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I nostri esercizi

Aperto da Ina:), Luglio 06, 2015, 02:53:09 AM

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Ina:)

Citazione da: Alexis85 - Luglio 20, 2015, 04:25:58 PM
Anche sul più alto trono del mondo siamo sempre seduti sul nostro culo.
(Michel De Montaigne)


Sempre la stessa storia.. Il bue che dice cornuto all'asino
giusto per restare in tema di aforismi  :icon_rolleyes:  :firuu:

Alexis85

#121
"il bue che dice cornuto all'asino" te lo potrei rigirare sai? ;)

Wild

Citazione da: alex - Luglio 20, 2015, 11:43:26 AM
Citazione da: Wild - Luglio 06, 2015, 04:43:11 PM
Ora Poker e molti altri rideranno di me e delle mie ingenue parole, ma io non ho intenzione di lavorare sulla leadership bensì sulla partnership...
E con questo mi espongo al pubblico lidibrio.

Riprendo un vecchio intervento di Wild su cui sono capitato per caso.

Ludibrio no.... ma invito alla riflessione critica sì. Tale invito può essere visto come un segnale (seguito da un rinforzo positivo o negativo) o come una punizione positiva. Dipende  :horse-wink:

Sia il concetto di leadership, che quello di partnership, sono metafore per qualcosa di sottile e sfuggente. La leadership come la intendiamo forse non esiste nell'etogramma dei cavalli, men che meno la partnership, ossia la capacità di svolgere un compito in modo collaborativo (cosa che invece fanno i predatori in gruppo). C'è una parolina semplice e italiana che lo indica: si tratta di ottenere che il cavallo risponda ai segnali (e questo è gestibile con molti metodi) ma che lo faccia volentieri (e qui, aimè, la nebbia piovigginando sale). La differenza fra un cavallo che esegue volentieri e uno che esegue malvolentieri è tangibile, profonda ma.... mica facile da definire; nè cos'è veramente, tantomeno come si ottiene. Tu Wild vorresti un cavallo che esegue volentieri. Buona ricerca!

Vero, cerco nei cavalli il piacere di fare qualcosa (più cose sono meglio è) assieme al cavaliere e spero un giorno di diventare in grado di trarre fuori (educare, appunto) quel piacere dai cavalli con cui lavorerò. Per il momento sono abbastanza capace di mantere vivo quel piacere in cavalli che già lo hanno e credo di saperlo riconoscere.
Questa è una sana relazione, la base per tutto il resto, secondo me, però io cerco anche un'altra cosa: la competenza. Un cavallo che sa fare da solo, che non aspetta che gli venga ordinata qualunque cosa, un cavallo vivo e attento, che se la sa cavare e che mi sappia tirare fuori dai casini nel caso ne avessi bisogno, un cavallo affidabile. Un esempio: quando sono in trekking in montagna, io dico al cavallo che voglio andare da qui a lì, una volta che lo sa, spetta a lui scegliere come farlo, dove mettere i piedi, se passare dalla parte destra o sinistra della strada e, in alcuni casi, sceglie l'andatura.
Se anch'io sono competente abbiamo tutti gli ingredienti: relazione+competenca cavallo+competenza cavaliere=partenership

La competenza e la capacità di relazionarsi da parte di entrambi si vede anche nella conduzione a mano durante i trekking, ad esempio. Un singolo errore e si finisce di sotto...

Citazione da: Miky Estancia - Luglio 20, 2015, 04:35:35 PM
Citazione da: alex - Luglio 20, 2015, 11:43:26 AM
La differenza fra un cavallo che esegue volentieri e uno che esegue malvolentieri è tangibile, profonda ma.... mica facile da definire; nè cos'è veramente, tantomeno come si ottiene. Tu Wild vorresti un cavallo che esegue volentieri. Buona ricerca!

Non è facile da definire, a mio avviso, perché si tratta di sensazioni, di percepire uno stato d'animo, delle sfumature...e per far questo bisogna possedere una certa sensibilità, una buona conoscenza della "lettura" del cavallo, empatia.

Noi lavoriamo molto sull'ottenere quel "corretto atteggiamento mentale " che porta il cavallo ad eseguire volentieri le nostre richieste.

Gli animi "sensibili" comprendono e riescono a vedere la differenza, gli altri, non vedono un quiz e ridono, criticano, sbeffeggiano....

Verissimo, e quanto mi ci arrabbio ancora con le iene della staccionata, come chiamo quelli che ridono, criticano e sbeffeggiano da dietro i pali. Sono nell'età in cui ci si prova ancora a dare spiegazioni, dicono che poi passa....

Comunque a volte me lo chiedono che cosa voglio ancora da un cavallo, mi chiedono perchè non mi accontento se il cavallo è super addestrato e fa tutto, se potrebbe essere un campione e se  fa qualunque cosa al minimo comando, se ha "mille bottoni"...quando spiego che non fa le cose con piacere, anch'io non ho piacere a chiederli qualcosa e a vivere un'esperienza con lui, che lo preferirei più sereno e meno addestrato, piuttpsto che super sddestrato e spento, e che certamente non è un cavallo che porterei in trekking perchè non ha più spirito di iniziativa, generalmente mi mandano a quel paese e se ne vanno per la loro starda...ma che volete? Sono fatta così: ci provo, non voglio convincerli, vorrei solo provassero a capire quelo che dico...




Comunque li ho trovati i cavalli super addestrati, sereni, piacevoli e...competenti (in capo e in trekking in montagna)!!! E non sono neppure tanto lontano da casa!!!

Ho conosciuto il cavallo prima del posto in cui vive e del suo addestratore, appena l'ho visto e l'ho montato ho subito deciso che sarei dovuta andare in quel posto e non mi sono sbagliata: è un posto meraviglioso, l'addestratore è calmo e competente oltre che molto pignolo. I cavalli stanno in branco, ferrati davanti e scalzi dietro, liberi in enormi paddock erbosi, in inverno li sferra totalmente. La ferratura è un'apera d'arte e anche il pareggio, mai visti piedi più sani e impeccabili. Occhi vivi e attenti di cavalli che non hanno paura di esprimersi e che rispettano profondamente l'uomo, cavalli che sanno fare di tutto!
Strutture nuove, ben curate, tondino e arena enormi...insomma, fantastico! Chiede ai cavalli prima che alle persone funziona davvero!!!!

Ragazzi Wild ha trovato l'America, il colorado a 30 minuti da casa...insomma quel cavallino mi ha indicato la strada del paese del bengodi e l'ho trovato davvero!!! Scusate l' O.T., sono entusiasta di questa scoperta e di questi cavalli, potrò imparare moltissimo lì e, soprattutto, prima di finire l'università!!!
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

Luna di Primavera

Citazione da: alex - Luglio 20, 2015, 11:43:26 AM
C'è una parolina semplice e italiana che lo indica: si tratta di ottenere che il cavallo risponda ai segnali (e questo è gestibile con molti metodi) ma che lo faccia volentieri (e qui, aimè, la nebbia piovigginando sale). La differenza fra un cavallo che esegue volentieri e uno che esegue malvolentieri è tangibile, profonda ma.... mica facile da definire; nè cos'è veramente, tantomeno come si ottiene.

per come l'ho capita io fino ad ora, è uno stato mentale ove il cavallo esegue con la consapevolezza che quella è "la cosa giusta" da fare e traendo gratificazione dalla conferma che è proprio così.

ma ci sto riflettendo ancora, non so, c'è qualcosa che mi sfugge. per esempio a volte io ho la netta sensazione che il mio cavallo esegua in un certo modo per farmi piacere. ma, a parte essere una sensazione - quindi potenzialmente sbagliata - quel che non riesco a cogliere è, eventualmente, la sua motivazione.

perchè il mio cavallo vorrebbe farmi piacere? entriamo nella sfera dei sentimenti? non è un po' troppo complesso? umanizzo?


I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming