Equitazione e cavalli nell'arte

[alex]

Esiste l'arte equestre, con la sua propria letteratura e iconografia specialistica; ma esistono anche le altre arti in cui l'equitazione e i cavalli sono il tema ispiratore, anche se non si tratta di opere specificamente dedicate all'arte equestre.

Dai graffiti preistorici a Picasso, dalle statuette in avorio alle state equestri, ma anche dalle menzioni di cavalli nell'Iliade a Pirandello, e perfino nella musica (ignorantissimo come sono, mi viene in mente solo Wagner e la "Cavalcata delle Valchirie"), il cavallo è stato sempre ispiratore probabilmente per il fascino innato di questo animale (che poi è il motivo per cui noi componiamo e condividiamo in questo forum i nostri "componimenti artistici letterari"....  ).

Una raccoltina di esempi (non solo delle arti figurative) non sarebbe male.... se vi capita di trovarne di originali, potremmo segnalarle.

[madamen67]

A me viene in mente "Black Beauty" di Anna Sewell...lontano forse dagli esempi che citi tu; e il cavallo di Leonardo da Vinci nel monumento equestre a Francesco Sforza progettato tra il 1482 e il 1493 con i suoi meravigliosi disegni preparatori. Venne creato solo il modello in creta, andato perso, ma non si arrivò mai alla fusione

[Winter Mirage]

Vicino a dove abito io c'è il laboratorio di Silvio Vigliaturo.
Siccome era un amico di famiglia da ben prima che fosse così famoso, per alcuni anni si è rivolto a me per traduzioni varie e come interprete.

I cavalli sono stati uno dei suoi "periodi" più longevi e più determinanti nel renderlo famoso.
Ironia della sorte: non ha mai avuto niente a che fare con loro.
Come dici tu Alex, era attratto dal fascino atavico che suscitano, anche in chi non li conosce "di persona".



Un giorno in laboratorio face un cavallo gigantesco... bellissimo: corpo tozzo e che si reggeva su zampe di vetro lunghissime e sottilissime che formavano una sorta di enorme stelo. In tutto era alto un paio di metri.
Doveva essere il pezzo forte della sua nuova collezione.
Mettendolo sul piedistallo, il cavallo ebbe un... ehm... "infortunio"... si scassò le zampe...
Ovviamente dovette farne un altro per l'expo...
Ma dato che oramai il pezzo era da buttare, gli chiesi se potevo averlo io... e tutt'ora è a casa mia, bello come il sole nonostante le zampone amputate!!






Tutti i suoi cavalli variavano in dimensioni e colori, qualche dettaglio delle forme... ma sostanzialmente erano tutti intenti a guardarsi la pancia con la testa rivolta all'indietro.
Sono stati così per anni.

Alla fine, ha capito che sebbene l'idea fosse tenera ed il collo del cavallo fosse arcuato in modo maestoso... in effetti non esprimeva bene la potenza dell'animale.
E così ha iniziato a metterli con la testa rivolta al cielo.
Da allora non ha mai smesso di fare cavalli con la testa verso le stelle... ed io sono quella che per una botta di chiulo, ad un compleanno, si è beccata in regalo lo schizzo preliminare di questo nuovo modello che adoro tantissimo!!!

[alex]

Operette morali, Leopardi. Dialogo fra un cavallo e un bue.

Cavallo
Hai tu veduto quell'animale che ieri mi salutò a cavalcioni sulla groppa e mi tenea forte per li crini, e per quanto m'adoperassi non ci fu caso di staccarmelo da dosso finattanto che non mi parve di lasciarmi andare?
Bue
Che sorta d'animale era?
Cavallo
Mia nonna mi disse che era una scimia. Per me aveva creduto che fosse un uomo e questo m'avea messo una gran paura.
Bue
Un uomo? Che vale a dire un uomo?
Cavallo
Una razza di animali. Non hai saputo mai quello che erano gli uomini?
Bue
Non gli ho mai visti ecc.
Cavallo
Neanch'io gli ho visti.
Bue
E dove si trovano?
Cavallo
Non si trovano più, che la razza è perduta, ma i miei nonni ne raccontano gran cose che le anno sentite dai loro vecchi.
Bue
Come può stare che una razza d'animali sia perduta.
Cavallo
ecc. come sopra ecc. ecc. Era una sorta di bestie da quattro zampe come siamo noi altri, ma stavano ritti e camminavano con due sole come fanno gli uccelli e con le altre due s'aiutavano a strapazzare la gente. (Segua il discorso sopra gli effetti naturali di questa costruzione).
Cavallo
Credevano che il mondo fesse fatto per loro.
Bue
ecc. come se non fosse fatto per li buoi.
Cavallo
Tu parli da scherzo? ecc. come sopra. Diavolo chi non sa ch'è fatto per li cavalli? ecc. S'io non fossi nato cavallo mi dispererei, e non vorrei diventare un bue per tutta la biada di questo mondo.
.....

[Fioravante Patrone]

Ma dato che oramai il pezzo era da buttare, gli chiesi se potevo averlo io... e tutt'ora è a casa mia, bello come il sole nonostante le zampone amputate!!
...
Da allora non ha mai smesso di fare cavalli con la testa verso le stelle... ed io sono quella che per una botta di chiulo, ad un compleanno, si è beccata in regalo lo schizzo preliminare di questo nuovo modello che adoro tantissimo!!!

sbavvv... e risbavvv...

