Certamente sono io che sono limitato, ma non riesco a distinguere l'equitazione italiana, mentre distinguo benissimo: - quella inglese, quella vaquera, quella argentina, quella tedesca, quella classica, quella da circo, quella in leggerezza (alla francese), quella western...qualcuno può aiutarmi ?
C'è qualcuno?
pure io!!!
Io invece non ci sono: non me ne può interessare di meno, di una serrata controversia su una parola..... Avendo leggiucchiato Rosselmini e la sua scoperta ante litteram settecentesca, poi.... :horse-cool:
Non è una controversia, trattasi di un fatto pratico.
Se vai in un qualsiasi ambiente qualificato e dici: - io pratico l'equitazione itagliana due sono le reazioni: - o ti guardano come un mentecatto oppure ti chiedono spiegazioni: - che beata è l'equitazione itagliana?
Ora delle due una: - se sei un mentecatto non c'è problema ti danno una pacca sulla spalla e ti abbandonano al tuo destino, altrimenti devi dare un minimo di spiegazioni; io non ne sono capace, c'è qualcuno che può aiutarmi ??
C'è qualcuno ?????
io avevo letto da qualche parte (non vorrei dire fesserie, ma le dico, sull'altro forum) che la monta italiana è paro paro a quella inglese... solo chiamata "all' italiana". In conclusione a queste mie due righe : tra monta inglese e italiana non vi è alcuna differenza, sono solo due modi diversi di chiamare la stessa roba.
poi, cercando, ho trovato questo in Wikipedia : la Monta Classica Italiana (o Capriliana) serviva a permettere ad un militare a cavallo di operare alle diverse andature su qualsiasi tipologia di terreno con l'obiettivo di mantenere nella miglior efficienza possibile cavallo e del cavaliere.
Posso permettermi di deviare questo interessantissimo topico nella direzione della lettura delle opere originali di Caprilli sulle riviste dove sono comparse per la prima volta, non solo: con il contesto di discussioni/controversie che hanno generato all'epoca, dalla "viva voce" dei suoi contemporanei? Lo so che molti di voi hanno già letto quegli scritti; ma so che pochissimi li hanno letti sulle . riviste originali e nel loro "ambiente". Ci sono nel forum due o tre topici sull'argomento.
http://it.wikipedia.org/wiki/Equitazione
Questo è il linco suggerito da Ofelia dove è spiegata molto bene l'equitazione inglese...ecco cosa dice della squola itagliana.
La Monta Classica Italiana (o Capriliana) serviva a permettere ad un militare a cavallo di operare alle diverse andature su qualsiasi tipologia di terreno con l'obiettivo di mantenere nella miglior efficienza possibile cavallo e del cavaliere.
Dunque cara Ofelia - secondo wiki - non è la stessa roba perché nella stessa referenza troviamo scritto: -
Equitazione Sportiva o Inglese: tutti i tipi di monta che hanno a che fare con lo sport agonistico ed in particolare con le discipline olimpiche.
Salto ostacoli
Dressage
Cross Country
Endurance
E' la prima volta che leggo questa definizione di monta italiana, mi sembra una beatata, daltronde wiki non è il vangelo...
Non ho mai scritto fosse la stessa cosa anche per Wiki.
Ho scritto che da quello che ho letto io su un altro forum le spacciavano per uguali.
E poi che c'è Wiki che la pensa in altro modo.
Citazione da: ofelia - Luglio 25, 2012, 12:15:02 PM
Non ho mai scritto fosse la stessa cosa anche per Wiki.
Ho scritto che da quello che ho letto io su un altro forum le spacciavano per uguali.
E poi che c'è Wiki che la pensa in altro modo.
Uguali ?
Bene, immagina se in quel famoso ambiente facessi questa affermazione, diventerei lo zimbello delle situazione, sai quante battute salaci seguirebbero a queste parole ??
presta attenzione a ciò che ho scritto.
Citazione da: ofelia - Luglio 25, 2012, 11:55:52 AM
io avevo letto da qualche parte (non vorrei dire fesserie, ma le dico, sull'altro forum) che la monta italiana è paro paro a quella inglese...
poi, cercando, ho trovato questo in Wikipedia : la Monta Classica Italiana (o Capriliana) serviva a permettere ad un militare a cavallo di operare alle diverse andature su qualsiasi tipologia di terreno con l'obiettivo di mantenere nella miglior efficienza possibile cavallo e del cavaliere.
ho riportato info della quale sono in possesso. Non sò quale di queste due sia la verità, non per nulla ho scritto di FESSERIE.
olà, fermi tutti..
tralasciamo wiki ok?
anche perchè mi pare pura e semplice provocazione vero piciopacio?
visto che tra l'altro si è già parlato della rivoluzione caprilliana (che in un certo senso viene nazionalizzata come equitazione italiana) in un altro topic e s'è anche già parlato della scuola del '500 di Napoli..
Citazione da: rhox - Luglio 25, 2012, 01:42:08 PM
olà, fermi tutti..
tralasciamo wiki ok?
anche perchè mi pare pura e semplice provocazione vero piciopacio?
visto che tra l'altro si è già parlato della rivoluzione caprilliana (che in un certo senso viene nazionalizzata come equitazione italiana) in un altro topic e s'è anche già parlato della scuola del '500 di Napoli..
Bene, la rivolutione caprilliana venne - probabilmente - nazionalizzata dai fascisti, ma il sistema di Caprilli, non è altro che una evoluzione del s.o. pratica sportiva equestre inventata dagli inglesi, nel salto in alto esiste il
Fosbury flop nessuno dice: -
salto in alto all'americana.In linea del tutto teorica, potrei andare a piazza di Siena saltando
all'indietro o facendo
filer.
La scuola di equitazione napoletana si era diffusa - con vari aggiustamenti - in tutta Europa fino al XVIII secolo, dunque non era chiamata italiana ma come detto napoletana...
la terribile scuola napoletana.
Ora, dire scuola italiana di s.o. è perfettamente corretto riferendosi al sistema di Caprilli, così come si dice: -
scuola tedesca che è una evoluzione del sistema, così come
monta Danloux...altra evoluzione del sistema.
Tutte queste
squole, fanno riferimento alla equitazione sportiva altrimenti detta equitazione inglese.
Può darsi che mi sbaglio, aspetto che mi corrigerete, che qualcuno mi corrigerà...
c'è qualcuno ???
se avete notato, cari ragazzi, ogni tipo di "monta" riconosciuta come tale (sancita dal suo perpetuarsi nei secoli e soprattutto dal suo fine pratico) prevede sempre una sua sella, forgiata a immagine e somiglianza del tipo di "monta" stessa...
ora, qualcuno ha mai sentito di una "sella italiana" atta alla famosa "monta italiana"?
sappiamo da dove arriva la monta/sella inglese, sappiamo da dove arriva la monta/sella americana, sappiamo da dove arriva la monta/sella vaquera etc etc
paradossalmente credo di sapere anche da dove arriva la famosa monta italiana, che non ha una sua sella, ma se ce l'avesse sarebbe la sedia dove quella torrida estate il caro Col. si è seduto e, per colpa del caldo e della nostalgia, ha partorito la beneamata monta italiana
ottima osservazione Max!
:pollicesu:
L'Innominabile :macum: è stato un pò brusco con una persone anziana.
In veste di facente parte della categoria, mi permetto di dire che a noi anziani è permesso di divagare, quello che mi pare strano è il fatto che gente giovine e pimpante accetti queste divagazioni come oro colato senza un minimo di analisi, senza un minimo di controllo.
Infatti, nessuno ha dato - finora - una risposta alla mia semplice domanda: - cose è l'equitazione italiana, come faccio a distinguere l'equitazione itagliana ?
LUI a visto la luce, e IO NO :benedizione:
http://youtu.be/KllWZWyWxQM
Caro Max tranquillo, il Caimano è dritto come una spada/ è sempre stato dritto come una spada, anche se domani gli venisse la laminite, darei la colpa a me stesso o al caso, mai ai tuoi anatemi della beatissima beata.
