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Le ferite del quore.

Aperto da raffaele de martinis, Ottobre 08, 2012, 12:34:08 PM

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max

Citazione da: alex - Ottobre 08, 2012, 11:08:36 PM
Il possibile legame è: la paura sostiene il movimento rapido e il movimento rapido sostiene la paura. Impedire il movimento rapido potrebbe spezzare il cerchio e potrebbe sparire anche la paura.

funziona solo se il mezzo che usi per impedire il movimento rapido non è lo stesso che causa la paura

esempio: se un cavallo ha associato al travaglio un evento pauroso, non solo il travaglio non sarà utile, ma sarà facile che te lo fa a pezzi come certi cavalli fanno a pezzi i rimorchi

se il cavallo ha associato all'uomo la paura, tenerlo fermo in presenza dell'uomo può non essere facile, potrebbe funzionare se si fosse sicuri al 100% di poterlo tenere fermo e di poterci riuscire più volte, ma se non si è certi si fa un disastro!!!

raffaele alla fine fà quello che si era divertito a beffeggiare nel mio piccolo riassunto del condizionamento operante: IGNORA le risposte sbagliate
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

Sta lì la difficoltà dell'applicazione, e l'assoluta necessità che il metodo venga applicato da chi sa cosa sta facendo. Altrimenti si viola il "secondo principio" di Rarey: non permettete mai che il cavallo capisca quanto è forte.

Curiosamente, lo stesso metodo che Rarey suggerisce per impedire le manifestazioni violente di ribellione/panico (cioè, obbligare il cavallo a stare su tre zampe con un anteriore sollevato) viene descritto (senza citazione, briccone...) anche da Mark Rashid descrivendo la soluzione di un caso totalmente opposto: quello del cavallo che si blocca immobile, e chiude il cervello ad ogni stimolo, e diventa "avvitato con quattro zampe sul terreno".

Ovviamente hai ragione Max: per definizione, il mezzo che impedisce il movimento rapido (nel caso in esame, la "pastoia sollevante l'arto") è del tutto diversa dall'oggetto spaventoso che scatena la reazione. Rarey descrive il metodo anche per assuefare il cavallo a stare agganciato alle aste di un carro - uno dei casi che nomini.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

PokerFace

io non trovo sbagliata la teoria di Rarey.
solo che, davvero, devi essere tecnicamente e fisicamente una roccia.
è una lotta sul piano fisico, e se la ingaggi devi essere assolutamente certo di non perdere.
è per questo che coi cavalli è sempre meglio evitare lo scontro diretto... perchè lo scontro implica una possibilità, seppur remota, che vinca il cavallo.......

raffaele de martinis

...mai affrontare una resistenza di fronte...lo disse l'antenato di tutti i moderni sussurratori della beata: - il comandant Rousselet.

Torno al mio lallo ferito al cuore.

...come dissi, sto lallo porta bene in sella, non fa difese cattive, cerca di scappare/si incappuccia quando è in maneggio, fuori va meglio - è più sereno - ma sempre occhio vivo, si potrebbe scatenare da un momento all'altro.

Ad ogni modo, in maneggio come in campagna, mai cavalcarlo con appresso il frustino si mette in angostia, diventa un pericolo per se e per gli altri.

Hanno provato con tutte le imboccature e capezzoni e capezzine: - scappa.

Al che ho avuto un'idea, anzi due, ma questo sarà l'argomento di un'altro topico.

Prima di Rarey, j suppose, un grande cavallerizzo inventò un sistema per abbattere razionalmente un lallo: - l'ippolasso di Raabe, così era chiamato l'aggeggio, fate una ricerca forse si trova una immagine e la spiegazione di come funziona.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Angeletta85

Citazione da: raffaele de martinis - Ottobre 09, 2012, 03:23:24 AM

Col mio allievo, fa le stesse cose meno bene ma ogni tanto si ricorda del fugone ed è restio a fermarsi, credo che la differenza sia solo nella quantità dell'esperienza e quella non la si può vendere nè comprare.

Nel lavoro alla longia, come dalla sella, quando il lallo scappa mai tirare per fermarlo, dalla sella ci sono molti trucchi per tentare di farlo, da terra pochi; la base è dare buone letioni di voce soave  nel box, altro trucco che uso è : - mentre dò la voce soave cerco di disinteressarmi di lui e del suo fugone, a volte gli dò le spalle, a volte mi accovaccio, faccio qualcosa fuori dalla normale routine dell'addestratore.

Ora,

questa è una cosa che mi interessa anche a me.... per scongiurare il fugone, sia da sella che alla longia associ un determinato suono?ho capito male?
...è impossibile solo se credi che lo sia...

bionda

Grazie per il bel topic, Raffaele :)

Quello che ho capito io finora è che con il cavallo traumatizzato funzionano le stesse ovvietà che funzionano con qualsiasi cavallo, serve qualche mezz'ora di pazienza in più e nessuna tecnica stravagante.

Scusate l'OT, ma mi viene la curiosità di vedere Alex alle prese con un cavallo vivo. Per iscritto ragiona sempre in modo talmente "macchinoso" ...non mi viene altro termine... Un lallo in fuga potrebbe passargli sopra 4 volte, prima che abbia consultato la sua biblioteca e scelto quale esimio maestro seguire, per decidere se scansarsi a destra o a sinistra.  :studioso:

E sì che non sono nemica della cultura...

"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

Nicola

Citazione da: bionda - Ottobre 09, 2012, 02:08:12 PM
E sì che non sono nemica della cultura...

Dal sarcasmo così non pare, ma passiamo oltre.

Come già scritto qui, ritengo che i metodi di cui abbiamo parlato abbiano validità a partire da un rapporto di tipo "esclusivo" con un solo soggetto umano, possibilmente che sappia il fatto suo.

La voce, di cui parla Raffaele, è tanto più efficace quanto più e "sempre la stessa".

Spesso i cavalli come quello di cui si parla entrano nel curcolo vizioso di un vorticoso (scusate il bisticcio) cambio di diverse mani e di differenti approcci, fatto che di per sè è negativo.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

alex

#22
CitazionePer iscritto ragiona sempre in modo talmente "macchinoso" ...non mi viene altro termine... Un lallo in fuga potrebbe passargli sopra 4 volte, prima che abbia consultato la sua biblioteca e scelto quale esimio maestro seguire, per decidere se scansarsi a destra o a sinistra

Mi ricordi cosa faccio quando, nel grande pascolo, un gruppo di cavalli al galoppo sfrenato punta dritto su di me. Succede. In effetti, non mi scanso nè a destra nè a sinistra: li fronteggio immobile  :chewyhorse:, e quando sono a dieci metri di distanza alzo le braccia, sempre fermo sul posto e fissandoli.  Finora si sono sempre scansati loro.... Ovviamente, mentre sia avvicinano, consulto febbrilmente la mia piccola biblioteca tascabile.   :studioso:
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PokerFace

noi abbiamo sperimentato l'influenza positiva della presenza di un altro cavallo.
sei di noi escono abitualmente in campagna in sella con un cavallo sotto mano.
ovviamente devi avere un cavallo che te lo consente e non devi essere di primo pelo, ma è bello davvero vedere come cambia un cavallo quando va assieme ad un altro...

raffaele de martinis

Ogni lallo normale - normale si fa per dire, si dice: - matto come un cavallo - è un caso a se, figurarsi uno malconcio nell'animo.

I nostri vecchi, quando si avvicinavano benevolenti ai loro cavalli, usavano: una parola, un suono, un tono particolare, sempre lo stesso: - la voce soave, una specie di segnale di riconoscimento, un suono pacificatore/tranquillizzante.

Questa abitudine può salvarvi la vita, a tal proposito, mi capitò un incidente che si risolse con un pò di povere addosso e tanta strizza, ma senza la soave voce avrebbe potuto avere conseguenze disastrose, ma stiamo andando fuori tema.

La pasiensa sensa la conoscensa, serve a ben poco, si tratta di cogliere delle sfumature dei dettagli dei segnali,questa è una facoltà che si acquisisce solo con l'esperienza.

A questi segnali bisogna rispondere con prontezza/intuito/velocità di esecuzione.

E' vero, con questi soggetti, ci vuole molto tempo in più, ma bisognerebbe dividerlo secondo la cognizione temporale del lallo, questo vale per ogni cavallo.

L'ho già detto: - due ore di lavoro possono essere addirittura diseducative.
Tanto per dire, lo stesso lavoro diviso in 4 mezzeorette  nella stessa giornata, certamente darà migliori risultati...lo so: - non è pratico, ma questo è.

Con questo lallo, ci giuoco una mezzora almeno due/tre volte al giorno, in 4/5 giorni è cambiato da così a così !

Attenzione, siamo solo all'inizio, il risultato è tutto da vedere e forse non lo vedremo mai, fosse stato per me manco ci avrei messo mano a questo bestiolo, ma il mio amico l'ha presa come una questione d'onore.

Con gli amici, gli uomini d'onore si vedono in caso di bisogno: - io sono un uomo d'onore.


... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

PokerFace

mi è venuto in mente questo video... non so se centra molto, trattandosi di tori e non di cavalli, ma mi sembra che il principio della voce tranquillizzante sia lo stesso..

http://www.youtube.com/watch?v=Z0gXD0IzyzU

old duck

"la soave voce" nel nostro centro si usa con tutti i cavalli: è un potente calmante ed in effetti risolve situazioni anche molto critiche. A me ad esempio successe quando il cavallo si impigliò in un fil di ferro durante una passeggiata. Per me è un fischio dolce e modulato ma lo uso solo quando voglio indurre la calma nel cavallo. Mi si dice in altra sede che esiste sul web un video di Francesco Vedani che illustra proprio questa tecnica. Sono contenta di sapere che è di uso comune anche dalle tue parti
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

raffaele de martinis

Già, siamo tutti fischiettatori della beata.

I nostri vecchi - ma gli antichi lo scrissero a chiare lettere - oltre la voce soave usavano la terribil voce personalizzata, chi fischiava erano: - gli artieri, gli stallieri, i palafrenieri, i mozzi di stalla, i groom.

Era giusto, perché - ai tempi - i lalli si spostavano per centinaia di km dunque, cambiavano ogni giorno stalliere, pertanto questi usavano lo stesso segnale, semplice, interlinguistico, facilmente comprensibile dai lalli.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

old duck

cos'è la "terribil voce"? forse il suono che fa capire al cavallo che sta per arrivare la punizione? Io uso un "EHIII" quando sta per combinar qualche sua "befanata". Già...capisco bene. Nei tempi antichi i cavalli ne facevano di strada e quindi adottare un suono comune era molto pratico.
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

bionda

Sì bravi... così se una non sa fischiare, è costretta a ri-addestrare il lallo disaddestrato da tutti gli allegri fischiatori che l'hanno maneggiato prima.

:gah:

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