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Raspa elettrica?

Aperto da Cielo Notturno, Maggio 10, 2012, 05:13:09 PM

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piciopacio

Citazione da: alex - Luglio 14, 2012, 03:04:40 PM
...(e la suola: ma quella IMHO guai a chi la tocca)

Detto che la suola è sacra intangibile, che il fettone lo si può "pulire" ma anche no...la muraglia fatela a plissè, fatene quel che vi pare, per andar bene scalzi bisogna calleggiare lo disse Xenophon 2500 anni fa, lo avete compris ?

alex

Aimè. Esattamente come nelle diverse scuole di mascalcia, anche nelle diverse scuole di pareggio su questo punto non c'è accordo. E la mancanza di metodo scientifico fa sì che - esattamente come per la mascalcia, e anche per altri aspetti della veterinaria - ciascuno resti della propria idea per motivi di "principio".

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

piciopacio

Quando, noi barefutti riusciremo a portare avanti un discorso senza dover far riferimento alla mascalcia, vorrà dire che la barefutterìa è diventata una cosa seria.

Lo so, siamo psicologicamente dipendenti alla mascalcia, bisogna emanciparsi, è difficile perché la nostra esperienza quotidiana ci rimanda alle protezioni pedestri.

Tutti sappiamo che esiste un movimento barefutto anche per gli umani, ci sono persone che decidono di andar scalze in ogni luogo e in ogni stagione...benissimo.

http://d.repubblica.it/argomenti/2011/08/06/news/6_8_testo_piedi_nudi-450566/

Cosa ti fanno gli scarpari ? Inventano un controsenso:  la scarpa per andare a piedi nudi: -

La filosofia dietro queste calzature leggere e naturali è semplice: la felicità parte dai piedi, indossare una scarpa che calzi come un guanto, leggera, prodotta con materiali naturali e secondo la forma naturale del piede, aumenta la sensazione di contatto con la natura, la realtà, la vita.
http://www.smashlab.it/barefooters.asp

Bene, prima o poi gli scarpari equini: - i maniscalchi (le industrie di loro riferimento) inventeranno un accrocco che si applicherà al piede lallino senza chiodi, avrà la stessa consistenza differenziata del corno dello zoccolo equino, e sarà - perché no - autopareggiante e autopulente e autolucidante e vitamintonicoantiflogistico, vi basta ? :firuu:.

A quel punto, io continuerò (se funziona) col mio paddocco Xenophon e il mio lallo andrà come ora scalzo, altri potranno far ferrare i loro lalli dai maniscalchi (dai baremaniscalchi??) senza sentirsi dei kriminali.


alex

Parecchi leader di scuole di pareggio (aimè, ci sono le scuole di pareggio.... là dove ci sono scuole, c'è ancora la mentalità pre-rinascimentale e pre-scientifica) sono ex maniscalchi. La mascalcia non dovrebbe avere, in teoria, nulla a che fare con l'applicazione del ferro, ma dovrebbe solo occuparsi della cura del piede (con metodo decente ossia: scientifico). Per quanto mi riguarda, vedo il pareggiatore come un maniscalco, e  mi piacerebbe moltissimo che il nome "maniscalco" e "mascalcia" fosse esteso a tutto ciò che riguarda il piede del cavallo, e che il maniscalco fosse un professionista che da caso a caso, da cavallo a cavallo, da attività a attività potesse - con assoluta onestà intellettuale - consigliare la soluzione che scientificamente (non per propria opinione, non per tradizione, non per interesse professionale) è indicata come la migliore; sia il ferro, che le scarpette, che le resine, che un "bellissimo nulla".

Ma so che in questa vision sono molto isolato; i miei tentativi di colloquiare con i maniscalchi si sono, finora, arenati in maniera alquanto deprimente. I miei tentativi di colloquiare con alcuni pareggiatori, pure. Dei veterinari non ne parliamo.... sul piede, mantengono un pudico silenzio, e non mi è ancora capitato (so che casi esistono: riferisco solo la mia esperienza) di vedere un veterinario discutere e concordare direttamente una strategia con un maniscalco, o con un pareggiatore.

Adesso non ditemi che nella vostra esperienza i casi sono moltissimi: io riferisco solo la MIA esperienza, e questa è.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

piciopacio

La bistecca...parola italianissima, ma chi di noi si ricorda che deriva da beef steack.

Mare shalk - maresciallo - maniscalco - mascalcia.

Barefooter - barefutto - barefutterìa.

Barefutterìa, se questa parola - o una altra di equivalente significato - diventasse di uso comune in Itaglia - come bistecca e mascalcia - stando ad indicare il governo del piede del lallo scalzo, vorrà dire che il movimento non è più una simpatica eccentricità ma la norma condivisa.

Auspico a tal scopo, la creazione della Federazione Internazionale degli Sport Equestri Barefutti, sarà possibile ?

sputnik

A me la parola barefutteria piace...e chissa' un giorno....

Intanto: Grossi produttori mondiali di ferri e chiodi hanno gia' iniziato da anni a tartassare Jaime per avere idee sul "ferro-calzante-senza-chiodi-ispirato-al-modello-naturale" del futuro prossimo. Non lo dicono ancora, ma loro per primi hanno gia' capito il cambiamento e per motivi di ovvio interesse vogliono spostare dai ferri alle scarpette la loro produzione. Per cui Piciopacio questo in modo sottorraneo gia' avviene. Te lo assicuro.

Calleggiare... una delle prime cose che mi insegno' Jaime...che caso strano fa riferimento a Xenofonte di continuo...

Carodubbio, la vita e' piena di campane...sta a te.

Sull'adattamento selettivo cioe' attraverso selezione naturale (caratteristiche fenotipiche_genotipo) dell'equus caballus sono in pieno disaccordo con tutti.

America del Nord e Asia nel senso che poi e' scomparso dal America. Intendevo questo.

Non sappiamo noi fiorentini dove sia nata la tradizione della cosidetta bistecca alla fiorentina...ci sono varie versioni. Una e' che fosse di tradizione maremmana e poi tramite il granducato inserita nelle abitudini fiorentine. Un'altra e' che fossero proprio gl'inglesi che cercando la bistecca trovarono per loro a Firenze una gran bistecca (minimo 800gr) cotta 5 minuti su tre lati e lasciata un po' rosa assai...per cui i fiorentini non credo l'hanno inventata loro.

Ma ora e' loro (nostra).

Ciao ciao


Muriel

[quote author=sputnik link=topic=219.msg12969#msg12969 date

Muriel: secondo me se io parlo di Equus caballus non posso pensare che ad uno solo come ambiente adattivo-evolutivo come base del mio pensiero. Cioe' quello semidesertico. L'equus caballus viene da lì.

Ciao
[/quote]

Dalle steppe fredde.
Ma ci sono cavalli che vivono in condizioni del tutto opposte a quelle semi desertiche e presentano caratteristiche molto differenti dal quello semiarido.
Per me e' scorretto voler dare una forma e standard preciso a cui ci si debba uniformare. Secondo me vanno invece rispettate le caratteristiche specifiche del particolare ambiente. Chiaramente ci sono dei principi fondamentali del tutto universali. Ma delle razze o gruppi equini che non vivono in quelle condizioni deseetiche e che presentano delle differenze, degli adattamenti del tutto zona specifici da rispettate.

alex

Io apprezzo che nella sperimentazione si definiscano in modo dettagliato degli "standard" e vi si attenga; se non si fa così, e ci si attiene invece a un criterio "da caso a caso", ci si avvicina all'arte ma ci si allontana dalla scienza; un metodo da caso a caso darà risultati eccellenti nelle mani di una persona con una particolare sensibilità e intelligenza, ma ogni tentativo di riprodurre il risultato, da parte di altri, è destinato a ottenere risultati imprevedibili.

Ho anch'io l'impressione che il modello del mustang americano sia un caso  particolare, e che la scelta di proporlo come "modello ideale di riferimento" sia una scelta valida in molti casi, meno valida in altri. Ho visto, da parte di esponenti autorevoli della scuola di Jackson, una specie di permalosità nel momento in cui si metteva in discussione il "modello" ossia il "principio base". Ora, io apprezzo i principi, ma solo se riguardano aspetti non materiali, "spirituali", indimostrabili; se qualcosa è materiale,concreto e misurabile, i principi devono sempre cedere all'evidenza.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

sputnik

Si e no.

Si entra nei meandri di un forum.

Sono permalosissimo o forse difendo quello in cui credo? Non ho bisogno di compromessi in questo caso, non mi servono. E i risultati non mi dicono mai l'opposto.

Secondo me facciamo confusione tra di noi. Io non ho detto che il piede avra' di conseguenza delle caratteristiche diverse in base alla gestione o che sia un paddocco paradiso o una palude della camargue. Ma non si e' adattato a quell'ambiente, secondo me.
Il mustang ha trovato per esempio nel great basin del Nevada le caratteristiche della sua selezione naturale in milioni di anni prima.
Ma come fa geneticamente ad adattarsi in 400 anni?
Impossibile.

Il modello del mustang e' così emulato per vari motivi: piedi forti, sani e attaccati ad animali dalle prestazioni incredibili. Io cerco questo.

Io non pareggiero' mai un piede cercando di darli la "forma" del mustang. E' assurdo.

Il modello rimane un riferimento di studio, non una forzatura a cui costringere tutti i piedi.

Ma molti sembra che la' fuori lo pensano, che facciamo questo, ma perche' non hanno approfondito secondo me.

A me se i piedi delle zone fredde e umide hanno delle caratteristiche "devianti" dal modello perche' vivono in condizioni di terreno e clima che non appartengono al Equus Caballus, sinceramente poco interessa.
Tutte le razze sono Equus Caballus. Il mustang e' un equus caballus, esattamente come il QH o il frisone.

Ciao

alex

Ma il mustang è una razza? Leggevo che è un insieme tremendo di svariatissime razze in parte derivanti perfino da selezione e allevamento umana; ad esempio, mediante la tecnica di abbattere gli stalloni e sostituirli con stalloni selezionati. Leggevo anche che il "rimpolpamento" dei mustang è avvenuto recentemente, negli anni della grande depressione, quando moltissimi cavalli domestici sono stati liberati perchè i loro padroni non erano in grado di mantenerli (e il loro valore come carne, negli USA, si approssima allo zero).

Ti risulta?

Secondo me, la regolarità dello zoccolo del mustang dimostra proprio che nella forma dello zoccolo la "razza" conta poco, e conta moltissimo, invece, l'ambiente; e questo è un fortissimo argomento contro al solita obiezione "sì, molti cavalli possono essere sferrati, ad eccezione della razza del mio cavallo, che è ....(razza a piacere)". Questa affermazione era già nota e registrata in "Horses and roads", che è il primo libro sulla sferratura consapevole; e il fatto di NON averlo mai citato, nè da Jackson, nè da Ramey, nè dalla Strasser è una cosa che mi fa molto, ma molto, inc***are e che realmente non capisco.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Muriel

#40
Ora Alex tu sei medico e saprai spiegarmi meglio questo fenomeno.
Quando mi misero l'apparecchio fisso negli States notai che gli l'approccio era molto diverso tra me, femmina caucasica e un mio compagno di classe maschio afro-americano. Il dentista mi disse che ci sono delle differenze di cui bisognava tenere conto. Ma eravamo entrambe homo sapiens sapiens.

ho visto ultimamente un documentario su una cavalla in Australia che viveva nella zona non desertica e aveva un certo piede. La catturarono e la spostarono in zona desertica e dopo molto mesi la ricatturarono e esaminarono il piede. Molto cambiato e adattato alla,perfezione al nuovo ambiente.

Certo che certi standard sono auspicabili ma credo che ci siano delle differenze di cui tenere conto.


Per i mustang il discorso di complica. Ci sono zone o valli in cui ha avuto pochissime influenze da ciò che e' capitato dopo il loro iniziale insediamento.
Si ha l'abitudine di definire mustang quei cavalli provenienti da un certo background. Anche se oggi si tende a parlarne come razza ma fissarne uno standard e' pressoché impossibile. Pero e' anche vero che necessitano si certe caratteristiche particolari che permette la loro sopravvivenza.

piciopacio

Citazione da: sputnik - Luglio 15, 2012, 06:27:47 PM
Ma come fa geneticamente ad adattarsi in 400 anni?
Impossibile.

Caro Sputnick, probabilmente fai confusione tra evoluzione e selezione.

La selezione, opera su caratteristiche insite nelle specie, sceglie delle qualità a discapito di altre, le seleziona, appunto.
Così facendo, i soggetti selezionati, portano nei propri geni le caratteristiche scelte e le tramandano alla futura discendenza, i soggetti desiderabili vanno in razza gli altri si eliminano.

Questo principio è valido sia per gli animali che per i vegetali...alla metà dell'ottocento fu un abate: - Mendel che scoprì questi meccanismi che stanno alla base anche della genetica moderna che sono chiamati: - le Leggi di Mendel.

Capito questo, ci spieghiamo come in 30/40 anni le vacche da latte abbiano quintuplicato la loro produzione lattifera giornaliera...sono diventate delle mammelle con una vacca attaccata attorno.
Alla stessa maniera, in 200 anni si è creato il lallo più veloce mai visto sulla terra: - il PSI
Gli esempi sono infiniti, usando questa legge, l'uomo ha messo mano ovunque, cani, gatti, fagioli, cocomeri, maiali ecc. ecc.

Va da se, che a volte, oltre il carattere desiderato, la selezione promuove per trascinamento altri caratteri assolutamente indesiderabili, vedi la displasia dell'anca nei pastori tedeschi, la scarsa fertilità nei maiali, l'impossibilità di accoppiamento naturale nei tacchini ecc ecc.

Leggi di Mendel, possono agire anche casualmente, vedi i tuoi amati mustang, vedi le frecce giamaicane dell'atletica leggera, Usain Bolt è l'involontario figlio di quelle leggi.

Tenete conto del fatto che non leggo le risposte di Muriel.




piciopacio

Casa c'entra tutto questo con la raspa elettrica Dio solo lo sa !!

alex

Citazione da: Muriel - Luglio 15, 2012, 06:56:30 PM
Ora Alex tu sei medico e saprai spiegarmi meglio questo fenomeno.
Quando mi misero l'apparecchio fisso negli States notai che gli l'approccio era molto diverso tra me, femmina caucasica e un mio compagno di classe maschio afro-americano. Il dentista mi disse che ci sono delle differenze di cui bisognava tenere conto. Ma eravamo entrambe homo sapiens sapiens.

ho visto ultimamente un documentario su una cavalla in Australia che viveva nella zona non desertica e aveva un certo piede. La catturarono e la spostarono in zona desertica e dopo molto mesi la ricatturarono e esaminarono il piede. Molto cambiato e adattato alla,perfezione al nuovo ambiente.

Certo che certi standard sono auspicabili ma credo che ci siano delle differenze di cui tenere conto.


Per i mustang il discorso di complica. Ci sono zone o valli in cui ha avuto pochissime influenze da ciò che e' capitato dopo il loro iniziale insediamento.
Si ha l'abitudine di definire mustang quei cavalli provenienti da un certo background. Anche se oggi si tende a parlarne come razza ma fissarne uno standard e' pressoché impossibile. Pero e' anche vero che necessitano si certe caratteristiche particolari che permette la loro sopravvivenza.

Piciopacio: fregato. Adesso o ignori anche me o leggere Muriel ti tocca  :blob9:

Sottovalutiamo molto le possibilità di adattamento di un singolo individuo all'ambiente (ed al lavoro). Piciopacio me ne menzionava, mooooolto tempo fa, un caso esemplare: le mani dei contadini di una volta, messi a confronto delle mani di un qualsiasi soggetto che lavora (si fa per dire) con la testa, o di un pianista. A esaminare le sole mani, sono certo che qualche studioso marziano sosterrebbe che i contadini sono stati selezionati o si sono evoluti in sottospecie o razza in base alla grandezza, durezza, forza delle mani. Voi pensate che sia così? Non è più semplice pensare che anche nelle delicate manine di un pianista ventenne vi sia, in potenza, la mano larga come una pala, con le unghie corte e spesse, con il tessuto sottocutanei dei polpastrelli duro come un pneumatico, con la pelle callosa?

Da medico per esempio vi dico una cosa che forse non sapete: le ossa, la loro robustezza, il loro peso, il loro spessore , la loro densità e perfino la forma delle loro sporgenze NON sono permanenti e innate, derivano da un continuo rimodellamento, lentissimo ma evidente a distanza di tempo, che a sua volta deriva direttamente dalle forze a cui sono sottoposte. Perfino le patologie, i "sovraossi", hanno la loro ragione ultima in anomale forze e/o in anomali tentativi di "adattamento" a situazioni patologiche. Vi sono delle impressionanti serie radiografiche che dimostrano che una frattura scomposta e mal ridotta, in cui i monconi sono grossolanamente  disallineati, con il tempo può risolversi in un osso apparentemente normale. Figuriamoci i tessuti molli; figuriamoci ancora di più i tessuti cornei non vitali come suola, fettone, muraglia che vengono rinnovati continuamente.

Io quindi penso che sia la adattabilità la chiave per capire la fortuna di Equus caballus e per capire anche lo strano caso per cui non si è estinto, ma è sopravvissuto allo stato domestico (purtroppo penso sia accertato che i diretti progenitori del cavallo domestico si siano estinti, e che le specie di Equus sopravvissute fino a noi non sono i progenitori, ma i cugini; proprio come i grandi primati non sono i diretti progenitori di Homo sapiens).

L'uomo, con le specie domestiche, ne ha combinate di cotte e di crude, attraverso la selezione; quando ha selezionato per motivi ornamentali ha creato dei mostri incapaci di sopravvivenza nell'ambiente; con il cavallo, non ci è  riuscito (forse ci è andato vicino con lo PSI, bisognerebbe fare l'esperimento di liberare degli PSI e vedere se sopravvivono). Secondo me non ci è riuscito perchè doveva essere salvaguardata a tutti i costi la locomozione., con tutto il suo corredo di altre caratteristiche essenziali (apparato respiratorio,  cardiovascolare, ecc); inoltre, nemmeno la ferratura ha permesso di selezionare cavalli "senza piede", perchè è noto che la ferratura ha risultati deludenti sui cavalli con cattivo piede; è meglio che il piede sia buono.



La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

piciopacio

Citazione da: alex - Luglio 15, 2012, 06:45:18 PM
Questa affermazione era già nota e registrata in "Horses and roads", che è il primo libro sulla sferratura consapevole; e il fatto di NON averlo mai citato, nè da Jackson, nè da Ramey, nè dalla Strasser è una cosa che mi fa molto, ma molto, inc***are e che realmente non capisco.

Questa pubblicazione, mi ha destato molti sospetti specialmente se la confrontiamo con il contemporaneo testo di Fleming, ora, mentre di Fleming sappiamo moltissimo, dell'autore di Horses and roads io so quasi niente...anzi niente.

Inoltre si fa chiamare: - free lance che significa/significava: - soldato di ventura, mercenario, al soldo di chi ??