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Cavallerizzi.

Aperto da raffaele de martinis, Marzo 20, 2014, 01:07:45 PM

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max

Non confondiamo la fissa per l'equitazione superiore con la fissa per l'equitazione artistica.
La prima è utile anche e soprattutto ai principianti, la seconda è facoltativa e finalizzata agli spettacoli.

La questione è che ci ritroviamo con una cultura equestre talmente di bassa lega che il primo pistola che tenta di spiegare la messa in mano viene visto come un eccentrico fissato, guardato persino con sospetto. In realtà sarebbe di una banalità disarmante.

Voglio dire, meglio conoscere qualcosa in più che qualcosa in meno. Se poi torni a casa e, con quelle conoscenze, fai dei disastri, sono fatti tuoi. Mi raccontavano di gente che dopo il corso con Gandini (guru del barefoot ndr) tornavano a casa e credendo di aver capito tutto azzoppavano i cavalli, ma mica era colpa di Gandini o del barefoot. Difatti a me non è successo anzi mi è servito molto.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

max

Ringrazio Raffaele per la proposta, a dire il vero ne sono lusingato ma non credo proprio di avere il tempo.......
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

raffaele de martinis

...fa niente, si trattava semplicemente di dare ordine a concetti come quello sopra.

Il buon Alex, che ha cominciato ad andare a lallo solo 20 anni fa e si trova di fronte a un trilemma:

1)seguire il suo istinto di autodidattta.

2)andare a squola dar mejo cavallerizzo.

3)seguire i guru della beatissima minchia tipo Parrelli&C.

Secondo me li ha provati un pò tutti - con cadaverica e staticissima insoddisfazione - ma se avesse cominciato a cavalcar 50anni fa da bambino, avrebbe comunque un dilemma: scegliere tra i primi due punti e qualunque scelta facesse sarebbe giusta....

Dunque per un doveroso contrappasso dopo l'equitatione bella parlerò dell'altrettanto bella equitatione istintiva: http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2014/03/equitazione-istintiva.html

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

milla

Avendo fatto oltre 10 anni di danza classica con conseguimento di relativi diplomi ecc. contraddico subito Alex. Gli esercizi alla sbarra e quelli non alla sbarra sono uguali per tutti (anzi anche i ballerini affermati devono continuare ad esercitarsi quotidianamente per tutta la vita), seguono una progressione in modo da far sì che, mediamente dopo 5 anni, le ragazzine possano indossare le terribili ed agognate scarpette da punta perchè il piede, le articolazioni, i muscoli ecc. sono stati messi in grado di sopportarle.
Gli esercizi cambiano poco, cambia molto invece lo sforzo, la fatica, la durata, l'agilità ecc. e per giorni e mesi si prova sempre il medesimo esercizio per rendere il movimento perfetto, dissimulare lo sforzo, acquisire leggerezza.
Credo che a cavallo sia lo stesso, provare e riprovare per migliorare, perfezionare, alleggerire, sentire, capire. In realtà a parte pochi esercizi particolari l'amatore e il Maestro fanno le stesse cose, quello che cambia è il come le fanno.
Secondo me il problema fondamentale è che non ci sono istruttori che sappiano e sappiano insegnare, quello che scrive Karl è una chimera.

alex

Non sto parlando della danza classica.... sto parlando di una tranquilla e allegra danza da sagra di paese! Non dirmi che per imparare quella danza lì (che pure è danza) occorrono gli esercizi per indossare le scarpette per ballare sulla punta.... se me lo dici non ti credo.

L'equitazione "che mira all'equitazione superiore" è piena di queste cose difficili, utili solo come base per prepararsi all'equitazione superiore; "esercizi per prepararsi alle scarpette per ballare sulle punte". E si perdono di vista le banalità veramente importanti; quelle che insegnano solo Parelli, McLean, e pochi altri, guardati con sufficienza dai "cavallerizzi". Questa sufficienza è veramente irritante.





La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

...quello che scrive Karl è una chimera...in Itaglia, of course.

In questo inclito foro, vidi un video,  :icon_eek: dove un maestro (si fa per dire) itagliano insegnava l'entrata negli angoli ad un aglievo: imbarazzante.
Dovrebbe esser portato come fulgido esempio di come non si insegna qualcosa a quaccuno.
Decenni di squola militare non passarono invano, avrò fatto 7/8 letioni con un ex marmittone: marecciallo dei carabbinieri a riposo: fu subito amore.
Mai preso più una letione di equitazione: ho rubbatio cogli occhi: in Francia, Germania e Spagna...allora non c'era il tubo.

Ebbene si !
Bisogna applicarsi anche per ballare (bene: assieme agli altri) la tarantella, il ballo sardo, la pizzica ecc.
Irritati iritati fortemente: le parrellate son state studiate a tavolino ploprio per ragasse come te: la maggioranza che frequenta oggi i manecci a parte gli aglievi dei gambegambe












... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

max

Citazione da: alex - Marzo 23, 2014, 07:35:22 PM
L'equitazione "che mira all'equitazione superiore" è piena di queste cose difficili

No aspetta, vuoi dirmi che tu hai trovato subito facile andare in bici senza rotelle? O camminare eretto fuori dal girello?
La gente che vuole tutto facile mi manda in bestia. Non perché sono masochista e mi cerco tutte le cose difficili, ma perché questa gente ha smesso di imparare, si crede di sapere, e così facendo rovina un intero settore.

Ti è venuto facile imparare l'HTML? Un pochino, perché magari masticavi già qualcosa. Ma sapresti suonare una chitarra senza conoscere nulla di musica? Io no, se volessi imparare saprei che sarebbe molto molto difficile all'inizio. Ora, ti pare che comprarmi comunque una chitarra e mettermi a sditerellare sulle corde mi autorizzi ad additare come "esagerato" chi invece si impegna ad imparare bene? Certo, allo stesso tempo sarebbe dovere di quello che sta imparando bene non lasciarsi andare a facili ironie verso l'amico che invece strimpella, ma comunque, chi dei due avrebbe più diritto a criticare l'altro?
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

milla

Alex ma allora tu devi prima di tutto chiarire se vuoi fare danza classica o la sagra della porchetta :horse-wink: dopo di che ovviamente il percorso sarà diverso.
Io avevo inteso il tuo discorso nel senso che ti piacesse il lavoro in piano e ritenessi superflui esercizi basilari per tutti, amatori, dressagisti, guru dell'equitazione superiore ecc.
Comunque chi ha fatto bene danza classica di certo sarà più aggraziato anche a fare il ballo del qua qua :firuu:
Se tu conosci le basi anche una passeggiata l'affronti in modo diverso

Credo che molti guardino con sufficienza Parelli & C. perchè spacciano per oro colato concetti che non sono affatto nuovi e ne hanno fatto  un business.

PokerFace

sabato sono stato in una scuderia di commercio, solo commercio, molto conosciuta.
ho visto una ragazzetta fare un percorso non grosso, sarà stato un metro e venti.
la cavalla infuocata ma ordinata, una bomba.
poi, intervallo a trotto a redini lunghe, e si è messa a fare: testa al muro, spalle in dentro, groppa in dentro, pirouette (da cui usciva poi in galoppo medio), cambi di galoppo al volo.

e questa ragazzetta era la piu scarsa che ho visto montare lì. c'erano due cavalieri che saltavano in cima ai pilieri, chiacchierando amabilmente tra loro. i cavalli perfettamente agli ordini lavoravano su due piste nel risaldamento, cambiavano di piede correttamente, avevano bellissime andature (non contratte), erano elastici, con la nuca leggermente aperta ecc.

i posti top sono così. poi c'è la fascia medio/alta, poi la fascia media, poi la fascia bassa e poi la fascia infima. come in tutte le cose.

vai al ristorante e puoi magiare spazzatura esattamente come puoi mangiare benissimo. tutto dipende dalla preparazione del cuoco e dalla sua voglia di fare un piatto decente.

milla

Certo, ma tu stai parlando di una scuderia da commercio (oltretutto mi par di capire specializzata in SO) dove venderanno cavalli da svariate migliaia di eurini perfettamente addestrati. In maneggio da me c'era una signora che, per varie circostanze, si è trovata ad avere in fida una cavalla (figlia diretta di Sir Donnerhall) che faceva i St. George. La signora con questa cavalla andava benissimo: cambi, appoggiate ecc,ecc.
Quando la cavalla è andata a fare la fattrice la signora è improvvisamente ripiombata giù dall'Empireo tra noi comuni mortali, questa sigmora il l'ho vista montare la cavalla che ho in fida io (vecchietta, rigidina), ti assicuro che la signora sembrava un'altra persona.
Appurato che il cavallo addestrato (e non necessariamente costoso come spesso ci ha dimostrato Raffaele) è componente indispensabile (ovvio), noi stavamo discutendo di Maestri che paiono del tutto inesistenti (almeno per noi amatori) e di allievi (sempre amatori, non professionisti) disposti o meno a farsi un chiulo tanto per imparare "il poco".

max

Non è questione di montare da Dio, saltare le case come fossero barrierine o saper fare le due piste (e viva Dio anche qualche estensione dell'incollatura, ben venga) ma di cultura e fame di essa. Vedo gente montare benissimo ed eseguire anche delle perfette appoggiate, ma non è affatto sinonimo di un background culturale in materia, o di avere una mentalità aperta, o di amare e capire quello che si sta facendo. Anzi i migliori maestri di solito li trovi in postaci sperduti, non nei posti top da vip, ed in genere montano anche male.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

raffaele de martinis

Ci fu un periodo, nel quale veniva a dar lezioni in un maneggio quì vicino il generale Tommaso Perrone, meschino è mancato già da qualche anno, avevo un ottimo rapporto umano con lui e spesso abbiamo scambiato delle opinioni con una buona bottiglia davanti, è inutile dire che eravamo in disaccordo su tante cose, ma sui principi fondamentali c'era concordanza.

I ragazzi - comunque - avevano tanto da imparare da lui, ma è durato pochissimo, perché ?

L'ha detto Max: mancanza di cultura, e questa ci può stare, quello che non ci stà è rifiutarla, inoltre i giovani zompazompa andarono - accompagnati dal generale - a fare qualcosa (forse un saggio) ai Pratoni del Vivaro, bene, i ragazzi si dimostrarono incapaci di sottostare neanche ad una leggera disciplina: arrivare in orario...il povero Tommy tornò con l'esaurimento nervoso e da allora - giustamente - non si fece più vedere.

   
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

milla

Volevo un attimo ritornare all'esempio del famigerato video sugli angoli ricordato da Raffaele.
Quando ho letto il post ho subito pensato: " Ma come fa una persona qualunque, che desidera imparare a montare, capire se l'insegnante è competente, sa e sa insegnare?"
Ho scritto che gli insegnanti descritti da Karl secondo me non esistono, Raffaele mi risponde che non esistono il Italia, e allora che facciamo, emigriamo tutti?
Raffaele è nato in mezzo ai cavalli quindi gli elementi per valutare un insegnante li avrà insiti nel suo DNA ma prendiamo una persona normale, di normale intelligenza e cultura che si avvicina all'equitazione, che fa?
Vi dico quello che ho fatto io. Assolutamente digiuna mi sono affidata al centro più noto della mia città, FISE, istruttori qualificati, tanti cavalli da scuola, tenuti bene (apparentemente), tutto pulito, ordinato, ottimi risultati in gara di molti allievi ecc. Ottimo, c'erano tutte le premesse per ritenere che il centro fosse valido.
Ho impiegato 2 anni per capire che non è tutto oro quello che luccica, ma nel frattempo, siccome mi ero appassionata, sono curiosa, studiare mi piace molto, mi ero informata, seguivo i forum, avevo cominciato a leggere ecc. quindi ho potuto ragionare un pochino di più su quello che vedevo e che mi insegnavano.
Ho cambiato posto, ho continuato a leggere e ora ho un briciolino di spirito critico in più, non accetto pedissequamente tutto quello che mi propinano ma ancora sono ben lontana dal poter valutare con sicurezza l'insegnamento che mi viene offerto.
Se neppure l'insegnamento di un personaggio arcinoto come quello del video di cui parlava Raffaele, uomo di indiscutibile cultura, palmares fantastico ecc. ecc. è valido (ed in effetti almeno quel video qualche dubbio lo suscitava) allora come si fa a capire che un insegnante è quello giusto? E' impossibile, lo si capisce solo strada facendo ma allora l'insegnante avrà prodotto dei danni che occorrerà riparare...
Forse ha davvero ragione Alex che rinuncia a priori.

Bubba

In effetti... se penso quanto ho.speso in lezioni inutili ( alla Edgard) se non sbagliate.. specie all' inizio. Poi un po' di spirito critico, un po' di cultura ti aiuta ad evitare il peggio.
Io mi son fatta questa idea : studiando con serieta' ( ma anche li, prima di capire dove studiare...) riesci ad accorgerti se ti propongono escortanate. Sai cosa non devi fare, cosa non va fatto.
Che e' gia' tanto..
Ma se uno vuol capire cosa fare, come farlo.. niente, ci vuole un istruttore. O stai ferma come un baccala'.
Io sono " imbaccalata".

alex

Non dico assolutamente che sia facile nè insegnare nè imparare un'equitazione semplice, di base. Dico però che un vero maestro dovrebbe innanzitutto chiedere agli allievi: dove volete arrivare? cosa vorreste imparare?

Alcune cose sono generali e indispensabili sempre e comunque; l'equilibrio indipendente, la meccanica degli aiuti, l'immediato rilascio degli aiuti al momento della risposta del cavallo. Ma già dalla scelta della sella (inglese vs. da lavoro) le cose cambiano parecchio; la stessa imboccatura (che giustamente Parelli utilizza solo molto in avanti nell'istruzione, essendo adatta a "messaggi fini") è inutile; per non parlare della riunione, che è "alta scuola".
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.