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Il "complesso".

Aperto da piciopacio, Agosto 19, 2012, 02:00:05 AM

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Nicola

Evidentemente l'acrimonia impedisce la lettura di un semplice periodo scritto in lingua italiana. Il periodo citato è il seguente:

Di maniscalchi dediti allo studio, alla lettura, alla ricerca, all'anelito della "cultura", ne conosco pochi, pochissimi, forse uno

Ho trasmesso per iscritto una mia personale esperienza. Una conoscenza, ancorchè elementare, dell'idioma nazionale non permette fraintendimenti.

Se questo periodo arriva a recare offesa significa che, come sottolineato da Alex, la difesa corporativa travalica l'oggettività.

Curioso il fatto che sia stata ritenuta offensiva una frase come quella citata, e nessuna levata di scudi sia avvenuta rispetto al riferimento di piciopacio alla rarità di documenti fiscali emessi da professionisti in mascalcia. In quel caso chi ora difende la propria "gilda" si volle orgogliosamente distinguere.

Mi permetto una chiosa (chiedo fin d'ora ai moderatori di cancellare qualora ritenessero improprio): l'acrimonia corporativa è storicamente più virulenta quanto più l'evidenza ne sconfessa i principi, o peggio, quanto più gli interessi corporativi hanno natura esclusivamente economica. Galileo dovette abiurare.

Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

Nicola

Citazione da: planetadmin - Agosto 22, 2012, 03:57:43 PM
Alla fine della fiera non si può affermare che tutti gli appartenenti ad una categoria siano ignoranti e dannosi, ci sono seri professionisti sia da una parte che dall' laltra.
Alex se cerchiamo il punto di incontro bisogna abbandonare estremismi e discorsi assolutistici, o sbaglio?
Mi sono ben guardato dal fare affermazioni a carattere universale. Prego pertanto di rileggere con attenzione i miei post.

Grazie per l'attenzione.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

planetadmin

Citazione da: Nicola - Agosto 22, 2012, 04:33:25 PM
Mi sono ben guardato dal fare affermazioni a carattere universale. Prego pertanto di rileggere con attenzione i miei post.
Grazie per l'attenzione.

Ok avevo capito male.
"Siete stato pesato, siete stato misurato e siete stato trovato mancante"

alex

Citazione da: planetadmin - Agosto 22, 2012, 03:57:43 PM
Alla fine della fiera non si può affermare che tutti gli appartenenti ad una categoria siano ignoranti e dannosi, ci sono seri professionisti sia da una parte che dall' laltra.
Alex se cerchiamo il punto di incontro bisogna abbandonare estremismi e discorsi assolutistici, o sbaglio?

Verissimo! Hai detto in modo più chiaro ancora proprio quello che intendevo dire. La difesa corporativa è la causa prima delle erronee generalizzazioni. Un errore causa di conseguenza l'altro. Pure io, che ci sto attento, di fronte a una difesa corporativa tendo a cascare - nella foga polemica - nella generalizzazione. E' una specie di riflesso condizionato; una reazione a un metodo che non mi appartiene, perchè io sento "spirito di corpo" con nessuno, e - come avrete potuto constatare - non lesino critiche al troppo sfaccettato e litigioso mondo barefoot, proprio come mi sento in pieno diritto di non lesinarne al mondo della mascalcia tradizionale. E purtroppo, essendo che anche quelli più organizzati nel mondo barefoot cominciano a ragionare come una piccola "corporazione", questo ha comportato che me ne allontanassi immediatamente; senza affatto disprezzarli, ma sentendomi "altro" da loro.



La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Nicola

A Miky, che inorridisce all'idea che un bambino possa avere una coscienza critica, suggerisco la lettura di un illuminante racconto del 1837; l'autore è HC Andersen, il titolo "Gli abiti nuovi dell'imperatore".

Perchè non mi si chieda chi siano i legittimi successori del pargolo, sottolineo che si tratta di favola, il cui significato è, pertanto, allegorico.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

DivinityOfDarkness

Nicola, orsù dai..da come l'hai messa, pare quasi che tu a 5 anni disquisissi di corion e di angolazione delle barre, nonchè del dove fosse meglio posizionare le stampe per i chiodi...

Ora però torniamo IN TOPIC, grazie.
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

Miky Estancia

Citazione da: alex - Agosto 22, 2012, 03:51:42 PM
Citazione da: Miky Estancia - Agosto 22, 2012, 03:26:31 PM
.... ma anche se fosse, non ho mai e ripeto MAI sentito Vincenzo Blasio dire una frase anche solo un pelo denigratoria verso il peggiore degli appiccichini, quindi, scusate se da fastidio che certe cose escano dalla tastiera di chi non è neanche del mestiere.
....

Non è una bella cosa, questa che dici; si chiama "spirito di corpo", non rispetto delle persone e nemmeno rispetto della verità.  Può arrivare fino alla negazione dell'evidenza, al fine di proteggere il proprio gruppo.

Avviene come riflesso condizionato in molte categorie; ma ha lo svantaggio che non facendo trapelare all'esterno le discussioni che avvengono - ne sono certo! - all'interno della categoria, chi è fuori della categoria è autorizzato a prendersela con l'intera categoria, visto che la categoria reagisce "come un sol uomo".

Non è il caso di allargare il discorso alla politica perchè altrimenti non ne usciamo vivi; ma anche in quel caso, le persone che stanno fuori della politica hanno lì'impressione di aver di fronte un gruppo che è unito da fortissimo spirito di corpo, e la conseguenza è che si generalizza i giudizi all'intero gruppo (la "casta"). Generalizzazione sbagliatissima: ma comprensibile e giustificata proprio dalla sensazione che il gruppo sia unito da un forte "spirito di corpo".

Mi spiego meglio Alex, perchè non è quello che volevo dire.
Non mi riferivo allo spirito di corpo che, a ben ragione, in molti casi può avvicinarsi all'omertà....cosa dannosissima, ma al rispetto per il lavoro altrui.

Quando dico che non ho mai sentito Blasio (come altri seri professionisti in altri ambiti del mondo equestre che ho avuto la fortuna di incrociare sul mio cammino) denigrare il lavoro di nessuno, intendo proprio dire questo: non hanno mai parlato male del lavoro altrui.

Faccio un esempio pratico che magari è più chiaro: una cosa è dire "quel mio collega (addestratore, maniscalco, veterinario, allenatore, cavaliere, ecc) non capisce una beneamata mazza, non si degna di aprire un libro, frequentare un corso, i suoi lavori sono degli obrobri, non vale un fico secco", mentre tutt'altra cosa è dire "quel mio collega lavora in modo diverso dal mio, ne condivido certi aspetti, altri no, io dò molta importanza allo studio lui meno, secondo il mio punto di vista, potrebbe migliorare notevolmente la sua tecnica rispetto al suo livello attuale".

Nel primo caso, se ti becchi una denuncia per diffamazione ti sta solo bene, ma a parte questo, perchè sputare sul lavoro altrui? Ora, se la persona criticata è in buona fede (non uno dei tanti furbastri che sanno di agire con dolo, perchè qui il discorso cambia, ovvio), perchè "ammazzarla" con tanta acrimonia, ricavandone un sicuro "nemico"? Ognuno fa del suo meglio, ognuno fa come può e come sa e va comunque rispettato per questo....mica nascono tutti campioni ed imparati!

Nel secondo caso, si dicono le stesse cose, ma rispettando la persona in questione ed il suo lavoro e la verità. Inoltre, non essendocisi fatti un nemico, c'è spazio per confronti costruttivi e magari dopo una bella chiacchierata, si scoprono i perchè delle cose che non condividevamo del lavoro altrui (ad esempio: non frequenta corsi di aggiornamento perchè le sue condizioni economiche/famigliari glielo impediscono al momento; il risultato negativo nella tal situazione era frutto di un errore di valutazione non voluto, ecc.).

Insomma, c'è differenza tra spirito di corpo/omertà e comportamento corretto nei confronti del prossimo che esercita il nostro stesso mestiere e si presume, che chi è bravo bravissimo braverrimo nel suo mestiere, sia ben conscio della durezza del tragitto da percorrere per diventare tale, delle difficoltà quotidiane e che quindi sia più incline al dialogo sereno dove la critica deve essere costruttiva, che alla crociffissione in sala mensa senza chiedersi il perchè dei fatti.

Spero di aver reso più chiaro il mio punto di vista.

