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Il rispetto

Aperto da alex, Settembre 26, 2012, 03:54:43 PM

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alex

In altro 3d abbiamo cominciato a parlare del concetto di rispetto.

Cosa precisamente si intende per rispetto in generale, in equitazione?

Cosa si intende per rispetto del cavallo nei riguardi dell'uomo/del cavaliere?

Cosa si intende per rispetto dell'uomo/del cavaliere nei riguardi del cavallo?


E' una bella parola, talmente inflazionata da essere considerata banale. Non è banale; lo si scopre nel momento in cui si cerca di definirla.

Solomon Rarey, famoso addestratore del 1800 (a lui si deve la tecnica di ammansimento "estrema" che è la scena madre dell'Uomo che sussurraba ai cavalli), dà una definizione concisa, applicabile sia all'uomo che al cavallo, e che secondo me ha un fondo di verità: rispetto è "love with fear". Non basta l'amore, che ci avvicinerebbe troppo; non basta il  timore, che ci allontanerebbe troppo; ci vogliono entrambi, insieme. L'immagine "tipo" potrebbe essere quella del cavallo che si avvicina volentieri, ma non invade il nostro spazio: non si avvicina nè troppo, nè troppo poco.


La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Ungarina

L'amore è un'arma a doppio taglio, a volte per il troppo amore si fanno cose che non solo non rispettano un animale ma lo costringono anche a soffrire, ovviamente tutto in buona fede.

Dal mio punto di vista prima di considerare cosa sia rispettoso e cosa no, bisogna conoscere anatomicamente uomo e cavallo, conoscerne i limiti e i punti di forza e cercare di non eccedere e non causare dolori (anche a lungo termine, con ripercussioni sul futuro). Questo è il rispetto fisico.

Poi quello morale è troppo soggettivo, trovo che la signora del mio maneggio che tratta il cavallo come un neonato, che lo concia come un pupo di pezza ad ogni occasione, che gli riempie il box di tante scemenze per non annoiarsi pur di non lasciarlo al paddok perché lì si fa male, lì perde i ferri, lì si gratta, lì si rotola (lì si comporta da cavallo) sia poco rispettosa della sua natura. Però per lei sono tutti accorgimenti fatti con amore e rispetto, ci crede davvero. Vestirebbe da stracciona per comprargli la palla da box ecc ecc. Non so se per il rispetto morale possa esserci un' oggettività.
..tutto il resto è noia!
Senza fretta, ma senza sosta.

alex

Se tentiamo una definizione del rispetto per esempi, prendiamo una strada diversa da quella che immaginavo; ma va bene anche questo, anche se penso che verrà fuori quello ijmmaginavo: ciascuno usa questa parola a modo suo, senza alcuna relazione fra i significati che ciascuno le dà.

Ad esempio, un caro amico ritiene umiliante (e quindi irrispettoso) per il cavallo fargli eseguiri "sollazzo" come quelli di sdraiarsi, o sedersi; non ho mai indagato, ma ho una vaga irea che non giudicherebbe "irrispettoso" il comportamento di militari a cavallo che spingono al galoppo l'animale contro il fuoco della fucileria del nemico. Altri la pensano in modo diametralmente opposto. :-)
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Ungarina

Già, ma proprio perché non è banale come hai giustamente evidenziato, è difficile dare una definizione univoca. Almeno per me. Vediamo se qualcuno riesce a darla.
..tutto il resto è noia!
Senza fretta, ma senza sosta.

Midnight

Il problema di definire rispetto è che c'è confusione nella definizione stessa.

Voglio dire, se prendiamo il dizionario rispetto: "Sentimento e comportamento informati alla consapevolezza dei diritti e dei meriti altrui, dell'importanza e del valore morale, culturale di qlco. SIN deferenza, riguardo"

Ora, applicarlo in ambito umano, è già di per sè difficile, sebbene ci siano delle linea guida (ahime piuttosto labili) che dettano alcuni comportamenti.
Ma se lo applichiamo in ambito equestre (o generalizzandolo nel mondo animale) entriamo in confusione, perchè sono concetti troppo soggettivi, come accennava giustamente (imho) Ungarina.
Quando parliamo di diritti, del cavallo (o degli animali in genere) di valore morale e quant'altro, entrano in gioco troppi fattori, che nascono da abitudini, società in cui si cresce, livello culturale contesto socio economico ecc ecc.

