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I lalli: animali da addestramento.

Aperto da raffaele de martinis, Giugno 29, 2014, 02:29:17 AM

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raffaele de martinis

Cosa c'entra tutto questo col tema del topico, solo Iddio lo sa !!

Il ploblema dell'addestramento equestre sta nel far capire allo lallo cosa gli si chiede e cosa ci si aspetta da lui. E' difficile perché - contrariamente a quanto si crede - il lallo ha una intelligenza limitata...

Se mettete un lallo davanti una recinzione abbastanza lunga ed alta, aperta ai due lati, e al centro della quale - dall'altra parte - c'è una bellissima cassetta di caroten, il nostro beneamato lallo per raggiungere le gustose radici, cercherà di sfondare la rete, la prenderà a calci, la spingerà col petto, la prenderà a morsi ma mai gli verrà in mente di aggirare l'obstacolo e papparsi - con viva e vibrante soddisfazione - le delicatessen, dunque, dovrete insegnarglielo, dovreste addestrarlo a fare il giro, in questo caso imparerà presto e bene.
Mi è capitato di assistere a qualcosa di simile col mio lallo che mi ha scioccato.

Quì il discorso si allaccia a quello che dice Fillis, per evidentiare che ai lalli si può insegnare quasi tutto, dal grand passage, a saltare, a fare le boccacce, tutto sta a saperglielo far fare, ma senza contare sulla sua intelligenza analitica (che non ha) ma sulla sua memoria che mette "intelligentemente" a frutto le esperientie fatte (assioma di L'Hotte).

In via sperimentale...





... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Mi ricorda un esperimento di De Giorgio - (lo ricordi, Francesco de Giorgio? ) quasi esattamente identico; la sua osservazione, che i cavalli nati in libertà risolvevano il problema dell'aggiramento dell'ostacolo che li separava dalle carote molto più velocemente dei cavalli cresciuti in cattività. Il che potrebbe significare: prima li instupidiamo, e poi ne soppesiamo la stupidità.  :horse-wink:

Gli effetti dell'isolamento sociale sullo sviluppo dell'intelligenza sono ben noti nell'uomo: perchè dovrebbero essere diversi nei cavalli?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

rhox

analogamente ha fatto la mia psi libera settimana scorsa.. è rimasta indietro e ci ha raggiunto al galoppo infilando il campo a fianco della strada. visto che c'era una fila di alberi e rovi a dividerci (e non ci si vedeva vicendevolmente) si è fermata, si è girata su se stessa, ha fato 20 metri indietro e ha infilato la strada raggiungendoci.. pur sapendo che avrebbe potuto proseguire e che il campo si ricongiungeva alla strada qualche decina di metri dopo
non glielo ha insegnato nessuno :firuu:
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

raffaele de martinis

Delle caroten me  ne stracatafotto così come di degiorgio: non è un cavallerizzo, non è un  etologo, non è un comportamentalista, è un.....

Quelo che ho visto - coi mei oculi -  indica esattamente quelo che Fillis dice.

Ma bando alle polemiche, volevo semplicemente evidentiare che i lalli son animala da addestramento, se li si addestra a dovere, sono bestiacce altamente affidabili, ci puoi fare di tutto altrimenti, pote succedere di tutto....
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

bionda

Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 02, 2014, 02:48:04 PM
Se mettete un lallo davanti una recinzione abbastanza lunga ed alta, aperta ai due lati, e al centro della quale - dall'altra parte - c'è una bellissima cassetta di caroten, il nostro beneamato lallo per raggiungere le gustose radici, cercherà di sfondare la rete, la prenderà a calci, la spingerà col petto, la prenderà a morsi ma mai gli verrà in mente di aggirare l'obstacolo...

A  volte sì, a volte no, dipende. Da cosa dipende non si capisce bene, direi da quanto è forte la motivazione del momento, ma potrei sbagliare. A volte sembrano dei deficienti, altre volte sorprendono con sprazzi di spontanea intelligenza che non ti aspetti. Se cerco di insegnargli qualcosa, faccio rigorosamente finta che sia deficiente, ma il risultato vero arriva quando collega 2 + 2 + 2 + 2 + 2 e... capisce, perchè ogni tanto capisce.
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

alex

#20
Sviluppavo solo la frase "il cavallo ha una intelligenza limitata". Frase verissima se raffrontata  con qualità e quantità di "intelligenza" umana; frase però che non condivido del tutto in quanto mi pare che attualmente si tenda a dire che gli animali hanno un'intelligenza diversa, più che limitata se misurata con il metro di quella umana. Per la precisione, hanno esattamente l'intelligenza che gli serve per sopravvivere, e delle tante sfaccettature dell'intelligenza "potano" quelle che non hanno utilità significativa. Andando un po' OT direi che un animale che sega il ramo su cui sta appollaiato ha certamente un'intelligenza limitata; è il caso dell'uomo.

Come Parelli scricchiola quando fa l'etologo, anche Fillis potrebbe scricchiolare come psicologo e psicometrista equino, che ne dici? Mica perchè sapeva addestrare e montare abbastanza bene  :horse-wink: era infallibile qualsiasi cosa dicesse fuori del suo specifico ambito.... sarebbe come dire che siccome i Greci erano in grado di ottenere e fondere il bronzo tanto abilmente da fare dei capolavori, ne segue logicamente che conoscevano il peso atomico e il numero degli elettroni dei metalli che usavano.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Il buon Fillis, fa quello che sa fare: addestra lalli, e rimarca che il lallo non ha intelligentia analitica, una banalità.

In un bel libro di Mainardi si evidentia che l'intelligenza analitica, ovvero la capacità di immaginare un percorso mentale per risolvere un ploblema, facolté che è ben presente - a vari gradi - nei primati, nei carnivori, nei frungivori e negli uccellii ma è pressoché inesistente negli erbivori e porta proprio come esempio la mancanza di "detour" nei lalli, nei lalli - aggiungo io - il percorso di detour deve essere appreso, non può essere immaginato, cosa che accade - sperimentalmente - in alcuni uccelli, nei primati, nei felini ecc.

Il mio equidotto è abituato a rientrare da solo tutte le sere in un capannone dove ci sono alcuni box, per accedere deve superare una robusta passerella in ferro (tipo quella andicappati) che dal livello suolo sale a circa 50/60 cm dove c'è il portone, bene, lui entra sempre da dx e dal centro, tempo fa, siccome era sciolto venne a trovarmi, io mi trovavo nel mio antro, ad una 50ina di metri  a sx del capannone, dopo avergli dato una caressa tornai a sfaccendare, sicuro che lui sarebbe andato diritto nel suo box, dopo una mezzoretta, mi avviai per chiudere il capannone e a controllare i due lalli.
Il poverino era accanto la passerella a sx e disperato voleva entrare, ma ovviamente non poteva, avrebbe dovuto fare un entrata con una parabola ad effetto  che neanche Neymar può fare.

L'ho preso per la criniera e piano piano, l'ho indirizzato dalla parte giusta; il giorno dopo - questa volta scientemente - l'ho portato a sx e poi l'ho liberato...stessa scena, voleva entrare di traverso, allora gli ho insegnato ad entrare dritto per dritto partendo da sx, ci ho messo poco...ora entra giusto, ma se parte da sx prima va a cacciarsi nell'angolo chiuso, poi - come gli ho insegnato - si allontana e prende la via giusta.

Ora, nessuno vuol fare paragoni dell'acume lallino con l'intellighentia umana o canina, solo volevamo rimarcare - Fillis ed io - che i
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Bei disegni, e qualche rara fotografia di Fillis in azione, nel libro segnalato da Raffaele. I lavori su Wikisource procedono.

Vi presento in anteprima l'immagine di una pagina (ancora da "trattare"):

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

...lalli imparano per premi e punizioni e rutin fidando sopratutto sulla loro memoire, il caso della passerella è esemplare: ho insegnato all'equifurbo a come cavarsela per rutin, ma non gli ho dato alcuna punizione quando lui adava nell'angolo, e infatti, malgrado ora sappia perfettamente come fare per infilare la passerella dal davanti, prima va nell'angolo, vede che da lì non si passa, si ricorda che io gli ho dato la dritta di come fare e fa.

Può darsi che, col tempo, riduca sempre più l'andata in angolo fino ad accennarla come un rito e poi ad eliminarla dello tutto, ma dovrei fare sta tarantella ogni sera per chissà quanto tempo, cosa che non mi sollazza et non mi interessa fare.

Questo ci dice di come l'addestratore debba tener conto di questo fattore (mancanza di discernimento logico), a volte basta un colore diverso, una collocazione diversa degli oggetti che l'esercitio che il lallo cognosce perfettamente se ne va ad allegre signorine di facili costumi.

Per contro, si può sfruttare questa predisposizione a vantaggio dell'addestramento stesso ad esempio: se per puro caso, il vostro lallo riesce a fare - durante la fase di insegnamiento - una splendita volta sulle spalle in un determinato punto della cavallerizza, voi premiatelo subito e - il giorno dopo - chiedete l'esercitio esattamente nello stesso punto, vedrete che lo farà bene, addirittura, quando arriverà in quel posto tenterà - di sua sponte - di impostare lo stesso esercitio, come vedete: ottima memoria, nessun tentativo di analisi, grave possibilità che il lallo esegua per automatismo. periculo che tutte noi - ragasse che addestrano personalmente le loro equicime - devono evitare.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

max

A prima vista sarei d'accordo con l'analisi di Raffaele ma.. proviamo a vederla diversamente..

Anche l'uomo impara per "routine appresa". Non c'è differenza. E' solo la soglia delle difficoltà che si alza.

Ad esempio impariamo che per fare pedicure alla suola di uno zoccolo si usa il coltellino in un determinato modo, che ci è stato mostrato in pratica da qualcuno. Se avessimo dovuto impararlo da soli, avremmo impiegato anni e decine di cavalli. Invece arriva Gandolini o Jakstone e in poche ore ce lo insegnano. Una volta da soli, faremo ancora errori, e mentre sbagliamo ci verrà in mente che avremmo dovuto fare come G. o J. ci avevano detto, e ci correggiamo in corso d'opera.

Esattamente quello che è successo a Raffaele con il cavallo e la pedana.

Semplicemente, bisogna ragionare sapendo che quello che per noi è una banalità, per loro è un grande enigma, e che i tempi sono più lunghi nonostante che sveltiamo la pratica mostrandogli la soluzione.

Il fatto che cambiando posto, colori, etc sembri che vada ricominciato tutto da capo è solo perché, di nuovo, diamo per scontato una cosa che per noi è banale ma per loro è di nuovo un enigma.

Immaginiamo di aver imparato a fare pedicure su un tipo di suola, bene, siamo abbastanza disinvolti col coltellino, la suola del nostro cavallo la sistemiamo al volo. La voce si sparge e un amico ci chiede di pareggiargli il suo cavallo... alziamo il piede e.... macccumeminkia è fatta sta suola?!? Che è? Da dove comincio?!?

Esattamente la situazione di un cavallo che ha imparato ad aggirare una barriera in un posto e si ritrova a doverne aggirare un'altra in un posto diverso: avrebbe bisogno di certezze per ripetere l'operazione, e invece di solito quello che riceve sono aiuti forti e un cavaliere che pensa "ma ke stupido"!

Sicuramente un'ape arriverebbe ad aggirare una barriera più rapidamente di un cavallo, bisogna anche capire che gli studi fatti sono veri, le varie menti delle varie specie sono diverse ed hanno sviluppato delle priorità di ragionamento diverse.

Però non sottovaluterei nemmeno l'ipotesi che a forza di trattare un soggetto da stupido questo pensi davvero di essere stupido e si comporti come tale, confermando nell'osservatore che il soggetto è proprio stupido!
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

max

#25
In parole povere: il cavallo stava fermo e disperato davanti la pedana perché incapace di ragionamenti appena più complessi del richiamare alla memoria qualcosa, oppure perché abituato a fare a meno di tali ragionamenti dato che i problemi di solito glieli risolvono gli altri (l'uomo di scuderia)?

Mia madre ha sempre fatto la spesa per me. Quando capita che devo andare a farla confesso che resto fermo immobile diversi minuti davanti le file degli scaffali.... :icon_rolleyes:

Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

raffaele de martinis

I lalli hanno una intelligenza perfettamente funzionale a ciò che - in natura - gli serve, niente di più niente di meno.

Dal punto di vista di intelligenza "analitica", i corvi https://www.youtube.com/watch?v=EZSk7oCNaHg ma anche i polpi si dimostrano più svegli dello lallo, https://www.youtube.com/watch?v=ZldMsc84TTo per non parlare delle simmie: https://www.youtube.com/watch?v=3V_rAY0g9DM

Ma quello che il fenomeno in assoluto è Alex, il pappagallo http://video.corriere.it/i-progressi-studiati-dottssa-irene-pepeprberg/e50c0706-a9cc-11de-93d1-00144f02aabc

Che dire ?

Il fatto che i lalli non siano poi così intelligenti non è un problema per chi li ama...se avessi avuto un figlio down, l'avrei amato e protetto più degli altri "normali", mi sarei adattato a lui e - per quanto possibile - avrei cercato di farlo adattare a noi.


... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

bambolik

#27
OT

Certo che il fotoritocco era proprio agli inizi,  pero bravio "l'artista" .
Quindi nella mia "limitata" intelligenza il topic era un "*Cavallo ***no" (altrimenti mi censura) per veicolare l'attitudine "naturale" del cavallo ad essere addestro ed evidenziare l'opera di un maestro come Fillis??
"Non è mai tempo perso quello trascorso a cavallo"(Winston Churchill).

alex

Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 03, 2014, 03:00:59 PM.
Ma quello che il fenomeno in assoluto è Alex, il pappagallo

Quello che trascrive le opere d'altri?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Il pareggiator cortese, è un fenomeno per altre ragioni...se vedesse cosa sto facendo/cosa sto experimentando si metterebbe a lagrimare come un infante caduto dalla dondola !

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...