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Il Parere degli Esperti => Etologia => Topic aperto da: pighetti - Dicembre 03, 2018, 11:48:00 PM

Titolo: consigli
Inserito da: pighetti - Dicembre 03, 2018, 11:48:00 PM
Buonasera, ho 49 anni, da circa 9 mesi ho iniziato la mia esperienza con i cavalli, mi piace saltare e ho  fatto già tre concorsi sulle 70.
Premetto che non ho un cavallo di mia proprietà e che ho avuto solo cavalli in mezza fida.
Il primo era della scuola, molto addomesticato, con il quale ho fatto tre  concorsi, il secondo di 8 anni (fantastico) esuberante, potente mi dava molte soddisfazzioni, (mi sono stati cambiati per motivi di gestione) adesso ho a che fare con una grigiona di 14 anni.
Il maneggio mi dice essere molto lavorata ma io ho difficoltà a farla "svegliare" i semplici comandi non sempre rispondono ed io faccio fatica anche a mantenere un trotto sveglio o ancora peggio iniziare un galoppo!!! penso per colpa mia!!!!
Mi dicono che viene montata due volte alla settimana e solo da me (neofita)questo non aiuta.
Il problema è che io e non riesco a gestirla anke in un un percorso al maneggio, mi risulta difficile tenerla al galoppo a volte addirittura non parte neanke!!!
o meglio dopo averla fermata due o tre volte da ferma in un angolo, poi capisce e le volte successive parte con il galoppo giusto per tutta la lezione con gli stessi comandi, tallone esterno arretrato e interno avanzato....(ripeto non sempre basta)
Vorrei affrontare anke questa sfida non vorrei cambiarla mi sembra addestrativo, almeno questo è il mio punto di vista ma vorrei avere il vostro parere:
é giusto che io faccia concorsi visto che di fatto monto da solo 9 mesi?
è addestrativo?
dovrei cambiare cavallo?
o sarebbe meglio un cavallo difficile o lavorato come questa...
mi devo fidare di quello che mi dice il maneggio?
come la sveglio? se questo è il problema?
Titolo: Re:consigli
Inserito da: cilla - Dicembre 04, 2018, 08:34:39 AM
Ciao, dunque.... 9 mesi sono veramente pochi! Ora, i concorsi li puoi anche fare, nessuno te lo impedisce ma secondo me c'è prima parecchio da lavorare sull'assetto, sui comandi ecc ecc. Con che frequenza monti?
Per quel che riguarda i cavalli, il primo mi viene da pensare che fosse il tipico cavallo professore magari un po' anzianotto che sapeva cosa fare a prescindere da chi aveva sulla schiena. Cavalli così valgono come l'oro per i maneggi. Il secondo era un cavallo avanti, non avevi il problema di spingerlo, semplicemente ti tenevi in sella, lo puntavi in una direzione e lui andava. La terza cavalla è la prima che esige una monta un po' più precisa che tu al momento non hai, ed è un'ottima occasione per imparare ;-) non devi svegliare proprio nessuno, devi utilizzare i comandi giusti e coordinare mani gambe e assetto. Insisti a fare lezione in piano con il tuo istruttore e vedrai che pian piano riuscirai. Per i concorsi mi pare un po' presto, i maneggi li fanno fare perché ci guadagnano e con cavalli molto facili tu ti diverti perché come diceva la pubblicità "ti piace vincere facile" ma saper montare sul serio è un'altra cosa.

In bocca al lupo e buon lavoro  :pollicesu:
Titolo: Re:consigli
Inserito da: Luna di Primavera - Dicembre 04, 2018, 09:09:33 AM
cilla ha detto tutto quel che c'è da dire. e se ti consola sappi che ci siamo passati un po' tutti, chi più chi meno.
perservera, imparerai.

soprattutto, mi raccomando, EVITA di farti vendere un cavallo, per ora. nel caso ti venga proposto, no, non è ancora il momento.
buon divertimento e buon lavoro!
Titolo: Re:consigli
Inserito da: BigDream - Dicembre 04, 2018, 11:04:53 AM
Ciao Pighetti,

posso risponderti con esperienza diretta in quanto avevo (e a volte ho ancora) lo stesso problema con la mia bestiola pigrissima....

Innanzitutto una cosa fondamentale è che montare due volte a settimana è davvero troppo poco per un cavallo così. Nel senso che: se in una lezione impara qualcosa, mettiamo a partire al galoppo al primo colpo oppure a tenere una certa cadenza, se passano 3 o 4 giorni la volta successiva sarà la stessa cosa. Capisco che non è sempre facile montare spesso ma questa è sicuramente una cosa che con il mio ha fatto la differenza, soprattutto all'inizio.

Un'altra cosa che ci ha aiutato molto è stato lavorare in doppia longe (chiaramente sono stata aiutata da qualcuno di capace che mi ha insegnato): il cavallo viene lavorato come se fosse montato ma chiaramente è molto più facile fare "le cose giuste", ovvero scioglierlo, averlo in mano, fargli tenere la cadenza che vogliamo noi, farlo partire al primo colpo ecc. Magari nei giorni in cui non riesci a montare puoi almeno girarlo alla doppia longe, o tu o qualcuno per te...

Un altro consiglio che posso darti è quello di pensare di mandarla avanti come primissima cosa: tutto il resto viene in secondo piano (assetto, aiuti, come quando ecc), so che sembra una cavolata ma è importantissimo: un cavallo avanti da meno problemi e poi puoi pensare a tutto il resto. Io purtroppo mi concentravo più sull'assetto che sul mandare avanti, di conseguenza il cavallo non avanzava mai, e da lì sono sorti altri problemi (difese, ecc) e non avanzando l'assetto era comunque pessimo. Invece da quando penso prima al metterlo avanti le cose vanno molto meglio.

Per quanto riguarda i concorsi, è vero che 9 mesi sono pochi ma se tu te la senti perché no, inoltre, a dipendenza del soggetto, trovo che uscire ogni tanto faccia un gran bene ai cavalli, per diversi motivi. Ora ripeto, questa cavalla non la conosco quindi non è detto che valga anche per lei, però il mio cavallo e anche i cavalli che montiamo io e il mio compagno sono tutti cavalli a cui non dispiace affatto uscire in gara, e per quanto riguarda il mio non è mai così bello da montare come quando lo monto dopo che è stato in concorso: è sciolto, è avanti, agli ordini ecc

Certo per imparare i cavalli bravi sono i cavalli migliori, è ovvio, perché con quelli difficili puoi prendere dei vizi che poi sarà difficile togliere, inoltre con cavalli indietro l'assetto va un po' a farsi benedire perché tutto quello su cui ti concentri è cercare di mandarli avanti, però qualcosa insegnano anche loro, quindi non demordere, almeno per adesso: se poi proprio non va allora ti consiglio di valutare un cambio, visto che sei "fortunato" e la cavalla non è tua.

Calcola che io non sono esperta né una professionista, tutto quello che ho scritto è basato unicamente sulla mia esperienza personale.

Tienici aggiornati  :occasion14:
Titolo: Re:consigli
Inserito da: alex - Dicembre 04, 2018, 12:41:47 PM
Distinguiamo etologia e addestramento? In barba agli "addestratori etologici" mi sto facendo l'idea che le due cose non c'entrano minimamente. Quindi suggerisco che nel forum "etologia" si parli di etologia e proporrei di spostare altrove i topic (come questo) che riguardano invece l'addestramento o la tecnica equestre.
Titolo: Re:consigli
Inserito da: pighetti - Dicembre 14, 2018, 09:17:37 AM
Innanzi tutto Grazie a tutti!!! davvero!!!! devo dire che fin dall'inizio ho avuto la piacevole percezione che tutti ti vogliano aiutare, per una passione comune dedicata al cavallo alcune volte  quasi estrema!!!!!
Però ci sono degli aggiornamenti, innanzi tutto non intendo abbandonare la sfida, imparare bene  forse è meglio che affrontare un concorso!!!!
Io vengo dalle moto e per quanto molto diverse!!! sempre in qualche modo prevedibili o costanti, mi trovo adesso a dover "accendere"ad  un meraviglioso animale che amo tanto, ma allo stesso tempo ho dovuto accettare che tutti i giorni non sono uguali!!  o non tutti hanno la luna giusta!!! Non a caso lei si chiama Sole Luna.
Poi è femmina e forse anke quello non è da sottovalutare!! ahahah
sembra che un giorno stia usando una 250cc l'altro diventi una 1000... boh
I concorsi anche se sollecitati dal maneggio, dopo il mio allontanamento di 6 mesi li ho fermati, non mi sento ancora sicuro,  devo dire che però  ho la fortuna di avere una istruttrice molto esigente e due volte alla settimana alterniamo esercizi in piano e percorsi, comunque si salta tutte le lezioni, non è poco!!!! ho imparato a svegliarla all'inizio della richiesta al trotto molto semplice si sveglia solo con pressioni dai talloni, parte subito al trotto (inizialmente a suo modo) d senza speroni o frustino e solo con adeguate pressioni mantiene anke un be trotto. Bravissima!!!
il galoppo è un po più complicato almeno solo primo galoppo, non parte l'istruttore dice tira le redini e picchia forte non deve partire al galoppo con i calci ma in qualche modo deve essere punita per la sua poca reazione, io ho trovato una soluzione meno invasiva le do una frustatina sul collo con le redini, lei cambia postura si rende disponibile e ti caga!!!   poi diventa una formula 1, appena ritrai la gamba esterna galoppa immediatamente , la mia poca esperienza non aiuta e non sempre funziona sul percorso se deve cambiare galoppo per esempio  mi cade, per colpa mia!!
Poi devo dire  che non essendo una cavalla da scuola mi rende difficile o meglio faticoso tutta la gestione, dopo un'ora le mi gambe fanno "giacomo giacomo" ripeto non devo vincere nulla il mio primo avversario sono io!!!
Comunque sono arrivato alla conclusione che nel percorso di apprendimento cavalli diversi ti rendono e restituiscono un'esperienza maggiore se no andavo sulle giostre!!! credo che andare a cavallo ti restituisca un sacco di valori controllo o almeno la pretesa di volerlo, umiltà umanità e decisione è terapeutico dovrebbe essere una cura per molte persone anche per noi vecchietti di 50 anni!!!
Titolo: Re:consigli
Inserito da: cilla - Dicembre 14, 2018, 09:52:28 AM
Ah ma bene, allora stai migliorando molto!  :pollicesu: anche il mio compagno è motociclista ma da qualche anno è stato ammaliato pure lui dal mondo degli equini. Lui ad esempio all'inizio ha faticato a liberarsi della posizione da motociclista quando era a cavallo, te lo dico perché magari non ci fai caso e anche tu tendi a chiuderti sulla sella, questo potrebbe influire sulla tua comunicazione con il cavallo, soprattutto se il cavallo è uno che esige una certa precisione di aiuti.

Mi sembra comunque che stai facendo un ottimo lavoro, continua così  :horse-smile:
Titolo: Re:consigli
Inserito da: nala - Dicembre 14, 2018, 04:11:59 PM
Ciao! Scusami se sono un po' veloce ma vorrei uno spunto di riflessione.
La tecnica è un qualcosa che si costruisce con il tempo, montando tanto dietro supervisione di un bravo istruttore. Tu al momento non hai tecnica e da qui i diversi problemi che lamenti. Non si può mettere tecnica senza una solida base, senza farsi l'assetto, senza capire come si muove sotto di noi il cavallo, senza imparare a sentire, senza capire come utilizzare gli aiuti ed imparare a farlo in modo sempre più impercettibile. E' come tentare di costruire un castello di carte sull'acqua. Tu parli di cambio di galoppo al volo in un percorso, di addestramento. Senza offesa, ci arriverai col tempo. Ogni cavaliere che monta, nel momento in cui lo fa, diventa "addestratore" del cavallo nel senso che gli " insegna" delle cose. Ma può anche disaddestrarlo, nel senso che può anche confonderlo e rovinarlo. Scusami ma io sono franca quando parlo, tu rischi di rovinare questa cavallina perché ancora non hai tutti gli strumenti e le conoscenze tecniche, 9 mesi sono pochi. Dare continuamente di tallone per fargli mantenere il trotto equivale col tempo a desensibilizzare la cavalla all'aiuto di gamba. Far partire un cavallo al trotto inizialmente a modo suo equivale a dare al cavallo un vizio ( forse la parola non è quella giusta ma spero sia chiaro il concetto) in transizione, l'istruttore che ti dice tira le redini e picchia forte per la partenza al galoppo non ti sta insegnando e tu che trovi l'escamotage della frustatina di redini sul collo non stai imparando.
Le gambe non ti devono fare giacomo giacomo quando scendi perché non si usa stringere in sella ma si usano le pressioni graduali ma ti devono insegnare e tu devi farti prima l'assetto altrimenti no assetto no aiuti.
Per questo i principianti non dovrebbero prendere subito mezze fide ma farsi tanto tempo con i buoni e cari maestri cavalli della scuola e scegliere un bravo maestro umano anche. La strada è lunga e tortuosa ma poi le soddisfazioni arrivano.
Scusami ancora se sono stata troppo diretta  :horse-embarrassed:


Titolo: Re:consigli
Inserito da: milla - Dicembre 14, 2018, 05:19:44 PM
Mentre leggevo il post di Pighetti ho pensato le stesse cose ma non volevo scriverle per non sembrare la solita guastafeste  :firuu:
Titolo: Re:consigli
Inserito da: cilla - Dicembre 14, 2018, 05:37:26 PM
Va beh dai, però almeno l'istruttrice non gli ha messo il frustino in mano e gli speroni ai piedi, che io nei maneggi di zona vedo usare AI BAMBINI..... Un mia conoscente porta la bambina al maneggio da 1 annetto, la ragazzina monta con speroni e frustino (e viene incoraggiata ad usarli) in maniera urenda, mani alte, smanaccia, sgambaccia... Ovviamente le hanno detto che è bravissima e che deve prendere un cavallo in fida così può fare le gare  :icon_rolleyes:

Insomma, l'istruttrice di pighetti non mi sembra delle peggiori alla fin fine
Titolo: Re:consigli
Inserito da: Luna di Primavera - Dicembre 14, 2018, 05:48:48 PM
scusate nala e milla, non mi pigliate per acida ma il nostro amico monta da 9 mesi. voi dopo 9 mesi già livello Ingrid Klimke?
eddai.
Titolo: Re:consigli
Inserito da: BigDream - Dicembre 14, 2018, 05:57:42 PM
Citazione da: Luna di Primavera - Dicembre 14, 2018, 05:48:48 PM
scusate nala e milla, non mi pigliate per acida ma il nostro amico monta da 9 mesi. voi dopo 9 mesi già livello Ingrid Klimke?
eddai.

Pensavo più o meno la stessa cosa... Più che altro non ho capito esattamente cosa dovrebbe fare questo poverino.. se non monta come fa ad imparare? Magari ha solo quel cavallo a disposizione, cosa facciamo, gli spariamo? Smette di montare? Non mi è molto chiaro il consiglio che gli state dando..... ho letto cosa NON dovrebbe fare ma non cosa gli consigliate di fare...

E comunque a me le gambe ogni tanto fanno giacomo giacomo con la mia bestia, userò le gambe in modo sbagliato? Forse si, ma è l'unico modo che conosco per far avanzare il mio cavallo (e non è che faccio chissà cosa eh, non sgambo mai, stanno li e stringo quando serve, ma se ho un cavallo indietro è normale avere le gambe più affaticate rispetto al cavallo robotizzato e avanti)
Titolo: Re:consigli
Inserito da: nala - Dicembre 14, 2018, 06:23:16 PM
Luna di Primavera, non mi sembra prima di me ci siano stati consigli perdonami, soprattutto perché se dopo 9 mesi giustamente manca di tecnica ( ma chi ha una tecnica perfetta??) Che consigli gli puoi dare se non di fare un passo indietro, per il suo bene, e non precorrere i tempi.
Se non hai un assetto non puoi nemmeno utilizzare gli aiuti quindi già è un'indicazione questa. Non annuirei di fronte all'escamotage delle redinate sul collo per attivarlo o di fronte ad altre evidenti difficoltà perché tanto sono solo 9 mesi che monta e ha tempo per imparare. In questo modo rischia solo di prendere vizi difficili poi da togliere e cadere nella trappola trita e ritrita di maneggi che non ti insegnano veramente ma che ti spingono a prendere fide. E sai chi paga il prezzo più alto? Uno a caso, il cavallo.
Dire ad una persona principiante che i motivi delle difficoltà derivano dall'assenza di tecnica è fare il suo bene. Molti, agli inizi, nemmeno considerano l'esistenza di una tecnica perché spesso, in  alcuni maneggi, non la insegnano. Se posso aiutare una persona che si è affacciata da poco in questo mondo provando a mettergli un pochino la pulce nell'orecchio, anche se in modo poco convenzionale lo faccio. Lo avessero fatto con me a suo tempo...
Titolo: Re:consigli
Inserito da: nala - Dicembre 14, 2018, 06:29:06 PM
Concludo con un consiglio. Cambiare maneggio e sceglierne uno che non abbia prettamente finalità agonistiche, posti semplici dove il primo obiettivo sia il benessere del cavallo. Dove magari ti fanno passare mesi sul trotto se ce n'è bisogno. Lo so, può essere noioso all'inizio ma credo che quando c'è passione nulla è noia  :horse-smile:
Titolo: Re:consigli
Inserito da: milla - Dicembre 14, 2018, 09:19:15 PM
No scusate io mi riferivo al fatto dell' istruttore che dice di 'picchiare forte ' , all' insistenza per i concorsi ecc. non certo al talento o meno di Pighetti.
Titolo: Re:consigli
Inserito da: pighetti - Dicembre 15, 2018, 02:47:12 AM
Ragazzi e ragazze grazie ancora!!!!! per tutte le risposte ed i vari commenti bisognerebbe sempre fare una media!!!
daltronde siamo o pensiamo relativamente alle nostre esperienze vissute!!!! Sono un po d'accordo sul post di BigDream oltre che agli altri ma i consigli sarebbero utili otre sempre al fatto che gli istruttori dopo tanto tempo, anke perso, diventano dozzinali. ottimo anke il post di Nala ma io vorrei diventare bravo subito i concorsi e o le sfide mi danno gli stimoli per insistere nel mio percorso.
io salterei le 100 e anke tutti voi vi sfidate quotidianamente non ho dubbi!!
Il percorso giusto è soggettivo anzi è estremamente variabile visto che non abbiamo a che fare con delle macchine!!!
Dovreste conoscere la mia Sole Luna, è dolcissima!!
Giusto anche il post che noi neofiti non dovremmo prendere cavalli lavorati per il loro bene!!!
Le scuole giustamente spingono per arrivare ai concorsi lo capisco ma ripeto mi fa piacere sentire la pressione.
Niente frustino e speroni  sono assolutamente d'accordo!!
stare su un cavallo è inizialmente facile, trovare l'equilibrio è istintivo e per me è stato abbastanza semplice, ma il vero lavoro inizia dopo, affinare le tecniche usare gli aiuti poi è complicato!! capire il cavallo è un'impresa COMPLICATISSIMA.
ho visto cavalieri cadere e il cavallo finire il percorso da soli, quindi cavalli sono più intelligenti dei cavalieri...
In addestramento aeronautico dopo 12 ore ti fanno volare da solo, io adesso voglio volare da solo anke con il mio o la mia cavalla!!!!!
per finire chiedo scusa alla mia cavalla!!!!!
ditemi o datemi consigli raccontatemi le vostre esperienze mi saranno utili.... Grazie Grazie
Titolo: Re:consigli
Inserito da: nala - Dicembre 15, 2018, 08:45:12 AM
Caro Pighetti, anche io volevo diventare brava subito ma i cavalli sono qualcosa di più complesso di una moto o di una macchina e ti mettono quotidianamente di fronte al fatto che con loro non esistono scorciatoie. Anche i grandi fanno i conti con loro, credimi, non si arriva mai e non si è mai troppo bravi. Essere consapevoli di questo è un inizio, il lavoro che ti aspetta dopo è meraviglioso, una scoperta continua ma lungo, dura tutta la vita.
Non avere fretta e goditi il percorso.  Non saltare tappe, costruisci giorno per giorno la tua tecnica usando sempre il cuore. Loro ne richiedono tanto. Non prenderla come una sfida, loro non sono qui per questo. Di più non posso dirti perché non basterebbe una pagina ma, visto che sei agli inizi, cerca un maneggio dove i cavalli siano in gestione naturale e dove abbiano un approccio etologico diverso. A te ora serve stare a terra con questi magnifici animali. Montare un cavallo veramente significa entrare nella loro mente e nel loro mondo.  Il mio consiglio spassionato è questo. Cerca la relazione da terra, ricomincia da qui se vuoi davvero imparare.
Buon cammino 😉😊
Titolo: Re:consigli
Inserito da: nala - Dicembre 15, 2018, 09:02:17 AM
Ps l'assetto non è solo equilibrio, è la capacità di seguire il movimento del cavallo a tutte le andature mantenendo l'indipendenza delle varie parti del tuo corpo e la propriocezione del proprio corpo nello spazio.. L'assetto è già uno degli aiuti, indispensabile per dialogare col cavallo come fai con le mani e con gambe. L'assetto è il padre diciamo degli aiuti e richiede tempo, senza di lui utilizzare gli altri diventa impossibile.
Un'altra cosa è l'equilibrio.
Inizia a lavorare sull'assetto, tecnicamente parlando.
Per il resto non avere fretta che il tempo è un concetto solo nostro, non dei cavalli. E stai con loro, a terra.
Ciao ciao e facci sapere  :ciao:
Titolo: Re:consigli
Inserito da: Angeletta85 - Dicembre 15, 2018, 01:56:02 PM
Uno per imparare a montare deve montare,il lavoro a terra è bello ed utile ma ci vuole le giuste dosi di tutto....
Titolo: Re:consigli
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 16, 2018, 02:39:53 PM
Caro Fighetti, complimenta per tutto e complimenti a tutte le utante che ti hanno propinati un mucchio di pretiosi consilii.
A me incuriosiscie una cosa: con quale ragionamento, con quale logica associazione, con quale percorso mentale, con quale traiettoria intellettiva hai scelto di aprire sto topico in "etologia"?

