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Morte e resurrezione del cavallo da tiro

Aperto da Miky Estancia, Aprile 18, 2013, 05:46:45 PM

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Miky Estancia

All'Estancia siamo abbonati da anni alle riviste "Cheval Mag" e "Sabot": un modo semplice per tenersi aggiornati su ciò che accade vicino a casa nostra, le date delle fiere, manifestazioni, corsi e stages di vario tipo. Mentre Sabot è dedicato interamente alla trazione animale, Cheval Mag è molto più simile al nostro italianissimo Cavallo Magazine (l'edizione Francese trovo che ha contenuti più "profondi", da anni pubblicano articoli sull'etologia e sulla salute del cavallo, relegando in secondo piano l'aspetto agonistico), ed è stata quindi una bella sorpresa trovare, nel numero di aprile, un bel servizio di 7 pagine dedicato ai cavalli da tiro. L'ho trovato molto interessante e penso che possiamo trarne parecchi spunti, quindi, ve ne faccio un piccolo riassunto.

Morte e resurrezione del cavallo da tiro
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il cavallo da tiro sembrava destinato alla scomparsa: rimpiazzato dai camion e dai trattori, la produzione di questi cavalli si è orientata verso la produzione di carne. La tabella qui sotto è molto chiara in proposito:
Evoluzione degli effettivi dei cavalli da tiro e loro impego tra il 1930 e il 2010

Anno    Numero di Effettivi                                       Utilizzo
                                               Trasporto    Agricoltura     Esercito    Carne     Sport

1930         2,5 milioni                     X                  X                 X             X
1970          280.000                                                                            X
1995            30.000                                                                            X
2010            90.000                      X                   X                               X           X

Negli anni '70, lo sforzo dei poteri pubblici Francesi per salvare le razze da tiro era orientato verso la produzione di carne, ma la stessa popolazione Francese non ne sosteneva il consumo, e a tutt'oggi, si è assistito ad una diminuzione del consumo pro-capite di carne equina passando da una media di 1.6 kg per anno del 1970 ai 3 etti medi pro-capite annuali nel 2009, cifre che fanno della Francia comunque il terzo paese europeo consumatore di carne di cavallo, dopo Spagna e Italia.

Con questa flessione negativa del consumo interno, si potrebbe pensare che il cavallo da tiro sia di nuovo in pericolo, eppure, i dati parlano chiaro: c'è un ritorno del cavallo nella vita quotidiana...certo, non sono numerosi come una volta, ma qualcosa si sta muovendo.

In Francia si contano ad oggi, più di 200 Comuni che utilizzano il cavallo per varie attività, di cui 75 regolarmente tutto l'anno. Ecco in quali ambiti vengono impiegati i cavalli:

22%  trasporto rifiuti
20%  manutenzione aree verdi
14%  turismo
  8%  raccolta differenziata
  8%  esbosco
10%  lavori agricoli
  6%  trasporto acqua
  6%  trasporto scolare
  2%  raccolta vetro
  4%  altro

Il ritorno dei cavalli da tiro nelle cittadine, non è un atto "nostalgico" bensì il frutto di ricerche e studi attenti, mirati al risparmio economico, al benessere sociale e al rispetto dell'ambiente.

Il cavallo infatti è una fonte di energia "pulita" e rinnovabile: i suoi rifiuti possono essere riutilizzati; la sua rumorosità in decibel (il suono dei suoi zoccoli sull'asfalto) è decisamente inferiore (e quindi meno nociva) a quella di un veicolo a motore; il risparmio in emissioni di gas nocivi a effetto serra, utilizzando la trazione animale nei diversi ambiti (raccolta differenziata, orticoltura, trasporto persone, manutenzione aree verdi, ecc), varia dal 30 al 90% rispetto all'utilizzo di mezzi a motore; in vigna, bosco e aree protette, l'utilizzo del cavallo consente un maggior rispetto per il suolo e il sottobosco, minor schiacciamento delle radici con conseguente innalzamento di qualità e quantità di produzione; nelle aree urbane o boschive di difficile raggiungimento il cavallo rappresenta il mezzo ideale di lavoro anche in combinazione col mezzo meccanico.

Inoltre c'è anche un discreto vantaggio economico: l'Istituto Francese del Cavallo e dell'Equitazione ha stimato infatti che, per l'investimento per l'acquisto di cavallo, finimenti e vettura ippomobile si spendono circa 9400 Euro, mentre il prezzo medio di un veicolo a motore per fare il medesimo lavoro, si aggira intorno ai 13000 Euro (che salgono a circa 22800 Euro se si tratta di un veicolo di tipo ecologico).

Le collettività che si avvalgono della trazione animale, visti i buoni risultati e l'ottimo riscontro presso la popolazione locale, studiano nuovi ambiti di impiego per meglio sfruttare la forza lavoro dei cavalli già in uso: al momento si sta vagliando la possibilità di inserire la consegna della posta tra le varie attività.

Per quanto riguarda il settore privato, c'è da segnalare un incremento dei contoterzisti: uomini e donne che con i loro cavalli e le loro attrezzature, vengono chiamati a prestare la loro opera presso vigneti e aziende orticole che al momento non sono ancora provvisti di cavalli e attrezzature proprie. Stando agli intervistati, la domanda per i loro servizi al momento è superiore a quanto loro possono soddisfare.

Razze, regioni e impieghi
La Francia ha ben nove razze di cavalli da tiro, ognuna con delle caratteristiche ben precise che la rendono più o meno adatta a certe attività e ne influenzano la versatilità.
In linea di massima, per il lavoro nei centri abitati, la razza più diffusa è L'Ardennese, seguita dal Percheron e dal Bretone, mentre per il lavoro in campagna, nel bosco e nell'orticoltura i Trait Comtois vengono al primo posto, seguiti dai Bretoni e poi a pari numero dagli Ardennesi e dai Percheron.

Sia per il lavoro nei centri abitati che per quello agricolo, la scelta della razza è molto spesso legata alla voglia degli utilizzatori di difendere la razza della loro regione. Altri criteri di scelta sono il prezzo abbordabile, una buona reputazione sulla facilità di utilizzo, una associazione di razza particolarmente dinamica (per gli Ardennesi) e la grande scelta di buoni soggetti sul mercato (per i Trait Comtois).

Qualche dato numerico sulle razze da tiro:
Nascite puledri per razza nel 2011
      Razza                         Nascite nel 2011

Trait Comtois                             4505
Bretone                                     3796
Percheron                                  1220
Ardennese                                   742
Cob Normand                              454
Boulonnais                                   190
Auxois                                         124
Trait Poitevin                                  94
Trait du Nord                                103
Origine Constatata da tiro           3807

Un altro ambito di impiego dei cavalli da tiro, che si sta pian piano ampliando, è il settore sport/divertimento: la disciplina degli attacchi si sta diffondendo in Francia; molti centri ippici impiegano le razze locali per passeggiate e trek; diverse troupe di spettacolo equestre lavorano con razze specifiche (Comtois en Folies e Jehol con i Trait Comtois, Le Theatre du Centaure con un Percheron, ecc); parecchi privati appassionati scelgono un tiro leggero (Comtois, Cob Normand, Bretoni o Ardennesi leggeri) per dedicarsi alle discipline della monta inglese o americana a livello amatoriale.

Purtroppo però attualmente, solo una percentuale del 20-30% circa delle nascite di puledri da tiro, trova impiego nelle varie attività, mentre il resto rimane destinato alla macelleria.

Conclusioni
Penso sia interessante rimanere aggiornati su ciò che succede a "pochi passi da casa nostra". L'Italia non è la Francia...ma possiamo comunque prendere spunto da quanto accade oltre frontiera, magari per fare qualche proposta, magari per farci venire qualche idea...

La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

klystron

Bello, grazie!
Non ho comprato Aprile, ma anche io trovo che ci siano spesso begli articoli!

Miky Estancia

Qualche video....

Monta western, trail a livello amateur con una femmina di razza Trait Breton



Cob Normand, monta inglese



Percheron in spettacolo: Tao del Theatre du Centaure...un bel passo spagnolo...



Ardennese, dressage

La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.