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cavallo-cavaliere'ma di te che me'frega?!'

Aperto da neolover, Gennaio 23, 2013, 07:56:32 PM

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neolover

Cosa si può fare nel caso in cui un cavaliere timoroso trasmetta a un cavallo la propria ansia rendondolo rigido e scontroso?
Insomma, quando il cavaliere peggiora il soggetto instaurando così un rapporto di sfiducia?
Grazie

Winter Mirage

Eh... sono cavoli.

Io ci sono passata e ne sono uscita.
In gran parte con lavoro a terra... prendendo fiducia nel cavallo PRIMA di montarci su.
E poi facendo piccoli passi. Come se si dovesse ricominciare la doma.
A volte, accontentarsi di qualche giro di passo ben fatto, può essere la cosa migliore.
O meglio: accontentarsi di fare quello che il cavaliere impaurito fa senza entrare in panico. Cercare proprio di evitare le situazioni che danno panico per un po'.

Ma il casino grosso è che questo lavoro va fatto "su se stessi"... non serve a molto avere qualcuno che ti dice "fai così, fai cosà"... sì, certo, possono essere utili tutti i consigli del mondo... ma quando uno ha paura (posto che non voglia mollare questo sport) deve sapere lui/lei (immagino sempre la tua amica?) fin dove arrivare, che cosa la fa sentire meglio... deve essere lei a spiegarlo.

A me è tornato molto utile parlare con la mia istruttrice: dirle che avevo fatto delle brutte cadute perchè la mia cavalla aveva una gran paura del cavaliere che si arrampica in sella e, spaventandosi, tentava di liberarsi di quel peso.
Dopo essermi fatta tanto male, e sentendo la cavalla sempre più rigida e terrorizzata ogni volta che mi avvicinavo, le mie paure non potevano che aumentare. Ed avevo paura io della cavalla, e la cavalla di me... un gatto che si morde la coda: più una di noi si spaventava, più si spaventava anche l'altra.
Mi ci è voluto un anno per farmi passare del tutto questa paura... alla cavalla è bastato di meno, dopo un sei mesi abbondanti lei era a posto.
Non è una cosa immediata, nè facile.
Ammettere di avere paura non è mai facile. Soprattutto quando sono paure irrazionali e difficili da spiegare.
Io monto da tantissimi anni e non ho mai avuto di questi problemi... quindi doverlo ammettere non è stato semplice. Ma è stato fondamentale.

L'altra cosa, l'unica e sola, che è necessaria, è avere un supporto adeguato.
Io sono in un maneggio pieno di gente che ha paura di qualcosa... è come se ci fossimo tutti dati appuntamento. Quindi ci facciamo coraggio a vicenda, non ci prendiamo mai in giro... se uno di noi ha una crisi, nessuno si sogna di dirgli "ma guarda che basta che fai così!"... perchè i problemi che a me paiono boiate, sono quelli che paralizzano un altro cavaliere... mentre quelli che bloccano me, per l'altro cavaliere sono boiate.
Ma nel maneggio non c'è nessuno che ti guarda storto se tu decidi di lavorare due settimane solo a terra.
Questo è essenziale... perchè calma moltissimo. Sapere di non essere "osservati o giudicati" dagli altri, potersi sentire tranquilli già a terra è fondamentale.

Poi, se c'è passione (e pazienza), il rapporto si ricostruisce.  :pollicesu:

Assiduus usus uni rei deditus et artem et ingenium saepe vincit

neolover

Sì, hai ragione. Ma in quello che tu hai detto di aver fatto, beh, ecco, nel caso della mia amica c'è un piccolo problema. Il cavallo che lei monta, come già avrai capito, non è suo, è della scuola, e quindi non decide lei il lavoro da fare; però, forse, se chiedesse all'istruttrice di farla lavorare alla corda, quasi certamente l'istruttrice glelo lascerà fare.
Seguirò certamente i tuoi cosigli, grazie.