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Raspa elettrica?

Aperto da Cielo Notturno, Maggio 10, 2012, 05:13:09 PM

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sputnik

Schiena?

Il mio commento riguardava il discorso concavita' e misteri massonici come li hai chiamati (scherzo piciopacio). Cioe' quali sono quelle cose che aumentano eventualmente la concavita' secondo me?
Una di queste e' la gestione secondo me (segreto che rivelo a ben pochi se non sotto diretta apparizione di Fatima stessa), cioe' il paddocco se così lo vogliamo chiamare e meglio se paddocco paradiso con piu' di due cavalli insieme.
Il movimento naturale, stimola la ricrescita naturale che a sua volta dovrebbe se possibile aumentare anche piu' o meno la concavita' e come risultato finale non dovrebbe esserci bisogno un gran che nel periodo secco di togliere nulla sui posteriori (vedi tua foto per esempio con smerigliatrice)
I miei, sempre come esempio personale, sui posteriori in questo periodo sono automantenuti...senza essere montati quasi mai (causa tempo)

Proprio questa mattina ho pareggiato di mia conoscenza un Irish cob e un Argentino/quarter che vivono in paddocco paradiso. Sui posteriori erano quasi perfetti. Intervento minimo, solo mustanrollo.

Mustangroll, termine coniato da JAime JAckson, durante la stesura del NAtural Horse, Lesson from the Wild sulla fine degl'anni 80'. Era solo una precisazione. Non esisteva nessun termine che definisse la smussatura della muraglia esterna notata nel mustang. Il resto e' storia.

Allora sara' interessante vedere i risultati del tuo paddocco e i risultati sui piedi.

Tutti i giorni nel mio paddocco paradiso toscano, non finisco mai d'imparare dai cavalli e dal terreno stesso, come ci siano molte possibilita' nel variare in modo creativo movimento e attrito naturale nei piedi dei lalli. Riflessione personale.


alex

Quando avrà ricevuto, e letto, il libro di Ramey che mi ha segnalato Ipparco, forse scoprirò che c'è un mustangroll, ma che ci sono ben sei diversi brumbyroll:icon_rolleyes:

Grazie a chi  ha aperto il topic, stavo proprio pensando a farlo io. Segnalo chela prima volta che ho sentito parlare di attrezzi elettrici, veniva fatto riferimento al dremel piuttosto che a una smerigliatrice; i rischi, con una punta in pietra abrasiva, dovrebbero essere molto minori, e così pure il peso, l'ingombro, il rumore. Ma certamente l'azione è più lenta ed è più difficile ottenere un bel piano.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

sputnik

Si Alex, il dremel e' quello giusto. Ma io continuo a pensare che sia inutile.

Sono molto curioso di sapere come si differenziano i 6 brumbyroll!

Nel mustang ho visto centinaia di mustanrolli diversi, non c''e ne uno uguale all'altro. Ma hanno tutti le stesse caratteristiche comuni.

Io parto prevenuto sulla ricerca di Hampson gia' dai discorsi che faceva prima. Ho visto il suo video con Pollitt sui brumby e rimango un po' spiazzato...i proprositi sembrano buoni, ma le conlusioni assai dubbie. Secondo me.

Ma io sono uno sciocco in queste cose di piedi. Dare anche un minimo peso alle mia parole nel forum e' un errore grave assai!

Ciao ciao


Muriel

Avete mai notato che state parlando di una caratteristica propria di un gruppo di cavalli che vive in situazioni ambientali molto simili ?
E dei cavalli della mongolia, new forest, British Columbia, Polonia, camargue, delta, che roll hanno ? Ammesso che po',abbiamo ? E le differenze sostanziali per forma e funzionalità del piede ?

Mica vivono tutti in condizioni desertiche o semi desertiche ?!

piciopacio

Caro Sputnik, a proposito di utilità: - hai mai provato ad impastare il calcestruzzo a mano con la pala ?
Hai fatto lo stesso impasto con l'impastatrice a motore elettrico ?

