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Anziani e lalli... come si impara?

Aperto da raffaele de martinis, Novembre 21, 2014, 03:26:23 AM

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raffaele de martinis

La mia nipotina, qualche giorno fa mi dice: nonno guarda!, si mette le manine dietro la schiena, fa un saltino e fa una capriola senza togliere le mani da dietro - lovviamente stava sul divano - poi si dà una spinta e fa la capriola all'inverso.

Sono restato enza fiato...i miei due gemellini (quasi 5 anni) due volte la settimana vanno: una a fare danza (un classico) e l'altro a fare squola circense, la danzatrice ha imparato dal fratello quegli esercizi per giuoco, mi direte: cosa c'entra tutto ciò con Ciccio la testa di cuoio?

Ve lo dimostro subito, eravamo rimasti che Ciccio - lovvio che Ciccio è un nome di fantasia - prende il lallo e se lo porta a casa, ci bada suo padre vecchio appassionato di lalli, lui va e viene, il suo lavoro lo costringe ad assenze più o meno prolungate ma - quando è da queste parti - non manca di chiamarmi, gli do qualche dritta, dato che fa solo passeggiate/galoppate, cerco di corriggerlo ma non troppo, ormai si sentiva sicuro, una mattina usciamo assieme, eravamo al canterino sull'asfalto, lui davanti, ha accelerato, il lallo è scattato ma la sella ci è girata e - lui dopo aver tentato di aggrapparsi al collo dell'animala - è andato per le terre... anzi per gli asfalti, scrivendo questo pippone (a rate) ho penzato al mio amico Nicola esperto Judoka che - se vorrà - avrà materia per intervenire...

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

milla

Max mi preoccupi con tutti questi riferimenti "matrimoniali"...non è che stai meditando il grande passo eh? :horse-wink:

raffaele de martinis

Mio figlio, che forse ha l'età di Max, da quando aveva 17 anni - da quando ci ha presentato la sua prima fidanzatina - sta meditando, ora convive felicemente... mia moglie spinge per il matrimonio, io propendo per la meditazione.

Medita, medita, medita ancora, medita pure caro Max alla fine... a prender moglie/marito e a comprar cavalli chiudi gli occhi e spera in Dio.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Luna di Primavera

raffaele lascia stare. il matrimonio è un errore che fanno (quasi) tutti  :laughter-485:
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

max

Tranquilli ho di tutto nella testa meno che il matrimonio, come vi salta in mente!!!!
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

madamen67

Non invidiate. Applaudite e poi fate di meglio

milla

Raffaè oltre ai racconti a puntate ora divaghi pure!
Spero che ai tuoi nipotini le favole non le racconti così.
Come è finita la storia di Ciccio? Si è auto-asfaltato ed ha smesso? No perchè credevo che gli asfaltatori li avessimo solo noi qui in Toscana :horse-wink:

raffaele de martinis

Ciccia, tu hai cominciato con le auspicabili nozze di Max!

Trovo le favole classiche sceme, orrifiche et pornografiche, in effetti, non ho mai raccontato favole ai miei nipotini, ci penzano i genitori e la nonna, le favolette ovvero: L'Orlando Furioso - l'Odissea - i Beati Paoli - L'Illiade - Robison Crusoe etc. etc. le raccontavo - in altro tempo - a puntate ai miei figli... solo per descrivere l'armatura di Rinaldo e i finimenti di Baiardo ci mettevo 3/4 puntate, quindi, sono in perfetta media per l'asfaltato.

In Toscana - nell'Aretino - eravate famosi per il "muratori", plobabilmente, quelli hanno partorito l'asfaltatore supercassolaro che ci sta fracassando i cabasisi.

Ora ho perso il filo: dov'ero rimasto?

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

Ah, ecco:
... lui davanti, ha accelerato, il lallo è scattato ma la sella ci è girata e - lui dopo aver tentato di aggrapparsi al collo dell'animala - è andato per le terre... anzi per gli asfalti, ha fatto una capriola e si è rialzato colle redini in mano.

Devo dirvi che Ciccio non è affatto un giunco, è piuttosto tarchiato anzicchènò, dunque, non mi aspettavo quella reazione, i danni: strappo alla felpa, polvere sui pantaloni et una lievissima escoriazione alla pelata... già, ha pochi crini e dunque si rasa, avesse avuto i capelli neanche quella!

Prima che potessi fare piede a terra, Ciccio - sorridendo - si è messo a scherzare sull'accaduto e a sistemare la sella; abbiamo ripreso la passeggiata come se niente fosse, pareva che per lui fosse normale asfaltarsi in quel modo.  :icon_eek:

Ora vengo a collegare le capriole senza mani dei miei nipotini e la capriola sull'asfalto di Ciccio: diciamola tutta, molti degli old beginners hanno paura di cadere, perciò si irrigidiscono e cadono, ora, ci sono due modi per ovviare, essere dei bimbi come Mimì e Giapo o esser consapevoli di come si cade come Ciccio.

Lovviamente, il pippone voleva giungere a questo: i nostri 20enni 40enni novoequitanti - in genere - sono in buona forma, ma andrebbero ginnasticati comunque per la specifica, inoltre, l'istruttore dovrebbe fare un lavoro psicologico: da cavallo si cade/si deve cadere ma si esce malconci raramente, molto raramente, plobabilmente, si corrono più rischi in una partitella di calcetto che in una galoppata sul lallo, a questo, bisognerebbe abbinare delle letioni di caduta, lovviamente, nessuno pretende di fare gli aspiranti cavaglieri degli stunt men, ma far capire - a noi ragasse - che in fondo non si cade dal terzo piano, e che ci sono delle tenniche da usare per accompagnare la caduta, specialmente il cognoscere come si mettono le braccia a protezione senza romperle, di questo son maestri i praticanti di arti marziali come Ciccio,
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

milla

#39
Su questo hai perfettamente ragione.
Io avevo molta più paura di cadere prima di cadere per la prima volta,
una volta assaggiata per la prima volta la sabbia del maneggio mi sono resa conto che non c'era niente di terrificante.
Ovviamente se non si cade è meglio. :chewyhorse:

Altra considerazione: un conto è una caduta perchè la sella si è girata come è accaduto a Ciccio o perchè, per allungarsi gli staffili al passo ci si inclina tutti da una parte e si scivola dalla sella come feci io, e cosa diversa è cadere per un'intemperanza o un movimento brusco del lallo.
Si assaggia la sabbia in entrambi i casi ma psicologicamente è diverso.
Nel primo caso c'è un errore nel sistemare un finimento o comunque qualcosa riconducibile esclusivamente e direttamente al cavaliere, mentre nel secondo caso la caduta è dovuta al fatto che il cavallo ha una volontà propria.
Ed è questo che preoccupa gli equitanti adulti: l'impossibilità o comunque la difficoltà di controllare il lallo.
Problema che spesso (mi duole ammetterlo) affligge in misura maggiore noi rappresentanti del gentil sesso, spesso colte, in carriera, precise, ordinate ehm maniacali un pelino quindi con problemi di controllo della volontà altrui (bipedi o quadrupedi che siano).

raffaele de martinis

Ci hanno stracciato i cabasisi con le più svarie teorie, approcci, relazioni, ragionamenti dello lallo, della sua psiche, delle sue attitudini :icon_eek: mentali, della sua etologia comparata a quella dei criceti e dei cercopitechi, per non parlere delle monte/delle dome della beatissima... nessuno - che io sappia - ha affrontato questo lato, questa ploblematica initiale specialmente presente negli old beginners, il fatto che - in questo inclito foro - se ne parli mi pare cosa buona et giusta.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

madamen67

Problema che spesso (mi duole ammetterlo) affligge in misura maggiore noi rappresentanti del gentil sesso, spesso colte, in carriera, precise, ordinate ehm maniacali un pelino quindi con problemi di controllo della volontà altrui (bipedi o quadrupedi che siano).

eh già  :icon_rolleyes:

Comunque sono d'accordo con Raffaele: parlare di questo argomento e degli old beginners in equitazione è cosa buona e giusta dato che l'approccio psicologico e fisico sono molto diversi e ci sono in giro per i maneggi molti più old beginners di quanto si pensi.
Non invidiate. Applaudite e poi fate di meglio

raffaele de martinis

In altro tempo ho fatto lo "istruttore" per l'equitatione da campagna, esperientia durata pochissimo per ragioni che ora non dico, già allora - lavorando in maneggio e sui cavalletti - intuivo l'esigentia che ho prima esposto e cercavo di preparare psicologicamente i miei aglievi con queste premesse: prima o poi vi capiterà di cadere dallo lallo, è normale, fa paura perché siete su un animala che si move e ha intenzioni proprie, ma si cade - al massimo - da un pò più di un metro e mezzo e siete in maneggio sulla sabbia, non preoccupatevi troppo, invece, quando siete fuori, se il lallo vi prende la mano non vi buttate, tranne che non vi porti a spiaccicare la vostra amata capoccia passando sotto un ramo o sotto un ponte, e comunque, in maneggio come fuori penzate che siete voi ad avere il mano le redini ed è il vostro lallo ad avere il ferro in bocca... dovreste preoccuparvi se la situazione fosse inversa, io stesso ho avuto paura a montare certi tipini, ma - facendo piede nella staffa - mi caricavo in questa maniera: figlio di grande ballerina, tu non mi butti giù e se mi devi far cadere cadiamo assieme...

