• Welcome to Cavallo Planet - Forum Per gli appassionati di equitazione inglese e americana... e di cavalli..

Il Befano incriccato.....

Aperto da old duck, Settembre 20, 2012, 04:02:43 PM

« precedente - successivo »

old duck

bene: provo ad esporre il problema.
Il mio cavallo: murgese 17 anni, buon addestramento e buona educazione sta affrontando un periodo di rimessa in condizione mediante il lavoro in rettangolo dopo periodi altalenanti di fermo dovuti ad un problema di formella (attualmente è silente, quindi il murgese è dritto e può lavorare). Non abbiamo riscontrato particolari problemi con il lavoro "normale" (figure di maneggio alle tre andature) comprese volte anche strette. Ha un'ottima bocca, buon equilibrio, si mette in mano con facilità (prende appoggio, tende le redini ma non si incappuccia), usa bene i posteriori. Attualmente lavora poco: due volte a settimana. Per il resto va al prato (grande spazio erboso e boscoso) tutti i giorni. Abbiamo però notato  una rigidità a mano destra (la formella è all'anteriore destro) probabilmente dovuta alla postura da lui adottata nei periodi acuti per proteggersi l'arto. Ci è stata prescritta da due dei vet che l'hanno in cura una particolare ginnastica (comprensiva di stretching)  che facciamo regolarmente. In particolare, il murgese ha difficoltà a mantenere il galoppo rovescio e nel lavoro su due piste (spalla in dentro, groppa in fuori, cessione alla gamba) oppone resistenza alla flessione e alla cessione destra più accentuata al passo che al trotto. Ovviamente non abbiamo insistito più di tanto, proprio per non affaticarlo muscolarmente però vorrei pian piano risolvere il problema con un'opportuno lavoro che, unito alla ginnastica, possa renderlo morbido. Preciso che conosce perfettamente l'azione della gamba isolata. Riporto qui l'intervento di Max fatto in altro topic:


"Mi è successo molte volte ed è all'ordine del giorno con quasi tutti i cavalli, alcuni sono così bloccati che ci van parecchi giorni e non si può neanche insistere se no è peggio; bisogna convincerlo a tendere la redine opposta, la redine esterna, è così che un cavallo si "sblocca"

se tu prendi una redine e la tendi (in filetto), il cavallo dovrebbe avere la forza di resistere in senso uguale e contrario o meglio ancora avere la capacità di opporsi allungandosi, tirandoti via la mano; se è tanto rigido ad esempio a mano destra, tendendo la redine sinistra non succederà nulla di quello che ho detto e anzi, si metterà indietro e vorrà evitare la tensione

in linea generale tendendo (tirando dolcemente) una redine verso una direzione, il cavallo dovrebbe poter reagire in senso opposto senza fare difese strane, è questo che secondo me dà la misura della capacità volontaria della muscolatura di potersi allungare verso quella direzione

non bisogna cascare nell'errore di basare tutto l'addestramento su questo accorgimento, se no si va a finire negli effetti collaterali di un abuso di tensione di redine, ma va giustamente dosato insieme agli altri effetti della mano, e bisogna anche verificare che tale accorgimento si possa mettere in pratica subito o se serva preparare il cavallo con cose più basilari

l'ho detto con parole mie senza tirare in ballo nessuno, ok? : )


dimenticavo: sia l'assetto che l'altra mano (interna) devono partecipare correttamente all'operazione, altrimenti viene fuori una vaccata

Grazie Max! Preciso che il cavallo già fa questo tipo di ginnastica ogni volta che lo montiamo (da fermo): è proprio un esercizio che ci ha consigliato il nostro istruttore. A mano destra, in effetti si flette meno e tende ad incappucciarsi
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

DivinityOfDarkness

Qual è la ginnastica suggerita dal vet?

Comunque..chiedere al galppo rovescio esercizi come spalla in dentro e groppa in fuori non è proprio leggerissimo come lavoro, ci sta che fisicamente non riesca o che si 'risparmi'...
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

bambolik

"Non è mai tempo perso quello trascorso a cavallo"(Winston Churchill).

