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Comperiamo un lallo.

Aperto da raffaele de martinis, Dicembre 22, 2015, 05:11:33 AM

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raffaele de martinis

Ho sempre avuto PSI o lalli vicini al PSI, quando è morto Fiorello (il mio lallo della vita): madre trottatrice, patre PSI, mi son messo a cercare un nuovo polledro, e dato che avevo già 55 anni, ho fatto questo lieto ragionamento: non ho ambizioni sportive,  il tempo delle liete galoppate ventre a terra è passato, dunque mi son detto: il lallo che mi serve deve esser rustico, di poche pretese, non molto alto, giustamente nevrile, affidabile, e del posto... dato che c'ero, meglio valorizzare il prodotto locale.

Se fossi stato in Sardegna avrei cercato un'acchetta, in Puglia un murgese, nel Lazio un tolfetano, in Toscana un maremmano (non migliorato), più su un ventasso o un bardigiano, ma anche un avellinese sarebbero andati bene.
Dunque, mi sono indirizzato all'acquisto di un sanfratellano, solo perché sono in Sicilia e i sanfratellani li cognoscevo bene anche se li consideravo lalli da carretto, e mai - fuori da quelle circostanze -  ne avrei acquistato uno, anche perché questa rassa gode fama di avere un pessimo carattere... ma di questo non mi preoccupavo.
Certo, nell'Isola si trovano lalli spagnuoli, i quarte, i frison, gli argentini che magari sarebbero andati bene uguale, tranne che per un particolare: quì da noi arrivano gli scarti degli scarti di quelle rasse e comunque sono venduti a prezzi di affezione.
Il vostro affezionatissimo non si fa inchiappettare dai commercianti, valuta il lallo a peso, magari ci mette 100 euri in più se è "bravo e bello".
Con meno di 1000 euri comprai un polledro sanfratellano di circa 30 mesi che stava per andare al macello.


Ora, queste considerazioni sono estremamente personali, di certo, Poker ha ben altri metri di valutazione, Alex altri ancora, e, quali siano le ragioni - a livello personale - sono insindacabili... mi sta bene pure questa: ho comprato questo catenaccio perché alla mia ragassa le piaceva la criniera che aveva.
Cognoscendo un pochino le donne, la ragione mi pare ottima.

Ma bisogna che ragioni ci siano, ho la vaga sensescion, che molte di noi ragasse, si son fatte  guidare, non da lieti ragionamenti ma dal quore o dal giocondo entusiasmo del momento, o da futilità tipo: la  lunghessa della criniera, appunto.
Chi di voi ha fatto una piccola analisi preventiva tipo la mia prima di acquistare il suo lallo?
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Ho avuto, leggendoti, una intuizione delirante: l'impressione che il motivo di alcune tue battaglie molto tenaci sia: come la buona equitazione  ha bisogno di cavalli adatti, così anche la cattiva ha bisogno di cavalli adatti", e temi il circolo vizioso che ne deriva.

Considera però che noi lallisti non siamo un mercato poi così interessante, per due motivi: primo, perchè il cavallo lo teniamo a vita, con noi non funziona la tecnica della "senescenza programmata", secondo, perchè non siamo disponibili a spendere cifre assurde alla ricerca di prestazioni eccezionali, perchè di solito non ci poniamo mete agonistiche. Secondo me, il cavallo "geniale" per alimentare il mercato è il povero QH, che è a senescenza programmata e in più, se è "buono", costa enormità. Gli americani con il mercato ci sanno fare  :horse-wink:.

Che danno posso fare io, che con una cavallina di sedici anni (approposito, dì al mio omonimo, il cui "finchè dura dura" me lo ricordo bene, che Asia dura, non peggiora e forse pure migliora  :horse-wink:), mi propongo di tenermela per altrettanto? Il problema di acquistare un altro cavallo (e quindi di "indirizzare il mercato" con la mia scelta) proprio non me lo pongo. Ma, dopo acquisita un minimo di esperienza, e montati vari cavalli di vario tipo e di vario carattere, e volendo "incoraggiare il mercato" in qualche modo che abbia un senso, la mia scelta avrebbe UN metro di giudizio fondamentale: la rusticità. Il problema di scegliere un cavallo rustico della mia zona, per dare un piccolo contributo al mantenimento di una razza di valore frutto di un'antica cultura,  non si porrebbe affatto: non ce ne sono più, sono estinti, da molti decenni e forse da secoli; in alta Italia abbiamo fatto da tempo una bella pulizia. Dovrei quindi per forza indirizzarmi a un cavallo non locale; e per stana combinazione, non per le storie di Oddo e per la tua influenza, ma per tutt'altra via, attraverso l'esempio di un mio secondo omonimo, è possibile che arei arrivato al Sanfratellano.

Quanto a noi lallisti senza ferri, categoria particolarmente pericolosa, se ragioniamo scegliamo cavalli dal buon piede, e lo valutiamo senza ferratura; non puoi negare che questo criterio di scelta non è del tutto idiota; che ne dici? Non potrei ribaltarti al frittata dicendo che l'abitudine alla ferratura ha causato, e sta causando, un disastro podologico?

Per coloro che vivono in aree dove ancora sopravvivono razze locali, rustiche e di buon piede, mi associo al suggerimento: scegliete un buon quadrupede di una di queste razze, fate lo sforzo.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Luna di Primavera

Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 22, 2015, 05:11:33 AM
Chi di voi ha fatto una piccola analisi preventiva tipo la mia prima di acquistare il suo lallo?

io. avevo 34 anni, non sono mai stata una grande amazzone ed era il mio primo cavallo.
dunque i requisiti erano:
- sopra i 10 anni (meglio 12), così le grullerie gli sono passate
- castone ovviamente, figuriamoci se potevo complicarmi la vita con un intero o una intera
- esperienza di passeggiate, perché volevo farci le passeggiate
- esperienza di lavoro in piano e magari qualche saltino, perché quando i terreni sono brutti per le passeggiate volevo lavorarci in piano
- che avesse visto un po' di mondo, magari che avesse fatto qualche esperienza agonistica, perché non si scomponesse alla vista di un van o di un posto affollato o di altri cavalli
- non insanguato perché non volevo correre il rischio di un animale potenzialmente schizzato o irrequieto

il cavallo che ho scelto era (è) castrone, 12 anni, curriculum sportivo di monta da lavoro con tanto di medaglia regionale, qualche esperienza di dressage cat. E, al momento dell'acquisto era in lavoro in maneggio per avvio al salto ostacoli e passeggiate coi principianti. l'unico requisito non rispettato era l'ultimo, in quanto razza AAS. ma ovviamente quello era un pregiudizio del tutto infondato, e infatti osservando e provando il cavallo prima dell'acquisto ho capito che, pur essendo AAS, era il cavallo più pacifico e tranquillo del mondo.

ora benché l'AAS non fosse esattamente razza locale (sono toscana), mi fa comunque piacere che sia nato e allevato in Italia.
tuttavia non è stato un criterio a cui avevo pensato.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

PokerFace

i prossimi cavalli che comprerò sono italiani.
hanno un montepremi aggiuntivo.
stavolta non l'avevo fatto perchè era un periodo in cui (piu di 2 anni fa) non mi sentivo molto forte in sella e non avevo idea che mi sarei rimesso a fare concorsi spessissimo come poi è successo.
poi la cavalla s'è rivelata fortissima e quindi da portare avanti.
conto di tenerla fino a tutti i 6 anni perchè le gare dei 6 sono alte 135 nel circuito. nei 7 anni diventano già enormi e non ho il secondo grado.
quindi boh, mi prenderò un 4 anni che entra nei 5, italiano.
nelle gare dei giovani così sommo al montepremi fise anche quello mipaaf. e poi va beh fare zero nelle 4 e nell 5 anni è cosa semplicissima, specie nei nazionali. fanno tutti zero. anche i brocchi. perchè le gare dei giovani sono piccole. già il circuito è un pò più impegnativo, ma non è detto. ci sono i  6 anni sport che sono alti uguali ai 5 anni elite. i 5 anni sport che sono alti come i 4 anni elite. i 4 anni sport sono poco piu che crocette li saltano i chiwawa. e però c'è un bel montepremi anche lì. per cui.... sicuramente comprerò cavalli italiani.

raffaele de martinis

Mille anni di ferratura hanno fatto passare in sottordine il buon piede, a parte i rustici, gli arabi/i berberi e loro parenti hanno ottimi pedi, questo non vuol dire che un lallo possa fare tutti i lavori e tutti i terreni senza protezioni.

Tornando alle razze, esistono anche i bastardini, se vogliamo il mio Fiorello era un bastardino simile a Jappeloup: trottatorexPSI, e poi il signore de La Palice disse: se un lallo è buono e bello non guardar nè la razze nè il mantello.

