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Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo

Aperto da alex, Settembre 18, 2016, 05:04:12 PM

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rhox

Beh Alex di fondo è tipo il clicker: la cavalla di Nicola sono sicurissima che si vanta con chiunque che riesce a farmi fare click in un sacco di occasioni e a mangiare tantissimo :horse-cool:
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

alex

Bell'esempio.

Poichè nel clicker, come nell'addestramento tradizionale, il cavallo usa prevalentemente quel modello di apprendimento "per tentativi ed errori", che pomposamente viene chiamato condizionamento operante, e che l'uomo condivide al 100% con il cavallo e non solo, sia Segreto che tu indicate che è possibile immedesimarsi nel cavallo senza umanizzarlo; forse siamo noi che, nel farlo, ci bestializziamo:icon_rolleyes:

Ma no, è solo per il fatto che il nostro cervello e quello di un cavallo hanno più analogie che differenze.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

grinta

#32
Citazione da: alex - Settembre 19, 2016, 02:41:17 PM
D'accordo BigDream, chi vuole approfondire ha studi e controstudi. La mia considerazione sulla leadership era solo un inciso marginale.

La provocazione è un'altra: pensate al fatto che il cavallo, montato da un bravo cavaliere, ha l'impressione di controllarlo, perchè ad ogni risposta giusta ha una reazione appropriata. Per "eliminare il fastidio delle gambe che premono" basta che aumenti l'andatura; per "eliminare il fastidio dell'imboccatura" basta che agisca di conseguenza (ad esempio rallentando, o via via con risposte diverse); insomma, ad ogni sua reazione "giusta" c'è - se il cavaliere è bravo - una immediata risposta. Il altri termini, il cavallo potrebbe aver l'impressione di controllare le reazioni del cavaliere. Se le cose stanno così, è abbastanza logico che talora si irriti o si innervosisca, se non trova il modo di "controllare la situazione" e di ottenere, da parte del cavaliere, la giusta reazione.

quindi , sarebbe l'assioma applicato dal punto di vista del cavallo ?

"Nessun cavaliere ci obbedirà per compiacerci tanto meno per senso del dovere, lo farà unicamente per evitare il dolore, rispondendo ai segnali che precedono l'uso di strumenti che possono provocarlo e che - all'occorrenza - lo produrrebbero fino a costringerlo all'obbedienza."


si traduce quindi ,che , il binomio nasce dalla sopportazione reciproca e nell'eseguire magistralmente gli ordini da ambedue le parti , per ... limitare i danni ?
:icon_eek: non linciatemi se ho detto una castroneria !

alex

In qualche modo, sì, hai ragione, è il cuore dell'assioma, ma in cui il cavallo ha una partecipazione più attiva: il cavallo è di fronte a un problema e lo risolve, in qualche modo, per conto suo; non è tanto obbedienza a un ordine, ma una intelligente scelta (puramente utilitaristica, niente leadership, niente senso del dovere, niente affetto, niente cooperazione... ). Ovviamente a una ragassa piace l'idea che il cavallo risponda per affetto, a un militare piace l'idea che risponda per obbedienza militaresca.... entrambi potrebbero sbagliare (ma L'Hotte, guarda caso, di meno...)
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

grinta

quindi ciò che accomuna uomo e cavallo è l'opportunismo ?

opportunista : Profittatore di situazioni o circostanze favorevoli, anche se in contrasto con l'intima coerenza e dignità.

Nefferit

non per affetto ... semmai per rispetto
e il rispetto lo ottengo anche con la coerenza, se dimostro di sapere cosa fare, come farlo e quando smettere di farlo... allora sono meritevole di rispetto.

io penso che il cavallo cerchi una "guida" nel proprio cavaliere, così come cerca la collaborazione all'interno del branco, ogni cavallo ha un proprio compito e se lo svolge bene, garantendo sicurezza al gruppo, nessuno del branco metetrà in discussione la sua leadership in quel dato compito.
Appena il soggetto si dimostra in qualche modo inadatto al compito, un altro cercherà di prendere il suo posto, per il bene del branco.

Quindi se io non midimostro all'altezza della situazione, il mio cavallo deciderà per se e per me cosa sia meglio per portare le chiappette a casa... per loro è sempre questione di sopravvivenza.