[madamen67]

sbavvv... e risbavvv...

quotooooooooo!!!

[rhox]

A me viene in mente "Black Beauty" di Anna Sewell...

per la cronaca è stato scritto con animo "animalista" per denunciare i maltrattamenti fatti ai cavalli. da una che i cavalli li conosceva giusto per il traino della carrozza!

[milla]

Ci ho versato fiumi di lacrime da bambina, per fortuna c'è l'happy end

[raffaele de martinis]

Questa è una delle mosiche più importanti dedicate allo lallo, accompagna una lirica che ha fatto storia, pertanto ho messo sotto il testo originale così - coloro che capiscono il franzose - potranno sollazzarsi con l'alta cualità dei versi.

Je vais vous chanter à cheval, à cheval, vous comprenez ?
à dada, vous allez voir, c'est bien aussi...

Quand papa demanda à ma mère
"Voudrais-tu m'épouser à dada"
ma maman répondit pour lui plaire
on ira se marier à dada
mais au lieu de dire oui devant l'maire
tout émus ils ont dit à dada
après ça aussitôt ils allèrent
a midi, au dodo, à dada...

[Refrain] :
àààà dada, àààà dada
et fouette fouette fouette
fouette fouette laaa...

au refrain, avec moi, à dada

quand maman recevait le notaire
on servait le café à dada
quand papa pêchait dans la rivière
il trempait l'asticot à dada
le dimanche on faisait la prière
a genoux mais tjrs à dada
et pendant ce temps la le grand père
jouait aux billes en faisant "a gaga"

[Refrain]

plus fort j'en entends un qui chante pas dans l'fond

mes cousins mes 2 sœurs et mon frère
pratiquaient le tennis à dada
grand maman quand elle fut centenaire
a fumé un cigare à dada
le docteur pour soigner mon grand père
lui glissa l'thermomètre à dada
vous voyez qu'ici bas sur la terre
tout va bien quand on est à dada

[Refrain]

à dada, à dada, à dada, à dada, da, da...

[alex]

Bello! Particolarmente profondo il refrain.  E' la dimostrazione che l'arte equestre abita in Francia e non altrove. Grazie Raffaele.

[raffaele de martinis]

Prego.

Ma anco noi non scherziamo:

[Luna di Primavera]

io c'ho questo libro qui ed è molto bello:

http://www.ibs.it/code/9788837066178/barnes-rachel/cavallo-nell-arte.html?gclid=CIecvYCl6bsCFY892wod3hkAtA

il cavallo nell'arte dalla preistoria ai giorni nostri appunto. dipinti rupestri, arazzi, affreschi, statue e ovviamente quadri: battaglie, re e imperatori, scene di caccia, di campagna, cavalli selvaggi, cavalli montati, corse di cavalli, insomma qualunque cosa.
il quadro di copertina è il famosissimo Whistlejacket di George Stubbs, un "ritrattino" di 3 metri per 2 e mezzo. mi piacerebbe tantissimo vederlo dal vivo!

comunque fra tutti vorrei citare i 4 cavalli di bronzo che stanno sulla Basilica di San Marco a Venezia (e che erano stati realizzati per l'ippodromo di Costantinopoli): http://it.wikipedia.org/wiki/Cavalli_di_San_Marco

[klystron]

Nella musica e' pieno di opere ad ispirazione "equina", ma la prima che mi viene in mente, senza pensare, e' questa:
http://www.youtube.com/watch?v=tmq5JBpFf9w

Una passeggiata di salute....

[klystron]

Per non parlare di questo
storie di vita vissuta:

http://www.youtube.com/watch?v=dOqRn2KkADw

direttamente da wikipedia:
"Il tema principale, che richiama sempre una cavalcata del condottiero Mazeppa legato al dorso del cavallo, viene prima introdotto da pesanti accordi, riempiti tra uno e l'altro da veloci terze suddivise tra le due mani, e poi viene successivamente riproposto sempre più veloce e serrato, sempre ff, mentre il collegamento tra le diverse riproposizioni è affidato a vertiginose sequenze di doppie ottave. Nella parte centrale, il tema viene proposto in si bemolle maggiore, lirico e appassionato, affidato agli stretti arpeggiati della mano sinistra, mentre la destra ricama veloci figurazioni di arpeggi con terze. Successivamente il canto passa alle ottave tenute della mano destra, accompagnate da disegni d'accordi dal basso cromatico. Una sequenza di potenti doppie ottave riporta il brano al carattere iniziale, con il tema in re minore (animato, in 6/8) più incalzante, e successivamente (allegro deciso, 2/4) ancora più veloce, caratterizzato da veloci salti di doppie ottave in battere e secche acciaccature di terze in levare. Una serie di veloci arpeggi d'ottava della mano destra introduce la parte finale, molto drammatica: la caduta dell'eroe, un quasi-recitativo lento e sospeso e infine un grandioso e trionfante finale in re maggiore, con acuti squilli di tromba e grandiosi e festosi accordi in ff. Liszt stesso, infatti, al termine della composizione cita il verso di Victor Hugo "Il tombe enfin!... et se relève roi!" ("cade infine, e si rialza re")."

[Fioravante Patrone]

Quest'anno il concerto di Capodanno da Vienna includeva questo:

8. Johann Strauss figlio – Klipp Klapp; Galopp op.466

Qui un video di una sua esecuzione:
http://www.youtube.com/watch?v=uD7118WTZck