Non è vero che il lallista non condiziona il mercato, secondo te chi ha portato in Itaglia dei reggimenti di frison? Bellissimi lalli da carrozza e da circo e da puccipucci.
E' vero, noi lalliste non cambiamo i lalli come fossero mutande, ma essendo tande,  diventiamo determinandi.

La mia domanda e il mio criterio di scelta dovrebbe far penzare alle giolive ragasse:
è proprio necessario andare all'estero a scegliere un lallo che ci serve per puro sollazzo?
E' proprio necessario scegliere razze pregiate (alla moda) per giolive passeggiatine?
E' così importante andare a cercare il "campione tedesco" per fare le 100 o il dressage elementare?

Mah!

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Luna di Primavera

beh, però un po' dipende anche dal budget.
io il frison o il tedescaccio non me lo potevo comunque permettere, quindi mi stava bene di volare basso.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Miky Estancia

Citazione da: Luna di Primavera - Dicembre 22, 2015, 09:40:34 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 22, 2015, 05:11:33 AM
Chi di voi ha fatto una piccola analisi preventiva tipo la mia prima di acquistare il suo lallo?

io. avevo 34 anni, non sono mai stata una grande amazzone ed era il mio primo cavallo.
dunque i requisiti erano:
- sopra i 10 anni (meglio 12), così le grullerie gli sono passate
- castone ovviamente, figuriamoci se potevo complicarmi la vita con un intero o una intera
- esperienza di passeggiate, perché volevo farci le passeggiate
- esperienza di lavoro in piano e magari qualche saltino, perché quando i terreni sono brutti per le passeggiate volevo lavorarci in piano
- che avesse visto un po' di mondo, magari che avesse fatto qualche esperienza agonistica, perché non si scomponesse alla vista di un van o di un posto affollato o di altri cavalli
- non insanguato perché non volevo correre il rischio di un animale potenzialmente schizzato o irrequieto



Anche io. I Comtois li ho presi perché :
- mi serviva un cavallo polivalente, da montare in trek e passeggiata, da attaccare ad un wagonette, da utilizzare in azienda al posto del trattore che non ho, da utilizzare in spettacolo per diverse esibizioni tra cui volteggio, che fosse porteur e di buon carattere in modo da poterlo utilizzare anche da scuola e per il lavoro in piano.
- mi serviva un soggetto giovane, esteticamente bello, equilibrato, robusto e rustico, non troppo grosso, tranquillo ma non addormentato, veloce nell'apprendimento.

Inizialmente mi sono rivolta verso i Tpr....e dopo quel che ho visto in giro, ho abbandonato l'idea di comprare Italiano.
Mi sono messa alla ricerca e ho consultato gli esperti dell'Haras di Tarbes e Uzes: tutti concordi sul consigliarmi il Comtois come cavallo in grado di soddisfare le mie numerose esigenze.

Ho fatto bene ad ascoltare il loro consiglio. A tutt'oggi, ho cavalli sani, robusti, rustici, che fanno bene tutto quel che mi serve, a problemi zero.

La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

alex

Hai fatto certamente bene, dal punto di vista pratico, ma con la scelta non hai contribuito alla valorizzazione del cavallo italiano. Non è questione di nazionalismo; è questione di capacità di conservare un patrimonio di genetica frutto del lavoro di secoli, ciascuno il suo; nessuno lo farà al posto nostro. Lo so che è già tardi.... ma meglio tardi che mai.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Kimimela

Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 22, 2015, 05:11:33 AM
Chi di voi ha fatto una piccola analisi preventiva tipo la mia prima di acquistare il suo lallo?
io, pare incredibile perche' sono donna... :cheesy3:
io amo I quarter horse e quello ho cercato.
lo volevo con determinate caratteristiche...che non trovi a 1000 euro
ne ho scartati tanti di cavalla, alcuni anche portati a casa e riportati indietro per cui direi che l'analisi e' stata abbastanza profonda.
ad ogni modo coi cavalla hai sempre sorprese per questo bisognerebbe avere anche la fortuna e la competenza di avvicinarsi il piu possibile a cio' che fa per noi
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

Miky Estancia

Citazione da: alex - Dicembre 22, 2015, 12:27:20 PM
Hai fatto certamente bene, dal punto di vista pratico, ma con la scelta non hai contribuito alla valorizzazione del cavallo italiano. Non è questione di nazionalismo; è questione di capacità di conservare un patrimonio di genetica frutto del lavoro di secoli, ciascuno il suo; nessuno lo farà al posto nostro. Lo so che è già tardi.... ma meglio tardi che mai.

Sinceramente Alex...
- non è un mio problema valorizzare il cavallo italiano.

- per valorizzare un cavallo, bisogna che questo abbia delle qualità da valorizzare: quelli che ho visto non ne avevano, con mio grande dispiacere....visto che andare a comprare all'estero è stato un bello sbattone di fatica.

- io volevo un cavallo, non una marea di problemi.

- comprare un prodotto italiano significava non soddisfare le mie esigenze e mettermi in casa un grosso problema.

- che ci pensino gli allevatori a valorizzare il prodotto italiano, mettendo in circolazione prodotti validi non solo per il coltello ma anche per il resto. Alcuni lo stanno facendo, quindi, io sono a posto con i cavalli, ma chiunque ha bisogno, vada a comprarne uno, invece di commentare le scelte altrui.

- coi miei soldi mi compro quel che mi serve e che mi piace. Non mi serve un Tpr e mi piacciono i Comtois, gli Ardennesi e i Belga da tiro...devo togliermi il piacere di comprarmi quel che mi serve e mi piace perche' TU ritieni che IO devo contribuire a valorizzare i prodotti Italiani? Se permetti, faccio quel che mi pare: infatti cerco di valorizzare le razze da lavoro, indipendentemente dal fatto che siano italiane o meno.

- se vuoi contribuire alla salvaguardia e alla conservazione del patrimonio genetico frutto del lavoro di secoli, ma rovinato dalla selezione per la macelleria, fallo tu stesso, tanto non hai particolari esigenze come me...puoi comprarti benissimo un Tpr o un Sanfratellano selezionato per il coltello, con tutti i "vantaggi" che ne conseguono. ...caratteri difficili, articolazioni e piedi deboli, eccessivi diametri e nevrilita'. ...per passeggiarci un paio di volte a settimana possono anche andar bene a uno che si voglia complicare un po' la vita...dicono che fa tanto "macho" e "cavaliere esperto" montare cavalli problematici....

Mamma mia che pesantezza, sempre li a criticare chi fa qualcosa e le scelte altrui...manco allevaste cavalli italiani o aveste le scuderie piene di questi soggetti o foste promotori di programmi di salvaguardia....solo tanti blablabla con la scusa di esprimere liberamente le idee....pettegoli e criticoni, altro ché!   :laughter-485: :laughter-485: :laughter-485:
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

alex

Ti ho già detto e ti ripeto: apprezzo varie cose della vostra attività, e soprattutto la capacità di un addestramento più ampio della solita "doma". Dal punto di vista della salvaguardia dei "nostri" cavalli (come ti dicevo, sta a noi conservare ciò che è nostro, come ognuno dovrebbe fare; i francesi infatti promuovono i loro, i tedeschi i loro, eccetera) il vostro contributo non solo è scarso, ma addirittura potrebbe essere negativo (sono certo, ad esempio, che un appassionato italiano che lavorasse con i TPR non sarebbe felicissimo di una tua certa pubblicità negativa verso questa razza, spesso indiretta, talora addirittura diretta).

Non è maldicenza; è solo la realtà dei fatti; fate molto, ma qualcosa non lo fate; e che sarà mai?

Ritengo però che in questo forum dovrebbero trovare spazio e attenzione anche altre iniziative, analoghe alla vostra, per le nostre razze italiane; mi sembra che ce ne siano; bisognerebbe invitarli espressamente. I murgesi, ad esempio, che conoscevo poco, sono veramente interessanti.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Bubba

Io avevo deciso: femmina, quarter, buona genealogia e bella. Ero anche disposta a spendere abbastanza, l' idea era trovare un animale che potesse finire in buone mani nel caso avessi dovuto separarmene.
Mi son presa il cavallo che avevo in mezza fida. Castrone, figlio di nessuno e pure briosetto.
Me lo proponevano da un po' ma avevo sempre rifiutato perchw' non si poteva uscirci in solitaria e io avevo la prospettiva di portarlo un giorno a casa. Quindi niente argentino che vede cose che gli altri non vedono.
Poi.. mi ha fregato. Siamo usciti soli e mi ha sempre portato indietro. E piu' lo montavo piu' diventava bravo. Fregata.  La proprietaria doveva darlo via, ho staccato l' assegno e cominciato a pagarmi tutta la pensione :firuu:.


