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Il "complesso".

Aperto da piciopacio, Agosto 19, 2012, 02:00:05 AM

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piciopacio

Citazione da: DivinityOfDarkness - Agosto 19, 2012, 12:53:28 AM
Citazione da: alex - Agosto 17, 2012, 07:48:06 PM
Approfitto di questo topico per lanciare un appello ai maniscalchi di più ampie vedute.

Riappriopriatevi del pareggio, e in particolare del pareggio barefoot! Chi meglio di voi potrebbe eseguirlo? Chi meglio di voi, se dotato di assoluta obiettività, che sarà premiata dalla fidelizzazione del cliente (anche se qualche cliente ridurrà il numero di chiamate) è in grado di spiegare, per filo e per segno, vantaggi e svantaggi della ferratura e della "non ferratura" e consigliare al meglio il cliente?

Il mio maniscalco, alla domanda "ma tu segui cavalli sferrati?" mi ha risposto "ho smesso. Ora pare che qualuque collione che esca da un weekend di corso per barefoot si senta in grado di giudicare e criticare il mio lavoro e il mio modo di pareggiare. Se son tanto bravi, che facciano da sè, io no voglio più seguire cavalli barefoot perchè non voglio immischiarmi in questo ambiente. Che stiano tra di loro a dirsi 'bravo' a vicenda.".

Secondo me la barefutterìa soffre di un terribile complesso di inferiorità rispetto la mascalcìa, generalmente questo tipo di complesso trova sfogo nella aggressività e nella mania di grandezza infatti la barefutteria ha: -
rubato gli attrezzi alla mascalcìa, infatti non c'è un attrezzo specifico da barefutto.
Ha adottato/ha dovuto adottare la sua terminologia, poche sono le parole tipicamente barefutte (quali??).
Ha copiato le sue tecniche fondamentali di bilanciamento e di sistemazione dello zoccolo.

Inoltre, un bravo maniscalco diventa un bravo barefutto in sette minuti, un bravo barefutto quanto tempo necessita per diventare un bravo maniscalco ? Anni ed anni, il bravo maniscalco oltre a pareggiare ed inchiodare i ferri, deve saper costruire i ferri speciali, specialmente quelli per puledri nati coi piedi difettati che vanno fatti necessariamente su misura.

Non entro nella querelle, non faccio il tifo né per gli uni né per gli altri, ripeto: - sono per la barefutterìa - da 5 anni ho il lallo scalzo, ho fatto sferrare altri 4 lalli - ma se è il caso faccio ferrare senza fare un plissé.

Il barefutto integralista attacca la mascalcìa a testa bassa, persone come Alex - più ragionevoli - sognano una pacifica commistione: - cosa assolutamente impossibile, mi spiego.

Se la barefutteria è una filosofia, un'etica, uno stile di vita allora non c'è discussione, ha ragione il maniscalco di Div/tà: - Che stiano tra di loro a dirsi 'bravo' a vicenda.

Se invece la barefutterìa discende da un ragionamento pratico e concreto allora sarebbe auspicabile il contributo di tutti...auspicabile ma difficilmente realizzabile perché sia i maniscalchi sia i barefutti sanno/sospettano che quando i loro clienti apriranno gli occhi, quando i gestori di maneggi faranno bene i loro conti, scopriranno di poter fare quasi completamente a meno dei barefutti e di utilizzare i maniscalchi solo per i lalli da alte prestazioni...non ci credete ?

http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=867.0

Nicola

Se dal punto di vista dell'arte applicata potrei essere fondamentalmente concorde, dal punto di vista dell'applicazione teorica e dello studio sono convinto che il complesso sia ribaltato.

Di maniscalchi dediti allo studio, alla lettura, alla ricerca, all'anelito della "cultura", ne conosco pochi, pochissimi, forse uno.

A chi mi dice che il livello di istruzione medio del maniscalco (in Italia) non gli consente una sufficiente apertura mentale, rispondo che ciò non è scusante, semmai è ulteriore dimostrazione di una scelta professionale "di ripiego".

E' esattamente lo stesso percorso che distingue Oliveira da un istruttore medio della italica equitazione.

Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

planetadmin

Posso in parte capire il discorso su scala generale, ma solo in parte, entrando nello specifico caso il maniscalco sopra citato é sicuramente il migliore in italia nel suo settore e ben conosce anche il pareggio, quello che crea un divario sono gli estremismi e qui in zona ho discusso più volte con presunti esperti di barefoot che dopo mezzo corso si sono eletti a divinità del pareggio, purtroppo non sono tutti come PP, Alex, Nicola, Rhox o Ipparco.... Anche il panorama barefoot é pieno di "fave".
"Siete stato pesato, siete stato misurato e siete stato trovato mancante"

carodubbio

IO e il mio maniscalco andiamo molto d'accordo, mai avuto un contrasto IO dico la mia idea e lui la sua.

Quando ho preso Tibul, il cavallo in quasi 2 anni che è stato in allenamento a Corridonia il maniscalco è sempre stato lo stesso che ferra  a me, quindi il cavallo conosceva bene la sua storia e bisogni, per questo la prima volta che viene da me mi fà; guarda che se rimetti dritto questo cavallo , se torna da corsa ti devrò fare un ferro particolare per l'anteriore con un tirante in diagonale all'interno del ferro altrimenti stò cavallo non cammina.

Passano in mesi ,visto che ho il patentino qualche corsa lo monto IO , preso a febbraio dopo diverse corse la situazione migliorava ma ancora segni di fiducia pochi, arriva fine ottobre monto IO in GR, il cavallo corre allo scoperto si pianta gli ultimi 400metri ( la corsa era di 1750 metri). Dopo la corsa il mio socio mi fà; il cavallo lo visto bene che corse ha in programma, rispondo c'è poca roba solo un in fantini a 1350 metri un pò corta, il socio fà proviamo, arriva novembre in pista il  cavallo favorito e di propietà di chi mi ha venduto Tibul, ci incontriamo e dice; ma oggi ha sbagliato distanza e terreno, il cavallo con questo fondo pesante per la pioggia non cammina, stringo le spalle vado in pista , il favorito arriva terzo e Tibul vince.

Ho tenuto questo cavallo per 7 anni ha vinto in 55 gare ha vinto 9 volte più diversi secondi terzi e quarti posti,

Ma il mio maniscalco che è sempre lo stesso la sua ferratura speciale non la mai proposta più

le cose cambiano il maniscalco deve saper fare il maniscalco, ma chi sta in sella se non ci sa stare ai voglia a andare a dare la colpa al maniscalco

piciopacio

Citazione da: Nicola - Agosto 19, 2012, 10:01:37 AM
Se dal punto di vista dell'arte applicata potrei essere fondamentalmente concorde, dal punto di vista dell'applicazione teorica e dello studio sono convinto che il complesso sia ribaltato.

Di maniscalchi dediti allo studio, alla lettura, alla ricerca, all'anelito della "cultura", ne conosco pochi, pochissimi, forse uno.

A chi mi dice che il livello di istruzione medio del maniscalco (in Italia) non gli consente una sufficiente apertura mentale, rispondo che ciò non è scusante, semmai è ulteriore dimostrazione di una scelta professionale "di ripiego".

E' esattamente lo stesso percorso che distingue Oliveira da un istruttore medio della italica equitazione.

Dopo anni di isolamento per deliberata scelta, dall'inizio dell'anno sono stato costretto a rifrequentare l'ambiente equestre locale.

Mentre per l'istruzione equestre la situazione è rimasta più o meno quella che era: gambegambe, per la mascalcìa è tutto cambiato, ci sono in zona 4 giovinotti che operano bene, veramente bene: - http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=870.0

Forse siamo di fronte ad un'altro complesso, questa volta di superiorità del quale soffre l'equitazione itagliana la quale si è crogiolata nel presunto primato ereditato da Caprilli o per meglio dire dai caprillioni per decenni, distruggendo di fatto la cultura equestre; infatti il complesso di superiorità tende ad ingessare il complessato impedendogli di rinnovarsi .

Così, mentre per la mascalcìa - anche negli anni bui - si è continuato a mantenere a Pinerolo - che sarebbe dovuta essere la nostra Saumur - una efficientissima scuola di mascalcia, per quanto riguarda l'istruzione equestre i militari hanno solamente cantata la messa caprilliana, ignorando il dressage, snobbando l'equitazione classica, disprezzando quella da circo.
Per quello che ne so una sola voce cantò fuori del coro, quella del generale Susanna, gli altri in uniforme si uniformarono il risultato: - gambegambe.

E' ovvio che ci saranno cavalieri italiani che si sono evoluti, che sono stati all'estero, che hanno frequentato maestri stranieri, ma non basta perché ci sono altri fattori che abbiamo persi che concorrono a fare Squola, ma questo è un'altra storia.







Miky Estancia

Citazione da: Nicola - Agosto 19, 2012, 10:01:37 AM
Se dal punto di vista dell'arte applicata potrei essere fondamentalmente concorde, dal punto di vista dell'applicazione teorica e dello studio sono convinto che il complesso sia ribaltato.

Di maniscalchi dediti allo studio, alla lettura, alla ricerca, all'anelito della "cultura", ne conosco pochi, pochissimi, forse uno.
A chi mi dice che il livello di istruzione medio del maniscalco (in Italia) non gli consente una sufficiente apertura mentale, rispondo che ciò non è scusante, semmai è ulteriore dimostrazione di una scelta professionale "di ripiego".

E' esattamente lo stesso percorso che distingue Oliveira da un istruttore medio della italica equitazione.

Allora potrebbe essere una buona idea ampliare il numero di maniscalchi professionisti seri conosciuti prima di esprimere un idea sul complesso.

Le scelte di ripiego non portano a diventare un maniscalco professionista serio, debitamente preparato e con esperienza. Pertanto tali figure, scarsamente professionali non vanno prese neanche in considerazione.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Nicola

Citazione da: Miky Estancia - Agosto 19, 2012, 06:33:44 PM
Allora potrebbe essere una buona idea ampliare il numero di maniscalchi professionisti seri conosciuti prima di esprimere un idea sul complesso.

Ammettiamo pure che ne abbia, in circa trent'anni di pratica equestre, conosciuti troppo pochi (non si può mai dire), il problema resta: come ho mille volte in mille diversi luoghi ripetuto, quello che chiedi in Italia non è possibile, perchè non è possibile dare risposta certa alle seguenti semplici e banali domande:
- quale è il requisito di legge minimo necessario per fregiarsi del titolo di maniscalco?
- qual'è il percorso formativo che conduce all'ottenimento di tale requisito?
- il mantenimento del titolo, quali percorsi di aggiornamento prevede?

Ora, in Francia ed in Germania mi pare che a queste domande un maniscalco possa facilmente rispondere. E se uno è un cane, io cliente posso riferirmi al suo "organo professionale" per segnalare il mio issenso col suo operato.

Ad abundantiam ripeto. Il mio ex maniscalco è un uomo competente, allievo di Blasio, ha studiato a Pinerolo. La mia cavalla, ferrata da lui per 4 anni, non ha mai avuto alcun problema evidente causato dalla ferratura.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

piciopacio

Discorso che non fa un plissé.

Detto questo, per chi ha un minimo di competenza non abbisognano titolo per distinguere un attaccaferri da un maniscalco.

Non scordiamoci che il maniscalco era considerato un personaggio di altissimo livello, da cui Maresciallo il più alto titolo militare in tutto il mondo tranne che in Itaglia..chissaperché !!

rhox

il problema per me è che troppi proprietari non hanno le competenze per giudicare il lavoro del proprio maniscalco, del proprio veterinario, del proprio istruttore, ecc.
ma perchè manca in generale la cultura equestre.

quindi come si può valutare il maniscalco bravo dall'appiccicaferri se non so come è fatto un piede sano di un cavallo?
sinceramente io ad oggi ho trovato pochissime persone disposte a spiegarti cosa stanno facendo, come e perchè lo fanno, quali cambiamenti dovrebbero esserci, ecc..

il maniscalco, piuttosto che il vet, arrivano, piazzano i ferri in alluminio e il proprietario cataloga la cosa come necessaria senza avere la minima idea perchè..
è pieno di cavalli ferrati con ferrature correttive, ferri speciali, ecc senza un motivo, ma perchè così gli girava quel giorno a chi lo ha proposto (salvo poi che mediamente costano molto di più)
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

planetadmin

Citazione da: rhox - Agosto 19, 2012, 10:56:18 PM
sinceramente io ad oggi ho trovato pochissime persone disposte a spiegarti cosa stanno facendo, come e perchè lo fanno, quali cambiamenti dovrebbero esserci, ecc..

Sinceramente su 3 maniscalchi 2 son stati disposti a spiegare il tutto, sarà ma io tutte queste difficoltà nel trovare il professionista non le vedo, il primo "fornito" dal proprietario del maneggio nemmeno lo trovavo a ferrare... trovavo il cavallo ferrato (di m***a) e nemmeno sapevo che faccia avesse, quindi cambio e cerco da solo il professionista.
Il proprietario del cavallo deve interessarsi, altrimenti che compri una vespa.
"Siete stato pesato, siete stato misurato e siete stato trovato mancante"

rhox


Citazione da: DivinityOfDarkness - Agosto 19, 2012, 12:53:28 AM
Il mio maniscalco, alla domanda "ma tu segui cavalli sferrati?" mi ha risposto "ho smesso. Ora pare che qualuque collione che esca da un weekend di corso per barefoot si senta in grado di giudicare e criticare il mio lavoro e il mio modo di pareggiare. Se son tanto bravi, che facciano da sè, io no voglio più seguire cavalli barefoot perchè non voglio immischiarmi in questo ambiente. Che stiano tra di loro a dirsi 'bravo' a vicenda.".

però attualmente è pieno di corsi di mascalcia che durano 2 giorni esattamente come quelli barefoot..
fatti da fare associazioni sportive e le cui persone che ci escono mi fanno paura come quelli che lo fanno dopo un corso barefoot..
solo che uno mal che vada toglie troppa suola a un cavallo, l'altro rischia di piantare un chiodo nel vivo del piede.
premettendo che eticamente non è giusto praticare causando sofferenza a un animale così tanto per, ci sono delle attività più rischiose. piantare chiodi in un piede per me è una delle più complesse perchè c'è la grossa variabile movimento del cavallo.
con 2 giorni di corsi non hai postura, resistenza, trucchetti per gestire al meglio un cavallo che si stufa di stare a 3 gambe, maneggiare chiodi, coltellaccio, martello, ecc è molto più rischioso per l'incolumità del binomio..


mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i vari maniscalchi degli studenti di questi corsi di 2 giorni come base e poi 2-3 giorni dopo come avanzato..
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

planetadmin

#11
Citazione da: rhox - Agosto 19, 2012, 11:22:06 PM
mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i vari maniscalchi degli studenti di questi corsi di 2 giorni come base e poi 2-3 giorni dopo come avanzato..

Il maniscalco in questione li reputa collioni usciti da 2 giorni di corso.
Posso dirti solo quel che pensa quel maniscalco, non altri 30, e conto di tenermelo stretto.
"Siete stato pesato, siete stato misurato e siete stato trovato mancante"

Nicola

Citazione da: piciopacio - Agosto 19, 2012, 10:41:13 PM
Discorso che non fa un plissé.

Detto questo, per chi ha un minimo di competenza non abbisognano titolo per distinguere un attaccaferri da un maniscalco.

Non scordiamoci che il maniscalco era considerato un personaggio di altissimo livello, da cui Maresciallo il più alto titolo militare in tutto il mondo tranne che in Itaglia..chissaperché !!

Anche i pittori e gli scultori, fino almeno all'800 erano persone tenute in altissima considerazione. In effetti in quel campo avere un buon maestro era fondamentale per un giovane artista, il quale, per ottenere le prime commesse, dichiarava apertamente il nome del maestro, il suo caposcuola.

E' evidente d'altro canto che il pubblico di Michelangelo e di Bernini erano assai più allenati a riconoscere la maestria di quanto lo siamo noi, come è certo che mio nonno, alpino, ne sapeva di muli certamente più di me.

Che ora il soggetto equitante medio abbia l'occhio sufficiente allenato, dubito fortemente.     
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

DivinityOfDarkness

#13
Però una volta che il maniscalco ti inchioda un cavallo, col piffero che lo richiami, anche se sei il più scemo degli scemi... Il cavallo ti va zoppo subito, mal che vada chiami un altro tizio che, di solito, riesce a rimediare il danno o a limitarlo, perchè in genere il pareggio del maniscalco in erba (o meglio, in erba alta...in alto mare!) non è mai aggressivo su muraglia e talloni, li lascia lughi e alti appunto per paura di levar troppo.

Senza contare che il maniscalco della domenica, uscito da 2 o 3 giorni di corso dell'associazione verde, deve perlomeno investire in chiodi, martelli e ferri, ma giammai prenderà una forgia da 2000 euro e un furgoncino da 20mila da allestire. "Io ferro a freddo" è la tipica frase del maniscalco improvvisato, perchè per lui ferrare a caldo vuol dire strinare il piede col ferro incandescente.E lo vedi lì, che si mette a martellare dei ferri che,così a freddo, non si deformano manco se ci casca un asteroide.

