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La paura. Dell'uomo.

Aperto da alex, Marzo 02, 2016, 12:44:11 PM

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raffaele de martinis

Tutte noi abbiamo paura, almeno in qualche occasione la si ha.

Quando si va a montare un lallo infame è lovvio che si abbia il cacotto... ma che fai non ci vai?

Mi capitò qualche volta situazione del genero: collare al collo per non aggrapparmi alle redini, staffe accorciate, ragioniere alla mano e la ferma convinzione: se mi devimandare per le terre ci andiamo assieme. Funziona, sono caduto molte volte ma mai in quelle situescions.

Ora vi faccio irritare come vespe irritate: https://www.youtube.com/watch?v=QAkTh7rMe0o
detto che quei baldi giovini - in quella situescion - corrono meno rischi delle liete giocatrici coi lalli, il rito è chiaro...

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Wild

#16
Citazione da: alex - Marzo 02, 2016, 05:21:38 PM
E' anche un problema tecnico; la paura causa tensione; la tensione è incompatibile con una buona equitazione. Se il sillogismo vale, ne consegue che chi ha paura non può fare buona equitazione.

Non ho mai avuto paura in senso generale del cavallo, neppure da piccina, quando mia mamma temeva che i cavalli potessero involontariamente schiacciarmi (lei aveva paura di tutti gli animali grandi), io andavo ovunque vedessi dei cavalli e mi ci mettevo in mezzo, parlo ad esempio di fiere del bestiame o fattorie. La prima volta che qualcuno ha cercato di mettermi su un pony ho avuto paura, non del cavallo, ma del tipo che mi tirava su.
Ho invece paura di alcune cose, di alcuni momenti, il più delle volte a causa di immaginazioni senza senso o a causa di regole che devo seguire ma che non mi appartengono (dare gambe quando invece io, istintivamente, fermerei il cavallo aspettando che si calmi per poi riprendere il lavoro, ad esempio)...
Ho potuto notare che se è vero che la paura crea tensione e la tensione impedisce di fare una buona equitazione, è anche vero che un buon assetto e molta pratica limitano la sensazione di paura: avevo molte meno paure quando avevo sviluppato un buon assetto e montavo tre volte a settimana, dopo la pausa che ho dovuto prendermi, mi sono ritrovata a sentire molto più spesso la sensazione di tensione che ostacola la ricerca di un assetto accettabile, che nel frattempo ho perso...
La paura del cavaliere poi impanica anche il cavallo (di solito, non sempre), che spaventa il cavaliere, che spaventa il cavallo, che spaventa il cavaliere, che...nel mio caso, scende al volo, in altri casi resta in sella e si calma per primo (cosa migliore per tutti), in altri ancora fa il patatrac...
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

Luna di Primavera

#17
Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 02, 2016, 07:29:16 PM
Quando si va a montare un lallo infame è lovvio che si abbia il cacotto... ma che fai non ci vai?

infame o meno, se hai il cacotto a montare il cavallo, chi te lo fa fare?
mi riferisco agli amatori, per i quali il cavallo dovrebbe essere un piacere e un divertimento. ma se non è buono, che piacere eh?  :icon_rolleyes:

voglio dire che sono d'accordo che le paure vadano affrontate, è l'unico modo di superarle o almeno di contenerle.
tuttavia quando sono molto forti, quando condizionano in anticipo, quando una "si sente male" all'idea di sellare, forse è il caso di fermarsi a riflettere un momentino quanto ne valga la pena. perché montare a cavallo non è un obbligo.

inoltre, si rischia anche di sciupare il cavallo, perché se non si è capaci di intervenire in maniera efficace a fronte della sua ribellione (grande o piccola che sia), in breve tempo il cavallo si vizia (o meglio si dis-addestra o meglio ancora si ri-addestra in maniera sbagliata).

questo caso qui è emblematico al proposito, e lo conosco bene e personalmente:
Citazione da: Wild - Marzo 02, 2016, 08:13:24 PM
(dare gambe quando invece io, istintivamente, fermerei il cavallo aspettando che si calmi per poi riprendere il lavoro, ad esempio)...

perché se lui si sta ribellando per x motivi al lavoro e tu lo fermi per calmarlo, lui ti riproporrà sempre il comportamento che hai (involontariamente s'intende) premiato. e anzi sarà sempre più difficile riportarlo all'obbedienza.