old duck

come faccio a descrivertela? In realtà non è ginnastica..è una sorta di manipolazione. Il più facile da spiegare è lo stretching. Prendi una carota e, con il cavallo fermo e piazzato, gli fai flettere il collo di lato fino a toccarsi il fianco - da un lato e dall'altro. Poi, sempre con la carota, fai flettere il collo in basso verso il petto. Infine stretching verso l'alto (che è quello che amo di più perchè il befo fa delle facce tremende per acciuffare la carota). Massaggio delle ultime vertebre: si prende la coda sull'avambraccio e si pratica un massaggio dolce sulle ultime vertebre. Il cavallo ti deve dare la coda: lasciarla morbida morbida. Tira la coda: cavallo fermo e piazzato: si tira la coda (in genere fa un piccolo "cric"). Muovi lo zoccolo: si prende lo zoccolo tra le mani e si opera una leggera rotazione da una parte e dall'altra. Arpeggio sui tendini delle due cosce, quasi altezza grassella

Si: vero...sono esercizi impegnativi ma bisogna cominciare a fletterlo un po' altrimenti si incricca sempre più (consiglio del vet). Non credere eh....facciamo pooooooco per volta. Il befanardo lo voglio in forma mica morto
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

old duck

ciao Gabry!! si: sento il Mago sicuramente e lo faccio pure venire, ma volevo comunque cominciare qualcosina
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

Miky Estancia

Allora, in linea generale, quando mi trovo di fronte a cavalli con rigidità :

- parere del veterinario su eventuali dolori di schiena e arti, controllo dentatura
- controllo finimenti e imboccatura per assicurarmi che non ci siano pressioni che determino fastidi/dolore
- controllo postura del cavaliere in sella per accertare eventuali problemi di assetto che possono provocare fastidio/dolore al cavallo.

Il vet lo hai già sentito: la formella è silente al momento, lui può lavorare. Quindi il problema potrebbe derivare dalla postura acquisita durante la fase critica.

Ottima cosa lo streching, lo uso anche io e devo dire che funziona molto bene, sia a livello fisico che mentale.
Per il lavoro, io di solito uso risolvere il problema col lavoro a terra, in tondino o ancor meglio in campo (in modo da alternare il lavoro in circolo con quello in drittura, il che potrebbe essere buona cosa per un cavallo che ha già un problema di formelle) ma sempre da terra, in modo che il cavallo debba solo preoccuparsi di sciogliere la muscolatura senza avere il mio peso da trasportare (ed essere sicura di non interferire in nessun modo con qualche eventuale mio problema di assetto).

Alterno il lavoro in tondino col lavoro in campo. In tondino uso le redini coulissantes elastiche (testiera con filetto a D con chiudibocca, fascione da lavoro), inizio il lavoro tenendo le redini pari, cambio mano ogni 5 minuti. Dopo il riscaldamento (che varia da cavallo a cavallo, da 10 a 20 minuti) metto un pelo di tensione alle redini e dopo 5 minuti per lato, comincio a chiedere flessione interna accorciando la redine coulissante interna. Lavoro sulle transizioni passo-trotto-trotto medio-trotto-passo e termino la sessione con 5 minuti di passo senza redini. Dopo i 5 minuti di passo, streching, flessioni laterali alte, medie e basse, in capezza e longhina....e la longhina, quando chiede la flessione, non tira MAI, ma vibra leggermente (in questo modo il cavallo asseconda più volentieri e non si oppone assolutamente alla richiesta).

In campo aperto, medesima bardatura, ma aggiungo la longia agganciata in Colbert (se il cavallo è veramente restio a flettersi, posso agganciarla in apertura bassa) e seguo il medesimo ordine di lavoro, alternando però il lavoro in circolo con quello sulle dritture...in pratica te ne vai a passeggio per tutto il campo e negli angoli ti metti in circolo.

Quando i risultati da terra cominciano a farsi vedere, sello e vedo che succede quando sono sopra... :firuu:
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

La carota...si, qualche anno fa utilizzavo anche io questo stratagemma per le flessioni, poi però ho trovato che il cavallo aveva sempre una sorta di rigidità: il suo movimento era dato dal desiderio del cibo e non c'era una rilassatezza totale nel fornire la flessione, anche perchè, dopo aver agguantato il bocconcino, ritornava con la testa al suo posto e quindi mancava il fatto di "mantenere" la postura che avevo chiesto.

Ho risolto chiedendo le flessioni in capezza e longhina. Come faccio: mi metto alla sua sx, col mio fianco dx aderente alla regione delle cinghie, aggancio la longhina all'anello laterale della capezza, braccio e mano dx che abbracciano il cavallo, longhina nella mano sx, leggera vibrazione della longhina che si interrompe nell'esatto istante in cui il cavallo sposta anche solo di un millimentro la testa verso di me, mentre faccio vibrare la longhina, la mano dx fa un grattino al garrese e smette appena lui si gira.
Pian piano la sua testa e il suo collo si flettono sempre più fino a quando arriva a posare la fronte sul mio petto e lì riceve dei bei grattini sulla fronte. Il tempo in cui sta flesso in quella posizione aumenta gradatamente e il cavallo alla fine arriva a flettersi completamente e rimanere flesso rilassato, al solo grattino sul garrese. Idem per il lato opposto, cambiando io di lato e agganciando la longhina all'anello laterare opposto.

Per le flessioni verso il basso, la longhina la aggancio all'anello della capezza sotto al mento, mi posiziono all'altezza della spalla, mi inchino e dò vibrazione verso il basso, smetto appena il cavallo cede anche solo di un millimetro. Alla fine il cavallo rimane col collo e la testa bassi, in piena decontrazione e posso anche lavorare sulle flessioni laterali, premio...sempre con la calma e la carezza.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

old duck

ecco Micky: questo mi pare un ottimo consiglio. Il Befo è controllato da tre vet e quindi mi sento tranquilla dal punto di vista "salute". Anche io credo proprio che la rigidità derivi dalla postura assunta durante la fase acuta. Preferirei anche io lavorare in rettangolo e non in tondino proprio per evitare di creare problemi. Il lavoro in doppia longe non lo so fare purtroppo ma posso sicuramente farmi supportare da Maury. Si: ottima idea il lavoro da terra. Ho un po' perso questa buona abitudine per via della formella e del fatto che non potesse lavorare in tondino ma nulla ci vieta - anzi - di lavorare in rettangolo.

Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

old duck

altra ottima idea. Il Befo non è ansioso o aggressivo per il cibo e quindi, con una carota di dimensioni ragguardevoli, riesco a farlo star in posizione un po'. Con capezza e longhina non ci ho proprio mai provato. Altro bell'esercizio da far sabato. Grazie Miki  :hugs-216:
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

max

CitazioneGrazie Max! Preciso che il cavallo già fa questo tipo di ginnastica ogni volta che lo montiamo (da fermo): è proprio un esercizio che ci ha consigliato il nostro istruttore. A mano destra, in effetti si flette meno e tende ad incappucciarsi

la domanda è: e perché in movimento no?
ma purtroppo ogni altro consiglio sarebbe campato in aria: bisogna vedere, perché........ il diavolo sta nei dettagli
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

Muriel

Una cosa non mi e' chiara. La causa della sua rigidità e' la formella ?
Si risparmia perché ha male a causa di quella formella ?
Le formelle non sono mai silenti. Ma in continua evoluzione.
L'unico risultato che ho ottenuto con le formelle e' di sferrare. Mi e' capitato con un figlio di Ramiro di un mio amico che momentaneamente stava da me. Su entrambe gli anteriori aveva formelle impressionanti e grosse problematiche con i nodelli posteriori.
Sferrato e disinfiammato il cavallo era dritto. La situazione era o scalzo e zoppo marcio con peggioramento delle formelle.

E' una decisione personale. O si lascia continuare a degenerare le formelle ma si tiene ferrato per mille e uno motivi o si sferra e si hanno buone possibilità di recuperare un po' di miglioramento.

Chiaro che se il cavallo ha male per la formella si possono fare un miliardo di ginnastiche, lavoro scomodo e faticoso ma non arrivare a nessun risultato.
Imho

Miky Estancia

Citazione da: old duck - Settembre 20, 2012, 05:06:07 PM
altra ottima idea. Il Befo non è ansioso o aggressivo per il cibo e quindi, con una carota di dimensioni ragguardevoli, riesco a farlo star in posizione un po'. Con capezza e longhina non ci ho proprio mai provato. Altro bell'esercizio da far sabato. Grazie Miki  :hugs-216:

Non c'è di che...e soprattutto, divertiti...Prince adora piazzarmi il testone sul petto e beccarsi grattini a raffica...è un'abitudine coccolosa che abbiamo mantenuto anche dopo aver risolto il problema  :love4:
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

old duck

Ovviamente nulla vieta di farlo in movimento  :pollicesu: già....IL BEFANO sta nei dettagli.

Muriel, grazie per il tuo intervento: ti rispondo domani perchè ora sto scappando a casa  :via:

Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

Muriel

Correggo....O scalzo O zoppo marcio....

rhox

non tralasciare l'aspetto muscolare. il fatto che faccia stretching non vuol dire che i muscoli siano rilassati, lunghi, morbidi...
anzi in alcuni casi fare stretching è controproducente
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso