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quando il CAVALIERE ha paura

Aperto da Luna di Primavera, Marzo 01, 2013, 12:10:04 PM

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Winter Mirage

Conosco quei circoli viziosi fino in fondo al baratro e ritorno...
...e sono tremendi...

Anche perchè razionalmente ne siamo consapevoli, sappiamo benissimo che è colpa nostra... ma quando arriva appunto il momento X tanto ce lo scordiamo.
Come dice Kly... a volte i cavalli vedono bimbi morti e donne senza testa dietro una siepe... e noi sappiamo benissimo che lì non c'è niente. Altre volte siamo noi a vedere mostri e lupi mannari in posti dove i nostri cavalli sanno benissimo che non c'è niente.

Ma dirlo, riconoscerlo ed accettarlo stando seduti su di una sedia imbottita e picchiettando su una tastiera non è la stessa cosa.
Bionda ha ragione... ci vuole un lungo e paziente lavoro su noi stessi.
E non solo.
Perchè certe paure sono solo nostre e, se il cavallo ci sente tesi in sella, può occasionalmente spaventarsi insieme a noi.
Ma se il momento X si ripropone OGNI dannata volta che facciamo quella certa cosa (per me, inutile ripeterlo, era salire in sella)... ecco che nel tempo, entra davvero in scena anche la paura del cavallo. Ed il nostro panico che ha causato il tutto, adesso è solo una componente, perchè ora anche il cavallo ha paura e anche lui parte prevenuto.

Quello che ho imparato è che esiste una sottile fiducia tra cavallo e cavaliere. Sottile perchè quando il nostro compagno decide di fuggire via a galoppo lasciandoci per terra, di questo sentimento se ne scorda, e perchè quando noi pretendiamo troppo, lo tradiamo. Ma comuque c'è... è lì ad aleggiare sul binomio.
Perchè, io sono convinta, tutti noi vogliamo credere nei nostri cavalli... vogliamo pensare che ci sia affetto, che ci sia un buon rapporto. Altrimenti faremmo altro. E credo anche che i nostri cavalli vogliano la stessa cosa, altrimenti ci passerebbero sopra ogni volta.
Ecco, e allora tutto sta nel mettersi d'impegno per cercare di stare in equilibrio su quella sottile striscia di fiducia.
Più si sta con un cavallo, che sia di proprietà, in fida o semplicemente sempre lo stesso cavallo da scuola, più la striscia di fiducia si allarga e permette a cavallo e cavaliere di progredire nel lavoro e di fare cose sempre più belle e complicate.
Ma ci va niente a ridurla, a calpestarla malamente... uno strattone, una caduta... il diametro di quel posto magico è sempre in movimento. E bisogna lavorarci sodo per fare sì che resti grande abbastanza da poggiarci saldamente tutti i piedi.

Ad esempio, credo che cambiare spesso cavallo (da scuola, per esempio) sia utile ed educativo... e di fatto capita molto meno spesso che vengano queste "paure" così tremende... ci si spaventa, ma non si arriva mai al dramma del circolo vizioso. Per quello ci va tempo, e ci va un rapporto continuativo... e così come è il tempo e la costanza del rapporto a creare il problema, altrettanto ne è la soluzione.
I circoli viziosi non appartengono solo al cavallo o al cavaliere... sono quasi sempre scatenati dal cavaliere, ma prendono in mezzo anche il cavallo, in modo così viscerale, che poi DEVONO esssere risolti insieme.

Nel periodo nero in cui avevo paura di Mu, ho montato altri quattro cavalli, fuori in passeggiata, galoppando come una cretina nei campi. Perchè non avevo paura dei cavalli... ma di lei. E quando tornavo con lei, il problema era sempre lì... io l'avevo scordato per un po', ma tanto Mu lo aveva tenuto in caldo, pronto ad aggredirmi non appena fossi tornata da lei. Allora avevo provato a farla montare da altri... piano piano la paura le passava... ma tanto era rimasta a me, e quando la prendevo io, rieccoci da capo!
Non credo che i circoli viziosi che mandano in panico il binomio per intero, possano essere risolti separando cavallo e cavaliere... o meglio: o si vende... e allora amen, punto e a capo... oppure si torna insieme e si ricuce la striscia di fiducia strappata. Ma si può fare solo insieme al cavallo con cui abbiamo quel problema, perchè tutti e due dobbiamo venirne fuori.

Giusto oggi ho montato Mu e lei era in giornata di fare la stupida. Ebbene, viste le nostre brutte esperienze, lei sa perfettamente che se non sta ferma al cubo io in sella non ci salgo perchè non sono così agile da lanciarmi nel vuoto ed atterrarle in sella. Così come sa che quando sta ferma al cubo non ci sono problemi.
Al che, quando ha voglia di cretineggiare, fa due passi di lato. Io poggio il cubo, lei fa due passi di lato, io sposto il cubo e lei fa due passi.
Non è che scappa... si sposta giusto di quel metro che lei sa essere sufficiente perchè io non arrivi più alla staffa. Mi piglia per i fondelli.
Due anni fa avrei gettato la spugna al quarto tentativo: avrei ripensato a tutte le volte che io mettevo il piede nella staffa e lei, immobile, attendeva di sentire il peso caricato... e quando ero lì in bilico, sgroppava, si impennava, scappava a galoppo... quello che le veniva più comodo. Ho fatto tanti di quei voli e mi sono fatta così tanto male che ricominciare a montare quella cavalla dimmmmedda, per me è stata una conquista dell'everest.
Non parliamo poi di zompare su con la staffa, o in passeggiata su una riva. Robe che credevo di non rifare per il resto della mia vita, e non certo con Mu.
Due anni fa, in una situazione così... ehm... normale... in cui un cavaliere si prende un po' bene e si lancia in sella... ecco, io sarei andata nel panico più nero... e lei pure. Poi l'avrei messa allo steccato, avrei preso altri due cubi per alzare la scaletta ed infine chiesto a Chiara di reggermi la stupida cavalla.

Ci sono voluti due anni per arrivare a questo. A me che le meno un dito sotto il naso dicendole NON SI FA!
E pianto a terra il cubo sbuffando come una locomotiva, e metto il piede nella staffa, e salgo in sella con tutta la calma del mondo. E Mu sta ferma. Perchè lo sa anche lei che non si fa. Con un altro cavaliere potrebbe, e lo farebbe. Ma con me non può e lo sa... ha un cavaliere imbecille e poco agile, con brutti ricordi e facile al panico... se non mi dà una mano lei, io in sella non ci salgo.
E lei mi ci fa salire.
Mu è una cavalla noiosa, acida... non le piace essere toccata, non le piacciono le coccole, non cerca mai nessuno, non ha bisogno di niente, tende ad essere dispettosa.
Ma è la mia cavalla. Ed il fatto che quella grossa frisona stia immobile di fianco ad un cubo, senza piegare un orecchio, al solo scopo di caricarsi addosso una cicciona che la prenderà a calci e strattoni per un'ora... e sapendolo perfettamente, comunque lo accetti e mi aiuti a salirle sulla schiena... beh, ecco, quella è la sua segreta dichiarazione d'ammmore.
Non lo sa nessuno, e la sua reputazione di strega è salva.
Ma di me si fida, ha imparato che le voglio bene.
Perchè se non mi volesse con lei, le basterebbe spostarsi un metro di lato al cubo, ed io in sella non ci salgo.




Assiduus usus uni rei deditus et artem et ingenium saepe vincit

milla

Molto molto interessante questo topic.
Innanzi tutto propongo una gita collettiva da Tony e Miky che mi pare facciano un lavoro ottimo!
Il libro di Sally Swift lo rileggo spessissimo,per me è stato veramente fondamentale,me lo ha consigliato una dei nostri istruttori che ne applica spesso le tecniche, anche a noi quando siamo un po' in crisi raccomandano di cantare e di respirare profondamente o di pensare alla cena.
Naturalmente c'è differenza tra avere un po' di sana prudenza e una paura irrazionale: dove sono io non mancano di farci presente che abbiamo sotto il chiulo delle bestioline di mole rispettabile e si devono rispettare delle norme per ridurre i rischi di farsi male,rispettate in primis dagli istruttori che da me usano sempre il cap.
Una cosa su cui riflettevo mentre vi leggevo è che in molti maneggi (es dove ero prima in cui facevano SO) la persona che ha paura è vista con disprezzo e presa in giro,ho sentito tante volte dire con un risolino:"eh quello lì ha paura!"  per cui magari uno già è combattuto tra voglia di montare a cavallo e paura,già deve sforzarsi di vincere le proprie paure e in più si deve anche preoccupare di nasconderle!

Luna di Primavera

bello e utile il racconto di winter mirage.

allora io ho paura un po' di tutte le reazioni del cavallo, perchè temo sempre che si risolvano nella mia paura più nera: la fuga sgroppante (con mio conseguente volo in terra).

pensate, la mia solita fortuna: di tutte le difese che mi potevano toccare, il mio caro cavallino (che evidentemente mi legge nel pensiero) ha preso a sgroppare alla richiesta di galoppo.

i motivi OGGETTIVI per cui magari sgroppa sono stati tutti eviscerati, e ci stiamo lavorando, resta comunque il fatto che io al momento X, quando l'istruttore mi dice: trotto, e nell'angolo galoppo! mi sento male. ed è già oltre un mese che non galoppo, perchè, semplicemente, non mi fido del cavallo.

ma... rullo di tamburi! stamani ispirati da chissà quale santo, nonostante una tramontana sferzante - che a prima vista non prometteva nulla di buono - a un certo punto mi son fatta coraggio, ho chiesto galoppo e MIRACOLO il cavallo è partito subito bello tranquillo senza sgroppare.

ho fatto tipo 3 metri a mano destra e 4 a mano sinistra  :icon_rolleyes: ma sono comunque contenta!
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Luna di Primavera

Citazione da: milla - Marzo 02, 2013, 10:15:21 AM

in molti maneggi (es dove ero prima in cui facevano SO) la persona che ha paura è vista con disprezzo e presa in giro,ho sentito tante volte dire con un risolino:"eh quello lì ha paura!"  per cui magari uno già è combattuto tra voglia di montare a cavallo e paura,già deve sforzarsi di vincere le proprie paure e in più si deve anche preoccupare di nasconderle!

hai ragione, ed è effettivamente increscioso. che poi, alla nostra età (io ho 34 anni e anche tu mi par di capire non sei una ragazzina), una dovrebbe potersene fregare... invece non è così facile  :icon_confused:
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

milla

Comunque ho notato che,via via che il tempo passa è quasi fisiologico diventare più paurosi o,se vogliamo,meno incoscienti, perchè da giovani non pensiamo mai che ci possa succedere qualcosa di male mentre da adulti abbiamo più responsabilità nei confronti di noi stessi e dei nostri famigliari.
Un aspetto positivo del maneggio in cui sono è che gli "equitanti attempati" sono in netta maggioranza,anche i 2 proprietari sono in là con gli anni quindi nessuno ci prende in giro se abbiamo qualche paura in più, anzi la proprietaria (che per molti anni ha fatto completo) è la prima a dire che quando non si è più dei ragazzini è anche giusto essere prudenti e non andarsele a cercare.
Altro problema,purtroppo,è quando siamo noi a farci delle paranoie!

alex

Già. Quindici anni fa, quando ho cominciato, ero oltre i limiti dell'incoscenza e facevo cose che adesso non farei. Avevo quarantacinque anni.  :icon_rolleyes:

Forse non è tanto l'età, quanto l'esperienza che insegna a "stare accorti".
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Luna di Primavera

eh beh però qui si parla di paure che in qualche modo "bloccano" o comunque condizionano il binomio, la prudenza (sana) è un'altra cosa e ci deve essere sempre e comunque, avendo a che fare con bestie dai 400 kg in su.

alla fine, credo che ci sia molto di caratteriale in tutto questo: ossia ci sono persone più fifone (tipo me) e altre meno. penso che se uno nasce tondo non diventerà mai quadrato, ma credo anche che si possa migliorare, desensibilizzandosi alle situazioni che ci mettono paura.

io per es. durante i mesi estivi mi sento molto più a mio agio a cavallo, più sicura, più rilassata... semplicemente perchè monto di più.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Farasi

Io sono un'amazzone adulta (e che ha imparato a montare da grande) quindi più soggetta a irrigidimenti e terrori vari.
L'anno scorso, per curarmi certi assurdi attacchi di panico che mi venivano a cavallo (del tutto inspiegabili, del resto, perché non era successo niente di anomalo) ho scoperto la tecnica del Tapping o EFT, con la quale finalmente e miracolosamente mi è passato tutto (l'ho studiata e applicata da sola, con i libri di Gary Craig, suo inventore).
Ero scettica ma quando una cosa funziona, funziona :horse-cool:! Anche adesso lo uso costantemente come "manutenzione emotiva", ma per altri aspetti della mia vita.
Recentemente ho seguito un corso per diventare operatrice di EFT. Lo sto sperimentando con successo su dei miei "colleghi" al maneggio, la mia istruttrice lo consiglia caldamente a tutti, ormai.
Se volete leggere qualcosa a riguardo: http://tappingpertutti.wordpress.com/category/tapping-per-cavalli-e-cavalieri/

Nel frattempo ho trovato in vendita online un corso in DVD di Jane Savoie, statunitense, coach "di alto livello" per cavalieri (specialmente per il dressage), che appunto impiega il Tapping (o EFT) proprio per eliminare le paure di chi monta e migliorare i risultati. Non l'ho comprato a causa del prezzo, ma sono curiosa. http://www.janesavoie.com/aboutjane.htm


alex

Una forma di autosuggestione. ll fondamento stesso della tecnica (l'blocco di energia, i "punti più energetici") recita espressioni senza alcun significato: di quale energia si parla?

Tuttavia, sia pure autosuggestione, se funziona, perchè non farlo?  :icon_rolleyes:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

old duck

Citazione da: Mario Biserni - Marzo 01, 2013, 05:54:04 PM
Secondo il mio modo di vedere le cose e andare a cavallo, un conto è rilassarsi il più possibile un conto è montare e pensare di pelare patate...Non si va da nessuna parte anzi da una parte si va di sicuro per terra fra le gambe del lallo che ti guarda e non capisce come mai sei caduto  :blob9: :blob9:

Come al solito Mario hai solo voglia di far polemica e non hai capito niente di quel che ho scritto. Pazienza: sono sicura che Luna ed altri hanno colto il senso di quello che volevo dire
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

klystron

Ecco, io ho cambiato idea riguardo la paura da un paio di settimane.
Da quando mi sono sfracellata dagli sci per la precisione. Stavo sciando bella tranquilla, senza paure di alcun genere (forse anche troppo spericolata), e il ginocchio ha fatto crac....
E voi direte: ma che c'entra?
C'entra perche' ho capito che tanto, paura o no, ti puoi fare male lo stesso, e senza bestie di 500 kg nei paraggi. Quindi.....tanto meglio fregarsene..... :horse-cool:
Scherzi a parte, cadendo da cavallo ho anche capito un'altra cosa: che io avevo piu' paura prima di cadere che dopo esser caduta: dopo la prima caduta ho detto: " ok, questo e' cadere?..niente di che alla fine"
Mi ha spaventato molto di piu' il fugone pancia a terra in campagna, durante il quale non sono caduta, ma avevo il terrore che succedesse qualcosa di tragico: momenti di panico puro. Il che ci sta, ma certo non deve bloccare. Solo che ora che conosco Oliver in campagna esco solo in certe situazioni di sicurezza. Paura? Credo piu' che altro prudenza.
Come ha scritto credo Bionda da qualche parte, se una cosa mi terrorizza non la faccio...ma non vuol dire che non ci provo nemmeno, magari arriva il giorno che me la sento di provarci e mi butto.....ho anche capito che vado spronata un po' (per mio carattere), quindi li subentra anche il fatto che un buon istruttore (o chi per lui) per me deve essere anche il tipo che mi forzi un pochino. Quando sono stata in Irlanda in cross il tizio non l'aveva capito all'inizio. Io ero li un po' titubante, e lui mi lasciava a far quasi nulla, credendo di aiutarmi. Quando ha capito come funzionava si e' stupito anche lui..."ti credevo piu' fifona"....e io mi sono divertita da matti!

kitiara

Io sono come klystron ho bisogno di qualcuno che ogni tanto mi pungoli....quando ho ripreso a montare all'università la mia istruttrice mi diede il suo cavallo in fida, mi sentivo come un bimbo a cui si chiede di correre il moto gp ma che ancora non ha imparato ad usare il triciclo. :(
Ricordo il primo approccio con lui: 3 giri di galoppo a pancia a terra con io che dopo aver capito che non si sarebbe fermato per stanchezza chiedevo con molto self control "aiuto", senza urla e strepiti fui molto british!  :horse-cool:
Dopo feci 6 mesi di passo e trotto come una principiante finchè la mia istruttrice non si stufò ed in un giorno di pioggia battente nel copertino mi ridusse una :poop-411:, a distanza di anni nessuna si ricorda cosa mi disse ma il succo era "monti meglio di così altrimenti non ti avrei dato il mio cavallo perciò svegliati" quel promemoria un po' rude fu come premere un interruttore, il giorno dopo non sembravo manco la stessa persona.
A volte qualcuno che ci faccia da "specchio" e ci metta di fronte a cosa siamo è fondamentale, ma sta a noi credergli.  :horse-wink:

Luna e Tylara non bombardatemi di meno perchè lo scrivo in assoluta amicizia...leggo i vostri album e avete in comune una cosa: sapete entrambe che ci sono delle cose da perfezionare all'origine dei vostri problemi.
Questo, secondo me, fa si che inconsciamente voi vi crediate non all'altezza. Per esempio tu Luna hai paura delle sgroppate di Etrillo perchè se non ricordo male quello è il momento in cui ti senti scomposta e "vulnerabile" alle cadute.... una cosa che sai perchè sei un'amazzone sveglia ma io credo che quando acquisterai più "compostezza" e ti renderai conto che il saurone dalla sella non ti schioda la tua paura tenderà a sparire.

Purtroppo c'è una cosa con la quale dobbiamo fare i conti ovvero che l'unico cavallo che mai sgropperà, si pianterà o farà fughe è quello delle giostre e noi on possiamo far altro che cercare quanto più possibile di trovare un giusto equilibrio in sella e se poi i limiti fisici ci impediscono certi miglioramenti sceglieremo e cercheremo un cavallo che sopperisca alle nostre mancanze.

Con questo non voglio banalizzare le vostre paure perchè so bene che quando il pagurallo parte in sgroppata e fuga quella che mi tiene su è la ragazzina che ha iniziato a montare ponetti malefici a 12 anni e che reagisce più rapidamente dell'amazzone che sono ora, però poichè ho questa "doppia" coscienza volevo offrirvi questo spunto di riflessione.

Winter tu hai tutta la mia ammirazione per come hai preso ed affrontato le tue paure e soprattutto le hai condivise con gli altri con semplicità e "leggerezza", credo tu abbia dovuto affrontare paure che un cavaliere medio di solito neanche concepisce.... :chapeau:
... ed ognuno che è veramente cavaliere monta allo stesso modo in cui vive. Cerca quindi te stesso in sella o meglio ancora vicino ai cavalli. Accanto a loro troverai le ragioni nascoste del tuo essere e del tuo destino.

Tylara

Kitiara capisco benissimo cosa scrivi, e non me la prendo assolutamente per ciò che dici.  ;)

Per quanto mi riguarda la  cosa è un pò complicata: da una parte se, durante i miei blocchi, vengo "aggredita" perchè si cerca di spronarmi mi blocco ancor di più, dall'altra credo che quelle situazioni avrei potuto affrontarle ed uscirne vittoriosa, ed il fatto di non aver saputo trovare la chiave per farlo mi ha molto depressa, a suo tempo. E mi ha fatto perdere la fiducia in chi mi seguiva, in certi momenti.
Non so se le mie attuali convinzioni siano solo una rivalsa del mio ego, spero di no...  :tongue2:

Comunque, ora come ora sono tornata sicura e fiduciosa... certo devo ancora affrontare la prova del fuoco, che sarebbe rimontare quei particolari cavalli o ritrovarmi in situazioni simili, ma se ci penso non mi preoccupo più di tanto ed anzi sono curiosa di affrontare nuovamente quelle stesse situazioni. Sarebbe una sfida con me stessa, e voglio dimostrare a me (e al mondo!  :horse-wink:) che ho la grinta necessaria per andare avanti. :D

Mario Biserni

Non capisco Cara vecchia papera perche di ci che ho letto male e voglio fare polemica...L'hai scritto tu che devi montare pensando di fare una cosa che non centra nulla come pelar patate...
Visto che sei Tu che scrivi che hai iniziato tardissimo, che hai un lallo non proprio perfetto...che non sei diciamo una amazzone perfetta perchè scrivi dei consigli del genere...
Si deve montare sapendo benissimo cosa si fa che appoggi le chiappe su un animale lunatico ombroso pauroso di 600/700 kg che con uno scarto leggerissimo destra sinistra ti fa cadere se non sei lì con la testa ma pensi di pulire la verdurea e se ti pesta bene ti sfonda le costole senza parlare di un calcio fatto bene... Non facci opolemica io dico la verità... Io li ho gli amici che non avevano paura e volevano il cavallo in avanti.. che ora girano sulla sedia a rotelle... Quindi prima di appoggiare le vostre ... sulla sella pensate bene cosa fate e state concentrati...le patate le sbucciate a casa...

Miky Estancia

Citazione da: Tylara - Marzo 01, 2013, 03:33:05 PM
Miky una curiosità: ma i vostri corsi sono accessibili solo a binomi o mettete a disposizone i vostri cavalli per chi volesse partecipare ma non ne ha uno proprio?

Per Tylara e Alex...allora, potete lavorare anche coi costri cavalli (serve moltissimo per imparare tranquillamente e in modo sicuro la tecnica, ma difficilmente ci troveremo di fronte a delle reazioni di spavento...sono abituati quasi a tutto...dovremmo studiarci qualcosa di veramente mostruoso!), se abbiamo dei cavalli in rieducazione o dei puledri in doma, potrete lavorare anche con quelli (e li la cosa si fa più divertente, perchè sicuramente ci si trova di fronte a qualche situazione in cui il cavallo ha paura).

I corsi in genere durano due giorni, abbiamo la possibilità di ospitarvi per dormire, se avete esigenze particolari e volete combinare uno o più corsi insieme, chessò, paure e redini lunghe o attacco da lavoro (ti potrebbe interessare Alex? :horse-wink:), potete rimanere dei giorni in più, fino alla famosa settimana vacanza....siamo molto elastici, ci adattiamo alle esigenze del singolo.

Poi a breve, ci saranno delle novità....sta per nascere una nuova associazione legata al mondo dell'agricoltura biodinamica e degli utilizzatori della trazione animale...noi ci occuperemo di fornire puledri ben addestrati per le varie tipologie di impiego...e qui, sarà imperativa la desensibilizzazione mirata!
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.