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Pipponcello sulla voce

Aperto da alex, Novembre 12, 2016, 12:21:17 AM

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alex

Ho duramente combattuto con il francese di quell'articolo sulla voce riportato nella giumenta imbalsamata - interessante, per quello che ho capito finora.

Avete mai fatto una prova di funzionalità respiratoria? Per chi non lo sa, il paziente viene guidato a voce. nella fase critica dell'espirazione forzata, avviene questa sequenza di ordini vocali:

"respiri respiri inspiri a fondo..... Via!  fuori fuori fuori dai dai fuori fuori fuori.... Bene."

In rosso, l'aiuto
In verde, il segnale vocale di continuazione
In arancio, il rinforzo positivo.

Per far avvicinare un cavallo in libertà, Homocaballus faceva così:

Come here..... si si si si si si si.... Good fellow!

Leggermente analogo, non vi pare?
Ci trattano come cavalli  :icon_neutral:

Il senso di tutto ciò? E' che con la voce si fanno varie cose, del tutto diverse:
1. si danno aiuti (e in questo caso il cavallo capisce il significato proprio della parola, o meglio collega parole diverse a diverse azioni richieste)
2. si incoraggia il cavallo a continuare (e anche questo è un aiuto, ma di tipo diverso dal precedente, ha un significato unico: "continua così che vai bene", identico per ogni tipo di azione)
3. si somministrano premi o punizioni (e in questo caso non contano le parole ma il tono; tono dolce=premio, tono terribile=punizione).

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

sissy

Bel paragone!da pneumologa ,nella mia (purtroppo) lunga carriera professionale ho fatto migliaia di prove respiratorie, con il cavallo decisamente meno.

Il mio conosce alla perfezione i significati di "passo","trotto","galoppo",
"Bravo"  e altri,capisce,altresì il significato del tono che uso,se dico "noooo"con voce alterata ha reazioni  diverse in confronto di un "no"più  blando.

Distingue benissimo le voci ,appena sente quella del mio istruttore si mette "sull'attenti" immediatamente.

Distingue anche il rumore della mia auto,appena lo sente inizia a nutrire piano...

Winter Mirage

La mia cavalla conosce benissimo il comando: "vuoi un bombo?"
..ed essendo il comando ovviamente destinato a me, poi vado a prenderle un bombo.

Onestamente io in sella parlo un sacco.
Faccio più o meno quello che dici tu Alex, ma non consciamente; è solo che sono logorroica e non mi tappo mai il forno.

Pur vero che, anche parlando tanto, quasi tutti sono comandi che lei conosce, come...sa dai, eh-eh, oh-oh, woah, la' brava, bravona.... e ovviamente MuMu, che lei sa essere il suo nome.

Trovo che l'uso della voce obblighi il cavallo (quello volenteroso e non menefreghista) a prestare attenzione al proprio umano su una dimensione diversa e molto interessante.

In breve...
La sgridata a voce, così come la richiesta di continuare ed il premio finale sono i 3/4 del modo in cui ho fatto la mia cavalla.
Che non sarà un capolavoro, ma è sana di mente, buffa e capace di esprimersi in modi diversi.

Ma al prossimo cavallo, certamente prestero' più attenzione alla sequenza corretta che hai scritto sopra, facendo della voce un comando molto più efficacie e puntuale.
Assiduus usus uni rei deditus et artem et ingenium saepe vincit

alex

Grazie Winter, ma prendi quello che ho detto con cautela... non è un riassunto di quell'articolo, sono solo mie opinioni (quindi, tutte da verificare).

Penspo che comunque questa schematizzazione diminuisca la confusione. Alle volte si dice che è importante il tono, non le parole: è vero nel terzo uso, è falso nel primo.  Nel primo le parole hanno un'importanza fondamentale. Probabilmente non vengono "capite", però vengono "distinte". Quante diverse parole può distinguere un cavallo? Molte! C'è chi afferma: oltre 100. Il cavallo è in grado di capire il diverso significato di parole concatenate? Secondo alcuni, sì; il cavallo sarebbe in grado, opportunamente educato, di capire "galoppa fino all'albero". Non ci giurerei; riferisco solo che qualcuno lo afferma. Sarebbe abbastanza impressionante...
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

sissy

il mio cavallo memorizza le riprese ,sembra quasi che riconosca le lettere (non credo che memorizzi i comandi vocali  "galoppo fino a...),ma riconosca il percorso, non tanto le lettere quanto le "curve" o "cambiamenti di direzione.