Per me può essere un diritto del mio cavallo dare da mangiare cibo di alta qualità, da bere sempre acqua fresca ed avere un minimo di spazio per potersi muovere.
Per qualcuno quello che per me è un diritto basilare, può non essere considerata nemmeno una necessità.

Quindi, ogni definizione di rispetto può essere effettivamente corretta ed allo stesso tempo opinabile, perchè i sentimenti e i gli ideali che formano il nostro comportamento, possono essere diametralmente opposti.

Anche la definizione di Rarey, in effetti lascia molte interpretazioni... parliamo di amore e timore, per me il timore può essere la paura di un morso e quindi il cavallo deve starmi a 20 cm, per qualcuno può essere la paura di un pestone e il cavallo deve rimanere a 50 cm, può essere per qualcun altro la paura di una spinta e il cavallo deve stare a 1 metro (per riprendere un concetto espresso nell'altro thread).

Detto questo, credo quindi, che il problema del RISPETTO non sia nella definizione della parola ma nell'intepretazione dei concetti che la definiscano.

Concludo, facendo una ricerca in rete della parola rispetto, estrapolata dal contesto equino, si scopre che nemmeno in ambito prettamente umano è poi così semplice definire la parola stessa, o meglio il cocnetto della definizione.
Your horse is a mirror of your soul.
Sometimes you might not like what you see... sometimes you will.

alex

E hai mai sentito dire che occorre "rispettare la montagna", cosa che fra l'altro può avere due significati assolutamente diversi: da un lato, "non distruggerla o rovinarla", dall'altro "conoscerla e frequentarla tenendo conto delle possibili difficoltà e pericoli"?

A pensarci, vale anche per i cavalli: per alcuni "rispettarli" significa non spaccarli; per altri, rispettarli significa proprio conoscerli e tener conto delle difficoltà e dei pericoli.... su per giù, alla Rarey.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Midnight

Verissimo.
In questa accezione rispettare la montagna vuol dire non sottovalutarla, non prendere sottogamba le insidie che nasconde, conoscere e rispettare i pericoli.
In questo senso, rapportato ai cavalli, il rispetto nato dalla conoscenza, riesce a mettere in sicurezza entrambi i componenti in relazione nel binomio.
Your horse is a mirror of your soul.
Sometimes you might not like what you see... sometimes you will.

Luna di Primavera

Citazione da: alex - Settembre 26, 2012, 03:54:43 PM

Cosa si intende per rispetto del cavallo nei riguardi dell'uomo/del cavaliere?


ecco, da neoproprietaria questa domanda ultimamente me la faccio spesso.
perchè è fin troppo facile limitarsi all'equazione rispetto = obbedienza
l'obbedienza può derivare dal rispetto ma anche dalle badilate ricevute, immagino.. o semplicemente dal condizionamento operativo (etologi non insorgete vi prego) che il cavallo ha ricevuto e consolidato nel tempo, per esempio nell'eseguire un esercizio.

per cui l'obbedienza non è sintomo univoco di rispetto
il rispetto (da parte del cavallo) mi sembra derivato dall'autorevolezza (del cavaliere)
ma come si fa a dire "il mio cavallo mi rispetta"? in base a cosa?
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

bambolik

tema spinoso e nebuloso.
In equitazione poi ci sono "materiali organici" come dice il mio veterianrio dei binomi per cui le incognite X + Y emotive e animali si moltipliano nell "secondo me" dell'umano e nel non avere favella dell'equino...che però comunica comunque
In soldoni io ho un "rispetto" per la salute del cavallo (non lo faccio lavorare se i fondi sono stendinacavalli, non aumento il lavoro se non è preparato a farlo ecc ecc, alimentazione e cure adeguate sono scontate) - lui deve rispettare la mia di salute (con l'educazione e l'addestramento)
Ne ho un rispetto anche direi "morale" ma è una cosa "personale" e li ognuna ha le sue versioni...infinite direi.
"Non è mai tempo perso quello trascorso a cavallo"(Winston Churchill).