Gustatevi questo video meraviglioso :love4:
P.S. Trovato su un bellissimo blog di Franco Belmonte :ciao:
Si, grazie, ecco: sarò forse romantico o ingenuo, ma questo sarebbe il mio obiettivo. Francamente, di fronte a questo la "perfetta sottomissione agli aiuti" e l'"alta scuola" sono concetti e immagini pieni di tristezza.
Forse è illusione.... ma è una bella illusione.
Invece io resto indifferente a questo tipo di approccio al cavallo mentre mi affascina proprio la possibilità di ottenere la perfetta sottomissione agli aiuti,l'alta scuola ecc. (che non riuscirò mai a raggiungere eh).
Il mondo è bello perchè è vario :horse-wink:
A me questo video affascina a tratti.
Mi piace osservare questi cavalli che accorrono verso il padrone e che lo seguono con fiducia.
La parte in cui monta la trovo molto meno interessante.
Bravissimo, per carità, ma niente di nuovo...
Nel complesso comunque il messaggio mi piace.
Non c'è nessuna differenza di fondo tra questa "sottomissione agli aiuti" e quella più classica.
Cambiano i finimenti, il vestiario, gli obiettivi e di conseguenza gli "aiuti" ma il cavallo/i cavalli restano sottoposti nel tempo, volente o nolente, ad un condizionamento e un apprendimento che li "educa" verso il fine che l'addestratore si è prefisso.
Se io mi sono prefisso il fine di avere un cavallo decontratto e simmetrico in ogni movimento difficilmente ci riuscirò solo con un collare.
E durante il percorso farò degli errori io come anche chi si è prefisso di emulare questo altro tipo di risultato. Il problema è che gli uni demonizzano gli errori degli altri. Un esempio?
- Chi è su un percorso "natural" taccia chi è su un percorso "classico" di fare interventi DANNOSI con i finimenti classici
- Chi è sul percorso "classico" taccia chi è su un percorso "natural" di fare TERRORISMO psicologico sui cavalli
E tutto va avanti così basandosi evidentemente sugli ERRORI di ciascun "antagonista". Ma è palese che mettendo a confronto uno che fa bene e uno che fa male, sarà sempre quello che fa bene (qualunque cosa faccia) ad uscirne meglio. Questa era una citazione voluta di l'Hotte :- )
a me colpisce quando lavora con 3-4 cavalli insieme. fa un po' circo equestre ma comunque è oggettivamente difficile, dunque :chapeau:
il resto è molto bello a vedersi, però la domanda di fondo per me è sempre: come si ottiene ciò?
devo dire che le espressioni dei cavalli mi sembrano davvero fiduciosa e "sorridenti", dunque nel complesso :pollicesu:
Le cose non sono mai difficili o facili, le cose si sanno fare o non si sanno fare.
Stò beato Onza fa le stesse cose che fanno Lorenzo, Pignon, Knie, Luraschi ecc. ecc. e se andiamo indietro nel tempo ci fu un tale che fu messo al rogo perché il suo lallino faceva cose inspiegabili al pubblico pagante.
Voi vedere il prodotto finito non il confezionamento del prodotto...e la confezione potrebbe riservarvi - Oh anime belle - delle sorprese.
L'ho pur detto che sarò romantico e ingenuo..... ma soprattutto, sono e resterò pochissimo pagante. :horse-wink:
PS: si vede poco, ma l'ho visto, il frustino..... ok, dipende da come si usa, ma sempre un frustino è. E so pure che ci sono vari modi di condizionare un cavallo ad accorrere vicino al cavaliere, ricordo la tecnica di Rarey.... Eppure, so che queste possibilità esistono, ma non mi sognerei di escludere tassativamente che ne esistano altre.
Contento che il post abbia smosso il vostro interesse, per quanto riguarda la mia sensazione i cavalli mi sembrano sereni, certo nessuno sa quello che succede dietro le quinte. :chewyhorse:
Vedendo i cavalli e il risultato nei video di Honza non credo che succedano particolari brutalità, un normale addestramento finalizzato a quello, tutto lì.