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La bella equitazione.

Aperto da piciopacio, Luglio 02, 2012, 02:53:54 PM

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Mario Biserni

I problemi li ha avuti solo con l'araba-hispanica perchè con i murgesi non li aveva...

piciopacio

Citazione da: Mario Biserni - Luglio 03, 2012, 04:37:48 PM
I problemi li ha avuti solo con l'araba-hispanica perchè con i murgesi non li aveva...

Dai "vecchia papera", rispondi, siamo tutti in trepidante attesa, rispondi !!

Ti ho chiamato affettuosamente "vecchia", ma sono certo che sei ancora morbida e appetitosa e profumata...perfetta fatta all'arancia, ma anche no.

Tranquilla, ho raggiunto la "pace dei sensi", ma mi piace sempre onorare lo "eterno femminino", il mio istinto mi dice che devi essere una signora molto, molto interessante.

Nicola

Su su, non divagare, altrimenti dovrò andare anche io OT ed affermare che ti vedo molto bene nel tuo ruolo di insegnante di volteggio di amazzoni in erba (facebook è una miniera di informazioni)....

Per cui....prima che anche la mia barba diventi bianca....attendo risposta.... :studioso:
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

alex

Intanto che pp raccoglie il lungo elenco delle cose essenziali e comuni a ogni foma di buona equitazione, io ripeto, come faccio almeno una volta in ogni forum che frequento, le due "parole magiche" di Marjorie Smith sull'argomento: coerenza e integrità.

A pensarci bene, la coerenza spiegherebbe perchè vi siano tanti metodi e tanti approcci diversi; e tutti, più o meno, funzionanti o non funzionanti a seconda di chi li usa; perchè quando funzionano, potrebbe essere l'effetto della coerenza nella loro applicazione.

La questione dell'integrità ha a che fare con l'essere "onesti con il cavallo", ossia "non cercare di fregarlo", ma non sono certo di questa interpretazione semplicistica.





La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

old duck

Ehhh, quando un gentil homo domanda con cotanta grazia, una dama non può che rispondere. (la papera è infinitamente più buona laccata alla pechinese - praticamente l'unico cibo da me ingerito volentieri in loco anni addietro -)
Il fatto è che qui posso avvalermi di tasti magici che trovo meravigliosi.
Anyway: il murgese (prima o poi apro un topic dedicato a questa meravigliosa e bistrattata razza) è cavallo definito "freddo" e particolarmente docile (se ben addestrato - tasto delicato) che ben sopporta (tranne il mio ahimé) smanacciamenti, indecisioni, grossolanerie del cavaliere: insomma una SANTA razza. Ecco che quel fatidico giorno, l'imprudente amico decide di provare la graziosa hispanoaraba (un gioiellino) di una ragazza. Insiste pure finchè la ragazza acconsente (solo in rettangolo e per pochi minuti....) Ecco che vengono date le principali indicazioni di quando si monta un nuovo cavallo e la ragazza si raccomanda: "Per avanzare NON devi dar gambe, non star addosso alla cavalla, con lei basta davvero il pensiero....attenzione nella transizione passo/trotto e soprattutto trotto/galoppo: devi essere molto leggero con gli aiuti". Il povero tapino monta, si aggiusta le staffe, fa ancora due chiacchere con la ragazza e poi, dimenticandosi completamente di chi aveva sotto il sedere..........BAAAAMMM gambe e pure RANA per avanzare. Ho visto una specie di sputnik partire ai tremila coda in tromba: giuro mai visto un cavallo correre così in rettangolo. Il ragazzo non si è neppure scomposto più di tanto: quando ci volava a portata di voce si limitava a chiedere: "come si fermaaaaaaa??" Il fatto è che quella più correva e più si scaldava.....Beh, alla fine ce l'ha fatta a rallentarla....Ma al pensiero io rido ancora adesso.

Piciopacio, ora rispondi a Nicola, altrimenti mi ammazza....(poi apro un topic sul volteggio e soprattutto uno sul TEATRO equestre)
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

Muriel

#80
Mi ricorda tanto un cavallo che regalai ad un amico. Uno splendido castrone.
Prima di consegnarlo gli diedi una sgrossata in sella ma era da proseguire e consolidare il lavoro. Quello da terra era a buon punto e le basi consolidate.
Ma posi una condizione, "devi imparare a montare e avere un assetto corretto. E per l'amore di dio non stargli in bocca e non sgambare. Basta davvero il pensiero."
Per motivi che non sto a dilungare non venne mai da me a farsi "mettere bene in sella" e un bel giorno........mi chiamo dall'ospedale.
Lui sovra pensiero diede una bella sgambata al cavallo per farlo passare al trotto e il cavallo sgroppo'. Così lui di riflesso diede un tifone e si appese in bocca. Il cavallo (giustamente) lo scarico con tutta la potenza che aveva. Risultato costole, spalla e due vertebre fratturate e rene contuso con versamento. Evacuato con elisoccorso.

Lui montava da quando era bambino ma evidentemente piuttosto rozzamente.

Così si decise a prendere lezioni e ora filano d'amore e d'accordo. E ora monta discretamente bene.






Mario Biserni

Era un som..... su un cavallo se inizi da piccolo puoi montare male quando vuoi ma per una sgroppata e uno slancio non cadi di sicuro..... se poi sei attento perchè vuoi aumentare l'andatura ancora più difficile cadere... a parte tu non sia veramente un pollooooooooooooooooooooo :blob9: :blob9: :blob9:

piciopacio


Caro Nicola, temo che ti deluderò e che deluderò tutto codesto spettabile "pubblico pagante", quello che andrò a dire è di una banalità disarmante...piccola premessa:

Da una parte c'è l'istruttore gammbegammbe, che ha capito che i suoi clienti vogliono divertirsi co gingillo a 4zampe e dunque si adegua, dall'altra parte c'è il solenne cattedratico che così si esprime: -

Quando il cavallo lascia passare questo momento fuggitivo e alza il posteriore dopo che la punta dell'anca ha già superato nell'indietreggiamento la verticale del piede, si trova bruscamente nella necessità di puntellare la massa, che minaccia di sprofondare indietro. Si affretta a riposare il piede a terra per evitare di cadere «seduto». :huh2:

Per i miei allievi ho scelto una terza via...stabilire dei principi, le tecniche - per chi lo volesse - verranno.

L'addestramento del lallo si basa sul principio: - premi punizioni, qualsiasi altra teoria è mistificante.

Quanto di seguito è valido per qualsiasi tipo di monta: -

Il lallo per apprendere bene deve essere calmo, interrompere qualsiasi azione se il lallo è agitato o - peggio - si mette in difesa, l'azione va ripresa una volta ristabilita la calma.

La gamba comincia dalla cintola e finisce al tallone; la mano comincia dalla testa e finisce alle dita (uso del peso del corpo).

La cintura/la cintola è la chiave della "bella equitazione", tutto dovrebbe partire da lì.

Bisogna agire per per "discesa di mano e discesa di gambe", concetto - oggi - quasi dimenticato: - gammbegammbe...mettigli le gambe addosso !!

"Indicare e lasciar fare": - una volta che il cavallo ha capito quello che deve fare lasciarglielo fare in "libertà vigilata".

Il cavallo, generalmente, non sbaglia, siamo noi che non siamo stati capaci di spiegarci.

Premiare, premiare ogni risposta ben riuscita, la discesa di mano e la discesa di gambe sono già un premio, il più bel premio per il vostro lallo è smontare, quello maximo è : - smontare e portarlo fuori dalla cavallerizza.

Insomma, partendo da questi principi, bisognerebbe creare un linguaggio comune tra il cavagliere e il lallo, sta a noi stabilirlo.
Si può esprimere lo stesso concetto urlando ed usando espressioni da trivio, oppure, si può comunicare civilmente a bassa voce con una terminologia corretta e delicata.

Inoltre non bisogna mai dimenticare che: - "nessun lallo ci obbedirà per compiacerci, tanto meno per senso del dovere, lo farà unicamente per evitare il dolore, rispondendo ai segnali che precedono l'uso di strumenti che possono provocarlo e che - all'occorrenza - lo produrrebbero fino a costringerlo all'obbedienza."

Muriel

Permettimi.
La mano inizia dalla bocca del cavallo e finisce alla Spalla.del cavaliere.

PokerFace

beh fisicamente se giriamo la testa a sinistra il trapezio sinistro si accorcia e quello destro si allunga, con ovvie ripercussioni pure sulla spalla che da una parte viene tirata, dall'altra no.
allo stesso modo una muscolatura del collo contratto contrarrà anche le spalle e di riflesso bicipiti, braccia ecc
quindi si, se vogliamo c'è una certa (stretta) connessione tra mano e testa.

piciopacio, una delle cose piu frequenti che si vedono in giro sono i cavalieri che per dare gamba alzano il tallone, si aggrappano alla sella con le ginocchia, tolgono il peso dalle staffe. è ovvio che, anche il principiante, appena smette di dare gambe fa una certa "calata di gamba" e riabbassa il tallone. o no?

alex

Please... spiegami per bene questa questione della discesa di mano e discesa di gambe. Ha a che fare con il precetto di interrompere istantaneamente l'aiuto non appena la risposta è corretta? E la cosa successiva - indicare e lasciar fare - è quello che viene anche chiamato self carriage? E se questi due concetti li trovi così importanti: perchè, se non ricordo male, non ti piacevano gli articoli di McLean, che insiste su queste cose fino alla nausea?


La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

PokerFace

è lo stesso principio a base del rollkur (ahahhahaha paragone ardito??)
anche nel rollkur si allungano al massimo i muscoli superiori dell'incollatura per "tirare" le spalle e ottenere poi un (innaturale) movimento esagerato delle gambe anteriori.
e infatti i cavalli che hanno subito il rollkur in maniera continuata si vedono da questo spettacolare gioco di anteriori (a cui poi però non corrisponde un altrettanto spettacolare gioco di posteriori)

PS finchè non riusciranno ad inventare un sistema per mettere il rollkur la coda, credo che dovremo accontentarci di cavalli totalmente privi di parallelismo, come il povero salinero.

Muriel

Alex, permettimi una curiosità.

Hai mai preso lezioni di equitazione ?

Muriel

Citazione da: PokerFace - Luglio 04, 2012, 03:18:45 PM
è lo stesso principio a base del rollkur (ahahhahaha paragone ardito??)
anche nel rollkur si allungano al massimo i muscoli superiori dell'incollatura per "tirare" le spalle e ottenere poi un (innaturale) movimento esagerato delle gambe anteriori.
e infatti i cavalli che hanno subito il rollkur in maniera continuata si vedono da questo spettacolare gioco di anteriori (a cui poi però non corrisponde un altrettanto spettacolare gioco di posteriori)

PS finchè non riusciranno ad inventare un sistema per mettere il rollkur la coda, credo che dovremo accontentarci di cavalli totalmente privi di parallelismo, come il povero salinero.

Per non complicare il discorso forse e' meglio prendere esempi corretti e non estremi come il rollkur.

Nicola

Citazione da: piciopacio - Luglio 04, 2012, 02:34:18 PM

Caro Nicola, temo che ti deluderò e che deluderò tutto codesto spettabile "pubblico pagante", quello che andrò a dire è di una banalità disarmante

In realtà nient'affatto banale, perchè "ecumenico".

Un amico fraterno, in altro contesto, parla di "back to basic", dove il concetto di basilare, di semplice, ha rango di nobiltà.

Stabilito ciò, purtroppo, l'indole equina inserisce un elemento di complessità. L'adattabilità del cavallo lo porta ad essere capace di adattarsi a moltissimi linguaggi diversi, persino incoerenti a volte, con grande disponibilità.

Un esempio personale. Io sono fisicamente asimmetrico, diciamo più asimmetrico della "media" (come odio la "medietà" statistica, per quanto utile).

La mia cavalla è in grado di leggere, dopo lunga frequentazione, la mia lateralità imperfetta, ed accordarcisi anche bene.

Peccato che così facendo rende "bugiarda", almeno in parte, la mia equitazione.

Ed allora ai principi, che condivido, ne aggiungerei uno, fondamentale: non montare in solitudine, ma cercare l'occhio di un compagno, e se il compagno è il proprio istruttore, meglio ancora.

Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est