Però, vedi come è facile, marchiare qualcuno ?
Nell'ambiente equestre palermitano esiste un "innominabile" ed è conosciutissimo, tutti al suo nome o al suo passaggio mettono mani in tasca o prendono le chiavi, io non ci credo, non ho mai fatto di codesti scongiuri, però una volta per forza di inerzia - tutti lo facevano - alla nomina dell'Innominabile, mi son ritrovato a grattarmi i cabasisi come un pirla. Come siamo cogli oni !!
ne sono felice, amico mio della beata....
la mia sciocca intenzione era solo, essendoci passato, impressionarti per bene sull'argomento, ci sono riuscito mi pare
ma nelle vesti dell'innominato mi ci trovavo quasi bene, ti prego, continua 8)
Nonostante il suo tono sarcastico voglio comunque rispondere.
Questa e la monta in italiana:
é nata in italia?Non lo so, quando parlo uso queste parole, mi capiscono, a me basta.
Per fortuna non sono un tormentato.
Questa è la monta tedesca:
Ne parla anche george morris:
Comunque preferisco: "all'italiana" , "alla tedesca".
Ora, dire scuola italiana di s.o. è perfettamente corretto riferendosi al sistema di Caprilli, così come si dice: - scuola tedesca che è una evoluzione del sistema, così come monta Danloux...altra evoluzione del sistema.
Tutte queste squole, fanno riferimento alla equitazione sportiva altrimenti detta equitazione inglese.
Zeus non ha letto questo mio intervento precedente, ma comunque ha chiarito i miei concetti con esempi lampanti; vado a citarmi ancora: -
Dunque cara Ofelia - secondo wiki - non è la stessa roba perché nella stessa referenza troviamo scritto: -
Equitazione Sportiva o Inglese: tutti i tipi di monta che hanno a che fare con lo sport agonistico ed in particolare con le discipline olimpiche.
Salto ostacoli
Dressage
Cross Country
Endurance
Dunque, riconosco benissimo la scuola italiana del s.o. ma continuo credere che la scuola/la monta italiana è uno stile della monta sportiva altrimenti detta inglese.
Ma perché monta sportiva e monta inglese sono sinonimi ?
Perchè là, nella perfida Albione, sono nati: - il s.o.; lo steeple chase; il point to point, le corse in piano, è stato codificato il polo, ecc. ecc.
Attualmente tantissimi termini equestri sportivi sono inglesi e li capiscono perfettamente a Malta come a Singapore: - oxer, cap, box, crack, jockey, gentleman rider, military, canter, pony, groom...già groom, lo capiscono in Svezia come in Polonia...provate a dire artiere non vi capiscono neanche in Itaglia.
Il caso analogo ma opposto è capitato per la terminologia della equitazione accademica che era italiana/italianissima, ma ce la siamo fatta francesizzare da nostri amabili cugini mangiarane.
Come dire: cornuti e mazziati.
i francesi hanno la tendenza ad inventare anche l'acqua calda.
e noi italiani siamo esterofili per cui se cose inventate da noi gli altri le ripropongono siamo ben felici di prenderle per oro colato..
Citazione da: rhox - Luglio 26, 2012, 09:26:26 AM
e noi italiani siamo esterofili per cui se cose inventate da noi gli altri le ripropongono siamo ben felici di prenderle per oro colato..
Per contro siamo a volte ingiustificatamente nazionalisti come nel caso di specie: -
Perché non concorrere a smetterla con questa dicitura, "monta inglese", che è storicamente e tecnicamente errata?La monta inglese/l'equitazione inglese è qualcosa di più che saltare in forward seat, lo stile i
nventato da Caprilli e ce la descrive - in tempi non sospetti - il Mazzucchelli ecco il linco indicato da Bionda: -
http://books.google.it/books?id=nAwiRE8ZDcgC&pg=PA289&dq=%22monta+inglese%22+equitazione&hl=it#v=onepage&q=inglese&f=false
A proposito di Mazzucchelli, Angioni dice: -
Noi abbiamo avuto illustri maestri che sono stati copiati in Europa (Mazzucchelli in Francia da Baucher, Caprilli in tutto il mondo e altri ancora prima di lui. Baucher imparò da Mazzucchelli ciò che non si doveva fare in equitazione e infatti non lo fece in Francia come altrove.
Sul fatto che Mazzucchelli avesse praticato i cambi di galoppo al tempo prima di Baucher è possibile, certamente ne faceva alcuni, non poteva farne molti essendo il nostro un cavallerizzo di stretta osservanza della squola napoletana, dunque, con il cavallo sulle anche.
Baucher, grazie al nuovo equilibrio che dava ai suoi lalli, fece - sotto gli occhi di L'Hotte - duecento cambi di galoppo al tempo consecutivamente, il cavallo si chiamava Turban ed era un purosangue di piccola taglia.
Se i mod, tolgono gli ot, potrei postare quello che dice Decarpentry a proposito di Baucher a Milano, è molto interessante.
i mod possono splittare, ma non hanno sempre tutto il tempo per farlo tutti i giorni su qualsiasi topic visto che ne vanno ot un gran bel numero..
se intanto le discussioni andassero avanti ci sarebbe meno da preoccuparsi della fretta.. e se due interventi sono fuori luogo ci si può passare sopra (perchè qua di 3 interventi si parla.. 3!)
Citazione da: piciopacio - Luglio 27, 2012, 02:01:19 AM
Se i mod, tolgono gli ot, potrei postare quello che dice Decarpentry a proposito di Baucher a Milano, è molto interessante.
ot finito qua: http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=788.new#new
Grazie, comunque hai ragione, la colpa è nostra, i post si son fermati a tre probabilmente per la mia richiesta di split, che - per conto mio - non ripeterò più.
In questo blog, ho ampliato il concetto già espresso in questo topico riguardo l'equitazione di Mazzucchelli e della sua preunta influenza su Baucher.
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/
http://youtu.be/s9vG3TDBl2E
Forse una volta magari il nostro stile era diverso , ma oggi ci siamo allineati
Olimpiadi.
Adesso sto vedendo/ho visto un pò di s.o. tra bicivolei femminile e bmx...
Francamente me ne infischio degli sport equestri, ma l'occhio è rubato da questi splendidi lalli !!
Nessuno dei cavalieri che ho visto praticava la monta/l'equitazione italiana.
Fermo restante la ceduta - descritta da Xenophon 2500 anni fa - i dettati di Caprilli sono stati elaborati stravolti.
Dei cavaglieri che ho visto: -
Nessuno tiene più la staffa completamente calzata.
Nessuno tiene più le mani basse.
Molti stanno seduti tra un ostacolo e l'altro.
Moltissimi hanno come presa la gamba, non fanno fulcro del ginocchio.
Si vede che quasi tutti quei lalli sanno stare incassati, dunque sono stati preparati seguendo - anche - le regole classiche.
Che dire ?
La squola itagliana è stata importantissima nel s.o. ne dobbiamo essere giustamente orgogliosi, ma non esiste più così come era stata codificata, sono cambiati i cavalli, i percorsi, i cavalieri, le esigenze spettacolari.
Sicome nello sport l'importante è vincere, nessuno salta più seguendo il Sistema Naturale di Caprilli perché da anni è perdente...elementare Watson.
ma meno male che non si vede piu usare come fulcro il ginocchio!!
:icon_puke_r:
Ecco, questo è un documento storico unico !
Infatti, Mancinelli è stato l'unico cavaliere civile italiano a vincere un'Olimpiade.
Italia, Germania, Francia, Inghilterra alla fine della Seconda Guerra Mondiale - nazioni vincitrici e vinte - erano ugualmente distrutte da quella stupida carneficina.
L'equitazione anche.
I militari, gli ufficiali e sotto ufficiali di cavalleria: francesi tedeschi italiani inglesi ebbero il compito di ricostruire gli sport equestri nelle loro rispettive nazioni...misero in sella tantissimi giovani.
Tutti progredirono tranne noi itagliani.
I D'Inzeo e altri militari mascherarono il vuoto che avevano alle spalle con delle loro buone prestazioni protrattesi fino agli anni 80...ho visto gareggiare un D'Inzeo alla
Favorita di Palermo, quando era già in pensione...fece un percorso di mierda ma fu lungamente applaudito - applaudi anch'io - in nome del
largo ai giovani. :icon_eek:
Come mai i nostri militari fallirono mentre i loro colleghi europei rifondarono l'equitazione nei loro rispettivi paesi ??
Il generale Domenico Susanna scrive. 1978: -
Caprilli, per imporre il suo sistema dovette semplificare al massimo, e fare una specie di lavaggio del cervello ai suoi discepoli diretti per poter disporre di menti fresche e genuine......a causa di un complesso di circostanze, in Italia si è verificata una crisi tecnica di fondo proprio per la scomparsa della scuola di Pinerolo, altre nazioni hanno saputo, potuto e voluto far fronte alle conseguenze belliche ed hanno ridato vita ad una organizzazione strutturale, organizzativa e didattica sufficientemente vitale con cui tramandare le antiche tradizioni.........fu così che da una parte e dall'altra di queste immaginarie barricate per motivi di un genere o tutt'altro, il Dressage fu abbandonatosia come materia di istruzione a Pinerolo, quindi, come pratica sportiva...........in un quasi secolo di apartheid a noi son venuti a mancare la Scuola, i Maestri, i maneggi dotati di cavalli dressés, la tradizione didattica, la comprensione dell'opinione pubblica, l'organizzazione agonistica l'apporto di una stampa competente e obiettiva.
Messo giù il cappello, proseguo sulla stessa linea.
La sola vera "equitazione naturale" è "il sistema di Caprilli", inteso nel lasciare il cavallo in atteggiamento naturale/spontaneo...probabilmente se il Capitano fosse vissuto più a lungo forse avrebbe potuto dire che: - "essere naturali" va bene, ma eliminare la preparazione di base per un cavallo sportivo è come castrare uno stallone...lo "stallone" fu castrato.
Già ! Forti di una presunta superiorità, i "caprillioni buttarono l'acqua sporca e il bambino"...la prova??
Nessun cavaliere italiano si è mai piazzato in gare di dressage di un certo livello nè ieri nè oggi, mai abbiamo avuto una squadra di questa specialità a livello olimpico o mondiale; a tutti i livelli, la prova di dressage - che in un bel italiano potremmo chiamare: - "prova di maneggio" - è stata semplicemente ignorata e snobbata.
L'addestramento equestre - di fatto - è stato escluso dal panorama sportivo italiano dai militari, ottusamente ancorati al quel pezzo di "sistema" che Caprilli di fatto non aveva potuto veder evolvere e completare e affinare; cosa che fecero i francesi (vedi Danloux col suo amico Alvisi) e i tedeschi con Muselerer e via discorrendo che pur accettando la "novità" e l'evidente efficacia del "sistema" non rinnegarono gli antichi principi dell'addestramento classico.
Traduco: - in Italia, i militari hanno avuto il monopolio degli sport equestri fino a qualche decennio fa, non hanno saputo elaborare le geniali intuizioni di Caprilli, probabilmente lo hanno frainteso e si sono attaccati a dei dogma che probabilmente Caprilli stesso non avrebbe dettato. Non solo non hanno saputo trasmettere la nostra grande tradizione equestre, ma restando chiusi nella loro casta, hanno distrutto l'Equitazione Italiana per asfissia...la prova ?
L'unico cavaliere CIVILE della storia dell'equitazione italiana di livello olimpico/mondiale nel salto ostacoli è stato Graziano Mancinelli...il resto dei "non militari": - mezzecalzette !