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Cavallerizzi.

Aperto da raffaele de martinis, Marzo 20, 2014, 01:07:45 PM

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raffaele de martinis

Perché in Itaglia non ci sono veri cavallerizzi?

Cioè, uomini di cavalli in grado di addestrare cavalli all'equitazione superiore, formare dei cavaglieri evoluti il tutto possedendo una ampia cultura equestre, un radicato gusto per il bello e per l'arte.
E' semplice, noi non siamo abituati al metodo e alla disciplina, si conta sull'improvvisazione e sul talento personale, qualità ottime ma coi lalli fanno poca pochissima strada specialmente se parliamo di squola classica.
I tempi dei cavalli non sono i nostri, dunque, siamo noi che dobbiamo adattarci ad essi non il contrario, inoltre, questi tempi vanno rispettati e mantenuti con professionale dedizione così i risultati arrivano, arrivano con qualsiasi lallo, e in qualunque disciplina.
Se non si sa quello che si vuole, l'addestramento superiore - specie all'initio - est cosa noiosa, meglio zompare con gli istruttori gambegambe, molto più divertente !

Ho avuto modo di conoscere meglio Philippe Karl, ne avevo letto alcuni libri e visionato una cassetta, ora, ho avuto la possibilità di approfondire la sua conoscenza: è un vero cavallerizzo e un grande signore...resto critico su alcune sue prese di posizione, ma mi rendo conto che anche lui deve campare, ora, ho trovato questo verso:

L'avait le don, c'est vrai, je conviens, l'avait l'genie, ma sans tecnique, le don n'èst rien qu'une sale manie.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

Si trova in una canzone di Brassens, ed è citato da Karl in un suo libro.
Una traduzione certamente fedele potrebbe essere:
E' vero, convengo che aveva talento e predisposizione,
ma senza tecnica,
il talento e soltanto una fottuta perversione.


L'avait le don, c'est vrai, je conviens, l'avait l'genie,
ma sans tecnique,
le don n'èst rien qu'une sale manie.

Notate che ho conservato l'andamento in rima francese anco in itagliano, dunque, il buon Karl ci dice che più che il talento, con i lalli ci vuole padronanza della tecnica e - lo spiega in seguito - disciplina e applicazione, infatti cita - a tal proposito - un altro poeta musicista, Nougaro:

La danse est une cage où l'on apprend l'oiseau.

La danza è una gabbia dove si impara ad esser uccelli - oppure in una traduzione libera ma più efficace: La danza è una prigione dove si impara a volare.

Insomma se non si fosse capito, l'equitazione superiore necessita in primis di tecnica, di disciplina, di sacrificio e applicazione e passione, poi se c'è talento ben venga.

Pensate alle etoile: Fracci, Nureyev, Fontayn, Savignano, Bolle ecc. per ottenere quella plastica facilità di movimenti devo lavorare/studiare 4/6/8 ore al giorno tutti i giorni; c'è una frase del Generale che accumuna l'equitazione superiore e la danza: ...che i movimenti siano semplici o complicati, quello che distingue l'equitazione classica (il balletto classico aggiungo io) è la leggerezza.

Purtroppo,







... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Quanti praticano la danza classica? E quanti invece si divertono semplicemente a ballare?

Quanti scrivono testi di grandissimo valore letterario? E quanti invece usano la lingua semplicemente per comunicare in maniera decentemente efficace?

Quanti fanno MTB acrobatica? E quanti invece sanno semplicemente andare in bicicletta?

La confusione fra saper andare semplicemente, banalmente a cavallo e essere degli artisti dell'equitazione è massima....  e me ne dispiace molto.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

Citazione da: alex - Marzo 21, 2014, 09:00:07 AM
Quanti praticano la danza classica? E quanti invece si divertono semplicemente a ballare?

Quanti scrivono testi di grandissimo valore letterario? E quanti invece usano la lingua semplicemente per comunicare in maniera decentemente efficace?

Quanti fanno MTB acrobatica? E quanti invece sanno semplicemente andare in bicicletta?

La confusione fra saper andare semplicemente, banalmente a cavallo e essere degli artisti dell'equitazione è massima....  e me ne dispiace molto.

Questo vale per i liberi cavalcanti della domenica, e sono d'accordo.
Ma cosa dire dei sedicenti professionisti? L'equitazione superiore è volta prima di tutto ai professionisti.
Ci sono una valanga di istruttori/distruttori agonisti/agonizzanti che basano il loro operato sul nulla cosmico tramandando questo vuoto spinto di generazione in generazione.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

raffaele de martinis

Io avevo lasciato il plecedente mio pos con: purtroppo, a quel purtroppo sarebbe seguito più o meno quello che ha scritto Max, nulla da aggiungere: chapeau.

Posso solo specificare la mia esperientia in quel senso che - vista cogli oculi di un vecchio cavallaro - è absolutamente sconfortante...

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

Sarei felice se Max ampliasse il discorso sui gambegambe e sui nuovi maestri di equitatione classica, nel frattempo:

Lunedì sono venuti a trovarmi Gregorio e Dorian, Gregorio è un mio ottimo amico che conosco da una vita, Dorian è un puledro di tre anni, è di struttura compatta, petto largo e posteriore importante/bellissimo un pò sciddicatu (berbero)...una vera "tigre nel motore", garretti d'acciaio, piedi scalzi duri come il marmo, sguardo attento e fiero.
E' ancora tutto da fare ma è sincero, in avanti e scattante: le prime qualità da ricercare in un lallo da sella, bene, il mio pensiero è andato a Portorosa dell'anno scorso: centinaia di frison, spagnuoli & c. la maggior parte erano scarti degli allevamenti di mezz'europa pagati "a tutti piccioli" da gente incompetente, mentre Dorian, se non fosse capitato - l'anno scorso - sotto il mio sguardo e se Gregorio non avesse accettato il mio invito a comprarlo per 4lire - probabilmente - sarebbe andato al macello.


Ma perché Gregò venne a trovarmi ?

Gregorio monta da una vita, ha un'esperienza pari alla mia, ma è venuto da me per avere qualche suggerimento per non fare degli errori nella primissima fase dell'addestramento...è come se avesse scritto su questo foro, tra l'altro: il mio lallino è sensibilissimo alle gambe, ma non distingue quando deve spostare il post e quando deve andare avanti, lui va sempre, e se cerco di corriggerlo si mette in difesa, come faccio ?

In 7 minuti risolto il ploblema.

Ora, il mio amico fa equitatione da campagna, ma da cavallaro serio cerca di addestrare - stranamente - il lallo alla campagna, ma non disdegna la riunion, l'appoggiata, le volte sulle spalle et sulle anche...anco il campo, tutte cose che servono - se ce le hai - puro in campagna.

Dunque, l'atteggiamento nichilista di Alex est absolutamente incomprensibilo, ad esempio, nella maggior parte dei frequentatori di squole di danza, il piacere di imparare a ballare bene, non è dettato dal fatto di andare a far competitioni o diventare maestro di danza, ma semplicemente perché gli piace ballaro bene et per far ciò bisogna - anche se a livello dilettanto - bisogna applicarsi/impegnarsi/studiare.

La stessa cosa dovrebbo essere per l'equitatione...il ploblema sono i cavallerizzi, ma - anche se il fatto non mi consola - il Generale disse 150 anni fa: perchè i grandi cavallerizzi formano pochi aglievi ? Perché i veri maestri di equitatione sono rari, sopratutto fuori di Francia ?
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

milla

Raffaele ha ragione quando dice che la maggior parte di chi frequenta le scuole di danza (e i maneggi) non desidera andare a competere o insegnare ma solo imparare a ballare (montare) bene.
Molto raffinata la traduzione, pure in rima, di Brassens, concordo, ma se si vuole puntare in alto il talento è indispensabile-
Io credo che si debba distinguere tra chi è dotato di un talento naturale, di una predisposizione verso la danza, l'equitazione, la pittura, quel che volete e che, unendo il talento innato con la dura fatica quotidiana per apprendere la tecnica, potrà raggiungere l'eccellenza, e chi , come tutti noi credo, non particolarmente talentuosi, dobbiamo sopperire con il lavoro, la fatica, la testardaggine ecc.
Non diventeremo mai dei cavallerizzi ma forse degli onesti cavalieri sì.
Resta l'irrisolto problema degli insegnanti.

Da quello che scrive Alex mi pare che, convinto di non riuscire ad eccellere, getti la spugna prima di cominciare, come se non valesse neanche la pena di impegnarsi. Naturalmente non lo conosco, è solo l'impressione derivante da ciò che scrive.

alex

#7
Il mio proverbio prediletto è: il meglio è nemico del bene. Una delle chiavi della mia personale filosofia è in una breve, piccola parola: accontentarsi. Accontentarsi è, fra l'altro, sininomo di libertà: libertà dalla schiavitù di desiderare sempre più di quello che si possiede.

Chi lo capisce fino in fondo e lo condivide, può capire anche me; chi si propone il meglio, e non sa quindi, nè tantomeno vuole,  accontentarsi, non lo può capire.

PS: sono ben consapevole che in questa civiltà basata sulla competizione in tutto, il mio potrebbe essere considerato il ritratto del perfetto perdente; pazienza.  :horse-cool:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 21, 2014, 01:04:07 PM
Sarei felice se Max ampliasse il discorso sui gambegambe e sui nuovi maestri di equitatione classica

Cioè?!?!?!
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

milla

Alex, lo diceva anche un mio prof di chimica all'uni (lui diceva: "l'ottimo è nemico del bene"). E' vero che se ti accontenti ti liberi della schiavitù di desiderare di più e di competere ma contemporaneamente ti autolimiti.
Io non dimenticherò mai la gioia e la soddisfazione provate all'università di fronte ad una materia che pensavo mi fosse ostica. Ho studiato anche la notte, disperato, mi sono inquizzita, addirittura mi sono costruita modellini da sola per capire, poi alla fine la lampadina si è accesa, l'esame ha avuto un ottimo risultato e da lì in poi tutta la strada è stata in discesa.
Tante volte nella mia vita mi è capitato di dover scegliere se accontentarmi o tentare e vedere se riuscivo a fare qualcosa in più , ho sempre scelto di tentare, se non altro non sarei rimasta col rimpianto di non sapere se ce l'avrei fatta o meno.
Comunque massimo rispetto per le scelte di chi preferisce accontentarsi, basta essere soddisfatti della scelta, appunto :horse-wink:

bionda

Ha ha, credo che alex sia un filino ipocrita, in realtà non è che si accontenta, è invece molto pignolo sulle basi, e di conseguenza conscio del fatto che oltre le basi non andrà mai. Tutto sommato meglio che cercare risultati per finta.
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

milla

Va benissimo, basta non accontentarsi delle basi così così e cercare di ottenere basi sempre migliori.
Credo che nessuno di noi amatori andrà mai molto oltre le basi.

alex

Citazione da: bionda - Marzo 21, 2014, 10:35:21 PM
Ha ha, credo che alex sia un filino ipocrita, in realtà non è che si accontenta, è invece molto pignolo sulle basi, e di conseguenza conscio del fatto che oltre le basi non andrà mai. Tutto sommato meglio che cercare risultati per finta.

Brava Bionda!   :horse-smile:

Ogni tanto penso alla favola della volpe e dell'uva, e un po' volpe mi sento, ne sono consapevole. Però.... c'è volpe e volpe; c'è quella che rinuncia solo dopo essersi stremata a forza di salti, e quella che prima ancora di fare il primo salto ha valutato ad occhio l'altezza del grappolo e non ci prova nemmeno... nessuna delle due mangia l'uva, ma la seconda si è stancata di meno e intanto che la prima saltava e saltava (divertendosi un mondo, pare; ognuno si diverte come meglio crede) ha magari trovato soddisfazione altrimenti. :horse-wink:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Come al solito la discussione va al rialzo...

Ora, come ho detto, decine di migliaia di coppie vanno a squola di danza e - a qualunque età - cercano di migliorarsi anche se non faranno mai vere competitioni.

Ad esempio, tramite una amica di mia moglie ho conosciuto un gruppo di danza storica di Mazara, si riuniscono periodicamente e curano le coreografie e di tanto in tanto fanno esibizioni per beneficenza.
Sono professionisti, commercianti, artigiani ecc. tutti sanno di Strauss, Bellini, Verdi, grazie agli organizzatori, hanno competenze su costumi, sulle musiche, sul periodo storico che rappresentano, infatti, gli animatori sono preparati a fondo sull'argomento e fanno ricerche per approfondirlo e impongono una disciplina per raggiungere i loro scopi, coivolgendo tutti su personaggi emblematici del periodo quali: Sissi, il Gattopardo, la corte italiana, Radesky, lo zar delle russie, ecc.
https://www.youtube.com/watch?v=S-A2tQmjiGk
In un certo senzo, il cosidetto binomio potrebbo esser paragonato ad una coppia di ballerinio dove - se l'affiatamento est iusto - l'homo indica e il lallo esegue.
L'anno passato, facemmo un misero tentativo di organizzare una semplice coreografia coinvolgendo il gambegambe e i 4 migliori binomi di s.o.
Tre o quattro sedute e il Cimarosa capì - in preda ad un attacco isterico - che la cosa non era possibile, coordinare in facili evolutioni 5 binomi formati da ragasse confermate a lallo e da cavalli addestrati (si fa per dire) fu miscionimpossibol, si sarebbe dovuto cominciare d'accapo/dalle basi, fatto improponibile anche perché a quelle ragasse gliene fregava una beatissima minchia della coreografia, dunque, elle tornarono - con viva e vibrante soddisfazione - a zompare per fatti loro.

Ora, se riunissi tutti gli aglievi (alcuni montano da anni) e dicessi, parlatemi di: spalla in dentro, Oliveira, travers, testa al muro, Fillis, piego, La Gueriniere, L'Hotte, piaffo...vedrei degli occhioni sgranati e sentirei confusi borbottii.

Quì convergono due deficienze: la mancanza di istruttori preparati, la mancanza di volontà degli aglievi ad imparare le fondamenta della bella equitatione.
Una ventina d'anni fa organizzai dei "cenacoli" di cultura equestre, con proiezioni di videocassetten ecc. il tutto a gratis, tentativo abortito subito, tenete presente che per 5/6 anni ho fatto da istruttore in corsi professionali, dunque, so come si deve tenere desta l'attenzione dei ragazzi e son abituato a parlare in pubblico, in realtà, alla maggior parte degli utanti mancavano le basi elementari per capire, era come se parlassi di equazioni ad un pubblico che conosceva manco la divisione, tanto per fare un paragone alla Patrone...

Ora,

...a proposito, per chi volesse sapere chi aveva talento ma non tennica ecco svelato l'arcano:
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2012/02/travagli-del-traduttore.html




... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Affascinante lettura, quella pagina del blog.

Vi sono parole che sottolineano la nostra umana schizofrenia, il rapporto amore/odio verso qualcosa.

Uno dei casi che ho scoperto per primo, amante come sono della natura (e cosa intendo, precisamente, per "natura" lo dirò un'altra volta), è "silvestre" e "selvaggio". Indicano esattamente la stessa cosa (territorio coperto da boschi) ma una le indica il lato attraente, la seconda il lato pauroso. Due aspetti della stessa,identica cosa.

Ispirato dall'inizio di questa discussione, ecco a voi un'altra coppia: "artistico" e "artefatto" oppure "artificiale". Tutti vedete che "artificiale" è l'opposto di "naturale", tutti voi pensate di amare la natura, tutti voi quindi dovreste sprezzare l'artificialità; eppure in  molti apprezzate l'artistico, ossia l'opposto del naturale.





La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.