Lux

Citazione da: alex - Dicembre 22, 2015, 07:37:24 AM
..Secondo me, il cavallo "geniale" per alimentare il mercato è il povero QH, che è a senescenza programmata e in più, se è "buono", costa enormità. Gli americani con il mercato ci sanno fare  :horse-wink:.


Senescenza programmata... Puoi spiegarti meglio?
Alex, io sono sempre dell'opinione che il cavallo lo fa il proprietario (incidenti accidentali a parte)
Inoltre ora in Italia ci sono molti allevamenti veramente buoni, e i QH che si vedono in giro è molto più facile che siano nati in Italia che importati. Per "buono" cosa intendi?

old duck

presente: acquistato due murgesi. Sono bei cavalli (a mio avviso), versatili, buon piede e CERVELLO. Con un murgese puoi farci di tutto (tranne il SO che non mi interessa), compreso il lavoro agricolo e l'attacco. Sono in un centro dove questi cavalli si addestrano da molti anni. Le persone hanno quindi molta competenza non solo generale ma specifica sulla razza. Il prezzo è giusto (certo non quello della carne).
Le altre razze italiane non mi interessano per svariati motivi. Avessi avuto molte disponibilità finanziarie forse avrei pensato anche a un lusitano o un PRE, anch'essi bei cavalli, molto versatili, con cervello. Purtroppo per evitare fregature di ogni genere bisogna sceglierli con persone esperte e sul posto; Le femmine non sono utilizzate a sella: fanno le fattrici. Una ragazza che conosco ha appena comprato una puledra, avviata all'addestramento in Spagna e consegnata con doma base. E' spettacolare: buona, bella e con movimenti che nulla hanno a che invidiare ai maschi. Pagata 1/3 del maschio.
Se non avessi conosciuto ed amato il murgese, non avrei avuto alcun problema a rivolgermi all'estero e non vedo quale sia il problema. Il mercato lo fanno gli acquirenti. Poi ci sono le cosiddette "mode" ma questo è un altro discorso.
Trovo l'analisi di Miki molto lucida e realistica.
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

Miky Estancia

Citazione da: alex - Dicembre 22, 2015, 01:44:03 PM
1. il vostro contributo non solo è scarso, ma addirittura potrebbe essere negativo (sono certo, ad esempio, che un appassionato italiano che lavorasse con i TPR non sarebbe felicissimo di una tua certa pubblicità negativa verso questa razza, spesso indiretta, talora addirittura diretta).


2. Ritengo però che in questo forum dovrebbero trovare spazio e attenzione anche altre iniziative, analoghe alla vostra, per le nostre razze italiane; mi sembra che ce ne siano; bisognerebbe invitarli espressamente. I murgesi, ad esempio, che conoscevo poco, sono veramente interessanti.

1. Un appassionato di Tpr sarebbe ancora meno felice di leggere gli inteventi dei grandi maestri qui del forum, che ritengono questi cavalli degni solo del coltello, specialmente quegli stessi appassionati allevatori che si stanno facendo un sedere a quadretti per produrre cavalli veramente versatili. Sicuramente a loro non farebbe piacere leggere che i loro sforzi allevatoriali possono essree apprezzati solo da donnette isteriche in sovrapoeso e sessualmente frustrate e che questi cavalli, sempre secondo certi esperti, non vanno bene neanche per l'attacco sportivo.
Io ho detto che la selezione da macelleria ha danneggiato quella che era una buona razza e che per soddisfare le MIE esigenze, ho dovuto rivolgermi altrove, ma ho ANCHE detto, che ci sono allevatori che stanno invertendo la tendenza e che chi ha piacere fi un buon Tpr, se lo può comprare da uno di questi allevatori (non da quelli che fanno macelleria).
Quindi Alex, se devi agitare il ditino accusatore, fallo in direzione del tuo amichetto che disprezza tanto i cavalli da carne italiani o meno, non verso di me.

2. Si dai, invitiamo a scrivere qui sul forum gli allevatori di Tpr, e cavalli italiani vari, così i soliti maestri del forum potranno sfogare la propria frustrazione denigrando i loro cavalli e i loro sforzi allevatoriali e pubblicitari, accusandoli di produrre lalli per donnette incapaci che porteranno al collasso la buona equitazzzzzzione.....immagino che queste persone sgomitino dall'impazienza di leggere queste perle di saggezza.... :ciao:   :laughter-485: :laughter-485: :laughter-485:
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.