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Area Equitazione Classica e altro => Discipline Olimpiche => Topic aperto da: Ina:) - Luglio 06, 2015, 02:53:09 AM

Titolo: I nostri esercizi
Inserito da: Ina:) - Luglio 06, 2015, 02:53:09 AM
Prima di aprire questo topic ho controllato che non ce ne fossero di simili, nel caso ne esistessero già, mi scuso ma non me ne sono accorta
immagino capiti a tutti arrivare un giorno in maneggio e dire "che faccio oggi?", ho pensato che potremmo descrivere qui gli esercizi che facciamo a lezione oppure che ci inventiamo quando siamo da soli

spero vi possa interessare... :occasion14:

Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Wild - Luglio 06, 2015, 10:14:09 AM
Bello questo topic!!!!
Per quel che mi riguarda dipende molto dal cavallo che ho deciso di montare quel giorno. Cerco di fare esercizi che siano utili per lui e di sfruttare le sue carenze e debolezze per inventarmi qualcosa che sia utile a me, per lavorare sui miei difetti. Per quest'ultimo scopo normalmente monto cavalli sensibili e difficili da convincere a fare le cose: sensibili, tendenzialmente dominanti, senza difese pericolose, ben addestrati e caldi. Questo perché posso scegliere visto che non ho un cavallo mio, se avessi un cavallo di proprietà come quelli che monto attualmente mi spaccherei la testa contro il muro e, probabilmente, sarei disperata: ho la fortuna di poter montare cavalli non perfetti, ognuno di loro ha qualche difetto su cui lavorare in modo da poter crescere, sono difetti dovuti all'addestramento, caratteriali o fisici, una varietà molto divertente e formativa...
Comunque, tornando al topic, inizio sempre con circa 30 minuti di lavoro da terra e, dove è possibile e utile, in libertà (me la prendo comoda), poi monto, a seconda dei casi, a pelo o con la sella, di solito lavoro prima sulle andature, transizioni sulla pista semplici semplici, inserisco anche dei passi indietro, cerco di variare quanto più possibile il lavoro e di ottenere l'attenzione e la calma del cavallo. Quando il cavallo è pronto, attento e rilassato, comincio con figure di maneggio "standard": volte, circoli, mezze volte, diagonali, tagliate...alle tre andature.  Spesso il lavoro finisce così col defaticamento, lo faccio in sella e a terra col cavallo libero che mi segue al passo (dove possibile ovviamente).
Di solito mi piace aggiungere le barriere a terra e, se il cavallo le sa fare, side pass, spin, spalla in dentro, esercizi per il collo da sella e da terra.
Questo in inverno, in estate invece monto molto meno perché soffro di cali di pressione e normalmente vado in passeggiata poche ore e con cavalli super affidabili e professori, senza strafare.
Di solito nel lavoro cerco di sfruttare il più possibile le caratteristiche del luogo: ho un tondino? Il campo è piccolo? è grande? In base a quello che ho mi invento qualcosa.
L'importante per me è aver chiaro ciò che voglio ottenere durante quella sessione di lavoro, una volta ottenuto, il lavoro finisce, smonto o esco per una breve passeggiata.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: alex - Luglio 06, 2015, 11:21:25 AM
Fermo restando che le cose variano a secondo del cavallo, del cavaliere e degli spazi disponibili, immaginando di disporre di un rettangolo e di un po' di attrezzatura mi piacerebbe sapere come sistemate le cose (barriere, cavalletti, coni.... altro.... niente... disposizione sempre uguale oppure disposizione sempre diversa...)

Inoltre mi impressiona molto la durata del lavoro a terra di Wild: mezz'ora è veramente tanto!  :icon_eek:
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: PokerFace - Luglio 06, 2015, 11:39:26 AM
io oggi lavoro in piano. quindi cazzeggio a redini lunghe 10 minuti, poi faccio le ripetute al galoppo (a manetta sul lato lungo, poi riunisco e circolo sul lato corto e ripetere per mille mila volte). poi quando la cavallina schizza come un fulmine appena muovo un pelo della caviglia, la ammazzo di spalle in dentro per 30 metri, poi di nuovo in avanti a manetta, poi di nuovo spalle in dentro per 30 metri, poi in avanti a manetta e così via. poi lavoro sul galoppo rovescio un pò. dopo lavoro un pò anche sui cambi sulle diagonali. e poi farò due barriere a terra al galoppo, 18 metri, da fare prima in 4 poi in 5 tempi, alternando. poi vado in passeggiata 10 minuti a cazzeggio.
come avete notato passo inesistente, trotto minimo indispensabile ahahahaahahahahahahahahahahahahaha. praticamente io faccio solo galoppo ahahahaahhahaahahahahahahahah
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Wild - Luglio 06, 2015, 11:53:07 AM
Citazione da: alex - Luglio 06, 2015, 11:21:25 AM
Inoltre mi impressiona molto la durata del lavoro a terra di Wild: mezz'ora è veramente tanto!  :icon_eek:

30 minuti sono la mia media, dipende tutto dal cavallo: non devi immaginare il lavoro a terra come girarlo alla corda al trotto e al galoppo per 30 minuti, lo scopo non è certo sfondarlo. Il lavoro a terra mi serve per creare un rapporto di fiducia, conoscenza e comunicazione col cavallo, per capire come si sente quel giorno, come si muove, come comunica e se ha qualche problema per cui non può lavorare o se mi creerà più o meno problemi una volta in sella, è un lavori lento, preciso e attento, i tempi dipendono dal cavallo che deve uscire da quei 30 minuti senza una goccia di sudore, ma tranquillo e ben disposto verso di me e il lavoro. In questi 30 minuti circa inizio con l'ausilio di capezza, corde, frusta o stick e finisco (se il cavallo è pronto) con semplici esercizi fatti in libertà (quel poco che so fare). Mi serve anche per capire se un cavallo è confidente o meno, se è remissivo o dominante, se ha qualche paura e fargliela superare e come reagisce a varie situazioni. Spesso gli faccio provare da terra ciò che farò in sella. A volte mi capita di fare un' intera sessione di lavoro tutta da terra: a me piace molto e mi da grandi soddisfazione e emozioni...
Se decido di girare alla corda un cavallo, nel vero senso della parola faccio 5 minuti a mano destra e 5 a mano sinistra alternando le due mani e le andature, per un totale di circa 10 minuti a dir tanto...poi dipende tutto dalla forma fisica del cavallo,dalla sua indole e da quanto lo conosco. Inoltre c'è anche il caso di un cavallo che non si muove mai se non nel lavoro alla coda, allora lì, ovviamente il lavoro è fatto continuativamente, tutti i giorni, e per molto più tempo, visto che non viene montato tutta la settimana e il proprietario lo vuole montare la domenica avendo però un cavallo tranquilli sotto il sedere...ma questo è un altro discorso e, da quando ho dovuto, per problemi logistici, cambiare maneggio non mi è più capitato...
Detto questo, può essere che io sti facendo errori madornali, l'ho scritto apposta per vedere se sto facendo delle stupidaggini o un lavoro accettabile...
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: alex - Luglio 06, 2015, 11:57:34 AM
Ovviamente non era una critica, anzi! Lo dovevo immaginare: lavorare da terra ti piace. Sono perfettamente d'accordo che per conoscere un cavallo sconosciuto, o per valutare come sta quel giorno un cavallo conosciuto, lavorare da terra è una ottima idea.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Alexis85 - Luglio 06, 2015, 11:58:35 AM
io comincio con le flessioni da terra, cessione della mascella, da ferma e al passo. Dopo di che salgo e con la mia, che è un pò indietro come cavalla, lavoro sulla lezione alla gamba(se ne habisogno) e comincio le flessioni in sella. Quando fa bene, passo e trotto in estensione , poi ricomincio. Passo poi alla cessione delle anche da ferma, come introduzione alla spalla in dentro e poi controspalla in dentro (cioè la spalla in dentro ma con la flessione verso la staccionata, perchè ancora non siamo ferratissime sulle flessioni in particolare a mano sinistra c'è qualche problema di rigidità perciò per ora va bene così :)
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Luna di Primavera - Luglio 06, 2015, 12:37:59 PM
io da terra lavoro poco sinceramente, il mio cavallo è un po' pigro, preferisco montare subito. lavoro da terra quando non monto.

siccome siamo a livello basic, questo è il nostro lavoro basic:
un pochino di passo per scaldarsi, chiedendogli però subito subito "la bocca" e l'attenzione sennò quello si mette a guardare ogni farfallina che passa e addio.
poi trotto bello in avanti, cercando regolarità e impegno, e ordine. per ottenere questo, spesso ci vuole una certa determinazione. quando lui si è messo a fare il bravo, lavoro su di me, sull'assetto e la posizione. facciamo tanti cambi di mano in tutte le salse e tante serpentine. quando c'è regolarità del trotto, vado a complicarmi la vita cercando di allungare e accorciare. poi partenze al galoppo (che ora ci vengono sempre al primo colpo!) e galoppiamo, con lo stesso criterio.

l'estate scorsa facevamo anche le spalle in dentro al passo e al trotto, ma adesso le abbiamo sospese perché il cavallo le ha imparate e l'istruttore si è focalizzato sul mettere l'amazzone in sella meglio prima di riprenderle e andare avanti.

quando si lavora tanto facciamo un 40 minuti, anche meno se il cavallo è pronto e reattivo.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Ina:) - Luglio 06, 2015, 01:38:09 PM
Il mio lavoro in piano consiste in passo e poi trotto di riscaldamento a redini lunghe
dopo il riscaldamento tantissime transizioni trotto-alt-trotto, volte, circoli, allungo e accorcio il trotto, lungitudinali (con alt in x), trasversali, diagonali, serpentine, figura dell'otto ecc
al galoppo invece, dopo un giro di riscaldamento chiedo anche io di allungare su lato lungo, alla fine del lato lungo riprendo e volta nell'angolo, a metà del lato corto transizione galoppo-passo e uscendo dall'angolo cessione alla gamba sul lato lungo (questo da entrambe la mani) oppure sempre allungando e accorciando il galoppo faccio volte in ogni angolo, oppure circolo grande e poi volta all'interno del circolo (chiedendo di allungare nel circolo grande e poi riunendo per la volta)
ogni settimana però scelgo un giorno in cui lavorare solamente su di me, lavoro senza staffe alternando tra stare seduta e battere la sella, e penso solo al mio assetto

Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: PokerFace - Luglio 06, 2015, 03:16:29 PM
è bellissimo che wild lavora da terra se le piace, perchè di sicuro non serve a una mazza al cavallo....
poi vorrei capire cosa cambia capire se da terra un cavallo è.. confidente??
ci sono cavalli super bravi a terra e super figli di buona donna montati.
idem il contrario. e allora? allora è totalmente inutile. anche perchè lavorare sulla leadership (che già da se è una cosa che fa abbastanza sbellicare dalle risate) da terra non so quanto senso ha quando poi si devono avere dei risultati in sella.
il 99% dei cavalli è normodotato e cioè non ha subito stupri, violenze, affressioni tali da traumatizzarlo e da necessitare una qualche rieducazione.
fatevene una ragione: se non ci riuscite, tenetevi forte.... 99 su 100 non è che il cavallo ha problemi... siete voi che non siete capaci.
indi per cui, montate di più, fate più lezioni, partite dal presupposto che il cavallo è perfettamente sano di mente e non ha problemi e che gli unici problemi sono dovuti al fatto che voi siete cagoni, goffi, indecisi, tecnicamente impreparati, squilibrati ecc....
e mi ci metto anche io eh. solo che io non penso che è un problema del cavallo. io sono avantaggiato perchè so esattamente che IL PROBLEMA, le rare volte che c'è (grazie al cielo la mia cavalla è un sogno), SONO IO.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Luna di Primavera - Luglio 06, 2015, 03:43:13 PM
Citazione da: PokerFace - Luglio 06, 2015, 03:16:29 PM
partite dal presupposto che il cavallo è perfettamente sano di mente e non ha problemi e che gli unici problemi sono dovuti al fatto che voi siete cagoni, goffi, indecisi, tecnicamente impreparati, squilibrati ecc....

su questo hai ragionissima poker, e bisogna farsene una ragione.

però lavorare da terra aiuta il cavaliere (specie se imbranato, goffo, cagone, indeciso e principiante) a imparare dei meccanismi, anche di tipo addestrativo, che gli sono utili in sella.

inoltre il lavoro di ginnastica da terra contribuisce all'elasticità fisica del cavallo, il che concorderai che torna sempre utile.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: PokerFace - Luglio 06, 2015, 03:52:43 PM
si, appunto, è una terapia per i problemi del cavaliere, non del cavallo.
se si accettasse questo sarebbe già un bel passo avanti.
poi certo, il lavoro alla corda serve. ma è diverso dal lavoro da terra in tondino per altre finalità. il lavoro alla corda fa il culo FISICO al cavallo. lo fa trottare e galoppare in una certa posizione, per fare dei certi muscoli. ginnastica insomma.  che, per inciso, puoi benissimo fare anche a sella. se sei capace. se non sei capace, ok la fai da terra. ma torniamo sempre li. serve al cavaliere incapace o cagone o indeciso, non al cavallo.

poi oh a me frega nulla. uno può buttare via il suo tempo come gli pare ahahahahahahah (io, per esempio, a bere birra a bordo piscina queste sere....)
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Alexis85 - Luglio 06, 2015, 04:14:15 PM
Citazione da: PokerFace - Luglio 06, 2015, 03:16:29 PM
è bellissimo che wild lavora da terra se le piace, perchè di sicuro non serve a una mazza al cavallo....
poi vorrei capire cosa cambia capire se da terra un cavallo è.. confidente??
ci sono cavalli super bravi a terra e super figli di buona donna montati.
idem il contrario. e allora? allora è totalmente inutile. anche perchè lavorare sulla leadership (che già da se è una cosa che fa abbastanza sbellicare dalle risate) da terra non so quanto senso ha quando poi si devono avere dei risultati in sella.
il 99% dei cavalli è normodotato e cioè non ha subito stupri, violenze, affressioni tali da traumatizzarlo e da necessitare una qualche rieducazione.
fatevene una ragione: se non ci riuscite, tenetevi forte.... 99 su 100 non è che il cavallo ha problemi... siete voi che non siete capaci.
indi per cui, montate di più, fate più lezioni, partite dal presupposto che il cavallo è perfettamente sano di mente e non ha problemi e che gli unici problemi sono dovuti al fatto che voi siete cagoni, goffi, indecisi, tecnicamente impreparati, squilibrati ecc....
e mi ci metto anche io eh. solo che io non penso che è un problema del cavallo. io sono avantaggiato perchè so esattamente che IL PROBLEMA, le rare volte che c'è (grazie al cielo la mia cavalla è un sogno), SONO IO.

carissimo poker, il lavoro da terra migliora nettamente il lavoro montato e viceversa. Però bisogna saperlo fare.  E' molto motlo motlo moooolto curioso che tu parli dell'inutilità del lavoro da terra. Forse perchè tu non riesci a farlo? mi pare di aver letto in un'altra discussione che come cerchi di girare in tondino la tua cavalla questa parta a razzo e tu non sappia come gestirla. E' chiaro come ad uno come te se non riesce una cosa semplicemente... non la fa. Semplice.
Il cavallo mi da dei problemi? lo cambio. Non riesco a girare la mia cavalla? non la giro. Come è bello il mondo visto da un oblò....

il lavoro alla corda, è.... udite udite... un LAVORO. a tutti gli effetti. Un lavoro alla corda fatto bene può migliroare nettamente l'equilibrio, la rispondenza agli aiuti da sella, l'obbedienza.... però bisogna saperlo fare. Ad esempio: tu non riesci a girare alla corda la tua cavalla. Non ne sei capace, fa la matta. E allora montala solamente e fai solo galoppo nel lavoro in piano......... daidaidai galoppa di brutto poi accorcia poi fai spalla in dentro poi a razzo perchè deve VOLARE come la sfiori. sicuramente così la tranquillizzi ahahahahahahahahahahahahhaahhaahahah


ps: cominciare l'approccio di un cavallo che non conosci da terra è molto utile. E' facoltativo, chiaro, ma utile perchè per un cavallo rispodnere a delle richieste che provengono da terra e impegnativo quanto rispondere a delle richieste che provengono da qualcuno in sella. Capisco che tu ti diverta a saltare e galoppare , che figata, ma un cavallo è un pò diverso da una moto che sali sopra e sgommi poi lo metti in garage. Ma ripeto..... tanto se poi ad un certo punto ci sono dei problemi.... lo cambi.....

e guardo il mondo da un'oblò.. mi annoio un pò...
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Luna di Primavera - Luglio 06, 2015, 04:38:14 PM
boh, io penso che poker stia dicendo semplicemente che quel che fai a terra puoi farlo benissimo da sella e dunque lui preferisce farlo da sella.
il che ha un suo senso, tutto sommato.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Wild - Luglio 06, 2015, 04:43:11 PM
Rispondo molto brevemente a quanto detto da Poker, forse risprenderò il discorso più avanti, quando avrò un po' più di tempo. Sono perfettamente consapevole del fatto che se il cavallo dimostra un problema è colpa mia, ma anche del fatto che i cavalli con cui lavoro ora sono pieni di paure dovute a maltrattamenti subiti in passato e ringrazio il cielo di saper fare qualcosina da terra almeno evito casini imprevisti in sella. Oltre a questo, fare qualche eserecizio di ginnastica da terra prima di salire, per il cavallo è tutt'altro che inutile, secondo me. Sono anche esercizi mentali che lo aiutano durante le attività quotidiane con gli allievi. Aiutano i principioanti come me a capire come comunica e si muove il cavallo in questione e aiutano a capire se il cavallo sa compiere determinati movimento o se proprio è ancora all'oscuro di ciò che deve fare...
Ora Poker e molti altri rideranno di me e delle mie ingenue parole, ma io non ho intenzione di lavorare sulla leadership bensì sulla partnership...
E con questo mi espongo al pubblico lidibrio.
A più tardi!
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Alexis85 - Luglio 06, 2015, 04:45:12 PM
Secondo me a lui non piace il lavoro da terra perchè non riesce a farlo, dato che la sua cavalla come la metti in tondino sclera. Quindi che senso ha farlo (per tutti) se a lui non ci riesce?

Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Alexis85 - Luglio 06, 2015, 04:52:05 PM
Citazione da: Luna di Primavera - Luglio 06, 2015, 04:38:14 PM
boh, io penso che poker stia dicendo semplicemente che quel che fai a terra puoi farlo benissimo da sella e dunque lui preferisce farlo da sella.
il che ha un suo senso, tutto sommato.

il lavoro da terra non deve essere un sostituto del lavoro da sella perchè hai paura a montare... il lavoro da terra fatto bene è complementare, fa parte integrante del lavoro che in generale si fa a cavallo. Per carità da sella puoi fare tutto, ma è bellissimo vedere il netto miglioramento da sella quando lavori bene da terra...

Ma questo è chiaramente importante a chi veramente lavora con i cavalli. Di solito gli amatori montano su e basta, e si divertono. L'amatore, come poker, non deve stressarsi se il cavallo sclera da terra, deve potersi permettere di lasciar perdere quel tipo di lavoro e divertirsi a fare i salti e galoppare, mettere via il cavallo e andare a casa. E' giusto così. Però a questo punto... fai motocross o le corse in pista con le supersportive ed è uguale...
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Luna di Primavera - Luglio 06, 2015, 04:53:41 PM
non lo so, io non lo conosco né lui né la cavalla.

vorrei commentare un attimo questa cosa di wild, su cui rifletto da tanto anche io:
Citazione da: Wild - Luglio 06, 2015, 04:43:11 PM
io non ho intenzione di lavorare sulla leadership bensì sulla partnership...

come si concilia a tuo parere l'idea della partnership col fatto che uno comanda e uno esegue?

di sicuro il mio cavallo non mi considera particolarmente leader, diciamo però che ha digerito il fatto che se mi obbedisce subito io gli rompo poco le scatole. quindi sospetto che mi obbedisca per convenienza, non perché io gli ispiri chissà che autorevolezza. per la serie presto e bene così si torna al paddock. alla fine conta il risultato e va bene così.

questo però è stato costruito in un percorso di due anni e col cavallo proprio, non penso sia replicabile con cavalli diciamo così "di passaggio". no?

Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: alex - Luglio 06, 2015, 04:54:41 PM
I cavalieri si dividono in due categorie: quelli che, dovendo affrontare una qualsiasi difficoltà, preferiscono affrontarla montati; e quelli, che di fronte alla stessa difficoltà, preferiscono affrontarla da con il cavallo condotto a mano. Entrambi affermano che la loro strategia è più sicura, ed è perfettamente vero: ma è più la sicura per loro, non per tutti.... dipende da cosa uno sa fare bene o meglio: da quello che gli riesce peggio.

Per quanto riguarda il "capire" un cavallo poco conosciuto, penso che basti poco, pochissimo; già come risponde al governo prima e mentre viene sellato dice molto; dice moltissimo nei pochi metri in cui lo si conduce da terra prima di montarlo. Perlomeno, di fronte a un cavallo nuovo, questi sono momenti in cui presto estrema attenzione e faccio anche un sacco di mini-test.  Poi si monta, e possono ovviamente comparire ulteriori problemi inattesi; ma di moltissimi problemi ci si è già resi conto se si sta bene attenti prima. In questo mi sono ritrovato in quel libretto di Weddicombe, mi pare che si chiami, dove racconta che quando gli viene presentato un cavallo problematico, chiede di tenerlo alla longhina intanto che il problema gli viene illustrato, e durante l'illustrazione intanto esegue micro-test di controllo del movimento del cavallo, talmente leggeri da risultare pressochè invisibili al proprietario che parla e parla.... risultato: avviene abbastanza spesso che alla fine della "illustrazione", senza che il proprietario se ne sia accorto, il problema è stato ricercato, trovato e pure avviato a soluzione. Il tutto stando apparentemente  fermi.   :horse-wink:
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: PokerFace - Luglio 06, 2015, 04:56:43 PM
no la mia cavalla semplicemente quando sgroppa si sferra e si disintegra i glomi.
siccome voglio evitare, non la giro alla corda.
a paddock non alza la testa da terra perchè mangia come un aspirapolvere, forse l'ho vista una volta fare 3 tempi di trotto al massimo (e solo per raggiungere altra erba).
per il resto, mi ripeto, il lavoro alla corda inteso come lavoro sul fisico (ginnastica) va benissimo. certo è che ogni cosa che fai alla corda la puoi fare anche in sella, come dice luna.
la questione partnership leadership non mi interessa, preferisco parlare di equitazione e lasciare che il cavallo nelle 22 ore che non deve avere a che fare con gli umani, stia per i fatti suoi a fare quello che gli va con gli altri cavalli. noi non siamo cavalli. lo sappiamo noi, lo sanno i cavalli. cercare di entrare nel "branco" o di assumere un qualche ruolo che in natura hanno altri cavalli è ridicolo. quando presento un gattino nuovo al cane, il cane mica pensa "uh che bel cagnolino". il cane sa benissimo che il gatto non è un cane. il cavallo sa benissimo che noi siamo persone ed è questa la nostra forza. noi non ci poniamo in termini di cavalli, di branco ecc. non  dobbiamo costuire una gerarchia, noi siamo fuori dalla gerarchia, siamo l'Umano. siamo liberi dai meccanismi che ci sono tra cavalli. vizi e maleducazioni nascono proprio dal voler avere un certo rapporto col cavallo, da pari. noi non siamo pari, io sono l'uomo e lei è il cavallo. e la cavalla deve il massimo rispetto a me come a chiunque altro. non ho bisogno di costruire nessuna partnership o leadership. lei sa che lei è il cavallo e che deve rispetto e attenzione e collaborazione a chiunque. il concetto di partnership o leadership è fuorviante perchè creerebbe cavalli padronali, che seguono una persona sola (il leader o il partner) o sfanculano o prevaricano chi non si pone come tale. io non voglio questo dal cavallo. voglio un cavallo docile e amichevole e gentile e rispettoso e ubbidiente e disponibile con TUTTI. fosse anche l'ultimo antipatico pezzo di letame che conosco, il cavallo non lo deve mai mettere in difficoltà perchè sa benissimo che si tratta di un Umano e non di un cavallo, con cui può avere da dire la sua.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: alex - Luglio 06, 2015, 05:03:32 PM
 :pollicesu: Mi piace questa sana critica ai concetti di leadership e di partership. Ho l'impressione che - nonostante siano suggestive - siano semplici metafore di qualche meccanismo che conosciamo poco. Sono metafore efficaci.... ma le metafore non sono mai la realtà; ne sono una specie di "rappresentazione fantasiosa". Il problema nasce quando si comincia a confondere le metafore con la  realtà. Gli addestratori guru sono maestri nel destreggiarsi in questa confusione affascinando i loro allievi più suggestionabili....
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: PokerFace - Luglio 06, 2015, 05:11:17 PM
io sono molto pragmatico guarda.

riguardo all'esempio che hai fatto sul tizio che chiede al proprietario che problemi ha il cavallo... in genere se non sai che problemi ha il cavallo, il cavallo NON manifesta alcun problema con un estraneo. manifesta i problemi col proprietario. chissà perchè......
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Alexis85 - Luglio 06, 2015, 05:19:22 PM
bella teoria poker, pittoresca. L'addestramento e' diverso dal montare e basta. hai preso ad esempio il cane. Hai mai vistoua gara di obedience? o agility? o assistito ad addestramento di cani da lavoro? l addestramento si basa su principi etologici, qualsiasi sia la specie da addestrare. La tua cavalla e' un angelo sei fortunato. TU non hai bisogno di un certo tipo di lavoro ma non e' detto che sia lo stesso per gli altri. Il tuo atteggiamento e' cmq sempre lo stesso: al problema fuggi, non risolvi.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: PokerFace - Luglio 06, 2015, 05:34:05 PM
boh può essere.
meno male che ho i tuoi consigli. in effetti sono contento che ci sei, mi mancava giusto un punto di riferimento d'esperienza e comprovata capacità adesso che raffaele non scrive piu.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Alexis85 - Luglio 06, 2015, 05:40:03 PM
inoltre mi fa sorridere il fatto che la leadership non ti interessi. Ma perche quando sei in sella cosa pensi di fare? non ti fai rispettare? non comunichi al cavallo che non deve disobbedire e deve fare quella tal cosa? ah... beh... di leadership si tratta ... ma da sella... io a volte mi chiedo se alcune persone capiscono cosa fanno quando montano. E non bisogna essere dei geni eh!!! la leadership...col nostro cavallo la lavoriamo da sella ogni volta che montiamo... bisogna solo capire che non monti una moto ma un essere PENSANTE. Fai pure l ironico ;) basta che non dai dei fessi alle persone che apprezzano un certo tipo di lavoro e vedrai che andiamo d accordo.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: PokerFace - Luglio 06, 2015, 05:50:23 PM
ma non è leadership. è azione reazione.
se il cavallo a paddock si avvicina al filo e prende la scossa, poi non si avvicina piu. ma mica pensa che il filo è il suo leader.
il cavallo sa che se metto la gamba va avanti. ma mica solo se la metto io. anche se la metti tu o alex o luna. la cavalla sa che se sente le gambe deve schizzare in avanti.
e mille altri esempi. il cavallo non deve seguire un leader, deve seguire un linguaggio. non un soggetto, una richiesta oggettiva, da chiunque provenga.
quando un linguaggio addestrativo è ben codificato non importa e non deve importare da chi viene l'indicazione, il cavallo la deve eseguire sempre.
un buon cavallo è questo. è quello a cui è stato insegnato un insieme di azioni e reazioni. ad ogni richiesta ben eseguita (e cioè comprensibile) deve automaticamente seguire la risposta corretta. leader o non leader non importa. poi è chiaro che se sono in sella e ho paura della mia ombra alla lunga il cavallo tenderà a farsi gli affari suoi. ma è solo questione di addestramento. e cioè io cavaliere cagone avevo un cavallo bravo e addestrato e l'ho disaddestrato ovvero gli ho insegnato che ad azione può non corrispondere reazione che non cambia niente. anche qui non è leadership ma mancanza di coerenza e tempestività. sale il cavaliere normodotato, chiede, il cavallo non esegue, cazziata immediata, il cavallo torna nei ranghi e vissero tutti felici e contenti. azione e reazione e basta. addestramento. il leader o il partner centra una mazza.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: milla - Luglio 06, 2015, 06:01:30 PM
Scusate volevo far notare una cosa, IMO, molto importante detta da Alexis e che nella discussione è passata praticamente inosservata e cioè che "il lavoro a corda è COMPLEMENTARE al lavoro montato", non lo sostituisce nè si può evitare, sempre che, ovviamente, il cavaliere e/o istruttore sappia come e quello che fa.
Il lavoro alla longia e doppia longia con o senza inredinamenti vari non si può sostituire col lavoro da montato perchè, appunto, sono complementari tra loro.
Cosa diversa sono i "giochi" parelli o per la leadership ecc. che non conosco e quindi non commento.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Luna di Primavera - Luglio 06, 2015, 06:08:36 PM
Citazione da: PokerFace - Luglio 06, 2015, 05:50:23 PM
se il cavallo a paddock si avvicina al filo e prende la scossa, poi non si avvicina piu. ma mica pensa che il filo è il suo leader.

questo fa riflettere, tuttavia non è che il filo "chiede" qualcosa.
la motivazione per cui il cavallo esegue qualcosa che tu chiedi è che, se non esegue, viene cazziato. puoi chiamarla leadership o meno, ma il succo mi pare questo. riconosco che sono entrambe forme di condizionamento.

tutte le questioni sulla leadership derivano dal fatto che spesso i cavalli non prestano sufficiente attenzione e "partecipazione" agli esercizi richiesti. che questo sia colpa del cavaliere che non sa comunicare chiaramente, non ci piove.

mi domando però se non ci sia qualcosa che mi sfugge.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Alexis85 - Luglio 06, 2015, 06:55:43 PM
Citazione da: PokerFace - Luglio 06, 2015, 05:50:23 PM
ma non è leadership. è azione reazione.
se il cavallo a paddock si avvicina al filo e prende la scossa, poi non si avvicina piu. ma mica pensa che il filo è il suo leader.


hai una grandissima confusione in testa. Il cavallo prende la scossa e poi non si avvicina più perchè HA PAURA di farsi male ancora. Questa non è leadership.



"l cavallo non deve seguire un leader, deve seguire un linguaggio"
ma poker il linguaggio deve impartirlo qualcuno.... chi lo usa il linguaggio con il cavallo? una macchina?mmm no. Un essere umano. Che in teoria sei tu. Sei tu che PARLI quel linguaggio che usi per addestrare la tua cavalla alla gmaba o a qualsiasi altra azione che tu eserciti. Tu vedi la leadership come il cavallino che segue un bipede e si divertono a fare i giochini.


ok facciamo  all'esempio della lezione alla gamba. Leggera pressione con le gambe, non risponde, uso la frusta con intensità crescente fino a che non parte. Secondo voi cosa rappresenta la frusta??? Rappresenta una punizione: in natura tra di loro si danno calci giusto? e il cavallo che li subisce cosa fa? cerca di svignarsela il prima possibile. Ecco qui la lezione alla gamba.

E perchè il cavallo non risponde alla frusta con un bel calcio? il realtà quando va in difesa lo può fare. Ma se lo fa devi ripartire da più indietro, perchè è importante che non ci sia una reazione negativa alla frusta di per sè. Questo si fa sempre da terra.

Qualsiasi comunicazione che tu dai in sella al tuo cavallo, gli stai spiegando cosa fare cercando di avvicinarti sempre di più al SUO modo di comunicare, agendo ad esempio sul suo istinto alla fuga facendo una semplice lezione alla gamba. Questo è già di per sè un modo di interazione e di comunicazione e di importi come "capo" nei suoi confronti.

Il linguaggio addestrativo  che tu usi in sella è codificato perchè qualcuno ha studiato l'etologia non perchè gli addestratori si sono svegliati la mattina e hanno deciso che si fa così. Mi spiace :)

ps: brava milla!
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: alex - Luglio 06, 2015, 08:45:18 PM
CitazioneIl linguaggio addestrativo  che tu usi in sella è codificato perchè qualcuno ha studiato l'etologia non perchè gli addestratori si sono svegliati la mattina e hanno deciso che si fa così.

Scusami Alexis: il linguaggio addestrativo è stato ideato alcune migliaia di anni prima che l'etologia esistesse; proprio come i bronzi di Riace sono stati fusi senza che chi ha preparato la lega di bronzo avesse la minima possibilità di studiare la chimica inorganica e il legame metallico.

Come ho detto altre volte, poi, gli etologi (quelli veri) mettono seriamente in dubbio le definizioni di leadership nei gruppi di cavalli. I gruppetti di cavalli non seguono il leader: seguono il primo del gruppo che si muove. E si muove per primo una volta uno, una volta l'altro.

Ma leggerò volentieri qualsiasi cosa di veri etologi (intendo: scienziati) che parlino dell'etologia del cavallo e della leadership nei branchi, dove studiare; citameli, per favore.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Ina:) - Luglio 06, 2015, 09:28:21 PM
Ho letto una parte degli interventi, poi mi sono stufata e ciao
mi piaceva l'idea di aprire un topic dove tutti potessero contribuire con le proprie esperienze, con gli esercizi che sono stati utili e che sono serviti a migliorare
invece (come al solito) è venuta fuori una polemica perchè si spara a zero sul lavoro che fanno gli altri, capisco che siamo in un forum e abbiamo tutti il diritto di parola, ma se volete discutere di quanto uno sia cagone o spacchi i cavalli perchè fa una cosa piuttosto che un'altra aprite un benedetto topic in separata sede e scannatevi lì
perchè sinceramente, a me quello che interessa ,in questo topic, sono gli esercizi che fate e sebbene capisco che possiate fare fatica a crederci delle vostre opinioni non me ne frega un benemerito
scegliere se provare un esercizio o no è a discrezione del singolo
se poi non riuscite proprio a evitare di giudicare, almeno fatelo in modo educato, perchè mi sembra che qua dentro nessuno sia Ludger Beerbaum
Detto ciò, credevo che potesse essere una buona occasione di, non dico imparare qualcosa, ma almeno prendere qualche spunto
mi sbagliavo
Buon proseguimento
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Miky Estancia - Luglio 06, 2015, 09:52:27 PM
Che esercizi faccio oggi?
Bella domanda e bel topic!
Dipende.
Dipende dal cavallo che devo lavorare e quali sono gli obiettivi.
Faccio degli esempi....

Se devo preparare Prince per uno spettacolo in cui è previsto il suo numero di volteggio, lo lavorerò in tondino, al trotto, inizialmente a giorni alterni e poi per 5 giorni a settimana, in sessioni inizialmente di 20 minuti, fino ad arrivare a 60 minuti di trotto consecutivi (fermata solo al cambio di mano) in condizioni ottimali (respirazione regolare, sudore minimo).

Quando il cavallo è in forma, 2/3 volte a settimana, si volteggia in sessioni di 5/10 minuti a persona per tre persone, alla fine di ogni turno di tre persone, si ferma il cavallo, lo si doccia, lo si fa rifiatare e poi si riprende.
Questo, per poter portare in piazza un numero di volteggio buono, della durata di circa 12 minuti,con un cavallo perfettamente in equilibrio e con energie sufficienti per esibirsi ancora in altri numeri (trazione e montato).

A fine sessione di lavoro, usiamo confermare la buona relazione con il cavallo, lavorando una decina di minuti in libertà.

Se devo preparare Snoby per il lavoro di doma dei puledri, di nuovo, in tondino a far fiato, equilibrio e confermare ed affinare i comandi vocali, che devono essere PERFETTI. Dopo l'oretta di riscaldamento in tondino, si passa al lavoro di trazione con l'erpice e di nuovo si lavora moltissimo con i comandi vocali.
Il lavoro montato è del tutto inutile in quanto non preparerebbe la muscolatura agli sforzi richiesti, tantomeno andrebbe ad influire sui comandi vocali.

Se devo preparare un puledro al lavoro a sella e al tiro, inizio a stabilire gerarchia e legame appena gli do il fieno: lo metto nel suo paddok e glielo lascio mangiare solo quando decido io. Lo lascio mangiare per un pò,  poi mi presento per pulire il suo paddok...e lo scaccio dal fieno...faccio questo esercizio finchè il puledro comincia ad interessarsi più a me che al fieno. Quando ottengo quel che voglio, esco, lo lascio tranquillo e mi presento più tardi, con una chambriere.
Comincio a lavorarlo al trotto, comandi vocali, transizioni e cambi di mano.
A seconda del carattere del puledro, lavoro per 20/40 minuti consecutivi e poi termino con 20 minuti circa di lavoro in liberta', oppure spezzo in sessioni da 10 minuti intervallate da sessioni di lavoro in libertà per metterlo in confidenza.

Lavoro in libertà e riscaldamento in tondino, permangono anche quando si inizia a montare ed attaccare.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Wild - Luglio 06, 2015, 09:57:36 PM
Citazione da: Luna di Primavera - Luglio 06, 2015, 04:53:41 PM
vorrei commentare un attimo questa cosa di wild, su cui rifletto da tanto anche io:
Citazione da: Wild - Luglio 06, 2015, 04:43:11 PM
io non ho intenzione di lavorare sulla leadership bensì sulla partnership...

come si concilia a tuo parere l'idea della partnership col fatto che uno comanda e uno esegue?

Basandosi sui più recenti studi etologici condotti sui branchi di cavalli allo stato brado o semibrado (vedrò di contattare la mia etologa di fiducia e farmi dare i titoli dei saggi con i rispettivi autori) possiamo ritenere che i cavalli in natura non seguano una vera e propria gerarchia come la intendiamo noi, ma che, a seconda della situazione da risolvere scelgano una guida differente che si accredita o si è precedentemente accreditata come la più competente nella risoluzione del problema del momento. Detto questo, posso io, piccola umana, pensare di essere sempre e in ogni caso e situazione più capace del cavallo che monto? Secondo me no. A volte guiderò io, a volte lui a seconda delle situazioni. Capisco che faccia paura l'idea di lasciare libero il cavallo di scegliere, di sbagliare, di autocontrollarsi, ma a volte è necessario e per farlo è essenziale che il cavallo non abbia intenzione di fare del male al cavaliere, mai, perché lo rispetta in quanto umano comprendendo che potrebbe fargli male con veramente poco, che il cavallo sia in grado di autocontrollarsi, che sia competente e che quindi cavallo e cavaliere si conoscano, si comprendano e si rispettino a vicenda. Quando punisco il cavallo? Quando mette in dubbio il mio ruolo di leader in una situazione in cui non sono stata io a lasciargli libertà, in una situazione in cui io sono più competente e in una situazione in cui io non ho deciso che poteva guidare lui, questo perché non posso permettermi di perdere completamente il controllo, come non può permetterselo il quadrupede: visto che sono con lui, lui deve essere con me. In altri casi ignoro il comportamento negativo e premio sempre quello positivo.
Un esempio banale di situazione in cui il cavallo è un partner autonomo, autocontrollato e competente è il guado di un fiume: io non posso sapere cosa c'è sotto l'acqua, devo avere fiducia nelle capacità del cavallo di sapere come tirarmi fuori dalla situazione senza farsi male, che sappia dove mettere i piedi e come muoversi. Altro esempio, il cowboy che prende al lazo il vitello e smonta per legargli le zampe, il cavallo è addestrato a stare fermo quando la corda si tende, ma potrebbe anche averlo appreso in modo non "classico" e aver appreso una competenza, quindi quando ci sarà da trainare un tronco che ostruisce la strada in trekking, allora la corda si tenderà, ma il cavallo avanzerà. Si tratta di fiducia reciproca, non di paura reciproca, né di paura e sterile dominanza è un modo differente di vivere il cavallo andando oltre il concetto di dolore, fastidio e paura del fastidio/dolore. Ogni tecnica va saputa padroneggiare per non fare danni e non creare mostri. Il vantaggio è riconoscere l'unicità del cavallo e lavorarlo in modo che non tema l'uomo ma allo stesso tempo lo rispetti. Penso che i cavalli siano ugualmente pericolosi sia che siano irrispettosi sia che siano tesi e spaventati. Io voglio un cavallo di cui potermi fidare sempre e comunque, voglio un cavallo sereno, che non spenga il proprio carattere unico ma che sappia essere un compagno fidato e un buon collega di lavoro.
Non so se la spiegazione anche se sommaria ti possa soddisfare. Posso dire comunque che per il momento ho ottenuto e, soprattutto, ho visto ottenere buoni risultati, quindi, senza stare a filosofeggiare troppo, se una cosa funziona, funziona bene  e si adatta bene al mio carattere e alle mie possibilità psicofisiche, perché no?
Funziona con tutti i cavalli? Per quella che è la mia personale esperienza no, anche se dipende moltissimo dalla coerenza e dal comportamento del proprietario...in questo caso che faccio? cambio metodo fino a che non trovo quello che funziona, mi metto in discussione continuamente, cambi fino a che non trovo un sistema per far funzionare la relazione, una volta raggiunto l'accordo si comincia a introdurre il cavallo in società ossia a farlo relazionare con altri umani con cui mi aspetto si comporti come fa con me in mia presenza prima e in mia assenza poi, da sella e da terra, in passeggiata e in campo. Ovviamente io non sono ancora pronta per seguire autonomamente tutte le fasi del processo, mi limito a padroneggiare alcuni meccanismi.
Per quanto riguarda cavalli padronali o meno, se un cavallo è padronale lo è di indole, non lo fai diventare con l'educazione o lo è non lo è. A volte cavallo definiti "padronali" hanno solo bisogno che con loro venga usato un metodo o delle strategie che magari una persona ha avuto la fortuna di capire ed altre no, ma se arriva un'altra persona che si atteggia come quest'ultima, funziona lo stesso. Facciamocene una ragione, i cavalli non sono tutti uguali. Bisognerebbe usare gli stessi comandi e gli stessi aiuti con tutti perché etologicamente più semplici da apprendere, ma non è possibile avere lo stesso atteggiamento nei confronti di tutti i cavalli: quello deve cambiare in base a quello assunto dal cavallo stesso e dalla sua indole.

Sono d'accordo col fatto che il lavoro da terra sia complementare rispetto a quello in sella e che sia più importante per chi lavora coi cavalli rispetti che per l'amatore, ma non penso che una persona come poker che ha molta più esperienza di me non sappia il fatto suo, anzi, vorrei solo porre l'attenzione su un modo di lavorare la mente e il fisico del cavallo che è differente dal semplice "girare alla corda" e dall'addestramento in senso stretto. Inoltre vorrei che l'equitazione di distaccasse almeno un pochettino ai concetti di paura, dolore e punizione, vorrei che il cavallo stesse con me con piacere, perché mi rispetta e di me si fida, perché uso una comunicazione competente e appropriata nei suoi confronti, allora la frusta lascia il ruolo di strumento punitivo/coercitivo e assume quello di tramite comunicativo che può  veicolare un secco "stammi lontano", un "seguimi", Un "No, adesso hai veramente esagerato. Stai al tuo posto e non fare l'idiota", un "accelera, rallenta, fermati" e un "ecco, così sì, sei stato bravo". La frusta non deve essere temuta indistintamente, è l'atteggiamento di chi la usa che deve chiedere rispetto al momento opportuno.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Wild - Luglio 06, 2015, 10:11:40 PM
Citazione da: Ina:) - Luglio 06, 2015, 09:28:21 PM
Ho letto una parte degli interventi, poi mi sono stufata e ciao
mi piaceva l'idea di aprire un topic dove tutti potessero contribuire con le proprie esperienze, con gli esercizi che sono stati utili e che sono serviti a migliorare
invece (come al solito) è venuta fuori una polemica perchè si spara a zero sul lavoro che fanno gli altri, capisco che siamo in un forum e abbiamo tutti il diritto di parola, ma se volete discutere di quanto uno sia cagone o spacchi i cavalli perchè fa una cosa piuttosto che un'altra aprite un benedetto topic in separata sede e scannatevi lì
perchè sinceramente, a me quello che interessa ,in questo topic, sono gli esercizi che fate e sebbene capisco che possiate fare fatica a crederci delle vostre opinioni non me ne frega un benemerito
scegliere se provare un esercizio o no è a discrezione del singolo
se poi non riuscite proprio a evitare di giudicare, almeno fatelo in modo educato, perchè mi sembra che qua dentro nessuno sia Ludger Beerbaum
Detto ciò, credevo che potesse essere una buona occasione di, non dico imparare qualcosa, ma almeno prendere qualche spunto
mi sbagliavo
Buon proseguimento

Hai ragione, Ina, è mi spiace per aver dato il via a tutto questa discussione dicendo che inizio con molto lavoro da terra, l' idea di un topic sugli esercizi mi piaceva molto, ma poi mi sono lasciata prendere perché a questo sistema del lavoro da terra credo molto e volevo tentare di spiegare perché secondo me è utile, io accetto le critiche, ma perché siano critiche costruttive è bene che si conosca il pensiero dell'altro e perché fa una cosa invece di un altra. Fatto sta che ho perso di vista il senso del topic e mi dispiace moltissimo. Scusami.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Miky Estancia - Luglio 06, 2015, 10:27:33 PM
Citazione da: PokerFace - Luglio 06, 2015, 04:56:43 PM
1. noi non siamo cavalli. lo sappiamo noi, lo sanno i cavalli.

2. cercare di entrare nel "branco" o di assumere un qualche ruolo che in natura hanno altri cavalli è ridicolo.

3. vizi e maleducazioni nascono proprio dal voler avere un certo rapporto col cavallo, da pari. noi non siamo pari, io sono l'uomo e lei è il cavallo. e la cavalla deve il massimo rispetto a me come a chiunque altro.

4. lei sa che lei è il cavallo e che deve rispetto e attenzione e collaborazione a chiunque.

5. il concetto di partnership o leadership è fuorviante perchè creerebbe cavalli padronali, che seguono una persona sola (il leader o il partner) o sfanculano o prevaricano chi non si pone come tale. io non voglio questo dal cavallo. voglio un cavallo docile e amichevole e gentile e rispettoso e ubbidiente e disponibile con TUTTI. fosse anche l'ultimo antipatico pezzo di letame che conosco, il cavallo non lo deve mai mettere in difficoltà perchè sa benissimo che si tratta di un Umano e non di un cavallo, con cui può avere da dire la sua.

1. Giustissimo, mai confondere i ruoli, mai umanizzare il cavallo. Il cavallo deve sapere che certi atteggiamenti che tiene con i suoi consimili, non sono assolutamente tollerati nei confronti dell'uomo (vedi mordere, spintonare, calciare).

2. No, non è ridicolo, ma utile. Se vuoi comunicare con un cinese, devi imparare il cinese o il cinese deve imparare l'italiano (oltre alla lingua, pure usi e costumi). I cavalli non possono imparare l'italiano, quindi, noi bipedi, che ci riteniamo molto intelligenti, dobbiamo fare uno sforzo per imparare "usi, costumi e linguaggio" equini, in modo da comunicare in modo piu efficace ed efficiente. Questo non vuol dire che ci dobbiamo far scescere orecchie e coda o muoverci in modi palesemente teatrali.

3. Vero. Vizi e maleducazione nascono spesso da padroni troppo "molli", che umanizzano il cavallo, sono incapaci di mantenere una linea di condotta coerente o che, al contrario, eccedono nella rigidità.

4. Falso. I cavalli ti testano. Sanno subito con chi hanno a che fare. Se sono di indole buona e collaborativa, "vanno"più o meno bene con tutti. Se sono anche solo un minimo furbarelli....o tieni un certo comportamento (sia da terra che dalla sella), oppure si fanno gli affaracci loro.

5. Noi domiamo e addestriamo ponendoci come dei soggetti dominanti. Sforniamo soggetti docili ed amichevoli, non padronali (la padronalita'nasce dal carattere del cavallo, non dall'addestramento) che vanno con tutti. Ovviamente BISOGNA imparare a porsi e a porre le richieste nel modo giusto, come con QUALUNQUE cavallo, mica sono indovini!
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: bionda - Luglio 06, 2015, 10:31:57 PM
Sì Ina:) qui son tutti professori. Se ti consola, ti racconto due esercizietti terra a terra per tutti i giorni.

A) Sul circolo di 20 mt un giro di passo, un giro di trotto, un giro di galoppo, dalle due mani, con il cavallo in ordine, la flessione giusta, le transizioni precise... Non so se mi è mai riuscito di fare tutto, è più difficile di quello che sembra.

B) Serpentina, al passo e al trotto: mezza volta, tagliata trasversale, mezza volta, tagliata ecc. Se riesci ad avere sempre la flessione giusta e il cavallo dritto, quando deve andare dritto, senza dare grandi correzioni... Se ripeti un po' di volte, il cavallo capisce l'esercizio, e te lo fa più decente.

C) Scordiamoci i muri: il giro del maneggio facendo la linea di quarto sui lati lunghi, e non la pista, col cavallo tutto storto, appoggiato al muro.

D) Esercizietto per sciogliere e mettere in mano: al passo nell'angolo volta, poi mezza volta, tornando sulla pista proseguire sulla pista tenendo la flessione all'esterno, nell'angolo mezza volta con la flessione all'esterno, ti ritrovi in pista con la flessione all'interno, il cavallo tira un sospiro di solllievo e scende con l'incollatura, gli dai il trotto, un giro di trotto in avanti, cambio di mano e ripetere.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: bionda - Luglio 06, 2015, 10:34:34 PM
Potreste cortesemente concentrare in un solo topic questi pallosi discorsi di dominanza e non spargerli per tutto il forum.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Miky Estancia - Luglio 06, 2015, 10:35:43 PM
Citazione da: Wild - Luglio 06, 2015, 10:11:40 PM

Hai ragione, Ina, è mi spiace per aver dato il via a tutto questa discussione dicendo che inizio con molto lavoro da terra, l' idea di un topic sugli esercizi mi piaceva molto, ma poi mi sono lasciata prendere perché a questo sistema del lavoro da terra credo molto e volevo tentare di spiegare perché secondo me è utile, io accetto le critiche, ma perché siano critiche costruttive è bene che si conosca il pensiero dell'altro e perché fa una cosa invece di un altra. Fatto sta che ho perso di vista il senso del topic e mi dispiace moltissimo. Scusami.

Wild, per ME, tu non ti devi scusare proprio di nulla.
Ognuno ha le sue esperienze e le racconta.
Le tue esperienze ti hanno portato dei risultati, questi risultati non sono sindacabili, sono dati di fatto e stop.
La critica, per essere costruttiva, non deve dire che quel che fai è  una stupidaggine o negare l'evidenza dei tuoi risultati, perché questa non è "critica" ma solo sparare quizzate a muzzo su cose che non si conoscono.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Miky Estancia - Luglio 06, 2015, 10:48:49 PM
Continuando con gli esercizi...puledro da preparare per il lavoro in vigna o serra.

A redini lunghe, con fascione da lavoro, testiera con filetto o liverpool attaccato a banco e guide inizialmente passanti all'anello basso del fascione (per avere un buon controllo del posteriore).
Dispongo 3/4 barriere a terra parallele tra loro ad un metro circa di distanza ma sfalsate. Il puledro entra nel primo corridoio, quando i posteriori arrivano alla fine della barriera lo fermo, poi do il comando vocale e lui deve fare una volta sulle anche, possibilmente incrociando gli anteriori e infilarsi nel corridoio parallelo, alt, passo e ripeto alla fine della barriera e poi di nuovo, finché sono fuori.

Dispongo 4 barriere a formare un quadrato, che andrò a stringere man mano che il puledro diventa più leggero e preciso nella manovra.
A redini lunghe, faccio entrare il puledro nel quadrato, alt e poi chiedo una piroetta a destra , alt, piroetta a sinistra, alt, uscita.  A scelta, uscita anche in retromarcia.

L'obiettivo di questi esercizi, è  l'esecuzione in massima leggerezza, cioè con i soli comandi vocali.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Wild - Luglio 06, 2015, 10:52:41 PM
Citazione da: Miky Estancia - Luglio 06, 2015, 10:35:43 PM
Citazione da: Wild - Luglio 06, 2015, 10:11:40 PM

Hai ragione, Ina, è mi spiace per aver dato il via a tutto questa discussione dicendo che inizio con molto lavoro da terra, l' idea di un topic sugli esercizi mi piaceva molto, ma poi mi sono lasciata prendere perché a questo sistema del lavoro da terra credo molto e volevo tentare di spiegare perché secondo me è utile, io accetto le critiche, ma perché siano critiche costruttive è bene che si conosca il pensiero dell'altro e perché fa una cosa invece di un altra. Fatto sta che ho perso di vista il senso del topic e mi dispiace moltissimo. Scusami.

Wild, per ME, tu non ti devi scusare proprio di nulla.
Ognuno ha le sue esperienze e le racconta.
Le tue esperienze ti hanno portato dei risultati, questi risultati non sono sindacabili, sono dati di fatto e stop.
La critica, per essere costruttiva, non deve dire che quel che fai è  una stupidaggine o negare l'evidenza dei tuoi risultati, perché questa non è "critica" ma solo sparare quizzate a muzzo su cose che non si conoscono.


Grazie, Miky!
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Ina:) - Luglio 06, 2015, 11:00:20 PM
Stavo scrivendo e mi si è cancellato tutto, miseria
comunque il succo del mio discorso è ciò che ha scritto anche miky, anche io lavoro da terra per capire che aria tira (non perchè mi caghi sotto, cado raramente) perchè è stupido "discutere" con il cavallo quando è evitabile
detto ciò

Bionda gli esercizi sono ottimi!
Sulla flessione contraria, io avendo un cavallo che a destra cerca sempre di controflettersi lo metto in flessione esterna solo in volta dove gli costa fatica tenere la flessione all'esterno

un altro esercizio che secondo me è una manna per la ginnastica del cavallo, la regolarità e i cambi :
4 barriere disposte ad orologio ad un capo del campo e 4 barriere con la stessa disposizione dall'altro capo del campo, a centro campo una barriera disposta parallelamente ai lati lunghi
si inizia eseguendo al galoppo le 4 barriere, dopodichè, scendendo dalla barriera in linea con il cambiamento diagonale si passa sulla barriera al centro per cambiare galoppo (si può fare anche senza la barriera al centro se il cavallo già cambia bene, ovviamente) e fare la stessa cosa dall'altro lato
si possono anche sostituire le barriere con dei cavalletti

spero si sia capito eheh
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: bionda - Luglio 06, 2015, 11:09:08 PM
Ina:), secondo me bisogna sempre, sempre, sempre fare le cose pari dalle due mani. Quindi ok la controflessione dove è più difficile, ma falla uguale anche dalla mano facile. Non bisogna pensare di poter correggere l'asimmetria a forza, o in modo mirato, non si può. Si corregge lavorando pari alle due mani, che è molto più difficile di quello che si pensa.

Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Wild - Luglio 06, 2015, 11:09:59 PM
Ovviamente concordo Ina e con Miky, che è riuscita ad esprimere in maniera più chiara e concisa quello che cercavo di dire, senza riuscire ad esprimerlo bene.  Anche perché, per quella che è la mia esperienza, penso che una volta che il cavallo è equilibrato, addestrato e ha fatto esperienza con un buon leader allora possa essere montato anche da cavalieri "timorosi" e in situazioni difficili perché sa quello che deve fare, a questo punto io mi sento tranquilla a farci montare un bambino, un disabile o un principiante perché ho fiducia nel fatto che il cavallo sa fare il suo lavoro e nel fatto che ha testa, quindi posso fidarmi anche ad "abbassare la guardia" perché il cavallo è autonomo e, anche se lo lascio un po' più libero, non mi prende la mano e non cerca di sovrastarmi, allora si passa da leadership a partnership di lavoro basata su una comunicazione chiara che, in quanto tale, crea rispetto (dei ruoli e degli spazi) e fiducia.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Miky Estancia - Luglio 06, 2015, 11:10:06 PM
Si ina, chiarissimo, era uno dei miei esercizi preferiti quando montavo con la mia istruttrice....20 anni e quasi 20 kg fa..... :love4: :firuu: bei tempi  :occasion14:

Ora, un esercizio simile, lo faccio alla doppia longia, variando l'ampiezza del circolo sulle 4 barriere.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Wild - Luglio 06, 2015, 11:12:57 PM
Citazione da: bionda - Luglio 06, 2015, 11:09:08 PM
Wild, secondo me bisogna sempre, sempre, sempre fare le cose pari dalle due mani. Quindi ok la controflessione dove è più difficile, ma falla uguale anche dalla mano facile. Non bisogna pensare di poter correggere l'asimmetria a forza, o in modo mirato, non si può. Si corregge lavorando pari alle due mani, che è molto più difficile di quello che si pensa.

Bionda, scusami, non ho capito...dove ho parlato di asimmetria e controflessione? Non so se ho capito quello che vuoi dire se, ho capito bene, sono d'accordo infatti ripeto ogni esercizio a entrambe le mani, ma ho paura di aver travisato il concetto che vuoi esprimere...

Ho letto tardi il post di Ina, ok, ora ho capito...ops...  :horse-embarrassed:
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Wild - Luglio 06, 2015, 11:20:36 PM
Quello di Ina è un esercizio che proverò al più presto, lo trovo molto utile. Grazie di averlo condiviso!
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: bionda - Luglio 06, 2015, 11:24:18 PM
Avevo sbagliato io e ho corretto dopo, scusa Wild.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Ina:) - Luglio 06, 2015, 11:38:49 PM
Citazione da: bionda - Luglio 06, 2015, 11:09:08 PM
Ina:), secondo me bisogna sempre, sempre, sempre fare le cose pari dalle due mani. Quindi ok la controflessione dove è più difficile, ma falla uguale anche dalla mano facile. Non bisogna pensare di poter correggere l'asimmetria a forza, o in modo mirato, non si può. Si corregge lavorando pari alle due mani, che è molto più difficile di quello che si pensa.

Ah si certo! io poi anche quando lavoro alla corda ho sempre l'orologio alla mano perchè ho la fobia di farlo lavorare più a una mano rispetto che all'altra

la flessione esterna io tendo appunto a metterla solo sulla volta o sul circolo,
sul lato lungo (anche se è un esercizio diverso) tante cessioni che comunque presuppongono una lieve flessione esterna,il tipo di movimento che deve fare è sostanzialmente diverso e questo è un bene proprio perchè per lui mettere la flessione esterna è fin troppo facile :icon_confused:

la flessione esterna io la usavo per prendere il galoppo giusto, mi spiego : appena preso il cavallo non sapeva galoppare a sinista, non aveva equilibrio, perciò chiedere la flessione interna comportava un carico esagerato del peso sulla spalla sinistra, il cavallo preferendo di suo galoppare a destra e avendo il peso sulla spalla sinista ovviamente partiva falso. mettendo la flessione esterna e quindi liberando la spalla interna era più comodo per lui partire giusto.
attenzione non ho detto che sia giusto, però è servito allo scopo, e mettendo equilibrio e modificando piano piano la flessione ora il cavallo parte sempre giusto

Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Wild - Luglio 06, 2015, 11:39:47 PM
Citazione da: bionda - Luglio 06, 2015, 11:24:18 PM
Avevo sbagliato io e ho corretto dopo, scusa Wild.


Figurati, Bionda, ho capito tardi l'errore  :horse-smile:
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Luna di Primavera - Luglio 07, 2015, 09:32:09 AM
Citazione da: Alexis85 - Luglio 06, 2015, 06:55:43 PM
Leggera pressione con le gambe, non risponde, uso la frusta con intensità crescente fino a che non parte. Secondo voi cosa rappresenta la frusta??? Rappresenta una punizione:

pietà pietà pietàààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààà

non ce la posso fare.

comunque, concordo:
Citazione da: bionda - Luglio 06, 2015, 10:34:34 PM
Potreste cortesemente concentrare in un solo topic questi pallosi discorsi di dominanza e non spargerli per tutto il forum.

per esempio: http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=4193.15
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Luna di Primavera - Luglio 07, 2015, 09:41:21 AM
Citazione da: Wild - Luglio 06, 2015, 09:57:36 PM
Un esempio banale di situazione in cui il cavallo è un partner autonomo, autocontrollato e competente è il guado di un fiume: io non posso sapere cosa c'è sotto l'acqua, devo avere fiducia nelle capacità del cavallo di sapere come tirarmi fuori dalla situazione senza farsi male, che sappia dove mettere i piedi e come muoversi.

eh, va anche bene, ma chi ha preso la decisione di guadare il fiume?
e se il cavallo pensa che non sia proprio il caso di guadare il fiume, che fai? torni indietro?

in questo senso dicevo che è dura parlare di rapporto alla pari quando uno dice "devi fare questo" e l'altro esegue, magari volentieri, magari al suo meglio ma comunque esegue quello che gli diciamo.
a me sembra non ci siano molte interpretazioni: in equitazione c'è uno che dice quello che si deve fare, cioè che guida (verbo: to lead, sostantivo: leader), e che si presume e si spera sia quello sopra la sella e non quello sotto.

ma appunto siamo OT, possiamo spostarci nell'altro topic.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Alexis85 - Luglio 07, 2015, 11:09:02 AM
Luna,punizione non è il termine giusto effettivamente, ho sbagliato. Ma comunque tu vai a fare leva sul suo istinto di fuga quando fai la lezione alla gamba.

Il discorso di fare le cose per lo stesso tempo alle due mani è relativamente giusto: se c'è una mano più difficile, ci si può soffermare qualche minuto in più rispetto alla mano dove non c'è la difficoltà. e si comincia sempre dalla più difficile. QUesto ovviamente non vuol dire che devo stare tre ore ad una mano e mezz'ora da un'altra, per intenderci.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Luna di Primavera - Luglio 07, 2015, 11:14:56 AM
la sally swift sostiene di cominciare dalla mano più facile, per memorizzare la sensazione corretta.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Miky Estancia - Luglio 07, 2015, 11:16:21 AM
Citazione da: Alexis85 - Luglio 07, 2015, 11:09:02 AM

Il discorso di fare le cose per lo stesso tempo alle due mani è relativamente giusto: se c'è una mano più difficile, ci si può soffermare qualche minuto in più rispetto alla mano dove non c'è la difficoltà. e si comincia sempre dalla più difficile. QUesto ovviamente non vuol dire che devo stare tre ore ad una mano e mezz'ora da un'altra, per intenderci.

Ecco, io invece inizio il lavoro sempre dalla mano più facile. E a seconda del carattere e delle reazioni del cavallo, magari lavoro meno tempo dalla mano difgicile: smetto appena ottengo un minimo risultato. In questo modo lavoro per gradi senza mai avere il cavallo "contro".
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Alexis85 - Luglio 07, 2015, 12:16:22 PM
penso che FINIRE alla mano piu facile sia piu soddisfacente e concluda con piu piacere il lavoro per il cavallo. Per il discorso di miky e' vero: appena si ha una risposta positiva si smette , insistere a nulla serve.

Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: alex - Luglio 07, 2015, 12:23:24 PM
Insistere non serve? Dipende. Non serve, anzi, nella fase di apprendimento; ma serve molto nella fase di consolidamento di ciò che è stato appreso; ossia in quella fase dove la risposta, pian piano, da risposta volontaria del cavallo diventa una specie di "riflesso condizionato". Penso che negli esercizi quotidiani dovrebbe essere presente sia l'apprendimento di cose nuove (a piccolissimi ma ben studiati passi), sia il consolidamento di quelle vecchie; ovviamente questo non ha nulla a che fare con la ginnastica e l'esercizio, ma solo con l'apprendimento. Una sessione di lavoro dovrebbe quindi essere organizzata per ottenere contemporaneamente più cose: consolidare l'addestramento mediante esercizi noti e utili anche per ginnasticare, e aggiungere anche in piccolissime dosi qualcosa di nuovo.

Questa netta distinzione fra "apprendimento di cose nuove" e "consolidamento di quelle vecchie" è uno dei concetti più belli di Dresser est simple, di D'Orgeix, più volte nominato da Raffaele.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Alexis85 - Luglio 07, 2015, 12:36:21 PM
Cioè fammi capire: nella fase di CONSOLIDAMENTO tu insisti? insisti in che senso?
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: alex - Luglio 07, 2015, 12:40:35 PM
Io non faccio un bel niente perchè metto piede in rettangolo si e no una volta ogni due tre mesi.  :blob3:

Io riferisco quello che dice JDO; indica espressamente come un grave errore l'idea che dopo che un cavallo ha risposto bene a un aiuto, non bisogna più ripeterlo; al contrario, dice che bisogna ripeterlo migliaia di volte, perchè diventi una radicata abitudine, una risposta involontaria, automatica, "riflessa".
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Alexis85 - Luglio 07, 2015, 12:43:34 PM
Io sarò sempre antipatica (che poi... non più di tanto...solo un pò"bacchettona") però io non capisco perchè farsi grandi di una teoria senza salire in sella  E MONTARE. Almeno puoi riportare esperienze dirette. Boh...

ina, non è polemica, solo una mia constatazione. 
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: alex - Luglio 07, 2015, 01:11:38 PM
Non è  la prima volta e non sarà l'ultima che vengo guardato strano perchè "cito". Il fatto è che se ho letto qualcosa o sentito qualcosa che giudico interessante, mi viene naturale condividerlo; mi viene assai meno naturale condividere le mie esperienze dirette, tranne in qualche caso, per due motivi: primo, perchè le giudico irrilevanti; secondo, perchè a forza di condividere con passione le proprie personali esperienze si finisce come in certi casi pietosi dei social, dove molti raccontano con infiniti dettagli cose assai personali - personalissime.

Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Alexis85 - Luglio 07, 2015, 01:20:13 PM
ma io mi chiedo: come e' possibile dire qualcosa a qualcuno che racconta un esercizio che fa o una difficolta' che ha citando esclusivamente autori classici senza aver realmente fatto cio' che si cita? questi sono i "cavalieri da staccionata" : quelli che si mettono a lato e criticano ma se li metti su... non riescono a fare nulla....
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: alex - Luglio 07, 2015, 01:21:18 PM
Certo che è possibile: io lo faccio molto spesso.  :blob3:

Cavaliere da staccionata? No alexis, in maneggio non sto quasi mai sulla staccionata, e le poche volte che guardo cosa fanno in campo in genere mi dico: ma guarda che brave queste ragazzine, io non ne sarei capace.

Condividere su un forum quel poco che si sa, suggerire un link, suggerire un libro, o una vecchia discussione in cui parla un esperto, è un discorso completamente diverso. Mi spiace che la differenza non si noti.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Miky Estancia - Luglio 07, 2015, 01:25:28 PM
Citazione da: alex - Luglio 07, 2015, 12:40:35 PM
Io non faccio un bel niente perchè metto piede in rettangolo si e no una volta ogni due tre mesi.  :blob3:

Io riferisco quello che dice JDO; indica espressamente come un grave errore l'idea che dopo che un cavallo ha risposto bene a un aiuto, non bisogna più ripeterlo; al contrario, dice che bisogna ripeterlo migliaia di volte, perchè diventi una radicata abitudine, una risposta involontaria, automatica, "riflessa".

