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Dell'umidità parliamo dopo...

Aperto da raffaele de martinis, Dicembre 05, 2012, 03:31:48 AM

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raffaele de martinis

Un uomo acquista una casa, solo che dopo appena tre settimane si accorge che ci sono i topi. Chiama l'agente immobiliare e gli spiega il problema. L'agente va a casa e il nuovo inquilino gli fa vedere i problemi dell'appartamento. Lo porta in sala da pranzo: butta un pezzo di formaggio ed esce un topo e se lo porta via. Allora l'agente sempre esterefatto vuol vedere cosa succede nelle altre stanze. In cucina succede lo stesso. Allora l'inquilino lo porta in bagno: butta un pezzo di formaggio... esce un'anguilla e se lo mangia. L'agente: "Ma quella era un'anguilla...!". E l'inquilino: "Dell'umidità ne parliamo dopo...!"

I miei amici barefutti, stentano a parlare dell'umidità, ne parleranno dopo ?
Che fanno quando piove, quando il clima è umido?
Mettono scarpette? i loro lalli vanno in letargo? passeggiano solo su morbide praterie?

Ora, sapete di Oddo che - per l'umidità - è stato ferrato, ma oltre lui abbiamo altri tre lalli scalzi in casa, una giumenta praticamente ferma, un lallo spagnuolo di quasi 20anni che bell'arzillo si fa le sue passeggiatine e Diamante un puledrone in addestramento.

Piove.

La giumenta non dà problemi.
Il lallo spagnolo, Domenica è tornato dalla passeggiata zoppo.

Diamante, appena arrivato: fantastiche andature, ora, dopo una 15ina di giorni di lavoro nell'umido è cambiato, certo, lavora sul morbido ma si vede che sente l'arena: - comincia a trattenere i movimenti, tra un pò li rattrappirà e questo potrebbe rovinarlo per sempre.

Mi sa che stasettimana arriva il maniscalco.


... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

max

Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 05, 2012, 03:31:48 AM
Che fanno quando piove, quando il clima è umido?
Mettono scarpette? i loro lalli vanno in letargo? passeggiano solo su morbide praterie?

io personalmente non faccio assolutamente nulla, perché non mi cambia nulla, e nemmeno i miei amici che hanno i cavalli praticamente nel bosco in collina, molto più umido che dove sta il mio... continuiamo ad andare in giro per la collina morenica tale e quale in estate, saremo fortunati?

ora so' che ignorerai bellamente questa testimonianza di tre cavalli molto diversi tra loro perché non dice quello che vorresti sentire, e cioè che con l'umido i cavalli scalzi vanno peggio, ma questo non è un mio problema...

comunque starò molto attento a notare cali di prestazioni o problemi e riportarli qua...
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

Fermo restando che, come ho detto più volte, entrambre le mie cavalle, se le avessi scelte per "piede buono", le avrei scartate (una con un club foot anteriore molto serio; la seconda con piedi iperconici, e poca concavità), io uso le scarpette al minimo segno di disagio.

La stagione peggiore non è l'inverno, ma il periodo tardo-primaverile, da maggio a giugno.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

comunque si, quando qualcuno dei miei amici ha il sospetto che il cavallo provi disagio, mette le scarpette, tra gli effetti collaterali ormai assodati di una ferratura, e pochi minuti persi per infilare due scarpe, scelgo la seconda...
piantare dei chiodi in una muraglia sana mi causa una specie di convulsione al solo pensiero, questo sì, riconosco essere un mio problema!
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

Mi raccomando Raffaele, non ripetere che "una ferratura fatta bene non causa alcun danno ecc. ecc.", perchè il detto "Il ferro è un male necessario", in inglese "The shoe is a necessary evil",  non è, come tu ben sai, una frase dei barefoot, ma è propria della mascalcia.

Non sono mai riuscito a discuterla a fondo con i migliori maniscalchi: ogni tentativo sposta la discussione sulla parola "necessario" mentre sulla parola che interessa a me, "male", si sorvola.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

#5
Citazione da: piciopacio - Settembre 13, 2012, 12:54:06 PM
Premesso che non sono un esperto ma un esperimentatore, mi sento di dire qualcosa in generale sullo argomento: - i lalli stretti di petto tendono al mancinismo, quelli larghi al cagnolismo.

Dunque, probabilmente, le ragioni del difetto vanno ricercate in un complesso ampio sul quale è impossibile intervenire modificando solo l'assetto dei piedi.

Il maniscalco, fotografando il suo lavoro, riesce - in qualche modo - a correggere l'appoggio a terra del piede, ma certamente non potrà mai eliminare completamente il difetto del cagnolismo/mancinismo che dipende  - probabilmente da ragioni più importanti.

Il barefutto - secondo me - ha ben poco da fare, perché il piede indifeso tenderà a consumarsi più velocemente dove è stato rispettato mentre tenderà a crescere più rapidamente dalla parte dove gli è stato tolto l'appoggio.

A questo punto escono fuori le scarpelle, e io mi ritiro: - per me le scarpelle equivalgono i ferri...se devo mettere le scarpette non esito a ferrare.
Il benessere del lallo è salvo anche coi ferri ai piedi: - la ferratura ben fatta e sopratutto regolarmente rinnovata ha pochissimi effetti collaterali negativi.

Non mettermi nella tastiera parole che non ho mai scritto, ripeto: - la ferratura ben fatta e sopratutto regolarmente rinnovata ha pochissimi effetti collaterali negativi.

Purtroppo
ho visto diecine di lalli invecchiare, alcuni miei altri di amici o conoscenti.

In genere i problemi prevalenti di deambulazione sono a livello osseoarticolari, per i piedi - se non ci sono malattie specifiche -  l'incidenza è molto minore.

Una mia giumenta a 27 anni, usciva la mattina come una chioccia (artrite) la sera era sempre in testa a tirare il ritorno a casa.

La cavalla di un mio amico ha campato fino a quasi trent'anni ferrata - gli ultimi 12 anni - con ferratura per la laminite.

Red Ruhm, la legenda di Aintree ha vissuto 33 anni ferrato.

Lo ripeto, se Oddo fosse rimasto com me: passeggiatine di salute, esercizi di maneggio fatti in pantofole, mai lo avrei fatto ferrare.

Ma ora - per merito di Cimarosa - deve andare al gran gala di Verona, è stato invitato al carnevale di Roma, si sta studiando la possibilità di portarlo ad Avignone...che facciamo ?

Ricordo agli amici barefutti che Oddo è un animale domestico, meglio: è un lallo salvato al macello; da questa condizione trae dei vantaggi: cibo sicuro, vaccinazioni, veterinario a disposizione, vermigugo periodico, pulizia giornaliera, ora che è tosato: coperta la notte, ginnastica giornaliera...ogni tanto gli facciamo fare - per suo sollazzo - qualche scopatina.

A fronte di tutto questo è troppofargli sopportare i ferri ?

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

#6
Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 05, 2012, 02:10:51 PM
In genere i problemi prevalenti di deambulazione sono a livello osseoarticolari, per i piedi - se non ci sono malattie specifiche -  l'incidenza è molto minore.

E infatti.... il ferro "sposta" il problema dai piedi (tranne casi effettivamente rari) all'apparato osteoarticolare. Ti prego di non riesumare sempre gli aneddoti sul cavallo ferrato di trent'anni che sta benissimo ecc.: gli aneddoti non contano; altrimenti varrebbe il principio del vecchio zio che ha fumato e bevuto tutta la vita ed è campato 95 anni, eccetera. A cui qualcuno potrebbe obiettare il caso del giovane di 40 anni che non beve, non fuma, e fa molta attività fisica ed è stroncato da un infarto, eccetera. Finchè si ragiona ad aneddoti, si può dimostrare qualsiasi cosa.

Quanto alla salute dei piedi, dopo una lunga ferratura, basta vedere come in genere un cavallo cammina se perde un ferro, e le idee sulla salute effettiva dei suoi piedi dovrebbe essere chiarissima.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Allora che facciamo ? Cosa dovremmo fare ??





... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

rhox

come max non ho mai avuto problemi legati al'umidità e non li ha avuti nessun cavallo degli altri 20 sferrati nella scuderia dove stavo prima.
e siamo in val padana eh, qua di umidità ce n'è in abbondanza..

le nostre cavalle 2 anni fa sono rimaste 150 giorni con i piedi nel fango, ha piovuto 3 mesi consecutivi eppure abbiamo continuato a montare, solo sull'asfalto visto che era l'unico terreno praticabile e 22 cavalli in scuderia lo hanno fatto senza nessun problema, facendoci un discreto numero di km a settimana.
l'unica cosa che a fine fango ho dovuto rimettere un po' a posto i piedi che si erano ben slargati e fatto crescere le barre come le foto dei cavalli camargue (in modo meno accentuato)..

come avevo già detto e ora ribadisco, non è l'umidità il problema..
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

max

Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 05, 2012, 07:08:41 PM
Allora che facciamo ? Cosa dovremmo fare ??

se fosse stato mio, prima di ferrare avrei valutato come rispondeva con un paio di beneamate scarpette, non sono un amante delle medesime, ma messo alle strette non esiterei ad usarle... purtroppo ora non sapremo mai se queste sarebbero bastate o meno a ridare a Oddo la stessa "latinità" che ha ritrovato col ferro

con quelle ai piedi si poteva tranquillamente portare avanti l'addestramento mentre che si studiava il caso... poi probabilmente si sarebbe concluso che le strutture interne in qualche modo risentono dell'umido, non lo escludo, ormai non mi stupisco più di niente, e quindi amen, ma magari invece sarebbe venuto fuori altro, che ne so... tu ad esempio primi piani del piede non li hai mai pubblicati, quindi... boh!!!

comunque per rispondere alla domanda originale, se qualcosa non va: scarpette!
certamente prima di riferrare: scarpette!
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

raffaele de martinis

Citazione da: rhox - Dicembre 05, 2012, 08:15:08 PM
come max non ho mai avuto problemi legati al'umidità e non li ha avuti nessun cavallo degli altri 20 sferrati nella scuderia dove stavo prima.
e siamo in val padana eh, qua di umidità ce n'è in abbondanza..

le nostre cavalle 2 anni fa sono rimaste 150 giorni con i piedi nel fango, ha piovuto 3 mesi consecutivi eppure abbiamo continuato a montare, solo sull'asfalto visto che era l'unico terreno praticabile e 22 cavalli in scuderia lo hanno fatto senza nessun problema, facendoci un discreto numero di km a settimana.
l'unica cosa che a fine fango ho dovuto rimettere un po' a posto i piedi che si erano ben slargati e fatto crescere le barre come le foto dei cavalli camargue (in modo meno accentuato)..

come avevo già detto e ora ribadisco, non è l'umidità il problema..

Forse non mi hai letto: -

Lo ripeto, se Oddo fosse rimasto com me: passeggiatine di salute, esercizi di maneggio fatti in pantofole, mai lo avrei fatto ferrare.

Dunque, in quelle condizioni l'umidità non sarebbe stata un problema neanche per noi, però è da anni che noto la differenza tra piede estivo e piede invernale di Oddo, Alex può testimoniare.

Ora, fare una passeggiata non è la stessa cosa che preparare un lallo alle piroette, al passage, ai cambi di galoppo in serie ecc. ecc. se il lallo ha sensibilità ai pedi è impossibile lavorare a questi esercizi, provare per credere.




... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

rhox

come sempre tiri fuori un caso, uno e in base a quello pretendi che gli altri ti diano ragione e se ti portano altri esempi dici che non sono validi.

che cosa apri a fare le discussioni se tanto poi ignori qualsiasi cosa venga dentro che non si allinea alle tue idee?!?!?

ti hanno dato la risposta scarpette se c'è bisogno e lo ignori, ti diciamo che ci sono un sacco di cavalli che se ne fregano dell'umidità e dici che non fanno piroette (ah però 20-30 km di asfalto a settimana a passo e trotto senza esserne preoccupati non mi pare un dato tanto insignificante, anche se come passeggiate della salute)
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

max

#12
se è per quello anche io lavoro il lallo/i lalli alla riunione, o senza pisciare troppo lungo semplicemente a tirargli fuori delle andature più qualitative di quelle che hanno di loro, faccio anche uscite lunghe, una delle quali "ho preso la pelle" al mio, ho superato quello che poteva darmi, e posso assolutamente affermare che lavorare in campo due ore, anche intensamente, è sicuramente meno pesante, in termini di piedi, che un'uscita normale di quattro ore affrontando terreni vari... quella volta che gli ho preso la pelle è stata di nove ore con rientro trotto e galoppo su strade bianche.. la sera aveva mal di schiena (sella sbagliata) ma i piedi parevano ok, il giorno dopo era sulle uova evidentemente i piedi hanno mostrato in ritardo quello che avevano risentito, qualche giorno dopo (sistemata la sella) era di nuovo in campo a lavorare come nulla fosse

semplicemente, quello che succede a Oddo così come mi è successo con il merens di un'amica, è che se il cavallo ha male ai piedi al punto di essere sensibile anche sul morbido, RACCORCIA le andature, diventa impossibile chiedergli anche solo un bel trotto, non usa la schiena perché è troppo impegnato a staccare i piedi da terra il prima possibile per il male ai piedi... il tempo di sospensione si azzera...
ma con un paio di scarpette passa la paura... quello che non va bene con le scarpette, anche nel lavoro in piano, è che se non sono di misura precisa si muovono o si perdono e ti devi fermare a rimetterle : D

quindi senza andare a cercare piaffo e piroette se Oddo ha male ai piedi non si può fare bene neanche un normale trotto, l'alta scuola non c'entra nulla.... evidentemente "ha visto qualcosa" che gli causa quei problemi nella stagione invernale, e secondo me quel qualcosa è facile che sono le ferrature avute prima.... oppure un fantasma... ma io di fantasmi non ne ho mai visti ma ferrature che hanno pregiudicato il rendimento di piedi successivamente scalzati ne ho viste eccome!!!!
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

DivinityOfDarkness

Pardon, questa dell'umidità non l'ho capita: un piede ferrato patirebbe meno l'umido perchè sarebbe 'sopraelevato' o c'è qualcos'altro che mi sfugge?

Le persone che conosco io e che hanno cavalli sferrati...diciamo che tutti hanno qualche disagio in più in inverno, visto che i piedi si 'ammorbidiscono', le suole sfarinano e i fettoni diventano più sensibili. Parte di loro tengono i cavalli fermi (e non è che in settimana facciano di più), altri che fanno un uso più frequente del cavallo, ferrano, per poi sferrare di nuovo in primavera.
Molti di questi cavalli che non vengono riferrati fan parte di 2 maneggi che frequentavo tempo fa e che, quando piove, non lavorano perchè i campi si impantanano e uscire in passeggiata è impossibile. Entrambi sono in zone bonificate (=ex paludi) molto argillose, quindi i cavalli non vengono ferrati perchè tanto stan fermi lo stesso, non avendo clienti da farci montare.

Le fattrici semibrade di un mini-allevamento son tutte sferrate, alcune 'da sempre', essendo state messe a fattrici perchè infortunate da puledre o in doma, ma con l'umido si fanno più titubanti nelle andature, ma tanto nessuno le monta e per spostarsi da A a B anche se ci mettono 20 minuti anzichè 5, non cambia niente a nessuno.

Probabilmente, se questi cavalli che si semiazzoppicchiano con l'umido fossero seguiti e curati come i cavalli di rhox, max o alex, non avrebbero questo inconveniente. Purtroppo attualmente non ho frequenazioni con cavalli scalzi che lavorano

Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

raffaele de martinis

Le unghie si ammollano con l'acqua, le nostre come quelle dei lalli, dato che il lallo cammina sulla unghia, se è morbida, probabilmente, le strutture vive del pede sentono il terreno sono relativamente più sensibili, parliamo di lalli che lavorano (si fa per dire), i camargue e i cavallini di Assanteague si sono adattati benissimo alla vita palustre.

Un lallo da passeggiata, dai piedi sani e ben calleggiati, non dovrebbe avere problemi ad andare anche con l'umido, scenderanno le sue prestazioni e chisenefrega!

Ma un cavallo che lavora di fino, se è proccupato per i suoi pedi, perde la concentrazione, va per conto suo, si difende.

Per quello che riguarda le scarpelle: hai presente dei cambi di galoppo in seguenza? Una piroetta al galoppo ? Un testa coda?
Se si sbaglia: saltano pure i ferri, figurarsi le scarpine.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...