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Barefoot e discipline sportive

Aperto da planetadmin, Luglio 25, 2012, 03:00:32 PM

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Ipparco

#30
CitazioneLa teoria per il quale mi è successo questo non la conosco
Potrebbe essere molto facile da spiegare: il retro del piede è la parte preposta ad assorbire l'impatto del piede sul terreno. Questa parte si sviluppa nel tempo solo se viene costantemente stimolata mediante compressione e torsione. I tessuti che la formano passano da essere morbidi e sottili a solidi e spessi. Cambia proprio anche l'anatomia. Durante la prima fase dell'appoggio a terra, se questa avviene di talloni come dovrebbe, la falange "appoggia" su questa parte elastica e deformabile del piede, ed è ben protetta da urti e vibrazioni.
Sui cavalli ferrati, soprattutto se ferrati troppo presto, questa zona è spesso sottosviluppata in proporzione al cavallo, e quindi rimane debole ed eccessivamente deformabile. Questo già di per sè può causare problemi al cavallo.
Il salto in particolare va a sollecitare enormemente quella zona. Se non è adeguatamente sviluppata, il cavallo si azzoppa per forza. E' come dare un martellata su un'arancia piuttosto che su una palla di caucciù vulcanizzato. Stessa martellata, esiti molto diversi. Sempre ammesso che il cavallo se la senta di atterrarci sopra.

Il ferro cosa fa? Irrigidisce ARTIFICIALMENTE quella zona, trasferendo le sollecitazioni direttamente alla falange (essendo fissato alla metà anteriore dello zoccolo, vincolata direttamente a P3) invece che permettendone la dissipazione nella porzione caudale dello zoccolo. Il cavallo non si azzoppa nel breve periodo, ma rischia un'usura precoce delle cartilagini a lungo termine.

Quale sarebbe stata la strategia corretta secondo me: impostare un lavoro con il cavallo che lo portasse gradualmente ad irrobustire il retro del piede, aumentando con molta gradualità le sollecitazioni applicate. Nel giro di 6-12 mesi con molta probabilità il cavallo sarebbe potuto tornare alle stesse attività, ma con piedi molto più sani.

P.S.: prevengo subito possibili obiezioni in merito: nessun veterinario che ho visto all'opera finora, nemmeno quelli che so essere più preparati e meticolosi, ha mai fatto una palpazione delle cartilagini alari e del cuscinetto plantare per verificarne lo sviluppo. E' uno degli aspetti più ignorati (e più importanti) nella valutazione della qualità di un piede.
Leonardo de Curtis, AHACP, PHCP
www.leonardodecurtis.it
"La semplicità è la sofisticazione finale"
Leonardo da Vinci

ofelia

sicuramente, adesso che saltiamo ancora con buoni risultati, i ferri non abbandoneranno i piedi della mia equina.

Non appena, vista l'età che avanza, ci ritireremo dalla gare, penserò alla scalzaggine che, come ho scritto prima, sto rivalutando anche grazie a voi.

PokerFace

io la penso così.
se non hai i soldi per andare a saltare in un concorso con un buon campo, fai 3 gare in meno all'anno.
esci di meno, ma esci in un campo dignitoso.
io infatti esco 4 volte l'anno, praticamente mai ahahahahah.
però il cavallo a casorate in un campo in ghiaietta con le radici degli alberi che escono dalla sabbia, non ce lo porto, anche se è figlio di NN ed è un cavallo mediocre.

qualcuno sa dirmi se nei campi in sabbia le scarpette vanno bene? non entra la sabbia dentro facendo spessore e pressione sulla suola???

rhox

non ne entra così tanta. le scarpette sono comunque aderenti al piede
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

PokerFace

tu hai provato a lavorare con le scarpette in campo?
ho visto qui sul forum una foto (non mi ricordo di chi....) di una cavalla grigia con le scarpette...
può fare l'esperimento di montarla con le scarpette in campo in sabbia e vedere quanta ne entra?

Ipparco

Citazione da: PokerFace - Luglio 26, 2012, 11:02:10 AM
qualcuno sa dirmi se nei campi in sabbia le scarpette vanno bene? non entra la sabbia dentro facendo spessore e pressione sulla suola???
Per saltare secondo me sarebbe meglio usare scarpette "glue-on", che vengono applicate anche con l'uso di riempitivi, quindi la sabbia non crea nessun problema.
Semmai potrebbe darne un po' su quelle classiche, da calzare, perchè potrebbe finire tra la ghettina e la pelle e creare delle abrasioni.
La pressione sulla suola (in questo caso specifico) non darebbe nessun problema, anzi, aiuterebbe a distribuire meglio i carichi.
Leonardo de Curtis, AHACP, PHCP
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ofelia

Citazione da: PokerFace - Luglio 26, 2012, 11:02:10 AM
a casorate in un campo in ghiaietta con le radici degli alberi che escono dalla sabbia


ci sono stata spesse volte a Casorate, ho fatto anche una gara lì... e non ho mai visto quello che descrivi tu qui sopra.

Comunque, punti di vista.

pantoufle

a me è capitato si montare in campo in sabbia con le delta della blacksmith, sempre indossate con la ghettina in neoprene. ci ho anche saltato, per fisima mia, e non ho avuto problemi.
con campo irrigato, un pó umido ne entra veramente pochissima dai foretti sul perimetro, se il campo é molto asciutto ne entra un pó di più. ma la cavalla non ne è mai stata disturbata (e vi parlo di un soggetto che ha sempre avuto suola sottile e piedi molto sensibili).

carodubbio

E falla finita con il tuo modo inutile di mettermi i piedini sopra.

Tecnicamente non capisco un fico secco.

Ma in pratica riesco a portare un cavallo a una condizioni fisico sportiva+ mentale a livelli competitivi discreti, sempre in base alla categoria del cavallo, perche se una una rapa non ne tiri fuori il sangue.

La teoria  è una cosa, ma metterla in pratica resta non facile.

E poi hai voglia a parlare di menate ridicole, visto che a certi livelli non basta essere capaci, devi anche essere spietato e infilare L'AGO IN VENA, altrimenti farai bella figura ma arrivi ULTIMO.

Si puo sognare e illudersi ma oggi la realtà è questa punto e basta

rhox

ho montato la cavalla in campo in sabbia, nel fango, in inghiaiate fuori.
le usano per fare endurance, oltre 160 km, se entrasse materiale dentro non sarebbe possibile farlo contando che devi passare almeno 6 visite veterinarie con prova di trotto..

una volta tolta la scarpeyya esce della polvere, ma non in quantità da creare il minimo problema.
ovviamente se la scarpetta è della misura giusta
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

carodubbio

Lotta agli imbrogli
Nel 1988, a Seoul, capitale della Corea del Sud, si è avuta la più grande controversia sportiva delle Olimpiadi. Droghe e doping erano già il flagello dell'atletica e dello sport in generale, ma il campione dei 100 metri Ben Johnson fu pubblicamente smascherato e accusato di frode. Il canadese aveva battuto il record mondiale, ma aveva messo in dubbio la reputazione dello sport.

Lo scandalo BALCO, che ha rovinato, tra gli altri, l'americano Marion Jones, cinque volte vincitore, non ha certo aiutato la reputazione dell'atletica leggera. Ma forse i successi di Usain Bolt hanno riportato un po' di fiducia in questo sport.

Non sono solo gli atleti ad essere risultati positivi ai test anti-doping. Il nord coreano Kim Jong-su, si è visto togliere le medaglie di argento e bronzo conquistate nella pistola a Pechino quattro anni fa dopo essere risultato positivo al propranololo, un farmaco beta-bloccante. Ma i suoi connazionali ne sono al corrente? Si dice che i media statali di Pyongyang non abbiano mai dato la notizia.

Non sono solo gli esseri umani a risultare positivi ai test. Atene, nel 2004, è stata teatro dei primi casi di doping di cavalli ai Giochi Olimpici. La Germania perse l'oro nella gara di salto a squadre per una sostanza ritenuta usata in una crema per il trattamento della pelle irritata di un cavallo.

Il fantino irlandese Cian O'Connor divenne un eroe all'istante per aver vinto l'oro a quegli stessi Giochi. Ma il suo cavallo, Waterford Crystal, risultò positivo a due farmaci antipsicotici normalmente somministrate agli umani           

COPIO INCOLLO

rhox

Citazione da: carodubbio - Luglio 26, 2012, 11:26:34 AM
E falla finita con il tuo modo inutile di mettermi i piedini sopra.

Tecnicamente non capisco un fico secco.

Ma in pratica riesco a portare un cavallo a una condizioni fisico sportiva+ mentale a livelli competitivi discreti, sempre in base alla categoria del cavallo, perche se una una rapa non ne tiri fuori il sangue.

La teoria  è una cosa, ma metterla in pratica resta non facile.

E poi hai voglia a parlare di menate ridicole, visto che a certi livelli non basta essere capaci, devi anche essere spietato e infilare L'AGO IN VENA, altrimenti farai bella figura ma arrivi ULTIMO.

Si puo sognare e illudersi ma oggi la realtà è questa punto e basta

non ti metto i piedini in testa.
parli come se fossi l'unico che sa fare qualcosa qua dentro e fai interventi assolutamente incomprensibili perchè dici che bisogna essere superiori per poterlo fare.

io ho parlato di gente in grado di preparare al massimo il cavallo per la sua disciplina. non mi risulta che qua ci sia nessun olimpionico o vincitore di corse al massimo livello quindi tutti prepariamo per il NOSTRO livello.
quindi tu che spari che ci voglia l'anima e non la tecnica. io ti dico che senza tecnica ai massimi livelli non ci arrivi se non per un'enorme botta di cul0, l'anima ti lontano fino a un tot..

arrogarsi il diritto di dire che chi parla, discute, si confronta (anche su livello che non raggiungerà mai) fa solo bubbole perchè tanto se non ci mette altro è fuori luogo.
cosa ci fai un forum allora visto che in un forum si parla di teoria perchè anche i consigli pratici sono basati solo su parole.. della tua anima, del tuo sangue nelle vene, ecc in un forum ce ne si sbatte tutti allegramente perchè tramite uno schermo non passa nulla di ciò.. come non passano veramente le emozioni e la capacità altrui..

Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

Ipparco

Citazione da: carodubbio - Luglio 26, 2012, 11:26:34 AM
E falla finita con il tuo modo inutile di mettermi i piedini sopra.

Tecnicamente non capisco un fico secco.

Carodubbio, si tratta di restare in topic, tutto qua. Il topic si chiama "Barefoot e discipline sportive". Tutto quello che non è pertinente a questo argomento sarebbe meglio che restasse fuori, per questione di ordine, leggibilità e chiarezza.
Se hai delle esperienze PERTINENTI all'argomento saremo tutti felicissimi di leggerle, quello che non c'entra sei pregato di conservarlo per delle discussioni dedicate.

La teoria spesso nasce dall'esperienza pratica, e viceversa. Sono due facce della stessa medaglia, e non può esistere l'una senza l'altra. Quindi per favore non insistere oltre con questa tua idea che siano cose antitetiche. Se proprio ne vuoi discutere, apri una discussione dedicata nella sezione sulle discussioni generali.

Ulteriori interventi OT verranno cancellati d'ufficio.
Leonardo de Curtis, AHACP, PHCP
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Leonardo da Vinci

carodubbio

Continuate a zappare il vostro articello , e chi ve lo tocca

piciopacio

Sarò limitato ma per me un lallo scalzo che compete con le scarpette, con le resine o con le protezioni vattelapesca non è scalzo e "differentemente ferrato".

Allora, stabiliamo che la barefutteria è l'uso e il governo del lallo scalzo, del cavallo che va a piedi nudi secondo le sue possibilità e i suoi tempi, dunque, mai competitivo coi lalli ferrati.

E creiamo un'altra categoria: - la società anonima contro la ferratura, lalli che vanno con protezioni ai piedi non inchiodate a gareggiare oltre i propri limiti come i lalli ferrati.

Può darsi che col tempo si inventino protezioni più semplici, più economiche e più sicure della ferratura inchiodata, sono sicuro che ce la faranno. Speriamo.