è una spirale negativa da cui si esce o con un enorme sforzo di volontà e autocontrollo oppure, se non basta come nel caso di donnicciole come me, con un buon aiuto esterno di una persona capace.. ma capace non solo di rimettere "in riga" il cavallo, capace soprattutto di "sbloccare" il cavaliere. e non è facile.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Ally

Citazione da: PokerFace - Marzo 02, 2016, 01:02:52 PM
Io delle volte ho paura. Quando sono oggettivamente in pericolo. Per fortuna sono molto reattivo e l adrenalina mi toglie li per li la paura e la rimpiazza con una specie di rabbiosa perseveranza.
Quando domo io e c'è qualche reazione pericolosa io ho paura ma al tempo stesso sono esaltato su di giri.
Passato il momento di baruffa e finita la sessione quando scendo mi capita una specie di calo di tensione mi sento debole e mi tremano le gambe. Insomma non nego la paura ma ho dei meccanismi interni per cui la trasformo in reazione adrenalinica, come se diventassi invincibile.
Personalmente credo di mettermi spesso in situazioni oggettivamente pericolose a cavallo. E quando sento il vulcano sotto la sella so che sta per succedere un casino e allora la paura che provo (che è profonda e angosciante) è solo un brivido, un attimo, poi mi sale il sangue alla testa (nel senso che mi si scalda la faccia e di arrossa) e combatto come se fosse una reazione del tipo "ah si? Sei tu che devi aver paura di me, ti faccio passare l idea".
Se vengo picchiato in terra poi è dura. Poi il cavallo passa una brutta giornata. Anche le cadute devono servire.  La ribellione del cavallo non deve mai avere successo.  Se cadi devi subito risalire e far capire al cavallo che quello che segue a un lancio di umano è un brutto quarto d ora. E quando cado ho paura. Ma a freddo, dopo, quando monto il cavallo successivo. Poi mi passa. Ma all inizio sono timoroso e sull attenti, faccio meno di quanto farei normalmente.  Sono umano e ho ragionato molto sulle mie paure. E posso dire che non ho mai paura a vuoto, di qualcosa che potrebbe accadere.  Ho paura di fronte al pericolo, ma penso che sia normale.

questa non è paura...o meglio è una paura "controllata"..è quasi sana...

il fatto che tu stesso ti renda conto che quando hai paura hai una scarica di adrenalina che te la fa affrontare...è già segno che la tua non è proprio paura...ma più consapevolezza che sta per succedere qualcosa che forse avrai difficoltà a controllare...ma che allo stesso tempo ti gasa...

in breve...la paura non ti fa eccitare...la paura quella vera...ti blocca...

per far un esempio, quando sono in pista che magari la moto mi scappa per un attimo...il classico high side...ma che non finisce in una caduta....
il quel momento le mie mutande triplicano il volume....ma un attimo dopo arriva la scarica di adrenalina...che mi fa aprire tutto il gas...e andare ancora più forte...

se avessi paura..paura vera della moto...dopo una cosa del genere...la prendi e la metti in un angolo...

io non soffro l'altezza se sono s una cosa stabile e fissa...ma se sono su una scala a pioli appoggiata semplicemnete ad un palo...a 10m di altezza...se faccio tanto di guardare giu...mi blocco...ho paura...

quindi la paura vera del cavallo...è quella che tremi per salirci....

alex

Ho intervistato un caso di paura vera, seguita a una doppietta a tradimento in pieno addome, le cavalle mareish possono farlo, alle volte, è "più forte di loro".

Una paura tale che era impossibile montare di nuovo.

Superata solo con il "gioco dell'amicizia". In poche settimane.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Bah, la paura passa una volta che sei in sella, poi  - una volta che conosci le infamità - passa del tutto, si ha paura dell'ignoto, dell'estraneo, se si conosce il biricchino e sai come pigliarlo non c'è più motivo di esser in ambasce, l'importante è sapere cosa si sta facendo e di essere calmi.

Poi l'ho detto: collare al collo per non aggrapparmi alle redini, staffe accorciate, ragioniere alla mano e la ferma convinzione: se mi devimandare per le terre ci andiamo assieme. Funziona, sono caduto molte volte ma mai in quelle situescions.

Voi femminelle belle non potete capire... da ragassino si faceva normalmente a botte, si facevano le "sfide", a volte mi è capitato di affrontare coetanei più grossi e forti di me, mai tirato indietro; ricordo Giacomino, un teppistello, si credeva il ras del quartiere, l'ho menato di brutto... prima un pò di paura c'era, poi mi son convinto che dovevo dargliele che gliele avrei date e gliel'ho date... minchia se glielo ho date, ovviamente le ho anche prese, ma vi assicuro che non sentivo dolore, l'importante - in quel momento - era menarlo.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Wild

Citazione da: Luna di Primavera - Marzo 03, 2016, 11:04:28 AM
Citazione da: Wild - Marzo 02, 2016, 08:13:24 PM
(dare gambe quando invece io, istintivamente, fermerei il cavallo aspettando che si calmi per poi riprendere il lavoro, ad esempio)...

perché se lui si sta ribellando per x motivi al lavoro e tu lo fermi per calmarlo, lui ti riproporrà sempre il comportamento che hai (involontariamente s'intende) premiato. e anzi sarà sempre più difficile riportarlo all'obbedienza.

è una spirale negativa da cui si esce o con un enorme sforzo di volontà e autocontrollo oppure, se non basta come nel caso di donnicciole come me, con un buon aiuto esterno di una persona capace.. ma capace non solo di rimettere "in riga" il cavallo, capace soprattutto di "sbloccare" il cavaliere. e non è facile.

Sì, me ne rendo conto, infatti sto lavorando molto per cercare di risolvere questo mio problema, perché mi rendo conto che sia una delle cose più sbagliate in assoluto, ma non è semplicissimo né vincere l'istinto né vincere il timore che viene quando l'istinto perde...basterebbe che riuscissi ad andare fino in fondo almeno una volta e parte del problema sarebbe risolto...col tempo e con la guida del mio istruttore, che per fortuna capisce che non voglio fare di testa mia, ma che proprio mi riesce difficile imparare questo meccanismo, ce la farò...spero...
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

Wild

Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 03, 2016, 11:55:38 AM
Bah, la paura passa una volta che sei in sella, poi  - una volta che conosci le infamità - passa del tutto, si ha paura dell'ignoto, dell'estraneo, se si conosce il biricchino e sai come pigliarlo non c'è più motivo di esser in ambasce, l'importante è sapere cosa si sta facendo e di essere calmi.

Non lo so, Raffaele, a me le paure sono venute dopo aver conosciuto qualcosa, non prima...forse perché conosco solo parzialmente praticamente qualunque cose e allora ho sempre quella parte ignota da disvelare...mha...
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

AnnaQ

Anche a me spaventa più una situazione conosciuta e rischiosa.
Se io non ho mai saltato, saltare non mi spaventa. Se invece cado una, due, tre volte saltando, allora mi viene paura.
And but for the sky there are no fences facing

alex

#24
Un approccio "ragionato" alle cose temibili comporta innanzitutto che si distingua i concetti di "pericolo" e "rischio", non è intuitivo. Il pericolo è la caratteristica intrinseca di un oggetto/di una situazione (es. il fatto che la corrente elettrica possa fulminare) mentre il "rischio" è la probabilità che tale pericolo di realizzi in pratica (es. protetto con un ottimo isolante, un conduttore di corrente elettrica resta pericoloso, ma il rischio si annulla quasi completamente o completamente).

Che il cavallo sia pericoloso non ci piove; che il rischio, in determinate condizioni e con opportuni accorgimenti, possa essere ridotto moltissimo (senza mai diventare zero.... il rischio si riduce, ma non si annulla mai!) è altrettanto evidente.

La paura non ragiona in termini di probabilità: ragiona in termini di pericolo oppure sbaglia clamorosamente nella valutazione del rischio

Poi c'è la questione della percezione del pericolo/del rischio.... qui può succedere di tutto; la percezione può essere molto miope, e comunque è condizionata dall'esperienza individuale, e ne risultano spesso comportamenti irrazionali: per ridurre un rischio minimo, ma percepito come forte, spesso si adottano misure che sembrano avere un rischio basso, e invece ce l'hanno alto.....
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Bravo Alex, è così.

Ad esempio: un lallo nevrile in avanti è meno "rischioso" di uno freddo, flemmatico, pacioccoso, da tiro, da carne.

Evidente che se tutto fila liscio il ploblema non si pone, ma se si comincia a discutere?

Ora, se ci si limita alla lieta relatione, quei gagliardi vanno benissimo, ma se vogliamo prestazioni allora son "uccelli per diabetici".
Il bestio di tal fatta, se decide di sottrarsi non ci sono santi, diventa ramingo, mentre il PSA, il PSI e loro derivati, per loro natura vanno avanti, scappano, spingono, allora, la metà del ploblema è risolto.

Il lallo arabo che sembra così skizzato - in caso di discussione - è meno pericoloso di un placido comtuà... non ci credete?
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Una esperienza ce l'ho con la mezzosangue noriker-avelignese che ho raddrizzato.... non ricordo se ve l'ho già raccontato, aveva la credenza di girare a sinistra. Il problema è che girava a sinistra anche se a sinistra c'era un intrico di rovi o un bosco fitto.  :blob3:

In un attimo di distrazione, mi son trovato in un intrico similare, con un ramo orizzontale bassissimo che si avvicinava.... la cavalla procedeva a passo tranquillo ma inesorabile. Il ramo mi ha appiattito all'indietro sulla sella e sulla groppa della cavalla, ma era abbastanza sottile da alzarsi un po' facendomi passare; graffiato, senza più occhiali, ma su per giù indenne.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Ina:)

Io ho sempre pensato che quando un cavallo si fosse impennato/avesse fatto qualche difesa da terra avrei avuto paura
Poi con il mio é successo, anche molto spesso, e la paura c'era ma era diversa...non ho mai pensato di lasciarlo mentre faceva i suoi show. Non saprei descriverlo
Ecco io ho più paura dell'idea che mi faccio delle cose.
Magari anche quando guardo un percorso penso "oddio é troppo grosso, le girate sono strette, ora ci ammazziamo" poi una volta preso il galoppo riesco a essere lucida e non provo più quasi nulla
Idem per le difese, se penso ad un furgone/sgroppata mi viene paura. Poi quando mi succede, dopo la difesa, lavoro ancora tantissimo, perché se ha abbastanza energia per fare stupidate può benissimo lavorare ancora
L'unica cosa che mi fa proprio paura sono le frene. Se mi capita di cadere dopo una frena poi ho sempre l'ansia che il cavallo si fermi di nuovo...e finisce che monto rigida e caccio troppo i cavalli

bionda

Un bel po' di anni fa avevo anch'io la paura delle difese del cavallo.
L'ho superata facendo l'esatto contrario di quello che raccomandano i so-tutto-io: gliele davo tutte vinte ...gli umani mi prendevano anche in giro... Con il quadrupede però nel tempo abbiamo stabilito una comunicazione equilibrata. Adesso al 99% fa quello che gli chiedo, al massimo prova a dire "Mammi... non vorrei", "sì bimbo, ce la fai", "bravo bimbo! ce l'hai fatta", bimbo tutto contento e mammi pure.
Penso che con un nuovo cavallo potrei ottenere la stesso risultato, per la stessa via, in un tempo molto (ma molto) più breve.
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

Luna di Primavera

boh io a dargliele tutte vinte ho fatto un casino, ed eravamo arrivati al punto che non si muoveva più da centro campo.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming