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La bella equitazione.

Aperto da piciopacio, Luglio 02, 2012, 02:53:54 PM

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piciopacio

Il Generale disse, vado a memoria: - "...che i movimenti siano semplici/facili o complicati/difficili, quello che distingue la "bella equitazione" è la leggerezza"

Ho "inventato" la denominazione: - la "bella equitazione",  essa è tratta da quanto ho appena riportato cioè andare a cavallo bene pur non saltando e pur non facendo: - Alta Scuola, Equitazione Accademica, Equitazione Classica, Equitazione di Scuola sinonimi della beata usati  - e spesso - abusati a sproposito.

Pensateci, in sella si è in continuo dialogo fisico col nostro lallo, lui capisce e si adegua sia al linguaggio rozzo ed  elementare sia al linguaggio fine ed evoluto.

In altre parole possiamo parlargli correttamente facendo equitazione, cioè consumando chiappe e sella, lo so è più comodo e divertente e meno pericoloso e meno impegnativo "gestire" il lallo da terra onde realizare una "relazione" della beata...per fare che poi ? Non si sa !
















Shanna

piciopacio, sei un mistero. Mi fai alte citazioni, mi parli di bella equitazione... e poi mi scrivi lallo.

DivinityOfDarkness

 :benedizione: checcvoi fa'? Picipacio è così, mixa linguaggio aulico con lalli e cavaglieri

Ma io ho un prolema più grosso: non riesco a parafrasare il suo discorso...  :horse-embarrassed:
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

Mario Biserni


alex

Chiarito che piciopacio usa il termine lallo per puro diletto/coloritura del discorso a fine di personale sollazzo, la sua osservazione è pertinente, e perfettamente comprensibile per chi ama l'equitazione. Ma.... a cosa serve l'equitazione? A nulla; tranne qualche rarissimo pastore, qualche rara guardia forestale, qualche raro poliziotto a cavallo non serve a nulla se non a "far sentire la gioia nel cuore", derivi essa da una prestazione sportiva di qualsiasi livello, o si riduca al puro piacere della monta, o a qualsiasi altro scopo compreso il pavoneggiamento (che è piacevole e perchè no? talora produttivo; i maschi di tutte le specie ne fanno di cotte e di crude per pavoneggiarsi....).

Chiarito che tutta l'equitazione attuale, o quasi, non ha altro fine che il piacere, allora: se uno trova lo stesso piacere nella relazione da terra col cavallo, a cui non monta mai in groppa: che male c'è? Che c'è di strano?

L'unica cosa che mi preoccupa è che il cavallo si è mantenuto sostanzialmente forte, sano, usabile per millenni per il fatto che era selezionato per essere in grado di lavorare, sotto la sella o fra le barre di un tiro; se si diffondesse l'uso del lavoro a terra fine a se stesso, il cavallo potrebbe imboccare qualche cattiva strada evolutiva, analogamente a quanto è successo a povere razze canine fisicamente deformi e gravemente handicappate, selezionate perchè "piacciono"; ma chiedete a un Carlino se non preferirebbe respirare come si deve.  :icon_neutral: Da questo punto, è vantaggioso, per il benessere dei cavalli futuri, che siano selezionati per poter lavorare duro e perchè sia salvaguardata innanzitutto la funzione locomotoria, della miglior qualità possibile.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Laura

sincermante faccio pure fatica a definire "equitazione" il lavoro da terra fine a sè stesso

PokerFace

beh, io non ci vedo nulla di male nell'avere una relazione solo da terra con il cavallo.
non vedo nulla di male nemmeno nel buttarsi con il paracadute o nel frequentare club di scambisti.
ognuno si diverte come vuole.
al cavallo certo non fa grande differenza essere comandato da sella o comandato da terra.
tanto alla fine lui lo sa: compiacerci per un'oretta al giorno è un prezzo piu che ragionevole per una vita sicura, un tetto sulla testa, un bel pascolo verde, cibo succulento, carezze, un gruppo di amichetti equini e cure veterinarie...
che si debba far montare o smanacciare da terra, il cavallo si arma di santa pazienza e cerca di venire incontro alle richieste (spesso incomprensibili) del suo umano...

alex

Più che difficile, è impossibile; ma l'equitazione non esaurisce i modi di "godersi" un cavallo. Non so quale campione di dressage a riposo, mi pare, alla fine sella sua carriera trovava pienamente appagante quardare i suoi cavalli liberi al pascolo. Certamente non faceva equitazione, ma sono certo che ne otteneva un grande appagamento.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

rhox

Citazione da: PokerFace - Luglio 02, 2012, 04:10:29 PM
compiacerci per un'oretta al giorno è un prezzo piu che ragionevole per una vita sicura, un tetto sulla testa, un bel pascolo verde, cibo succulento, carezze, un gruppo di amichetti equini e cure veterinarie...
che si debba far montare o smanacciare da terra, il cavallo si arma di santa pazienza e cerca di venire incontro alle richieste (spesso incomprensibili) del suo umano...

guarda fosse vera la serie ultima di condizioni a cui vivono normalmente i cavalli ti darei ragione..
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

PokerFace

beh, sono dell'idea che, se cominciamo ad offrire ai nostri cavalli una vita decente magari loro saranno più di buon umore e disponibili.
anche se.... i cavalli bravi son bravi anche nelle condizioni peggiori....

piciopacio

Si fa equitazione - buona o cattiva che sia - solo con le natiche a stretto contatto della groppa dello lallo...magari mettendoci intra lo mezzo la sella, il resto son chiacchiere.