Ma.....una cosa è quel che si scrive, un'altra è il modo esatto in cui viene messo in pratica ciò che si scrive.

Preso così alla lettera, mi sembra solo un ottimo modo per nauseare il cavallo e renderlo un automa.

Inoltre, sempre se lo si prende alla lettera, dice una cavolata, poiché in molti metodi addestrativi, si ripete un paio di volte a conferma e poi si smette....e i cavalli imparano.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: alex - Luglio 07, 2015, 01:32:29 PM
Il fatto è che il "consolidamento", per i cavalli che fanno un certo lavoro specifico, avviene nel momento in cui fanno quel lavoro. Un cavallo attaccato che lavori sodo quante volte, in un mese, riceve il comando "avanti" e quante volte il comando "stop"?
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Miky Estancia - Luglio 07, 2015, 01:43:09 PM
Citazione da: alex - Luglio 07, 2015, 01:32:29 PM
Il fatto è che il "consolidamento", per i cavalli che fanno un certo lavoro specifico, avviene nel momento in cui fanno quel lavoro. Un cavallo attaccato che lavori sodo quante volte, in un mese, riceve il comando "avanti" e quante volte il comando "stop"?

Tante Alex.
Ma si parla di addestramento,  consolidamento o lavoro quotidiano?
Perché c'è differenza....almeno per come lavoriamo noi.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Alexis85 - Luglio 07, 2015, 01:44:40 PM
concordo miky. Alex mi spiace ma non si fa i maestri senza montare ne' aver MAI fatto cio' che si suggerisce.  o meglio si puo fare solamente se si scrive su un forum o su un social. Ma la realta' ... e' ben diversa...  le citazioni... comesi addestra... come si monta.... bah.... tutto questo SOLO leggendo un libro? mah...
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: alex - Luglio 07, 2015, 03:17:02 PM
Mai no. Ho messo la sella a due puledre, una è Asia, pochi giorni fa montata da una ragazza che non la conosceva affatto, in due lunghe passeggiate in cui è stata perfetta; ho aggiustato un caso disperato trasformando una cavallina pericolosa in un'animale meraviglioso che ha dato moltissime soddisfazioni ai suoi proprietari, quindi qualcosa (insignificante, ok, ma alc a l'è alc, nuje al è nuje) l'ho fatto; e se parto tu per tu con gente che ne capisce, non mi danno dell'idiota.... in particolare, nessuno mi ha mai dato (avendomi davanti) del "sapientone da staccionata"  :horse-wink:

Quindi il tuo MAI è sbagliato per due motivi: primo per il significato letterale della parola; secondo per essere scritto tutto in maiuscole, il che è assai significativo.  :horse-wink:

@ Miky: mi pare che il topic avesse come argomento il normale lavoro quotidiano; quindi, qualcosa di assai più simile al lavoro dei tuoi cavalli con i loro proprietari, che la fase di addestramento in cui lavorate voi. Da qui la nota sul consolidamento.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Luna di Primavera - Luglio 07, 2015, 03:23:53 PM
eh vabbè alex, lo sai che siamo tutti allenatori  :mrgreen:
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Miky Estancia - Luglio 07, 2015, 06:54:15 PM
Citazione da: alex - Luglio 07, 2015, 03:17:02 PM


@ Miky: mi pare che il topic avesse come argomento il normale lavoro quotidiano; quindi, qualcosa di assai più simile al lavoro dei tuoi cavalli con i loro proprietari, che la fase di addestramento in cui lavorate voi. Da qui la nota sul consolidamento.

Mi sono persa Alex, non ho capito e quindi...non so che rispondere  :dontknow:
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: aDy_90 - Luglio 07, 2015, 07:04:52 PM
Bon, provo a dare qualche spunto sugli esercizi da fare. Generalmente sciolgo il cavallo passeggiando a redini lunghe e inizio a redini altrettanto lunghe ... Cercando la distensione. Come fare? Eh ... Domanda impegnativa. Penso mi verrebbe meglio farlo vedere dal vivo, mi regolo molto su cosa fa il cavallo, di solito chiedo flessione laterale e poi cedo quasi del tutto, il cavallo va verso il basso. Dopo il riscaldamento alle due mani inizio a chiedere più impegno in circolo. Lavoro a volte sulle cessioni e le spalle in dentro oppure sui cambi di galoppo se la bestia non è già in giornata di sclero.
Una/due volte a settimana giro alla corda la bestia. Anche con barriere e cavalletti per ginnastica. Salto una/due volte a settimana.
Infine potrei citare la cavalla montata domenica, ha deciso ad un certo punto di lanciarsi stile trottatore in pista quando le chiedevo trotto dal passo. Cavalla esperta, un po'fuori lavoro. Che ho fatto? Beh, in un certo senso la gnorri, litigarci era inutile. Allora l'ho messa in circolo al trotto chiedendo flessione ed impegno (per lei è faticoso non essendo molto lavorata), dopo un circolo un alt. Altra partenza al trotto. Calma? Dopo pochi tempi passo, carezza, breve pausa e si cambia di mano per fare la stessa cosa. Si lancia? Altro circolo chiedendo impegno, di nuovo alt e perseverare finchè non si calma. Andando avanti nel lavoro si dovrebbe arrivare a pretendere un circolo intero senza lanciarsi, poi due, poi cinque, poi dieci ... Tanto per rendere l'idea. Io questa cavalla la montavo per la prima volta quindi non ho preteso tanto. Capita a volte di avere qualche piccola difficoltà o incomprensione, per me la chiave è far capire al cavallo che gli conviene collaborare, più che forzarlo ... Una parola eh ... Ci ho messo anni per avere una minima idea sul come farlo.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Ina:) - Luglio 07, 2015, 07:59:34 PM
Citazione da: Miky Estancia - Luglio 07, 2015, 11:16:21 AM
Citazione da: Alexis85 - Luglio 07, 2015, 11:09:02 AM

Il discorso di fare le cose per lo stesso tempo alle due mani è relativamente giusto: se c'è una mano più difficile, ci si può soffermare qualche minuto in più rispetto alla mano dove non c'è la difficoltà. e si comincia sempre dalla più difficile. QUesto ovviamente non vuol dire che devo stare tre ore ad una mano e mezz'ora da un'altra, per intenderci.

Ecco, io invece inizio il lavoro sempre dalla mano più facile. E a seconda del carattere e delle reazioni del cavallo, magari lavoro meno tempo dalla mano difgicile: smetto appena ottengo un minimo risultato. In questo modo lavoro per gradi senza mai avere il cavallo "contro".

Miki  :4pres:

Grazie Ady per aver condiviso!
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: PokerFace - Luglio 08, 2015, 09:34:21 AM
ieri ho montato un cavallo di un amico, non lo montavo da un paio di mesi.
ho fatto subito tanto trotto in distensione alle due mani. poi l'ho preso un pò in mano, era molto bello al trotto. ho fatto un pò di galoppo avanzando e raccorciando e un pò di volte/circoli e cambiamenti (tende un pò a precipitare il cambio). in piano l'ho trovato molto bello, sciolto nelle spalle e con la schiena alzata. bello proprio.
poi ho fatto una tavolina alta 40 cm e mi faceva veramete schifo, non avanzava, non cercava il salto, un morto in piedi. allora ho preso un galoppo missilistico e ho fatto ancora un pò di volte la microtavola, cercando di mandarlo avanti e fargli staccare un pò lotano. appena l'ha fatto bene mi sono messo a saltare una gabbia un tempo verticale oxer, alta circa un metro l'ingresso e un metro e dieci l'uscita. poi sull'oxer di uscita ho montato un pacarito perchè il cavallo arrotondasse bene il salto. ho fatto un pò di passaggi alzando molto le punte, credo che alla fine l'altezza effettiva del salto con il pacarito  montato fosse un metro e trenta. ma non era molto largo.
per finire (ero sciolto di sudore) ho fatto un verticale di un metro e venti sulla diagonale, una volta sola, mettendo un pò al piede il cavallo. non ho avuto delle belle sensazioni, di solito il cavallo è più reattivo e ti porta un pò a saltare, ma penso che soffra un pò il caldo. inoltre era tanto che non ci facevo due saltini e può essere che si sia dimenticato un pò il modo che piace a me, in avanti, con grande galoppo e stacco un pò comodo.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: max - Luglio 08, 2015, 02:13:59 PM
Citazione da: Alexis85 - Luglio 07, 2015, 12:36:21 PM
Cioè fammi capire: nella fase di CONSOLIDAMENTO tu insisti? insisti in che senso?

Tribolare e insistere durante le prime fasi in cui il cavallo non conosce qualcosa, per poi godersi felici e spensierati il periodo successivo quando il cavallo ormai la conosce è come comunemente si pensa che vada ma, almeno per chi addestra bene e si vuole sempre migliorare, non è così. E' esattamente il contrario.

Le prime volte non bisogna insistere e prolungare troppo, per due ragioni: primo se si fanno le cose giuste l'apprendimento è quasi immediato quindi la ricompensa e lo stop devono essere altrettanto immediati, secondo dato che deve ragionare molto su qualcosa di nuovo non è bene incalzarlo a lungo altrimenti si disgusta. Qualche ripetizione, ma senza insistere troppo appunto. Ma una volta che ha imparato la cosa nuova - diciamo che l'ha metabolizzata - è da lì in poi che possiamo insistere per migliorare quella cosa senza il pericolo di disgustarlo. Quindi è giusto quello che dice Alex/JDO: si insiste nel consolidamento.

Capita che nelle fasi iniziali il cavallo ponga delle difese per vari motivi, chiaro, ma a maggior ragione ottenuto qualcosa NON si va a insistere in queste circostanze, percarità. Potrete cominciare a insistere e quindi consolidare mano a mano che le difese scendono.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Alexis85 - Luglio 08, 2015, 03:46:12 PM
ah ecco non avevo proprio capito cosa intendesse Alex. Sul fatto che abbia ragione non ci sono dubbi, d'altronde non è il suo pensiero, però ,senza andare a citare grandi maestri e autori classici, penso che ogni cavaliere debba avere la sensibilità per capire quando e sopratutto QUANTO "insistere" e quando smettere, ricompensando. Questo indipendentemente dalla fase in cui si è , addestramento o consolidamento. Reputo che in entrambe le fasi , una "insistenza" (a me non piace come termine, ma va bene lo stesso) troppo prolungata porta non solo al disgusto ma sopratutto a delle contratture. Personalmente è la mia cavalla che mi dice quando e quanto continuare a chiedere, non sto a pensare in che fase sono ;)
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Alexis85 - Luglio 08, 2015, 03:50:57 PM
Citazione da: max - Luglio 08, 2015, 02:13:59 PM


Capita che nelle fasi iniziali il cavallo ponga delle difese per vari motivi, chiaro, ma a maggior ragione ottenuto qualcosa NON si va a insistere in queste circostanze, percarità. Potrete cominciare a insistere e quindi consolidare mano a mano che le difese scendono.

Per difesa cosa intendi? Se per difesa intendi il significato che comunemente si conosce del termine , secondo me vuol dire che si è già andati oltre.  Non bisognerebbe proprio arrivarci.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Alexis85 - Luglio 08, 2015, 03:57:05 PM
Citazione da: Ina:) - Luglio 07, 2015, 07:59:34 PM
Citazione da: Miky Estancia - Luglio 07, 2015, 11:16:21 AM
Citazione da: Alexis85 - Luglio 07, 2015, 11:09:02 AM

Il discorso di fare le cose per lo stesso tempo alle due mani è relativamente giusto: se c'è una mano più difficile, ci si può soffermare qualche minuto in più rispetto alla mano dove non c'è la difficoltà. e si comincia sempre dalla più difficile. QUesto ovviamente non vuol dire che devo stare tre ore ad una mano e mezz'ora da un'altra, per intenderci.

Ecco, io invece inizio il lavoro sempre dalla mano più facile. E a seconda del carattere e delle reazioni del cavallo, magari lavoro meno tempo dalla mano difgicile: smetto appena ottengo un minimo risultato. In questo modo lavoro per gradi senza mai avere il cavallo "contro".

Miki  :4pres:

Grazie Ady per aver condiviso!

In realtà sarebbe giusto fare: si comnicia a mano difficile, poi si procede alla mano facile e alla fine si ritorna alla mano difficile. Sempre evitando di esagerare per non generare contratture e disgustarlo e in modo da lavorare qualche minuto in più alla mano difficile.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Miky Estancia - Luglio 08, 2015, 04:05:18 PM
Citazione da: Alexis85 - Luglio 08, 2015, 03:50:57 PM

Se per difesa intendi il significato che comunemente si conosce del termine , secondo me vuol dire che si è già andati oltre.  Non bisognerebbe proprio arrivarci.

Quoto al 100%

Se durante il lavoro, genero delle difese, vuol dire che c'è qualcosa che non va.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Miky Estancia - Luglio 08, 2015, 04:09:15 PM
Citazione da: Alexis85 - Luglio 08, 2015, 03:57:05 PM


In realtà sarebbe giusto fare: si comnicia a mano difficile, poi si procede alla mano facile e alla fine si ritorna alla mano difficile. Sempre evitando di esagerare per non generare contratture e disgustarlo e in modo da lavorare qualche minuto in più alla mano difficile.

Perché sarebbe più giusto?
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Luna di Primavera - Luglio 08, 2015, 04:25:10 PM
Citazione da: Alexis85 - Luglio 07, 2015, 12:16:22 PM
penso che FINIRE alla mano piu facile sia piu soddisfacente e concluda con piu piacere il lavoro per il cavallo.


Citazione da: Alexis85 - Luglio 08, 2015, 03:57:05 PM
In realtà sarebbe giusto fare: si comnicia a mano difficile, poi si procede alla mano facile e alla fine si ritorna alla mano difficile.

eh però deciditi  :maraas:
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: alex - Luglio 08, 2015, 04:28:45 PM
Citazione da: Miky Estancia - Luglio 08, 2015, 04:05:18 PM

Quoto al 100%

Se durante il lavoro, genero delle difese, vuol dire che c'è qualcosa che non va.

Questo mi piace molto! L'ideale sarebbe che si facessero quasi sempre richieste tali, che al cavallo riesca facile eseguirle.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: max - Luglio 08, 2015, 04:41:25 PM
Citazione da: Alexis85 - Luglio 08, 2015, 03:50:57 PM
Citazione da: max - Luglio 08, 2015, 02:13:59 PM

Capita che nelle fasi iniziali il cavallo ponga delle difese per vari motivi, chiaro, ma a maggior ragione ottenuto qualcosa NON si va a insistere in queste circostanze, percarità. Potrete cominciare a insistere e quindi consolidare mano a mano che le difese scendono.

Per difesa cosa intendi? Se per difesa intendi il significato che comunemente si conosce del termine , secondo me vuol dire che si è già andati oltre.  Non bisognerebbe proprio arrivarci.

Intendo dalla semplice resistenza/contrattura, alla difesa di un cavallo problematico da rieducare.

Citazione da: alex - Luglio 08, 2015, 04:28:45 PM
Questo mi piace molto! L'ideale sarebbe che si facessero quasi sempre richieste tali, che al cavallo riesca facile eseguirle.

Ed è quello che si cerca di fare. Ma nel mondo della Barbie possiamo anche dire che al bravo addestratore va sempre tutto liscio, ma siccome siamo nel mondo reale dico che se non incontrate mai almeno piccole resistenze vuol dire che il vostro addestramento è pari all'acqua fresca.

Delle volte non si tratta di insegnare a raccogliere l'ombrellino da terra con la bocca, ma anche di poter flettere - efficacemente - dei perfetti travoni o insegnare partenze al galoppo sul piede che voglio io e non quello che vuole lui.

Ho già detto altrove che ogni cambiamento suscita nel cavallo una resistenza: il cavallo è abitudinario.

Per lui, esempio, se ambiare al passo è diventato la normalità, allora guarirlo (quindi cambiargli le abitudini) richiederà di andare incontro a resistenze e se vi va male anche a difese. Il bravo addestratore fa un cambiamento in meglio, il cattivo in peggio, ma in entrambi i casi il cavallo si oppone poco o tanto per il solo fatto che gli cambiate la routine.

All'inizio ci si accontenterà di poco, per esempio di accennare flessioni per pochi secondi da fermo, ma quando seguire la mano sarà acquisito (inizio) si potrà insistere fino a flessioni pronunciate anche in movimento (consolidamento).
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Miky Estancia - Luglio 08, 2015, 04:53:32 PM
Citazione da: alex - Luglio 08, 2015, 04:28:45 PM
Citazione da: Miky Estancia - Luglio 08, 2015, 04:05:18 PM

Quoto al 100%

Se durante il lavoro, genero delle difese, vuol dire che c'è qualcosa che non va.

Questo mi piace molto! L'ideale sarebbe che si facessero quasi sempre richieste tali, che al cavallo riesca facile eseguirle.

...e se il "segreto" fosse, mettere il cavallo in un atteggiamento mentale tale per cui gli viene facile eseguire? :horse-wink:  :firuu:
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Luna di Primavera - Luglio 08, 2015, 05:01:51 PM
eh però eseguire non dipende solo dall'atteggiamento mentale.
per dire, una corretta partenza al galoppo in equilibrio non viene mica da sé, ci sono fattori fisici e meccanici con cui il cavallo ha a che fare. magari le difese sorgono anche da quello.

o state solo parlando di difese "caratteriali" (ammesso che esistano)?
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: PokerFace - Luglio 08, 2015, 05:22:36 PM
penso che sia fondamentale che il cavallo sia ben disposto alle richieste del cavaliere. ciò si ottiene rispettando i tempi di apprendimento, di concentrazione, di preparazione (anche fisica) ed eseguendo o cessando azioni in maniera assolutamente tempestiva non .
ed ecco che il cavallo è attento, disponibile, ben disposto ad ascoltare e a lavorare.
la cosa piu difficile è il tempismo delle azioni a mio avviso, perchè sovente il cavaliere non ha la sensibilità di sentire il cavallo pienamente e quindi magari continua a chiedere anche se ha già avuto una risposta. questo confonde il cavallo e alla lunga gli fa girare le palle. per quanto riguarda il rispetto dei tempi di apprendimento, è ovvio che non si possono chiedere cose complicate subito, c'è una certa scala del training da rispettare (ognuno ha un pò la sua). la concentrazione la otteniamo non esagerando mai, non insistendo mai troppo, non annoiando il cavallo con sessioni ripetitive e pallose, variando il lavoro e concedendo tempo per rilassare il corpo e la mente tra un esercizio e l'altro. le pause sono importanti tanto quanto il lavoro. e ovviamente il cavallo deve stare bene fisicamente. se lo sforziamo troppo gli creiamo disagi e non amerà lavorare se gli fa male qualcosa.
poste queste condizioni, il cavallo dovrebbe avere tutte le carte in regola per far bene. se è pirla sarà pirla lo stesso, se gli piace sgroppare lo farà, ma non centra molto con l'addestramento, anche cavalli della top class sgroppano di tanto in tanto o scartano o fanno cinema. non sono macchine, capita, hanno i giorni no anche loro.
naturalmente se rendiamo anche piacevole il lavoro premiando al momento giusto (fa parte del tempismo che ho detto all'inizio) meglio ancora.

comunque ho una riflessione da fare. se in genere abbiamo (quanto meno noi del forum) bravi cavalli, docili, che fanno il loro mestiere, se devono saltare saltano, se devono lavorare in piano lavorano in piano, se devono fare i trekking fanno i trekking ecc.... vuol dire che formare e mantenere un bravo cavallo non è poi così difficile. ci riescono piu o meno tutti.
poi ok gli imbecilli che fanno disastri ci sono sempre in ogni campo, però non dovrebbero essere la regola e non lo sono.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Ina:) - Luglio 08, 2015, 09:21:36 PM
Citazione da: Alexis85 - Luglio 08, 2015, 03:57:05 PM

In realtà sarebbe giusto fare: si comnicia a mano difficile, poi si procede alla mano facile e alla fine si ritorna alla mano difficile. Sempre evitando di esagerare per non generare contratture e disgustarlo e in modo da lavorare qualche minuto in più alla mano difficile.

No, scusa.
In realtà, qualsiasi lavoro uno debba fare, si comincia sempre dalla mano facile
innanzi tutto per una questione di decontrazione...Si finisce alla mano difficile perchè appena ottieni un lavoro decente, molli tutto, e questa è la più grande gratificazione per il cavallo, oltre a contribuire a rinforzare l'idea che se lavora bene poi viene lasciato in pace
ti sei contraddetta una decina di volte, in ogni caso dipende dal livello del cavallo che monti..Io ti parlo con ragion veduta, parla con qualsiasi istruttore e tutti ti diranno di iniziare dalla mano più facile
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Ina:) - Luglio 08, 2015, 09:42:28 PM
Citazione da: max - Luglio 08, 2015, 04:41:25 PM

Ho già detto altrove che ogni cambiamento suscita nel cavallo una resistenza: il cavallo è abitudinario.



:quoto:
A me è capitato che, rimettendo in lavoro alcuni cavalli, le difese arrivassero quando riuscivo a riunirli al galoppo..non perchè chiedessi per ore o in modo esagerato, semplicemente perchè un cavallo che non è abituato fa resistenza
anche con il mio, il mio istruttore pensava che, appena fossi riuscita a riunirlo avrebbe tirato fuori delle difese...in realtà è un cavallo eccezionalmente collaborativo quindi non ci sono stati grossi problemi
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: bionda - Luglio 08, 2015, 10:54:06 PM
Citazione da: Ina:)
In realtà, qualsiasi lavoro uno debba fare, si comincia sempre dalla mano facile

Al 90% faccio anch'io così. Però ho notato una cosa: se faccio montare il mio cavallo da altri, questi spesso gli chiedono le cose alla rovescia, semplicemente perchè ancora non sanno qual è la mano facile. P.es. Olliver ha  il galoppo "facile" a mano destra, siccome una maggioranza numerica di cavalli galoppa meglio a mano sinistra, spesso un cavaliere che non lo conosce lo galoppa prima a mano sinistra... e ottiene ugualmente quello che chiede come se nulla fosse.

Allora a volte, quando lo sento bene in forma, anch'io gli chiedo apposta le cose alla rovescia, come il galoppo prima a sinistra o la spalla in dentro prima a destra. Ho avuto l'impressione che sia utile rompere gli schemi (mentali) quando è possibile, come se fossilizzarsi su uno schema contribuisse a fissarlo in senso negativo.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Ina:) - Luglio 08, 2015, 11:46:55 PM
Bionda,secondo me dipende anche dal livello del cavallo..
Olliver è un cavallo confermato, se gli chiedi di fare qualcosa dalla mano meno facile la fa in ogni caso, magari meno bene, magari è meno sciolto..ma comunque la fa!
Invece parlando di cavalli che vengono introdotti al lavoro, che fanno un esercizio per la prima volta, oppure che hanno problemi evidenti a una determinata mano, costringendoli a iniziare da quella mano, non si ha quasi mai il risultato sperato
si inizia dalla mano facile per ottenere la decontrazione e perchè siccome il cavallo è un animale abitudinario e noi gli diamo l'abitudine di ripetere un determinato esercizio ad entrambe le mani, si può dire che lo prepara mentalmente al fatto che gli chiederemo di ripetere anche all'altra mano
non ha senso mettere in difficoltà un cavallo giovane o appunto con problemi perchè poi le cose non le fa più nemmeno dalla mano dove gli vengono bene
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Alexis85 - Luglio 10, 2015, 03:26:06 PM
Citazione da: Ina:) - Luglio 08, 2015, 09:21:36 PM
Citazione da: Alexis85 - Luglio 08, 2015, 03:57:05 PM

In realtà sarebbe giusto fare: si comnicia a mano difficile, poi si procede alla mano facile e alla fine si ritorna alla mano difficile. Sempre evitando di esagerare per non generare contratture e disgustarlo e in modo da lavorare qualche minuto in più alla mano difficile.

No, scusa.
In realtà, qualsiasi lavoro uno debba fare, si comincia sempre dalla mano facile
innanzi tutto per una questione di decontrazione...Si finisce alla mano difficile perchè appena ottieni un lavoro decente, molli tutto, e questa è la più grande gratificazione per il cavallo, oltre a contribuire a rinforzare l'idea che se lavora bene poi viene lasciato in pace
ti sei contraddetta una decina di volte, in ogni caso dipende dal livello del cavallo che monti..Io ti parlo con ragion veduta, parla con qualsiasi istruttore e tutti ti diranno di iniziare dalla mano più facile

Ina :

1) si comincia e si finisce alla mano difficile per lavorare di più a alla mano difficle

2) non sei l'unica ad essere seguita da un istruttore

3) non mi sono contraddetta una decina di volte ma mi CORRETTA UNA VOLTA. Capita.

4) questo è un argomento assolutamente opinabile, un pò come il discorso su quale diagonale battere il trotto. C?è chi batte la sella sul diagonale esterno e chi sul diagonale interno. Penso che tutti sappiate la motivazione di una o dell'altra, cmq sia io sono del primo avviso,ma se vedo qualcuno che batte il diagonale interno  non gli vado a dire "guarda a me hanno insegnato così perciò è così, chiedi a qualsiasi istruttore"
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Ina:) - Luglio 18, 2015, 04:15:12 PM
Citazione da: Alexis85 - Luglio 10, 2015, 03:26:06 PM
non sei l'unica ad essere seguita da un istruttore

ah sì? sai, vista l'immensa conoscenza equestre che dimostri qua sul forum pensavo non ne avessi bisogno!

Comunque, io ti ho spiegato perchè secondo me (e molti altri) è più proficuo cominciare dalla mano dove il cavallo è comodo
tu invece, non hai argomentato
ti faccio sempre presente che stiamo parlando di cavalli che affrontano un esercizio per la prima volta, e non di cavalli confermati
innanzi tutto, il fatto di essere alla mano buona facilita quasi sempre la buona riuscita dell'esercizio e di conseguenza la decontrazione, prepara il cavallo al fatto che probabilmente gli chiederemo la stessa cosa all'altra mano
appena l'esercizio riesce anche alla mano difficile, il cavallo ottiene ciò che per lui è l'unica ricompensa : il relax
il collegamento mentale perciò viene da sè, il cavallo capisce che, se fa bene, gli rompiamo meno le bolas
senza contare che, molti cavalli alla mano scomoda tendono a difendersi quando gli si chiede un determinato esercizio, e non parlo di sgroppe o fugoni, ma di cavalli che scappano, si appendono o diventano contratti e rigidi ( e qua si torna al discorso decontrazione), portando il cavaliere a confondere ancora di più il cavallo con azioni sbagliate

io non so che cavalli tu abbia montato, mi ricordo un tuo post rivolto a poker dove dicevi di aver montato cavalli da dress o da salto...ecco quelli sono cavalli confermati, che sono stati addestrati bene, o comunque decentemente, le cose le sanno fare, il discorso è diverso per cavalli giovani e non lavorati. Con un cavallo confermato, ben lavorato, gli esercizi possono essere svolti a piacere, la corretta esecuzione poi, dipende solo da chi è in sella
Sto assistendo alla doma di alcuni puledri, fatta da un ragazzo che esce regolarmente in gran premio ed è andato recentemente a fare un internazionale e anche lui lavora i suoi cavalli così
stesse cose mi diceva il mio ex istruttore che era allievo del colonnello...Quindi non penso di aver avuto a che fare con dementi che mi hanno detto castronerie
aspetto di sentire il perchè si debba partire dalla mano difficile, partendo dal presupposto che il cavallo non trae alcuna soddisfazione nel fare bene una cessione o qualsivoglia altro esercizio, lo fa perchè noi glielo imponiamo, fosse per lui starebbe a brucare e sgaloppazzare falso con la testa a telescopio in paddock, l'unico premio che possiamo dare al cavallo quando siamo in sella è il relax

comunque, idealizzate tanto il rapporto con il cavallo, il lavoro da terra per stabilire una relazione, e poi in sella invece di montare cercando di avere più cooperazione possibile e mettere il cavallo nelle condizione psicofisiche ideali per lavorare bene, vi impuntate a fargli fare gli esercizi iniziando dalla mano dove è più rigido..
lo trovo leggermente sadico :icon_rolleyes:

In ogni caso, se vogliamo fare i BACCHETTONI il diagonale riconosciuto come "giusto" è quello esterno, quindi, un buon istruttore dovrebbe mettere al corrente i suoi allievi di ciò.
detto questo, leggerò la tua risposta,se vorrai rispondere, valuterò, e poi non commenterò più, come hanno già fatto gli altri
Buon proseguimento :ciao:
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Luna di Primavera - Luglio 18, 2015, 08:31:45 PM
Citazione da: Ina:) - Luglio 18, 2015, 04:15:12 PM
vi impuntate a fargli fare gli esercizi iniziando dalla mano dove è più rigido..
lo trovo leggermente sadico :icon_rolleyes:

non esageriamo
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Alexis85 - Luglio 18, 2015, 08:39:27 PM
Ina, vedo di rispondere in modo esauriente alle tue domande.

Per la mano da cui cominciare la prendo un pò alla larga:

Noi esseri umani non siamo simmetrici (come i cavalli d'altronde) ma abbiamo una "parte" più sviluppata dell'altra. Io ad esempio, ho la parte sinistra più sviluppata di quella destra, questo mi porta delle rigidità dal lato sinistro e c'è stato un periodo in cui mi sono dovuta rivolgere ad un fisioterapista. MI sono resa conto che questo incominciava e insisteva dalla mia parte più rigida, dove avevo la contrattura e avevo più bisogno di essere "sciolta". Cioè la sinistra. Ora, anche in cavalli hanno un lato più facile e uno dove invece si hanno maggiori resistenze. Penso sia chiaro che se un cavallo fa fatica a fare la flessione sinistra, ciò significa che ha una rigidità a destra, poichè nella flessione sinistra sono i muscoli del lato destro che si allungano. In questo caso quindi la mano sinistra è quella più difficile, giusto? Bene, proprio per un discorso di decontrazione comincerò esattamente da quella.

Nello specifico caso della mia cavalla, ti faccio una premessa: nelle fide che ho avuto non mi sono mai posta il problema, in quanto erano tutti cavalli già confermati. Con la mia , che è tutta da fare, invece il "problema" si pone. Avendo un carattere tendenzialemente pigro, devo variare molto il lavoro e devo stare molto attenta a cosa faccio, quando lo faccio eQUANTO lo faccio. Ho notato che se comincio dalla sua mano più facile, dopo faccio il doppio della fatica alla sua mano più difficle, vuoi perchè si stufa, vuoi perchè l'esercizio le risulta difficile. Quindi io trovo giusto, per il discorso che ho fatto sopra, comniciare a decontrarre la sua parte più rigida, farla rilassare a quella più semplice, e chiederle una conferma a quella più difficile, poi stop. Ogni voltra che faccio l'esericzio, appena ho una risposta positiva, vado in estensione dell'incollatura, per falra rilassare e premiarla.

Per il discorso della diagonale, ci sono due "scuole" di pensiero.

Premettendo che IO trotto sul diagonale esterno (reputo corretto così) ti lascio questo video dove viene spiegato il punto di vista di chi trotta sull'interno.

https://www.youtube.com/watch?v=FPZz4LcX8gQ

Reputo che tu non sia ancora così sicura di quello che fai da ragionarci sopra. Il fatto che tu dica "il mio istruttore dice così e basta" ne è la prova.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Ina:) - Luglio 18, 2015, 09:33:49 PM
Io ho un'idea ben precisa di ciò che faccio, lo vedo nel lavoro di ogni giorno, in ciò che ho ottenuto lavorando per mesi da sola visto che quando ho preso il cavallo l'unica cosa che sapeva fare era galoppare solo a destra, mi rampava alla corda ecc..
ora, stiamo iniziando il lavoro su due piste, a settembre usciamo in concorso e posso benissimo girarlo senza corda nè frusta nel campo grande visto che sa perfettamente i comandi vocali e sta nel circolo in completa autonomia,sono seguita da un istruttore due volte a settimana da circa 4/5 mesi contando quello in cui il cavallo è stato fermo perchè è stato castrato. l'istruttore mi ha seguita solo per quanto riguarda il lavoro a sella, il resto ho fatto tutto io
nonostante ciò io reputo di non essere nessuo, non sono una professionista non ho alcuna intenzione di insegnare agli altri come montare, ho citato il parere di diversi istruttori/cavalieri perchè lì ritengo persone estremamente capaci sia con i cavalli, sia con i propri allievi, per cui ritengo che il loro parere sia abbastanza rilevante, visto che loro hanno ottenuto risultati importanti e sono stati formati, io non ho mai detto "il mio istruttore fa così e basta" ma siccome tu per prima invece che spiegare le tue ragioni hai detto che " è giusto fare così così così e bom", ho solo fatto notare il fatto che moltissimi istruttori la pensano così, e io sono d'accordo e parlo con ragion veduta visto che ho fatto la mia esperienza non solo con il mio puledro, ma anche con un altro cavallo che ho rimesso in lavoro anni fa.
perchè per quanto noi possiamo ritenerci bravi e competenti, siamo comunque amatori, e la nostra formazione è limitata rispetto a quella di un BUON istruttore ( dai adesso dimmi che anche gli istruttori non sanno quello che fanno ahaha)

reputo invece che tu non sia proprio nessuno per poter giudicare la mia capacità di ragionamento, soprattutto basandoti su tre risposte date in un forum...ciò denota anche un evidente superficialità :occasion14:
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Alexis85 - Luglio 18, 2015, 09:44:29 PM
Non capisco proprio perche' ti arrabbi. Non e' una gara a chi ha l'istruttore piu' bravo o a chi ha il cavallo piu' difficile. mah!  Buon proseguimento!
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Wild - Luglio 18, 2015, 10:41:46 PM
Secondo me avete ragione entrambe perchè avete cavalli estremamente diversi e esperienze estremamente diverse. Le spiegazioni di entrambe risultano convincenti.

Alexis, con il cavallo di cui parli ha funzionato e mi piace il fatto che tu abbia riportato un'esperienza umana sul tuo cavallo, però ricorda che il cavallo non è una persona umana, non ragiona sul perchè delle cose nelle nostre stesse modalità, e che molti cavalli hanno bisogno di iniziare dalla mano facile per rilassarsi, scaldarsi un pochino e entrare in contatto col cavalliere (non è il tuo caso, ma il caso di molti, forse della maggioranza delle persone), ovviamente dipende dal livello del cavallo, dal suo carattere e dalle cause della contrattura o generalmente del problema...

In effetti il tuo post incriminato era facilmente travisabile, sembrava proprio un dogma assoluto riguardo al modo migliore di fare le cose...

Ina, non te la prendere, sono certa che sia stato solo un fraintendimento: magari Alexis aveva fretta quando ha scritto l'intervento o non ha pensato al tono con cui poteva essere letto, sono certa che non voleva mettere in dubbio le tue capacità o criticare negativamente il tuo lavoro nè, tantomeno quello dei tuoi istruttori.

Per quello che solitamente faccio io inizio dalla mano falice, poi difficile, poi facile. Ovviamente sulla mano difficile passerò complessivamente  più tempo rispetto alla facile perchè, generalmente, ci vorrà più tempo per ottenere una risposta adeguata da quella mano e premiare il cavallo tornando alla mano facile. Iniziare dalla mano facile permette al cavallo che non sa (non a quello che sa e ha altre difficoltà fisiche o mentali) di capire la richiesta e/o ripassarla prima di passare alla mano più difficile dove ovviamente si complicano le cose.
Se trovassi un cavallo che fa eccezione rispetto a quelli che ho conosciuto e che rende meglio facendo il contrario allora cambierei modo di fare, ma per ora non mi è ancora capitato.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Alexis85 - Luglio 19, 2015, 11:03:27 AM
Citazione da: Wild - Luglio 18, 2015, 10:41:46 PM

Alexis, con il cavallo di cui parli ha funzionato e mi piace il fatto che tu abbia riportato un'esperienza umana sul tuo cavallo, però ricorda che il cavallo non è una persona umana, non ragiona sul perchè delle cose nelle nostre stesse modalità, e che molti cavalli hanno bisogno di iniziare dalla mano facile per rilassarsi, scaldarsi un pochino e entrare in contatto col cavalliere (non è il tuo caso, ma il caso di molti, forse della maggioranza delle persone), ovviamente dipende dal livello del cavallo, dal suo carattere e dalle cause della contrattura o generalmente del problema...

giusta osservazione. Se però osservi un fisioterapista equino... adotterà la stessa tecnica. Purtroppo, se si vuole risolvere una contrattura bisogna lavorarci su, c'è poco da fare. Quindi, come hai detto tu, è necessario passare più tempo alla mano difficile rispetto a quella facile.


Forse ho dato per scontato io una cosa importante: prima di fare qualsiasi esercizio è necessaria una fase di riscaldamento, che comincia con la decontrazione della mascella e prosegue con un lavoro in estensione , a tutte e tre le andature, che io faccio sia da terra che da sella. Grazie a questa fase, il cavallo è già rilassato e decontratto per poter cominciare un lavoro in serenità. Trovo che iniziare dalla mano facile non sia quindi utile al cavallo, ma al cavaliere per potersi poi mettere nella idea mentale di dover fare l'esercizio alla mano più complicata.



Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: max - Luglio 19, 2015, 12:17:25 PM
Ma perché, perché in nome di tutti i santi, i leggeri dimenticano/ignorano/sottovalutano/posticipano a data da definirsi il riscaldamento della groppa e la menano all'inverosimile con la bocca, il collo, le spalle e l'estensione facendo e insegnando un lavoro incompleto senza accorgersene? P-e-r-c-h-é?!?

Detto questo, se io non passo la prima mezz'ora "sistemando" la mano difficile del frisone, convincendolo a "raddrizzarsi" e a rimanerci, non è nemmeno pensabile andare dritti, va bene che è un caso un po' limite, ma tantè. Cominciare alla mano facile o difficile poco importa, il dato di fatto è che bisogna per forza di cose passare più tempo a quella che pone più problemi.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Alexis85 - Luglio 19, 2015, 01:27:13 PM
Citazione da: max - Luglio 19, 2015, 12:17:25 PM
Ma perché, perché in nome di tutti i santi, i leggeri dimenticano/ignorano/sottovalutano/posticipano a data da definirsi il riscaldamento della groppa e la menano all'inverosimile con la bocca, il collo, le spalle e l'estensione facendo e insegnando un lavoro incompleto senza accorgersene? P-e-r-c-h-é?!?



Direi che dipende dal livello di addestramento. Ci sono degli step che e' necessario rispettare. L estensione (che e diversa dalla distensione) dell incollatura porta il cavallo ad essere sulla spalle (anche se un cavallo ci nasce e ci muore sulle spalle) ma , sopratutto nel mio caso, era necessario insegnarglielo bene ed e' la base. Grazie a questo e ad altro (non mi dilungo perche' non vedo interesse) la cavalla ha migliorato la locomozione del posteriore del 90% e di tutto il suo insieme.

non penso venga dimenticato nulla, semplicemente, si va per gradi. Se non sei in grado di fare A non procedi con B

Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: max - Luglio 19, 2015, 03:42:21 PM
A e B sono due lati della stessa medaglia. B non è più difficile di A (anzi) sono semplicemente flessioni della groppa come ci sono le flessioni della parte davanti. Sono 10 anni che frequento, e l'ossessione per A non diminuisce anzi aumenta. Non posso pensare di riscaldare un cavallo solo con A, per insegnare B ci va lo stesso tempo di A, eppure non vengono prese in considerazione. Vengono insegnate a suo tempo le due piste, certo, ma NON le flessioni della groppa come riscaldamento e comunque non con la stessa sollecitudine e maniacalità di A. Eppure il cavallo è fatto di due parti ugualmente importanti... peccato...
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Alexis85 - Luglio 19, 2015, 03:55:18 PM
Ma non e' detto che per insegnare al cavallo B tu ti debba fossilizzare proprio su B. Io posso lavorare moltissimo al trotto per migliorare il galoppo e solo sucessivamente lavorare anche sul galoppo. L utilizzo di A in un certo senso "maniacale" porta ad una conseguenza in B, che di solito e' migliorativa, non peggiorativa. Se la tua questione e' solo di concetto, forse devi parlarne con chi ti segue da 10 anni.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: bionda - Luglio 19, 2015, 09:53:35 PM
Citazione da: max - Luglio 19, 2015, 12:17:25 PM
Ma perché, perché in nome di tutti i santi, i leggeri dimenticano/ignorano/sottovalutano/posticipano a data da definirsi il riscaldamento della groppa e la menano all'inverosimile con la bocca, il collo, le spalle e l'estensione facendo e insegnando un lavoro incompleto senza accorgersene? P-e-r-c-h-é?!?

Se non ho capito male, questo è il principale rimprovero che i tedeschi muovevano a Baucher già nell'800. Per la verità io però non ho trovato istruttori "leggeri" che mi chiedessero flessioni dell'incollatura fini a se stesse e il cavallo "spezzato in due".
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: max - Luglio 19, 2015, 11:42:33 PM
Non riuscirei a farmi seguire da nessuno in senso stretto. Mi piace essere libero, o forse non ho mai trovato qualcuno più bravo e altrettanto libero intellettualmente con cui potermi sentire a mio agio, c'era il buon Omdecavaj una volta ma eravamo distanti. Quindi sono costretto a fidarmi solo di me.

Però ci si conosce e frequenta. E la risposta alle mie osservazioni di solito è sempre la stessa: "magari hai anche ragione ma noi dobbiamo fare quello che dice Karl", oppure se gli dico da dove ho preso la tal tecnica che reputo veritiera ma che loro non usano: "si è vero quel tal maestro faceva come dici ma faceva anche tante altre cose sbagliate", che sono delle non-risposte se vogliamo.

Anziché sviscerare le questioni in modo equestre e confrontarsi sulla pratica, la si mette sul piano ideologico: si fa così perché Karl dice così. Ora la cosa se da un lato offre la garanzia di avere un istruttore ben saldo a un metodo e che non si inventa cose strane, dall'altro trovo che impoverisca il tutto.

Per bionda: no io intendo sempre rimanere in ambito baucherista, la critica che tu citi è tutt'altra cosa evidentemente.
Tutta la gamma delle flessioni della groppa (che trovo irrinunciabili per sbloccare un cavallo incriccato) fanno parte insieme a quelle dell'incollatura e della mascella della fase preliminare. In pratica se dovessero includerle dovrebbero fartele fare subito dopo quelle dell'incollatura, prima ancora di prendere il passo o il trotto. Non lo fanno - o se lo fanno è molto raro vederle - io credo per non mettere troppa carne al fuoco e per seguire uno schema prefissato uguale per tutti. Ma così si sente sempre e solo gente che la mena con la bocca, con l'estensione, con le flessioni del collo. E' chiaro che se fatte bene sono utili, nessuno dice che sono fini a se stesse, dico che mi sembra manchi la dovuta attenzione alla parte dietro.
Ci sta che se uno fa uno stage di un weekend magari ci si dedichi solo alla parte davanti, ma io vedo persone che sono anni e anni che si fan seguire e le flessioni della groppa non sanno cosa siano...

E allora, semplicemente, di fronte all'ennesimo intervento che tirava in ballo le fantastiche proprietà del solito riscaldamento per me fatto a metà, mi domandavo ingenuamente: perché non ficcano nella testa della gente anche l'altra metà dandogli altrettanta importanza?!?! Boh!
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Alexis85 - Luglio 20, 2015, 06:02:55 AM
Citazione da: max - Luglio 19, 2015, 11:42:33 PM
Non riuscirei a farmi seguire da nessuno in senso stretto. Mi piace essere libero, o forse non ho mai trovato qualcuno più bravo e altrettanto libero intellettualmente con cui potermi sentire a mio agio, c'era il buon Omdecavaj una volta ma eravamo distanti. Quindi sono costretto a fidarmi solo di me.

Però ci si conosce e frequenta. E la risposta alle mie osservazioni di solito è sempre la stessa: "magari hai anche ragione ma noi dobbiamo fare quello che dice Karl", oppure se gli dico da dove ho preso la tal tecnica che reputo veritiera ma che loro non usano: "si è vero quel tal maestro faceva come dici ma faceva anche tante altre cose sbagliate", che sono delle non-risposte se vogliamo.

Anziché sviscerare le questioni in modo equestre e confrontarsi sulla pratica, la si mette sul piano ideologico: si fa così perché Karl dice così. Ora la cosa se da un lato offre la garanzia di avere un istruttore ben saldo a un metodo e che non si inventa cose strane, dall'altro trovo che impoverisca il tutto.



Mi sembra un po' strano. Prima di tutto e' molto difficile che un istruttore (e non ce ne sono molti in Italia) ti risponda cosi "noi dobbiamo fare cosi perche' karl dice cosi". Probabilmente puo' averlo fatto un allievo . Seconda cosa, sei un po criptico perche' dici che segui da 10 anni pero' rispondi che non ti piace farti seguire da nessuno. Quindi hai fatto tutto da solo? Ti rivolgi a dei conoscenti se hai bisogno?
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: max - Luglio 20, 2015, 09:12:32 AM
Dormi tranquilla, Alexis, come non avessi scritto nulla.... ho sbagliato a lasciarmi andare a indiscrezioni.
Su, su, è tutto inventato.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Alexis85 - Luglio 20, 2015, 09:21:00 AM
scusami tu, cercavo solo di capire meglio, non volevo essere indiscreta, anche se non vedo nulla di male a parlare del proprio percorso anzi che tenerlo "nascosto". Cmq e' un bene che tu col "frisone incriccato" abbia trovato utile partire da B piuttosto che da A. Sicuramente se, invece di una domanda generale ,parti a parlare del problrma specifico che ti sei trovato ad affrontare da solo (cosi mi pare di capire), forse avrai risposte piu soddisfacenti. Buona giornata
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: PokerFace - Luglio 20, 2015, 09:31:11 AM
max posso farti una domanda?? secondo te centra il fatto che hai un frisone?
se ci pensi sono cavalli che nascono con l'incollatura alta e con la nuca diciamo abbastanza chiusa, collo corto, spalla dritta, garrese piatto... schiena debole, posteriore ancora più debole.

probabilmente anche io con un cavallo come il tuo insisterei molto con il lavoro sulla groppa.
alla fine ogni cosa che facciamo deve essere adatta al cavallo che montiamo.
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: bionda - Luglio 20, 2015, 09:42:48 AM
Citazione da: max - Luglio 19, 2015, 11:42:33 PM
Tutta la gamma delle flessioni della groppa (che trovo irrinunciabili per sbloccare un cavallo incriccato) fanno parte insieme a quelle dell'incollatura e della mascella della fase preliminare. In pratica se dovessero includerle dovrebbero fartele fare subito dopo quelle dell'incollatura, prima ancora di prendere il passo o il trotto.

Materialmente cosa fai con la groppa da fermo?
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Alexis85 - Luglio 20, 2015, 10:10:53 AM
Citazione da: PokerFace - Luglio 20, 2015, 09:31:11 AM
max posso farti una domanda?? secondo te centra il fatto che hai un frisone?
se ci pensi sono cavalli che nascono con l'incollatura alta e con la nuca diciamo abbastanza chiusa, collo corto, spalla dritta, garrese piatto... schiena debole, posteriore ancora più debole.

probabilmente anche io con un cavallo come il tuo insisterei molto con il lavoro sulla groppa.
alla fine ogni cosa che facciamo deve essere adatta al cavallo che montiamo.

concordo e mi unisco alla domanda di Bionda!
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: max - Luglio 20, 2015, 11:26:00 AM
Mmmm no dunque, tengo conto solo del "post-baucher", il mio "pre-baucher" faccio finta non esista dato che mi arrabattavo come tutti. I cavalli che ho potuto montare per un certo tempo non sono molti ma erano di razze diverse: arabo, qualcosa_x_arabo, merens, purosangue, sellaitaliano, vaiasapere. Chiaramente le occasioni per andare un po' avanti le ho avute solo con due o tre. Mi ricordo l'arabo parecchio incriccato. Il nostro frisone non è incriccato anzi, e non ha affatto il collo corto (magari! in realtà è una giraffa purtroppo), la sua principale difficoltà è un'asimmetria molto marcata, una cosa pazzesca che non ho riscontrato in altri frisoni o qualunque altro cavallo che ho montato: è una croce che mi è capitata insomma.

Non ha nessuna attinenza la razza o la morfologia con il da farsi. Sarebbe come dire che un sella italiano ha bisogno di flessioni dell'incollatura e un minorchino solo della flessione della mascella, o un merens di redine di appoggio e un arabo di apertura. Non spostate il discorso sulla razza: si sta parlando di metodo e tecnica.

Le flessioni che vi fanno fare all'EdL sono prese da Baucher ma, per una fissa tutta sua, Karl punta a insistere sulle spalle, sulla mascella, sul collo. Avrà i suoi motivi ma io vi dico: è solo metà del lavoro di preparazione originale di Baucher. Per conoscerlo nella sua interezza basta leggere Baucher, o Raabe, o quell'altro, come si chiama? Bussigny?

Io ho preso a suo tempo a seguire Karl perché mi affascinava osservare un baucherista che non disdegnava anche gli altri maestri, tedeschi compresi, quando piano piano si è chiuso in un metodo tutto suo mi è scaduto un po'.

C'era un video di un americano che anni fa mi aveva aperto un mondo, in quel breve video (poi scomparso, e oltretutto non montava nemmeno bene) erano mostrate tutte le flessioni della mascella, del collo, della groppa - era un iter molto logico. Tanto per dire Karl che insiste sul davanti ha comunque eliminato e semplificato molte di queste flessioni del davanti. Quelle che vi fanno fare sono un surrogato, una semplificazione di quelle originali, ma se quelle originali erano fatte in un certo modo un motivo c'era. Karl (perché l'ho visto) le conosce tutte e ricorre a questa o quella in casi particolari, mentre alla massa insegna solo il suo surrogato. Non lo fa per furbizia ma ritrovandosi come target la "signora maria" è costretto a fare così.

Quelle della groppa, che semplificando si tratta di ruotare le anche attorno alle spalle in tutti i sensi, di fare i passi indietro, di far fare flessioni dell'arto singolo se necessario (chiedere il sollevamento, la flessione e l'estensione verso l'avanti ne più ne meno come per il passo spagnolo) aiutano tutti i cavalli a migliorare il movimento come lo aiutano le flessioni del davanti. Cosa c'è di strano nel crederlo? Niente. Ma siccome chi ritenete degno di fiducia non ve le fa fare, siete prevenuti. Ci sta :- )

Come le domande: il mio cavallo pesa, oppure rifiuta il contatto, oppure non si flette, cosa faccio? Tutti in coro a rispondere: decontrazioni, flessioni, mezzafermate, azionereazione! Ma alla domanda: il mio cavallo partendo al galoppo sgroppa, cosa faccio? Accù minkia se sugna de rispunnere: prima di chiedere la partenza, prima di ammazzarlo di mezzefermate, riscaldalo facendo tutte le flessioni della groppa, soprattutto i passi indietro (che però vengono bene solo se fai prima le altre flessioni) e vedi un po'? Nissciuno! Nemanco gli istrutori ufficiali credo. La mia è una constatazione, un dato di fatto.

Siiii, fanno fare i passi indietro, le due piste, così... en passant. Ma è diverso vederle come un di più piuttosto che come una ginnastica preparatoria com'era nel testo originale di Baucher. Per lo vero ci sono tanti misteri (leggi: scelte di Karl) che non mi spiego, ma in Italia non viene più e comunque senza più occasione/tempo di diventargli familiare non mi oserei fargli. Il massimo che ho ottenuto è quella volta che mi disse "si, la sua faccia non mi è nuova", poi non ho mai più avuto occasioni di rivederlo :- (
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: alex - Luglio 20, 2015, 11:43:26 AM
Citazione da: Wild - Luglio 06, 2015, 04:43:11 PM
Ora Poker e molti altri rideranno di me e delle mie ingenue parole, ma io non ho intenzione di lavorare sulla leadership bensì sulla partnership...
E con questo mi espongo al pubblico lidibrio.

Riprendo un vecchio intervento di Wild su cui sono capitato per caso.

Ludibrio no.... ma invito alla riflessione critica sì. Tale invito può essere visto come un segnale (seguito da un rinforzo positivo o negativo) o come una punizione positiva. Dipende  :horse-wink:

Sia il concetto di leadership, che quello di partnership, sono metafore per qualcosa di sottile e sfuggente. La leadership come la intendiamo forse non esiste nell'etogramma dei cavalli, men che meno la partnership, ossia la capacità di svolgere un compito in modo collaborativo (cosa che invece fanno i predatori in gruppo). C'è una parolina semplice e italiana che lo indica: si tratta di ottenere che il cavallo risponda ai segnali (e questo è gestibile con molti metodi) ma che lo faccia volentieri (e qui, aimè, la nebbia piovigginando sale). La differenza fra un cavallo che esegue volentieri e uno che esegue malvolentieri è tangibile, profonda ma.... mica facile da definire; nè cos'è veramente, tantomeno come si ottiene. Tu Wild vorresti un cavallo che esegue volentieri. Buona ricerca!
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Alexis85 - Luglio 20, 2015, 12:58:28 PM
Citazione da: max - Luglio 20, 2015, 11:26:00 AM


Quelle della groppa, che semplificando si tratta di ruotare le anche attorno alle spalle in tutti i sensi, di fare i passi indietro, di far fare flessioni dell'arto singolo se necessario (chiedere il sollevamento, la flessione e l'estensione verso l'avanti ne più ne meno come per il passo spagnolo) aiutano tutti i cavalli a migliorare il movimento come lo aiutano le flessioni del davanti. Cosa c'è di strano nel crederlo? Niente. Ma siccome chi ritenete degno di fiducia non ve le fa fare, siete prevenuti. Ci sta :- )

Mah, a dir la verità sono tutte cose che si fanno eccome...
Anzi, se vai a vedere il lavoro del presidente della scuola in Italia, Franco Melpignano, vedrai che il passo spagnolo fa proprio parte dell'addestramento proprio perchè è inteso come una ginnastica e lui lavora molto con frisoni e murgesi.

Citazione da: max - Luglio 20, 2015, 11:26:00 AM
Ma alla domanda: il mio cavallo partendo al galoppo sgroppa, cosa faccio? Accù minkia se sugna de rispunnere: prima di chiedere la partenza, prima di ammazzarlo di mezzefermate, riscaldalo facendo tutte le flessioni della groppa, soprattutto i passi indietro (che però vengono bene solo se fai prima le altre flessioni) e vedi un po'? Nissciuno! Nemanco gli istrutori ufficiali credo. La mia è una constatazione, un dato di fatto.


Come no............certo che viene spiegato... "ne manco gli istruttori ufficiali credo" cosa significa?

Secondo me tu hai seguito la cosa fermandoti alle basi che ti ha insegnato un istruttore non ufficiale (quindi non un istruttore della scuola). dopodichè hai piantato li perchè ti sei stufato e hai cercato altro.



Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 20, 2015, 02:49:57 PM
Max, lascia perdere non puoi parlare di Mozart a chi cognosce - ed è orgoglioso di cognoscere -  Albano e Romina...
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Alexis85 - Luglio 20, 2015, 03:24:47 PM
ma tu non avevi smesso di scrivere? torna alle tue tope (immaginarie) e ai tuoi lalli!
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: max - Luglio 20, 2015, 04:13:02 PM
Minkia, son riuscito a resuscitare Raffaele. Ciai ragione :- (
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: alex - Luglio 20, 2015, 04:22:14 PM
Citazione da: Alexis85 - Luglio 20, 2015, 03:24:47 PM
ma tu non avevi smesso di scrivere? torna alle tue tope (immaginarie) e ai tuoi lalli!
Come sapete, frequento wikisource, tipico ambiente frequentato da topi di biblioteca. Ragionavo: se ci sono i topi, ci saranno pure anche le tope. Niente!
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Miky Estancia - Luglio 20, 2015, 04:22:58 PM
Citazione da: Alexis85 - Luglio 20, 2015, 12:58:28 PM
eccome...
Anzi, se vai a vedere il lavoro del presidente della scuola in Italia, Franco Melpignano, vedrai che il passo spagnolo fa proprio parte dell'addestramento proprio perchè è inteso come una ginnastica e lui lavora molto con frisoni e murgesi.



Piccolo OT: adoro Francuzzo!!! Lo conosciamo dal 98/99 quando venne qui in Piemonte a lavorare alla Collina degli Stivali. È una persona eccezionale, che è rimasta semplice ed umile ....grande persona!  :love4:
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Alexis85 - Luglio 20, 2015, 04:25:58 PM
Lo so miky, già me lo dicesti mi pare :) Dovresti venire giù a vedere come lavora i suoi cavalli, ne vale la pena!

Ora dedicherò un aforisma a qualcuno, senza fare nomi.

Anche sul più alto trono del mondo siamo sempre seduti sul nostro culo.
(Michel De Montaigne)
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Miky Estancia - Luglio 20, 2015, 04:35:35 PM
Citazione da: alex - Luglio 20, 2015, 11:43:26 AM
La differenza fra un cavallo che esegue volentieri e uno che esegue malvolentieri è tangibile, profonda ma.... mica facile da definire; nè cos'è veramente, tantomeno come si ottiene. Tu Wild vorresti un cavallo che esegue volentieri. Buona ricerca!

Non è facile da definire, a mio avviso, perché si tratta di sensazioni, di percepire uno stato d'animo, delle sfumature...e per far questo bisogna possedere una certa sensibilità, una buona conoscenza della "lettura" del cavallo, empatia.

Noi lavoriamo molto sull'ottenere quel "corretto atteggiamento mentale " che porta il cavallo ad eseguire volentieri le nostre richieste.

Gli animi "sensibili" comprendono e riescono a vedere la differenza, gli altri, non vedono un quiz e ridono, criticano, sbeffeggiano....
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Miky Estancia - Luglio 20, 2015, 04:43:04 PM
Citazione da: Alexis85 - Luglio 20, 2015, 04:25:58 PM
Lo so miky, già me lo dicesti mi pare :) Dovresti venire giù a vedere come lavora i suoi cavalli, ne vale la pena!

Ora dedicherò un aforisma a qualcuno, senza fare nomi.

Anche sul più alto trono del mondo siamo sempre seduti sul nostro culo.
(Michel De Montaigne)


Alexis, con Francuzzo ci siamo visti poco tempo fa...spero vivamente di poter fare le valigie verso settembre /ottobre e accettare finalmente il suo invito! :occasion14:
Tra l'altro i parenti di Tony non sono molto lontani e potremmo unire le due cose!  :love4:
Mannaggia a questa vita, sempre troppo densa di impegni, sempre troppo lavoro....ora siamo fermi per convalescenza per un paio di settimane, ma non possiamo muoverci....
Goditelo tu per noi Francuzzo, che quando finalmente riusciremo a ricambiare la visita....fiestaaaaa!!! :happy_birthday-736:

Bellissimo l'aforisma! :firuu:
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: alex - Luglio 20, 2015, 04:43:35 PM
Citazione da: Alexis85 - Luglio 20, 2015, 04:25:58 PM
Anche sul più alto trono del mondo siamo sempre seduti sul nostro culo.
(Michel De Montaigne)


Bella! Se Michel fosse stato appassionato di cavalli, avrebbe parlato di selle invece che di troni. E' ugualmente vero....   :horse-wink:
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Ina:) - Luglio 20, 2015, 05:12:02 PM
Citazione da: Alexis85 - Luglio 20, 2015, 04:25:58 PM
Anche sul più alto trono del mondo siamo sempre seduti sul nostro culo.
(Michel De Montaigne)


Sempre la stessa storia.. Il bue che dice cornuto all'asino
giusto per restare in tema di aforismi  :icon_rolleyes:  :firuu:
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Alexis85 - Luglio 20, 2015, 05:18:01 PM
"il bue che dice cornuto all'asino" te lo potrei rigirare sai? ;)
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Wild - Luglio 20, 2015, 07:06:08 PM
Citazione da: alex - Luglio 20, 2015, 11:43:26 AM
Citazione da: Wild - Luglio 06, 2015, 04:43:11 PM
Ora Poker e molti altri rideranno di me e delle mie ingenue parole, ma io non ho intenzione di lavorare sulla leadership bensì sulla partnership...
E con questo mi espongo al pubblico lidibrio.

Riprendo un vecchio intervento di Wild su cui sono capitato per caso.

Ludibrio no.... ma invito alla riflessione critica sì. Tale invito può essere visto come un segnale (seguito da un rinforzo positivo o negativo) o come una punizione positiva. Dipende  :horse-wink:

Sia il concetto di leadership, che quello di partnership, sono metafore per qualcosa di sottile e sfuggente. La leadership come la intendiamo forse non esiste nell'etogramma dei cavalli, men che meno la partnership, ossia la capacità di svolgere un compito in modo collaborativo (cosa che invece fanno i predatori in gruppo). C'è una parolina semplice e italiana che lo indica: si tratta di ottenere che il cavallo risponda ai segnali (e questo è gestibile con molti metodi) ma che lo faccia volentieri (e qui, aimè, la nebbia piovigginando sale). La differenza fra un cavallo che esegue volentieri e uno che esegue malvolentieri è tangibile, profonda ma.... mica facile da definire; nè cos'è veramente, tantomeno come si ottiene. Tu Wild vorresti un cavallo che esegue volentieri. Buona ricerca!

Vero, cerco nei cavalli il piacere di fare qualcosa (più cose sono meglio è) assieme al cavaliere e spero un giorno di diventare in grado di trarre fuori (educare, appunto) quel piacere dai cavalli con cui lavorerò. Per il momento sono abbastanza capace di mantere vivo quel piacere in cavalli che già lo hanno e credo di saperlo riconoscere.
Questa è una sana relazione, la base per tutto il resto, secondo me, però io cerco anche un'altra cosa: la competenza. Un cavallo che sa fare da solo, che non aspetta che gli venga ordinata qualunque cosa, un cavallo vivo e attento, che se la sa cavare e che mi sappia tirare fuori dai casini nel caso ne avessi bisogno, un cavallo affidabile. Un esempio: quando sono in trekking in montagna, io dico al cavallo che voglio andare da qui a lì, una volta che lo sa, spetta a lui scegliere come farlo, dove mettere i piedi, se passare dalla parte destra o sinistra della strada e, in alcuni casi, sceglie l'andatura.
Se anch'io sono competente abbiamo tutti gli ingredienti: relazione+competenca cavallo+competenza cavaliere=partenership

La competenza e la capacità di relazionarsi da parte di entrambi si vede anche nella conduzione a mano durante i trekking, ad esempio. Un singolo errore e si finisce di sotto...

Citazione da: Miky Estancia - Luglio 20, 2015, 04:35:35 PM
Citazione da: alex - Luglio 20, 2015, 11:43:26 AM
La differenza fra un cavallo che esegue volentieri e uno che esegue malvolentieri è tangibile, profonda ma.... mica facile da definire; nè cos'è veramente, tantomeno come si ottiene. Tu Wild vorresti un cavallo che esegue volentieri. Buona ricerca!

Non è facile da definire, a mio avviso, perché si tratta di sensazioni, di percepire uno stato d'animo, delle sfumature...e per far questo bisogna possedere una certa sensibilità, una buona conoscenza della "lettura" del cavallo, empatia.

Noi lavoriamo molto sull'ottenere quel "corretto atteggiamento mentale " che porta il cavallo ad eseguire volentieri le nostre richieste.

Gli animi "sensibili" comprendono e riescono a vedere la differenza, gli altri, non vedono un quiz e ridono, criticano, sbeffeggiano....

Verissimo, e quanto mi ci arrabbio ancora con le iene della staccionata, come chiamo quelli che ridono, criticano e sbeffeggiano da dietro i pali. Sono nell'età in cui ci si prova ancora a dare spiegazioni, dicono che poi passa....

Comunque a volte me lo chiedono che cosa voglio ancora da un cavallo, mi chiedono perchè non mi accontento se il cavallo è super addestrato e fa tutto, se potrebbe essere un campione e se  fa qualunque cosa al minimo comando, se ha "mille bottoni"...quando spiego che non fa le cose con piacere, anch'io non ho piacere a chiederli qualcosa e a vivere un'esperienza con lui, che lo preferirei più sereno e meno addestrato, piuttpsto che super sddestrato e spento, e che certamente non è un cavallo che porterei in trekking perchè non ha più spirito di iniziativa, generalmente mi mandano a quel paese e se ne vanno per la loro starda...ma che volete? Sono fatta così: ci provo, non voglio convincerli, vorrei solo provassero a capire quelo che dico...




Comunque li ho trovati i cavalli super addestrati, sereni, piacevoli e...competenti (in capo e in trekking in montagna)!!! E non sono neppure tanto lontano da casa!!!

Ho conosciuto il cavallo prima del posto in cui vive e del suo addestratore, appena l'ho visto e l'ho montato ho subito deciso che sarei dovuta andare in quel posto e non mi sono sbagliata: è un posto meraviglioso, l'addestratore è calmo e competente oltre che molto pignolo. I cavalli stanno in branco, ferrati davanti e scalzi dietro, liberi in enormi paddock erbosi, in inverno li sferra totalmente. La ferratura è un'apera d'arte e anche il pareggio, mai visti piedi più sani e impeccabili. Occhi vivi e attenti di cavalli che non hanno paura di esprimersi e che rispettano profondamente l'uomo, cavalli che sanno fare di tutto!
Strutture nuove, ben curate, tondino e arena enormi...insomma, fantastico! Chiede ai cavalli prima che alle persone funziona davvero!!!!

Ragazzi Wild ha trovato l'America, il colorado a 30 minuti da casa...insomma quel cavallino mi ha indicato la strada del paese del bengodi e l'ho trovato davvero!!! Scusate l' O.T., sono entusiasta di questa scoperta e di questi cavalli, potrò imparare moltissimo lì e, soprattutto, prima di finire l'università!!!
Titolo: Re:I nostri esercizi
Inserito da: Luna di Primavera - Luglio 20, 2015, 10:39:05 PM
Citazione da: alex - Luglio 20, 2015, 11:43:26 AM
C'è una parolina semplice e italiana che lo indica: si tratta di ottenere che il cavallo risponda ai segnali (e questo è gestibile con molti metodi) ma che lo faccia volentieri (e qui, aimè, la nebbia piovigginando sale). La differenza fra un cavallo che esegue volentieri e uno che esegue malvolentieri è tangibile, profonda ma.... mica facile da definire; nè cos'è veramente, tantomeno come si ottiene.

per come l'ho capita io fino ad ora, è uno stato mentale ove il cavallo esegue con la consapevolezza che quella è "la cosa giusta" da fare e traendo gratificazione dalla conferma che è proprio così.

ma ci sto riflettendo ancora, non so, c'è qualcosa che mi sfugge. per esempio a volte io ho la netta sensazione che il mio cavallo esegua in un certo modo per farmi piacere. ma, a parte essere una sensazione - quindi potenzialmente sbagliata - quel che non riesco a cogliere è, eventualmente, la sua motivazione.

perchè il mio cavallo vorrebbe farmi piacere? entriamo nella sfera dei sentimenti? non è un po' troppo complesso? umanizzo?