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Salto Ostacoli: vedere le distanze

Aperto da Elisa89M, Giugno 05, 2015, 02:03:13 PM

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Elisa89M

Prendo coraggio e apro questo topic, visto che di quest'argomento se ne è parlato sul diario di angeletta così non glielo intasiamo.
Bene, come avrete capito sono una di quelle che vede una distanza ogni 4/5 anni (poveri i miei cavalli!), ma da quel che leggo qui e vedo in gara mi consolo e vedo che non sono l'unica. Riesco ad accampare anche un sacco di scuse del tipo che nel tardo pomeriggio in controluce non vedo niente, sono ipermetrope, c'è troppa polvere, le ombre... Perciò, chiunque conosca qualche buon esercizio o consiglio si faccia avanti!
"He's more myself than I am. Whatever our souls are made of, his and mine are the same."


― Emily Brontë

elleon

A me hanno sempre insegnato a contare i tempi prima del salto e cercare di portare il cavallo alla distanza ottimale. Nel frattempo che affiniamo la tecnica e l' esperienza ( perchè solo con quella si diventa capaci)  si fanno enormi paciughi, mandandolo a saltare o troppo sotto o troppo distante. Io sono una di quelle che pensa che finchè non si riesce a vedere e calcolare la giusta distanza dal salto è meglio lasciare fare al cavallo. Noi ci mettiamo la giusta cadenza e direzione e il cavallo si responsabilizza a decidere la giusta distanza. Credo che un cavallo si disgusti maggiormente avendo un cavaliere che lo porta a saltare spesso male, piuttosto che decidere da solo. Nel frattempo sono utili le barriere di invito che aiutano sia noi che il cavallo a vederci chiaro ma in assenza di barriere meglio lasciare libero il cavallo di scegliere piuttosto che mandarlo troppo sotto o chiamarlo troppo prima. Sinceramente io non ho mai conosciuto cavalli disgustati quando il cavaliere aspetta che il cavallo scelga la sua battuta, piuttosto gli ho visti maggiormente ingranati con cavalieri che ci mettono troppo del loro, sbagliando. Parlo ovviamente di categorie basse, si intende che nelle categorie più alte il cavaliere abbia imparato a calcolare i tempi di galoppo davanti al salto, in caso contrario è meglio scendere di qualche buco e ricominciare.
Conquista la fiducia di un cavallo e avrai conquistato il mondo..

PokerFace

la primissimissima cosa da fare è mettersi in testa un buon ritmo del galoppo.
un bel galoppo energico, ampio.
per sapere quando il galoppo è buono per saltare, serve l'istruttore da terra. quando ti dice "questo è un buon galoppo da percorso" allora bisogna memorizzarlo. deve entrarti nella testa quel ritmo. a furia di ripeterlo all'infinito devi insistere finchè non l'avrai memorizzato. una volta memorizzato il ritmo di un buon galoppo per saltare, ogni volta che dovrai affrontare un salto ti premunirai di usarlo, ovvero di non andare sull'ostacolo finchè non sentirai nella tua testa, nei tuoi polmoni, di avere il galoppo giusto.

poi barriere a terra. infinte barriere a terra isolate, sparse per il campo come se fossero un percorso. una bella linea di 21 metri, un'altra bella linea di 17, una bella gabbia di barriere di 7 metri e poi una barriera qua una la. dovete avere cura di disegnare bene il percorso, di arrivare sempre dritti e al centro, di non girare stretto ne prima ne dopo, di non variare il ritmo. sul punto di battuta delle barriere, chiaramente potrete lavorarci senza obbligare il cavallo a fare lo sforzo di saltare con una brutta distanza. quindi potrete sbagliare senza danni.

il punto di battuta ideale su una barriera a terra è circa 2,5 spanne prima della barriera.
nelle linee di barriera contate sempre. quindi nella linea da 21 metri saranno 5 tempi di galoppo e in quella da 17 saranno 4. se vi vengono 6 tempi e 5 tempi vuol dire che avete un galoppo troppo piccolo, da nani da giardino. e quindi capirete di aver perso il famoso ritmo del galoppo da salto. mettetevi in piano e ritrovate il ritmo giusto. una volta entrati nella cadenza, rifate il percorso di barriere. se farete 4 tempi e 3 tempi state andando troppo a manetta e quindi anche lì rimettersi un attimo in piano e ritrovare il giusto ritmo. e rifare per mille anni.

finchè non fate perfettamente un percorso di barriere a terra (si ok, su un percorso di 8 barriere se ne puo sbagliare una... massimo due) perchè saltare? perchè è divertente? si ok, è divertente per noi che siamo sopra ma per il cavallo che ci deve portare lontani, vicini, in carrozza, in precessa, non è tanto bello.

ma credetemi che a forza di fare le distanze e di avere distanze obbligate (e cioè le linee con 5 tempi giusti e 4 tempi giusti) prima o poi vedrete da molto lontano il punto di battuta. cioè saprete, sin dalla curva, quanti tempi dovete mettere e se dovete aspettare o avanzare.

se trovate qualche video (anche non vostro) di percorsi lo possiamo vedere insieme e discutere sul perchè viene questo o quell'errore o questa o quella distanza di MMMM

elleon

Questo tuo consiglio Poker, secondo me è oro che cola. Purtroppo lo sappiamo tutti che nei maneggi si salta ancora prima di riuscire a galoppare decentemente. In quasi tutte le scuole di equitazione si pratica salto e si fanno saltare i principianti senza neanche un assetto decente sull' inforcatura. Se al contrario si insegnassero le barriere a terra come dici tu, avremo tanti cavalieri migliori in gara.
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Elisa89M

Grazie per le risposte! Ottimi spunti... Appena li avrò caricherò i video, nel frattempo quello che cerco di fare è proprio di lasciare fare al cavallo, che già da solo nonostante sia giovane e con poca esperienza ha buon occhio (al contrario di me  :icon_rolleyes:). Poker, le distanze che hai messo potrebbero andare bene anche x un haflinger alto 1.45 o devo stringere un pochino?
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― Emily Brontë

elleon

Mi piacerebbe sentire il parere di Poker a questa domanda. Io di mio, so che si misura la falcata del galoppo del proprio cavallo, non tutti coprono uguale.
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PokerFace

In gara non ti accorciano le linee se hai un pony, solo la gabbia. Indi per cui lavora con le linee come per un cavallo. eventualmente ti accorci la gabbietta.
Sulle distanze che vengono facili va detto che piu un cavallo ha la falcata piccola come pony insomma piu é difficile sbagliare distanza. Se ci badate i percorsi b100 dei pony hanno meno lunghi e meno rimesse di quelli b100  dei cavalli. E il livello di chi monta piu o meno è uguale. ecco perché molti ragazzi che van forti coi pony quando passano al cavallo vanno in crisi e non riescobo piu a montare

elleon

Mi ricordo quando facevo percorsi ( anni fa  :horse-wink:) che si calcolavano i tempi di galoppo in base alle falcate del cavallo. In una linea da 5 tempi, ci sono cavalli che hanno bisogno di farne 6, altri che li devi chiudere parecchio per farcene stare 5. Il mio ex cavallo aveva un galoppo lento, regolare ma copriva tantissimo. Ci sono galoppi più affrettati ma molto chiusi. In base al cavallo che montavo, misuravo i tempi a seconda delle falcate del cavallo.
Invece da quello che ho capito, Poker, affermi che in una ipotetica linea di 5 tempi, tutti i cavalli, pony compresi debbano farci stare 5 tempi. Giusto?
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Elisa89M

Io dovendo per forza partire con i cavalli la gabbia la faccio misura cavallo e per ora non abbiamo avuto grosse difficoltà, ce l'ho principalmente sui verticali in salita e oxer in discesa, mi vengono spesso distanze troppo vicine
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― Emily Brontë

madamen67

Sono otto anni che a casa l'istruttore mi fa lavorare come spiega Pokerface. Ci fa lavorare tutti così.  E sempre a contare i tempi di galoppo ad alta voce. Un mazzo tanto, e si sbaglia ancora non crediate. Però si impara anche tanto...eccome se si impara 
Non invidiate. Applaudite e poi fate di meglio

zeus147

Le distanze le vediamo tutti come dice michel robert, tutto sta nella qualità del galoppo.
Il lavoro è questo.
https://www.youtube.com/watch?v=8Dp6e3CBLgU

milla

Premesso che NON faccio SO ma ricordo che il Col Angioni (che di SO certamente qualcosina capisce) definiva una stupidaggine colossale contare le falcate di galoppo (a meno che uno non debba affrontare gabbie o doppie gabbie in GP).
Faceva l'esempio di un tizio che fa i 400 ostacoli con una scimmia sulle spalle che lo rallenta o lo fa accelerare a seconda del suo giudizio (della scimmia intendo) mentre è molto più logico che il tizio decida da solo se aumentare o ridurre la velocità visto che di sicuro le sue "connessioni occhio-cervello-muscoli" nonchè l'istinto di conservazione funzionano molto meglio e piu rapidamente di quelle della scimmietta ippotrasportata.
Diverse scuole di pensiero?

PokerFace

ho la fortuna di assistere di persona ad almeno una decina di csi all'anno.
partecipo sempre, ogni anno, alle finali di Lanaken, alla finale del campionato francese giovani cavalli e assoluto, nonchè a quello italiano e tedesco.
TUTTI i grandi, i medi e i piccoli cavalieri, compreso Hening, Berbauum, Bost, Staut, Brash, Guerdat ecc, TUTTI contano il percorso (non solo le linee) almeno un paio di volte.
addirittura ai weg Dubbeldam ha contato il percorso 5 volte.
ricordati sempre che Angioni viene dalla scuola militare, è un caprilliano d'altri tempi. uno di quelli (come Orlandi d'altro canto) che raccomandano di stringere le ginocchia, andare in giro sull'inforcatura col busto in avanti, infilare il piede interamente nella staffa, tenere le suole degli stivali leggermente rivolte all'esterno (fantastico modo per disarticolarsi, una goduria proprio).
ai tempi loro c'era ancora la monarchia e le donne non votavano. non ci si poteva divorziare, non esistevano i cellulari ecc...

a piazza di siena quest'anno, coppa delle nazioni, c'era un salto "rustico" composto da due barriere betullate bianche e completamente riempito di frasche e rami fogliati. un grosso oxer. ebbene nessuno l'ha toccato. nessuno.
all'epoca dei concorsi dei nostri Angioni, Mancinelli, d'Inzero (ma anche Orlandi eh) i percorsi erano tutti "derby", c'erano i km tra un salto e l'altro, e gli ostacoli erano dei baracconi riempiti di frasche.


milla

Giusto Poker ma il Colonnello giustificava al limite il fatto di contare le falcate nei percorsi grossi mentre lo giudicava ridicolo e controproducente per gli amatori, cioè penso sotto ai 130.
Qualcuno può anche recuperare i relativi post dall'azzurrino se interessa.
Quando i miei figli montavano e facevano robetta da bimbi sotto il metro nessuno gli ha mai detto di contare le falcate  :dontknow:

PokerFace

se una cosa è giusta per un percorso grosso è giusta anche per uno piccolo.
come non devo precedere su un metro e trenta non devo precedere su un metro.
come devo stare al centro su un oxer di un metro e cinquanta lo stesso su 80 cm.

nella gabbia sono 2 tempi se è 10 metri e 1 tempo se è 7 metri. non è che se i salti sono 1 metro invece che 1 e 30 posso metterci 3 tempi e 4 tempi o mille tempi o fare un dentro e fuori.

poi onestamente uno può dire e scrivere quello che vuole. io sono dell'idea che è bene insegnare subito le cose giuste anche ai bambini. e non sono i bambini che devono contare i tempi, sono gli istruttori che devono dire ai bambini "in questa linea sono 4 tempi mi raccomando" in modo che i bambini imparino da subito a montare bene e fare le cose giuste, le stesse che serviranno loro su percorsi piu grossi. d'altro canto io posso fare lo stesso tracciato, lo stesso percorso, alto 1 metro o alto un metro e 30. non vedo perchè quello di un metro e 30 si conta e l'altro no. non vedo perchè su un metro posso montare alla membro canino e togliere tempi o mettere tempi in piu. l'equitazione corretta è corretta. e va insegnata da subito.