La ricerca del cavallo "dritto" (ossia:perfettamente simmetrico) mi ha fatto venire in mente una serie di fotografie che avevo visto tantissimi anni fa, quelle dei "volti medi di donna". Una piccola ricerca me l'ha fatta ritrovare. si tratta dei "ritratti compositi" realizzati nell'800 da Francis Dalton; ma ecco a voi la stessa operazione fatta recentemente con tecnica digitale. Guardate questi volti di donna:
(http://www.cultor.org/faces/img/1.gif) (fonte (http://www.darlin.it/reportage/un-viso-medio-in-base-al-paese/))
Queste donne non esistono sulla faccia della terra: sono volti "idealizzati". Le immagini sono ottenute fondendo insieme moltissime immagini di volti reali. Tutti i volti sono - almeno a mio giudizio - molto belli; in tutti è stata eliminata ogni asimmetria e ogni particolarità individuale. Conoscevate questa cosa? C'è qualcuno che l'ha tentato con i cavalli?
Il software impedisce l'hotlinking, proviamo con un'altra immagine:
(http://www.wdonna.it/wp-content/uploads//2013/10/volto-donne-per-nazione.jpg)
Suggerisco un altro giochino, che un tempo era tecnicamente difficile, ma ora, con la foto digitale e Photoshop, è uno scherzetto:
prendete una vostra foto molto ben frontale, selezionatene una metà sull'asse verticale e fatene un livello a parte cancellando l'altra metà.
Fatelo anche con l'altra metà.
Duplicate i due livelli con le due metà destra e sinistra.
Riflettete uno dei livelli destri e uno dei sinistri.
Unite il destro con il suo doppione riflesso.
Unite i due livelli.
Fatelo anche con i due sinistri e divertitevi a vedere le vostre asimmetrie e i volti che "nascondete".
Roba da Dorian Gray.
Segreto
Io ricordo un dibattito scolastico... quindi sono ricordi assai vaghi...
Una fazione sosteneva che la reale bellezza sia letta dai nostri cervelli là dove compare una trasposizione della sezione aurea.
La fazione opposta sosteneva invece che il cervello umano ama la simmetria, e pertanto vede "bello" cioè che precisamente identico sui due versanti.
L'unica cosa di cui sono certa è che io appartenevo al gruppo della sezione aurea (eravamo stati estratti a sorte) e che nessuno dei due ha mai vinto il dibattito: si era terminato in un pareggio assoluto a botte di citazioni letterarie, matematiche ed artistiche di assolutamente eguale forza e credibilità.
Mi ricordo però con grande chiarezza la sensazione che ne avevo avuto: che forse noi interpretiamo "bello" ciò che corrisponde ad una costante matematica. Sia anche apparentemente caotica. Ma costante.
E Lombroso dove lo mettiamo? Ci ha passato una vita a studiare anche questi aspetti sebbene con altri scopi...ma è ancora molto affascinante
Lombroso era leggermente deficiente anche per i suoi tempi.
Il buon Cesare... :pollicegiu: