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La "Parola Contraria": la mia.

Aperto da raffaele de martinis, Aprile 24, 2013, 02:32:51 AM

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raffaele de martinis

#285
Le cavalier doit  s'asseoir  en  chassant
l'assiette sous lui, de façon que, par
l'élan du cheval, elle  soit entraînée
comme  par  une  nappe  d'eau,
l'inclinaison  du  corps  en  arrière
n'en  étant que  la  conséquence  et
ne  se  produisant  alors  qu'après
la détente des jarrets.
             
Il cavaliere  deve  sedersi  cacciando
l'assetto  sotto  di  sé,  in  modo  che
l'assetto  sia trascinato dallo  slancio
del cavallo come da un corso d'acqua,
essendo  l'inclinazione  indietro  del
corpo soltanto  la sua conseguenza e
non  producendosi  dunque  se  non
dopo lo scatto dei garretti.

Dunque, Angioni ha tradotto fedelmente alla lettera senza curarsi che esistono dei sinonimi più adeguati ad esprimere con chiarezza queste circostanze e che il periodo può essere costruito allontanandosi dalla sintassi francese, pur restando nella traductione alla lettera.

Dunque, se in francese il discorso è chiarissimo, come lo mette Angioni è confuso e la traduzione andrebbe rivista analizzando: assiette - chasser - entraînée - nappe d'eau.

Cominciamo da nappe d'eau parola che Angioni non ha capito : Nappe - lo sappiamo bene - vuol dire tovaglia ma con acqua vicino vuol dire: distesa d'acqua, stagno, lago, falda acquifera, ecc. 
Infatti per similitudine si dice:
Nappe de feu, vaste surface enflammée, ainsi dite par comparaison à une nappe d'eau.

Dunque non c'entra nulla con : corso d'acqua, tantomeno una falda esprime movimento violento come intende il Generale.

Però, se consultiamo...

Le Littré (1880)

NAPPE (s. f.)[na-p']
Terme d'hydraulique. Nappe d'eau, cascade dont l'eau tombe et s'étend en forme de nappe.
• Une fontaine qui faisait une nappe d'eau en tombant d'un rocher (FÉN. Tél. XIV)
• Ces fleuves s'épancher en nappes transparentes (DELILLE Homme des ch. IV)
Nappe d'eau, grande étendue d'eau tranquille, comme celle d'un étang, d'un lac, etc.

vediamo che allora (NELL'OTTOCENTO) i primi significati di nappe d'eau erano: cascata, getto, flusso.


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Bella, armoniosa emergenza idrogeologica in provincia di Genova: la cascata del Serpente sul rio Masone, in condizioni di piena e di portata normale. Il laghetto sotto la cascata si è formato ed è mantenuto proprio grazie alle forti portate di piena che caratterizzano il corso d'acqua.(Foto dell'autore: Diego Rosa)

Dunque, il Generale si riferiva alla spinta che può dare questo tipo di movimento d'acqua peraltro perfettamente coerente con quanto dice, fatto che ci porta direttamente ad un altro  sbaglio di Angioni: trascinare...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

Dunque, stabilito che una massa d'acqua può trascinare ma anche spingere, in questo caso, la migliore traduzione di entraînée non è trascinare ma spingere, poiché - come è detto chiaramente - l'inclinazione del corpo all'indietro è provocata dalla azione dei garretti che  - evidentmente - stanno dietro, dunque spingono,non possono trascinare, infatti, ecco alcuni dei sinonimi di entraîner:

entraîner (v.)
...porter, pousser, préparer, presser, produire, provoquer...

Ora, appurato che il corso d'acqua angioniano, in realtà, era una massa d'acqua che spinge violentemente...perché - come disse il signore de la Palice - i garretti del lallo - per saltare - scattano violentemente, occupiamoci dello l'assetto...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

#287
Notiamo che il Generale evita di ripetere - per evidenti ragioni di scorrevolezza - la parola assetto a breve distanza usando al suo posto il pronome elle, appunto; Angioni invece - uscendo dalla sua abituale fedeltà al testo - reitera l'uso della medesima parola appesandendo il testo itagliano inutilmente; detto questo, vediamo cos'è l'assetto:

assiette - (figuré;équitation)position du corps à cheval, son équilibre.

Dunque, un ottimo sinonimo di assetto è equilibrio, quindi - se non volessimo usare il pronome - potremmo tradurre assiette una volta con assetto e l'altra con equilibrio senza uscire dalla traduzione alla lettera.

Ora, cacciare l'assetto sotto di se non mi sembra una bella espressione, ricorriamo ancora una volta ai sinonimi:

cacciare: lasciar andare, trasferire, spostare, caricare, collocare.

Prendiamone uno a caso e vediamo il risultato della traduzione alla lettera ma ragionata:

Le cavalier doit  s'asseoir  en  chassant
l'assiette sous lui, de façon que, par
l'élan du cheval, elle  soit entraînée
comme  par  une  nappe  d'eau,
l'inclinaison  du  corps  en  arrière
n'en  étant que  la  conséquence  et
ne  se  produisant  alors  qu'après
la détente des jarrets.
              Il cavaliere deve sedersi
calando il suo assetto verso il basso,
in modo tale che il suo equilibrio sia spostato
in avanti dallo slancio del cavallo
come spinto da un forte getto d'acqua, in questo caso,
la conseguenza è l'inclinazione del suo corpo
all'indietro che avviene soltanto dopo
lo scatto dei garretti del cavallo.

Come vedete la traduzione alla lettera, pur essendo resa in un itagliano decente, non ha lo charme di una traduzione libera confrontate:

Traduzione alla lettera (mia):
Il cavaliere deve sedersi calando il suo assetto verso il basso, in modo tale che il suo equilibrio sia spostato in avanti dallo slancio del cavallo come spinto da un forte getto d'acqua, in questo caso, la conseguenza è l'inclinazione del suo corpo all'indietro che avviene soltanto dopo lo scatto dei garretti del cavallo.
.

Traduzione libera:
Il cavaliere dovrà sedersi in sella profondamente in maniera tale che - come un'ondata - lo slancio del cavallo lo spinga in avanti e dunque, l'inclinazione del suo busto all'indietro avverrà solo in risposta - a compensazione - dello scatto provocato dalla dinamica del salto.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

milla

Posso fare un piccolissimo appunto?
Calarsi in sella profondamente (espressione molto bella) non è uguale a dire di "cacciare l'assetto sotto di sè", quest'ultima espressione mi fa pensare a spingere il bacino ,le chiappe, sotto di sè, rovesciando la posizione del bacino , Museler scriveva "ingobbire le reni".
A me dicevano spesso di "mettere il sedere sotto di me" nel senso di sedermi sulle tasche dei pantaloni (scusate non so come farmi capire), infatti se vuoi passare ad un'andatura superiore fai proprio questo: cacci l'assetto sotto di te, o ingobbisci le reni o spingi le chiappe sotto di te e senti la spinta del cavallo che , partendo da dietro, passa sotto di te come un'onda e porta ancora più sotto di te le tue chiappe mentre la parte alta del corpo (spalle, testa) restano spostate un filo indietro proprio a causa di questa accelerazione che viene dal motore posteriore.

Sedersi calando l'assetto verso il basso IMO non rende questa sensazione.

Che poi "cacciare l'assetto" sia stridente come un'unghia sulla lavagna è fuori discussione

raffaele de martinis

L'attenta lettura delle sue pagine, nelle quali ogni frase è essenziale e piena di significato, ogni parola è necessaria,  insieme  alle  riflessioni  che  esse  suscitano  e  con  le  quali  il  lettore  potrà  riportarsi  ai  fatti  e  ai problemi attuali, non soltanto servirà per apprendere, per aumentare la personale cultura equestre, ma avrà la forza di suscitare una diversa visione dell'equitazione, un modo diverso e - sembra paradossale scriverlo un secolo dopo la pubblicazione del libro - un modo nuovo di considerare i problemi derivanti dalle principali, odierne necessità.

Ecco perché questa mia passione per la traduzione alla lettera (in funzione del miglioramento di quella libera).

Siccome non sono il colonnello Buttiglione, sono prontissimo a cedere di fronte all'evidenza ma anche di fronte alla ragionevolezza, in questo caso ci potremmo aiutare con una nota ma Alex non vole.

Sinonimi ? Giri di frasi ?
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

max

#290
"Sedersi in sella profondamente" è un'espressione che svia dal vero significato, difatti uno non può sprofondare di più di quello che pesa, a meno di aggrapparsi da qualche parte con le mani e tirare se stesso verso il basso, oppure aggrapparsi con le gambe allo stesso scopo, azione che irrigidisce cavallo e cavaliere.

"Cacciare l'assetto sotto di sè" invece è figurativamente giusto, perché non è una forza verticale che bisogna controllare, ma orizzontale: il cavallo con la spinta alternata dei garretti accelera e decelera a ogni tempo ed è questo che il cavaliere deve seguire con le reni: portando la cintura più avanti (maggiormante sotto di sè) durante la spinta che riceve dal cavallo. Se si fa questo, anche i rimbalzi verso l'alto saranno attutiti senza doversi aggrappare.

Concordo con milla dunque.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

milla

Evento epocale: Max concorda con qualcosa che dico  :horse-scared:
Max lo dico scherzosamente, lo sai.

max

No ma quasi sempre, solo che mi spiego male e sembra che dico chissà che altro.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

milla

Infatti non ho capito cosa intendi dicendo"no ma quasi sempre"
Intendi che sei quasi sempre in disaccordo con me o che quasi sempre concordi? :icon_confused:

Però (lo dico in generale non riferendomi in particolare al brano riportato da Raffaele), l'espressione "sedersi profondamente in sella" a me piace, mi è stata utile perchè io ho imparato in un maneggio di saltatori (solo assetto leggero) quindi il mio istinto era quello di spingere sulle staffe e sollevarmi dalla sella, quindi USCIRE dalla sella.
E' chiaro che non ci si deve aggrappare con le gambe ma l'idea di sedersi comodamente in sella, con il sedere e le cosce ben aderenti, come se fossero fuse al cavallo, come se si fosse un tutt'uno col cavallo a me piace.
La Swift (che si esprime molto per immagini) parla di assetto che avvolge il cavallo come un guanto morbido
Confermo comunque che sono concetti diversi da quello espresso dicendo "assetto cacciato sotto di sé"

max

Quasi sempre diciamo le stesse cose da punti di vista diversi.

L'assetto leggero però non lo prendo nemmeno in considerazione dato che si sta parlando di un'epoca in cui l'ostacolo lo si passava ancora sdraiati all'indietro, ed è a questa brutta pratica che il generale fa riferimento in quel paragrafo.
La dinamica della descrizione ha dei punti in comune con il trotto o galoppo seduto, ma il lasciarsi spingere le natiche sotto di sè in questo caso è riferito, da quel che ho capito, all'istante in cui il cavallo salta, con la conseguenza che ci si ritroverà a saltare seduti con il busto all'indietro, vecchia maniera appunto.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

raffaele de martinis

#295
Il Generale già conosce il filer, dunque il saltare stravaccati all'indietro, ai suoi tempi, era giù superato, infatti dice che solo dopo lo scatto dei garretti l'assetto va all'indietro.

Il concetto espresso dal Generale 1ooanni fa, è stato ripreso dalla monta uestern: sedetevi sopra le tasche dei vostri gins e da Jean D'Orgeix: le cul dans la brouette...la mia versione casereccia è: fai vedere il cielo al tuo uccello  :icon_eek:...dato che ho un solo aglievo posso dirlo facilmente senza fare confusioni di genere.  :icon_eek:

Quindi non avevo dubbi sul significato della frase, solo che:
Il cavaliere  deve  sedersi  cacciando l'assetto  sotto  di  sé.. è agghiacciante e per uno non tanto esperto incomprensibile.

Ho tentato questa traduzione alla lettera, meno stridente:
Il cavaliere deve sedersi calando il suo assetto verso il basso...

Comunque la traduzione libera:
Il cavaliere dovrà sedersi in sella profondamente... esprime già il concetto perché non vedo come ci si possa sedere profondamente in sella senza mettere i glutei sotto.

Il cavaliere deve sedersi in assetto profondo spingendo i glutei sotto di se...questa mi sembra una strada percorribile sulla quale lavorare.

Ripeto: Il cavaliere  deve  sedersi  cacciando l'assetto  sotto  di  sé...fa violentemente evacuare l'intestino ed è incomprensibile a chi non sia già esperto.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

max

Se semplifichi ulteriormente:

Il cavaliere deve sedersi spingendo i glutei sotto di se...

è più scorrevole, perché è sott'inteso che se spingi i glutei sotto di te l'assetto diventa più profondo, non c'è bisogno di dirlo.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

milla

Però, a pensarci bene, noi siamo qui a discutere di cacciare l'assetto o anche spingere i glutei sotto di noi ma anche quest'ultima espressione, più chiara e scorrevole spesso è di difficile comprensione per il principiante.
E' una riflessione personale, stavo pensando che solo nel mio attuale maneggio ho sentito questo tipo di espressioni,  nella maggior parte dei centri ippici ti mettono in sella e al massimo ti dicono di tenere i talloni giù. Fine del discorso sull'assetto.
E per molto tempo ho continuato a chiedermi che accidenti volesse dire spingere i glutei avanti, sedersi sulla parte grassa delle natiche e simili. A noi adesso sembra facile e scontato ma io, che non sono cavaliere di lungo corso come voi due, mi ricordo ancora benissimo delle difficoltà nel capire certi concetti.

max

#298
Milla, è proprio per questo motivo (l'accrescimento della comprensione delle cose attraverso la pratica) che lo stesso testo di equitazione ti "sembra diverso" riprendendolo in mano in tempi diversi. Subito non ti dice nulla. Dopo qualche anno pensi: ah ecco forse cosa intendeva. Dopo altri anni e altri cavalli ancora, non puoi che concordare in pieno con quanto stai leggendo perché sono cose che ti accorgi di sapere già.

E' dunque impossibile essere esaustivi per tutti in un testo, perché presupporrebbe scriverlo con diversi livelli di comprensione. Forse si potrebbe fare oggi con la tecnologia: un paragrafo dove ogni parola è spiegata con link esaustivi, ma sarebbe una fatica immensa e, credo, inutile.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

milla

Certo hai ragione, era solo una riflessione estemporanea sulla difficoltà di far capire "a parole" un concetto.
Quello che dici tu ciascuno di noi l'ha verificato direttamente via via che procedeva negli studi.
In più a cavallo c'è la necessità di studiare, capire, SENTIRE ed infine riuscire ad eseguire, forse è questo che rende così particolare il montare a cavallo o perlomeno il cercare di montare BENE a cavallo.