella cavallerizza dove cominciammo a ragionare.

Risultato: - due pensioni perse, fine di una nascente amicitia...come mi ero permesso di montare la sua Fronda cogli speroni ??
Come avevo osato alzare il frustino sulla sacra pelle della amata lalla?
La sera stessa portarono via i cavalli...fosse stato per il marito mi avrebbe ringraziato ma si sa che ubi major minor cessat.
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: DivinityOfDarkness - Agosto 17, 2012, 11:28:06 PM
eeeeh, mi fai venire in mente l'ultimo mio volo, da una cavalla che il proprietario montava una volta l'anno per andare alla benedizione degli animali. Con lui non faceva una piega: banda, majorettes, la Madonna in processione... nulla.
Lui s'addormentava sopra la sella, la cavalla sotto idem.

"La monteresti in campo così per sport, avanza tempo?"
"maccccerto"

Oh, se non le chiedevi nulla nulla nulla nulla ok. Alla minima richiesta (anche solo di muoversi al passo per iniziativa del cavaliere e non della cavalla).. :ciao:  :tornado: :pazzo:

Un misto tra terrore, panico, rifiuto e lo-sa-dio-cosa.

Praticamente il discorso credo che fosse: Ok, mi selli, io ti sopporto, deambulo, perchè il rapporto tra voglia di scaricarti e sforzo che mi stai chiedendo di fare è totalmente a tuo vantaggio; non mi chiedi nulla di impegnativo ergo non faccio nulla e sto lì buona.
MA appena le proporzioni cambiano ti mando a quel paese e di corsa, senza troppi complimenti.
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: alex - Agosto 17, 2012, 11:46:55 PM
A questo punto Asia si offenderebbe..... poco va bene, ma qualcosa sa fare, soprattutto nel suo ambiente preferito - fuori maneggio - Le chiedo spesso cose che visibilmente le costano un po' di fatica mentale, non direi di essere uno che "non chiede niente", e, come dicevo altrove, la prova del 9, secondo me, è che risponde ugualmente bene a chiunque la monti, sia cavaliere fatto, sia principiante. Ovviamente, in bitless, senza speroni - agli speroni la devo abituare io, per ora monto alla cosacca.  :horse-wink:
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: DivinityOfDarkness - Agosto 17, 2012, 11:50:52 PM
 :dontknow: il mio era un discorso generico collegato a quanto detto da PP...
Take it easy..
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: alex - Agosto 17, 2012, 11:54:38 PM
Anche il mio.  :horse-wink:
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: DivinityOfDarkness - Agosto 19, 2012, 12:07:28 AM
Citazione da: Tonymatador - Agosto 17, 2012, 03:55:37 PM
Quando il pensiero del macello sembra crudele, bisogna pensare alle conseguenze. Mia moglie poteva essere su una sedia a rotelle con una gamba amputata. La bambina poteva essere ancora viva...è successo nel 2007, mi sembra avesse 4 o 5 anni allora...adesso sarebbe una bella ragazzina...

Verissimo. Purtroppo l'essere umano ha spesso lo spirito del crocerossino e non realizza il pensiero della soppressione. Di mezzo c'è sempre il pensiero traducibile con 'povero animaletto..'

Citazione da: Mario Biserni - Agosto 17, 2012, 06:00:42 PM
Sono della tua idea non credere e mi sembra di avertel ogià scritto da qualche parte... il cavallo problematico e cattivo va soppresso non c'è nulla da fare...se timbra come un postale per cattiveria va soppresso se non si gestisce va soppresso se uno lo vuole così lo tiene a casa sua e ci fa quell oche vuole da solo..senza coinvolgere altri cavall io persone..

C'è chi ti direbbe che cavalli così non esistono, che si possono riabilitare... forse è vero, fatto sta che io comunque non sopprimerei ma, potendo, lo sistemerei in modo che non possa far del male.
Di sicuro, non lo farei riprodurre. C'è troppa gente che "è matta, ma per far da fattrice va benone". Nossignori, se il cavallo c'ha il cervello bacato, evitiamo di sfornare puledri che portino avanti la tara..
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: rhox - Agosto 20, 2012, 09:33:27 AM
il problema del "confinare" i cavalli pericolosi è che se capitasse qualsiasi cosa a chi lo gestisce normalmente chi va dal cavallo senza rischiare?

come si fa a isolarlo del tutto da chi passa per strada, i clienti del maneggio, i vicini, ecc..

Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: Mario Biserni - Agosto 20, 2012, 10:28:30 AM
Io quando avevo i cavalli sul'appennino non incontravo mai nessuno a cavallo se non organizzavo un incontro... Molto smplice ... Se vuoi isolarti la possibilità c'è di sicuro... forse ero un po' icosciente, ma ti assicuro che se devo uscire con la gente che vedo montare ora ritorno in cima all'appennino dove di sicuro di gente ne incontro poca........... Se poi il problema è mi faccio male e sono da solo l'unica è ridurre i rischi al minimo cavllo super domato e addestrato freddo con pochi grill iin testa e tutte le rotelle al loro posto.. quella è la soluzione...
Sempre secono il mio punto di vista molto personale... :icon_pidu: :icon_pidu: :icon_pidu:
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: alex - Agosto 20, 2012, 03:09:15 PM
Se "macello" è una parola dura, basta spenderci qualche quattrino e la parola diventa "eutanasia", il che è molto, molto diverso, per un cavallo a cui si è affezionati nonostante sia pericoloso o quando soffre in modo non controllabile.

Io sono assolutamente certo che non manderò mai una mia cavalla al macello, ma non escludo affatto di far praticare un'eutanasia. Peccato che non si possa avere la garanzia che l'abbattimento in macello sia totalmente privo di sofferenza e soprattutto di stress e maltrattamenti in caso di difese, come dovrebbe essere.
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: Mario Biserni - Agosto 21, 2012, 10:27:08 AM
Non mi sono mai posto il problema ho avuto e continuo ad avere solo cavalli destinati alla macellazione..
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: Pac8 - Agosto 21, 2012, 11:51:06 AM
Citazione da: Amaranth - Agosto 13, 2012, 11:25:23 AM
come bisognerebbe comportarsi in questo caso per evitare incidenti? come si può medicare un cavallo poco collaborativo in zone non di facilissimo accesso (pancia ecc?)? consigli per evitare che ricapitino problemi a me e a chi si appresta in una faccenda simile?

arrivo tardi, ma scusatemi, le ferie hanno avuto il sopravvento...
Cavallo argentino, ferita su un garretto e poca voglia di collaborare.. inizio a pulire e sta abbastanza buono, si sposta ma non dà segni di ostilità. Prendo il fantastico spray blu e se lo comincia a guardare storto.... PSSS... salto di lato (per fortuna non dal mio lato, si allontana dallo spray) provo ad alzare un anteriore PSSS... calcio al vento (e per ora ha uno zoccolo e un pezzo di coda blu, la ferita è pulita). Mi si avvicina il maniscalco che stava ferrando un altro cavallo, prende lo spary caf, alza un anteriore e fa partire un fischio che mi stura le orecchie, spruzza... cavallo immobile...
Gestione del rischio: il cavallo aveva paura del rumore, copro il rumore con un rumore più forte. finito questo, il maniscalco mi dà indietro lo spray caf e mi dice "comprati un po' di lacca ed abitualo al rumore". Risoluzione del problema, lavoro di desensibilizzazione.
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: Pac8 - Agosto 21, 2012, 11:59:26 AM
facendo trekking, il fiocco rosso non mi ha mai entusiasmato, può andare bene nella passeggiatina di un paio d'ore in cui sto 2 ore attento a tutto, ma quando le ore sono tante, ed i giorni anche, la gestione del mio cavallo ha già troppe sfaccettature per avere anche l'incubo del culo col fiocco rosso. Il nervosismo dei cavalli cresce con la stanchezza, di solito verso il terzo/quarto giorno, anche i cavalli buoni tendono a fare dispetti, figuriamoci che già parte col fiocco...
Gestione del rischio: hai portato un cavallo che calcia a fare un trekking? te lo fai tutto per ultimo, bevi per ultimo, leghi il cavallo lontano dagli altri e mangi seduto per terra a portata di lunghina, anzi, meglio se con la lunghina in mano. Se per caso ci fosse una notte da passare all'aperto coi cavalli legati alle poste, trovati un amico che ti dia il cambio per dormire qualche ora, ma il cavallo non lo lasci da solo. Stesso discorso per chi porta cavalli interi libidinosi o poco educati..
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: Mario Biserni - Agosto 23, 2012, 09:42:11 AM
Si può essere un problema se ci sono dei principianti, ma se chi partecipa al trekking è abbastanza pratico nella gestione del equino, non ci sono problemi nememno la notte con i cavalli legati a una pianta...io ho solo fatto lunghi percorsi per più di 30 anni mai avuto problemi anche con cavalli un po' problematici... Quando dico che va soppresso parlo di cavalli che ti cercano per farti male non uno che ti pesta un piede per levarsi una mosca...
Titolo: Re:Gestione del rischio
Inserito da: carodubbio - Agosto 23, 2012, 12:41:50 PM
I cavalli che mi sono capitati difficili, un paio ma niente di esagerato altrimenti in giro non ci vado e poi IO penso che i cavalli si addestrano non diventano robot, ma vanno abituati a non sclerare perche all'improvviso sentono un botto.
Quello che ho adesso visto che ancora il suo riaddestamento ero all'inizio nel periodo estivo lo portato per 2 anni di seguito al maneggio,  ma è stato un sacrificio per il tempo visto che sono più di 30km troppo fuori mano, e da me con il traffico ci metti 1 ora buona solo per andare, magari al mattino presto ci metti molto meno ma la sera un incubo, per questo motivo quest'anno lo tenuto al solito box, uscito fino al 10 luglio, poi ho fatto una focatura e tenuto a riposo, dovevo aspettare ancora una settimana per ritornare a sellare ma non ho più resistito cosi oggi era la terza uscita devo uscire il mattino presto altrimenti dopo le 05,30 trovo gli anziani che iniziano a passeggiare sul bagniasciuga, per questo ore 04,30  mi trovo in spiaggia sellato, solo che incontro i ragazzi che fanno l'alba, in più ci sono un paio di lidi che fanno musica disco e questa mattina ancora con il volume a palla ci passo davanti per fortuna piu di tanto il cretino non la fatto, al ritorno  4 ragazzi brilli si mettono a fare i cretini , li avviso che rischiano il pronto soccorso e si calmano, faccio pochi metri incotro un miniscavatore che iniziava a lavorare l'oporatore vede che il cavallo si anima spegne e mi fa passare, tutto liscio tranne che i 4 umbriachi di prima hanno continuato a seguirmi e vai a sapere perche iniziano a corrermi dietro facendo i nitriti, capirai il mio cavallo cammina in corsa solo se in testa finche sente dietro i cavalli scappa via una volta affiancato si mette in difesa e galoppa piano, capirai con sti 4 cretini dietro che correvano e nitrivano, a iniziato a saltellare sul posto soffiava come un matto, e sti cretini nel sentire i versi del cavallo dai a ridere e nitrire, fortuna arriva una strada secondaria mi infilo dentro e torna la calma