A proposito di brumbirolli e mustanrollo, i piedi d'acciaio di quei cavallini, oltre che per il suolo si formano in quella maniera per il clima: - secco/asciutto del Nevada come dei deserti australiani...j suppose.

Probabilmente, fare il barefutto in Sicilia mi da qualche vantaggio rispetto ai miei simpatici colleghi della padania.

Ecco un altro argomento interessante poco trattato dalla barefutteria ufficiale itagliana: - Clima, mascalcia e barefutterìa


alex

In effetti, il dremel l'ho trovato consigliato per il pareggio nei climi americani secchi...dove la muraglia (e la suola: ma quella IMHO guai a chi la tocca) e pure il fettone sono duri come pietra e resistono tenacemente anche a un'ottima raspa.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.


sputnik

No Piciopacio, non ho mai impastato il calcestruzzo con le mani. E non lo faro' mai.
Ma essendo uno scultore con le mani ho impastato tante cose...ma non il cemento.

Gl'utensili che sono stati postati da te con link, li ho provati in California con Jackson a Marzo.
In effetti sono molto utili e funzionano molto bene. Li ha ideati Lesley EMery (amico di Jackson e anche io lo conosco, seppur in modo solo professionale, lo dico solo per far capire come mai ne parlo in modo diretto)

Per me personalmente portano via un sacco di spazio mentre sono sotto al cavallo e io ne faccio a meno per ora. Il radius rasp e' una ganzata, mustarolla che e' una bellezza.

Certo, il clima e' importante. Noi in Italia siamo molto avvantaggiati. Tu in Sicilia ancor di piu', e forse i Greci ancor di piu' etc etc.....

Muriel: secondo me se io parlo di Equus caballus non posso pensare che ad uno solo come ambiente adattivo-evolutivo come base del mio pensiero. Cioe' quello semidesertico. L'equus caballus viene da lì.

Ciao

piciopacio

Citazione da: sputnik - Luglio 14, 2012, 06:02:54 PM
...secondo me se io parlo di Equus caballus non posso pensare che ad uno solo come ambiente adattivo-evolutivo come base del mio pensiero. Cioe' quello semidesertico. L'equus caballus viene da lì. Ciao

Caro Sputnik, il fatto che tu sia uno scultore, aumenta la mia simpatia verso di te, sono assolutamente sincero, un giorno ti spiegherò il perché.

Ovviamente - dato che il mio riferimento è Xenophon - di tutte quelle attrezzature me ne strasbatto allegramente i cabasisi.

L'evoluzione del cavallo, è una delle sequenze meglio conosciute dagli scienziati evoluzionisti, appunto.

E' durata - grosso modo - 40 milioni di anni, si è svolta completamente in America del nord dove gli habitat deputati furono le grandi foreste prima, le immense ubertose praterie poi.
Dunque, l'adattamento all'ambiente semidesertico è una costrizione recente di questa specie valutabile in decine di migliaia d'anni...ma il lallo si è adattato anche alle paludi della Camargue, ai brulli paesaggi dell'Islanda, ai salmastri acquitrini dell'isola di Assateague, ai fitti boschi dei Nebrodi, all'altipiano maligno della Giara... e ai box della beata del rag. Gulotta.

sputnik

Come ha fatto ad adattarsi alla Camargue? Stiamo parlando di adattamento genetico alle paludi della Camargue?
Non sono daccordo.

La sua evoluzione non si e' svolta nella sola America del Nord....ma anche e io dico sopratutto in Asia.

E' nel clima semidesertico del Great Basin (e anche altre, ma rari perche' non sono proprio selvatici e con quei numeri del mustang) che ritrova perfettamente il suo habitat evolutivo. Come ci spieghiamo un tale successo in soli 400 anni?

Sono contento che ti sto un pochino simpatico...mi avevi strapazzato talmente con quel primo topic! Accusandomi di chissa' cosa....povero sputnik!
Sputnik e' buono, forse troppo!


