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Aplomb

Aperto da raffaele de martinis, Ottobre 12, 2013, 08:19:25 PM

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raffaele de martinis

Riguardo alla sequenza degli aiuti da usare per invertire il gioco dei bipedi laterali - dunque il cambio di galoppo - non c'è unanimità di opinioni tra i Maestri d'equitazione.
     Sicuramente si trovano d'accordo sull'azione della mano chiamata ad alleggerire la spalla destinata a coprire più terreno: ciò si ottiene mediante lo spostamento del peso dell'anteriore  sulla spalla che dovrà restare più arretrata.
     Ad esempio,  se si dovesse passare dal galoppo destro a quello sinistro,  va caricata la spalla destra che deve restare più indietro:  per farlo bisogna usare la redine di apertura destra, se il cavallo è rigido d'incollatura, mentre se è flessibile, si flette l'incollatura  a sinistra e si sposta il peso delle spalle a destra.
     Nell'equitazione superiore,  questi spostamenti di peso devono essere ridotti allo stretto necessario, con minime azioni di mano,  cercando di non modificare la posizione dell'incollatura perché questo provocherebbe lo spostamento del posteriore, dunque la perdita della posizione dritta.
      Invece sull'uso delle gambe non c'è accordo: infatti alcuni teorizzano l'uso della gamba esterna, detta contraria, altri indicano l'uso della gamba interna, detta diretta. In realtà,  questi metodi,  opportunamente adoperati,  raggiungono - tutti e due - lo scopo voluto.
     Allora,  se il cavallo galoppa sul piede destro,  potremo ottenere il cambiamento con la gamba contraria,  la  destra,  in questa maniera: la gamba destra, facendo deviare la groppa a sinistra, fa prendere al cavallo il traversamento naturale del galoppo a sinistra e fa in modo che il garretto sinistro sia spinto in avanti.
     Possiamo ottenere lo stesso cambiamento con la gamba diretta, la sinistra,  quando sarà impiegata - come ho già scritto - per attirare il garretto sinistro sotto il cavallo.
     Ciascuno di questi due metodi ha il proprio utilizzo:  il primo è adatto per un' equitazione corrente poco raffinata; il secondo trova la sua applicazione nell'alta scuola, dove ha l'incomparabilissimo merito di mantenere il cavallo dritto e, quindi, di ottenere con estrema facilità i cambiamenti di galoppo: ai tre tempi, ai due tempi, al tempo.
     Si capisce che,per mantenere  il cavallo dritto, si deve escludere ogni deviazione del posteriore,  ogni piegamento laterale.
Bisogna che gli spostamenti di peso siano ridotti al minimo indispensabile; pertanto,  per passare da un galoppo all'altro,  non bisogna invertire la posizione;  i cambiamenti di assetto necessari sono ridotti in maniera tale che,  ottenuto un cambiamento,  immediatamente se ne possa  chiedere un'altro.Comunque,  per ottenere facilmente i cambiamenti di galoppo ravvicinati,  bisogna che l'esecuzione dei cambi di galoppo isolati sia eseguita perfettamente.
     In questo caso,  come in generale,  l'approssimazione è facile,  mentre la perfezione - o il tentativo di avvicinarsi ad essa - è difficile.
Quello che ho detto riguardo all'impostazione delle mani e delle gambe per ottenere i cambi di galoppo,  è ugualmente valido per chiedere le partenze al galoppo.


Questa è la nota che ho messo alla mia traduzione.

Il cambio di galoppo è una partenza al galoppo dal galoppo,  tutti sappiamo che naturalmente il cavallo parte al galoppo impegnando per prima un posteriore, dunque,  il tallone agendo sul garretto - nella prima maniera spingendolo,  nella seconda attirandolo - lo impegna a farsi carico del galoppo,  credo che il primo sistema sia quello generalmente usato e riconosciuto,  l'altro, difficilissimo per noi mortali (esperienza diretta),  è appannaggio dei grandi cavallerizzi .


Infatti, tanto tempo fa, provai a mettere in atto quello che dice il Generale, avevo un cavallo che avevao addestrato e cambiava abbastanza bene ai 3/4 tempi, seguendo il metodo che conosciamo tutti: invertire la posizione e gli aiuti, ad esempio:

dal galoppo dx al sx:
gamba dx alla cinghia, attiva se serve, gamba sinistra più indietro che tiene il piazzamento, peso sulla natica sx, redine sx un pò d'apertura.
Cambio:
peso sulla natica dx, gamba dx indietro che cambia il piazzamento, gamba sx alla cinghia, leggera apertura redine dx.

Quando ho cercato di impostare i cambi come dice il Generale (come avevo capito) sono andato in confusione, non vi dico il povero Fiorello, si chiedeva: ma questo è scemo ?

Smisi subito, ora a distanza di anni credo di aver capito.
Il Generale era di una classe sopraffina, siccome era fissato con la rettitudine, lui all'inizio traversava il lallo con la gamba diretta, ma agiva con la contraria alla cinghia per attirare sotto il garretto, man mano affievoliva l'azione della gamba diretta fino ad annullarla completamente lasciando agire solo la contraria sul posto alla cinghia (io la mettevo dietro con le conseguenze che si possono immaginare).
Ovviamente, doveva fare la stessa cosa con le traslazioni di peso, all'inzio magari si scomponeva pure, poi alla fine restava assiso bello in applomb come un baccalà norvegese.  :icon_eek:

Max, sei d'accordo ? e se si sei capace di fare uno schema ?

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

milla

#1
A parte che non concordo sulla leggera apertura della redine esterna, ma io sono l'ultima della classe quindi lasciate perdere ma, rileggendo ora e specialmente la spiegazione di Raffaele, mi pare di capire che L'Hotte non invertiva gli aiuti spostando la posizione delle gambe ma invertendo gradualmente la pressione esercitata dall'una e dall'altra. Ho capito bene o no?

Io proporrei di mettere gli ottimi disegni di Max in una sorta di appendice in fondo al testo con opportuna nota di rimando nel relativo punto della traduzione.

max

CitazioneMax, sei d'accordo ? e se si sei capace di fare uno schema ?

Quando ho letto la frase, e sono arrivato a "e se si sei capace di fare...." credevo finisse con "i cambi a tempo" :icon_pidu:

Sappi che ci ho messo un'anno (diocristo, esatto: un anno intero) a convincere il frisone a NON cambiare di galoppo di capoccia sua ma ascoltare i miei aiuti che gli dicevano "tieni il rovescio, imbecille! fidati tienilo che te lo dico io che non cadi anche se lo tieni!".. Ovviamente l'anno precedente l'ho passato a convincerlo che esisteva proprio il galoppo come andatura (eh già, non sono proprio dei cavallucci semplici).
Oggi posso fare serpentine a volontà senza che cambi e con un assetto decente.
In realtà non ci ho messo un anno, ma poche ripetizioni. Un anno mi è servito a me per capire finalmente le forze in gioco di un galoppo rovescio e usarle per farglielo tenere. Convintomi che dovevo fare in una certa maniera, non ti sto a dire che razza di posizione in sella tenevo per evitare che mi cambiasse. Partendo da una volta a destra al galoppo destro (la mano difficile), prima cambiavo la flessione mettendola a sinistra (per preparare il gesto della spalla destra che avrebbe dovuto percorrere più strada nel rovescio) poi prendevo la diagonale, e LENTAMENTE di modo che non andasse in ansia e per questo cambiasse ancora prima dell'altro angolo, spostavo il mio peso a sinistra fino ad essere letteralmente in piedi sopra il suo anteriore sinistro: per tenerglielo schiacciato giù passando l'angolo in rovescio (lo so che qualcuno non capirà, ma vi assicuro che ho passato le notti visionando mille filmati di galoppi rovesci per arrivare alla conclusione che quella fosse la spalla da caricare). Ovviamente tenevo le anche a destra con la gamba sinistra ben arretrata. Ci ho azzeccato è stato subito un successo! Prima non riuscivo in nessun'altra maniera. In poche ripetizioni ho risolto così un problema che mi assillava da un anno. Quello che voglio dire, è che prima non riuscivo proprio per la mia ritrosia ad assumere quella posizione ridicola in sella.

Ora sto avendo lo stesso problema quando voglio partire subito rovescio (dal passo galoppo destro a mano sinistra). A parte il piazzamento del cavallo, devo anche mettermi io ben sopra la sua spalla sinistra, in piedi come un deficiente, se voglio avere delle speranze. Fra non molto capirà e mi basterà un'indicazione meno visibile (spero!!!).

Comunque le azioni per la partenza e per il cambio che descrivi, e che vorresti che io disegnassi, le conosco bene. Karl insegna così, come probabilmente faceva il Generale.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

raffaele de martinis

Eh no, il Generale non cambia assetto, non sposta peso, non rovescia la posizione, non arretra la gamba contraria, fa solamente agire  la gamba diretta là per (forse) dov'era, è probabile che alleggerisca con la mano la spalla che avanza ma non lo dice, forse per lui è sottinteso.
Concede il fatto di lasciarsi dondolare al ritmo del galop per accompagnare il lallo nei cambi ma niente di più.
Dunque la differenza dovrebbe essere tra l'impostazione con un evidente spostamento della groppa con la gamba contaria che è predominante e quella del Generale, dove è solo il tallone diretto che richiama sotto il posteriore corrispondente.

Mi immagino il Generale a cavallo, lui montava per com'era: taciturno, chiuso, represso forse...di questi difetti ne fece virtù e questo non è poco.

Cimarosa, ha perso tre chili, si è rovinato l'assetto (appunto) e ha imparato a bestemmiare per far galoppare prima e per far cambiare il galoppo poi al suo frison, c'è riuscito ma il galoppo è sempre macchinoso, sgradevole, un pesante caracollo da cavallo da tiro, appunto.
Ma questo non c'entra con la nostra situazione.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

max

Si ma era tanto per raccontare. Dubito che il generale abbia mai addestrato di persona un friZon. Se lo avesse fatto ho qualche dubbio che sarebbe rimasto composto in sella dall'inizio alla fine dell'addestramento. Quelli sono dei gentili panzer che usano la muscolatura del loro dorso per spostarti a te e non viceversa. Su un purosangue faccio bella figura anche io!

Le gambe: è molto probabile che in effetti il vecchio non le spostasse. Io stesso ho dei dubbi se sia cosa giusta muoverle come ci è stato insegnato. Il dubbio però è sempre lo stesso: non le muoveva a fine addestramento o fin dall'inizio? Questo è importante chiarirlo per fare il disegnino.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

raffaele de martinis

Evidentemente restava quasi fermo solo alla fine della tarantella, all'inizio probabilmente si comportava come per i cambi di campagna nei quali il traversamento è accettato/lo accettava.
Credo che il fatto che il Generale non volesse nessuno presente  ai suoi addestramenti dipendesse da questo:  temeva di esser visto con un baffo fuori posto...in atteggiamento "umano".

Certamente L'Hotte è stato un grandissimo cavallerizzo, una persona intelligente e un marmittone ligio al dovere ma come uomo doveva essere uno "stro...ne" col bollo, ho tentato ache di spiegarlo...ma sono mie opinioni.

Le changement de pied, c'est un nouveau départ au galop dans le galop: Nuno Oliveira.

Fermo restando il fatto che per dare gambe (cintura/bacino) ad un frison è uno sforzo erculeo...dunque va supportato con speroni, bacchetta (meglio due bacchette) e terribil voce; il galoppo non si insegna al lallo - frison o meno - facendolo galoppare ma facendolo partire - spesso/spessissimo - al galoppo: dal trotto, dal passo, da fermo, dai passi indietro e infine dal galoppo tutto ciò sul circolo poi sugli "otto", il galoppo rovescio in questa fase non serve, servirà quando dai circoli si passerà ai cambi di galoppo sul dritto (Fillis).

Dunque farei due schemi: uno col traversamento e con gli aiuti classici, l'altro in perfetta rettilinearità con l'aiuto della gamba contraria e della mano.


 
 
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

max

Mi sa che aggiungere l'azione di mano farebbe solo confusione.

Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

raffaele de martinis

Bene, però ci vorrei mettere - assieme ai due cavallini - anche una spiegazione. più tardi la organizzo,  vediamo chenedici ora devo andare.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

Allora,  se il cavallo galoppa sul piede destro,  potremo ottenere il cambiamento con la gamba contraria,  la  destra,  in questa maniera: la gamba destra, facendo deviare la groppa a sinistra, fa prendere al cavallo il traversamento naturale del galoppo a sinistra e fa in modo che il garretto sinistro sia spinto in avanti.
     Possiamo ottenere lo stesso cambiamento con la gamba diretta, la sinistra,  quando sarà impiegata - come ho già scritto - per attirare il garretto sinistro sotto il cavallo.
     Ciascuno di questi due metodi ha il proprio utilizzo:  il primo è adatto per un' equitazione corrente poco raffinata; il secondo trova la sua applicazione nell'alta scuola, dove ha l'incomparabilissimo merito di mantenere il cavallo dritto e, quindi, di ottenere con estrema facilità i cambiamenti di galoppo: ai tre tempi, ai due tempi, al tempo.


Dovresti adattare le figure a quello che dice il Gen. lui infatti parla di cambi di galoppo, usa i termini; gamba diretta e contraria, ma riferita al piego da prendere non quello in atto, altrimenti non si capisce, dunque:

Due figure per i cambi con la gamba diretta la sx : galoppo su dx - cavallo dritto, gamba dx che agisce quasi alle cinghie; cambio, gamba sx che agisce quasi alle cinghie cambio a sx con cavallo dritto.
Sospetto che il Gen. usasse comunque l'altra gamba più indietro come contenimento...magari all'occasione, magari come avvertimento, infatti d altra parte dice che gli aiuti dovrebbero essere complementari tra di loro, uno agisce l'altro controlla...boh!

Due figure con la gamba contraria la dx, 1) cavallo galoppa sul dx traversato a dx gamba sx che agisce - 2) cambio: gamba dx che agisce indietro e traversa il lallo al contrario a sx.

Sei d'accordo ?
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

max

Credo di aver capito una minkia di come lo vuoi, però aspetta che ne faccia uno con i due modi di cambiare, dopo casomai lo correggiamo.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

Poi le raccoglierete per bene, queste immagini, in un "contenitore" accessibile, vero?  :icon_eek:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

Tieni conto Max che le immagini devono stare su una pagina strettina.... eviterei immagini adatte a "pagina orizzontale". Regolati su una videata di ePub con un lettore normale.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

Qual'è il problema di inserire box orrizzontali in una pagina verticale? Comunque devo rifarlo ieri ho letto di corsa cosa voleva Raffaele e ora credo di aver capito.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

max

Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.