Questo è un rudimentale approccio psicologico che - istintivamente - cercavo di dare ai neofiti... ma Bice che dice?

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

milla

Ma parli della mia Bice istruttrice?

Raffaele se un istruttore mi avesse "caricato" dicendo: "il cavallo non ti butta giù e se ti deve far cadere cadete assieme" mi sarei preoccupata ASSAI.

Per il tuo sollazzo ti posso dire che i miei istruttori hanno entrambi passato i 65, lei ieri ne ha compiuti 68,  continua a montare 5-6 cavalli al giorno, va regolarmente in palestra appunto per poter continuare a montare con scioltezza ed ha il fisico di una ragazza. Magari lei non fa testo nel nostro discorso perchè ha cominciato a montare da piccolissima, però oggi in maneggio eravamo almeno in 7-8 equitanti over 50, praticamente tutti abbiamo iniziato fra i 30 ed i 40 anni, col record di una simpaticissima signora inglese che ha iniziato a 47 anni e dopo vent'anni continua a montare con grande impegno e soddisfazione.
La mia Capa  :horse-wink: sostiene che anche in età avanzata si può imparare bene a montare a patto che si sia sempre praticato sport, cioè il fisico sia allenato e che le difficoltà che incontra una persona di peso normale ed in buona forma fisica sono solo di ordine psicologico, ovvero dovute solo alla fifa (legittima  e comprensibile eh).
Nel maneggio di dementi dove ho cominciato il direttore ci faceva un po' il discorso che  hai fatto tu e ci faceva "spenzolare" dalla sella o scivolar giù dal cavallo al passo per dimostrarci che la terra non era poi così lontana, peccato però che facessero saltare anche noi grandi con risultati catastrofici.
Oggi osservavo due ragazzine quindicenni durante uno stage e invidiavo molto la loro disinvoltura che deriva certo da doti fisiche tipiche della giovane età e dal fatto di aver cominciato molto presto, ma soprattutto dall'incoscienza dei ragazzi.
Noi adulti pensiamo troppo: alla possibilità che ci facciamo male e alle conseguenze che questo avrebbe sulla nostra vita quotidiana, a quello che potrebbe fare il cavallo, al costo, al fatto che dobbiamo ottimizzare il nostro apprendimento per giustificare il costo del corso, ci portiamo in sella tutti i nostri problemi quotidiani ecc.
Io sono convinta che negli adulti le difficoltà siano eminentemente mentali (ovviamente non parlo del SO o del cross e simili)

raffaele de martinis

... io stesso ho avuto paura a montare certi tipini, ma - facendo piede nella staffa - mi caricavo in questa maniera: figlio di grande ballerina, tu non mi butti giù e se mi devi far cadere cadiamo assieme...

Per lo vero, non lo consiliavo agli aglievi - non era il caso - ma questo era il mio modo per caricarmi quando montavo delle bestiacce infami, cosa che in altro tempo capitò di sovente, e funzionava, comunque, a volte venivo scaricato lo stesso ma non mi son mai fatto male in quelle circostanze, mi feci male cadendo da lalli puccipucciosetti in situescions normali/banali.

Per lo vero non mi interessava affatto la geriatrica situescion del tuo maneggio, ho chiesto semplicemente: Bice che dice? A proposito di:

prima o poi vi capiterà di cadere dallo lallo, è normale, fa paura perché siete su un animala che si move e ha intenzioni proprie, ma si cade - al massimo - da un pò più di un metro e mezzo e siete in maneggio sulla sabbia, non preoccupatevi troppo, invece, quando siete fuori, se il lallo vi prende la mano non vi buttate, tranne che non vi porti a spiaccicare la vostra amata capoccia passando sotto un ramo o sotto un ponte, e comunque, in maneggio come fuori penzate che siete voi ad avere il mano le redini ed è il vostro lallo ad avere il ferro in bocca... dovreste preoccuparvi se la situazione fosse inversa,

Ma sopratutto, vi fa fare delle capriole? delle schienate? Dei zompi giù e su dalla sella? Bice che dice?

Sto meditando di aprire un maneggio specifico per gli  Old Beginners, con istruttori over 60, lo chiamerò: Pannolon...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...