Alex - forse - si riferiva al generale L'Hotte, uno dei più grandi cavallerizzi di tutti i tempi, montò a cavallo fino a 76 anni, poi - colpito da una grave malattia che lo accompagnò fino alla morte - si accontentava di guardare i suoi ultimi tre cavalli in libertà nel suo campetto...stava seduto in una poltrona, magari con un pleid sulle gambe.

Le risposte in questo mio topico sono esemplari; non capite, certamente non riesco a spiegarmi, fui bannato per questo dal forumerone, in effetti io citavo: - Baucher, Oliveira, Grisone, Fiaschi, Steinbrecht...dei marziani per il lallista e per il cavagliere medio italiota.

Per me era molto divertente vedere quegli utenti - poi diventati cerberi globali - confutare le teorie, i metodi e le tecniche dei più grandi cavallerizzi della storia dell'Equitazione.

Ad esempio, un giovane cavagliere spiegava a me - cioè a de La Guerriniere - come si fa la spalla in dentro. :blob3: :blob3: :blob3:

Attenzione, non vi condanno anzi vi capisco perché la maggior parte di voi monta da 10/15/20 anni - dunque siete dei parvenus dell'equitazione - sicuramente: - o avete cominciato con un "fai da te" (la  solutione meno peggio), o avete incontrato istruttori di origine militare, oppure vi siete affidati ai guru del momento, .
Sia gli uni che gli altri sono lontani anni luce dalla "bella equitazione".

Tutte le sere do letioni a 4 cavalieri, due dei quali hanno oltre trent'anni di esperienza, ostacolisti col bollo...ebbene, ho davanti la prova vivente di quello che dice Alex: - "a volte l'esperienza conferma l'errore".







PokerFace

piciopacio, magari ti stupiresti di quanto la nostra equitazione sia "meno peggio" di quel che pensi.
chissà, magari qualcuno fa una buona spalla in dentro anche senza aver letto de la guerriniere...  :icon_eek:

piciopacio

#12
Sono certo che qualcuno faccia dell'ottima equitazione, ci mancherebbe, parlo della mia esperientia diretta: - sconfortante, del resto non vedo battaglioni di dressagisti itagliani pronti per le Olimpiadi, ne ci mai una squadra di dressage o un cavaliere italiano appena appena competitivi in quella manifestazione dal 1912 ai giorni nostri...da noi si vuole saltare saltare saltare, i figli di papà vogliono: -  saltare saltare saltare.

Però è bello - malgrado questo - vedere che qualcuni, dopo anni di "esperienza" rimettersi in gioco in nome della "bella equitazione".

alex

Confermo.... fin dalla prima lezione, l'obiettivo inculcato in ogni principiante che ho visto avviare all'equitazione è stato saltare, dai primi cinque minuti. D'altronde, pare un circolo vizioso, perchè saltare è anche l'obiettivo irrinunciabile di ogni principiante. Nasce prima l'uovo, o la gallina? Boh.

Ho visto poco, e non ho mai conosciuto maestri di vero dressage; mi guardo bene dal generalizzare; eppure.... gli unici due istruttori che del saltare non gliene fregava una cippa, sono stati Alessandro Lessio - la cui istruzione era innanzitutto dedicata al rispetto reciproco fra uomo e cavallo, da terra, da sella e in ogni dove - e Homocaballus, maniaco dell'assetto e dell'abbandono di ogni rigidità. Ma ho faticato assai a trovarli.

Da questo punto di vista, la MW giganteggia, almeno in teoria.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

DivinityOfDarkness

l'insegnamento in maneggi MW è molto diverso dal modo MI.

Le prime lezioni di MW mi spiazzarono: niente lezioni in sezione, niente cavallo bardato pronto, niente.
Ti fai la lezione individuale senza guardar l'orologio, col cavallo che ti sei preparato e che poi riporrai con tutte le cure. E l'istruttore spesso monta a cavallo con te perchè sta addestrando e comunque segue solo te.

L'istruttore MW di solito ha domato e continua a domare puledri e ad addestrarli, ti insegna a fare..e a far fare al cavallo..ed è squattrinato  :chewyhorse:

E...sì, trane in rarissimi casi, del salto non gliene frega una beata mazza. E non gliene frega di volte e mezzevolte in B, diagonali et similia... sono mondi diversi... imparagonabili...
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.