Ciao

alex

#25
Sputnik, tu hai conosciuto di persona Jackson? Grandioso! Non approvo alcuni dei suoi principi (in particolare, riguardo la comunicazione e la formazione di una scuola secondo me troppo chiusa) ma detto ciò dev'essere una persona veramente straordinaria.

Riguardo al Great Basin e al suo ambiente desertico: io mi sono fatto l'idea che sia un adattamento al limite; che sia sopravvissuto in quell'ambiente, ma che il suo ambiente ideate sarebbero state le grandi pianure, e suppongo che per molto tempo lo siano state; ma adesso le grandi pianure sono state cancellate. Anche i pellerossa avrebbero gradito stare nelle grandi pianure; e si sono adattati alle riserve.

Com'era lo zoccolo del mustang vissuto per tutta la vita nelle pianure erbose? E chi può dirlo? Io ho l'impressione che si sia fatto un modello di un caso particolare. Ho in mente le immagini dei Camargue - del branchetto che vive nell'Isola della Cona, in un ambiente un po' troppo piccolo per poterli chiamare "inselvatichiti", ma ugualmente gli zoccoli non li tocca nessuno e sono impressionanti. Sono delle pinne; le barre e i talloni sporgono dal piano della suola di oltre 3 cm, quasi delle ali, idem la muraglia. Ma con tutto il fango, i fettoni sono puliti, sani, anche se ben incassati.

Sul ghiaino delle strade sterrate, ovviamente, non vanno bene; quelli che vengono domati e montati, sono ferrati. Penso che si potrebbe evitre la ferratura solo con scarpette e grosse, grosse solette per fare "la parte del fango".

Penso che il cavallo sia sopravvissuto per merito proprio della sua plasticità e adattabilità.... che questo sia il suo carattere principale; e spiega anche la tolleranzaalla domesticazione.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

sputnik

Ciao Alex

Lavoro per e con JAime da qualche anno. Lo ammetto e' un tipo particolare. Ma non direi chiuso (anzi). E' molto convinto del modello mustang, e' tutta la sua vita,beh...lo sono pure io. Non lo faccio per un sentimento di setta, ma perche' per me il lavoro di Jaime ha chiuso un cerchio che stavo cercando di congiungere.

Alex, pareggio 3 Camargue originali (cioe' che vengono da lì). Ora sono in provincia di Firenze. Erano ferrati all'arrivo. Ora hanno sempre di piu' dei piedi come tutti gl'altri. Come mai?
Eppure essendosi adattati alla palude, cosa stanno facendo ora? Si stanno ri-adattando alle montagne del Mugello in soli 4-5 anni?

mhhhhh..... :icon_confused:

Ciao_Dario

alex

Ma certo che sì! Non si tratta di adattamento selettivo ma di adattamento dinamico. Dello stesso tipo di quello che rende le mani di  qualsiasi contadino e di qualsiasi muratore larghe, dure e callose, mentre le mani di un pianista sono diverse. Ho tolto i ferri a un Camargue che viveva in Carso sui sassi: il piede era esattamente quello dei cavalli che vivono sulle pietre: piccolo, compatto, con talloni bassi, niente barre o quasi, e spessa suola.


La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

piciopacio

#28
La sua evoluzione non si e' svolta nella sola America del Nord....ma anche e io dico sopratutto in Asia.

Questo schema sembrerebbe contraddirti.

L'evoluzione del lallo, benissimo documentata, avvenne tutta in Nord America, certamente ci sono stati ritrovamenti di equidi ancestrali in Asia e in Europa.

Però, guardando il diagramma sembrerebbe che questi si siano estinti prima che avessero avuto la possibilità di evolversi fino alla forma attuale lallina.



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Forse tu intendevi: - la selezione equina per mano umana, che è un'altro discorso; come altro discorso è l'adattamento dinamico ambientale nel quale ha comunque molta importanza la ricchezza di variabilità genetica...i

carodubbio

http://youtu.be/c5xrolfzxCw

di campane se ne possono sentire tante. Ma chi sa capire quale è la campana meno stonata  ?