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Il famigerato "atterraggio di punta"

Aperto da DivinityOfDarkness, Novembre 25, 2012, 12:39:58 AM

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DivinityOfDarkness

Citazione da: rhox - Dicembre 13, 2012, 08:20:38 AM
è pieno di cavalli da sella che atterrano di punta. la mia lo ha fatto per anni e questo non le ha impedito di finire 90 km in gara e passare le varie visite veterinarie.

dopo di che sappiamo che i cavalli hanno una soglia del dolore molto alta quindi nulla vieta che un cavallo con problemi ai talloni sopporti e lavori nonostante.

Ecco... cioè.. 'lavorare nonostante' e '90 km' mi sembrano proprio termini opposti...

Un cavallo dolorante 'lavora nonostante' per 1 oretta un campo alle tre andature, non si spara 90km senza batter ciglio e senza risentirne le ore successive..non so se mi son spiegata..
Forse è per questo che Raffaele ipotizza che il suo atterrare di punta non avesse nulla a che spartire con eventuale dolore ai talloni.
Cavolo, in 90km si trotta e si galoppa anche sodo, e se hai male non ci sono santi che tengono.. visto che a queste andature non puoi mascherare atterrando di punta perchè, come spiegavi, non è meccanicamente possibile...

Lo vedevo nel vecchio stallone dell'ex maneggio: pieno di dolori, lo buttavano in campo, saltava e correva come un puledro..ma poi già dopo qualche ora accusava..e a seconda di come, passava il giorno dopo sdraiato in box... ok che è un caso limite, ma era per rendere l'idea..


Forse è solo questo che ha fatto trarre le due possibili conclusioni a Raffaele.. e ti dirò, leggendo '90 km' pure io d'istinto direi 'ma allora non ha dolore'... :dontknow:
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

raffaele de martinis

Lasciamo perdere la simpatica giumenta di Rox, la partenza del mio ragionamento è stata questa:

...un esempio classico è vedere i psi che solitamente atterrano di punta al passo (li si vede nel tondino) e poi guardi in corsa e al pieno galoppo arrivano di tallone. non è che smettono di aver male, solo che meccanicamente a quella velocità non ci arrivano di punta...

La domanda è sempre quella ed è semplice:
Possibile che quei lalli si siano fatti molte gare di 2000 metri al galoppo sfrenato sotto dolore ?
Possibile che quei lalli che giornalmente vanno ad allenarsi lavorino col dolore ai talloni?

Non mi dite dell'effetto anestesizzante dei ferri che vi dò una testata in faccia.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

rhox

i cavalli sono animali generosi e vi posso garantire che anche quelle volte che la mia è stata eliminata per zoppia non ha mai avuto problemi a fare il trotto alla visita veterinaria.. anzi tendenzialmente quando si sentiva l'irregolarità sul percorso ho sempre faticato a tenerla al passo.

comunque ho detto che non è meccanicamente possibile atterrare di punta alle andature molto allungate, al trotto e galoppino si può atterrare di punta eccome. non lo può fare un trottatore o un galoppino in gara, non lo può fare un dressagista nel trotto allungato.. ma in moltissime declinazioni delle andature medie si può fare eccome

comunque raffaele facile dire escludi quel caso. in base a cosa? la diagnosi è stata fatta e confermata anni dopo da un ortopedico anche se con la cavalla scalza non ha più accusato nessun problema
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

Ipparco

Faccio ancora un tentativo, ma solo perchè questo è un argomento di capitale importanza: migliaia di cavalli ogni anno subiscono nevrectomie o eutanasie perchè non viene compreso.

L'atterraggio di punta, sul momento, permette di EVITARE il dolore che nascerebbe da un atterraggio di talloni su un cuscinetto plantare atrofico o un fettone infetto o ecc.
Quindi, nell'immediato, muovendosi così il cavallo non prova dolore, ma sul lungo termine si disintegra articolazioni e tendini.

Per fare un'analogia, caro Raffaele, supponiamo che io una notte, di soppiatto, piazzi due banali puntine da disegno nelle tue scarpe, esattamente al centro del tallone.
La mattina te le infileresti, e per non sentire dolore cominceresti a camminare stando sulle punte. Fino a quando cammini senza caricare i talloni, non senti dolore, non al tallone, per lo meno.
Magari cominci ad avere fastidio ai polpacci, mal di schiena, ma tutto sommato te la cavi.
Passa il primo giorno, arrivi a sera un po' acciaccato, ma la notte ti rimette in sesto.
La mattina dopo, ti alzi, ti rimetti le tue belle scarpe sabotate, ed esci per una bella passeggiata nei campi, quando improvvisamente, in mezzo alla campagna, salta fuori una tigre scappata dallo zoo. Non pensi che ti metteresti a correre? A costo di piantarti le mie belle puntine da disegno nei talloni, fino all'osso, pur di non farti mangiare dalla tigre?