La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

Citazione da: Nicola - Agosto 22, 2012, 04:28:36 PM
Evidentemente l'acrimonia impedisce la lettura di un semplice periodo scritto in lingua italiana. Il periodo citato è il seguente:

Di maniscalchi dediti allo studio, alla lettura, alla ricerca, all'anelito della "cultura", ne conosco pochi, pochissimi, forse uno

Ho trasmesso per iscritto una mia personale esperienza. Una conoscenza, ancorchè elementare, dell'idioma nazionale non permette fraintendimenti.
Se questo periodo arriva a recare offesa significa che, come sottolineato da Alex, la difesa corporativa travalica l'oggettività.

Curioso il fatto che sia stata ritenuta offensiva una frase come quella citata, e nessuna levata di scudi sia avvenuta rispetto al riferimento di piciopacio alla rarità di documenti fiscali emessi da professionisti in mascalcia. In quel caso chi ora difende la propria "gilda" si volle orgogliosamente distinguere.

Mi permetto una chiosa (chiedo fin d'ora ai moderatori di cancellare qualora ritenessero improprio): l'acrimonia corporativa è storicamente più virulenta quanto più l'evidenza ne sconfessa i principi, o peggio, quanto più gli interessi corporativi hanno natura esclusivamente economica. Galileo dovette abiurare.

Grazie Nicola, mi reiscriverò alle elementari  :laughter-485:

Come ho già scritto, io non difendo nessuna gilda, tantomeno ho sentimenti acrimoniosi verso qualcuno: avrei posto le medesime obiezioni anche se la categoria sotto esame fosse stata quella dei veterinari, dei verdurai o degli imbianchini.
E sul fatto delle ricevute fiscali citato da piciopacio, è la pura e semplice verità, confermata anche da diversi interventi della Guardia di Finanza: c'è sempre qualcuno che non sta nelle regole e lavora in nero, molto più sovente questo si riscontra nelle file degli appiccichini, molto meno in quelle dei seri professionisti....e si, di essere in regola col fisco me ne faccio un orgoglio ed un vanto: essere onesti ed in regola, paga! :horse-wink:
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

alex

Citazione da: Miky Estancia - Agosto 23, 2012, 10:36:15 AM
.... Insomma, c'è differenza tra spirito di corpo/omertà e comportamento corretto nei confronti del prossimo che esercita il nostro stesso mestiere....

Sì, grazie, è più chiaro. Tuttavia i limiti sono sfumati, e nel conflitto fra l'interesse del proprietario/del cavallo, e la necessità di rispettare, quanto più possibile, la persona dei colleghi di lavoro, io penso dovrebbe prevalere nettamente il primo, cosa che non è se il messaggio di dissenso è sfumato.

Inoltre, il rispetto della persona dovrebbe essere usato sempre (a prescindere dall'appartenenza, o meno, alla stessa categoria professionale) ma non è corretto che questo rispetto e questa cautela si estenda ai principi e alle idee: altrimenti di nuovo vien fuori una cosa troppo sfumata perchè il proprietario eserciti il suo sacrosanto diritto di essere informato e di dare il suo consenso informato.

Ne so qualcosa, perchè anch'io appartengo a una categoria professionale, e anch'io sono, talora, in preda a questi dilemmi.

nelle discussioni in questo forum, ad esempio, la mascalcia viene vista come una "scienza condivisa", in cui tutti hanno più o meno lo stesso approccio ai vari problemi e adottano "la soluzione della buona mascalcia"; ogni tanto piciopacio cita importanti autori, come per dire "la mascalcia fa questo"; non è mica vero; anche nella mascalcia ci sono scuole diverse, soluzioni diverse, ferri diversi (da alcuni secoli compaiono nuovi ferri che risolvono i problemi dei precedenti.... vero?) fin a strategie completamente e diametralmente opposte (es. laminite: chi alza i talloni, chi li abbassa: mica possono essere buone soluzioni entrambe!) e di nuovo questa scarsa chiarezza aumenta la nebbia dell'informazione e del consenso consapevole.


La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

DivinityOfDarkness

Probabilmente in un caso di laminite si alza...e in un altro si abbassa... forse perchè siprende in considerazione tutta la locomozione del cavallo, le strutture che stanno sopra lo zoccolo stesso...si fa un bilanio dei pro e dei contro e di caso in caso si va avanti.

Maècosì in TUTTE le discipline che hanno a che fare con qualcosa di VIVO e organico.

Metti la suoera che s'è fatta il tunnel carpale. Diversi specialisti...diverse opinioni sul da farsi..e diverso approccio all'intervento stesso e alla trafila post-operatoria. Eppure è un qualcosa di routine, la cui procedura dovrebbe eserre ormai standardizzata e codificata.

Non vedo perchè il princìpio tot capitis tot sententiae sia ammesso in pressochè ogni aspetto della vita, tranne che in mascalcia
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

Nicola

Citazione da: DivinityOfDarkness - Agosto 23, 2012, 04:26:35 PM

Non vedo perchè il princìpio tot capitis tot sententiae sia ammesso in pressochè ogni aspetto della vita, tranne che in mascalcia

Beh, che Terenzio si riferisse al mondo delle professioni è opinabile.

Tra l'altro l'esempio medico è mal posto. Il medico, come il veterinario, operando una diagnosi e prescrivendo una terapia (ho ripetuto alla nausea) si assumono di fronte alla legge una responsabilità. La "sententia" di questi professionisti può essere sottoposta a verifica da parte di un gruppo di suoi pari.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

Nicola

Tornando in tema...la recente evoluzione del barefoot (testata anche da piciopacio) potrebbe paradossalmente invertire la "direzione" del complesso.

Alcuni giovani veterinari stanno approcciando il pareggio come disciplina in cui specializzarsi (perchè in effetti poche cose come la cura dei piedi equini, comunque intesa, sfonda spesso in pratica medica)

Il veterinario, sgravato dell'incombenza connessa al dover anche diventare un fabbro, può validamente cimentarsi nel pareggio. anche e soprattutto quando questo ha finalità terapeutiche.

Ed allora il maniscalco, che nella sua migliore versione è il "braccio operativo" per compiere un lavoro su indicazione/con la condivisione del veterinario, potrebbe perdere parte della sua storica funzione.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

piciopacio

Beh, il fatto che il veterinario diventi barefutto sarebbe cosa buona e giusta, la mia esperienza non fa testo perché il professionista in questione è inoltre omeopata lallino e specializzato in un'altra branca naturale umana riciclata ai lalli che non ricordo come si chiama.

Dunque offre un pacchetto filosofico terapeutico di moda, per quello che mi riguarda non credo a queste cose e faccio finta di non aver parlato con lei.

Detto questo, la commistione vet/bare, prima o poi dovrà necessariamente partire dal paddocco Xenophon (magari ad una sua evoluzione scientifica) come conditio sine qua non per avere un lallo scalzo performante o meglio per alzare per quanto possibile il B.P. dei suoi zoccoli.

Inoltre, dovrà dettare - avendo la preparazione tecnico scientifica - delle regole di assoluta ragionevolezza che spazzino via la propaganda faziosa che non corrispondente alla realtà che fa solo danno al movimento barefutto...



alex

Sono d'accordo con piciopacio, sono preoccupato della commistione barefoot - approcci olistici/naturali-energetici e quant'altro e preferirei di gran lunga che la riabilitazione barefoot fosse conosciuta, ed eventualmente praticata, da robusti veterinari puri-e-duri totalmente alieni dalle medicine alternative.

Fra l'altro, la sperimentazione più o meno fai-da-te del barefoot è amplissima, ma la sperimentazione clinica controllata, secondo rigorosi criteri scientifici, è ancora limitatissima; i veterinari che praticano la riabilitazione barefoot, secondo me, dovrebbero presentarla come possibilità sperimentale, e soprattutto dovrebbero fare ogni sforzo, dopo ottenuto il consenso informato del proprietario, a raccogliere una marea di dati obiettivi in ogni caso, bene o male che evolva, in modo da poter riferire e pubblicare le loro osservazioni in modo scientificamente ineccepibile.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

piciopacio

E' venuto il maniscalco per altro servizio ha visto il lallo scalzo incastellato...ha sentenziato: - gli fanno male i talloni (cosa che avevo intuito e che un mio amico del ueb aveva già - in tempi non sospetti - confermato), lo ferriamo e diventa subito latino.

Ecco un altro fattore che rinforza il sentimiento di inferiorità barefutta da un lato e scoraggia il proprietario dall'altro.

Sono i tempi imparagonabili tra loro.

La vet/bare aveva previsto sei mesi come minimo di tranzizzione, arriva sto giovinotto pianta 4 ferri e il lallo va.

In queste condizioni, la barefutteria diventa una fede per il lallista seguace del benessere lallino a tutti i costi, oppure è un calcolo ragionato per gente come me che però deve essere pienamente cosciente dei tempi e della la meta da raggiungere...non mi si parli di scarpette che do piglio alla violenza.