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Il "complesso".

Aperto da piciopacio, Agosto 19, 2012, 02:00:05 AM

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DivinityOfDarkness

Paradossalmete... sì
Anche se, essendo fabbro di paese, in molti lo conoscono e forse prima o poi t'arriverà la voce che lui fa cancelli e tavolini, e non il maniscalco.

Un neofita che non sa NULLA di mascalcia su cosa si dovrebbe basare (a parte il passaparola di quello che 'sì sì è bravo, è una vita che mi ferra i cavalli e son sempre tutti dritti)?

Da qualcosa uno dovrà pur partire...
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

Nicola

Citazione da: DivinityOfDarkness - Agosto 20, 2012, 12:22:43 AM
Da qualcosa uno dovrà pur partire...

Auspicherei che quel "qualcosa" fosse un "qualcuno", magari un istruttore.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

alex

Il tema è interessante. Ovvio che i pareggiatori abbiano un "complessi di inferiorità": si confronta una pratica vecchia di pochi anni con una pratica che ha una storia documentata di parecchi secoli, a cui si aggiungono altri secoli di oscura pratica non documentata.

Qualsiasi maniscalco sa come pareggiare un cavallo scalzo? Può imparare in sette minuti? Ne dubito moltissimo. Questo può valere per un cavallo sano, senza il minimo problema, non vale certo per i numerosi (molto numerosi!) casi di zoccolo più o meno patologico. Piciopacio si rifiuta di affrontare il problema del pareggio come terapia per lo zoccolo patologico; afferma che si travalica nella professione veterinaria. Ma questo travalicamento non viene quotidianamente fatto anche dal maniscalco? E allora, travalichiamo.

Il nocciolo della questione è lo zoccolo patologico. E' lì che aspetto i maniscalchi di più ampie vedute. Occorre che loro si azzardino a ipotizzare che forse la sferratura e una strategia di pareggio (e non solo) può risolvere definitivamente, a un livello che il ferro non consente, problemi seri, gravi, complessi. Non dico che questo avvenga: ma occorre la onestà di prendere in considerazione l'ipotesi che potrebbe avvenire. Finchè questa ipotesi viene rifiutata a priori, per principio, le cose resteranno tali e quali come sono adesso. E il pareggio per il cavallo con zoccoli gravemente compromessi, la "riabilitazione barefoot",  non si impara affatto in sette minuti.

C'è un altro luogo comune da sfatare. Circola l'idea che la mascalcia sia una, e che quindi per ogni problema ci sia una risposta: quella che per quel problema propone la buona mascalcia. Ammetterete che questa è una favola. Di fronte all'identico problema, diversi maniscalchi proporranno una varietà di soluzioni diverse. Questo significa: niente approccio scientifico; perchè là dove vengono proposte soluzioni diverse per lo stesso problema, è prova provata che nessuno si è curato di esaminare l'evidenza di quale, fra le varie soluzioni, è la migliore, oppure che non esiste un sistema per convincere tutti che la soluzione mifgliore è quella provatamente migliore. Vale, ovviamente, anche per il mondo del pareggio; e io da tempo indico questo come un serissimo problema; vorrei che qualcuno lo indicasse anche per il mondo della mascalcia.



La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Miky Estancia

Citazione da: planetadmin - Agosto 19, 2012, 11:11:52 PM

Sinceramente su 3 maniscalchi 2 son stati disposti a spiegare il tutto, sarà ma io tutte queste difficoltà nel trovare il professionista non le vedo, il primo "fornito" dal proprietario del maneggio nemmeno lo trovavo a ferrare... trovavo il cavallo ferrato (di m***a) e nemmeno sapevo che faccia avesse, quindi cambio e cerco da solo il professionista.
Il proprietario del cavallo deve interessarsi, altrimenti che compri una vespa.

Mi trovo perfettamente daccordo con te. Ho conosciuto mio marito proprio perchè ho cambiato maniscalco. Quello fornito dal maneggio non mi andava bene: ferrature ogni 30 giorni (presunte perchè in realtà era una bella raspatina alla muraglia e una tirata di chiodi), piedi a papera, cavallo bollato. Secondo il proprietario del maneggio e il maniscalco, i talloni erano inesistendi perchè io docciavo le gambe al cavallo dopo il lavoro, e il cavallo inciampava perchè dormiva invece di lavorare e i bolli....vabbè, se li faceva da solo in box.
Chissà come mai, cambiando maniscalco, le ferrature duravano perfette 50 giorni, i talloni sono magicamente ricresciuti, l'asse digitale è tornato normale e il cavallo ha smesso sia di inciampare che di bollarsi "da solo" nel box.... :firuu:

Si trovano anche personaggi che spiegano, ma le spiegazioni possono anche non essere convincenti e corrette. Domandare, studiare, documentarsi e aprire gli occhi ai fatti concreti, perchè purtroppo il mondo è pieno di furbastri.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

Citazione da: alex - Agosto 20, 2012, 09:24:01 AM

Il nocciolo della questione è lo zoccolo patologico. E' lì che aspetto i maniscalchi di più ampie vedute. Occorre che loro si azzardino a ipotizzare che forse la sferratura e una strategia di pareggio (e non solo) può risolvere definitivamente, a un livello che il ferro non consente, problemi seri, gravi, complessi. Non dico che questo avvenga: ma occorre la onestà di prendere in considerazione l'ipotesi che potrebbe avvenire. Finchè questa ipotesi viene rifiutata a priori, per principio, le cose resteranno tali e quali come sono adesso. E il pareggio per il cavallo con zoccoli gravemente compromessi, la "riabilitazione barefoot",  non si impara affatto in sette minuti.


I maniscalchi di ampie vedute, non rifiutano a priori nessuna ipotesi. Il fatto è, che al barefoot manca (per ora) quel protocollo storico che invece può vantare la ferratura. Quindi, anche essendo di vedute ampie a 360°, non si può dire al cliente: dunque la situazione è questa...il problema del suo cavallo con la ferratura può risolversi al 99%, mentre col barefoot forse, bèh i dati non sono ancora precisi, ma ci sono ipotesi che potrebbe avvenire....scelga barefoot.

Insomma, se andiamo dal medico e chiediamo una medicina, vogliamo che questa ci guarisca perfettamente oppure accettiamo di fare le cavie? Per le cose meno gravi, si può benissimo rischiare con la medicina omeopatica, ma se si parla di problemi seri, dubito che le persone scelgano l'incerto, ma preferiscono vie sperimentate e sicure.

Quando il barefoot potrà vantare un protocollo storico pari a quello della ferratura (nel bene e nel male, ovvio), sicuramente si potrà scegliere (e pretendere di essere istruiti e consigliati) la via che offre maggiori garanzie reali.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

Citazione da: Nicola - Agosto 19, 2012, 10:26:32 PM
Ammettiamo pure che ne abbia, in circa trent'anni di pratica equestre, conosciuti troppo pochi (non si può mai dire),

Scusa Nicola, ma questa mi era sfuggita. 30 anni di pratica equestre. Nella tua scheda dici di avere 35 anni. O menti spudoratamente e hai dai 50 anni in su (e dubito, perchè dalle foto si vede che sei un bell'uomo giovane  :love4: Rhox non essere gelosa del complimento al tuo fresco sposo! :angel5:) oppure mi vuoi far passare che a 5 anni già interrogavi i maniscalchi e cercavi di "certificare" la loro cultura/preparazione/ ecc? :icon_axe:
Perchè...umiltà vuole, che neanche i più bravi figli d'arte si prendano la briga di valutare il lavoro altrui senza almeno una ventina d'anni di gavetta quotidiana alle spalle.

Sarebbe come dire che uno studente delle elementari è giusto che si permetta di esprimere giudizi sull'operato di un laureato con esperienza lavorativa...
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Nicola

Citazione da: Miky Estancia - Agosto 20, 2012, 07:40:15 PM

Ammettiamo pure che ne abbia, in circa trent'anni di pratica equestre, conosciuti troppo pochi (non si può mai dire),


Monto da quando avevo 5 anni e sì, ho interrogato maniscalchi, groom, istruttori, cavalieri sin da piccolo. Immagino la curiosità non sia ancora considerata una colpa :horse-wink:

Per quanto riguarda il giudizio critico, ritengo di poter dire di esercitarlo in piena legittimità da una ventina d'anni, ovvero da quando cominciai a cercare di capire più seriamente cosa fosse un cavallo. Avevo 15 anni e d'estate facevo lo stalliere (ora si chiama groom) perchè montare e basta non nutriva a sufficienza la mia curiosità.

Allora conobbi Blasio; era ed è un fenomeno. Sono sempre stato molto affascinato dalla mascalcia, ma fin da allora, vedendo gente così abile lavorare il metallo, ho avuto la sensazione, mai venuta meno, che la siderurgia venisse prima del cavallo.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

piciopacio

Anch'io vidi gente lavorar il metallo - ero piccolissimo - mi sembrava una magia, ancor più sconvolgente era veder le scintille che sprizzavano dai piedi dei lalli quando in salita - la sera - si affrettavano - pestando sul selciato - per la vicina scuderia.

Non c'è storia, mascalcia batte barefutteria 3 a 0...lo dice un barefutto convinto, convintissimo !

DivinityOfDarkness

Citazione da: Nicola - Agosto 20, 2012, 08:02:00 PM
...ma fin da allora, vedendo gente così abile lavorare il metallo, ho avuto la sensazione, mai venuta meno, che la siderurgia venisse prima del cavallo.

Lavorare i ferri ed essere maniscalchi è come il leggere e lo scrivere: sono complementari. E' come per lo stilista vero, che è in primis un ottimo sarto...
Che me ne faccio di un ottimo maniscalco che sa leggere perfettamente il piede e curarlo, ma che poi non riesce a martellare un ferro o modificarlo per renderlo adatto a ciò che ha in mente? Senza contare che ora la necessità di modellare i ferri è molto inferiore che a 15 anni fa, perchè sul mercato ci sono un'infinità di misure e modelli che il bravo maniscalco SA modificare in pochi minuti per renderli su misura.

Sennò primenti uo potrebbe dire "heilà, guarda com'è abile di raspa e coltellaccio, pare uno scultore... ma cavolo, saprà quello che sta facendo, o è un ex legnaiolo incisore e intarsiatore che faceva statuette della madonna e crocifissi e che ora fa piedi?"
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

Miky Estancia

Citazione da: Nicola - Agosto 20, 2012, 08:02:00 PM
Citazione da: Miky Estancia - Agosto 20, 2012, 07:40:15 PM

Ammettiamo pure che ne abbia, in circa trent'anni di pratica equestre, conosciuti troppo pochi (non si può mai dire),


Monto da quando avevo 5 anni e sì, ho interrogato maniscalchi, groom, istruttori, cavalieri sin da piccolo. Immagino la curiosità non sia ancora considerata una colpa :horse-wink:

Per quanto riguarda il giudizio critico, ritengo di poter dire di esercitarlo in piena legittimità da una ventina d'anni, ovvero da quando cominciai a cercare di capire più seriamente cosa fosse un cavallo. Avevo 15 anni e d'estate facevo lo stalliere (ora si chiama groom) perchè montare e basta non nutriva a sufficienza la mia curiosità.

Allora conobbi Blasio; era ed è un fenomeno. Sono sempre stato molto affascinato dalla mascalcia, ma fin da allora, vedendo gente così abile lavorare il metallo, ho avuto la sensazione, mai venuta meno, che la siderurgia venisse prima del cavallo.

Curioso, davvero curioso. Avevo già risposto a questo post, avevo anche controllato che la risposta venisse pubblicata, ma il giorno seguente è scomparso senza lasciar traccia...misteri del web.

Vabbè, risponderò di nuovo.

Curioso dicevo, curioso il fatto che un bimbo di 5 anni si metta ad interrogare le varie figure professionali, in modo così approfondito e con cognizione di causa tali da ricavarne esperienza. Sarebbe curioso anche da parte di ragazzini più grandicelli.
Curioso, perchè di tutti gli allievi che ho avuto e che tuttora ho, non ce n'è nessuno così fenomeno. Oddio...i piccoli "fenomeni" li ho anche io: bimbi  che hanno una passione tale che a 10 anni si leggono "Cheval Star" in francese col vocabolario in mano, o bimbo di 5 anni con sindrome ADHD che è molto più avanti dei ragazzini della sua età, tanto che se la cava egregiamente con moschettoni e longhine da annodare e snodare, lavoricchia in libertà...ragazzini che masticano il cavallo da quando erano nella culla poichè i genitori hanno sempre vissuto nell'ambiente e ci tengono alla formazione dei loro ragazzi.

Ma nonostante tutto, fenomeni o meno, il diritto di esercitare il proprio giudizio critico, trattandosi sempre di ragazzini (e quindi per forza con una esperienza limitata) deve fermarsi alla loro persona e assolutamente non estendersi al di là di esso: per educazione, umiltà, realismo.

L'ambiente del cavallo, come tanti altri, è pieno di persone non umili che sovrastimano le loro capacità e la loro cultura. E' vero che basta poco per sgamarle e la maggior parte delle volte ci pensano i loro stessi cavalli a farlo, ma accettare certe affermazioni, è accettare che prima o poi qualcuno dica: la mia esperienza nel campo equestre è pari alla mia età anagrafica più i nove mesi di gestazione, poichè mia madre era dell'ambiente e dall'alto di questa auto convinzione, si prenda il lusso di sparare dogmi e giudizi.

Ora, questo è il mio umile pensiero, che può essere condiviso o meno, non mi interessa: nel suo piccolo orticello, ognuno è libero di fare e credere ciò che vuole; ognuno è libero di sentirsi Dio, l'Uomo Ragno, il Papa e via discorrendo, non è certo un problema mio, anzi...proprio perchè il topic si intitola "il Complesso", penso che queste cose ci stiano bene qui, visto che mi è capitato a volte di notare che ci sono persone non professioniste nel mondo del cavallo ma semplici amatori, che manifestano un certo come dire...un certo complesso di inferiorità nei confronti dei professionisti e lo manifestano con atteggiamenti aggressivi, a volte di sfida, un'eterna gara per dire: io non sono un professionista, ma sono bravo lo stesso, anzi di più perchè io ho anche studiato di più, tutti concentrati nell'impresa di valutare la competenza "dell'antagonista" piuttosto che cercare semplicemente di apprendere il più possibile da lui.

Che stresss...ma vivere sereni ed in pace col mondo, no??? :firuu:
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Pippokid

#25
Citazione
Curioso, davvero curioso. Avevo già risposto a questo post, avevo anche controllato che la risposta venisse pubblicata, ma il giorno seguente è scomparso senza lasciar traccia...misteri del web.

MODERAZIONE

non è curioso.

la risposta era decisamente ironica e sfottente, per cui è stata tolta.

ottima cosa esporre le proprie opinioni o considerazioni, un po' meno prendere per i fondelli altri utenti del forum

planetadmin

Calma e sangue freddo, Miky Estancia ha solo fatto notare che a 5 anni un bambino che difficilmente riesce a capire concetti astratti riesca a far domande tecniche sul lavoro del maniscalco era su quello che verteva il suo messaggio.
"Siete stato pesato, siete stato misurato e siete stato trovato mancante"

Miky Estancia

#27
Citazione da: Pippokid - Agosto 22, 2012, 02:58:54 PM
non è curioso.

la risposta era decisamente ironica e sfottente, per cui è stata tolta.

ottima cosa esporre le proprie opinioni o considerazioni, un po' meno prendere per i fondelli altri utenti del forum

Se sono stata ironica e sfottente, e ripeto SE, visto che non era mia intenzione esserlo, ma solo dare una risposta leggera che non trascinasse alla rissa, forse è dovuto al fatto che la frase di Nicola, "Di maniscalchi dediti allo studio, alla lettura, alla ricerca, all'anelito della "cultura", ne conosco pochi, pochissimi, forse uno.", la trovo altamente offensiva nei confronti della suddetta categoria professionale, ulteriormente offensiva, visto che poi fa risalire la sua esperienza a partire dai 5 anni di età. Di qui l'invito rivoltogli a conoscere altri maniscalchi, prima di sparare giudizi su una categoria professionale.

Insomma, se spari una sentenza come quella in grassetto, o conosci tutti i maniscalchi della tua regione e regioni limitrofe o sei del mestiere e conosci i tuoi colleghi, ma anche se fosse, non ho mai e ripeto MAI sentito Vincenzo Blasio dire una frase anche solo un pelo denigratoria verso il peggiore degli appiccichini, quindi, scusate se da fastidio che certe cose escano dalla tastiera di chi non è neanche del mestiere.

Ognuno è libero di esprimere il proprio giudizio, ma senza essere offensivo, specialmente quando si parla di professionisti e non di hobbisti.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

alex

Citazione da: Miky Estancia - Agosto 22, 2012, 03:26:31 PM
.... ma anche se fosse, non ho mai e ripeto MAI sentito Vincenzo Blasio dire una frase anche solo un pelo denigratoria verso il peggiore degli appiccichini, quindi, scusate se da fastidio che certe cose escano dalla tastiera di chi non è neanche del mestiere.
....

Non è una bella cosa, questa che dici; si chiama "spirito di corpo", non rispetto delle persone e nemmeno rispetto della verità.  Può arrivare fino alla negazione dell'evidenza, al fine di proteggere il proprio gruppo.

Avviene come riflesso condizionato in molte categorie; ma ha lo svantaggio che non facendo trapelare all'esterno le discussioni che avvengono - ne sono certo! - all'interno della categoria, chi è fuori della categoria è autorizzato a prendersela con l'intera categoria, visto che la categoria reagisce "come un sol uomo".

Non è il caso di allargare il discorso alla politica perchè altrimenti non ne usciamo vivi; ma anche in quel caso, le persone che stanno fuori della politica hanno lì'impressione di aver di fronte un gruppo che è unito da fortissimo spirito di corpo, e la conseguenza è che si generalizza i giudizi all'intero gruppo (la "casta"). Generalizzazione sbagliatissima: ma comprensibile e giustificata proprio dalla sensazione che il gruppo sia unito da un forte "spirito di corpo".



La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

planetadmin

Alla fine della fiera non si può affermare che tutti gli appartenenti ad una categoria siano ignoranti e dannosi, ci sono seri professionisti sia da una parte che dall' laltra.
Alex se cerchiamo il punto di incontro bisogna abbandonare estremismi e discorsi assolutistici, o sbaglio?
"Siete stato pesato, siete stato misurato e siete stato trovato mancante"