Se non ci credi, prova, metti due puntine nelle tue scarpe più comode, e passaci una giornata.
Poi ne riparliamo.
Saluti.
Leonardo de Curtis, AHACP, PHCP
www.leonardodecurtis.it
"La semplicità è la sofisticazione finale"
Leonardo da Vinci

max

ogni volta che giro per maneggi vedo cavalli che tirano avanti nonostante tutto, tirano avanti proprio grazie a tutte quelle vie di mezzo che mettono "una pezza" nel loro specifico ambito: le ferrature, i farmaci, le fantasiose imboccature... tutte quelle vie di mezzo che riescono a dare un colpo al cerchio ed uno alla botte, che sopperiscono agli errori di fondo, fino a quando nei casi più sfortunati tutto il castello di carte crolla....

il bello è che il cavallo, poveraccio, sta al gioco... come dice alex, anche nella situazione peggiore cerca di tirare avanti, d'istinto va avanti anche se i piedi gli fanno male, o se l'imboccatura gli causa un dolore tremendo

esatto.... per capire meglio come stanno le cose lasciamo perdere per un'attimo i piedi e parliamo di bocche.... come la mettiamo su questo ultimo punto??? convenite o no che praticamente in tutti i concorsi ippici almeno la metà dei cavalli mostra CHIARI segni di DOLORE dovuto all'imboccatura? possibile che i veterinari o giudici presenti non lo vedano??? non squalificano mai nessuno???

non lo fanno perché in un contesto dove quei segni di dolore sono la normalità non sono "allenati" a riconoscerli, o se lo sono fanno finta di niente altrimenti dovrebbero fermare quasi tutti

stessa cosa per i piedi, almeno per quello che vedo io e per quello che ho vissuto di persona facendo endurance: ho praticamente devastato il cavallo a forza di ferrature e farmaci, fino al crollo del castello di carte, eppure fino a poco prima del collo le visite ai cancelli le passavo... certo era sempre peggio, non capivo bene cosa stavo combinando, il maniscalco riusciva a farlo andare dritto, il vet dava antidolorifici, e tutto era normale... anche altri ricordo che avevano il cavallo messo peggio senza nemmeno fare endurance, e cambiavano ferrature come cambiavano il dopobarba... tutto questo era normale, ed è ancora normale per molti proprietari

perché se il motorino si ingolfa si ferma e non va più, te ne accorgi... se un cavallo si ingolfa lo fa piano piano, ci mette del suo, maschera per tirare avanti, l'atterraggio di punta si inserisce in questo ambito, e la faciloneria (per non dire altro) di chi ti sta intorno fa il resto
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

raffaele de martinis

#50
Citazione da: Ipparco - Dicembre 14, 2012, 10:43:37 AM
Faccio ancora un tentativo, ma solo perchè questo è un argomento di capitale importanza: migliaia di cavalli ogni anno subiscono nevrectomie o eutanasie perchè non viene compreso.

L'atterraggio di punta, sul momento, permette di EVITARE il dolore che nascerebbe da un atterraggio di talloni su un cuscinetto plantare atrofico o un fettone infetto o ecc.
Quindi, nell'immediato, muovendosi così il cavallo non prova dolore, ma sul lungo termine si disintegra articolazioni e tendini.

Per fare un'analogia, caro Raffaele, supponiamo che io una notte, di soppiatto, piazzi due banali puntine da disegno nelle tue scarpe, esattamente al centro del tallone.
La mattina te le infileresti, e per non sentire dolore cominceresti a camminare stando sulle punte. Fino a quando cammini senza caricare i talloni, non senti dolore, non al tallone, per lo meno.
Magari cominci ad avere fastidio ai polpacci, mal di schiena, ma tutto sommato te la cavi.
Passa il primo giorno, arrivi a sera un po' acciaccato, ma la notte ti rimette in sesto.
La mattina dopo, ti alzi, ti rimetti le tue belle scarpe sabotate, ed esci per una bella passeggiata nei campi, quando improvvisamente, in mezzo alla campagna, salta fuori una tigre scappata dallo zoo. Non pensi che ti metteresti a correre? A costo di piantarti le mie belle puntine da disegno nei talloni, fino all'osso, pur di non farti mangiare dalla tigre?

Se non ci credi, prova, metti due puntine nelle tue scarpe più comode, e passaci una giornata.
Poi ne riparliamo.
Saluti.

Ho provato le puntine: cammino sulle punte e non ho dolore, ma appena allungo il passo, cerco di scappare alla tigre: un male della madonna.
Lo stesso in discesa dove non posso camminare sulle punte: dolore insopportabile...devo scendere al contrario.

Ora, mettiamo le puntine a Usein Bolt, scommetto che non riesce neanche a finire i 200 metri piani...gli mettiamo scarpette speciali, gli facciamo antidolorifici ecc. ecc. farà i 200 ma sarà battuto dalla mezzacalzetta di turno.

Ora, nessuno si sbilancia a rispondere, devo dedurre da questi pipponi che il lallo da corsa va nel tondino sulle punte e corre il gran premio sui talloni malgrado i talloni gli facciano un male cane.

E' questo che sostieni/sostenete ? Bene !

Hai mai pensato che non tutti lalli nascono perfetti ?

Che difetti di angolazioni scheletriche innate o acquisite possono portare in fuori o in sotto i piedi ?

E dunque, questo squilibrio - anche minimo - può condizionare l'atterraggio del pede ?

Inoltre, un lallo addestrato all'alta scuola, nelle arie come: il trotto riunito, le piroette, il piaffo, il galoppo raccolto, il galoppo da fermo, il galoppo all'indietro e forse nel passage deve atterrare di punta.

Ora, dire che un lallo che atterra di punta, automaticamente ha male ai talloni, è una escortanata...può darsi che sia così ma bisognerebbe verificare, la cosa più semplice è usare l'esplorazione con la tenaglia o addirittura con le dita.
Però, un esperto uomo di cavalli da lontano ti dice se si tratta di un atteggiamento antalgico o di difetto connaturato.

La conclusione di tutta questa tarantella è che: probabilmente quei PSI e la cavalla di Rox hanno dei leggeri difetti morfologici che impongono loro ad atterrare di punta quando sono al passo o ad andature blande, sono costretti ad andare di tallone quando allungano: male ai talloni non ne hanno non ne possono avere se fanno quelle performans.

E' evidente che un lallo che sia sotto di se o fuori di se è difettato, quasi sicuramente avrà problemi, a volte grossi, nel lavoro...non comprerei mai un soggetto così.

Dirò di più, se il problema dipendesse dal fettone o dai talloni infiammati la cosa è risolvibile, se invece si tratta di costruzione anatomica scorretta allora c'è poco da fare...prima o poi si scasserà.



... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

max

Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 14, 2012, 12:43:58 PM
Ora, dire che un lallo che atterra di punta, automaticamente ha male ai talloni, è una escortanata...

credo che nessuno stia dicendo questo, ma solo che l'atterraggio di punta è una delle caratteristiche di un possibile problema ai talloni! dopodiché vanno verificate anche le altre condizioni che dici, ma pare buon senso...

comunque sia, un cavallo che atterra di punta ad un trotto di lavoro di sicuro ha qualcosa che non va, dopodiché va stabilito che cosa! la prima cosa più semplice da verificare è la condizione dei talloni... tutto qua

di certo non prendo il piaffer o la piroetta come andatura di riferimento, così come non prendo a riferimento farlo muovere in salita o in discesa dato che falsa il giudizio!!!
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

max

CitazioneInoltre, un lallo addestrato all'alta scuola, nelle arie come: il trotto riunito, le piroette, il piaffo, il galoppo raccolto, il galoppo da fermo, il galoppo all'indietro e forse nel passage deve atterrare di punta.

in un passage corretto comunque l'atterraggio è di tallone, ho visionato alcuni rallenty tra cui anche questo e mi sembra di tallone

http://www.youtube.com/watch?v=I4qaYtkheBE
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

Ipparco

#53
Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 14, 2012, 12:43:58 PM
Ora, dire che un lallo che atterra di punta, automaticamente ha male ai talloni, è una escortanata...può darsi che sia così ma bisognerebbe verificare, la cosa più semplice è usare l'esplorazione con la tenaglia o addirittura con le dita.
Però, un esperto uomo di cavalli da lontano ti dice se si tratta di un atteggiamento antalgico o di difetto connaturato.

La conclusione di tutta questa tarantella è che: probabilmente quei PSI e la cavalla di Rox hanno dei leggeri difetti morfologici che impongono loro ad atterrare di punta quando sono al passo o ad andature blande, sono costretti ad andare di tallone quando allungano: male ai talloni non ne hanno non ne possono avere se fanno quelle performans.

E' evidente che un lallo che sia sotto di se o fuori di se è difettato, quasi sicuramente avrà problemi, a volte grossi, nel lavoro...non comprerei mai un soggetto così.

Dirò di più, se il problema dipendesse dal fettone o dai talloni infiammati la cosa è risolvibile, se invece si tratta di costruzione anatomica scorretta allora c'è poco da fare...prima o poi si scasserà.
Questo è il mio primo intervento in questa discussione:
CitazioneIl problema, come già spiegato da Alex e Rhox, non è l'occasionale appoggio di punta, che in certe situazioni è inevitabile.
Il problema è quando il cavallo NON HA SCELTA perchè il retro del piede è talmente dolorante da non poter essere assolutamente caricato.
E può arrivare al punto in cui appoggiano di punta anche al trotto, al galoppo e in discesa (visto coi  miei occhi). Ramey addirittura cita un caso di un cavallo con perforazione della suola in punta che nonostante tutto preferiva appoggiare la punta con la falange esposta piuttosto che il fettone infetto..
Quando diventa l'unico modo in cui il cavallo può muoversi, questa condizione è devastante..
Davo per scontato che l'avessi letto.

Difetti congeniti che "guariscono"? La cavalla di Rhox non atterra più di punta.
Decine dei cavalli che seguo inizialmente atterravano di punta e ora non lo fanno più (compresi un paio di purosangue ex galoppini).
Tutti miracolati?
Certo, ci sarà anche qualche cavallo che per conformazione o altro fa più fatica di altri ad estendere completamente gli anteriori, magari per artriti, chip ossei o formelle varie, e va messo in conto, ma qui stiamo parlando di un problema che affligge una percentuale consistente della popolazione equina, dalla mia esperienza personale forse la maggioranza. E che nella maggior parte dei casi è risolvibile.

CitazioneOra, nessuno si sbilancia a rispondere, devo dedurre da questi pipponi che il lallo da corsa va nel tondino sulle punte e corre il gran premio sui talloni malgrado i talloni gli facciano un male cane.
Quanti sono i purosangue che dopo qualche corsa preparatoria vengono scartati perchè non fanno i tempi? il 70%? Di più? Non è che qualcuno in mezzo non fa i tempi anche per quello?
Ti ricordo che i galoppini corrono anche con i metacarpi incrinati, corrono fino a spezzarsi le zampe se chi li segue non ha l'intelligenza di accorgersi che qualcosa non va. Loro vanno avanti..

Comunque, non dico mica che devi credere a me, comprati qualche buon libro di veterinaria, uno per tutti l'"Adams lameness in horses", e studiatelo. Altrimenti non ha senso che ne stiamo a discutere.
Saluti
Leonardo de Curtis, AHACP, PHCP
www.leonardodecurtis.it
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Ipparco

#54
Video sconsigliato ai deboli di stomaco o di cuore.
Vatti a vedere da 1:45 in avanti, il cavallo continua a galoppare sul moncherino! Cosa vuoi che glie ne freghi dei talloni? Secondo te con uno sopra che tira frustate come si vede ad inizio video, si preoccupa dei fettoni doloranti? No, corre, corre come può, anche se gli fa male..


P.S.: consiglio vivamente di leggere anche i sottotitoli.
Leonardo de Curtis, AHACP, PHCP
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raffaele de martinis

Questa è una tecnica confermata per sviare l'attenzione dal punto centrale della discussione: si mette tanta carne a cuocere anche carne di cavallo.

Bene, studierò, mi applicherò, e finalmente se capirò, solo allora oserò confrontarmi con voscienza.

Comunque. dal basso della mia ignoranza insisto per gli altri che volessero seguire il mio ragionamento che parte sempre dalla stessa premessa:

.un esempio classico è vedere i psi che solitamente atterrano di punta al passo (li si vede nel tondino) e poi guardi in corsa e al pieno galoppo arrivano di tallone. non è che smettono di aver male, solo che meccanicamente a quella velocità non ci arrivano di punta...

Io dico che se un lallo ha male ai talloni non allunga e se lo fa lo farà in maniera disastrosa (esperienza diretta).
So già che mi direte: col ferro si camuffa il dolore ci credo,  allora perché al passo o ad andature blande, malgrado sia ferrato, il lallo atterra di punta ?







... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Ipparco

Perchè può. Al galoppo lanciato non può (o è molto difficile da vedere).
Comunque non sto sviando un bel niente, il video è strettamente pertinente: quei cavalli, in condizioni di corsa, sono talmente carichi di adrenalina che non sentono nulla, nemmeno un arto fratturato, figurarsi un fettone atrofico. Il problema è che la meccanica dell'arto è comunque deficitaria, e questo a lungo termine è distruttivo.
Non capisco cosa ci sia di così difficile da capire...
Leonardo de Curtis, AHACP, PHCP
www.leonardodecurtis.it
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Leonardo da Vinci

raffaele de martinis

Va beh !

Il lallo carico di adrenalina non sente niente quando è in competizione e coi talloni doloranti corre il gran premio, ma dopo ?

Una volta che l'agone agonistico (le frustate) sono finite, si mette a camminar bello bello sulle punte e tutti felici e contenti...e i talloni ?

Che succede dopo 3000 metri fatti di carriera ai talloni infiammati ferrati o no che fossero ?

Le parti già infiammate sottoposte a quello stess avrebbero una flogosi importante con endemi e versamenti e tumefazioni diffuse accompagnate da forti dolori e con molte probabilità che dal fatto si possa generare una  necrosi...chiedo lumi: Alex ?

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

carodubbio

Carodubbio si è fratturato il nodello prima di debuttare, è ha corso in pista in premi piccoli e su distanze corte , visto che andava a 3 cilindri, il suo nodello era grosso come una noce di cocco.

Regalato a Alberto con il patto che un suo puledro andava al suo ex propietario , rispettati i patti e questo puledro al debutto a Roma arriva 3, solo che il suo propietario un cretino, visto che il cavallo ha risentito dolori agli stinchi, invece del  riposo si e messo a spennellare ideozie e a continuare a muovere il cavallo con il risultato di rovinarlo per sempre.

IO ho iniziato a sellare Caro verso la fine degli anni 8, ha 13 anni saltava di vitalità come un puledro, infatti per ridere con Alberto che mi chiedeva ma quanti anni ha questo cavallo ?  a 11 dicevo 1 anno - a 12  due anni- a 13 tre anni un puledro :laughter-485:.

Mai il tentativo di mordere di calciare di sgroppare niente un vero gioiello un piccolo trucchetto cerà , Alberto sellava le fattrici e IO con Caro stavo sempre dietro, anche al galoppo perche non passava le sue cavalle in nessun caso, tranne  se partivi in testa non ti faceva passare a costo della vita , e IO mi limitavo solo a pensare a rimanere in sella al resto ci pensava il pilota automatico.

Un detto popolare dice ; chi si ferma è perduto.
Per questo il mvimento fa miracoli ma non diventi sano, solo che superi meglio gli acciacchi.


Che un PSI si cura con me sfondate una porta aperta, ma poi per poter fare certe velocità al galoppo sostenuto di cose da sapere c'è ne sono molte, e in questo caso la teoria lascia sempre il tempo che trova

max

Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 14, 2012, 07:09:55 PM
Va beh !

Il lallo carico di adrenalina non sente niente quando è in competizione e coi talloni doloranti corre il gran premio, ma dopo ?

Una volta che l'agone agonistico (le frustate) sono finite, si mette a camminar bello bello sulle punte e tutti felici e contenti...e i talloni ?

Che succede dopo 3000 metri fatti di carriera ai talloni infiammati ferrati o no che fossero ?

Le parti già infiammate sottoposte a quello stess avrebbero una flogosi importante con endemi e versamenti e tumefazioni diffuse accompagnate da forti dolori e con molte probabilità che dal fatto si possa generare una  necrosi...chiedo lumi: Alex ?

allora davvero non leggi i post!!!
dopo? mai sentito parlare di anti infiammatori? dopo il cavallo probabilmente marchetta, sta sulle uova, nessuno pensa ad approfondire, che sarà mai??? ha corso, sarà dovuto alla corsa, quindi un po' di anti infiammatori e il giorno dopo è di nuovo dritto e avanti così per tutta la durata della carriera, almeno questa la mia esperienza...
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.