Come dissi altrove qui sul forum
CitazioneOrpoboia...allora,diciamo innanzitutto che il maniscalco medio SA pareggiare, sa usare gli strumenti, conosce il piede e, per passare a pareggiare cavalli scalzi il passo è breve.
Per un pareggiatore, arrivare a saper ferrare a caldo il passo è moolto più lungo.

Il problema è che da quando è nato il barefut, almeno 3 miei conoscenti si son messi a far corsi e pareggiare. 200 euro di investimento per il materiale e via, sono divetati pareggiatori superatural cintura nera 3° dan del mustangrollo.
Improvvisarsi maniscalchi è molto più oneroso e rischioso.

Il tizio che arriva col furgone attrezzato con banco di lavoro, forgia a gas, incudine, un discreto numero di modelli ferri, pinze, smerigliatrici e stucco mi dà idea che perlomeno per l'attrezzatura s'è impegnato, ci ha investito ed è il suo lavoro. Lo spero...  perchè se deve fingere o prenderlo per hobby, caxxio, ce ne sono di più leggeri e divertenti, magari anche più remunerativi e decisamente meno rischiosi e dispendiosi.

Far finta di essere maniscalco è rischioso. Lo vedi quello che è disinvolto nel maneggiare ferri incadescenti e quello che tentenna ad ogni mossa, per timore di grattarsi via un dito con la mola, cuocersi una mano col ferro bollente, pestarsi il pollicione col martello o strapparsi una gamba coi chiodi non ancora ribattuti.

Il barefutto di 3 giorni di corso si arroga il diritto di fare dei piedini da cenerentola scolpendo il suo piede ideale del mustang a partire da due ciabatte De Fonseca. Di solito lo fa ai piedi del cavallo dell'amico del cuggggino che lo tiene in giardino.
Arriva col suo treppiede evidentemente intonso o che ha visto ben pochi cavalli, grembiule ancora del colore originale, kit di raspe preso su ebay o al corso, tutte rigorosamente coordinate e della stessa marca, allineate come gli affettati nel banco frigo.

Non ha che da mettersi lì in silenzio, senza il casìno della forgia e del martello sull'incudine o del ferro che frigge in acqua, e iniziare ad affettare. Mal che vada si ferma, scruta il piede con aria concentrata..e riprende a rimpicciolire il piede.
Se un cavallo è avvezzo al curasnette, non c'è molto altro cui deve abituare il cavallo.

Conclusione: è piùfacile far finta d'esser pareggiatore che far finta d'essere maniscalco. Infatti un attaccaferri prima o poi si smaschera..ma il pedicure no.

Citazione da: rhox - Agosto 19, 2012, 10:56:18 PM
il problema per me è che troppi proprietari non hanno le competenze per giudicare il lavoro del proprio maniscalco, del proprio veterinario, del proprio istruttore, ecc.
ma perchè manca in generale la cultura equestre.

....però troppe volte si sentono in diritto di dire al professioista come deve fare il suo lavoro  :icon_rolleyes:
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

Nicola

Citazione da: DivinityOfDarkness - Agosto 20, 2012, 12:06:09 AM

Il tizio che arriva col furgone attrezzato con banco di lavoro, forgia a gas, incudine, un discreto numero di modelli ferri, pinze, smerigliatrici e stucco mi dà idea che perlomeno per l'attrezzatura s'è impegnato, ci ha investito ed è il suo lavoro. Lo spero...  perchè se deve fingere o prenderlo per hobby, caxxio, ce ne sono di più leggeri e divertenti, magari anche più remunerativi e decisamente meno rischiosi e dispendiosi.

Far finta di essere maniscalco è rischioso. Lo vedi quello che è disinvolto nel maneggiare ferri incadescenti e quello che tentenna ad ogni mossa, per timore di grattarsi via un dito con la mola, cuocersi una mano col ferro bollente, pestarsi il pollicione col martello o strapparsi una gamba coi chiodi non ancora ribattuti.

Seguendo pedestremente questa logica il fabbro del mio paese, fenomeno del ferro battuto, si presentasse con la sua competenza siderurgica e la sua attrezzatura, dopo aver frequentato il famoso corso di due giorni, a pareggiarmi/ferrarmi il cavallo, non potrei che concludere che si tratti di un fior di professionista. :horse-scared:

D'altra parte, l'abilità a maneggiare il ferro incandescente, la forgia a gas  "profescional" ed ogni altro strumento non gli mancano sicuro....
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est