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Prendere l'iniziativa

Aperto da The Shire, Maggio 17, 2017, 09:22:56 PM

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carodubbio

In certi passaggi diciamo difficili in aperta campagna  al passo l'asciare libero il cavallo di decidere dove mettere va bene, meglio far decidere a lui e non sbilanciarlo, ma poi si riprende in mano il cavallo. Poi dipende sempre da diversi fattori, nel mio caso che  sellavo tutti i giorni, nel fine settimana sellavo il cavallo in passeggiata l'asciando libero il cavallo di fare come gli pare si ma andatura esclusivamente passo. Le cose vanno sempre differenziate e divisi caso per caso, ma naturalmente lavorando tutti i giorni il cavallo rimaneva molto gestibile e tranquillo non per stanchezza ma per una vita a lui piacevole e sicura di non aver niente che gli manchi: cibo-riparo-forma fisica buona

carodubbio

Citazione da: alex - Maggio 19, 2017, 07:23:58 PM
Su dai... se dici "in quel caso non lo costringo" significa che in altri casi lo costringi. Non è una critica, è una semplice constatazione di  una differenza; la prova che non esiste una sola buona equitazione, ce ne sono almeno due  :horse-wink:


"nessun cavallo ci obbedirà per compiacerci, tanto meno per senso del dovere, lo farà unicamente per evitare il dolore, rispondendo ai segnali che precedono l'uso di strumenti che possono provocarlo e che - all'occorrenza - lo produrrebbero fino a costringerlo all'obbedienza."

Per me esiste solo questa di regola d'oro da rispettare, costringere magari resta un termine vago ma la solfa resta la stessa, lo costringo a abbedire altrimenti intervengo

sissy

Citazione da: alex - Maggio 19, 2017, 07:23:58 PM
Su dai... se dici "in quel caso non lo costringo" significa che in altri casi lo costringi. Non è una critica, è una semplice constatazione di  una differenza; la prova che non esiste una sola buona equitazione, ce ne sono almeno due  :horse-wink:


In realtà la mia frase andrebbe letta così.

"se il cavallo si blocca  un motivo c'è.Se siamo in rettangolo so che non ci può essere niente di veramente minaccioso e quindi lo imputo ad un problema solo del cavallo e lo risolvo non certo con violenza,ma riproponendo l'aiuto per andare avanti,se lui non continua a non  farlo uso un aiuto un po' più intenso (al limite lo tocco e dico tocco con la frusta,che non uso quasi mai...),insomma risollecito le azioni che un cavallo addestrato conosce perfettamente.

Se siamo in passeggiata,potrebbe trattarsi di un vero e proprio pericolo,quindi,prima di mandarlo avanti ,controllo che non ci sia davvero qualcosa di minaccioso,altrimenti procedo come sopra, anche se in passeggiata la frusta non la porto.



In definitiva concordo con Carodubbio anche questa volta, un cavallo non ci obbedirà mai per compiacerci,però la differenza tra costringere e convincere per me è che un cavallo ben addestrato si convince facilmente,mentre un cavallo con un addestramento deficitario è un cavallo che esegue percostrizione


Anche se io non saprei davvero come costringere veramente  il mio a fare una cosa,non ne sarei capace.

alex

D'altronde, se ritenete perfettamente sininimi "costringere" e "convincere", il problema non si pone.

In fondo anche l'assiomatico Raffaele non fa altro che suggerirci - in caso di disobbedienza - di usare metodi convincenti....  :horse-wink:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Miky Estancia

Citazione da: The Shire - Maggio 17, 2017, 09:22:56 PM

Secondo voi è sbagliato o è giusto che il cavallo prenda delle decisioni che gli facilitano il lavoro, però rispettando comunque le scelte del cavaliere?

Per me è giusto.
A me serve un collaboratore che usa il cervello, non un automa.
Durante il lavoro, posso sbagliare a richiedere una manovra ad esempio, e quindi se il cavallo prende la decisione giusta, tanto meglio, si evita di far danni.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

sissy

Io non ho detto questo è l'ho spiegato.
Tra l'altro non saprei come costringere davvero il mio cavallo,non ne sarei capace.



Miky Estancia

Citazione da: sissy - Maggio 19, 2017, 11:27:42 PM

Tra l'altro non saprei come costringere davvero il mio cavallo,non ne sarei capace.

A no?
Che lo chiamiamo "costringere" o "convincere", di fatto imponiamo sempre il nostro volere su un altro essere senziente, e abbiamo  tutta una serie di ammenicoli per farlo...dalle imboccature agli speroni alle fruste, siano esse nere o color carota.
Alla fine, chiunque non si limiti a fare esclusivamente horsewatching, in qualche modo è  capace di imporre la propria volontà sul cavallo.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

sissy

Bhe, é  capitato che lui decidesse di non fare qualcosa e non c'è  stato verso di  farglielo fare.
Ovviamente non ho usato nessun tipo di violenza.

Faccio un esempio,anni fa,dopo una passeggiata, volevo farlo entrare in rettangolo ,glielo chiesi con gli aiuti ,niente da fare,chiesi  ancora ,niente.
Un ragazzo da dietro provo'a spingerlo ecc...nulla,lui non si mosse.
Avrei dovuto prenderlo a frustate? No.
Probabilmente sarebbe scappato da un'altra parte e io non avrei ottenuto niente.

Scesi e con la calma lo portai dentro a mano,poi ,sempre con calma montati di nuovo,lo riporta i fuori e poi dentro.

Questa è  la differenza fra convincere e costringere.

Come tra addestrare e ammaestrare

alex

Spesso girovago in pascolo, dove stanno una trentina di cavalli in uno spazio di alcuni ettari, sparpagliati in gruppetti a fare i fatti loro, in un clima di totale serenità cavallina.

Mi metto a qualche metro di distanza da un cavallo sconosciuto, e cerco di farlo avvicinare. Niente carote, ovviamente. Solo gesti e parole, rivolte precisamente a un cavallo particolare.

Non sempre mi riesce, ma molto spesso sì. Ovviamente è libero di andarsene appena vuole; ma spesso non se ne va, e rimane vicino a me.

"Impongo" la mia volontà? Lo "costringo"? Certamente "manipolo" in qualche modo la sua volontà; gli "faccio venire voglia" di avvicinarsi. Dopodichè si avvicina e rimane vicino di sua volontà; lui è libero e non ho alcun mezzo per controllarlo, ma in quel momento le due volontà (la mia, che si avvicini; la sua, di avvicinarsi) magicamente, misteriosamente coincidono.  Credetemi, è una cosa che mi riempie di entusiasmo. Probabilmente, mi accontento di poco.... ma, come ho detto più volte, chi si accontenta gode.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

sissy

quella che descrivi,Alex è una bella cosa.
significa che in quel cavallo ispiri fiducia,per qualche motivo.

Anche noi lavoriamo sulla fiducia con i cavalli ,facciamo anche doma naturale.

Il mio (che non è mai stato picchiato,almeno da quando ce l'ho io),non esegue una cosa perchè altrimenti lo ammazzo di botte,ma perchè lo induco a farlo.

Essendo fisicamente molto potente,se volesse usare la sua forza per non eseguire una cosa,lo potrebbe fare,in realtà sono io in balia sua,


A mio parere,l'addestramento serve proprio a lavorare insieme,senza annichilire il cavallo,è agire sulla sua psiche e convincerlo a  collaborare.


Spesso quando lo vado a prendere al pascolo lo lascio venire con me, facendo sì che mi segua,senza portarlo per la longhina e la stessa cosa si ripete nel lavoro in campo, io gli chiedo un esercizio,cercando di chiederglielo nel migliore dei modi,se non risponde mi interrogo su cosa ho sbagliato e su cosa devo lavorare per migliorare il nostro dialogo.

In fondo l'equitazione è un dialogo ,un linguaggio dei corpi.

carodubbio

Mettiamo che una mattina mi sveglio e decido di andare a spasso senza pensare di dover andare a lavorare.
Nessuno mi COSTRINGE, ma allo stesso tempo so che per vivere in un contesto si deve contribuire al sistema.



I cavallo allo stato brado sono liberi si di fare come gli pare, ma il capo branco li COSTRINGE  a rispettare un certo stile di vita altrimenti ti allontana al suo destino dove non hai nessuna tutela essendo SOLO , libero si ma SOLO e indifeso dal mondo che ha le sue regole.

Luna di Primavera

Boh, un cavallo che si avvicina e ti sta spontaneamente vicino è certamente simpatico, però tu alex non gli stai chiedendo niente, nessun tipo di impegno fisico o mentale. Lui viene e ti fa un po' compagnia, finché gli va o finché tu non ti stufi, e stop.
Un po' diverso dal montare o comunque lavorare con un cavallo, a cui tu chiedi di fare qualcosa e di farla come dici tu. E qui entra in gioco l'addestramento.
La differenza tra convincere e costringere a mio parere non è tanto nel risultato pratico, quanto nell'atteggiamento mentale del cavallo. In un caso esegue volentieri, nell'altro malvolentieri. Sempre di eseguire comunque si tratta.



I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

alex

Citazione da: carodubbio - Maggio 20, 2017, 12:03:11 PM
I cavallo allo stato brado sono liberi si di fare come gli pare, ma il capo branco li COSTRINGE  a rispettare un certo stile di vita altrimenti ti allontana al suo destino dove non hai nessuna tutela essendo SOLO , libero si ma SOLO e indifeso dal mondo che ha le sue regole.

Il capobranco? Ma quale branco? I cavalli si raggruppano in harem. Lo stallone respinge quasi sempre gli altri stalloni che si avvicinano, l'unica regola è: fuori dalle palle (con rare, interessanti eccezioni di harem con due stalloni; caso interessantissimo, ma eccezionale). I giovani vengono sempre allontanati, seguano o no le regole, ad una età stabilita, maschi e femmine. L'unica altra aggregazione è quella degli "scapoli", i branchi di soli maschi senza harem, non mi risulta che nessuno venga allontanato: se ne vanno da soli non appena si ammogliano. E allora, dove avviene quello che dici?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

carodubbio

Nel branco ci sono le regole alle quali vieni costretto a rispettarle, se non lo fai ti mettono da una parte, sia che lo decidi da solo sia che decide il gruppo vieni messo da parte se non rispetti le regole.la legge del più forte viene messa in atto solo se un altro cavallo decide di sfidare lo stallone dominante altrimenti se te ne stai tranquillo nessuno ti tocca , IO ho visto diversi comportamenti tenuti da cavalli in branco si ma in un contesto di recinto e pochi soggetti, ma ho notato diversi modi di comportarsi sia tra le cavalle che tra i cavalli, le cavalle si bisticciavano seguendo regole precise, i maschi solo in caso di un cavallo che metteva in discussione lo stallone, e per stallone intendo un cavallo che copriva le fattrici non un maschio con il suo istinto naturale ma un cavallo che ha coperto e la differenza c'è eccome.

Dopo la prateria si sa che la conosciamo solo tramite i servizi o dai film, e di sicuro non è come noi crediamo che sia.

Luna di Primavera

Certamente i cavalli domestici e in cattività hanno comportamenti sociali che sono fortemente influenzati, appunto, dalla cattività.
Castrazione, razionamento del cibo, interferenze di un soggetto terzo (l'uomo), ragionevole senso di sicurezza dovuto all'assenza di predatori, conoscenza consolidata del territorio, limitata necessità di spostamenti... tutti questi fattori influenzano i comportamenti del "branco domestico".
Per es. un cavallo che alla distribuzione del mangime scaccia via tutti non è detto che sia il capobranco, magari è solo più prepotente degli altri. Questioni più caratteriali che di "etogramna".
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming