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I nostri esercizi

Aperto da Ina:), Luglio 06, 2015, 02:53:09 AM

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Alexis85

Citazione da: Ina:) - Luglio 07, 2015, 07:59:34 PM
Citazione da: Miky Estancia - Luglio 07, 2015, 11:16:21 AM
Citazione da: Alexis85 - Luglio 07, 2015, 11:09:02 AM

Il discorso di fare le cose per lo stesso tempo alle due mani è relativamente giusto: se c'è una mano più difficile, ci si può soffermare qualche minuto in più rispetto alla mano dove non c'è la difficoltà. e si comincia sempre dalla più difficile. QUesto ovviamente non vuol dire che devo stare tre ore ad una mano e mezz'ora da un'altra, per intenderci.

Ecco, io invece inizio il lavoro sempre dalla mano più facile. E a seconda del carattere e delle reazioni del cavallo, magari lavoro meno tempo dalla mano difgicile: smetto appena ottengo un minimo risultato. In questo modo lavoro per gradi senza mai avere il cavallo "contro".

Miki  :4pres:

Grazie Ady per aver condiviso!

In realtà sarebbe giusto fare: si comnicia a mano difficile, poi si procede alla mano facile e alla fine si ritorna alla mano difficile. Sempre evitando di esagerare per non generare contratture e disgustarlo e in modo da lavorare qualche minuto in più alla mano difficile.

Miky Estancia

Citazione da: Alexis85 - Luglio 08, 2015, 03:50:57 PM

Se per difesa intendi il significato che comunemente si conosce del termine , secondo me vuol dire che si è già andati oltre.  Non bisognerebbe proprio arrivarci.

Quoto al 100%

Se durante il lavoro, genero delle difese, vuol dire che c'è qualcosa che non va.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

Citazione da: Alexis85 - Luglio 08, 2015, 03:57:05 PM


In realtà sarebbe giusto fare: si comnicia a mano difficile, poi si procede alla mano facile e alla fine si ritorna alla mano difficile. Sempre evitando di esagerare per non generare contratture e disgustarlo e in modo da lavorare qualche minuto in più alla mano difficile.

Perché sarebbe più giusto?
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Luna di Primavera

Citazione da: Alexis85 - Luglio 07, 2015, 12:16:22 PM
penso che FINIRE alla mano piu facile sia piu soddisfacente e concluda con piu piacere il lavoro per il cavallo.


Citazione da: Alexis85 - Luglio 08, 2015, 03:57:05 PM
In realtà sarebbe giusto fare: si comnicia a mano difficile, poi si procede alla mano facile e alla fine si ritorna alla mano difficile.

eh però deciditi  :maraas:
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

alex

Citazione da: Miky Estancia - Luglio 08, 2015, 04:05:18 PM

Quoto al 100%

Se durante il lavoro, genero delle difese, vuol dire che c'è qualcosa che non va.

Questo mi piace molto! L'ideale sarebbe che si facessero quasi sempre richieste tali, che al cavallo riesca facile eseguirle.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

Citazione da: Alexis85 - Luglio 08, 2015, 03:50:57 PM
Citazione da: max - Luglio 08, 2015, 02:13:59 PM

Capita che nelle fasi iniziali il cavallo ponga delle difese per vari motivi, chiaro, ma a maggior ragione ottenuto qualcosa NON si va a insistere in queste circostanze, percarità. Potrete cominciare a insistere e quindi consolidare mano a mano che le difese scendono.

Per difesa cosa intendi? Se per difesa intendi il significato che comunemente si conosce del termine , secondo me vuol dire che si è già andati oltre.  Non bisognerebbe proprio arrivarci.

Intendo dalla semplice resistenza/contrattura, alla difesa di un cavallo problematico da rieducare.

Citazione da: alex - Luglio 08, 2015, 04:28:45 PM
Questo mi piace molto! L'ideale sarebbe che si facessero quasi sempre richieste tali, che al cavallo riesca facile eseguirle.

Ed è quello che si cerca di fare. Ma nel mondo della Barbie possiamo anche dire che al bravo addestratore va sempre tutto liscio, ma siccome siamo nel mondo reale dico che se non incontrate mai almeno piccole resistenze vuol dire che il vostro addestramento è pari all'acqua fresca.

Delle volte non si tratta di insegnare a raccogliere l'ombrellino da terra con la bocca, ma anche di poter flettere - efficacemente - dei perfetti travoni o insegnare partenze al galoppo sul piede che voglio io e non quello che vuole lui.

Ho già detto altrove che ogni cambiamento suscita nel cavallo una resistenza: il cavallo è abitudinario.

Per lui, esempio, se ambiare al passo è diventato la normalità, allora guarirlo (quindi cambiargli le abitudini) richiederà di andare incontro a resistenze e se vi va male anche a difese. Il bravo addestratore fa un cambiamento in meglio, il cattivo in peggio, ma in entrambi i casi il cavallo si oppone poco o tanto per il solo fatto che gli cambiate la routine.

All'inizio ci si accontenterà di poco, per esempio di accennare flessioni per pochi secondi da fermo, ma quando seguire la mano sarà acquisito (inizio) si potrà insistere fino a flessioni pronunciate anche in movimento (consolidamento).
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

Miky Estancia

Citazione da: alex - Luglio 08, 2015, 04:28:45 PM
Citazione da: Miky Estancia - Luglio 08, 2015, 04:05:18 PM

Quoto al 100%

Se durante il lavoro, genero delle difese, vuol dire che c'è qualcosa che non va.

Questo mi piace molto! L'ideale sarebbe che si facessero quasi sempre richieste tali, che al cavallo riesca facile eseguirle.

...e se il "segreto" fosse, mettere il cavallo in un atteggiamento mentale tale per cui gli viene facile eseguire? :horse-wink:  :firuu:
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Luna di Primavera

eh però eseguire non dipende solo dall'atteggiamento mentale.
per dire, una corretta partenza al galoppo in equilibrio non viene mica da sé, ci sono fattori fisici e meccanici con cui il cavallo ha a che fare. magari le difese sorgono anche da quello.

o state solo parlando di difese "caratteriali" (ammesso che esistano)?
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

PokerFace

penso che sia fondamentale che il cavallo sia ben disposto alle richieste del cavaliere. ciò si ottiene rispettando i tempi di apprendimento, di concentrazione, di preparazione (anche fisica) ed eseguendo o cessando azioni in maniera assolutamente tempestiva non .
ed ecco che il cavallo è attento, disponibile, ben disposto ad ascoltare e a lavorare.
la cosa piu difficile è il tempismo delle azioni a mio avviso, perchè sovente il cavaliere non ha la sensibilità di sentire il cavallo pienamente e quindi magari continua a chiedere anche se ha già avuto una risposta. questo confonde il cavallo e alla lunga gli fa girare le palle. per quanto riguarda il rispetto dei tempi di apprendimento, è ovvio che non si possono chiedere cose complicate subito, c'è una certa scala del training da rispettare (ognuno ha un pò la sua). la concentrazione la otteniamo non esagerando mai, non insistendo mai troppo, non annoiando il cavallo con sessioni ripetitive e pallose, variando il lavoro e concedendo tempo per rilassare il corpo e la mente tra un esercizio e l'altro. le pause sono importanti tanto quanto il lavoro. e ovviamente il cavallo deve stare bene fisicamente. se lo sforziamo troppo gli creiamo disagi e non amerà lavorare se gli fa male qualcosa.
poste queste condizioni, il cavallo dovrebbe avere tutte le carte in regola per far bene. se è pirla sarà pirla lo stesso, se gli piace sgroppare lo farà, ma non centra molto con l'addestramento, anche cavalli della top class sgroppano di tanto in tanto o scartano o fanno cinema. non sono macchine, capita, hanno i giorni no anche loro.
naturalmente se rendiamo anche piacevole il lavoro premiando al momento giusto (fa parte del tempismo che ho detto all'inizio) meglio ancora.

comunque ho una riflessione da fare. se in genere abbiamo (quanto meno noi del forum) bravi cavalli, docili, che fanno il loro mestiere, se devono saltare saltano, se devono lavorare in piano lavorano in piano, se devono fare i trekking fanno i trekking ecc.... vuol dire che formare e mantenere un bravo cavallo non è poi così difficile. ci riescono piu o meno tutti.
poi ok gli imbecilli che fanno disastri ci sono sempre in ogni campo, però non dovrebbero essere la regola e non lo sono.

Ina:)

#84
Citazione da: Alexis85 - Luglio 08, 2015, 03:57:05 PM

In realtà sarebbe giusto fare: si comnicia a mano difficile, poi si procede alla mano facile e alla fine si ritorna alla mano difficile. Sempre evitando di esagerare per non generare contratture e disgustarlo e in modo da lavorare qualche minuto in più alla mano difficile.

No, scusa.
In realtà, qualsiasi lavoro uno debba fare, si comincia sempre dalla mano facile
innanzi tutto per una questione di decontrazione...Si finisce alla mano difficile perchè appena ottieni un lavoro decente, molli tutto, e questa è la più grande gratificazione per il cavallo, oltre a contribuire a rinforzare l'idea che se lavora bene poi viene lasciato in pace
ti sei contraddetta una decina di volte, in ogni caso dipende dal livello del cavallo che monti..Io ti parlo con ragion veduta, parla con qualsiasi istruttore e tutti ti diranno di iniziare dalla mano più facile

Ina:)

Citazione da: max - Luglio 08, 2015, 04:41:25 PM

Ho già detto altrove che ogni cambiamento suscita nel cavallo una resistenza: il cavallo è abitudinario.



:quoto:
A me è capitato che, rimettendo in lavoro alcuni cavalli, le difese arrivassero quando riuscivo a riunirli al galoppo..non perchè chiedessi per ore o in modo esagerato, semplicemente perchè un cavallo che non è abituato fa resistenza
anche con il mio, il mio istruttore pensava che, appena fossi riuscita a riunirlo avrebbe tirato fuori delle difese...in realtà è un cavallo eccezionalmente collaborativo quindi non ci sono stati grossi problemi

bionda

Citazione da: Ina:)
In realtà, qualsiasi lavoro uno debba fare, si comincia sempre dalla mano facile

Al 90% faccio anch'io così. Però ho notato una cosa: se faccio montare il mio cavallo da altri, questi spesso gli chiedono le cose alla rovescia, semplicemente perchè ancora non sanno qual è la mano facile. P.es. Olliver ha  il galoppo "facile" a mano destra, siccome una maggioranza numerica di cavalli galoppa meglio a mano sinistra, spesso un cavaliere che non lo conosce lo galoppa prima a mano sinistra... e ottiene ugualmente quello che chiede come se nulla fosse.

Allora a volte, quando lo sento bene in forma, anch'io gli chiedo apposta le cose alla rovescia, come il galoppo prima a sinistra o la spalla in dentro prima a destra. Ho avuto l'impressione che sia utile rompere gli schemi (mentali) quando è possibile, come se fossilizzarsi su uno schema contribuisse a fissarlo in senso negativo.
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

Ina:)

Bionda,secondo me dipende anche dal livello del cavallo..
Olliver è un cavallo confermato, se gli chiedi di fare qualcosa dalla mano meno facile la fa in ogni caso, magari meno bene, magari è meno sciolto..ma comunque la fa!
Invece parlando di cavalli che vengono introdotti al lavoro, che fanno un esercizio per la prima volta, oppure che hanno problemi evidenti a una determinata mano, costringendoli a iniziare da quella mano, non si ha quasi mai il risultato sperato
si inizia dalla mano facile per ottenere la decontrazione e perchè siccome il cavallo è un animale abitudinario e noi gli diamo l'abitudine di ripetere un determinato esercizio ad entrambe le mani, si può dire che lo prepara mentalmente al fatto che gli chiederemo di ripetere anche all'altra mano
non ha senso mettere in difficoltà un cavallo giovane o appunto con problemi perchè poi le cose non le fa più nemmeno dalla mano dove gli vengono bene

Alexis85

Citazione da: Ina:) - Luglio 08, 2015, 09:21:36 PM
Citazione da: Alexis85 - Luglio 08, 2015, 03:57:05 PM

In realtà sarebbe giusto fare: si comnicia a mano difficile, poi si procede alla mano facile e alla fine si ritorna alla mano difficile. Sempre evitando di esagerare per non generare contratture e disgustarlo e in modo da lavorare qualche minuto in più alla mano difficile.

No, scusa.
In realtà, qualsiasi lavoro uno debba fare, si comincia sempre dalla mano facile
innanzi tutto per una questione di decontrazione...Si finisce alla mano difficile perchè appena ottieni un lavoro decente, molli tutto, e questa è la più grande gratificazione per il cavallo, oltre a contribuire a rinforzare l'idea che se lavora bene poi viene lasciato in pace
ti sei contraddetta una decina di volte, in ogni caso dipende dal livello del cavallo che monti..Io ti parlo con ragion veduta, parla con qualsiasi istruttore e tutti ti diranno di iniziare dalla mano più facile

Ina :

1) si comincia e si finisce alla mano difficile per lavorare di più a alla mano difficle

2) non sei l'unica ad essere seguita da un istruttore

3) non mi sono contraddetta una decina di volte ma mi CORRETTA UNA VOLTA. Capita.

4) questo è un argomento assolutamente opinabile, un pò come il discorso su quale diagonale battere il trotto. C?è chi batte la sella sul diagonale esterno e chi sul diagonale interno. Penso che tutti sappiate la motivazione di una o dell'altra, cmq sia io sono del primo avviso,ma se vedo qualcuno che batte il diagonale interno  non gli vado a dire "guarda a me hanno insegnato così perciò è così, chiedi a qualsiasi istruttore"

Ina:)

#89
Citazione da: Alexis85 - Luglio 10, 2015, 03:26:06 PM
non sei l'unica ad essere seguita da un istruttore

ah sì? sai, vista l'immensa conoscenza equestre che dimostri qua sul forum pensavo non ne avessi bisogno!

Comunque, io ti ho spiegato perchè secondo me (e molti altri) è più proficuo cominciare dalla mano dove il cavallo è comodo
tu invece, non hai argomentato
ti faccio sempre presente che stiamo parlando di cavalli che affrontano un esercizio per la prima volta, e non di cavalli confermati
innanzi tutto, il fatto di essere alla mano buona facilita quasi sempre la buona riuscita dell'esercizio e di conseguenza la decontrazione, prepara il cavallo al fatto che probabilmente gli chiederemo la stessa cosa all'altra mano
appena l'esercizio riesce anche alla mano difficile, il cavallo ottiene ciò che per lui è l'unica ricompensa : il relax
il collegamento mentale perciò viene da sè, il cavallo capisce che, se fa bene, gli rompiamo meno le bolas
senza contare che, molti cavalli alla mano scomoda tendono a difendersi quando gli si chiede un determinato esercizio, e non parlo di sgroppe o fugoni, ma di cavalli che scappano, si appendono o diventano contratti e rigidi ( e qua si torna al discorso decontrazione), portando il cavaliere a confondere ancora di più il cavallo con azioni sbagliate

io non so che cavalli tu abbia montato, mi ricordo un tuo post rivolto a poker dove dicevi di aver montato cavalli da dress o da salto...ecco quelli sono cavalli confermati, che sono stati addestrati bene, o comunque decentemente, le cose le sanno fare, il discorso è diverso per cavalli giovani e non lavorati. Con un cavallo confermato, ben lavorato, gli esercizi possono essere svolti a piacere, la corretta esecuzione poi, dipende solo da chi è in sella
Sto assistendo alla doma di alcuni puledri, fatta da un ragazzo che esce regolarmente in gran premio ed è andato recentemente a fare un internazionale e anche lui lavora i suoi cavalli così
stesse cose mi diceva il mio ex istruttore che era allievo del colonnello...Quindi non penso di aver avuto a che fare con dementi che mi hanno detto castronerie
aspetto di sentire il perchè si debba partire dalla mano difficile, partendo dal presupposto che il cavallo non trae alcuna soddisfazione nel fare bene una cessione o qualsivoglia altro esercizio, lo fa perchè noi glielo imponiamo, fosse per lui starebbe a brucare e sgaloppazzare falso con la testa a telescopio in paddock, l'unico premio che possiamo dare al cavallo quando siamo in sella è il relax

comunque, idealizzate tanto il rapporto con il cavallo, il lavoro da terra per stabilire una relazione, e poi in sella invece di montare cercando di avere più cooperazione possibile e mettere il cavallo nelle condizione psicofisiche ideali per lavorare bene, vi impuntate a fargli fare gli esercizi iniziando dalla mano dove è più rigido..
lo trovo leggermente sadico :icon_rolleyes:

In ogni caso, se vogliamo fare i BACCHETTONI il diagonale riconosciuto come "giusto" è quello esterno, quindi, un buon istruttore dovrebbe mettere al corrente i suoi allievi di ciò.
detto questo, leggerò la tua risposta,se vorrai rispondere, valuterò, e poi non commenterò più, come hanno già fatto gli altri
Buon proseguimento :ciao: