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Il contatto

Aperto da alex, Agosto 08, 2012, 11:55:38 PM

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piciopacio

Bene, questo Mclead spiega al leone perché ai leoni piace la carne, interessante molto interessante: - per le pecore of course.

max

purtroppo per la nostra società di oggi è necessario spiegare ed avvalorare scientificamente anche l'ovvio (su basi certe), credo essenzialmente per evitare che un'altro (su basi nulle) salti su a dire l'esatto opposto dell'ovvio vanificando il tutto

se io mi invento un gioco, per quanto valido sia, e lo chiamo del porcospino (parelli), chiunque può dire che nessuno ha mai visto i porcospini giocare con i cavalli, e quindi screditare gli sforzi fatti ad insegnare ai meno abili a non farsi pestare i piedi dai cavalli

altro esempio:

se uno dice di sostituire le forze istintive del cavallo con quelle trasmesse dal cavaliere (baucher) qualche veterinario può arrivare a dire di non aver mai trovato traccia di tali forze trasmesse nelle autopsie (fatto vero) e vanificare anche qua gli sforzi per fare capire un concetto di addestramento

usare una terminologia scientifica al posto di una equestre mette semplicemente al riparo da questi rischi

convengo che sia un po' triste ridurre tutto a sterile scienza e abbandonare il vecchio, ma basta non esagerare, più che altro basterebbe avvantaggiarsi dello scientifico per avvalorare i procedimenti che vi fanno capo, e continuare con l'empirico ritenuto migliore quando mancano le evidenze scientifiche, non vedo tutti sti problemi

i problemi li crea il mulo, basta combatterlo sul suo terreno: ignoratelo
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

Citazione da: piciopacio - Agosto 10, 2012, 02:26:56 PM
Bene, questo Mclead spiega al leone perché ai leoni piace la carne, interessante molto interessante: - per le pecore of course.

Pensa a quello stupidotto di Newton, tanto scervellarsi per capire perchè la mela gli è caduta in testa. Le mele cadono, che ci importa perchè? Basta sapere come schivarle. Cos'altro serve sapere?
Menti contorte, che vogliono capire il perchè delle più banali ovvietà.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

piciopacio

Il riferimento a Newton, mi pare un tantinello azzardato, tanto più che il nostro si avventura - lui o il suo traduttore - nel nostro territorio senza usare/senza conoscere la giusta terminologia equestre italiana/europea.

Ma a questo mi sono ormai rassegnato, ognuno scrive come gli pare.

alex

Siccome io sono il suo traduttore, e al tempo ero ignorante ancora più di adesso, mi scuso degli errori e invito chiunque ne abbia la possibilità di tradurre meglio.

Se poi meglio nessuna traduzione che una traduzione cattiva, mi scuso di aver tradotto; e infatti da molto tempo non lo faccio più.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

piciopacio

Scripta manent...ho una simpatica collezione di emerite escortanate fatte da traduttori ai quali va comunque il nostro applauso in quanto hanno fatto un notevole e benemerito sforzo.

I tuoi sono errori tecnici, il tuo itagliano è comprensibile cosa che non si può dire di altre versioni ad esempio, cosa significa: - ........

max

#36
vabbè, scrivo qualcosa sul tema..

CitazioneO tu affermi che su una redine possa passare un messaggio che sia altro rispetto alla variazione di tensione? E se non è variazione di tensione, cos'è?

questo è esatto, agire sulle redini si riassume generalmente in variazioni di tensioni, chi lo nega si sbaglia, e fa ippocrisia

è pur vero che pare possibile ottenere risposte solo appoggiando le redini sul collo per voltare, oppure che sia sufficiente la vista della mano che si apre per girare, e dunque usare sensazioni tattili e/o visive al posto delle trazioni di redine, ma non credo si parli di questo in questo topic, altrimenti rispondo che pure con le gambe si possono codificare molte cose, per non parlare se si combina l'uso dell'assetto, o di una frusta mostrata ora a destra ora a sinistra, ma qua credo si parli di azioni di redini, per cui, se si mette mano ad una redine è per farla agire fisicamente, le altre tecniche complementari o alternative qua non le considero

dunque agire su una redine significa applicare su questa un'azione che logicamente vuole provocare una reazione nel cavallo, se non provoca nulla semplicemente stiamo agendo inutilmente, se provoca qualcosa significa che la tensione che è passata attraverso la redine era sufficiente da suscitare un comportamento/una modifica nel cavallo

le azioni che possono passare attraverso una fettuccia di corda o di cuoio possono solo essere delle "trazioni" o delle "vibrazioni", non mi viene in mente nessun'altra "forza" generabile da una mano umana che possa viaggiare attraverso un'oggetto come le redini

da sella, una "trazione" tenderà a spostare l'imboccatura verso la direzione in cui viene mossa la mano (alto, basso, destra, sinistra, indietro, mentre verso l'avanti è impossibile a meno di utilizzare redini rigide cioè bastoni), la "vibrazione" tenderà a far giocare l'imboccatura nei versi in cui viene fatta oscillare la mano (oscillazioni destra/sinistra oppure alto/basso oppure indietro/neutro)

la questione però non sono tanto queste trazioni o vibrazioni, ma piuttosto quello che provocano, perché senza un'educazione precisa la risposta sarà diversa da cavallo a cavallo, quindi, serve qualche indicazione di più del banale (seppur valido) concetto del condizionamento operante, il cavallo è un soggetto biomeccanico complesso, e anche il tipo di imboccatura a cui fanno capo le redini trasforma l'effetto delle azioni di mano, quindi, se sul significato del contatto nullo e sul contatto leggero neutro più o meno siamo tutti d'accordo, resta da scoprire tutto il mondo che sta dietro alle cause e agli effetti delle tensioni superiori
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

Intanto grazie. Hai ragione, l'apertura della mano - se è accentuata - esce dall'angolo cieco del cavallo e viene vista. Tuttavia l'apertura accentuata non è ben vista in alcuni stili di monta, e comunque richiede un addestramento specifico per essere un segnale immediatamente chiaro per il cavallo, a meno che non sia accompagnata da una tensione.

Ma questo topic voleva fermarsi molto prima: al "contatto neutro". Cos'è, quant'è, è necessario, è opzionale, quali sono i suoi vantaggi, come trasformarlo, dal punto di vista del messaggio, in qualcosa che è "neutro"? Come evitare di sbagliare? Come evitare di confondere il cavallo, impedendogli che lo confonda con un aiuto leggero? Come accorgersi di questa confusione, se avviene, e come rimediare?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

l'intensità e soprattutto la qualità del contatto, inteso come iniziativa dell'uomo (perché c'è anche quello partente da iniziativa del cavallo) dipende esclusivamente dalla qualità dell'assetto e della posizione in sella del cavaliere

qualunque azione accentuata non è ben vista da nessun tipo di equitazione fatta come si deve, perché il prima possibile si deve tendere a sostituire le azioni di mano con l'assetto, con discrete redini di appoggio, con discrete pressioni di gambe, e poi azioni vistose se da un canto sono necessarie all'inizio, dall'altro disturbano l'equilibrio e vanno evitate appena possibile

purtroppo anche ad alti livelli nessuno si preoccupa di dare al cavallo un'educazione preliminare alla mano, e tutte le discussioni sul contatto si perdono dietro gli effetti dipendenti dalle reazioni istintive di ciascun soggetto, cè quello che tira di sua iniziativa (e obbliga ad un contatto neutro forte), c'è quello insofferente (che pare leggero e non vuole contatto), c'è quello che porta il naso al vento (che obbliga a forzarlo con un morso a leve), e a seconda a chi chiedi che montano uno di questi soggetti ed al suo buono o cattivo assetto avrai impressioni sul contatto neutro diverse, chi ti dirà che è meglio non usarlo (cavallo insofferente), chi ti dirà che ci vuole averlo forte (cavallo che tira di sua iniziativa), etc

il vero "contatto neutro" ideale (guarda caso, sinonimo di ramener) è il risultato di un'educazione alla mano specifica per ciascun cavallo, ed oltre un certo grado di perfezionamento è anche dipendente dalla corretta posizione di testa e incollatura nello spazio in rapporto al movimento eseguito
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.