E' stato uno sballio o hai zuzerellato?

Titolo: Re:consigli
Inserito da: BigDream - Dicembre 17, 2018, 08:36:36 AM
Citazione da: nala - Dicembre 14, 2018, 06:23:16 PM
Luna di Primavera, non mi sembra prima di me ci siano stati consigli perdonami, soprattutto perché se dopo 9 mesi giustamente manca di tecnica ( ma chi ha una tecnica perfetta??) Che consigli gli puoi dare se non di fare un passo indietro, per il suo bene, e non precorrere i tempi.
Se non hai un assetto non puoi nemmeno utilizzare gli aiuti quindi già è un'indicazione questa. Non annuirei di fronte all'escamotage delle redinate sul collo per attivarlo o di fronte ad altre evidenti difficoltà perché tanto sono solo 9 mesi che monta e ha tempo per imparare. In questo modo rischia solo di prendere vizi difficili poi da togliere e cadere nella trappola trita e ritrita di maneggi che non ti insegnano veramente ma che ti spingono a prendere fide. E sai chi paga il prezzo più alto? Uno a caso, il cavallo.
Dire ad una persona principiante che i motivi delle difficoltà derivano dall'assenza di tecnica è fare il suo bene. Molti, agli inizi, nemmeno considerano l'esistenza di una tecnica perché spesso, in  alcuni maneggi, non la insegnano. Se posso aiutare una persona che si è affacciata da poco in questo mondo provando a mettergli un pochino la pulce nell'orecchio, anche se in modo poco convenzionale lo faccio. Lo avessero fatto con me a suo tempo...

scusa nala, il tuo discorso potrebbe anche avere senso, il punto è che c'è gente (tanta) che anche dopo anni non ha un assetto che si possa definire buono, neanche lontanamente... e nemmeno una gran tecnica... quindi? Eppure montano lo stesso. Ognuno fa del proprio meglio, c'è chi è più portato di altri (anche grazie ad agevolazioni come le gambe lunghe, una preparazione fisica più adatta, un cavallo bravo e facile ecc), c'è chi magari non avrà mai un assetto ottimo ma riesce comunque a montare e divertirsi.


Il miglior cavaliere di SO che conosco personalmente (quindi tralasciando tutti i big ovviamente) ha un assetto terribile. Se lo vedi montare in piano non gli daresti due soldi. Eppure è un mostro in sella.

E ricordo, come dice Angeletta giustamente, che per avere un buon assetto o migliorare la tecnica bisogna montare, montare, montare. Non ci sono altri modi per migliorare se non l'esperienza e la pratica. E quella si fa solo montando, all'inizio si sbaglierà praticamente tutto, poi magari solo il 90%, poi sempre meno... ma con la teoria non si va avanti.

@Pighetti, l'unica cosa che posso aggiungere a quanto ho già detto, è solo di non affrettare i tempi sui salti: sulle basse uno può anche non avere una gran tecnica e sbagliare anche ottomila distanze, un bravo cavallo non ha troppe difficoltà ad aggiustarsi, ma quando si comincia ad alzare un po' non basta più la "fortuna" o la bravura del cavallo, e si rischia di fare casino e farsi pure male. Questo dovrebbero dirlo gli istruttori ma sappiamo tutti come funziona oggi.
Titolo: Re:consigli
Inserito da: nala - Dicembre 17, 2018, 09:52:32 AM
Luna di Primavera, rileggi il mio post senza pregiudizio ti prego perché non ho parlato di avere assetto perfetto o altro.
Consigliao, a chi monta da 9 mesi, di lavorare prima su quello altrimenti gli altri aiuti diventa difficile usarli, invece di pensare ai cambi di galoppo al volo, ai percorsi di salto, a trovare escamotage per svegliare un cavallo evidentemente sordo alle gambe.
Consigliavo spassionatamente di relazionarsi con il cavallo perché  ciò che fai a terra te lo porti in sella.
Se hai un cavallo in fida diventa normale montare solo quel cavallo e quindi tutta l'esperienza con tanti altri cavalli , utilissima per chiunque,  va a ramengo. Per questo consigliavo, dopo solo 9 mesi, di tornare ai cavalli della scuola invece di prendere una fida. Mi sembra prematuro, tutto qui.
Scusate ma io scrivo velocemente da cellulare e non posso curare molto la forma. Immaginatemi con una voce serena ed allegra, non riesco nemmeno ad usare tutti gli emoticons per ammorbidire i toni che, credetemi,non hanno assolutamente intenzioni saccenti. Anzi.. :horse-smile:


Titolo: Re:consigli
Inserito da: Luna di Primavera - Dicembre 17, 2018, 10:23:17 AM
beh uno che va a cavallo da 9 mesi pensa a ciò che l'istruttore gli dice di pensare. è importante mettere a un principiantissimo le pulci nell'orecchio, come dici tu e concordo, ma a mio parere è disfunzionale demolirlo dicendogli che tutto quello che l'istruttore gli sta suggerendo è sbagliato.

certo che hai ragione, bisognerebbe fare 1 anno di lavoro alla corda prima di pigliare in mano le redini. eppure nessuno di noi lo ha fatto, pochissimi hanno fatto giusto un po' di corda, ci hanno buttato un po' tutti nella mischia. perché sostanzialmente ci siamo tutti avvicinati al cavallo per divertirci e la corda da principianti non è divertente, è una noia mortale - diciamocelo.
quindi nel mondo ideale ci vorrebbero le due cose, un po' di lavoro sull'assetto e un po' di lavoro "all'arrembaggio". sicuramente la maggioranza dei maneggi è "all'arrembaggio" e questo è profondamente sbagliato, concordo con te, ma anche il consiglio di cambiare maneggio, abbi pazienza, mi pare un po' drastico. peraltro l'istruttrice gli dice "prima dai il comando piano e se non ti ascolta daglielo più forte". capisco che ti faccia specie detta così, ma cosa c'è concettualmente di sbagliato? un cavallo della scuola non parte al galoppo perché non capisce il comando?? perché manca la relazione da terra?? ma quando mai. non parte al galoppo, povera bestia santo subito, perché se può se lo scansa. purtroppo sono delle cavie, ma senza di loro noi non potremmo imparare. perciò, grazie infinite a tutti i cavalli che mi hanno sopportata.

in conclusione, poiché 9 mesi di esperienza sono pochissimi, anche io concordo con Angeletta e con Big. intanto montare, farsi un po' le ossa, affrontando i problemi e sperimentando. e pian piano si matura e si migliora e a quel punto, in maniera assolutamente naturale e spontanea, si sentirà l'esigenza di cercare un aiuto (maneggio, istruttore) più avanzato.
nel mio primo intervento a pagina uno dicevo questo, di darsi il tempo di imparare - e anche di non farsi vendere il cavallo subito perché troppo presto.
Titolo: Re:consigli
Inserito da: BigDream - Dicembre 17, 2018, 10:50:49 AM
Credo che nala rispondesse a me e all'ultimo post... tranquilla, nemmeno il mio tono voleva essere polemico, era solo il mio pensiero in relazione a quanto hai detto nel tuo  :occasion14:

Citazione da: Luna di Primavera - Dicembre 17, 2018, 10:23:17 AM
Peraltro l'istruttrice gli dice "prima dai il comando piano e se non ti ascolta daglielo più forte". capisco che ti faccia specie detta così, ma cosa c'è concettualmente di sbagliato? un cavallo della scuola non parte al galoppo perché non capisce il comando?? perché manca la relazione da terra?? ma quando mai. non parte al galoppo, povera bestia santo subito, perché se può se lo scansa. purtroppo sono delle cavie, ma senza di loro noi non potremmo imparare.

Esattamente. Tra l'altro non abbiamo chiesto a Pighetti se ha fatto almeno un po' di longe inizialmente (dubito), e anche io concordo con Luna come dicevo nell'altro post... La longe dovrebbe essere la base di tutto, ma purtroppo nessuno usa più. E pensare che alla scuola spagnola di Vienna fanno longe una volta alla settimana.
Titolo: Re:consigli
Inserito da: nala - Dicembre 17, 2018, 10:59:28 AM
Luna di Primavera, tutti i brutti vizi che uno prende e lo dico per esperienza, poi sono un casino sistemare dopo e lo dico sempre per esperienza. Quindi se posso consigliare di fare le cose per gradi e senza pretendere di cambiare subito un galoppo al volo, lo consiglio col cuore perché so cosa significa il dopo.
A cavallo ci si deve divertire, su questo concordo,  e ci si deve ancbr un pochino buttare, e pure d'accordo su questo.
Non dico poi di stare alla corda un anno, dicevo altro. Pighetti ha un cavallo in fida, non sta facendo scuola. Ripeto, mi sembra prematuro perché si preclude tanti insegnamenti diversi.
Non l'ho demolito, ho cercato di dare uno spunto di riflessione che se avessero dato a me, avrei solo ringraziato forse risparmiandomi tanto tempo perso. O magari avrei perseguito per la mia strada ma con la pulce a dirmi "guarda che c'è altro! Non stai imparando così facendo". Non tutti hanno la fortuna di capitare nel maneggio giuaro con l'approccio all'insegnamento giusta, io non l'ho avuta all'inizio e per questo mi dispiace quando vedo le stesse dinamiche.
L'istruttore che gli dice picchia forte è concettualmente sbagliato, non ti sta insegnando. Un conto è dire fai una leggera pressiine, se non ti ascolta passa a forza due, poi tre fino a forza dieci che può essere la scudisciata per intenderci. Ma hai insegnato all'allievo cge prima c'è la richiesta ed una pressione. Un conto è dire picchia forte. Infatti lui è passato ora a dare le redinate sul collo per farsi ascoltare. Cosa c'è in questo di corretto?
Non sta montando un cavallo da scuola che ormai ne sente di cotte e di crude, ma ha un cavallo in fida col quale si dovrebbe stabilire un rapporto perché lo monta solo lui, ne è responsabile direttamente. Da qui la differenza e la necessità di farci un determinato lavoro basato anche sulla relazione ( chi rispetta chi?) e per questo è prematuro in questa fase.
Cosa c'è di distruttivo in questo discorso?
Titolo: Re:consigli
Inserito da: BigDream - Dicembre 17, 2018, 11:02:04 AM
ma chi ha stabilito che il cavallo che ha in mezza fida non sia da scuola? Forse me lo sono persa io....

Titolo: Re:consigli
Inserito da: nala - Dicembre 17, 2018, 11:04:08 AM
Big Dream forse ci stiamo sovrapponendo ed appassionando noi mentre Pighetti si è dato 🤣🤣🤣🤣
Titolo: Re:consigli
Inserito da: nala - Dicembre 17, 2018, 11:08:13 AM
Big Dream in genere dalle mie parti i cavalli in fida non sono della scuola. Lo diventano dopo del tempo, dopo essere stati rovinati, per questo davo per scontato che non fosse appunto della scuola.
Magari sono in errore io 😉
Ma comunque non ne monta diversi e questo io lo trovo un grande limite agli inizi
Titolo: Re:consigli
Inserito da: Luna di Primavera - Dicembre 17, 2018, 11:49:22 AM
Citazione da: nala - Dicembre 17, 2018, 10:59:28 AM
Infatti lui è passato ora a dare le redinate sul collo per farsi ascoltare. Cosa c'è in questo di corretto?

non portando il frustino (evidentemente), non la vedo così tragica usare il fiocco delle redini.
sarebbe meglio gli dessero il frustino, ma solo perchè è più pratico da usare e più immediato per il cavallo.

sulla progressione a fasi, io sono seguita da un'istruttrice parelli quindi il concetto con me sfonda una porta aperta. ma per esperienza diretta ti dico che se il cavallo è un tantino paraculo, funziona molto ma molto meglio passare da fase 1 a fase 4 direttamente.
l'equitazione è 99% tecnica e 1% relazione, ma purtroppo per fare la tecnica a un certo punto bisogna che ci sia 100% obbedienza.

sul fatto di montare sempre lo stesso cavallo hai ragione che da una parte è un po' limitante. però ha il vantaggio che cominci a conoscere quel cavallo e a prenderci confidenza.

comunque, mi pare che stiamo facendo un monte di filosofia (bella e utile eh intendiamoci) però mi sa che il nostro amico si sia giustamente dileguato :horse-embarrassed:

Titolo: Re:consigli
Inserito da: nala - Dicembre 17, 2018, 12:19:11 PM
Vero, noi discutiamo e Pighetti si è dileguato 😅

Sul resto concordo con te ma non ritrovo nel post di Pighetti questo approccio, per questo è partito il mio "occhio!"

Solo un appunto.  Per me non è 99% tecnica e 1% relazione. Concordo sul 100% obbedienza ma questa deriva dal rispetto che si ottiene con la competenza sia in termini di tecnica che in termini di relazione.  Tocca essere la giusta guida per il nostro cavallo, un capo giusto e mai violento. Cosa non facile per noi figuriamoci per un neofita. Da qui l'esigenza di acquisire competenza e conoscenze e da qui l'importanza di montare tutto! 😄
Titolo: Re:consigli
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 17, 2018, 02:43:53 PM
Il signor Fighetti, chiede consigli tennici nel reparto etologia, o è un "cretino" sprovveduto oppure vuol prenderci per il cubo.

Come si vede - dalle vostre numerose et sapienti risposte - la teoria di Petroncelli impera nel ueb, in particolare, nei fori equestri più vulnerabili per un vuoto di culutura generazionale...

Ve la ricordate la teoria di Pretoncello... O no?
Titolo: Re:consigli
Inserito da: nala - Dicembre 17, 2018, 10:05:44 PM
Scusa ma dare del cretino ad un partecipante ti sembra una cosa carina?
Poi una curiosità.  Ma scrivi appositamente in questa forma o non ne conosci altre?
Titolo: Re:consigli
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 18, 2018, 12:25:39 AM
Vi do una notiziona che certamente è sfuggita a qualche "cretina":

Le virgolette si usano anche per mettere in evidenza una parola usata in maniera  particolare, per suggerire che si sta dicendo quella cosa, ma in senso: allusivo, ironico, scherzoso, metaforico.
Titolo: Re:consigli
Inserito da: pighetti - Dicembre 18, 2018, 12:43:55 AM
Scusate non mi sono dileguato, e non sono un fake o un cretino, come dislessicamente mi è stato attribuito...
Ho letto molto attentamente tutti i post e condivido quasi tutto. Ma soprattuto vi ringrazio!!! DAVVERO
Le scuole e i maneggi sicuramente lavorano ed hanno una componente commerciale importante su tutti!! allievi o soci!!
Poveri cavalli!!!
In realtà sono anke convinto che le scuole ci mettano  in ogni caso al sicuro... penso che la parte forse sbagliata sia quella che il maneggio interpreti la volontà di ogni allievo e che non sempre sia salutare per il cavallo.
Io amo questi animali ma non sono in grado gestire mia inesperienza e la scuola, mi devo fidare.
I brutti vizi li prendono sia i cavalli che i cavalieri, per questo chiedo a voi!!
Ribadisco che ho cambiato già 5 cavalli e se posso dire ho dovuto cercare su internet come partire al galoppo, visto che  i cavalli della scuola partivano al galoppo dopo la sessione al trotto praticamente da soli accorciando solo le redini!!!
Devo anke essere onesto, qualche anno fa ho fatto dressage per un paio di mesi, mi sono stufato presto!!
E che nessuno venga a dire che il dressage faccia bene ai nostri amati animali!!
Nei salti ho trovato la mia dimensione, poi giusto o sbagliato raga ho 50 anni, tra un pò potrebbe essere il cavallo a farmi girare alla corda!!
Perfavore non consideratemi un poverino da motivare o peggio facilmente influenzabile da commenti negativi, vorrei tutti i commenti purché costruttivi!!!

il frustino l'ho usato con altri cavalli (appunto quelli della scuola) con questa non mi hanno mai proposto di farlo, secondo me la cavalla è molto efficace e potente, dopo il primo sveglio risponde benissimo, sarebbe eccessivo continuare a svegliarla!!!
Poi esistono sempre diverse scuole di pensiero ma sono sempre soggettive!!
L'importante per me è non mettere eccessivamente in difficolta il cavallo, anke se un po dovrà farlo.
Per finire Raffaele ti invito a non insultare non mi conosci se ho sbagliato "reparto" chiedo scusa
Titolo: Re:consigli
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 18, 2018, 01:28:09 AM
Per me sei fasullo, se non sei fasullo sei "cretino" (notare le virgolette), questa è una mia opinione, pertanto insindacabile.

Quale tu sia, non hai motivo di offenderti: "cretino"  in questo caso indica, in maniera metaforica, la tua incapacità di comprendere che la tua presentazione/richiesta di consigli è irricevibile.

Per risolvere i problemi che hai posto, ci vorrebbe la consultazione di decine di trattati oltre - naturalmente - anni di pratica.
Hai trovate decine di "cretine" (notare le virgolette) che ti hanno risposto a tono e un cretino che sono io (notare la mancanza delle virgolette) che si è intromesso.

