• Welcome to Cavallo Planet - Forum Per gli appassionati di equitazione inglese e americana... e di cavalli..

Bando alle chiacchiere

Aperto da piciopacio, Luglio 10, 2012, 06:51:17 PM

« precedente - successivo »

carodubbio

Nato nel 64, all'epoca nel periodo estivo si andava scalzi senza difficoltà, IO come gara , correvo contro il mio vicino su un fondo di ghiaia scalzo.
è solo questione di abitudine, saltavo come un gatto sopra le rocce messe sul mare per fare da bariere all'erosione

max

sono d'accordo con ipparco, se prima andava e dopo non va più, ha esagerato/sbagliato qualcosa

ho rivisto il questionario, ditemi qualcosa, non vorrei che si esagerasse con le domande
https://docs.google.com/spreadsheet/viewform?formkey=dHlFMFM0b29CR292cmpraVZLRndDcnc6MQ

sono d'accordo con raffaele che entrare troppo nel dettaglio esula dallo scopo, non siamo ricercatori dell'università di Pisa, e non credo nemmeno che risponderanno in molti, e di questi pochi che lo faranno sarà gente semplice, non possiamo pretendere che sappiano la composizione del sangue del cavallo, sarà già tanto se in fase di compilazione si ricordano i kg di pietanza
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

Muriel

Forse ti potremmo sorprendere.

alex

Il paragone con i ragazzini scalzi vale fino a un certo punto. Bisognerebbe fare l'esperimento di ferrare i piedi a tredici-quattordici anni, ma bene e rinnovandoli regolarmente, e poi toglierli dopo parecchi anni e vedere la situazione.

Ditemi: avete mai visto un puledro in doma ferrato perchè zoppicava prima della prima ferratura? Il termine di paragone, per giudicare se il ferro fa male o no, è la condizione del piede prima della prima ferratura. Come direbbe piciopacio, a chiunque abbia il coraggio di dire che la maggior parte dei cavalli che vengono sferrati dopo anni hanno i piedi egualmente buoni, e funzionanti e insensibili, di quelli che avevano prima  di essere ferrati la prima volta, ci do una testata in faccia.

Ma perchè girarci intorno? Lo dico e lo ripeto ma nessuno sembra farci caso. E' la buona mascalcia tradizionale che ha inventato il detto "Il ferro è un male necessario". Non sono i barefooters!!!! Quindi, o partiamo da lì, o giriamo a vuoto.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

mmm.... mi fai venire in mente di inserire comunque anche la provenienza nel questionario: ex ferrato / mai ferrato
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

Ipparco

#50
Citazione da: alex - Luglio 18, 2012, 11:05:10 AM
Il paragone con i ragazzini scalzi vale fino a un certo punto. Bisognerebbe fare l'esperimento di ferrare i piedi a tredici-quattordici anni, ma bene e rinnovandoli regolarmente, e poi toglierli dopo parecchi anni e vedere la situazione.

Ditemi: avete mai visto un puledro in doma ferrato perchè zoppicava prima della prima ferratura? Il termine di paragone, per giudicare se il ferro fa male o no, è la condizione del piede prima della prima ferratura. Come direbbe piciopacio, a chiunque abbia il coraggio di dire che la maggior parte dei cavalli che vengono sferrati dopo anni hanno i piedi egualmente buoni, e funzionanti e insensibili, di quelli che avevano prima  di essere ferrati la prima volta, ci do una testata in faccia.
Aggiungo due considerazioni su questo aspetto. Intanto riporto alcune cose che scrissi a fine dell'anno scorso in altra sede:
Vorrei condividere con voi alcune riflessioni che ho fatto oggi.
Stamani mi sono recato in un allevamento della mia zona per andare a vedere i piedi di un puledro trotter di un amico.
L'allevamento è una bella struttura, ben tenuta, con ampi spazi (paddock da 1-2 ettari, con portaballoni, ampie capannine, recinzioni ben fatte ecc.), i puledri sono in buona forma, socievoli, divisi per età, si fidano degli umani, tanto da vedersi accolti da tutto il gruppo se si entra nel recinto.
Si tratta per la maggior parte di cavalli con ottime genealogie, di valore economico considerevole.
Eppure, molti di questi puledri, per non dire tutti, avevano piedi decisamente trascurati, a partire dai puledrini di 5-6 mesi, alcuni dei quali mostravano già situazioni al limite del patologico.
Emblematico un puledro di circa un anno, i cui piedi erano a tutti gli effetti patologici, con serie conseguenze sugli appiombi e sul movimento.

Ora, io mi chiedo: come fanno i proprietari di questi animali ad aspettarsi che diano prima o poi risultati sportivi degni di nota, se durante le fasi cruciali del loro sviluppo fisico non viene fatto, non dico tutto il possibile, ma almeno il minimo indispensabile per permettergli di crescere sani ed efficienti sul piano fisico?
Perchè ci si preoccupa dell'alimentazione, delle vaccinazioni, di vattelapesca, e poi si permette che vadano a ramengo le articolazioni perchè non ci si preoccupa di tenegli in ordine i piedi?
Che senso ha?

Non sarà anche per questo che tanti cavalli atleti hanno continui problemi articolari e tendinei? Non sarebbe giusto che si cominciasse a costruire un atleta a partire dalle sue fondamenta?

Su questo punto credo che maniscalchi e pareggiatori debbano mettere il massimo impegno nel far comprendere l'importanza della cura precoce dello zoccolo a tutti coloro che sono coinvolti nell'allevamento dei cavalli. I piedi dei puledri, salvo casi eccezionali, devono essere pareggiati ad intervalli regolari e non superiori alle 6-8 settimane, a mio avviso, spesso anche più frequentemente.
Quindi, se siete proprietari di un puledro in crescita, non trascurate assolutamente la cura degli zoccoli, se volete che cresca sano e con buoni appiombi.


In molti casi quindi il puledro arriva ai 2-3 anni con piedi (e non solo) che sono GIA' PROBLEMATICI, ma non a causa di carenze sue, bensì perchè il contesto e la gestione non gli hanno garantito uno sviluppo corretto dei piedi e della struttura scheletrica.
I paddock dell'esempio da cui nasceva la riflessione erano sì grandi, ma morbidi: prato su fondo argilloso. Nulla che possa garantire un'usura tale da mantenere alla lunghezza corretta (e con gli appiombi giusti) il piede di un puledro di 6 mesi. Peggio ancora, nel momento in cui la muraglia cominciava a spezzarsi da sola, lo faceva in modo irregolare, modificando, a volte in modo drastico, gli appiombi di puledri nel pieno dello sviluppo fisico.
Lascio a voi le conclusioni sugli effetti che ciò può avere sulle articolazioni del cavallo adulto..
Leonardo de Curtis, AHACP, PHCP
www.leonardodecurtis.it
"La semplicità è la sofisticazione finale"
Leonardo da Vinci

Nicola

ho provveduto alla compilazione..
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

alex

Mi riempi di tristezza, ma hai ragione, ovviamente.

Innanzitutto perchè io ho commesso esattamente questo errore; fidandomi di chi mi rassicurava. E adesso Asia soffre di un pasture foot, con atrofia e deformazione dell'anteriore destro, e posso rabberciare e controllare la situazione, ma non più risolverla. Mi sono fidato degli esperti sbagliati.

In secondo luogo perchè ho visto una puledra con piedi problematici (rampina al punto che si spappolava le punte sui quattro zoccoli). la puledra era pareggiata raramente sotto anestesia! perchè non dava i piedi.

Ho lavorato un bel po' "a modo mio" per rassicurarla e farmi dare gli zoccoli; poi ho cominciato a pareggiarla (ovviamente gratis) , perfino libera in pascolo; poi.... il maniscalco ha buttato là che stavo facendo un lavoro pericoloso e che i tendini cominciavano a risentirne; e sono stato invitato dalla proprietaria a lasciar perdere.

Adesso, a poco più di due anni, è ferrata sui quattro piedi probabilmente con intento "terapeutico"; i talloni sono altissimi, la linea della corona quasi orizzontale, e comincio a vedere che la muraglia diventa concava in punta (il famoso "becco" da eccesso di pressione sulla punta). La puledra è ancora affezionata a me, dopo tanti mesi, e in pascolo mi avvicina sempre, con molta gentilezza.

Chissà, forse sbagliavo e forse è stato meglio così; ma capite come mi sento.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

cilla

ma allora il sondaggio è pronto? Possiamo inserire?

max

No non inserite ancora, aspettiamo le valutazioni di piciopacio, l'idea è sua
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

cilla

Ok, allora attendo il via libera! Comunque siete veramente troppo avanti!!  :ola:

piciopacio

Bene Max, si può partire, solo sostituirei la parola pietanza  con profenda: - http://www.treccani.it/vocabolario/profenda/

la biada, il mangime, la razione giornaliera di granaglie o altro che diamo al lallo.

In siciliano usiamo una parola con la stessa radice : - pruvenna, questa parola in dialetto è rimasta di uso comune, mentre profenda in italiano è diventata rara, la usiamo solo noi cavalieri di altri tempi, che tra i tanti nostri difetti ne abbiamo uno in particolare: - siamo molto ma molto snob.


piciopacio

Ho conosciuto Fabrizia, veterinaria, barefutta, ragazza carina, disponibile e simpatica, abbiamo parlato a lungo, mi sembrava di aver davanti Alex con i lunghi capelli biondi raccolti sulla testa, le tettine e un caratteristico lieve accento palermitano :horse-scared:.

Ha pareggiato Bizzarro, si è complimentata del paddocco Xenophon, quando ha visto i piedi di Oddo ha trattenuto a fatica un orgasmo.

max

corretto con profenda (ma che accidenti cambiava ai fini del risultato??? nulla)
se nessuno nota altre castronate, per me potete iniziare a compilare come dei matti, quando volete

mi sono perso le foto dei piedi di oddo o non ci sono in rete?
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

piciopacio

Se ti fa piacere metti pure: - pietanza, pasto, razione, cibo...te l'ho detto siamo/sono molto snob, chi leggerà profenda capirà di aver a che fare con un vecchio cavaliere figlio di escort, compris ?