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Senza imboccatura, non senza dolore

Aperto da Tonymatador, Febbraio 11, 2013, 02:35:48 PM

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rhox

Citazione da: raffaele de martinis - Febbraio 13, 2013, 12:10:36 PM
Per ingannare il tempo mi son messo a fare manicure, bene, le mie unghie erano morbide flessibili e si tagliavano come un materiale semigommoso, mentre d'estate sembrano fatte di un materiale semivetroso.

Nessuno di noi ci fa caso, io c'ho messo attenzione dopo l'esperientia con Oddo e sentenzio: - il corno, la materia cheratinosa, dunque le nostre unghie ma anche gli zoccoli dei lali sono idrosensibili e variano la loro consistenza anche solo con la percentuale di umidità ambientale.

Pensateci barefutti pensateci bene.

ma sai, io lavoro con le mani a mollo per 8 ore al giorno. a mollo e al freddo..
urca se i primi tempi mi si rompevano le unghie.. eppure adesso non più. si sono irrobustite, faccio fatica a tagliarle esattamente come prima, anzi crescono ben di più...
eppure le mani attorno si sono rovinate molto di più e soprattutto non riescono a rimarginarsi. metto la crema ogni sera, magari migliorano un paio di giorni e poi il giorno che fa più freddo (figo fare gelati anche a dicembre eh) tornano tutte ruvide, con la pelle che squama, con le ragadi che escono, ecc..
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

raffaele de martinis

Praticamente mi stai dicendo che sono un imbecille, che le unghie, dunque i piedi dei lalli si fortificano con l'umidità.

Che ho il sommo piacere di far ferrare il mio lallo a 80 euri a botta, piuttosto che lasciarlo scalzo a 0 euri all'anno come ho fatto per oltre 5 anni.

E come spiegarsi il fatto che d'inverno, il mio lallo dove galoppava d'estate d'inverno va al trotto...e dove trottava d'estate, d'inverno va al passo ??

E poi, come mai il suono schioccante degli zoccoli scalzi che rimbombavano d'estate nel capannone dove stava, d'inverno diventano suoni morbidi felpati ?

Non mi aspetto risolutive risposte, la realtà è questa: - fino a quando ero io a disposizione del lallo, il lallo poteva stare sferrato, quamdo il lallo - per casi della vita - doveva essere a nostra disposizione gli abbiamo dovuto mettere i ferri.

Abbiamo fatto bene ? Abbiamo fatto male ?

Abbiamo fatto quello che era necessario fare, il resto son chiacchiere !!










... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

rhox

no, raffaele. tu esprimi le tue esperienze come se fossero leggi e in base a cui gli altri dovrebbero riflettere..
io ti dico che in base alla mia esperienza tu dovresti riflettere...

che cosa rende la mia testimonianza meno valida della tua?
forse in campo equitazione ti darei ragione.. ma su semplici osservazioni come le unghie delle mani molli, mi spiace ma sono tutte cavolate.

ti sto dicendo che non basta 1 esperienza (a cui già tutti ti abbiamo detto che c'è qualcosa che non torna) per fare la legge..
e non ho mai detto che hai fatto male a ferrarlo. grazie a dio sono sempre dell'idea che ognuno fa quello che vuole nella vita e che si cerca il suo compromesso ideale che non è opinabile, al massimo non condivisibile..
sei tu che non lo capisci e continui a pensare che oddo e pochi altri nella scuderia siano il cavallo medio da prendere come esempio.

peraltro siamo abbondantemente OT quindi per me si chiude qua
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

alex

#18
Già. Torniamo alle imboccature.

Ammettete, o voi che usate l'imboccatura, che un morso severo permette un maggiore controllo del cavallo di uno più dolce? O pensate e sostenete che in caso di difficoltà un morso più dolce sia più efficace di uno più severo?

Se accettate la prima: morso più severo = maggiore controllo, riuscite ad ammettere, anche controvoglia, che la maggiore severità di un morso non è altro che la sua capacità di provocare, all'occorrenza, un maggior dolore?

Ammettiamo che siate così intellettualmente onesti di passarmi anche la precedente ovvietà.

Voi dite che le testiere senza imboccatura sono in realtà più dolorose di quelle senza imboccatura. E allora, siamo logici: non si dovrebbe concludere che per avere un maggiore controllo sul cavallo, basterebbe scegliere una dolorosissima capezzina Parelli o una testiera incrociata, come il vecchio capezzone maremmano, piuttosto che un morso a leva con barbozzale?

Vediamo cosa mi obiettate. :specchio:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

#19
Tutto sta al rapporto forza impegnata risultato (dolore) ottenuto.

Senza imboccatura, non senza dolore: -



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N.B. La nasarina del capezzone maremmano è fatta da una catena di ferro ricoperta di pelle...



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Con imboccatura con dolor: -

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Rox, tu esprimi le tue esperienze come se fossero leggi e in base a cui gli altri dovrebbero riflettere.
Bene io c'ho riflettuto su quelle tue di esperienze e su quelle degli altri amici barefutti, tant'è che ho tenuto il mio lallo 5 anni scalzo.
Da questa mia esperientia ho concluso: - fino a quando ero io a disposizione del lallo, il lallo poteva stare sferrato, quando il lallo - per casi della vita - doveva essere a nostra disposizione gli abbiamo dovuto mettere i ferri.

Questa è la mia esperienza personale basata su dei fatti, non dubito che altri più preparati di noi tengano un lallo scalzo a fare - con precisione - figure da sciò con l'umidità.




... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Tylara

Guardando la foto del capezzone maremmano mi sembra che la nasarina sia all'altezza delle cartilagini del naso, quando già l'osso non c'è più.
Non che io ne sappia molto, ma mi hanno insegnato che quello è un punto molto delicato.... tanto che in certi ambienti ho visto stringere quel punto per cercare di contenere un cavallo, in mancanza di altri strumenti.

rhox

in realtà lì è la parte finale dell'osso, se no le stesse capezzine appoggerebbero sulle cartilagini.
non è una zona fissa, ma l'osso nasale è lungo fino quasi al naso, molto sottile..
è una zona comunque molto sensibile ed è anche un motivo per cui mettere un hackamore o una bb più o meno alta sul muso cambia parecchio la severità pur mantenendo uguali le altre regolazioni
ed è in parte il motivo per cui la capezzina hannoveriana è più severa della capezzina normale
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

alex

#22
Ripartiamo dalla capezza maremmana. Vi propongo di fare la vostra polemica contro questa testiera (italica e tradizionale) lasciando perdere la BB che implica anche questioni commerciali e certamente da parte dei francesi - questioni di "orgoglio nazionale" che rendono altamente sospette tutte le "campagne" contro questo e contro quello dei peraltro bravissimi francesi.

La regola per appoggiare la nasiera in un punto solido è: l'anello dove passano le redini deve essere almeno due dita, meglio tre dita, sopra l'angolo delle labbra.

Facendo così la nasiera non appoggia solo sulla parte sottile delle ossa nasali, che si spingono avanti sostenute solo dalla cartilagine, ma anche (lateralmente) sulle ossa molto più solide che costituiscono il vero scheletro osseo delle narici.

Il dolore della pressione sulle ossa non cambia, ma non si rischia la frattura del sottile prolungamento osseo, eventualità possibile soprattutto nelle testiere senza imboccatura ma con un meccanismo a leva e barbozzale (che fa da fulcro della leva), tipo hackemore classico.



Ovviamente questo non toglie che la mano debba sempre essere quanto più possibile leggera, perchè ogni trazione più forte causa dolore e occorre deliberatamente e consapevolmente causare dolore nell'attimo in cui si defice che occorre somministrare una punizione.

I guai nascono quando a forza di ippocrisia si nega il fatto che tirando solo un po' più forte si provoca dolore: comunque, più o meno a seconda dello strumento. Non c'è peggior cavaliere di chi punisce il cavallo senza rendersene conto, fuori tempo e senza motivo.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Stiamo lavorando un cavallo ferito nel quore, il peggior caso mai capitatomi in vita mia.

Bisogna lavorarlo evitandogli il dolore, dunque, apparentemente al di fuori dell'assioma.

Come fare ?

Eh si, il ploblema è che senza imboccatura - con il capezzone - vi porta a perdere, con l'imboccatura trottigna/galoppigna/passigna.

C'è una sola strada: difficile, lunga, pericolosa senza alcuna garanzia di successo la stiamo percorrendo.

I più vispi di voi hanno già capito qual'è...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Il trucco dell'elefante? Un trekking in solitaria di due settimane?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Luna di Primavera

la macellazione anticipata?

scherzo eh.

mi sembra un bel rebus. racconta :)
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

madamen67

Non invidiate. Applaudite e poi fate di meglio

Miky Estancia

Citazione da: alex - Febbraio 14, 2013, 10:47:33 PM
Già. Torniamo alle imboccature.

Ammettete, o voi che usate l'imboccatura, che un morso severo permette un maggiore controllo del cavallo di uno più dolce? O pensate e sostenete che in caso di difficoltà un morso più dolce sia più efficace di uno più severo?

Se accettate la prima: morso più severo = maggiore controllo, riuscite ad ammettere, anche controvoglia, che la maggiore severità di un morso non è altro che la sua capacità di provocare, all'occorrenza, un maggior dolore?

Ammettiamo che siate così intellettualmente onesti di passarmi anche la precedente ovvietà.

Voi dite che le testiere senza imboccatura sono in realtà più dolorose di quelle senza imboccatura. E allora, siamo logici: non si dovrebbe concludere che per avere un maggiore controllo sul cavallo, basterebbe scegliere una dolorosissima capezzina Parelli o una testiera incrociata, come il vecchio capezzone maremmano, piuttosto che un morso a leva con barbozzale?

Vediamo cosa mi obiettate. :specchio:

Concordo con te Alex in linea di massima.
Metto solo l'accento sul fatto che (per esperienza vissuta), ci sono cavalli con cui in caso di bisogno, si è mostrato più utile un filetto piuttosto che una imboccatura più severa. Questo perchè quei particolari cavalli, andavano in panico con imboccature severe, mentre erano più tranquilli e sereni con un semplice filetto, e in caso di bisogno, col filetto rimanevano lucidi, mentre con l'imboccatura più severa si aumentava il livello di stress da dolore e quindi si aumentava la difficoltà di controllo. Ma queste sono eccezioni.

Per quanto riguarda le famose testiere....dipende sempre dal cavallo che le indossa, dalla sua sensibilità. Ci sono cavalli che non le tollerano mentre tollerano benissimo un morso seven.

Quello su cui si dovrebbe riflettere, è che qualsiasi strumento maneggiato male, può provocare fastidio e poi dolore...mettere l'etichetta "capezza etologica", non vuol dire non provocare dolore...di questo le persone dovrebbero rendersi conto...la severità di una imboccatura, come quella di una capezza con nodi o senza, sta tutta nelle mani del cavaliere.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

raffaele de martinis

Citazione da: alex - Febbraio 14, 2013, 10:47:33 PM
Già. Torniamo alle imboccature.

Ammettete, o voi che usate l'imboccatura, che un morso severo permette un maggiore controllo del cavallo di uno più dolce? O pensate e sostenete che in caso di difficoltà un morso più dolce sia più efficace di uno più severo?

Se accettate la prima: morso più severo = maggiore controllo, riuscite ad ammettere, anche controvoglia, che la maggiore severità di un morso non è altro che la sua capacità di provocare, all'occorrenza, un maggior dolore?

Ammettiamo che siate così intellettualmente onesti di passarmi anche la precedente ovvietà.

Voi dite che le testiere senza imboccatura sono in realtà più dolorose di quelle senza imboccatura. E allora, siamo logici: non si dovrebbe concludere che per avere un maggiore controllo sul cavallo, basterebbe scegliere una dolorosissima capezzina Parelli o una testiera incrociata, come il vecchio capezzone maremmano, piuttosto che un morso a leva con barbozzale?

Vediamo cosa mi obiettate. :specchio:
Questi strumenti fanno tutti male, dato cento come valore di dolentia efficace per controllare un determinato lallo, la differentia sta nella forza impiegata dal cavagliere per raggiungere quella soglia utile.

Esempio pratico, el Cabezon, alle redini lunghe era controllato con un classico filetto da puledri con le aste laterali, bene, da montato, dopo un primo periodo di honey moon ha capito che con quella imboccatura se ne poteva andare quando voleva...dunque se ne andava.
Perché ?
Perché malgrado Cimarosa impiegasse tutta la sua forza, il lallo ammorbidiva l'azione del ferro in qualche maniera e faceva ciò che voleva.
Si è passato al morsetto spagnuolo che si vede nella photo, funziona.

L'importante è che il cavagliere con: capezza ai nodi, filetto in plastica, morso spagnuolo,  bb della beata, o quello che vi pare, quando sente che il lallo cede deve cedere immediatamente l'atione della mano...il fastidio deve cessare direbbero i miei amici lallisti.



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alex

Brevissimo commento: comincio a capire perchè citavi Grisone.... mi è capitato il punto in cui spiega come insegnare a indietreggiare, mi è venuto in mente a proposito della tempestività della ceduta di mano che nomini, e l'ho trovato di incredibile modernità; o meglio sarebbe dire che le buone pratiche sono di incredibile antichità.

Certo è che se concetti così antichi dopo secolo e secoli e secoli non sono ben digeriti, c'è da essere un pochino scoraggiati....  :dontknow:
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