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I nostri esercizi

Aperto da Ina:), Luglio 06, 2015, 02:53:09 AM

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Wild

Quello di Ina è un esercizio che proverò al più presto, lo trovo molto utile. Grazie di averlo condiviso!
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

bionda

Avevo sbagliato io e ho corretto dopo, scusa Wild.
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

Ina:)

Citazione da: bionda - Luglio 06, 2015, 11:09:08 PM
Ina:), secondo me bisogna sempre, sempre, sempre fare le cose pari dalle due mani. Quindi ok la controflessione dove è più difficile, ma falla uguale anche dalla mano facile. Non bisogna pensare di poter correggere l'asimmetria a forza, o in modo mirato, non si può. Si corregge lavorando pari alle due mani, che è molto più difficile di quello che si pensa.

Ah si certo! io poi anche quando lavoro alla corda ho sempre l'orologio alla mano perchè ho la fobia di farlo lavorare più a una mano rispetto che all'altra

la flessione esterna io tendo appunto a metterla solo sulla volta o sul circolo,
sul lato lungo (anche se è un esercizio diverso) tante cessioni che comunque presuppongono una lieve flessione esterna,il tipo di movimento che deve fare è sostanzialmente diverso e questo è un bene proprio perchè per lui mettere la flessione esterna è fin troppo facile :icon_confused:

la flessione esterna io la usavo per prendere il galoppo giusto, mi spiego : appena preso il cavallo non sapeva galoppare a sinista, non aveva equilibrio, perciò chiedere la flessione interna comportava un carico esagerato del peso sulla spalla sinistra, il cavallo preferendo di suo galoppare a destra e avendo il peso sulla spalla sinista ovviamente partiva falso. mettendo la flessione esterna e quindi liberando la spalla interna era più comodo per lui partire giusto.
attenzione non ho detto che sia giusto, però è servito allo scopo, e mettendo equilibrio e modificando piano piano la flessione ora il cavallo parte sempre giusto


Wild

Citazione da: bionda - Luglio 06, 2015, 11:24:18 PM
Avevo sbagliato io e ho corretto dopo, scusa Wild.


Figurati, Bionda, ho capito tardi l'errore  :horse-smile:
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

Luna di Primavera

Citazione da: Alexis85 - Luglio 06, 2015, 06:55:43 PM
Leggera pressione con le gambe, non risponde, uso la frusta con intensità crescente fino a che non parte. Secondo voi cosa rappresenta la frusta??? Rappresenta una punizione:

pietà pietà pietàààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààà

non ce la posso fare.

comunque, concordo:
Citazione da: bionda - Luglio 06, 2015, 10:34:34 PM
Potreste cortesemente concentrare in un solo topic questi pallosi discorsi di dominanza e non spargerli per tutto il forum.

per esempio: http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=4193.15
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Luna di Primavera

Citazione da: Wild - Luglio 06, 2015, 09:57:36 PM
Un esempio banale di situazione in cui il cavallo è un partner autonomo, autocontrollato e competente è il guado di un fiume: io non posso sapere cosa c'è sotto l'acqua, devo avere fiducia nelle capacità del cavallo di sapere come tirarmi fuori dalla situazione senza farsi male, che sappia dove mettere i piedi e come muoversi.

eh, va anche bene, ma chi ha preso la decisione di guadare il fiume?
e se il cavallo pensa che non sia proprio il caso di guadare il fiume, che fai? torni indietro?

in questo senso dicevo che è dura parlare di rapporto alla pari quando uno dice "devi fare questo" e l'altro esegue, magari volentieri, magari al suo meglio ma comunque esegue quello che gli diciamo.
a me sembra non ci siano molte interpretazioni: in equitazione c'è uno che dice quello che si deve fare, cioè che guida (verbo: to lead, sostantivo: leader), e che si presume e si spera sia quello sopra la sella e non quello sotto.

ma appunto siamo OT, possiamo spostarci nell'altro topic.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Alexis85

Luna,punizione non è il termine giusto effettivamente, ho sbagliato. Ma comunque tu vai a fare leva sul suo istinto di fuga quando fai la lezione alla gamba.

Il discorso di fare le cose per lo stesso tempo alle due mani è relativamente giusto: se c'è una mano più difficile, ci si può soffermare qualche minuto in più rispetto alla mano dove non c'è la difficoltà. e si comincia sempre dalla più difficile. QUesto ovviamente non vuol dire che devo stare tre ore ad una mano e mezz'ora da un'altra, per intenderci.

Luna di Primavera

la sally swift sostiene di cominciare dalla mano più facile, per memorizzare la sensazione corretta.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Miky Estancia

Citazione da: Alexis85 - Luglio 07, 2015, 11:09:02 AM

Il discorso di fare le cose per lo stesso tempo alle due mani è relativamente giusto: se c'è una mano più difficile, ci si può soffermare qualche minuto in più rispetto alla mano dove non c'è la difficoltà. e si comincia sempre dalla più difficile. QUesto ovviamente non vuol dire che devo stare tre ore ad una mano e mezz'ora da un'altra, per intenderci.

Ecco, io invece inizio il lavoro sempre dalla mano più facile. E a seconda del carattere e delle reazioni del cavallo, magari lavoro meno tempo dalla mano difgicile: smetto appena ottengo un minimo risultato. In questo modo lavoro per gradi senza mai avere il cavallo "contro".
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Alexis85

penso che FINIRE alla mano piu facile sia piu soddisfacente e concluda con piu piacere il lavoro per il cavallo. Per il discorso di miky e' vero: appena si ha una risposta positiva si smette , insistere a nulla serve.


alex

#55
Insistere non serve? Dipende. Non serve, anzi, nella fase di apprendimento; ma serve molto nella fase di consolidamento di ciò che è stato appreso; ossia in quella fase dove la risposta, pian piano, da risposta volontaria del cavallo diventa una specie di "riflesso condizionato". Penso che negli esercizi quotidiani dovrebbe essere presente sia l'apprendimento di cose nuove (a piccolissimi ma ben studiati passi), sia il consolidamento di quelle vecchie; ovviamente questo non ha nulla a che fare con la ginnastica e l'esercizio, ma solo con l'apprendimento. Una sessione di lavoro dovrebbe quindi essere organizzata per ottenere contemporaneamente più cose: consolidare l'addestramento mediante esercizi noti e utili anche per ginnasticare, e aggiungere anche in piccolissime dosi qualcosa di nuovo.

Questa netta distinzione fra "apprendimento di cose nuove" e "consolidamento di quelle vecchie" è uno dei concetti più belli di Dresser est simple, di D'Orgeix, più volte nominato da Raffaele.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Alexis85

Cioè fammi capire: nella fase di CONSOLIDAMENTO tu insisti? insisti in che senso?

alex

Io non faccio un bel niente perchè metto piede in rettangolo si e no una volta ogni due tre mesi.  :blob3:

Io riferisco quello che dice JDO; indica espressamente come un grave errore l'idea che dopo che un cavallo ha risposto bene a un aiuto, non bisogna più ripeterlo; al contrario, dice che bisogna ripeterlo migliaia di volte, perchè diventi una radicata abitudine, una risposta involontaria, automatica, "riflessa".
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Alexis85

Io sarò sempre antipatica (che poi... non più di tanto...solo un pò"bacchettona") però io non capisco perchè farsi grandi di una teoria senza salire in sella  E MONTARE. Almeno puoi riportare esperienze dirette. Boh...

ina, non è polemica, solo una mia constatazione. 

alex

Non è  la prima volta e non sarà l'ultima che vengo guardato strano perchè "cito". Il fatto è che se ho letto qualcosa o sentito qualcosa che giudico interessante, mi viene naturale condividerlo; mi viene assai meno naturale condividere le mie esperienze dirette, tranne in qualche caso, per due motivi: primo, perchè le giudico irrilevanti; secondo, perchè a forza di condividere con passione le proprie personali esperienze si finisce come in certi casi pietosi dei social, dove molti raccontano con infiniti dettagli cose assai personali - personalissime.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.