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Maestri che cambiano opinione

Aperto da alex, Luglio 21, 2015, 01:35:13 PM

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alex

Baucher, secondo McLean che lo cita a proposito della esclusività degli aiuti, è uno dei maestri che hanno cambiato (profondamente) opinione: in un primo tempo convinto dell'effetto d'assieme (ossia, dell'opportunità di dare aiuti multipli, coerenti e contemporanei) in un secondo tempo si è ricreduto ed è giunto alla conclusione che è opportuno che gli aiuti non siano contemporanei ("esclusività degli aiuti", appunto; da ciò il famoso mani senza gambe, gambe senza mani che secondo Mclean fa parte della "seconda maniera").

Prima di tutto chiedo a chi conosce Baucher non per sentito dire se quello che dice McLean è vero; dopodichè vi propongo di citare altri maestri o esperti, più o meno famosi, che ammettono di aver cambiato profondamente idea, in un certo momento del loro percorso, sia in tema di equitazione propriamente detta, che di ippologia.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

E' un po' difficile "non per sentito dire": è abbastanza morto.
Ma posso confrontare le due maniere al capitolo "effetto d'insieme". Vediamo...
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

Intanto riporto (ebbene sì: l'odiato e vergognoso copiaincolla!) dal sito di McLean le sue parole esatte.

CitazioneThe importance of separating aids has been known for centuries in horse training. In the French classical academic riding of the 18th century, a vital maxim was known as 'the independence of the aids.' Francois Baucher was the first to elaborate this with his principle of "Jambes sans mains, mains sans jambes" (legs without reins and reins without legs). In other words no simultaneous use of opposing aids. Interestingly Baucher didn't always believe this. In fact he preached the opposite called l'effet d'ensemble (literally the 'together effect': simultaneous reins and legs) until he had an accident where a chandelier purportedly fell on him injuring him severely and killing his horse. During his lengthy convalescence, he came up with reins without legs and legs without reins. Certainly a wise move.
Unfortunately the maxim of the independence of the aids was lost in modern training. Contemporary training nowadays relies heavily on German methodology and The German system refers to a doctrine of using reins with legs and in fact never using rein aids without accompanying legs. This was loosely written by the German master, Gustav Steinbrecht (1808-1885). I believe he was misquoted. Steinbrecht indeed did proclaim this but what I believe he meant was never use a leg aid without rein contact (but not rein aid), and never to use a rein aid without leg contact (but not leg aid). I say this because when Baucher went to Germany to show his training, the Germans were unimpressed and thought his work crude and harsh because at that time Baucher was doing his l'effet d'ensemble (he hadn't developed his reins without legs maxim until after his accident and after his failed trip to Hannover). This leads me to think that Steinbrecht, who lived and worked at the same time as Baucher, preached the separation of the aids.

http://www.aebc.com.au/articles/28/
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

alex

Intanto che Max è impegnato nella seduta spiritica con Baucher, vi introduco il secondo autore che ha cambiato opinione. Non è un "grande" anzi, è piuttosto sconosciuto, ma io l'ho incontrato (sempre mediante seduta spiritica.... ) e ve lo propongo.

CitazioneL'impegno, a cui mi accingo di esporre al pubblico un nuovo metodo, per mezzo del quale anche i giovani di tenera età in breve tempo, con facilità e con sicurezza di riuscita, e senza il minimo pericolo possano ridurre qualunque Cavallo, per quanto fiero e coraggioso egli sia, a quella obbedienza che si ricerca nelle scuole, sarà in vero molto grande riputato da chiunque sperimentato abbia le molte difficoltà e pericoli, che in ciò fare comunemente s'incontrano. Ma siccome il grande, ed il maraviglioso di qualunque intrapresa suol presso la maggior parte degli uomini svanire, quando la semplicità s'intende dei mezzi con i quali essa viene ad eseguirsi, [quantunque nella semplicità medesima il vero grande delle intraprese dagl'intendenti si costituisca] così la scabrosità del mio assunto, allora nell'animo dei lettori si cangerà in altrettanta facilità, quando intenderanno che quanto dalla pratica comune, e dall'universale opinione, anche da me stesso per lungo tempo abbracciata [fino a scriverci sopra due libri, che ora mi conviene in gran parte ritrattare] si allontana questo nuovo mio metodo di ammaestrare i Cavalli, altrettanto lo stesso è semplice per esser totalmente [p. xiv modifica]conforme all'indole e costruzione lor naturale; imperocchè le molte osservazioni che in una lunga serie di anni mi è occorso di fare sopra i varj moti del Cavallo, mi hanno finalmente svelato qual sia il vero meccanismo della macchina sua, ed a quali azioni per cagion di esso adattar si possa il Cavallo, e da quali il meccanismo medesimo naturalmente ripugna e si oppone. Quindi essendomi accorto che per mancanza d'una tale intelligenza le regole solite assegnarsi nelle scuole per bene addestrare un Cavallo per lo più al meccanismo della macchina sua s'oppongono, mi sono ritrovato dalla ragione e dall'esperienza forzato a conformare adesso il nuovo mio metodo, e da questa conformità delle regole mie col meccanismo del Cavallo ne nasce la semplicità delle medesime, ed insieme la sanità sopra additata di ottenere in breve tempo da qualsivoglia Cavallo la ricercata obbedienza.

In cosa consiste la novità, è presto detto: smettere con la mania di spostare il peso del cavallo sui posteriori, e lasciare che ciascun bipede faccia il suo mestiere: gli anteriori sostenere, i posteriori spingere.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

Non hai scritto di chi si tratta.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

E checcc....  :vfncl:

Giusto: è un pezzo di Niccolò Rosselmini, responsabile delle scuderie di Pisa, tratto dalla prefazione de Dell'obbedienza del cavallo.

In realtà, uno dei pochi libri che ho letto  mentre li caricavo su wikisource :horse-wink:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

#6


Baucher, se riuscissimo a evocare i due spiriti nella medesima seduta, risponderebbe a Rosselmini qualcosa come: "rinunciare a un obiettivo non aiuta a raggiungerlo"... :horse-wink:

Confrontando la prima e l'ultima edizione del suo metodo non si può dire che scriva di un vero e proprio ravvedimento (o meglio, parla di ravvedimenti ma non sulla questione effetto d'insieme - ad esempio dice che si sbagliava sulla sequenza delle flessioni del collo, o sul modo di impiegare le gambe per girare), semplicemente fin dall'inizio parla di una continua ricerca ed evoluzione, lasciando quindi la porta aperta un po' su tutto. Succede così che il capitolo "effetto d'insieme" non viene rimosso ma rimane, con qualche modifica, per poi trovare più avanti un nuovo capitolo chiamato "mani senza gambe, gambe senza mani".

L'ultima edizione si apre così:

"DERNIÈRES INNOVATIONS
Depuis quarante ans que je m'occupe de l'art de dresser les chevaux, j'ai toujours compris que l'unique problème à résoudre par l'écuyer était de parfaire l'équilibre naturel du cheval, et les recherches de toute ma vie n'ont eu d'autre but que de rendre plus facile la solution du problème. Chacune des treize éditions de la méthode renferme un nouveau progrès qui simplifie le travail de l'écuyer. A tous les instruments de torture employés précédemment, je substituai d'abord le mors qui porte mon nom; plus tard, je le remplaçai par un mors plus doux encore, aux branches plus courtes et sans gourmette; enfin, aujourd'hui je ne me sers plus que d'un simple bridon.
"


Il capitolo EFFETTO D'INSIEME si apre così:

"En sollicitant dans de justes limites les forces de l'arrière-main et de l'avant-main, on établit leur opposition exacte ou l'harmonie des forces. On reconnaîtra la justesse de cette opposition des aides toutes les fois que la légèreté sera obtenue sans déplacement si l'on travaille de pied ferme, sans augmentation et surtout sans diminution d'allure si l'on est en marche. Il est essentiel, dans ce travail, d'accorder l'action des jambes et de la main, pour conserver le cheval léger. L'effet d'ensemble doit toujours préparer chaque exercice."

Mentre quello di MANI SENZA GAMBE ETC si apre così:

"Je vais démontrer que l'emploi simultané des jambes et de la main ne permettra jamais de donner au cheval l'équilibre du premier genre*, ou la légèreté constante. Puisque les résistances de la mâchoire proviennent toujours d'une mauvaise répartition du poids, comment le cavalier qui
emploiera en même temps la force impulsive et modératrice, jambes et main, pourra-t-il sentir que ses jambes ne se sont pas opposées à la juste translation du poids opérée par la main, et réciproquement que celle-ci n'a pas détruit la justesse de l'impulsion communiquée par les jambes?

*L'equilibrio perfetto per B. è di primo genere, quello intermedio di secondo e quello naturale del cavallo è di terzo genere.
"


A questo punto, appare abbastanza chiaro che se all'inizio riteneva sufficiente che un cavaliere esperto mettesse in opera il "controllo costante delle due estremità" ricorrendo al suo tatto e basta, verso la fine della sua carriera si accorge di poter dare un'ulteriore indicazione ma resta (ovviamente) convinto della necessità dell'effetto d'insieme (se no il controllo perfetto non puoi averlo) cercando solo di spiegarlo meglio: gli aiuti diventano separati ma mantengono il medesimo obiettivo (quello a cui Rosselmini rinuncia).


Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.