Avrò il piacere di ignorarti, se puoi fai altrettanto.
Titolo: Re:consigli
Inserito da: milla - Dicembre 18, 2018, 08:06:14 AM
Dire che hai fatto DUE MESI di dressage e ti sei stufato è molto eloquente: in due mesi NON si fa dressage, in due mesi a malapena si riesce a trottare in modo decente e forse non ti sei reso conto che un percorso di salto non è altro che lavoro in piano inframezzato da qualche ostacolo.
Il lavoro in piano, fatto come dio comanda, è la base di TUTTO.
Titolo: Re:consigli
Inserito da: Luna di Primavera - Dicembre 18, 2018, 09:28:41 AM
Citazione da: nala - Dicembre 17, 2018, 12:19:11 PM
  Per me non è 99% tecnica e 1% relazione.

fai questa prova: fai montare il tuo adorato cavallo, con cui hai anni di relazione, da uno più bravo di te che non ha mai visto nè conosciuto.

scoprirai che anche con zero relazione il tuo cavallo dopo 10 minuti si muoverà un miliardo di volte meglio con lui che con te.
è dura da buttar giù, ma è così.

con questo non sto dicendo che la relazione non serve. serve moltissimo, ma non è l'equitazione.
Titolo: Re:consigli
Inserito da: nala - Dicembre 18, 2018, 09:44:59 AM
Luna di Primavera, certissimamente. Ho capito meglio il tuo discorso
Titolo: Re:consigli
Inserito da: Miky Estancia - Dicembre 18, 2018, 04:16:42 PM
Citazione da: Luna di Primavera - Dicembre 18, 2018, 09:28:41 AM
Citazione da: nala - Dicembre 17, 2018, 12:19:11 PM
  Per me non è 99% tecnica e 1% relazione.

fai questa prova: fai montare il tuo adorato cavallo, con cui hai anni di relazione, da uno più bravo di te che non ha mai visto nè conosciuto.

scoprirai che anche con zero relazione il tuo cavallo dopo 10 minuti si muoverà un miliardo di volte meglio con lui che con te.
è dura da buttar giù, ma è così.

con questo non sto dicendo che la relazione non serve. serve moltissimo, ma non è l'equitazione.

Esperimento  fatto e con tre miei cavalli diversi e tre diversi ottimi professionisti.
Tutto va "bene" fino a quando non scatta l'incomprensione o l'imprevisto. Li casca l'asino: puoi essere tecnicamente bravo finché vuoi, ma se il cavallo non si fida, rimani nella popò o lavori male.
Titolo: Re:consigli
Inserito da: BigDream - Dicembre 18, 2018, 04:55:23 PM
mah, secondo me il cavallo sa di chi fidarsi e di chi no e non c'entra la relazione (scusate ma è la verità, anche se mi piacerebbe pensare il contrario). Se un cavaliere è tecnicamente bravo e sa montare con sicurezza, il cavallo lo sente dopo 2 secondi che ce l'ha in groppa, anche se non l'ha mai visto in vita sua. E quindi si fida ugualmente, anzi probabilmente si fida di più, perché esperienza=sicurezza=sicurezza trasmessa al cavallo.

Quindi anche se capita l'imprevisto e magari io che conosco meglio la bestia potevo aspettarmelo mentre il professionista, o cavaliere migliore di me, rimane un attimo "spiazzato", sicuramente sa come gestire la situazione con la sicurezza necessaria (e immediata) e il cavallo non ne risente. IMHO.

Poi che ci siano tutte delle piccolezze di chi conosce il proprio cavallo e quindi sa cosa gli piace cosa non gli piace eccetera eccetera, ok, ma da qui a dire che la tecnica è secondaria alla relazione non credo. In sella. Da terra è un altro discorso
Titolo: Re:consigli
Inserito da: milla - Dicembre 18, 2018, 07:03:40 PM
Quoto Big.
Titolo: Re:consigli
Inserito da: Luna di Primavera - Dicembre 18, 2018, 07:11:38 PM
Boh, definiamo "imprevisto". Normalmente il cavaliere più bravo di me ne ha anche passati ben più di me di imprevisti, e normalmente se la cava sempre meglio.
Se l'imprevisto è Godzilla che esce da sottoterra e il cavallo impazzisce, il cavaliere con più tecnica riesce a riprendere il controllo prima e meglio di me.
Se l'imprevisto è una disobbedienza o un'incomprensione più o meno marcata per vari motivi, il cavaliere con più tecnica riesce comunque a riconquistare l'obbedienza e a chiarire l'incomprensione anche senza la relazione.

Ma magari ti riferisci a situazioni insolite. Raccontaci.
Titolo: Re:consigli
Inserito da: Miky Estancia - Dicembre 19, 2018, 09:12:40 AM
Citazione da: BigDream - Dicembre 18, 2018, 04:55:23 PM
mah, secondo me il cavallo sa di chi fidarsi e di chi no e non c'entra la relazione (scusate ma è la verità, anche se mi piacerebbe pensare il contrario). Se un cavaliere è tecnicamente bravo e sa montare con sicurezza, il cavallo lo sente dopo 2 secondi che ce l'ha in groppa, anche se non l'ha mai visto in vita sua. E quindi si fida ugualmente, anzi probabilmente si fida di più, perché esperienza=sicurezza=sicurezza trasmessa al cavallo.

Quindi anche se capita l'imprevisto e magari io che conosco meglio la bestia potevo aspettarmelo mentre il professionista, o cavaliere migliore di me, rimane un attimo "spiazzato", sicuramente sa come gestire la situazione con la sicurezza necessaria (e immediata) e il cavallo non ne risente. IMHO.

Poi che ci siano tutte delle piccolezze di chi conosce il proprio cavallo e quindi sa cosa gli piace cosa non gli piace eccetera eccetera, ok, ma da qui a dire che la tecnica è secondaria alla relazione non credo. In sella. Da terra è un altro discorso
Per me, tecnica e relazione, sia da terra che da sella, devono andare di pari passo, in questo modo si ottengono risultati migliori.
Il fatto di venire guidati da una mano esperta e sicura, sia da terra che in sella, non fa si che automaticamente il cavallo si fidi all'istante del suo conduttore. Perché il cavallo si fidi in (quasi) tutte le situazioni, bisogna che la sua esperienza con quel conduttore, gli confermi che può fidarsi.
Faccio un esempio.
Il nostro ex cavallo da spettacolo, Matador (argentino x percheron di oltre 8 qli ), per esigenze di scena, ha dovuto imparare, insieme ad altri cavalli coinvolti nello stesso numero, ad attraversare il muro di fuoco.
Sempre per esigenze di spettacolo, è stato necessario che i cavalieri si scambiassero i cavalli.
Dopo x passaggi nel fuoco, tutti i cavalli hanno capito che non c'era nulla da temere e passavano tranquilli e beati, sia in singolo che in batteria.
Tutti tranne Matador, che con Tony passava, ma teso come una corda di violino.
Al momento dello scambio cavalli, nessuno ha avuto problemi a passare nel fuoco con il cavallo altrui (ovvio, ormai i cavalli avevano imparato a non temere la situazione), tranne chi montava Matador. Ci hanno provato in diversi e si sono guadagnati dei bei rifiuti (immaginatevi il sollazzo di una bella frenata davanti al fuoco con conseguente pericolo di venirci catapultato sopra), solo un ragazzo molto molto bravo riuscì a farlo passare....con un bellissimo salto a capra e successivo scarto e fugone....per carità,  ben gestiti ma assolutamente improponibili in spettacolo.

Questo e tante altre situazioni che ho vissuto, cosa mi hanno insegnato?

Che posso essere tecnicamente brava e faccio bella figura,  con un buon cavallo, in situazioni normali; posso fare una figura sufficiente con un Matador testadigomma, ma se con il testadigomma devo fare una figura almeno discreta, oltre alla tecnica devo avere qualche arma in più. ...questa arma si chiama relazione, ed ha fatto si che Matador passasse nel fuoco anche se se la faceva nelle mutade. Perché ci passava? Perché si fidava di Tony. Perché si fidava di Tony? Perché la sua esperienza gli diceva che Tony non gli ha mai fatto fare cose che gli hanno provocato un danno. Gli altri cavalieri, per quanto bravi, non avevano un percorso con lui.

Luraschi dice che il cavallo da cascade è un cavallo che non pensa, ma è uncavallo che si fida del suo cavaliere. Lui non sa se il muro contro il quale il cavaliere lo lancia è vero o è di carta: si fida e lo sfonda. Ma la fiducia è un arma a doppio taglio, bisogna che il cavaliere non la tradisca mai, se vuole continuare ad avere un buon cavallo da cascade.
Titolo: Re:consigli
Inserito da: nala - Dicembre 19, 2018, 09:53:11 AM
Micky Estancia, è stato molto bello leggerti.
Titolo: Re:consigli
Inserito da: Luna di Primavera - Dicembre 19, 2018, 10:00:32 AM
è interessante come aneddoto, ma mi pare che confermi quanto dicevo.
infatti nell'imprevisto il cavaliere più bravo (con più tecnica) è riuscito comunque a ottenere l'obbedienza e fare l'esercizio anche in assenza di relazione e anche se il cavallo non era per niente convinto. magari con più passaggi avrebbe saputo anche mitigare il salto a capra e il fugone e dimostrare a Matador che davvero non c'erano pericoli.
concordo che in spettacolo tutto dovrebbe filare liscio e intoppi di questo genere non sono proponibili, ha chiaramente ragione Luraschi.
però non ho capito come è finita nello spettacolo vero e proprio. avete rinunciato allo scambio cavalli?

Titolo: Re:consigli
Inserito da: Miky Estancia - Dicembre 19, 2018, 12:10:07 PM
Citazione da: Luna di Primavera - Dicembre 19, 2018, 10:00:32 AM
è interessante come aneddoto, ma mi pare che confermi quanto dicevo.
infatti nell'imprevisto il cavaliere più bravo (con più tecnica) è riuscito comunque a ottenere l'obbedienza e fare l'esercizio anche in assenza di relazione e anche se il cavallo non era per niente convinto. magari con più passaggi avrebbe saputo anche mitigare il salto a capra e il fugone e dimostrare a Matador che davvero non c'erano pericoli.
concordo che in spettacolo tutto dovrebbe filare liscio e intoppi di questo genere non sono proponibili, ha chiaramente ragione Luraschi.
però non ho capito come è finita nello spettacolo vero e proprio. avete rinunciato allo scambio cavalli?

No Luna, non hai capito....tra due cavalieri bravi (Tony e quel ragazzo), è riuscito a far fare discretamente l'esercizio Tony che aveva una buona relazione con Matador.....gli altri o si sono beccati dei bei rifiuti, o come è  successo al ragazzo,  hanno ottenuto non obbedienza, ma un esercizio, fatto male, per costrizione con relativa difesa successiva. E di passaggi ne ha provati parecchi...ma che ci vuoi fare, Matador aveva una testa particolare e continuare ad insistere, quando dava già a fatica il massimo di se con Tony, significava solo violentarlo e non ci interessava la cosa, visto che già per ottenere saltoacaprascartoefugone si era tribolato abbastanza...e dopo quello, cavallo e cavaliere erano ridotti uno schifo.
Continuare a fare passaggi? A che pro? Passava gia con Tony, aveva gia capito che  poteva accontentare Tony senza farsi male, ma con gli altri cavalieri era un altra storia, come ti dicevo, con gli altri, bravi finche vuoi, non aveva relazione. La relazione non la costruisci in 10 minuti, ci va tempo, e non la costruisci certo forzandolo a suon di passaggi. Ci sono cavalli che a furia di insistere (e con l'ausilio di speronate e frustate), passano, certo...con Matador accanirsi portava solo a farsi male e a schiacciarlo mentalmente...perché rovinare un cavallo?
Insomma puoi essere bravo finché vuoi, ma se il cavallo dice no, è no, si può trasformare il no in un ni se c'è quel valore aggiunto in più che si chiama relazione.

Si scambiavano i cavalli perché in spettacolo può succedere che un cavaliere in un numero precedente si faccia male o debba andare via per un urgenza; abitualmente ci sono cavalieri, e se si può, anche cavalli di riserva.
In spettacolo Matador è sempre stato montato solo da Tony...era un cavallo impegnativo, molto particolare,  diciamo che non c'era la fila di persone che volevano metterci il sedere sopra...da terra invece, lo facevo lavorare anche con i disabili...
Titolo: Re:consigli
Inserito da: milla - Dicembre 19, 2018, 01:01:23 PM
Interessante l'aneddoto di Micky infatti in dressage accade che un cavallo vada molto bene con un cavaliere e decisamente meno bene con un altro (un esempio a caso il buon Totilas) e sicuramente la "relazione" c'entra eccome, mentre nel salto ci sono competizioni in cui è proprio previsto lo scambio dei cavalli e lì pare (e dico pare) che il fatto di cambiare cavaliere sia meno influente.
Se è vero (e dico SE) come si spiega?
Titolo: Re:consigli
Inserito da: Miky Estancia - Dicembre 19, 2018, 01:06:52 PM
Citazione da: Luna di Primavera - Dicembre 18, 2018, 07:11:38 PM
Boh, definiamo "imprevisto". Normalmente il cavaliere più bravo di me ne ha anche passati ben più di me di imprevisti, e normalmente se la cava sempre meglio.
Se l'imprevisto è Godzilla che esce da sottoterra e il cavallo impazzisce, il cavaliere con più tecnica riesce a riprendere il controllo prima e meglio di me.
Se l'imprevisto è una disobbedienza o un'incomprensione più o meno marcata per vari motivi, il cavaliere con più tecnica riesce comunque a riconquistare l'obbedienza e a chiarire l'incomprensione anche senza la relazione.

Ma magari ti riferisci a situazioni insolite. Raccontaci.
Beh Luna, tu dici questo probabilmente perché questo hai vissuto. E se non ricordo male, il riferimento, tratto dal tuo album, potrebbe essere quando il tuo istruttore F (se non sbaglio ), ti montava super Etrillo.
In quel caso, concordo con te.
Come concordo in tutte quelle situazioni in cui, cavalieri principianti, mettono in mano il loro lallo ad un cavaliere con un minimo di esperienza in più. È ovvio che se si monta poco o da poco, il cavallo vada meglio con un cavaliere che monta meglio e di piu. Anche perché,  parliamoci chiaro...chi sta da poco o sta poco col cavallo, che relazione vuoi che abbia? Zero. Ma magari è convinto di avere una relazzzzione mmmeravigghiosa perché il lallo gli nitrisce quando li vede arrivare in scuderia col sacchetto del pane in mano.

Diverso è quando col cavallo ci vivi, ci lavori e la relazione esiste davvero perché ci hai lavorato su per costruirla.
Aaaaaanni e aaaaaanni fa, decisi di progredire nel lavoro alla doppia longia e redini lunghe. Me la cavavo discretamente,  ma volevo di più. Mi feci seguire da un mio caro amico,  sulla cui bravura, esperienza  e competenza nessuno può mettere bocca. Ovviamente,  Prince nelle sue mani era una meraviglia, uno spettacolino.
Fino a quando non è nato un piccolo contrasto su un nuovo esercizio.
Io i contrasti me li gestisco facendo leva sulla relazione e sulla tecnica. Il mio amico usa la sua tecnica impeccabile.
Risultato: con la tecnica, dopo un pò di lite, ha ottenuto alla fine l'esercizio, anche ben fatto tecnicamente, ma Prince era  teso e nervoso durante l'esecuzione e cosi e rimasto fino alla fine della sessione di lavoro.
La sessione di lavoro successiva,  Prince è entrato in difesa praticamente subito (ovvio, visto che è abituato a finire il lavoro con un esercizio ben fatto e relativo premio,  in modo da conservare un ricordo positivo di quanto fatto, e per lui il mio amico era legato a tensione e nervosismo ), al che i mio amico mi ha passato le redini e mi ha fatto un mazzo a quadretti per insegnarmi quel che volevo. Certo, se me lo lavorava lui il cavallo,  facevo prima (è più facile imparare con un cavallo che già sa, invece ho dovuto imparare e contemporaneamente insegnare al mio cavallo), io ho dovuto sudare ben più di sette camicie, ma con me Prince era più tollerante, e in caso di contrasto, risolvendo alla mia maniera, lui rimaneva tranquillo invece di diventare un isterico blocco di marmo.
Titolo: Re:consigli
Inserito da: BigDream - Dicembre 20, 2018, 03:19:52 PM
Miky, non voglio per forza andarti contro, però mentre leggevo pensavo due cose: 1. forse Tony è comunque più bravo dell'altro cavaliere, magari non per forza tecnicamente migliore ma migliore nel dare fiducia (che per me equivale comunque ad un "essere più bravo", in questo caso) e 2. io ho qualche dubbio sul fatto che il cavallo colleghi le due cose, ovvero io cavallo, da terra vedo Tizio, lo riconosco, so che è lui e che abbiamo una bella relazione ecc ecc. Ma ho qualche dubbio sul fatto che colleghino il fatto che in questo momento è Tizio sulla loro groppa e si comportino di conseguenza. Sentono che è Tizio rispetto alle altre volte che hanno avuto Tizio in sella, questo si, perché riconoscono che ne so la mano, la gamba, ecc. Ma che colleghino le due persone (da terra/in sella) onestamente non ci metterei la mano sul fuoco. Ma non perché siano stupidi eh, ovvio che "vedono" che è Tizio che li sella e che sale, ma non so quanto possano collegare la relazione diciamo affettiva e quel che accade quando invece si lavora in sella. Secondo me sono proprio due cose distinte, per loro, poi ognuno può pensarla diversamente ma nessuno ha la prova scientifica di questa cosa, quindi posso avere ragione io come può avere ragione chi dice il contrario.

Per spiegarmi meglio e fare un esempio, il mio cavallo si stra fida di me da terra. Si getterebbe nel fuoco se io lo facessi prima di lui, e ho avuto diverse prove di ciò. Anzi, si fida più di me che di M o di chiunque altro. Anche per dire alla longe, tutto benissimo, comandi alla perfezione ecc ecc. Tuttavia, in sella non è così. O meglio, si fida anche di me per molte cose, però lavora meglio e ascolta di più M. E io si sono amatore ma non è che monto da due giorni, quindi non vale la regola citata prima "sono talmente principiante che è ovvio che di me non si fidi ma di M che è un cavaliere esperto si". Perché non é che non si fida di me, anche io riesco a fargli fare cose di cui normalmente ha paura (penso solo al bagno in mare in Normandia), solo che con M su molte cose funziona meglio, in sella. Perché? Perché tecnicamente è molto più avanti (e sicuro) di me.
Titolo: Re:consigli
Inserito da: Miky Estancia - Dicembre 20, 2018, 04:44:34 PM
Citazione da: BigDream - Dicembre 20, 2018, 03:19:52 PM
Miky, non voglio per forza andarti contro, però mentre leggevo pensavo due cose: 1. forse Tony è comunque più bravo dell'altro cavaliere, magari non per forza tecnicamente migliore ma migliore nel dare fiducia (che per me equivale comunque ad un "essere più bravo", in questo caso) e 2. io ho qualche dubbio sul fatto che il cavallo colleghi le due cose, ovvero io cavallo, da terra vedo Tizio, lo riconosco, so che è lui e che abbiamo una bella relazione ecc ecc. Ma ho qualche dubbio sul fatto che colleghino il fatto che in questo momento è Tizio sulla loro groppa e si comportino di conseguenza. Sentono che è Tizio rispetto alle altre volte che hanno avuto Tizio in sella, questo si, perché riconoscono che ne so la mano, la gamba, ecc. Ma che colleghino le due persone (da terra/in sella) onestamente non ci metterei la mano sul fuoco. Ma non perché siano stupidi eh, ovvio che "vedono" che è Tizio che li sella e che sale, ma non so quanto possano collegare la relazione diciamo affettiva e quel che accade quando invece si lavora in sella. Secondo me sono proprio due cose distinte, per loro, poi ognuno può pensarla diversamente ma nessuno ha la prova scientifica di questa cosa, quindi posso avere ragione io come può avere ragione chi dice il contrario.

Per spiegarmi meglio e fare un esempio, il mio cavallo si stra fida di me da terra. Si getterebbe nel fuoco se io lo facessi prima di lui, e ho avuto diverse prove di ciò. Anzi, si fida più di me che di M o di chiunque altro. Anche per dire alla longe, tutto benissimo, comandi alla perfezione ecc ecc. Tuttavia, in sella non è così. O meglio, si fida anche di me per molte cose, però lavora meglio e ascolta di più M. E io si sono amatore ma non è che monto da due giorni, quindi non vale la regola citata prima "sono talmente principiante che è ovvio che di me non si fidi ma di M che è un cavaliere esperto si". Perché non é che non si fida di me, anche io riesco a fargli fare cose di cui normalmente ha paura (penso solo al bagno in mare in Normandia), solo che con M su molte cose funziona meglio, in sella. Perché? Perché tecnicamente è molto più avanti (e sicuro) di me.

Nessun problema big, non mi stai dando contro, chiami solo le cose in modo diverso da me...e grazie per il complimento a Tony  :occasion14:
Cercherò di risponere punto per punto così magari riesco a farmi capire meglio.

1. forse Tony è comunque più bravo dell'altro cavaliere, magari non per forza tecnicamente migliore ma migliore nel dare fiducia (che per me equivale comunque ad un "essere più bravo", in questo caso).

Qui hai centrato in pieno l'obiettivo.
Ho detto più  volte che, in certe situazioni, per uscirne bene, ci va quel valore aggiunto in più,  che io chiamo "relazione", poiché la sola tecnica non basta.
Io questo valore aggiunto lo chiamo, in modo riassuntivo,  "relazione", tu invece, hai usato il termine "fiducia".
In pratica stiamo dicendo la stessa cosa, poiché scrivi che magari non era il migliore tecnicamente, ma la fiducia ha fatto la differenza e per te è "più bravo"...ossia, nel caso specifico,  ha ottenuto un risultato guardabile invece di una schifezza  :laughter-485:
Quello che tu dici "dare fiducia", infatti, è uno dei punti cardine del nostro metodo addestrativo.

2.non so quanto possano collegare la relazione diciamo affettiva e quel che accade quando invece si lavora in sella. non so quanto possano collegare la relazione diciamo affettiva e quel che accade quando invece si lavora in sella.  io ho qualche dubbio sul fatto che il cavallo colleghi le due cose, ovvero io cavallo, da terra vedo Tizio, lo riconosco, so che è lui e che abbiamo una bella relazione ecc ecc. Ma ho qualche dubbio sul fatto che colleghino il fatto che in questo momento è Tizio sulla loro groppa e si comportino di conseguenza.
....non so quanto possano collegare la relazione diciamo affettiva e quel che accade quando invece si lavora in sella.


Qui, o non ho capito io cosa volevi dire, o hai fatto un pò di confusione, mi sembra quasi che ti contraddici  :dontknow:
Quando parlo di relazione, io non intendo relazione affettiva pucci pucci e sbaciucchi, ma intendo qualcosa di molto più  profondo, di cui fa parte quello che tu definisci più  sopra "fiducia".
Questa relazione (che porta i nostri cavalli a vederci un pò come dei soggetti dominanti) o fiducia, come la chiami tu, è  compito del cavaliere/conduttore far si che esista sempre, da terra, da sella, e in attacco, indipendentemente dalla nostra capacità tecnica.
Cioè,  devo essere il capobranco alias devo avere la fiducia del cavallo, sempre, ovunque e comunque.

Se così  non è, succede questo che dici tu:

il mio cavallo si stra fida di me da terra.  Anzi, si fida più di me che di M o di chiunque altro. Tuttavia, in sella non è così. O meglio, si fida anche di me per molte cose, però lavora meglio e ascolta di più M. Perché non é che non si fida di me, anche io riesco a fargli fare cose di cui normalmente ha paura (penso solo al bagno in mare in Normandia), solo che con M su molte cose funziona meglio, in sella. Perché? Perché tecnicamente è molto più avanti (e sicuro) di me.

Il tuo M, in sella, non solo è  tecnicamente molto bravo, ma è anche sicuro di se....ottima dote di un soggetto dominante degno di fiducia....e il tuo cavallo lo sa  :horse-wink:
Titolo: Re:consigli
Inserito da: nala - Dicembre 20, 2018, 07:51:28 PM
Micki, avrei una domanda, scusami se è banale.
La fiducia, a terra e in sella, si ottiene attraverso necessariamente una tecnica competente oppure si può non avere una buona tecnica ma comunque avere la fiducia ( e quindi l'obbedienza) del cavallo?
Non scorderò mai il fratello di un mio vecchio istruttore che in sella non era il massimo, rispetto al mio vecchio istruttore che al contrario, era precisissimo. Eppure il cavallo di proprietà dell'istruttore diventava un altro con il fratello. Eseguiva meglio con l'istruttore ovviamente ma sempre titubante, teso, che se avesse potuto sarebbe tornato volentieri nel box. Col fratello appariva invece rilassato, fiducioso, avrebbe saltato pure un palazzo se glielo avesse chiesto. Con l'istruttore in passeggiata era tutto uno storcersi, col fratello andava liscio come l'olio.
Che cosa sentiva il cavallo con la persona meno competente in termini tecnici?
Scusa ancora la domanda banale, io un'idea ce l'avrei anche ma mi piacerebbe sentire il tuo parere



Titolo: Re:consigli
Inserito da: alex - Dicembre 20, 2018, 11:13:42 PM
La mia idea -deriva da esperienze di quando ero assolutamente ignaro di tutto, eppure.... - si esprime in due parole: fiducia reciproca. E' giustissimo che il cavallo deve avere fiducia del cavaliere, ma altrettanto giusto (e magnifico) che il cavaliere abbia fiducia nel cavallo. Se avviene di realizza un "circolo virtuoso", altrmenti, senza un'enorme tecnica, inizia un "circolo vizioso".
Titolo: Re:consigli
Inserito da: Miky Estancia - Dicembre 21, 2018, 01:55:48 PM
Citazione da: nala - Dicembre 20, 2018, 07:51:28 PM
Micki, avrei una domanda, scusami se è banale.
La fiducia, a terra e in sella, si ottiene attraverso necessariamente una tecnica competente oppure si può non avere una buona tecnica ma comunque avere la fiducia ( e quindi l'obbedienza) del cavallo?
Non scorderò mai il fratello di un mio vecchio istruttore che in sella non era il massimo, rispetto al mio vecchio istruttore che al contrario, era precisissimo. Eppure il cavallo di proprietà dell'istruttore diventava un altro con il fratello. Eseguiva meglio con l'istruttore ovviamente ma sempre titubante, teso, che se avesse potuto sarebbe tornato volentieri nel box. Col fratello appariva invece rilassato, fiducioso, avrebbe saltato pure un palazzo se glielo avesse chiesto. Con l'istruttore in passeggiata era tutto uno storcersi, col fratello andava liscio come l'olio.
Che cosa sentiva il cavallo con la persona meno competente in termini tecnici?
Scusa ancora la domanda banale, io un'idea ce l'avrei anche ma mi piacerebbe sentire il tuo parere

Due belle domande e per niente banali!

1. La fiducia, a terra e in sella, si ottiene attraverso necessariamente una tecnica competente oppure si può non avere una buona tecnica ma comunque avere la fiducia ( e quindi l'obbedienza) del cavallo?

Allora, per quanto attiene la mia esperienza, posso dire che: inizio il lavoro per instaurare la relazione (fatta di rispetto, fiducia, attenzione, chiara definizione dei ruoli, equilibrio, corretto atteggiamento mentale) prima da terra, poi a sella /attacco. Importantissimo essere coerenti ed avere un buon equilibrio tra fermezza e giustizia e tenere un corretto atteggiamento mentale.
Quindi, per costruire questa relazione e far si che esista sempre comunque e ovunque, devo avere una buona tecnica/metodo per farlo (metodo per instaurare la relazione), che è  diverso dal montare in perfetto assetto, o essere vincenti in una disciplina.
Di conseguenza, può accadere ciò che hai notato tu, con lo stesso cavallo montato dall'istruttore e da suo fratello.
E qui veniamo alla seconda domanda:

2. Che cosa sentiva il cavallo con la persona meno competente in termini tecnici?

Non parlano la nostra lingua, ma si fanno capire abbastanza bene i cavalli  :blob9:
Io mi chiedo cosa sente il cavallo con ciascuno dei cavalieri, visto che le reazioni sono molto diverse.
Bisogna anche considerare il carattere del cavallo, la sua "sensibilità", perché  magari, facendo montare un cavallo differente ai due fratelli, si otterrebbero reazioni ancora diverse.

Posso fare delle supposizioni.
Prima ho parlato di fermezza e giustizia. A volte, una buona tecnica, risulta "pesante", per un cavallo molto sensibile, che la vive come eccessiva fermezza e si sente un pò "aggredito", quindi si innervosisce.
Altre volte, una buona tecnica comporta l'utilizzo degli aiuti...tutti...e alcuni cavalli invece, gradirebbero una riduzione di questi aiuti, che anche se dati correttamente,  gli danno fastidio ugualmente (classico esempio quei cavalli che si difendono se gli si chiede la partenza al galoppo con tutti i crismi, che smettono di far storie e partono serenamente se magari si usa solo la voce o un leggero tocco di frusta sulla coscia).

Col cavaliere meno tecnico, probabilmente il cavallo si sente meno "schiacciato", meno sotto pressione, forse quel cavaliere monta in modo meno "autoritario", o e piu sciolto e rilassato in sella, chi lo sa.
Di certo, questo è uno di quei casi in cui mi viene da dire che non sempre siamo la cosa migliore che poteva capitare al nostro cavallo  :happy_birthday-736:

Titolo: Re:consigli
Inserito da: Miky Estancia - Dicembre 21, 2018, 01:59:04 PM
Citazione da: alex - Dicembre 20, 2018, 11:13:42 PM
E' giustissimo che il cavallo deve avere fiducia del cavaliere, ma altrettanto giusto (e magnifico) che il cavaliere abbia fiducia nel cavallo. Se avviene di realizza un "circolo virtuoso", altrmenti, senza un'enorme tecnica, inizia un "circolo vizioso".

Si, la relazione che intendo io, presuppone proprio la reciprocità. E quando si lavora c'è una bella differenza.
Titolo: Re:consigli
Inserito da: milla - Dicembre 21, 2018, 02:02:01 PM
Micky quando ho letto le parole relative al cavaliere meno tecnico ho subito pensato alla mia lalla che, quando era lavorata dalla Capa (indubbiamente mille volte più capace e talentuosa di me) era sempre tesa e ansiosa mentre da quando la monto solo io andiamo d'amore e d'accordo e lei è sempre serena e disponibile.
Aggiungo (leggendo adesso il post di Micky) che da quando IO ho capito che potevo fidarmi della mia cavalla è cambiato tutto. :pollicesu:
Titolo: Re:consigli
Inserito da: Zarathustra - Dicembre 21, 2018, 03:47:02 PM
Alle volte è una questione di tatto equestre, ovvero di "capire" lo status psicologico/addestrativo del cavallo che si monta in quel momento. E capirlo in breve tempo.....dopo di che, anche SCEGLIERE che cosa chiedere, oltre che il come....

Ognuno conosce bene il proprio cavallo (almeno si suppone), e anche il cavallo conosce bene il proprio cavaliere.
C'è un livello di abitudine reciproca: può essere buono o cattivo, ma supponiamo che sia buono, come sarà di certo per Tony (preso ad esempio solo perchè citato, eh....). Tony ha un livello tecnico, il cavallo anche (non è detto che siano uguali).

Se monta Tizio, supponendo che abbia un livello tecnico almeno pari al Tony di turno, manca però l'abitudine reciproca: chiunque di noi ha più o meno impercettibili differenze nel montare. Il cavallo percepisce la differenza, la qual cosa può essere quasi indifferente (cavallo piacione veterano dei cambi di mano), oppure no (cavallo c.d."padronale", un pò permaloso, un pò fiscale, un pò gerarchico).
Ad esempio, ci sono cavalli un pò "gerarchici" (mi sono inventato il nome), i quali, se sale uno nuovo, devono subito fare dei test per capire se costui può avere il "privilegio" di montarli. Non sarà il caso in esame, ma ne vedo spesso.
A me capitò un veterano di gare grosse che era stato messo a riposo, ma c'era un sociale (30cm in meno delle gare che faceva anni prima), e aveva disarcionato la ragazza che lo montava con una difesa (peraltro modesta). Gli amici mi "sfidarono" a fare il percorso e io, malgrado non l'avessi mai montato, all'epoca ero un pò garoso, accettai. Appena salito il buongiorno fu cercare di buttarmi alla staccionata, io reagii, cercai di mettere ordine e di rilasciare appena mi dava un minimo retta, poi bon, feci il segno della croce e partimmo verso l'uno, lui accelerò alla grande (secondo me troppo), ma lo lasciai fare (ha fatto gare ben superiori, non ha voglia di spaccarsi le gambe....). Bhe, fu l'uovo di colombo, lo lasciai fare dandogli solo la direzione dell'ostacolo successivo. Netto, bravissimo, fece tutto lui. Alla fine, se posso dirlo, lui era "contento". Un professore che non voleva scemi che gli insegnassero il mestiere?

I cavalli sono abitudinari, in un momento di stress (impegno alto, difficoltà nuova, ad es.), se aggiungiamo alla difficoltà in sè anche qualche altra "novità" (un assetto, un tocco, un tatto un pò diversi), ci sta che aumentino il livello di stress. Se invece ALMENO i parametri "endogeni" sono costanti, si possono concentrare sulla difficoltà. Almeno ritengo.

Non parliamo poi delle "incompatibilità" caratteriali......qui si tratta di errori veri e propri (a volte giustificabili) che alcuni cavalieri, tecnicamente bravi, però commettono quando pretendono di prendere per il verso sbagliato certi cavalli, ad esempio i "ribelli" cui si vuole imporre disciplina a tutti i costi....ci vuole un pò di psicologia, e forse anche un pò di tempo per capire, perchè a volte ti fregano, resti nel dubbio che se sei tollerante quello si approfitti, o se sei duro tu stia sbagliando.....

Ricordo una cavalla, una ribelle nata ma dotata, che se la montava una ragazza era un agnello, se la montava un buon cavaliere non faceva altro che protestare (calciava l'ostacolo a fine parabola, o il muro alla gamba esterna alla richiesta di galoppo). Il percorso lo faceva comunque , eh, anche bene (calci a parte). Un giorno alzarono un pò il percorso, e la ragazza si beccò 4 rifiuti, il cavaliere zero (ma le solite proteste). Morale? La ragazza chiedeva poco, e grazie che con lei era un agnello, le faceva fare quello che voleva e solo il fatto di "sentirlo" la rendeva più tranquilla. Con gli ostacoli bassi la accontentava, quando c'era da fare fatica, le diceva no. Col cavaliere era incavolata, perchè quello le faceva fare quello che voleva lui, protestava, ma lo faceva.

Insomma, l'apparenza inganna, ed è difficile trovare sicurezze.
Titolo: Re:consigli
Inserito da: Miky Estancia - Dicembre 21, 2018, 04:50:56 PM
Citazione da: milla - Dicembre 21, 2018, 02:02:01 PM
Micky quando ho letto le parole relative al cavaliere meno tecnico ho subito pensato alla mia lalla che, quando era lavorata dalla Capa (indubbiamente mille volte più capace e talentuosa di me) era sempre tesa e ansiosa mentre da quando la monto solo io andiamo d'amore e d'accordo e lei è sempre serena e disponibile.
Aggiungo (leggendo adesso il post di Micky) che da quando IO ho capito che potevo fidarmi della mia cavalla è cambiato tutto. :pollicesu:

Bene, anche tu hai notato e vissuto la differenza  :occasion14:
Evidentemente, la sola tecnica, per quanto buona, non basta, ci va anche ciò che Zara ha fatto notare: il tatto equestre/sentimento equestre.
Non penso che la Capa ne fosse priva, piuttosto forse era troppo presa dal "prendere" invece che dal "chiedere". Succede a tutti, quando ci si concentra sull'esercizio e sul risultato e ci si "dimentica" che le chiappe sono poggiate su un essere senziente.
Nel film Danse avec lui, danno una bella spiegazione di che cos'è il tatto equestre...vabbè, quel film per me è bellissimo, se capite il francese, regalatevelo per Natale, ne vale la pena  :love4:
Titolo: Re:consigli
Inserito da: Miky Estancia - Dicembre 21, 2018, 05:23:11 PM
Citazione da: Zarathustra - Dicembre 21, 2018, 03:47:02 PM

1.
Se monta Tizio, supponendo che abbia un livello tecnico almeno pari al Tony di turno, manca però l'abitudine reciproca: chiunque di noi ha più o meno impercettibili differenze nel montare. Il cavallo percepisce la differenza, la qual cosa può essere quasi indifferente (cavallo piacione veterano dei cambi di mano), oppure no (cavallo c.d."padronale", un pò permaloso, un pò fiscale, un pò gerarchico).
Ad esempio, ci sono cavalli un pò "gerarchici" (mi sono inventato il nome), i quali, se sale uno nuovo, devono subito fare dei test per capire se costui può avere il "privilegio" di montarli. 


2.
Un professore che non voleva scemi che gli insegnassero il mestiere?


3.
Non parliamo poi delle "incompatibilità" caratteriali......qui si tratta di errori veri e propri (a volte giustificabili) che alcuni cavalieri, tecnicamente bravi, però commettono quando pretendono di prendere per il verso sbagliato certi cavalli, ad esempio i "ribelli" cui si vuole imporre disciplina a tutti i costi....


1.
Hai appena descritto il nostro Snoby, padronale e gerarchico  :laughter-485:
Attaccato, a casa, si lascia guidare da altre persone, ma esegue sempre qualche test prima....e se alla guida ci sono principianti, ingrana la marcia "passo funebre" :icon_rolleyes:.
Attaccato fuori, in servizio fiera, Tony si alterna alla guida con un nostro amico molto molto bravo...e la bestiaccia comunque esegue i comandi vocali di Tony (la differenza nella mano la annusa come un cane da tartufi)...e durante le pause, da segni di nervosismo se non lo vede o non lo sente parlare...i primi servizi era una palla quando Tony doveva andare in bagno  :icon_rolleyes:
Il fatto che sia padronale e gerarchico, mi è immensamente d'aiuto durante i corsi che facciamo...aiuta le persone a capire meglio e prima certi concetti  :horse-cool:

2.
Ecco, qui invece mi viene in mente Prince, la mia super nave scuola...che dopo l'ennesimo errore di una principiante, su un esercizio di lavoro con i tronchi, l'ha allegramente sfanculata, partendosene al galoppo con tronco al seguito e redini lunghe annesse :icon_axe:
Quell'esercizio lui era in grado di farlo praticamente da solo e ai comandi vocali...dopo n mila errori ha fatto capire che ne aveva piene le tasche  :firuu:

3.
Anche questa è una cosa che valuto quando faccio gli abbinamenti con i miei cavalli e gli stagisti....a volte, ci sono persone che hanno proprio bisogno di confrontarsi con qualcuno con cui sono poco compatibili....così imparano ad ammorbidirsi  :cheesy3:
Titolo: Re:consigli
Inserito da: pighetti - Dicembre 22, 2018, 04:10:42 AM
Mi sembrano buone considerazioni per un cavaliere che sa montare e che sa già capire/interpretare veramente il cavallo...
La mia Sole Luna è bravissima sto imparando a gestirla pian piano, non faccio salti nel fuoco ma per me è come se lo fossero, due giorni fa è stata montata da un cavaliere più esperto e ho visto i miglioramenti!!! parte subito ho notato comunque che se la tocco i punti giusti è sensibilissima, mi cade nei cambi di galoppo, ma ripeto non sto considerando i suoi limiti ma assolutamente i miei!!!
Adesso la tengo sveglia durante tutta la prima fase quindi trotto sveglio e lei mi considera di più... al galoppo taglia le curve ma nei salti si scalda, mi sto eccitando nel sentirla più reattiva è potente non ha bisogno di frustini ma credetemi sto facendo fatica