Mi spiego meglio, se faccio una ripresa in cui è richiesto il galoppo rovescio fino alla H lui già un po' prima inizia a "rallentare",preparandosi alla transizione ,questo succede sia in un rettangolo 20x40 che in un rettangolo 20x60, quindi non è la distanza che memorizza,ma ha come punto di riferimento l'angolo, almeno così io penso,perchè altrimenti non me lo spiego.

Ho provato,in allenamento a sollecitarlo con la voce quando sento che sta per perdere un po' impulso e anticipare la transizione,ma è inefficace


rhox

Quale intuito...
Si chiama perculare.. se il mio cavallo me lo fa si prende 2 stecche che se le ricorda..
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

alex

Militaresca!  :horse-wink:

A me un cavallo che anticipa non irrita.... mi fa tenerezza, lo vedo come un tentativo di collaborare, di "arrangiarsi". Certo, se si ribella a una blanda correzione per un anticipo sbagliato è un altro discorso; ma per il solo fatto di anticipare, cortesemente, non mi irrito. Mi pare una cosa profondamente radicata nella sua natura di animale abitudinario. Purchè siano buone abitudini, mi va bene.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

sissy

non gli permetto di rompere al trotto, "sento" che lo sta per fare;
la cosa che mi ha fatto pensare è che se siamo in un rettangolo 20X40   accenna a diminuire (roba di pochissimo,ma si avverte) dopo circa trenta metri di galoppo, nel rettangolo 20x60 dopo circa cinquanta metri.

Sembra che riconosca la lettera a cui deve fare la transizione (cosa che non credo), variando di un bel po' i metri non  si può dire che "memorizzi" neppure il numero delle falcate, mi rimane da pensare che visualizzi il cambiamento del percorso, "non più dritto",ma in "curva" e l' sa che poco prima dell'angolo dovrà scendere al trotto e lui cerca di anticipare.


Riguardo a "prendere in giro" è un  esperto, furbissimo,studia sempre come mettere nel sacco il cavaliere per lavorare meno, basta dargli un minimo spazio che si apre un varco se non si corre ai ripari,non per niente è  affettusoamente chiamato "il carognone"!


A me non irriterebbe,ma in gara è considerata come una disobbedienza agli aiuti del cavaliere ,quindi contro i dettami che  configurano il cavallo "addestrato" con conseguente abbassamento del punteggio.

Un cavallo ben addestrato non dovrebbe avere iniziative...


rhox

Ovviamente memorizza il percorso e la traiettoria, motivo per cui nel reining le studiano tutte per non far.collegare il centro dei cerchi col cambio, ecc.
È un problema in campo ed è il motivo per cui è meglio evitarlo, perché poi passi il tempo a prevenire loro e non a lavorare bene.
In campagna invece essere anticipati è spesso un vantaggio
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

alex

Citazione da: sissy - Novembre 13, 2016, 04:12:42 PM
Un cavallo ben addestrato non dovrebbe avere iniziative...

In dressage si valuta la sottomissione.  Certamente: un cavallo ben sottomesso non dovrebbe avere iniziative. Sul fatto che addestramento coincida con sottomissione si possono avere opinioni diverse.... io preferisco immaginare che addestramento significhi rendere il cavallo "destro" nel senso di "abile, agile, capace".
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

sissy

Premetto che rispondo per il puro piacere di conversare e non per polemizzare!

Riporto quello che mi è stato insegnato sia in pratica che in teoria e che richiama i principi del lavoro in piano (o dressge che dir si voglia),poi ognuno la pensi come vuole, non cerco di indottrinare nessuno,,sia ben chiaro, esprimo solo i concetti che ho appreso.

La così detta "sottomissione" del cavallo,termine bruttissimo,significa "la fiducia negli aiuti del cavaliere , la buona volontà del cavallo nell'eseguire quanto richiesto,l'accettazione dell'imboccatura" concetti che racchiudono molti altri concetti  e si snodano in tutto il percorso dell'addestramento,partendo da un minimo ed arrivando ad un massimo.

L'addestramento, in tal senso è come dici tu,Alex, un  "render destro",che si riallacia alla "capacità di muoversi a destra" ,questo perchè i cavalli in natura sono "sinistrorsi", quindi l'addestramento consiste nel renderli "destri"  ,in pratica "dritti",arrivando a far lavorare i posteriori equamente (tralascio il resto per brevità),con equilibrio ,ecc...

Tutto questo arriverà al fine ultimo dell'addestramento.che non sarà "solo" il cavallo Riunito,ma Negli aiuti.

(definizione tratte da "Equitare con Sentimento" di G.Mazzoleni e "dressage" di Enzo Truppa).







segreto

O.T.: Se dovessi dire cosa mi aspetto da un libro con un titolo come "Equitare con sentimento" penserei a concetti come quelli di cui scrivono Winter e Alex, non ai rigidi principi enunciati da Sissy.
Ma io sono un poor fioeu de campagna: Se una manovra disturba il cavallo portandolo verso l'annichilimento della personalità, non mi diverto più.
Per contro vedo la nevrosi negli occhi dei cavalli addestrati in modo specialistico (ne ho intorno due decine) e chi non la vede, o è orbo o è disonesto. A cosa serve? A vincere qualche cosa? A sentirsi bravi? Mamma mia: se non c'è creatività e umanità, si torna indietro: meglio la moto.
A un corso per istruttori un docente intelligente mi ha detto: "Il cavallo è felice quando l'uomo non lo tampina: lo sappiamo tutti. Ma ci piace farlo e siamo egoisti: cerchiamo di fare meno danno possibile".

Segreto

P.S.: Anche io senza polemica, ma solo per un desiderio libertario di "sentire" il cavallo e non solo "farmi sentire" da lui.

Miky Estancia

Citazione da: alex - Novembre 13, 2016, 05:37:59 PM
Citazione da: sissy - Novembre 13, 2016, 04:12:42 PM
Un cavallo ben addestrato non dovrebbe avere iniziative...

In dressage si valuta la sottomissione.  Certamente: un cavallo ben sottomesso non dovrebbe avere iniziative. Sul fatto che addestramento coincida con sottomissione si possono avere opinioni diverse.... io preferisco immaginare che addestramento significhi rendere il cavallo "destro" nel senso di "abile, agile, capace".

Anche qui, dipende tutto da cosa uno fa con il cavallo.
La mia definizione  di addestramento  coincide con la tua Alex, con l'aggiunta che l'addestramento, per me, deve creare un collaboratore  (non uno schiavo o una moto) che quindi, deve essere in grado di prendere iniziative quando necessario.
Il che può  avvenire solo se la sua personalità  non è  stata schiacciata da una eccessiva sottomissione.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

alex

Torniamo alla voce.

Quale maggior leggerezza (altra parola infida e ambigua, dai mille significati!), intesa precisamente come "scarsa forza fisica dell'aiuto", può esserci di una richiesta vocale, che per definizione ha una forza fisica zero? Certo, la voce può avere una notevole forza psicologica, può diventare anche un ordine perentorio, può diventare una vera minaccia verbale ma forza fisica, nulla. Non c'è alcun rischio che il movimento del cavallo sia ostacolato o manomesso involontariamente.

Il divieto di usare la voce nel dressage me lo rende ancora meno simpatico.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

sissy

...si ritorna sempre lì...le parole servono a "definire" dei concetti proprio renderli meno ambigui,ma sta noi avere l'apertura mentale priva di sovrastrutture per capirne il significato intrinseco.

Il dressage (inteso non come disciplina olimpica,ma proprio nella sua accezione di "addestramento"),ha come scopo
ricevere,creare,orientare e mantenere le forze del cavallo in una condizione di armonia fisica e morale

Ovvero di rendere il cavallo calmo,fiducioso,leggero,sciolto ,flessibile,perspicace,realizzando un'intesa perfetta con il cavaliere


lasciamo perdere certe "visioni" orribili del dressage spettacolare e pensiamo realmente al percorso che un cavallo deve fare per far si che ,appunto, venga montato "in armonia",cioè potenziando  le sue caratteristiche naturali e facendo si che la "ginnastica" effettuata sia positiva per il suo fisico e il suo morale;

con la voce questo non lo puoi fare,o almeno non solo, non puoi pretendere che "impegni i posteriori" con la voce (parlo del cavallo montato che si trovi a doversi "riequilibrare nei movimenti" con il cavaliere sopra).


Come si fa a fargli compiere determinati movimenti, una determinata ginnastica solo con la voce?

Se qualcuno mi può mettere un video dove viene fatto questo gliene sono grata,lo dico per capire,,eh!

Insegnare ad un cavallo a fare un'appoggiata (utilizzando correttamente i muscoli)  mi risulta impossibile pensarlo.

Ho scritto appoggiata,ma potevo scrivere anche "cessione alla gamba"o "spalla indentro" o "circolo".

Nel dressage è vietato l'uso della voce perchè non serve a "ginnasticare" il cavallo,a far questo ci si arriva con un paziente addestramento che si base non sulla forza,ma sull'uso cosciente del nostro corpo e sulla coscienzadi come si muove il cavallo.

Piccola parentesi ,anche azioni apparentemente "leggere" senza contatto fisico, possono essere "pesanti" per il cavallo, tipo farlo lavorare  tramite la "pressione ottica",ma questo è un altro discorso