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I muscoli della schiena del cavallo (e appello a Rhox)

Aperto da alex, Ottobre 17, 2012, 08:53:21 AM

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alex

Domanda sciocca (ma io ce ne ho messo per darmi una risposta.... e non sono sicuro che sia giusta al 100%): quando si contraggono, ossia quando lavorano, i poderosi muscoli della schiena del cavallo? E quando si rilassano?

Lasciando a rhox (che ci ha promesso qualcosa, ma per ora, se non ho perso qualcosa, ci ha lasciato a bocca asciutta...) vi dico un paio di cose di cui temporaneamente e con fatica mi sono convinto.

1. l'azione bilaterale simmetrica dei muscoli della schiena del cavallo ha l'effetto di aumentare la concavità della schiena (di "insellarla").

2. per raddrizzare la schiena (es. per opporsi all'effetto del peso del cavaliere e sostenerne il peso) i muscoli della schiena devono essere rilassati e non contratti. I muscoli che raddrizzano la schiena sono quelli antagonisti, ossia quelli dell'addome.

3. al trotto energico si osserva chiaramente una contrazione monolaterale dei muscoli della schiena, che, a starci attenti, dà al cavaliere una impressione di basculamento laterale (metà schiena "si alza", metà "si abbassa"). La mia idea è che l'azione della "metà schiena" che agisce (si contrae) è quella di fissare il bacino permettendo di far agire la spinta del posteriore attivo. Altrimenti, la forte spinta del posteriore, scaricandosi sul bacino, lo farebbe semplicemente ruotare (sposterebbe in avanti il bacino dal lato della spinta). Immagino che per impedire questo spostamento i muscoli dell'altro lato del bacino si contraggano in modo sincrono, bloccandolo e permettendo che la spinta agisca su tutto il corpo del cavallo.

Rhox: correggimi, e se hai un ottimo link che mi faccia capire, con qualche bello schema e/o disegno, tanto meglio!
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

rhox

avevo promesso e la fisioterapista mi aveva detto che stava facendo rivedere la sua presentazione al suo compagno (essendo madrelingua inglese voleva evitare errori grammaticali e di lessico che alterassero il discorso)..
ho sollecitato nuovamente direttamente per la discussione

Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

max

sono corrette tutte le osservazioni di alex

ve lo immaginate un dressagista, fissato con la storia della schiena a ponte e tutte le altre amenità scritte sui manuali, dover ammettere che per fare un bello ed energico passage la schiena vada esercitata a contrarsi?
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

PokerFace


klystron


La mia idea è che l'azione della "metà schiena" che agisce (si contrae) è quella di fissare il bacino permettendo di far agire la spinta del posteriore attivo. Altrimenti, la forte spinta del posteriore, scaricandosi sul bacino, lo farebbe semplicemente ruotare (sposterebbe in avanti il bacino dal lato della spinta). Immagino che per impedire questo spostamento i muscoli dell'altro lato del bacino si contraggano in modo sincrono, bloccandolo e permettendo che la spinta agisca su tutto il corpo del cavallo.


[/quote]

Sono d'accordo sulle altre, mentre questa non l'ho tanto capita.....mi spieghi meglio?
Negli ultimi tempi mi sono posta anche io tante domande a riguardo, causa problemi di Oliver, molte chiarite con l'aiuto del Colonnello...
Scrivo quello che ho capito (ci provo):

La muscolatura della schiena si allunga quando la schiena e' per cosi dire "convessa" (collo disteso e testa bassa), mentre, se il cavallo lavora concavo, schiena incavata, avviene il contrario, la muscolatura si contrae (compressione).
La muscolatura della schiena (tra cui il gran dorsale) viene stirata davanti dai muscoli del collo e dietro dai muscoli della groppa e degli arti posteriori che fanno avanzare di più sotto il corpo i piedi posteriori. Per questo motivo, quando i cavalli hanno determinati problemi alla schiena (schiacciamenti di vertebre ad esempio), in genere si consiglia di farli lavorare con la testa in basso (gogue) ad andatura vivace, e preferibilmente al trotto (andatura simmetrica).
Questo e' il riassunto terra terra di quello che ho capito io...attendo altri interventi dato che l'argomento mi interessa molto.




max

klystron, forse non capisci perché praticamente tutti compreso il Col tendono a spiegare le cose parlando di allungamento o contrazione dei muscoli superiori (schiena, collo etc) presi tutti assieme in generale, ma in realtà questi sono suddivisi anche in lato destro e sinistro, cioè ci sarà il lungodorsale della schiena destro e il lungodorsale sinistro, idem x tutti gli altri; bene, fino a che sta fermo ha senso prenderli in esame come fossero una cosa sola, ma quando il cavallo è in movimento la muscolatura destra e sinistra si alterna il lavoro per produrre le andature, quindi ci sarà sempre una metà cavallo che si allunga e l'altra che si accorcia per poi invertirsi immediatamente nella falcata successiva... sono stato di aiuto?
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

klystron

Si Max, grazie. In realtà questo mi è abbastanza chiaro, e  l'ho trovato scritto in molti libri, tra cui De Sevy, che spiega tutto (non parlo in particolare della schiena) proprio partendo  dalla distinzione  tra "statica" e "dinamica". Il Colonnello oltretutto me lo spiegò bene, io ho fatto un sunto schifosino.
Quello che non capisco è il fatto che diceva alex del fissare il bacino e della rotazione. Cioè, mi pare giusto il fatto che al trotto, se un posteriore va "sotto" (perdonate il linguaggio, è per farmi capire), mentre l'altro è indietro, una parte del muscolo allunga, mentre l'altra si contrae. E allo stesso tempo per gli addominali vale l'opposto. Semplicemente...non ho capito che c'entra il bacino che ruota! Perdono!

max

perché il posteriore che è andato sotto (quindi si è appena posato), l'istante dopo "porta" (quindi passa sulla verticale), e l'istante dopo ancora "spinge" (quindi va indietro).... in questa fase di spinta, se non ci fosse qualche gruppo muscolare che si irrigidisce "ricevendo" la spinta e propagandola a tutta la massa (se il cavallo fosse solo uno scheletro con addosso un budino molle x dire), il bacino ruoterebbe su se stesso per via di com'è fatta l'articolazione
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

klystron


rhox

domani la fisioterapista dovrebbe guardare la discussione e nel caso rispondere..

per il resto in realtà abbassando il collo più che i muscoli si tira il legamento che unisce le vertebre e questo tira i muscoli... un muscolo può contrarsi, ma non restare contratto a lungo: si affatica e irrigidisce tutta la zona a cui è connesso (quindi non potrebbe essere la schiena in movimento).. questa parte spetta a legamenti e tendini, non elastici e non "vivi" nel senso che non consumato energia per tirare
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

klystron

Ma infatti mi pareva di aver capito che mentre il cavallo ad esempio trotta (pur con la testa in basso), il muscolo si contrae e allunga per consentire il movimento. O no?
Ciononostante immagino che quando la testa e' in alto esso sia "complessivamente" piu' "accorciato" (perdonate la terminologia probabilmente poco appropriata). Sbaglio?
attendo la fisioterapista comunque, sono curiosa

alex

Intanto che aspettiamo la fisioterapista, suggerisco a chi è curioso di sperimentare su se stesso, facendo movimenti "volontari", di esaminare quali muscoli entrano in azione e quali invece non lo fanno. Ci ci prova si accorgerà di una cosa sorprendente: non abbiamo quasi nessuna percezione conscia di quali muscoli entrano in attività; è tutta una scoperta. Noi chiamiamo i muscoli scheletrici "volontari", come se potessimo volontariamente contrarli e rilasciarli, ma in realtà quello che è volontario è "lo schema generale, l'intenzione" del movimento; la sua traduzione in contrazioni e rilasci dei singoli muscoli è quasi completamente involontaria e inconsapevole.

Vi faccio un esempio. Seduti davanti a un tavolo, afferrate volontariamente un oggetto di fronte a voi. Poi spostatelo mezzo metro di lato, e restando nella stessa posizione con il torace, date di nuovo al braccio il comando di afferrarlo.

La vostra impressione è di aver fatto, su per giù, la stessa azione "volontaria", e avete ragione: l'azione volontaria è "afferrare l'oggetto". ma non avete la minima consapevolezza di quali gruppi muscolari sono intervenuti, nè la consapevolezza che i gruppi muscolari attivi nel primo afferramento hanno lavorato in modo molto diverso nel secondo afferramento.

Vi sono malattie nervose in cui questo meccanismo si inceppa, e allora all'ordine cerebrale "afferra" non segue più tutto quelo complesso di regolazioni e meccanismi che rende la vostra azione facile e automatica....  e sono dolori.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.