Fiaccature: le cause

[alex]

Una recente discussione sui danni della monta a pelo cita un lavoro in cui la pressione sotto la sella, e sotto le natiche del cavaliere che monta a pelo, è stata registrata con sensori. Buono il metodo, insufficienti i dati per trarre conclusioni; ma contrariamente a quello che talora si ritiene, UN lavoro scientifico non è sufficiente a trarre conclusioni di alcun tipo: le conclusioni (provvisorie, come sempre è provvisorio ogni conclusione veramente scientifica) si tirano confrontando i risultati di molti lavori. Un lavoro solo per definizionenon  "dimostra" niente. Descrive solo l'esito di un esperimento. L'interpretazione dei fatti resta una congettura, ci vuol altro per farla diventare una "evidenza".

Ma vediamo di esaminare un pochino i meccanismi per cui una pressione può fare danni.

Io vedo tre meccanismi possibili:
1. sfregamento
2. pressione modesta ma continua
3. pressione intensa istantanea

Lo sfregamento (classico quello da copertina sul garrese) provoca prima "usura del pelo", segnale di allarme, poi, insistendo, "sbuccia" la pelle.

La pressione modesta ma continua interferisce, se supera un certo livello, per niente elevato,  con la circolazione del sangue a livello dei capillari. IL danno ai tessuti è di tipo anossico (insufficiente apporto di ossigeno), tossico (accumulo di "detriti" metabolici che non vengono rimossi dalla circolazione del sangue) e anche termico (il calore che si sviluppa nei tessuti in attività, soprattutto nei muscoli, non viene rimosso con sufficiente velocità). Il danno si manifesta con una infiammazione nel momento in cui la pressione viene meno: edema, calore, dolorabilità; nei casi più gravi, necrosi del tessuto e fibrosi cicatriziale dopo la riparazione.

La pressione intensa istantanea crea danno meccanico ai tessuti: rottura di cellule, rottura di capillari, a cui seguono piccole emorragie, focolai di infiammazione, necrosi, fibrosi cicatriziale. I tessuti più sensibili sono quelli più "mollicci" e più vascolarizzati; suppongo, il sottocute e i muscoli.

Il primo meccanismo dà dei segnali premonitori (usura del pelo); il terzo è occasionale o volontario; il secondo meccanismo è molto più insidioso, perchè la pressione continua sufficiente è modesta, e il segno (di solito, un "bozzo") rappresenta già l'effetto del danno. Il fatto che questa pressione sia tanto più dannosa, quanto più è continua, si spiega facilmente: se la pressione è alternata, facilita la circolazione; se è continua, la blocca a lungo.  Chi teme questo danno evita tutto ciò che rende più continua la pressione, tipico il caso dei sottopancia elastici e probabilmente dei gel nei sottosella e comunque delle eccessive imbottiture sotto la sella; più morbide sono, più "uniformizzano" la pressione e aumentano l'effetto.

Augh... ho detto;  a voi.

[max]

D'accordo sul sottopancia elastico da guardare con sospetto, ma non sui gel.

Se io peso 60 chili e non posso certo farli sparire in nessun modo, e questi gravano costantemente nel tempo solo nelle due piccole zone ai lati del garrese, il danno in quelle zone è consistente e vale quello che dici.
Se però ho una qualche tecnologia gel o meglio ancora una sella più adatta che distribuisce i 60 chili su una superficie maggiore (tutta la lunghezza della sella) non saranno più 30 e 30 ai due lati che causano una FORTE pressione costante e continua localizzata, ma 1 chilo per centimetro quadro (esempio) ben distribuito, quindi una DEBOLE pressione costante e continua meglio distribuita. Sempre dello stesso deplorevole meccanismo si tratta, ma la superficie maggiore rende la cosa meno peggio.

Per fare un parallelo con il negativissimo sottopancia elastico, se questo fosse largo il triplo il problema sarebbe meno evidente o nullo. Altrimenti la "fascia del Dottor Gibaud" causerebbe a chi la usa gli stessi danni.....

[alex]

Tieni conto che la pressione fra una superficie rigida/semirigida  e una superficie in movimento continuo non può mai essere costante. Al contrario, la pressione fra una superficie morbida-adattabile tipo gel e una superficie in movimento può esserlo.

Il paragone può essere fatto con le piaghe da decubito degli infermi immobilizzati. . Non sono evitate affatto dalla morbidezza del materasso; sono evitate solo dal fatto che la leggera pressione non sia continua.