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pat parelli

Aperto da Nicoletta, Gennaio 11, 2017, 09:14:34 PM

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Nicoletta

buona sera a tutti. volevo chiedere se qualcuno ha già letto i libri di Pet Parelli e come li ha trovati
grazie mille! :horse-embarrassed:

alex

Pat Parelli, mi raccomando! Non Pet, in inglese stonerebbe tanto con la sua immagine di uomo duro ("il cucciolo Parelli"....)

Per me, Parelli dice molte cose giuste e interessanti; e non afferma che siano "sue". C'è dietro un discreto business, ma evitando di cadere nella "organizzazione" Parelli e limitandosi a riflettere sulle sue idee, è molto interessante. MOltissimi istruttori (fuori del mondo dell'equitazione agonistica) hanno preso da Parelli molto, magari rielaborandolo un po'.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

aDy_90

Ho iniziato a lavorare un po'con il metodo Parelli circa un anno fa, qualcosa di più. Ho fatto anche dei mesi da autodidatta in questo periodo dopo le prime lezioni causa trasferimento del cavallo in maneggio dove non si fa nulla di Parelli. Non è vero che solo al di fuori dell'agonismo si usa il metodo, anche se è vero che molti agonisti lo snobbano. Io lo trovo utile, e i cavalli spesso lo capiscono molto in fretta... Basti sapere che ho iniziato con il mio 18enne che non aveva mai fatto Parelli esattamente come me, temevo potesse essere molto difficile ma in realtà nel giro di poco ha capito benissimo come funziona e il metodo ha aiutato anche me nella gestione di "piccoli" problemi che incontravo prima. Primo tra tutti la gestione di energia in eccesso alla corda. Ora fermo il cavallo senza tirare, lo impegno in qualche esercizio, ma non mi metto contro di lui. Prima se gli giravano i 5 minuti facevo sci nautico nel campo ... :firuu: Non ho letto i libri ma forse aiuterebbe anche quello.

carodubbio

Circa 8 anni fa ho venduto un PSI nato in Irlanda a una signora inglese che all'epoca frequentava il maneggio dove vado di rado, la signora in questione usava il metodo parelli e mi ringrazio per la vendita visto che trovava il cavallo molto intelligente e collaborativo con il metodo parelli.

Cliente contento cliente felice cliente da tenersi stretto, averne di clienti ci camperei con questo mestiere ma da noi non ci mangi tranne in casi molto limitati.

Resta un prodotto commerciale come altri

Lux

Ciao Nicoletta, prima di tutto ci farebbe piacere che tu ti presentassi nella sezione apposita ;)

Io sto da poco iniziando a conoscere ed utilizzare questo "metodo" insieme ad una ragazza che ha fatto diversi corsi con gli istruttori Parelli.
Per ora non ho trovato niente che non mi piacesse! Mi sta aiutando a capire meglio il mio cavallo (puledrotto di 4 anni il prossimo marzo) e soprattutto a farmi capire da lui facendo dei semplici esercizi da terra. Ho anche notato che, se prima di montarlo lo lavoro un po' da terra con semplici esercizi che non sono il farlo sfogare girandolo alla corda, anche montato è più collaborativo e rilassato.
Per ora questa è la mia misera esperienza!
È ovvio che è un prodotto commerciale, ma quali non lo sono?

Nefferit

io ho partecipato ed organizzato nel maneggio che frequento diversi corsi, è da 5/6 anni che conosco meglio il metodo e pur non applicandolo in toto trovo che da terra sia molto utile, insegna la comunicazione, aiuta a capire che il cavallo comunica con noi, ma sopratutto che "interpreta" ogni nostro movimento/gesto ecc.. anche quando noi non ci rendiamo conto.
Consiglio a tutti di partecipare almeno ai base per il lavoro da terra, i sette giochi sono facili da capire e spesso sono "chiavi di accesso" ai cavalli più difficili. Fare i corsi è un metodo più diretto per imparare, se si ha il proprio cavallo meglio ancora, altrimenti anche come auditori, vedere e sperimentare di persona permette di far uscire i dubbi e di chiedere direttamente all'istruttore.
Mi è capitato di frequentare anche degli stages con etologi e alla fine le cose son quelle.. concordo con alex, Parelli mi piace perchè al di là del businness, dichiara chiaramente di avere il solo "merito" di aver confezionato il rpodotto, tutto quello che "insegna" era già noto ai grandi horsemanship e anche agli etologi.
I libri li ho guardati poco, pur ricevendo le riviste periodicamente le ho trovate meno efficaci del lavoro diretto.
Ultimamente ci sono tantissimi istruttori (quando ho iniziato io erano 4 o forse 5 in tutta Italia) quindi è veramente facile poter partecipare ad un corso,consiglio di sentire attraverso il sito istruttori parelli italia oppure contattare un istruttore della tua zona chiedendo se ci siano eventi in programma cui puoi partecipare.
Organizzare un corso nel proprio centro è più facile di quanto non si pensi...

segreto

@ Nefferit: Spiegami: uno si avvicina al metodo (te lo chiedo perché un'amica farà il corso base a marzo, non so dove, non so con chi e non ho capito perchè lo fa) e poi come si procede tornati a casa? Voglio dire: oltre ai sette giochi, cosa si fa? C'è una riconduzione alla normale pratica equestre (a una qualunque delle normali pratiche equestri)? Bisogna dedicare delle sedute settimanali per tener attuale la cosa? Qual'è l'atteggiamento nei confronti di una monta con imboccature e bardature diverse da quella canonica di Parelli?
Grazie,
Segreto

alex

Intanto ti rispondo io, segreto; ma prima preciso: Parelli non è solo il "Parelli doc", ma una miriade di "variazioni sul tema" di istruttori e appassionati che "colgono l'idea" con piccole modifiche (e che ovviamente sono bollati come "eretici" dalle scuole Parelli ufficialmente riconosciute, "doc").

Ti pongo il caso di un'amica, che montava da anni, ma che aveva un po' di timore della sua cavalla. Fatto il solo corso di base, da terra, non ha avuto più paura della propria cavalla, ha avuto la certezza di poterla controllare sempre, e così è stato. Probabilmente è cambiata lei, non la cavalla.

Ovvio che poteva succedere in moltissimi altri modi e con moltissimi altri approcci; ma è successo; e non è affatto un caso isolato; l'abbandono dell'imboccatura è proprio la dimostrazione della perdita della paura di non controllare il cavallo.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Nefferit

@ segreto: racconto la mia esperienza fatta con uno degli istruttori storici del metodo, faccio questa precisazione perchè come tutte le cose in "evoluzione" non posso essere certa che la stessa cosa si ripeta ancora e per tutti gli altri  (molti) istruttori. Gruppo ristretto 7 persone a cavallo, su due giorni di attività. Parte di teoria, parte pratica senza cavallo, parte pratica con il proprio cavallo. L'istruttore lavora con il cavaliere e con il cavallo e li mette assieme. Insomma come in tutti i corsi ben fatti, l'istruttore ha attenzione che tutti recepiscano le informazioni e le possano poi utilizzare in modo autonomo, corretto e sicuro.
I primi corsi sono tutti a terra, si imparano i sette giochi, e queste sono attività molto utili che ben si integrano nella normale e comune gestione. es. gioco dell'amicizia = per far conoscere nuove attrezzature al cavallo o per rendere più sereno un cavallo diffidente... e così per ogni gioco.
Una volta tornati a casa all'inizio è consigliabile dedicare qualche ora di lavoro per imparare bene i giochi, l'utilizzo dell'attrezzature, osservare le reazioni del propio cavallo... inizia un cammino di "riscoperta" di cose che magari qualcuno ci aveva detto, ma che non per tutti sono ovvie. passato il primo periodo fatto di incertezze, tentativi, confusione, conferme... come per tutto il metodo inizia ad integrarsi con le normali attività, si gioca a quello che serve quando serve, "non c'è più bisogno della regola perchè la regola è dentro di noi  e noi la possiamo utilizzare" (questa non è di Parelli... ma di un'altra mia maestra di vita).
Proseguendo con i corsi si sale in sella, all'inizio si monta senza imboccatura, ma è solo una fase, che serve per capire alcune cose sulla comunicazione, rapporto, rispetto ecc... poi parelli prevede che si utilizzi sella e imboccatura. Le sue? boh? forse è businness. Personalmente quando scrivo che non lo seguo in toto è per questa parte.. il lavoro in sella per me è altro. Non ho continuato con i livelli successivi in sella avendo ottenuto le risposte che cercavo per il rapporto con la mia cavalla da terra.
Ripeto che consiglio a tutti almeno i corsi base i sette giochi, i cavalli si relazionano in modo diverso, o io lo faccio con loro.. non ti so dire, ma di certo ho acquisito una buona capacità di gestire ogni cavallo da terra. Per alcuni poratre un cavallo non è fondamentale, ottenere la sua attenzione, poterlo pulire in libertà senza che scappi, fargli abbassare la testa o alzare una gamba... capisco che possano sembrare cose frivole e semplici rispetto altre attività, ma io ho visto come questo rapporto cambiando possa cambiare anche il lavoro "vero", come se c'è feeling poi ci sia spazio per altro. Questo è quello che mi ha insegnato parelli e lo ringrazio.

cilla

Io ho fatto un paio di lezioni per curiosità con il mio cavallo anziano, mi sembrava anche un bel modo di fare qualcosa di nuovo insieme senza montare. A casa ho applicato quanto imparato anche agli altri due. Quello che mi ha più colpita ed aiutata è stato imparare il timing di sospensione dello stimolo per insegnare al cavallo, imparare questo mi ha concesso di inventare alcune personali variazioni sul tema ai 7 giochi ( robe sciocche, tipo far fare uno slalom tra i bidoni, saltare un ostacolo, salire su un qualcosa con gli zoccoli antriori....alla avelignese sto togliendo la fobia di farsi toccare le orecchie applicando quanto appreso dal metodo). Come l'amica di Alex la cosa mi sta dando fiducia nel mio nuovo cavallo, che sto anche imparando a conoscere. In più secondo me i 7 giochi e l'utilizzo dei comandi parelli nella normale gestione quotidiana rafforza l'interesse dei cavalli nei miei confronti. Non so, sembrano ansiosi di fare qualcosa insieme, sono ricettivi e si sforzano di capire. Il bello è che si lascia ai cavalli la possibilità di ragionare, non li si costringe, e loro rispondono bene.

Io monto con l'imboccatura, non mi sento pronta per la capezza in trekking ma credo che una mano leggera e un filetto non siano poi questo male. I miei cavalli sono scalzi perché credo che così sia meglio per la loro salute, non perché me l'ha detto parelli. Il mio compagno monta la sua avelignese in bitless da anni, semplicemente perché si fida e la sua fiducia non è mai stata tradita.

Insomma quello che cerco di dire è che è una cosa utile per tutti, anche se non si segue il metodo da affiliati, come dice Alex molti addestratori/istruttori vi attingono

Nefferit

scusa risposta sintetica.. Moneta fa salto ostacoli .. è partito dal metodo parelli, poi lo ha adattato alla sua attività, altri in America fanno gare di reining con buoni risultati...

segreto

Prima di tutto, grazie: ho capito e trovo interessante la frase di Alex: "Probabilmente è cambiata lei, non la cavalla."
Poi a Nefferit, che è molto chiara, devo dire che la mia (certo vecchia) visione dell'equitazione fatica a lasciare spazio ad attività equestri che non siano di impegno fisico (leggi sforzo). So di non essere attuale ma qui son più vicino alle idee di Poker.
Un rapporto con il cavallo che passa attraverso tutti quegli artifici mi sa di enorme rottura di scatole, per lui che aspira a stare tranquillo.
L'affettività, che ritengo importantissima, cerco di comunicargliela utilmente anche senza chiedergli cose, con una certa pratica del grooming.
Non dico che non si faccia ottima equitazione anche con queste nuove tecniche: conosco gente che salta fossi ben più di me, e che applica questo metodo.
Cito un episodio. Martedì mattina levo la coperta alla cavalla e la vado a mettere su una trave che fa da balaustra al corridoio dei box.
Tra la trave e i box un'istruttrice di secondo livello FISE che pratica Parelli (è una che manda gente a Piazza di Siena) sta preparando un doppio-ponino.
Le do' la voce per evitare che il cavallo schizzi e lei ci lasci sotto la punta di un piede: "Occhio che metto lì la coperta" .
"Fa niente: è desensibilizzato."
E io, istintivamente: "Por bestiot".
"Ma no, guarda che è un complimento."
Bene: non riesco a convincermi che la desensibilizzazione sia uno status auspicabile.

Segreto

alex

#12
Guarda che ha detto desensibilizzato, non lobotomizzato.....  la prima cosa che faccio con un cavallo nuovo è verificare se ha paura di qualcosa (es: frustino, mano), e se trovo che ha paura di qualcosa, allora sì che dico "Por bestiot" (queste paure raccontano molto sul suo passato e sulle sue esperienze!) e lo desensibilizzo; gli elimino la paura. Non per questo diventa insensibile alla mano o al frustino. Probabilmente la scelta del termine "desensibilizzazione" è impropria; in realtà si tratta di eliminare piccole, o grandi, paure o fobie. Non a caso il primo dei sette giochi è il gioco dell'amicizia, che fa perdere al cavallo, se ce l'ha, la paura della vicinanza e del contatto con l'uomo. Solo quando il cavallo non dà più alcun segno di paura si procede.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

alex

#13
(un buon esempio di desensibilizzazione: Asia non ha alcuna paura del fischio del frustino, del suo suono; posso troncare con un fischiante colpo di frustino un rametto a dieci centimetri dalle sue orecchie e non batte ciglio; eppure, un tocco sul fianco o sulla groppa, lo sente eccome! Semplicemente è desensibilizzata al fischio del frustino; un cavallo non desensibilizzato potrebbe entrare in panico)

Conoscere bene il meccanismo della desensibilizzazione, e del suo reciproco: la sensibilizzazione, evita di desensibilizzare o di sensibilizzare inconsapevolmente, ad minchiam. Qualcuno lo capisce per intuizione, a qualcuno invece va spiegato; non tutti hanno capacità innate straordinarie  e non è nè una colpa nè una vergogna non averle.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

segreto

@: Alex: Riesci a farmi un parallelo tra desensibilizzazione equina e interventi simili sull'uomo? Che so, interventi sull'ansia o sugli attacchi di panico?

Segreto

P.S.:Non sto ciurlando nel manico, sto solo cercando di capire se la desensibilizzazione esiste oggettivamente o se è un fenomeno di situazione. Perché, come dico nella mia mission, tendo a dubitare di tutto quello che non capisco.