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Frédéric Pignon e di Magali Delgado

Aperto da alex, Settembre 17, 2017, 01:23:44 PM

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blackhorse68

La tentazione di scrivere mi era venuta
poi ho desistito, solo il fatto di guardare uno dei video di  Honza Blaha  o Jean Francois mi rende molto piccolo.
Sinceramente non potrei sviluppare un confronto con persone di esperienza su argomenti come questi.
Questo non vuol dire che non legga con avidità ciò che "chi sa" mette a disposizione e che non cerchi di capire i meccanismi che portano a certi risultati.
Non sono nell' ambito degli spettacoli, anzi, sono un passeggiatore del tempo libero (spesso e volentieri anche la domenica è impegnata altrove)
ma cerco di migliorare in ogni circostanza.
Mi rendo anche conto del fatto che non basta leggere o vedere un video per imparare e quando potrò avrò parecchi concetti da approfondire in vari ambiti equestri.
Per intanto quindi seguo con interesse gli scritti altrui auspicando tempi migliori.
Non scambiare quindi il silenzio come mancanza di interesse.

Buona giornata
Ciao Gigi 
Ero intelligente e volevo cambiare il mondo. Ora sono saggio e voglio cambiare me stesso.
                                                               Dalai Lama

alex

Per me, l'aneddoto fondamentale, quello che dimostra la gigantesca importanza della relazione, resta quello di Rousselet e del cavallo infame. Lì - in quel "Non mi capisce", poi di colpo risolto - c'è il segreto. Cosa ha visto Rousselet nel momento in cui il cavallo "lo capiva", dandogli la sicurezza matematica che con un filo di seta l'avrebbe fermato nel galoppo lanciato, nonostante la sua notoria e consolidata "infamia"? Non l'hanno capito nemmeno coloro che assistevano e che vedevano coi loro occhi...  - figuriamoci noi a distanza di un secolo. Eppure.... bisogna capirlo. O resteremo sempre a un'equitazione banale, meccanica.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Miky Estancia

Ehilà Gigi, era da un bel po'che non ti leggevo!
Non preoccuparti, siamo tutti piccoli, chi in un verso, chi nell'altro, è normale, nessuno è tuttologo, nessuno ha la verità in tasca.
Il bello è che oggi abbiamo la possibilità di vedere e toccare con mano tante cose e questo ci aiuta a crescere, a capire.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

PokerFace

l'equitazione meccanica non esiste, se non per sissy.

blackhorse68

Ciao Miky
l' estate per fortuna ha portato un po più di sella e un po meno di tastiera  :icon_rolleyes:

a volte mi chiedo come si faceva una volta senza internet  :dontknow: il mondo sarebbe più piccolo, sarebbe più difficile conoscere persone e cose dall' altro capo del mondo.
Questa è una grossa opportunità che dobbiamo sfruttare.
Poi a volte mi verrebbe da maledirlo (internet) perchè può rendere le cose complicate, messaggini stringati pieni di incomprensioni, tuttologi che insegnano quello che non sanno
e allievi che non riescono a distinguere il falso dal vero.
Lasciamo a parte però il mondo virtuale e parliamo di cavalli.

Anche se non sono un' addestratore alcune piccole cose nel mio modo di approcciarmi con i cavalli le ho capite.
Non sono un grande cavallerizzo ma l' etologia mi affascina e penso che a volte possa risolvere un sacco di problemi.
Quando entro in paddock e punto diretto i miei cavalli guardandoli negli occhi, loro si oppongono spostandosi dalla parte opposta.
Quando li approccio di lato, con passo sicuro ma "disinteressato" si lasciano avvicinare senza problemi.
Sta al sottoscritto capire se puntare diretto per spingerli da qualche parte o arrivare laterale per mettere la capezza o altro.
Quando arrivo a fianco del paddock, ancora fuori, fischio per attirare l' attenzione di Snipper (soggetto alfa), loro mi guardano e se comincio a correre lui cerca di convergere nella
mia direzione spingendo anche Airon (gregario). Se li devo cambiare di recinto vado verso la porta di quello nuovo e loro in apparenza eseguono il mio comando seguendomi al galoppo.
D' altra parte sanno che gli apro il pascolo nuovo, quello con l' erba appena spuntata.
Agli occhi dei pochi visitatori il tutto si trasforma in un piccolo spettacolo.
Ma in definitiva ho solo capito che stimolando ora uno (gregario) o l' altro (elemento alfa) succedono determinate cose e le sfrutto a mio favore.
Honza Blaha , Jean Francois, etc.  hanno estremizzato, massimizzato esplorato e ottimizzato il lavoro con i loro cavalli riuscendo ad ottenere quello che poi ci lascia a bocca aperta
in spettacoli incredibili.
Ma l' approccio non serve solo negli spettacoli, serve anche nella vita di scuderia, infatti spesso vedo cavalli problematici resi tali dal comportamento dei rispettivi cavalieri,
inc***ati perchè devono rincorrerli per un' ora, ma è logico, li affronti diritti negli occhi e loro fanno quello che sono programmati a fare, scappano.
Poi con il cavallo rincorso per tutto il paddock e capezzato a forza, l' adrenalina del cavaliere alle stelle per l' inc***atura, salgono in sella su di un quadrupede nervoso e disorientato difficile da gestire.
Poi il cavallo è intrattabile e lo vendono.
Sia chiaro, capisco la dinamica ma non saprei risolvere il problema per un cavallo traumatizzato.
Sono conscio comunque che possano esistere cavalli con il tarlo dalla nascita, come esistono un sacco di umani nelle stesse condizioni.
Spesso però bisogna essere consci delle proprie capacità per rapportarsi al problema senza correre rischi.
Ho praticamente regalato una stupenda cavalla che aveva più volte rischiato di ammazzarmi ad un persona che sapeva il da farsi, ora lavora con i bambini, ma una volta ogni
tanto, abbastanza spezzo, la deve rimontare lui per "registrarla", cose che io non sono in grado di fare, eppure la cavalla è la stessa.

Ho esaurito il tempo oggi
Buona giornata
ciao Gigi





Ero intelligente e volevo cambiare il mondo. Ora sono saggio e voglio cambiare me stesso.
                                                               Dalai Lama

PokerFace

io sono abbastanza sicuro che non esiste un metodo. non esiste dire "se faccio così, il cavallo reagisce così".
ho talmente tanti cavalli, tutti diversi.
ce ne sono tanti così carini e dolci e disponibili che davvero li può gestire un bambinetto.
ce ne sono anche tanti altri che vogliono un pò di regole.
alcuni (pochi) che ogni tanto ti mettono alla prova.
e poi ce n'è uno con cui ogni giorno devi ristabilire i ruoli e devi avere gli occhi anche dietro.
e sono tutti nati da noi, cresciuti insieme, gestiti dalle stesse persone (tutti professionisti).


alex

Come no, certo che esiste un metodo, comune a tutti questi casi e ad altri ancora. Il metodo è: capire il cavallo e comportarsi di conseguenza.

Facile, no?  :blob3:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

blackhorse68

Caspita Alex hai un' ottima dote di sintesi  :laughter-485: :laughter-485: :laughter-485: :laughter-485: :laughter-485: :laughter-485:
Ero intelligente e volevo cambiare il mondo. Ora sono saggio e voglio cambiare me stesso.
                                                               Dalai Lama

blackhorse68

Poker, però devi ammettere che in molti casi c'è un denominatore comune, un linguaggio non scritto che sotto sotto vale per tutti i cavalli salvo eccezzioni
Se un cavallo, che sia il mio o quello di chiunque altro mi aspetta alla porta con i denti in vista, sono sicuro che ce l'ha con me, magari non so perchè ma il segnale è palese.
Poi non è detto che risolvo, ma il messaggio c'è e lo devo usare a mio favore.
A volte faccio lo spavaldo con i cavalli altrui di cui conosco poco il cavaliere: loro faticano a prenderlo perchè lo puntano diritto e poi lo castigano incapezzandolo (es. di prima), io arrivo tranquillo di lato con la capezza in vista e se accenna a muoversi mi fermo, lui riabbassa la testa e io avanzo, etc. etc. etc.
Io sembro un fenomeno perchè in 10 min ho preso il fuggitivo, mq non ho fatto altro che utilizzare un linguaggio che conosco.
Diciamo che concordo con Alex sul capire ma aggiungo che esistono vari dialetti.
Ero intelligente e volevo cambiare il mondo. Ora sono saggio e voglio cambiare me stesso.
                                                               Dalai Lama

Miky Estancia

Concordo: bisogna capire con chi abbiamo a che fare ed è verissimo, ci sono molti dialetti.
In queste due settimane sto  lavorando con una trotter...la cosa su cui ho dovuto lavorare in primis, è stato il suo atteggiamento mentale...messo a posto quello, lavorare sul resto è diventato più facile, molto più facile.
Con la Comtois che abbiamo in lavoro adesso, dialetto diverso e quindi tempi, modi e intensità differenti....la prox settimana ci arrivano due puledri Comtois e una pony di 8 anni....altri dialetti...
Ed è tutta una palestra per affinare la comunicazione in modo da ottimizzare i risultati.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Ranas71

Citazione da: alex - Settembre 28, 2017, 10:57:55 AM
Come no, certo che esiste un metodo, comune a tutti questi casi e ad altri ancora. Il metodo è: capire il cavallo e comportarsi di conseguenza.

Facile, no?  :blob3:
Eh certo, niente di più facile.  :laughter-485:. Comunque è vero, e bisognerebbe applicare questo metodo con tutti gli animali (compresi gli umani).
Cavalcare trasforma "vorrei" in "posso".

alex

Citazione da: PokerFace - Settembre 28, 2017, 09:03:30 AM
l'equitazione meccanica non esiste, se non per sissy.

Non è vero. Sissi non se l'è inventata. Le è stata insegnata, concordemente da molti istruttori, e le è stata confermata dalla lettura di molti libri. Per questo mi dispiace che Sissi non sia più nel forum. Era una voce che in modo convinto sosteneva quello che molti pensano e molti insegnano, a voce e per iscritto.

Non tutti hanno la fortuna di avere la sensibilità giusta per avere l'illuminazione del salvifico dubbio, per riconoscere la validità delle voci discordanti. Molti trovano le voci discordanti fastidiose e irritanti. Per questo era importantissima la nostra "parola contraria", altrettanto importante della "parola uguale" di Sissi.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

PokerFace

No no i famosi classici che leggeva sissy non parlano di equitazione meccanica.
Lei ci capiva quello perché la sua poca esperienza era quella e non le consentiva di andare oltre.
Non si può pensare che la gamba interna sposti le anche, le spinga. La gamba è solo un segnala codificato che stimola la volonta del cavallo a spostare le anche.
È del tutto evidente. Se no per fare una groppa in dentro ci vorrebbe uno sperone a sciabola o una gamba da 300 kg di pressione

alex

Tu sostieni che sissy fosse un caso "inusuale"? Io non sono assolutamente d'accordo, secondo me è molto fuorviante persarlo. La tua  probabilmente è un'equitazione inusuale, la sua era usualissima - la cosa strana era che era associata a un'incrollabile convinzione e a una eccezionale propensione alla divulgazione.... ma quello che diceva l'avevo sentito millanta volte, e l'avevo pure trovato scritto. E ci avevo pure  creduto. Sono l'unico deficente?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

PokerFace

ma va, dai.
certo che ti insegnano: metti pressione con la gamba destra arretrata così le anche escono a sinistra.
perchè questo è l'effetto, è vero.
però non è che la gamba sposta materialmente le anche.
se io prendo un secchio, lo sollevo, lo sposto dal punto A al punto B, allora sì che io ho spostato il secchio con la mia azione.
ma siccome il cavallo si muove da solo, è lui che fa i movimenti, è ovvio che devo passare dalla sua volontà.

se un cavallo non vuole saltare la riviera, possiamo legarlo al trattore e trascinarlo dentro alla riviera, oppure possiamo convincerlo (col bastone o con la carota o con tutti e due) a passarci sopra.
ma nell'equitazione è evidente che ci manca una cosa per poter materialmente spostare noi il cavallo: la forza di un trattore.
quindi non ci resta che agire sulla volontà, con bastone o carota e con le mille sfumature che ci stanno in mezzo.